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domenica 20 settembre 2020

SCHEDA = Iran: dall'Accordo del 2015 all'ultima mossa Usa

 

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= SCHEDA = Iran: dall'Accordo del 2015 all'ultima mossa Usa =

(AGI/AFP) - Roma, 20 set. - L'accordo sullo sviluppo del nucleare iraniano, raggiunto a Vienna il 14 luglio del 2015 tra Teheran e il gruppo 5+1 (i cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite cioe' Russia, Usa, Regno Unito, Francia, Cina, piu' la Germania) prevede, tra l'altro, la riduzione del numero delle centrifughe e ispezioni nei siti militari. Da questa intesa, il presidente americano Donald Trump ha annunciato l'uscita l'8 maggio 2018 ripristinando le sanzioni contro l'Iran. In poco piu' di un anno e mezzo, gli altri firmatari dell'intesa hanno negoziato con Teheran che dall'anno scorso ha avviato una uscita a tappe dagli impegni presi. (AGI)Zec (Segue) 201633 SET 20 NNNN

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(AGI/AFP) - Roma, 20 set. - CENTRIFUGHE E ARRICCHIMENTO URANIO: L'Iran si impegnava a ridurre il numero delle centrifughe da 19 mila a 5.060 e a mantenere questo livello per 10 anni. L'arricchimento dell'uranio e' prevista solo nella struttura di Natanz. A Fordow - il sito costruito in una montagna per prevenire eventuali attacchi - ne erano rimaste altre 1.044 ma non erano state piu' usate per l'arricchimento dell'uranio fino all'anno scorso. Teheran ha inoltre accettato una moratoria di 15 anni sull'arricchimento dell'uranio al di sopra del 3,67% e di non conservare per lo stesso periodo piu' di 300 chili di uranio a basso livello di arricchimento. ISPEZIONI NEI SITI: Era una delle 'linee rosse' per l'ayatollah Ali Khamenei. In base all'accordo, le ispezioni nei siti non sono automatiche ne' immediate. Il meccanismo prevede che Teheran possa appellarsi a un tavolo arbitrale composto da rappresentanti del proprio Paese e del 5+1, che votano a maggioranza. SANZIONI: Non appena l'Aiea certifica l'implementazione dell'accordo da parte dell'Iran, verranno revocate tutte le sanzioni Onu, Usa e Ue contro Teheran. In caso di violazione dell'intesa, e' previsto che le sanzioni rientrino in vigore entro 65 giorni EMBARGO SULLE ARMI: L'embargo sulle armi vige fino al 2020; otto anni in caso di tecnologia legata ai missili balistici. 8 MAGGIO 2018: Trump ritira gli Stati Uniti dall'accordo. "Non possiamo impedire una bomba nucleare iraniana sotto la struttura decadente e marcia dell'attuale accordo". (AGI)Zec (Segue) 201633 SET 20 NNNN

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(AGI/AFP) - Roma, 20 set. - AGOSTO E NOVEMBRE 2018: Washington reimposta le sanzioni contro l'Iran e le societa' ad esso legate, colpendo in particolare il settore petrolifero vitale dell'Iran e la banca centrale. Le principali aziende internazionali interrompono le loro attivita' e i loro progetti in Iran. MAGGIO 2019: Washington pone fine alle sue esenzioni dalle sanzioni concesse ai Paesi che acquistano petrolio greggio iraniano. L'Iran inizia a fare marcia indietro e annuncia il suo primo passo indietro rispetto all'accordo, premendo sui firmatari europei affinche' aiutino Teheran ad aggirare le sanzioni. Trump quindi sanziona i settori siderurgico e minerario iraniani. LUGLIO 2019: Teheran annuncia di aver superato i limiti previsti dall'accordo sulle sue riserve di uranio arricchito e sul livello di arricchimento dell'uranio. SETTEMBRE 2019: l'Aiea conferma che l'Iran ha iniziato a utilizzare centrifughe avanzate per arricchire l'uranio. 4 NOVEMBRE 2019/GENNAIO 2020: Teheran annuncia di aver decuplicato il suo arricchimento e di aver sviluppato due nuove centrifughe avanzate. Nello stesso mese Teheran riprende l'arricchimento nel suo impianto sotterraneo di Fordow. La tensione tra Washington e Teheran sale ai livelli massini dopo l'attacco con droni all'aeroporto di Baghdad in cui resta ucciso il generale iraniano Qassem Soleimani. L'Iran annuncia il suo quinto passo indietro rispetto all'accordo il 5 gennaio, rinunciando a limitare il numero di centrifughe. (AGI)Zec (Segue) 201633 SET 20 NNNN

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