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mercoledì 21 aprile 2021

SCHEDA = Floyd: Darnella, una ragazza ha inchiodato Chauvin

 

MERCOLEDÌ 21 APRILE 2021 00.26.45

== SCHEDA = Floyd: Darnella, una ragazza ha inchiodato Chauvin =

(AGI) - New York, 20 apr. - A Minneapolis e' arrivata una sentenza storica, ma se non fosse stato per l'ostinazione di una ragazza afroamericana di diciassette anni, decisa a riprendere per oltre nove minuti l'agonia di George Floyd, probabilmente gli americani non avrebbero vissuto una giornata come quella di oggi. Darnella Frazier ha ora 18 anni. Chiamata, tre settimane fa, a testimoniare al processo contro l'ex poliziotto Derek Chauvin, la ragazza aveva spiegato cosa la motivo', la sera del 25 maggio 2020, a restare ferma sul marciapiede, in piedi, e a riprendere tutta la scena con il cellulare. Stava scrivendo la storia senza rendersene conto. Floyd sdraiato a terra, faccia in giu', mentre supplicava l'agente di lasciarlo respirare, e Chauvin, impassibile, con il ginocchio premuto sul suo collo. Il video fini' sui social e scateno' proteste in tutti gli Stati Uniti. Il movimento Black Lives Matter attraverso' tutta l'America. La ragazza non pensava di diventare un'icona della protesta e, tantomeno, il personaggio chiave del processo che si e' concluso oggi. Quando decise di usare il cellulare come telecamera, Frazier lo fece solo perche' in Floyd aveva visto i suoi parenti e amici: "Poteva essere uno di loro", ha raccontato al giudice. "Quando guardai Floyd - ha aggiunto - vidi mio padre, vidi i miei fratelli, vidi i miei cugini, i miei zii". (AGI)Nwy/Bia (Segue) 210025 APR 21 NNNN

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== SCHEDA = Floyd: Darnella, una ragazza ha inchiodato Chauvin (2)=

(AGI) - New York, 20 apr. - Dopo la morte di Floyd, la ragazza rimase sveglia per giorni, incapace di dormire. "Continuavo a scusarmi con George Floyd - ha raccontato - per non aver fatto di piu', per non aver agito fisicamente per salvargli la vita". "Ma non e' cio' che avrei dovuto fare, ma cio' che avrebbe dovuto fare lui". "Lui" e' Chauvin, 44 anni, condannato a per omicidio di secondo grado, omicidio di terzo grado e omicidio preterintenzionale. Rischia una pena tra i 40 e i 75 anni, che per lui equivarrebbe all'ergastolo. Sui social adesso molti rendono onore al ruolo svolto dalla giovane afroamericana. Frazier vive a Minneapolis, nel quartiere dove e' successo tutto. Spesso andava a piedi al Cup Foods, il negozio che si affaccia su quel tratto della Chicago Avenue diventato luogo dellaa memoriale e del dolore. Quel giorno la ragazza aveva portato con se' la cugina di nove anni, quando vide "un uomo terrorizzato, impaurito, che stava supplicando di essere lasciato vivo". "Non era giusto: stava soffrendo, provava dolore", ha racontato ancora al processo. Frazier fu una delle cinque persone che assistettero alla la scena. Accanto a lei, oltre alla cugina, c'erano un atleta di arti marziali, un altro ragazzo di diciotto anni e un vigile del fuoco. Lei ebbe la freddezza di riprendere tutta la scena, senza mai staccare l'inquadratura sulla porzione di Floyd, steso vicino alla macchina della polizia, e Chauvin, glaciale, con il ginocchio premuto sul collo dell'afroamericano. A un certo punto, il poliziotto guardo' verso l'inquadratura come in un gesto di sfida, un senso di onnipotenza, come se sentisse di essere invincibile, solo per il fatto di indossare la divisa. Al giudice la ragazza ha raccontato che nessuno dei testimoni, fermi sul marciapiede, mostro' un atteggiamento di violenza. "L'unico violento - aveva concluso - sono stati Chauvin e l'agente Thao" (Thao era l'altro poliziotto, ripreso nel video accanto a Chauvin e Floyd: si vede il poliziotto intimare i presenti di non avvicinarsi). Tutto finito nel video. La vera prova che ha inchiodato Chauvin e scritto la pagina di oggi. (AGI)Nwy/Bia 210025 APR 21 NNNN

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