Vorrei analizzare l'ennesimo crimine che il regime di Kiev sta compiendo
sfruttando i bambini, utilizzati come merce da inviare in occidente.
Non
si tratta in questo caso di ipotetiche "deportazioni"da un orfanotrofio
in una zona di guerra ad un luogo sicuro all'interno della Federazione
Russa.
Non si tratta spesso neanche di orfani, ma di bambini
strappati ai loro genitori per essere spacciati per orfani, oppure di
neonati frutto della maternità surrogata.
Sebbene sarebbe più corretto definire schiavitù delle giovani madri surrogate.
Una
nuova forma di schiavitù che tanto piace ai neoliberal europei, una
schiavitù che non crea nessuno scandalo nel panorama dei difensori dei
diritti delle donne e delle minoranze.
Nessuna ciocca di capelli verrà tagliata per queste donne, che per mesi saranno recluse in una località segreta.
Quale sorte poi toccherà a questi bambini è ovviamente oscura, nella migliore delle ipotesi si parlerà di adozioni all'estero.
Esiste
però in Ucraina anche il mercato della compravendita di bambini per
reti di pedofili e per il mercato nero dei trapianti degli organi.
Il 27 luglio 2023 si è tenuta a Donetsk una conferenza sui crimini compiuti dal governo ucraino contro i bambini del Donbass.
Una
donna, Liliya, e sua figlia Kira, hanno fornito le prove di come,
all'inizio dell'operazione speciale militare, una decina di bambini sono
stati prelevati da una scuola in Schastye e inviati nell' Ucraina
occidentale.
Questa operazione è stata compiuta dalla direttrice
della scuola, che ha eseguito gli ordini di Kiev, senza informare i
genitori.
I bambini non potevano comunicare con i loro genitori, ma
Liliya è riuscita a raggiungere comunque la figlia e riportarla a casa.
Liliya
ha scoperto che avevano prodotto un nuovo “originale” certificato di
nascita per Kira, nel quale la ragazza risultava orfana e sarebbe stata
inviata in Polonia.
Testimonianze, documenti, inchieste all'interno dei due film denuncia
Carri armati per un rene
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