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sabato 18 aprile 2020

CORONAVIRUS: FORMIGLI, 'STUDIARE CHI, COME LA GERMANIA, E' STATO PIU' BRAVO DI NOI'

SABATO 18 APRILE 2020 19.25.07


CORONAVIRUS: FORMIGLI, 'STUDIARE CHI, COME LA GERMANIA, E' STATO PIU' BRAVO DI NOI' =

ADN1392 7 SPE 0 ADN SPE NAZ CORONAVIRUS: FORMIGLI, 'STUDIARE CHI, COME LA GERMANIA, E' STATO PIU' BRAVO DI NOI' = Il conduttore di 'Piazza Pulita', 'piano pandemico ben organizzato e alto numero di tamponi' Roma, 18 apr. (Adnkronos) - "Questa fotografia è stata scattata alle ore 15 di oggi, sabato 18 aprile 2020, sulle sponde dell'Isar, nel cuore di Monaco di Baviera. È un'immagine che si presta a una serie di osservazioni. Innanzitutto notiamo che non ci sono anziani, i più fragili e vulnerabili. Le persone si raggruppano per nuclei familiari, per il resto si distanziano quel che serve. In sintesi, i cittadini si regolano sulla base del proprio senso di responsabilità, senza autocertificazioni cartacee. La presenza della polizia è molto discreta. Com'è possibile? È noto che la Germania ha saputo gestire il contagio piuttosto bene". A scriverlo in un lungo post su Facebook è Corrado Formigli, postando una foto di un gruppo di bagnanti a Monaco di Baviera. "I contagiati ufficiali oggi sono oltre 142 mila -scrive il conduttore di 'Piazza Pulita'- i morti complessivi circa 4300. L'età media dei malati è molto più bassa che in Italia, secondo gli esperti per via della peculiarità della società tedesca dove i ragazzi vanno a vivere da soli presto e frequentano poco gli anziani (e dove il contatto fisico è molto meno accentuato che da noi). Inoltre, l'alto numero di tamponi eseguiti tempestivamente ha permesso di mappare rapidamente il territorio e isolare i contagiati con più efficacia". Per fare tanti tamponi, "la Germania si è avvantaggiata di un piano pandemico ben organizzato e di ottime scorte di reagenti chimici, quegli stessi reagenti di cui l'Italia si trova drammaticamente a corto. Stesso discorso vale per i Dpi, i dispositivi di protezione, distribuiti efficacemente al personale sanitario, e per i respiratori, abbondanti in Germania dove ci sono alcuni dei più importanti produttori al mondo di ventilatori polmonari", spiega Formigli. A tutto questo "aggiungiamo che la Germania aveva prima del contagio cinque volte i posti di terapia intensiva dell'Italia (con una volta e mezzo degli abitanti), numero ulteriormente aumentato durante l'epidemia. Insomma, i tedeschi non si sono mai lontanamente trovati con le terapie intensive esaurite come purtroppo è accaduto in Lombardia. Le aziende tedesche non sono mai state chiuse e i parchi sono sempre stati tenuti a disposizione dei cittadini pur nel rispetto delle regole di distanziamento". (Flo/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 18-APR-20 19:25 NNNN

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