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lunedì 23 maggio 2022

R. STAMPA / HACKER, CIARDI: ATTACCHI DIMOSTRATIVI, TEMO NE ARRIVERANNO PEGGIORI

 

LUNEDÌ 23 MAGGIO 2022 08.50.59

R. STAMPA / HACKER, CIARDI: ATTACCHI DIMOSTRATIVI, TEMO NE ARRIVERANNO PEGGIORI

9CO1286540 4 CRO ITA R01 R. STAMPA / HACKER, CIARDI: ATTACCHI DIMOSTRATIVI, TEMO NE ARRIVERANNO PEGGIORI (9Colonne) Roma, 23 mag - "Ci auguriamo che la tempesta passi, ma sentiamo che c'è qualcosa di più, un'escalation in agguato. Finora gli attacchi hacker filorussi sono stati solo propagandistici e dimostrativi. Non vorrei sembrare pessimista, ma temo che ne arriveranno di peggiori. Niente panico, però: abbiamo i mezzi per difenderci". Lo afferma Nunzia Ciardi, già al vertice della polizia postale e ora vicedirettrice generale dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale, in una intervista al Corriere della Sera. "Gli hacker - spiega - hanno colpito siti istituzionali, e non solo, usando il sistema ddos che non compromette le reti ma le sollecita e le rende inaccessibili inondandole con un'enorme mole di contatti oltre le loro possibilità tecniche. Ma è come il tuono prima della tempesta. Ci sono intrusioni, come quelle con i ransomware o l'acquisizione delle credenziali degli amministratori, che danneggiano invece in maniera pesante i sistemi informatici, interrompono servizi essenziali, creano grossi problemi alla collettività". E possono essere fonte di rischi più gravi? Pensiamo ai trasporti... "Teoricamente è possibile, è un servizio essenziale, male nostre infrastrutture critiche sono ben protette. Il fatto è che già solo il ddos ha disorientato. Quando un cittadino scopre che un sito della pubblica amministrazione è bloccato per ore, per giorni, resta sconcertato, prova un senso di insicurezza". E sottolinea: "Temo che tutto questo non si esaurirà con la fine della guerra in Ucraina. Già ora è un conflitto ibrido, con la tensione internazionale che proseguirà anche dopo un'eventuale cessazione delle ostilità. Anzi, preoccupa il fatto che forme di aggressività latenti possano aumentare proprio in periodi di pace relativa. Quando peraltro è anche più difficile capire chi ti attacca", "veniamo da due anni di pandemia, con un aumento notevole dei reati informatici e dei cyber attacchi da parte della criminalità comune e organizzata, favorito dall'abbassamento dei perimetri di difesa aziendale e in parte anche dallo smart working", "la cybersicurezza non ammette più distrazioni e facilonerie. Bisogna fare sistema, serve una sinergia fra tutte le professionalità disponibili". (PO / red) 230850 MAG 22 

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