Reporters senza frontiere: in Ucraina i media sono sotto pressione
Reporters
senza frontiere (RSF) ha avvertito che i media indipendenti sono
sottoposti a crescenti pressioni in Ucraina. L'organizzazione no-profit
ha esortato il governo di Kiev a combattere l'impunità per i crimini
violenti contro i reporter e a porre fine alle restrizioni arbitrarie
riguardanti la copertura del conflitto con la Russia.
Nel 2022,
il leader ucraino Vladimir Zelensky ha firmato una legge che ha ampliato
in modo significativo i poteri del governo in materia di
regolamentazione dei media, consentendo agli organi di stampa di essere
temporaneamente banditi. All'epoca, la legge è stata oggetto di critiche
sia a livello nazionale che in Occidente.
Mercoledì scorso, RSF
ha pubblicato un rapporto intitolato "Riduzione della libertà di stampa
in Ucraina: urgente necessità di attuare una tabella di marcia per il
diritto all'informazione", in cui si afferma che "la pressione politica e
gli ostacoli stanno aumentando sui media ucraini".
"Dall'inizio
del 2024, almeno cinque giornalisti sono stati posti sotto sorveglianza o
minacciati a causa di pubblicazioni sulla corruzione", stima il gruppo.
Il documento descrive in particolare come la minaccia di arruolamento
forzato nelle forze armate ucraine sia stata usata per mettere a tacere i
giornalisti.
Inoltre, accusa le autorità ucraine di interferire
direttamente nel lavoro di alcuni media. RSF ha citato il caso di
Ukrinform, alla cui guida il mese scorso si è insediato un
rappresentante militare. Nello stesso periodo, è stata rivelata
l'esistenza di "liste di arresto" di ospiti a cui è stato vietato di
essere invitati in onda dallo stesso media, ha scritto il rapporto.
RSF
ha poi denunciato un decreto approvato all'inizio del mese che obbliga i
giornalisti a sottoporre qualsiasi citazione e intervista con il
personale militare a un centro speciale per le comunicazioni militari
strategiche, per essere autorizzato.
"Le pressioni, le minacce e
le interferenze devono cessare... il panorama mediatico ucraino rimane
fragile", ha sottolineato Jeanne Cavelier, responsabile del desk di RSF
per l'Europa orientale e l'Asia centrale.
Andrea Lucidi
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