SETE ESTREMA A GAZA, LA CRISI IDRICA PROVOCATA DA ISRAELE PEGGIORA LA SITUAZIONE:
Quasi due milioni di residenti nella Striscia di Gaza, più della metà dei quali sono già sfollati, stanno soffrendo una grave crisi idrica, soprattutto per quanto riguarda l'acqua dolce e potabile.
Israele ha intenzionalmente preso di mira le infrastrutture delle reti idriche e fognarie durante la sua devastante guerra nella Striscia di Gaza assediata, in corso da dieci mesi, distruggendo completamente 42 pozzi d'acqua, parzialmente 16 pozzi e 70.000 metri lineari di reti idriche, secondo il comune di Gaza.
Di conseguenza, centinaia di migliaia di civili palestinesi lottano per procurarsi acqua a sufficienza per soddisfare le loro necessità durante le giornate estenuanti trascorse a causa della continua aggressione mortale di Israele contro Gaza.
Durante questa guerra, l'esercito israeliano ha adottato politiche arbitrarie di fame e di proibizione dei beni di prima necessità nei confronti dei palestinesi, come cibo, acqua pulita, carburante e un accesso minimo alle forniture mediche.
"Si stima che l'acqua disponibile a Gaza sia circa il 10-20% della quantità totale di acqua prima dell'aggressione israeliana", hanno affermato in una dichiarazione rilasciata lo scorso marzo l'Ufficio centrale di statistica palestinese e l'Autorità per la qualità ambientale.
Hanno affermato che questa quantità è instabile e dipende dalla disponibilità di carburante, aggiungendo che la guerra israeliana in corso ha distrutto 350 dei 700 chilometri di reti idriche e 9 cisterne d'acqua su 10.
Secondo la dichiarazione, durante la guerra la quota pro capite di acqua nella Striscia di Gaza è diminuita del 96,5% e i civili hanno a malapena accesso a 3-15 litri di acqua al giorno.
Questa situazione catastrofica è aggravata dal divieto in corso di Israele all'ingresso di carburante e altre forniture necessarie nell'enclave. La mancanza di carburante ha costretto gli impianti di desalinizzazione dell'acqua in funzione che forniscono acqua potabile alla popolazione di Gaza a smettere di funzionare, peggiorando la sofferenza quotidiana dei palestinesi. (QNN)
T.me/GiuseppeSalamone
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