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sabato 25 giugno 2022

== Corte Suprema: Clementi, serve un patto contro guerra civile =

 

SABATO 25 GIUGNO 2022 12.50.32

== Corte Suprema: Clementi, serve un patto contro guerra civile =

== Corte Suprema: Clementi, serve un patto contro guerra civile = (AGI) - Roma, 25 giu. (di Mario Sechi) - Il diritto all'aborto in America e' stato abolito? No. Ma anche si'. In questa contraddizione c'e' il dilemma di un'America che fatica ad evitare una seconda guerra civile. Il paese e' in uno stato permanente di 'culture wars', sembra non trovare una via d'uscita. C'e' una difficolta' nel passaggio dalla poesia di Amanda Gorman ('In This Place'), scritta per il giuramento di Joe Biden, alla prosa di ogni giorno, dall'ideale alla politica. La decisione della Corte Suprema infiamma il paese, la collina da scalare sembra sempre piu' alta. E' una questione di diritto (e di rovescio). Per sapere, per capire, occorrono strumenti raffinati di analisi. Il professor Francesco Clementi, costituzionalista, docente di diritto pubblicato comparato a Perugia, e' la persona giusta per guardarci dentro. Professor Clementi, che cosa stanno dicendo - a tutti noi, non solo agli americani - i giudici della Corte Suprema? - Che nessun pasto e' gratis, che la democrazia va coltivata ogni giorno, dunque i diritti devono ricevere il sole che la partecipazione alla vita del paese ciascuno di noi deve dare. I diritti senza doveri, a partire da quello della partecipazione, vuol dire diritti vuoti. (AGI)Dir (Segue) 251250 GIU 22 NNNN

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== Corte Suprema: Clementi, serve un patto contro guerra civile (3)=

== Corte Suprema: Clementi, serve un patto contro guerra civile (3)= (AGI) - Roma, 25 giu. - A questo punto si aprira' un movimento migratorio interno per accedere a questo diritto? - Si', e' molto probabile, perche' il rischio e' da un lato di finire in prigione, laddove si pensi di voler abortire. E questo al di la' delle situazioni giuridiche specifiche, politicamente determinera' un'ulteriore polarizzazione tra Stati democratici e Stati repubblicani, allargando quella frattura di una potenziale seconda guerra civile americana. E' il rischio che vedono in tanti. Il diritto all'aborto in America dunque dipendeva da una sentenza della Corte Suprema e basta? - Si', il punto su cui tutto si regge e' l'assenza di una legge federale che dal 1973, consolidi un diritto giurisprudenziale. Quindi e' colpa del Congresso? - In un certo senso si'. Non a caso il presidente Biden ha detto serve il Congresso, per cui votate votate votate. Le critiche sono legittime, ma gli attacchi alla Corte Suprema non rischiano di indebolire il sistema istituzionale americano? - Il rischio e' sempre piu' crescente. Nonostante una vecchia battuta americana dica che "i giudici danno e i giudici tolgono". Tuttavia, non possiamo non vedere questo ulteriore elemento di radicalizzazione dello scontro. Non che la Corte e' buona quando e' democratica e cattiva quando e' repubblicana... - La Corte in se e per se' e' buona, ma la sua interpretazione in senso originalista rischia di calcare una tendenza a coinvolgere le istituzioni nel conflitto politico. Quindi, la dottrina di cui il giudice Antonin Scalia era il piu' importante rappresentante - la Costituzione e' quella che intendevano i padri fondatori, rispettando 'l'original intent' dei costituenti - e' diventata un problema? - Lo e', perche' confligge con un lungo e consolidato approccio - la 'Living Constitution' - per il quale la Corte accompagna con le sue sentenze l'evolvere della societa'. Mentre per gli originalisti e' il legislatore federale o statale a dover accompagnare l'evolvere della societa' con le sue leggi, con una Corte neutrale e distante. Per i sostenitori della 'Living Constitution', la Corte e' dentro la forma di governo e si affianca al legislatore. Ma non si finisce per cambiare la Costituzione cosi'? - La Costituzione americana e' la piu' antica del mondo, evidentemente sulla sua interpretazione si gioca la sua legittimazione. Questa e' la sfida oggi, una sfida che naturalmente, riporta gli americani alle origini del loro stare insieme e al tempo stesso alle prospettive di valore che collettivamente debbono ritrovare per continuare a camminare insieme. E' il modello che segui' 'RBA', la giudice Ruth Bader Ginsburg? - Assolutamente si', quello di una Corte che via via accompagna, mano nella mano, la crescita del paese. Fin dalla meta' degli anni Cinquanta con la presidenza di Earl Warren e l'esplosione, sotto la legislazione Kennedy-Johnson, dei diritti civili. E' quello che il giudice Samuel Alito contesta? - Proprio cosi', Alito contesta nella sentenza di ieri che sia ancora necessario proteggere quelle sacche di disuguaglianza che dagli anni Cinquanta / Sessanta in poi sono divenute i pilastri della giurisprudenza americana: il diritto di voto per le persone di colore, l'accesso alle universita' per le minoranze etniche, tutte le liberta' legate alle questioni di genere, a partire da quella delle donne, per arrivare alle sentenze sul matrimonio e i diritti sessuali. Bene, ma alla fine, i movimenti americani piu' conservatori contestano questo processo, dicono che siamo alla dittatura delle minoranze. E in effetti, le forzature esistono. Le faccio un esempio: uomini che si sentono donne a cui viene permesso di gareggiare con le donne nelle discipline sportive. Ovviamente vincono, ma a perdere in gara e' la ragionevolezza. O no? - Qui la risposta migliore l'ha data, proprio nella sentenza di ieri, il presidente della Corte Suprema, John Roberts, di cultura repubblicana, che tuttavia pur sostenendo la decisione della Corte, ha inteso aggiungere una sua opinione concorrente, che dice una cosa importantissima: "Bisogna garantire una ragionevole opportunita' di scelta sui diritti, sempre". Questa e' la posizione in realta' della Corte, espressa dal suo presidente, che fatica a diventare mainstream perche' vive ancora dentro un tempo fortemente polarizzato. La storia della Corte e' costellata da un continuo 'swinging' alla ricerca dell'equilibrio. Questa sentenza ci dice che la ricerca dell'equilibrio oggi negli Stati Uniti sara' durissima. Serve un nuovo patto politico-costituzionale.(AGI)Dir (Segue) 251250 GIU 22 NNNN

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