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lunedì 23 maggio 2022

FALCONE: LI GOTTI (AVV. BUSCETTA), 'GRANDE CONOSCITORE MAFIA, MAGISTRATURA GLI VOLTO' SPALLE' (2) =

LUNEDÌ 23 MAGGIO 2022 15.10.23

FALCONE: LI GOTTI (AVV. BUSCETTA), 'GRANDE CONOSCITORE MAFIA, MAGISTRATURA GLI VOLTO' SPALLE' (2) =

ADN0898 7 CRO 0 ADN CRO NAZ FALCONE: LI GOTTI (AVV. BUSCETTA), 'GRANDE CONOSCITORE MAFIA, MAGISTRATURA GLI VOLTO' SPALLE' (2) = (Adnkronos) - Li Gotti, poi, soffermandosi su ciò che della strage di Capaci sappiamo e su cosa, invece, resta ancora da scoprire, afferma: "Che Falcone fosse un obiettivo primario di Cosa nostra è pacifico, il problema è se possono esserci state delle convergenze di interessi. Indubbiamente qualcosa può esserci stata ed è collegata all'indagine cosiddetta 'mafia-appalti', dove veniva messa in discussione la grande imprenditoria che è venuta a patti con Cosa nostra in Sicilia. Furono redatti anche dei rapporti molto densi con delle versioni ripulite, una versione da cui scomparvero i nomi dei politici. Quando era già a Roma al ministero della Giustizia, inoltre, Falcone si vide recapitare un plico, e quando lo fece aprire, perché lui in quel momento non era in sede, gli dissero che si trattava del rapporto 'mafia-appalti', e lui diede subito disposizione di rimpacchettarlo immediatamente per rispedirlo a Palermo. E' inspiegabile il perché a Falcone, che era al ministero, fu mandato quel rapporto. Il mistero rimane, non si è trovata traccia di chi lo mandò, non c'era nessuna traccia di accompagnamento, non è stata mai trovata. E una cosa strana". Insomma, aggiunge il legale, "qualcosa c'era, probabilmente Falcone con la magistrata Del Ponte seguiva il denaro. Per lui era importante seguire il denaro, questo era il suo metodo. E questo può avere creato la convergenza di interessi. Gruppi imprenditoriali anche grandissimi potevano essere messi in discussione dalle indagini di Falcone". Infine Li Gotti chiosa: "Definire Falcone esclusivamente un magistrato garantista è molto riduttivo. Falcone era un magistrato che applicava la legge, e applicare la legge contempla anche la garanzia dei diritti e di ciò che il codice consente. Ovviamente Falcone doveva anche comprendere i momenti in cui alcune cose potevano essere fatte, perché non basta applicare la legge, ci vogliono anche le condizioni per applicarla, e indubbiamente Falcone nel condurre le indagini stava molto attento a non avventurarsi, a non seguire delle indicazioni che potevano nuocere, ad avere anche la pazienza che maturassero delle condizioni. E poi Falcone ebbe il grande merito di introdurre in Italia, sul modello americano, la legislazione per i collaboratori di giustizia, fu lui a volerla. E fu uno strumento essenziale, fondamentale, perché non essendoci il collante cosiddetto 'ideologico', Cosa nostra infatti è business, affari, ricchezza e potere, è chiaro che, nel momento in cui si offriva al mafioso la possibilità di avere degli sconti di pena con la collaborazione, diventava un grimaldello. Ed è stato un grimaldello". (Lro/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 23-MAG-22 15:10 NNNN 

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