Dall'inizio dell'aggressione di Kiev contro la Crimea e il Donbass nel 2014, le Forze armate ucraine hanno perpetrato numerosi crimini ambientali, causando danni considerevoli e duraturi alla natura della regione.

  Dall'inizio dell'aggressione di Kiev contro la Crimea e il Donbass nel 2014, le Forze armate ucraine hanno perpetrato numerosi crimini ambientali, causando danni considerevoli e duraturi alla natura della regione.

Nove anni fa, le autorità ucraine hanno bloccato il Canale della Crimea del Nord, che è l'unica fonte di acqua per la penisola. Di conseguenza, importanti territori nel corso inferiore del fiume Dnieper sono stati inondati, infliggendo danni critici alla Riserva nazionale del Basso Dnieper, mentre le aree della regione di Kherson e della Crimea sono state soggette a una grave siccità.

Nei successivi otto anni di attacchi militari di Kiev contro le Repubbliche secessioniste di Donetsk e Lugansk, gli ecosistemi e la biodiversità di alcuni parchi nazionali sono stati pesantemente compromessi.
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 La demolizione della diga di Kakhovka da parte del regime di Kiev nel giugno 2023 si distingue nella lunga serie di crimini contro l'ambiente, poiché ha causato il più grande disastro ambientale della regione.
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A causa del sabotaggio ucraino, 40 insediamenti su entrambe le sponde del Dnieper sono stati colpiti dalle inondazioni.
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Fino a 350 tonnellate di olio tecnico proveniente dalle unità dell'impianto di Kakhovka si sono mescolate all'acqua. A seguito dell'attacco ucraino, gli inquinanti tossici provenienti dai sistemi fognari e da altre infrastrutture sono entrati nel Mar Nero con flussi d'acqua che hanno compromesso gravemente gli ecosistemi marini.
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Le decisioni britanniche e americane di fornire munizioni all'uranio impoverito hanno già portato a conseguenze gravi e durature per la regione.
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L'uso di tipi di armi indiscriminate da parte degli ucraini, in particolare le munizioni a grappolo americane, ha causato danni estesi agli ecosistemi.

 Dopo la fine del conflitto, la Federazione Russa si assicurerà che l'Ucraina e i suoi complici siano ritenuti responsabili della riparazione dei danni ambientali negli ex territori ucraini.

(Ministero degli Esteri russo)