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domenica 30 agosto 2020

Scoperto nesso tra terremoti Appennino e CO2 nelle falde

MERCOLEDÌ 26 AGOSTO 2020 18.50.06

++ Scoperto nesso tra terremoti Appennino e CO2 nelle falde ++

ZCZC7677/SXB XSP20239019999_SXB_QBXB B CRO S0B QBXB ++ Scoperto nesso tra terremoti Appennino e CO2 nelle falde ++ (EMBARGO ORE 20) Presto nuovi studi per capire se e' una 'spia' (EMBARGO ALLE ORE 20,00) (ANSA) - MILANO, 26 AGO - C'e' un legame tra i terremoti che scuotono l'Appennino e la presenza di anidride carbonica nelle falde: i campionamenti fatti negli ultimi dieci anni mostrano infatti che la CO2 raggiunge la sua massima concentrazione in occasione di intensa attivita' sismica. La scoperta e' pubblicata sulla rivista Science Advances dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e dall'Universita' di Perugia. "Dai dati emerge una correlazione tra i due fenomeni, ma non sappiamo ancora se la CO2 e' un segnale che annuncia il sisma: per verificarlo si tentera' un monitoraggio continuo nel tempo", spiega Carlo Cardellini dell'Universita' di Perugia.(ANSA). Y25-GU 26-AGO-20 18:49 NNNN
MERCOLEDÌ 26 AGOSTO 2020 19.07.34

Scoperto nesso tra terremoti Appennino e CO2 nelle falde (2)

ZCZC7812/SXB XSP20239000042_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB Scoperto nesso tra terremoti Appennino e CO2 nelle falde (2) (EMBARGO ORE 20) (EMBARGO ALLE ORE 20,00) (ANSA) - MILANO, 26 AGO- Lo studio ha preso in esame dati geochimici e geofisici raccolti dal 2009 al 2018, inclusi quelli relativi ai grandi terremoti dell'Aquila, di Amatrice e Norcia. "Per quanto le relazioni temporali tra il verificarsi di un evento sismico e il rilascio di CO2 siano ancora da approfondire - precisa Giovanni Chiodini dell'Ingv - in questo studio ipotizziamo che l'evoluzione della sismicita' nella zona appenninica sia modulata dalla risalita del gas che deriva dalla fusione di porzioni di placca che si immergono nel mantello". Questa produzione continua di anidride carbonica in profondita' e su larga scala favorisce la formazione nella crosta terrestre di serbatoi ad alta pressione. "La sismicita' nelle catene montuose - aggiungono i ricercatori dell'Ingv Francesca Di Luccio e Guido Ventura - potrebbe essere correlata alla depressurizzazione di questi serbatoi e al conseguente rilascio di fluidi che, a loro volta, attivano le faglie responsabili dei terremoti". (ANSA). Y25-GU 26-AGO-20 19:06 NNNN

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