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martedì 12 maggio 2020

++ Scoperti resti piu' antichi Homo sapiens in Europa ++


LUNEDÌ 11 MAGGIO 2020 16.13.07


++ Scoperti resti piu' antichi Homo sapiens in Europa ++

ZCZC4682/SXB XSP74097_SXB_QBXB B CRO S0B QBXB ++ Scoperti resti piu' antichi Homo sapiens in Europa ++ (EMBARGO ALLE 17,00) Hanno 45.000 anni, risultato parla italiano (EMBARGO ALLE 17.00) (ANSA) - ROMA, 11 MAG - Hanno oltre 45.000 anni, e sono percio' 2.000 anni piu' antichi di quanto si pensasse, i resti piu' antichi dell'Homo sapiens in Europa, che descrivendo anche le interazioni dell'uomo moderno con i cugini Neanderthal. Pubblicato sulle riviste Nature Ecology & Evolution e Nature, il risultato si deve a un gruppo internazionale coordinato dall'Istituto tedesco Max Planck per l'antropologia evolutiva e del quale l'Italia fa parte con l'Universita' di Bologna. (ANSA). Y75-BG 11-MAG-20 16:12 NNNN
LUNEDÌ 11 MAGGIO 2020 16.31.25


Scoperti resti piu' antichi Homo sapiens in Europa (2)

ZCZC4910/SXB XSP74339_SXB_QBXB U CRO S0B QBXB Scoperti resti piu' antichi Homo sapiens in Europa (2) (EMBARGO ALLE 17,00) (EMBARGO ALLE 17,00) (ANSA) - ROMA, 11 MAG - I resti sono stati scoperti in Bulgaria, nella grotta di Bacho Kiro, e consistono in un dente e cinque frammenti ossei che l'analisi del Dna ha attribuito all'Homo sapiens. Sono stati analizzati nelle due ricerche coordinate da Helen Fewlass  e Jean-Jacques Hublin, entrambi dell'Istituto tedesco Max Planck per l'antropologia evolutiva. Ha coordinato la datazione dei reperti l'italiana Sahra Talamo, dell'universita' di Bologna. "L'analisi al radiocarbonio conferma che i fossili risalgono alla fase iniziale del Paleolitico superiore e rappresentano quindi la piu' antica testimonianza diretta della presenza della nostra specie in Europa", rileva Talamo. Il sito, ha osservato Hublin, "documenta una prima ondata di Homo sapiens, che entro' in contatto con gli uomini di Neanderthal e porto' in Europa nuovi comportamenti". La conferma della presenza dell'Homo sapiens in Europa gia' prima di 45.000 anni fa permette di ampliare di 2.000 anni il periodo di convivenza tra la nostra specie e l'Uomo di Neanderthal, che scomparve circa 40.000 anni fa. Una coesistenza prolungata che ha inevitabilmente influenzato i percorsi delle due specie, come mostrano alcuni indizi trovati sempre nella grotta di Bacho Kiro. (ANSA). Y75-BG 11-MAG-20 16:30 NNNN 

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