VENERDÌ 24 SETTEMBRE 2021 12.49.00
MAFIA: SANTORO, 'GRAVE ERRORE CONSIDERARE PURAMENTE ESECUTIVO RUOLO COSA NOSTRA' =
ADN0648 7 CRO 0 ADN CRO NAZ MAFIA: SANTORO, 'GRAVE ERRORE CONSIDERARE PURAMENTE ESECUTIVO RUOLO COSA NOSTRA' = 'Sconfitti tutti coloro che hanno combattuto contro? Non è così, non si possono dimenticare complicità, sinergie e omissioni da parte di uomini dello Stato' Roma, 24 set. (Adnkronos) - "I critici di Maurizio Avola e del mio libro 'Nient'altro che la verità' vedono oggi ridotte a brandelli le loro teorie. Perché, infatti, erano insorti all'affermazione 'in via D'Amelio non c'erano esponenti dei servizi segreti'? Perché ritenevano le condanne del generale Mori e di Marcello Dell'Utri la base di partenza per dimostrare che non solo avevano veicolato il ricatto alle istituzioni di COSA NOSTRA, ma utilizzato lo stragismo per favorire l'ascesa al potere di Silvio Berlusconi. Dunque la sentenza di Palermo oggi, a loro avviso, cancellerebbe qualsiasi tentativo di arrivare alla verità. Sarebbero stati sconfitti tutti coloro che hanno combattuto contro la Mafia. Non è assolutamente così. Non si possono dimenticare complicità, sinergie e omissioni da parte di uomini dello Stato. Ma è un grave errore considerare marginale e puramente esecutivo il ruolo di una grande organizzazione come COSA NOSTRA che non può essere sparita nel nulla e che opera oggi in forme a noi sconosciute". Il giornalista Michele Santoro, autore del recente libro-inchiesta 'Niente altro che la verità', nato dal suo incontro con il killer di mafia Maurizio Avola, affida ad un post su facebook la sua riflessione sulla sentenza che, di fatto, cancella gran parte delle condanne in primo grado sulla cosiddetta trattativa Stato-Mafia. "Dovrebbe essere compito della politica - prosegue Santoro - battersi per evidenziare responsabilità morali e connivenze, impedire che funzionari discussi facciano carriera, combattere la Mafia con un progetto di risanamento sociale, riformando in maniera seria la giustizia, il fisco e la scuola. Delegare a un gruppo ristretto di magistrati e giornalisti, la cosiddetta 'Antimafia', e alle aule dei tribunali questi compiti è stata la vera origine di una sconfitta amara quanto necessaria", chiosa, facendo seguire alla sua riflessione odierna un post che raccoglie il capitolo 25 (L'agenda rossa'), del libro 'Niente altro che la verità'. (Ver/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 24-SET-21 12:49 NNNN
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