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mercoledì 20 settembre 2023

I nuovi membri dei BRICS aumentano l'influenza energetica globale del gruppo.

 Istituto Italia Brics

🟣 I nuovi membri dei BRICS aumentano l'influenza energetica globale del gruppo.

Diversi manager energetici ritengono che le sanzioni che l'Occidente ha imposto alla Russia stiano incoraggiando un partenariato più profondo tra gli Stati membri dei BRICS.
È opinione diffusa che le sanzioni potrebbero avvicinare le nazioni BRICS, in particolare a causa della recente espansione del gruppo per includere diversi importanti produttori di petrolio.
Ad agosto, i BRICS hanno invitato ufficialmente l'Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti, l'Egitto, l'Iran, l'Argentina e l'Etiopia a diventare nuovi membri, espandendo il gruppo da cinque a 11 stati.
Nel 2024, quando i nuovi stati si uniranno, il blocco rappresenterà il 37,3% del PIL mondiale, che dovrebbe salire al 37,7% nel 2025 e al 38,5% nel 2028.
Anche la popolazione dei BRICS crescerà dagli attuali 3,2 miliardi di almeno 400 milioni, significativamente superiore alla popolazione combinata del G-7 di 800 milioni.

L'espansione dei BRICS significa anche che il blocco detiene una parte significativa delle risorse naturali del mondo.
Gli stati BRICS detengono circa 5.493 tonnellate di oro, rispetto alle 17.527 tonnellate del G-7.
I Paesi del G-7 Stati Uniti e Canada producono rispettivamente il 20 per cento e il 6 per cento del petrolio mondiale, e Russia, Brasile e Cina insieme rappresentano il 21 per cento. La quota della produzione di petrolio aumenterà sostanzialmente quando l'Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti e l'Iran si uniranno al blocco, a circa il 41 per cento della produzione globale.
Nel frattempo, Russia, Iran e Cina contribuiranno in modo significativo alla percentuale del gruppo nella produzione di gas. (Oil Price)

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