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sabato 25 giugno 2022

COVID: ISS, REINFEZIONI CRESCONO, PIU' A RISCHIO DONNE, GIOVANI E NON VACCINATI =

 



SABATO 25 GIUGNO 2022 11.45.55

COVID: ISS, REINFEZIONI CRESCONO, PIU' A RISCHIO DONNE, GIOVANI E NON VACCINATI =

ADN0206 7 CRO 0 ADN CRO NAZ COVID: ISS, REINFEZIONI CRESCONO, PIU' A RISCHIO DONNE, GIOVANI E NON VACCINATI = 'In ultima settimana si attestano all' 8,4% su totale dei casi contro 7,5% dei 7 giorni precedenti' Roma, 25 giu. (Adnkronos Salute) - Crescono le reinfezioni da Covid 19, sostenute in particolare dalle varianti Omicron. E le persone più a rischio sono le donne, i giovani e i non vaccinati. "Nell'ultima settimana la percentuale di reinfezioni sul totale dei casi segnalati risulta pari a 8,4%, in aumento rispetto alla settimana precedente (7,5%)". E' quanto emerge dal Report esteso settimanale del monitoraggio Istituto superiore di sanità (Iss)- ministero Salute. "L'analisi del rischio di reinfezione a partire dal 6 dicembre 2021, data considerata di riferimento per l'inizio della diffusione della variante Omicron, - si legge nel Report - evidenzia un aumento del 'rischio relativo aggiustato' di reinfezione": nelle persone "con prima diagnosi di Covid-19 notificata da oltre 210 giorni rispetto a chi ha avuto la prima diagnosi di Covid-19 fra i 90 e i 210 giorni precedenti; nelle persone non vaccinate o vaccinate con almeno una dose da oltre 120 giorni rispetto ai vaccinati con almeno una dose entro i 120 giorni; nelle femmine rispetto ai maschi". Il maggior rischio nelle donne, ricorda l'Iss, " può essere verosimilmente dovuto alla maggior presenza di donne in ambito scolastico dove viene effettuata una intensa attività di screening e al fatto che le donne svolgono più spesso la funzione di caregiver in ambito famigliare. Il rischio maggiore di reinfezione è stato evidenziato anche "nelle fasce di età più giovani (dai 12 ai 49 anni) rispetto alle persone con prima diagnosi in età compresa fra i 50-59 anni. Verosimilmente - indica l'Iss - il maggior rischio di reinfezione nelle fasce di età più giovani è attribuibile a comportamenti ed esposizioni a maggior rischio, rispetto alle fasce d'età maggiore di 60 anni". Un rischio maggiore è riscontrato, infine, "negli operatori sanitari rispetto al resto della popolazione". (Ram/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 25-GIU-22 11:46 NNNN

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