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lunedì 11 ottobre 2010
Avviso relativo all'assunzione di due unita' di personale non vedente da adibire a mansioni di centralinista telefonico da inquadrare nel ruolo unico del personale del Ministero dell'economia e delle finanze, da effettuare mediante richiesta numerica di avviamento all'amministrazione provinciale - centro per l'impiego - ufficio reclutamento disabili. (GU n. 80 del 8-10-2010 )
Ai sensi dell'art. 4 del decreto del Presidente della Repubblica 18 giugno 1997, n. 246, si da' avviso che il Ministero dell'economia e delle finanze intende procedere all'assunzione di due unita' di personale non vedente da inquadrare nel profilo professionale di «coadiutore» (codice 5 - ex quarta qualifica funzionale) della Seconda Area - Fascia Retributiva F1 - del ruolo unico del personale del Ministero dell'economia e delle finanze, ai sensi della legge 29 marzo 1985, n. 113, da adibire ai centralini telefonici installati presso gli Uffici territoriali di Torino e Varese. Si avvisa, altresi', che non saranno prese in alcuna considerazione le istanze di assunzione nominative trasmesse direttamente dagli interessati alla citata assunzione in quanto il reclutamento delle suddette unita' di personale avverra' esclusivamente mediante inoltro di apposita richiesta del Ministero dell'economia e delle finanze ai rispettivi Centri per l'Impiego - Ufficio Collocamento Disabili - delle Amministrazioni provinciali di Torino e Varese.
Avviso ai candidati idonei al 15° corso biennale di allievi marescialli del ruolo ispettori dell'Arma dei carabinieri. (Decreto dirigenziale n. 201 emanato dalla Direzione generale per il personale militare il 4 agosto 2009, pubblicato nella Gazzetta ufficiale - 4ª serie speciale - n. 61 dell'11 agosto 2009). (GU n. 80 del 8-10-2010 )
La graduatoria finale di merito del sopracitato concorso sara' pubblicata nel Giornale ufficiale della difesa del 10 ottobre 2010.
Avviso relativo alla pubblicazione dei decreti dirigenziali riguardanti la graduatoria e la successiva modifica per l'ammissione al 14° corso di aggiornamento e formazione professionale riservato al personale appartenente al ruolo dei volontari di truppa in servizio permanente dell'Aeronautica militare da immettere nel ruolo dei sergenti in servizio permanente della stessa Forza armata. (GU n. 80 del 8-10-2010 )
Si rende noto che nel Giornale ufficiale della difesa, dispensa n. 26 del 20 settembre 2010 sono stati pubblicati i decreti dirigenziali n. 242 e n. 264 rispettivamente del 10 agosto 2010 e del 10 settembre 2010, concernenti la graduatoria e la successiva rideterminazione della stessa per l'ammissione al 14° corso di aggiornamento e formazione professionale riservato al personale appartenente al ruolo dei volontari di truppa in servizio permanente dell'Aeronautica militare da immettere nel ruolo dei sergenti in servizio permanente della stessa Forza armata.
Avviso relativo alla pubblicazione del decreto dirigenziale di approvazione della graduatoria finale di merito e contestuale nomina dei vincitori del concorso interno, per titoli ed esami, a quarantotto posti per l'ammissione al 10° corso allievi marescialli dell'Esercito. (GU n. 80 del 8-10-2010 )
Si rende noto che nel Giornale ufficiale della difesa n. 25 del 10 settembre 2010 e' stato pubblicato il decreto dirigenziale n. 237 emanato dalla Direzione generale per il personale militare il 4 agosto 2010, concernente l'approvazione della graduatoria finale di merito e la contestuale nomina dei vincitori del concorso interno, per titoli ed esami, a 48 posti per l'ammissione al 10° corso allievi marescialli dell'Esercito.
Avviso relativo alla pubblicazione del decreto dirigenziale della direzione generale per il personale militare del 27 settembre 2010, n. 38, relativo all'approvazione della graduatoria di merito per l'accesso al centro sportivo dell'Esercito di 19 volontari in ferma prefissata quadriennale in qualita' di atleta. (Gazzetta ufficiale - 4ª serie speciale del 18 giugno 2010, n. 48). (GU n. 80 del 8-10-2010 )
Si comunica che il decreto dirigenziale della Direzione generale per il personale militare del 27 settembre 2010, n. 38 relativo all'approvazione della graduatoria di merito per l'accesso al Centro sportivo dell'Esercito di 19 volontari in ferma prefissata quadriennale in qualita' di atleta, e' stato pubblicato nella dispensa del Giornale ufficiale della difesa e divulgata via internet sul portale della difesa al seguente indirizzo: www.difesa.it/Segretario-SGN-DNA/giornale-ufficiale/
domenica 10 ottobre 2010
Dal 12 ottobre sarà proibito l’uso del caschetto “a scodella”
ILLEGALE IL DGM - Dal 12 ottobre sarà illegale indossare il caschetto a scodella
Dal 12 ottobre sarà illegale indossare in motorino il cosiddetto casco a scodella, il DGM (si tratta della la sigla di omologazione che lo identificava). E’ quanto stabilisce la modifica dell’articolo 117 inserita nel nuovo Codice della Strada.
Lavoro/ Chiti: Sulla sicurezza Governo prepara controriforma
"Dobbiamo dire basta alle morti bianche"
Roma, 10 ott. (Apcom) - In tema di sicurezza sul lavoro il
Governo sta preparando una "controriforma" e invece bisogna "dire
basta alle morti bianche". Lo dice il vice-presidente del Senato
Vannino Chiti durante l'orazione ufficiale in occasione della
60ma Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul
lavoro, promossa da Anmil Firenze, presso Palazzo Vecchio. "Il
governo sta procedendo sulla strada di una 'controriforma'.
L'iter del Ddl lavoro ne è un esempio. Dopo essere stato rinviato
al Parlamento da parte del Presidente della Repubblica è ora
nuovamente all'esame della Camera. Il testo contiene norme
regressive per i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici. Non
possiamo e non dobbiamo allontanarci dal solco tracciato negli
anni passati".
"Dobbiamo dire basta alle morti sul lavoro", prosegue Chiti.
"Sono intollerabili. Le leggi che ci sono devono essere
rispettate attuate con rigore. L'Italia ha bisogno di un grande
cambiamento culturale e politico: la piena tutela dei lavoratori,
la dignità della persona, il rispetto della legalità devono
divenire principi portanti della nostra società, a tutti i
livelli. La legge 626 sulla sicurezza non è un lusso, dobbiamo
stare attenti e tenere ferme le conquiste nostre e dei nostri
padri".
Red/Adm
101150 ott 10
Roma, 10 ott. (Apcom) - In tema di sicurezza sul lavoro il
Governo sta preparando una "controriforma" e invece bisogna "dire
basta alle morti bianche". Lo dice il vice-presidente del Senato
Vannino Chiti durante l'orazione ufficiale in occasione della
60ma Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul
lavoro, promossa da Anmil Firenze, presso Palazzo Vecchio. "Il
governo sta procedendo sulla strada di una 'controriforma'.
L'iter del Ddl lavoro ne è un esempio. Dopo essere stato rinviato
al Parlamento da parte del Presidente della Repubblica è ora
nuovamente all'esame della Camera. Il testo contiene norme
regressive per i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici. Non
possiamo e non dobbiamo allontanarci dal solco tracciato negli
anni passati".
"Dobbiamo dire basta alle morti sul lavoro", prosegue Chiti.
"Sono intollerabili. Le leggi che ci sono devono essere
rispettate attuate con rigore. L'Italia ha bisogno di un grande
cambiamento culturale e politico: la piena tutela dei lavoratori,
la dignità della persona, il rispetto della legalità devono
divenire principi portanti della nostra società, a tutti i
livelli. La legge 626 sulla sicurezza non è un lusso, dobbiamo
stare attenti e tenere ferme le conquiste nostre e dei nostri
padri".
Red/Adm
101150 ott 10
Le mansioni superiori nel pubblico impiego
N. 06980/2010 REG.SEN.
N. 04863/2005 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato
in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)
ha pronunciato la presente
DECISIONE
Sul ricorso numero di registro generale 4863 del 2005, proposto da:
######## ---
######## ---
contro
Azienda Sanitaria Locale U.S.L N. 2 di Potenza., rappresentata e difesa dall'avv. ---
per la riforma
della sentenza del T.A.R. BASILICATA n. 00219/2004, resa tra le parti, concernente REVOCA E RETTIFICA INQUADRAMENTO NELLA VII QUALIFICA FUNZIONALE
Visto il ricorso in appello con i relativi allegati;
Visto l’atto di costituzione dell’Azienda Sanitaria Locale USL n. 2 di Potenza;
Viste le memorie difensive;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nell'udienza pubblica del giorno 22 giugno 2010 il cons.--
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue:
FATTO
La ricorrente appella la sentenza del Tar Basilicata con cui è stata respinta l’impugnazione del provvedimento della ASL n.2 di Potenza di annullamento del suo inquadramento come ostetrica – operatore professionale coordinatore e di conseguente rettifica del posto come operatore professionale collaboratore- ostetrica con decorrenza dall’inizio del servizio, in applicazione dell’art. 3 della legge n. 207 del 1985.
Premesso di avere svolto fin dal 1983 mansioni di ostetrica coordinatrice in regime di convenzione e di essere stata nominata in ruolo, a domanda, in base all’art. 3 L. 207/1985 sul posto di ostetrica -operatore professionale coordinatore , la ricorrente riferisce di aver chiesto nel 1997 all’amministrazione la propria regolarizzazione economica con la corresponsione delle differenze economiche tra il livello di mansioni svolte (7°) e quello di retribuzione percepita (6°) e di essersi invece vista annullare il superiore inquadramento con il provvedimento impugnato.
Per la riforma della sentenza del Tar che ha riconosciuto la legittimità dell’operato della AUSL in base ad una stretta interpretazione dell’art. 3 L.207/1985 ed ha respinto la richiesta di riconoscimento di mansioni superiori, l’interessata propone appello affidandolo ai seguenti motivi:
- errores in iudicando, difetto di motivazione, errore nei presupposti di fatto e di diritto, illogicità ed irrazionalità: correttamente l’Ausl n. 2 di Potenza aveva provveduto alla sua immissione in ruolo in relazione alle mansioni svolte in regime di convenzione e dei requisiti previsti dalla legge n. 207/1985. A distanza di dodici anni, la Ausl avrebbe difettato del potere di annullamento senza una adeguata valutazione degli interessi in gioco , omettendo ogni motivazione e dimostrazione del mancato svolgimento delle mansioni di (prima 6° e poi) 7° livello. Né a diverse valutazioni si poteva pervenire in base al livello retributivo percepito dall’interessata (VI) corrispondente al livello originariamente proprio del posto di coordinatrice , successivamente trasformato in 7° con conseguente necessità di adeguamento del trattamento economico;
- errores in iudicando, violazione e falsa applicazione dell’art. 36 della Costituzione, difetto di motivazione ed istruttoria, errore nei presupposti di fatto: avrebbe errato il Tar nel riconoscere al provvedimento la finalità di correzione di un errore a suo tempo compiuto attraverso l’inquadramento, avendo dovuto l’amministrazione dimostrare il mancato svolgimento delle mansioni riconosciute; erroneamente sarebbe stata considerato applicabile alla fattispecie l’art. 3 in luogo dell’art. 1 della L. n. 207/1985. In presenza di regolare atto formale e di svolgimento di mansioni di ostetrica coordinatore regolarmente espletate, le sarebbero spettate, quantomeno, le differenze stipendiali oltre a rivalutazione ed interessi in base all’art. 29 del D.P.R. n. 761/1999.
Si è costituita l’azienda Sanitaria USL n. 2 di Potenza per resistere all’appello.
All’udienza del 22 giugno 2010 il ricorso è stato trattenuto in decisione.
DIRITTO
1.Il primo motivo è infondato.
2.L’immissione in ruolo dell’appellante è stata disposta nel 1985 in applicazione dell’art. 3 della L.20 maggio 1995, n. 207, che prevede l’inquadramento straordinario in ruolo di personale con rapporto convenzionato, quale quello dell’interessata. Del tutto impropriamente viene quindi richiamato nell’atto di appello l’art. 1 della medesima legge ,che attiene alla diversa fattispecie di inquadramento straordinario di personale incaricato, ricoprente alla data del 30 giugno 1984 un posto di organico vacante.
3.L’art. 3 prevede l’inquadramento a domanda , previo accertamento dei titoli, “nei ruoli nominativi regionali con la posizione funzionale iniziale” del personale in regime convenzionato alla data del 31 dicembre 1983.
4.La giurisprudenza ha chiarito (ex multis, Cons. St.Sez. V, 15.3.1993, n. 372, 20.12.1993, n. 1329; 8.1.2007, n.3) che la trasformazione in pubblico impiego di un rapporto di tipo convenzionale , in deroga alla regola dell’assunzione tramite pubblico concorso, può ammettersi solo a condizione di escludere ogni riconoscimento di anzianità e che non sussiste alcuna discrezionalità in capo all’amministrazione in ordine alla posizione funzionale di inquadramento che deve necessariamente essere quella iniziale.
5.Sulla base del chiaro disposto dell’art. 3, correttamente il Tar ha considerato fondato il ragionamento posto a base dell’annullamento dell’inquadramento iniziale, avvenuto non già sulla posizione funzionale iniziale di ostetrica- operatore professionale collaboratore (quale risultante dal d.P.R. n. 761/1979) bensì su quella superiore di operatore professionale coordinatore.
6.Né può accedersi alla tesi dell’appellante secondo cui un annullamento disposto dopo dodici anni dall’adozione dell’atto annullato avrebbe richiesto una più approfondita ponderazione degli interessi coinvolti ed una più attenta valutazione delle effettive mansioni effettivamente svolte dall’interessata .
7.Va ,infatti ,osservato che per giurisprudenza consolidata ( di recente, Cons. St. Sez. V, 22.3.2010 n. 1672; 11.7.2008, n.3472), l’attualità dell’interesse pubblico alla rimozione di un illegittimo inquadramento è dimostrata dalla idoneità dell’atto a spiegare continuativamente i propri effetti negativi sull’organizzazione dell’ente , con la conseguenza di impedire al mero decorso del tempo di consolidare la posizione del dipendente interessato. Nè è richiesta a riguardo una diffusa motivazione dell’interesse pubblico posto a base dell’annullamento in via di autotutela, essendo questo in re ipsa a causa delle conseguenze permanenti (anche dopo il collocamento in quiescenza) dell’illegittimo inquadramento.
8.Anche il secondo motivo, con cui si lamenta il mancato riconoscimento del diritto alle differenze retributive a causa dello svolgimento di mansioni superiori, è infondato.
La domanda volta ad ottenere le differenze retributive per il periodo in cui l’appellante afferma di aver svolto mansioni superiori non può essere basata sull’art. 36 della Costituzione che, per consolidata giurisprudenza (Cons. St. A.P. 18.11.1999, n. 22, Sez. VI 19.9.2000 n. 4871) , concorre con altri principi di pari rilevanza costituzionale, quali quelli previsti dagli articoli 97 e 98 della Costituzione, contrastando l’esercizio di mansioni superiori rispetto alla qualifica rivestita di diritto con il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione, nonché con gli artt. 51 e 97 della Costituzione sotto il profilo dell’indisponibilità da parte dei funzionari amministrativi dell’assegnazione di mansioni , nella specie diverse da quelle espressamente previste dalla legge che ha disciplinato l’immissione in ruolo.
Peraltro, il diritto alle differenze retributive per lo svolgimento di mansioni superiori è stato – come è noto - riconosciuto solo a partire dall’entrata in vigore dell’art. 15 del D.Lgs. 29.10.1998, n. 387 (Cons. St. A.P. n. 11 /2000) e ,quindi, da un periodo posteriore a quello cui attiene l’oggetto del ricorso.
9.In conclusione, l’appello deve essere respinto.
Sussistono tuttavia giusti motivi per compensare le spese di giudizio.
P.Q.M.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale, sezione Quinta, definitivamente pronunciando, respinge l'appello e, per l'effetto, conferma la sentenza di primo grado .
Spese compensate .
Ordina che la presente decisione sia eseguita dall'autorità amministrativa.
Così deciso in Roma nella camera di consiglio del giorno 22 giugno 2010 con l'intervento dei Signori:
Calogero Piscitello, Presidente
Marco Lipari, Consigliere
Aldo Scola, Consigliere
Aniello Cerreto, Consigliere
Francesca Quadri, Consigliere, Estensore
L'ESTENSORE | IL PRESIDENTE | |
Il Segretario
DEPOSITATA IN SEGRETERIA
Il 17/09/2010
(Art. 55, L. 27/4/1982, n. 186)
Il Dirigente della Sezione
Se il lavoro è gravoso scatta la compensazione
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE LAVORO
Sentenza 29.7.2010 n. 17724
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
Dott. BATTIMIELLO Bruno - Presidente -
Dott. DDAGOSTINO Giancarlo - Consigliere -
Dott. LA TERZA Maura - rel. Consigliere -
Dott. TOFFOLI Saverio - Consigliere -
Dott. MAMMONE Giovanni - Consigliere -
ha pronunciato la seguente: ordinanza
sul ricorso proposto da: POSTE ITALIANE SPA - ricorrente -
contro
I.G., - controricorrente -
avverso la sentenza n. 5105/2008 della CORTE D'APPELLO di NAPOLI del 10/07/08, depositata il 09/08/2008;
udita la relazione della causa svolta nella camera di consiglio del 19/05/2010 dal Consigliere Relatore Dott. MAURA LA TERZA;
é presente l'Avvocato Generale in persona del Dott. IANNELLI Domenico.
Fatto
Letta la sentenza n. 5105/2008 con cui la Corte d'appello di Napoli ha accolto la domanda proposta da I.G. nei confronti del datore di lavoro Poste Italiane per il pagamento dell'indennità c.d.
agente unico, intesa a compensare il lavoro di ritiro e consegna di materiale postale oltreché di autista, stabilita con l'accordo sindacale del 12 settembre 1996 e non piuu corrisposta a partire dal primo gennaio 1998;
Letto il ricorso della società soccombente con un motivo ed il controricorso del lavoratore; Vista la relazione resa ex art. 380 bis di manifesta infondatezza del ricorso;
Ritenuto che i rilievi di cui alla relazione sono condivisibili, perché a prescindere dalla irritualità dei quesiti, quanto al merito, la pretesa é infondata alla luce della giurisprudenza di questa Corte, essendosi già affermato con molteplici pronunzie, proprio in relazione alla indennità di "agente unico" corrisposta dalla s.p.a. Poste Italiane (tra le tante Cass. n. 20339 del 20/09/2006) che "Il principio della irriducibilità della retribuzione, che si può desumere dall'art. 2103 c.c. e dall'art. 36 Cost., ossia dal divieto di assegnazione a mansioni inferiori e dalla necessaria proporzione tra l'ammontare della retribuzione e la qualità e quantità del lavoro prestato, si estende alle indennità compensative di particolari e gravosi modi di svolgimento del lavoro, nel senso che quella voce retributiva può essere soppressa ove vengano meno quei modi di svolgimento della prestazione, ma deve essere conservata in caso contrario. Ne consegue che l'impegno, assunto con accordo collettivo, di rivedere l'ammontare della speciale voce retributiva entro un certo termine, comporta che alla scadenza di questo, non seguita dall'abolizione di quella prestazione, la indennità deve essere conservata, eventualmente nel suo ammontare attuale, ex art. 36 Cost., qualora il datore abbia disdettato l'accordo.".
Ritenuto che il ricorso va pertanto rigettato. Le spese del giudizio, liquidate come da dispositivo, seguono la soccombenza.
P.Q.M.
LA CORTE
rigetta il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese liquidate in Euro 30,00 oltre mille/00 Euro per onorari, nonché Iva, CPA e spese generali.
Cosii deciso in Roma, il 19 maggio 2010.
Depositato in Cancelleria il 29 luglio 2010
Pediatria: Milano, aperta prima casa per bimbi disabili abbandonati
Milano, 4 ott. (Adnkronos Salute) 16:53
"Casa L'Abilità nasce dall'amore per la vita, dallo spirito creativo e innovativo di Milano, un esempio concreto del welfare partecipativo della nostra città che rende protagonista la società civile, le imprese, la realtà produttiva e le associazioni". Con questa parole il sindaco del capoluogo lombardo Letizia Moratti, con l'assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna, ha inaugurato questa mattina il primo centro residenziale italiano per bambini disabili abbandonati alla nascita e in affido temporaneo. La comunità, progetto di L'Abilità Onlus, è ospitata in un grande appartamento (320 mq) e accoglierà 10 bambini. Frutto di una fattiva collaborazione tra associazionismo, pubblico e privato, l'iniziativa è convenzionata con il Comune di Milano ed è sostenuta da una cordata di 4 Fondazioni (Cariplo, De Agostini, Oliver Twist e Umano Progresso) che con un contributo di 610 mila euro hanno finanziato il costo complessivo del primo anno di gestione. "Con questo progetto diamo una risposta concreta ai bisogni dei bambini con disabilità, privilegiando le situazioni di particolare disagio, e sostenendo allo stesso tempo le famiglie - ha dichiarato il sindaco Moratti - Un percorso di accoglienza che mette al centro la famiglia e crea strumenti innovativi per sostenerla e aiutarla a superare momenti di fragilità e di emergenza. Un progetto importante che si avvale dell'impegno di più Fondazioni e che vede, ancora una volta, pubblico e privato lavorare insieme per la tutela, in questo caso, del diritto all'infanzia". "Quello inaugurato oggi è un tassello importante e prestigioso della rete di assistenza e di supporto sociale del Comune di Milano - ha affermato l'assessore Landi - reso possibile grazie alla sinergia tra pubblico e privato. La Casa di L'Abilità non è solo un servizio, ma soprattutto una ricchezza per Milano, testimonianza efficace e fattiva che questa amministrazione comunale sa ascoltare i bisogni emergenti, elaborare soluzioni condivise, collaborando con il privato per offrire alla collettività un patrimonio di professionalità, intelligenze, interventi specifici sulle sensibilità più particolari", ha aggiunto. "Questo è il secondo progetto realizzato da L'Abilità Onlus che sosteniamo come Fondazione De Agostini. Non potevamo non accogliere con entusiasmo - ha spiegato Roberto Drago, presidente della Fondazione De Agostini - questo progetto che va a colmare un vuoto nella città di Milano. La Casa di L'Abilità è una struttura accogliente che può offrire a bambini nati con disabilità e che non trovano l'affetto delle loro famiglie, un luogo dove abitare, crescere e fermarsi in attesa di un futuro migliore". Drago ha concluso: "Ancora una volta pubblico e privato insieme hanno dato vita ad un progetto di altissimo livello, a dimostrazione del fatto che la solidarietà verso i più sfortunati porta a realizzare progetti tanto più grandi quanto più congiuntamente si opera".
"Casa L'Abilità nasce dall'amore per la vita, dallo spirito creativo e innovativo di Milano, un esempio concreto del welfare partecipativo della nostra città che rende protagonista la società civile, le imprese, la realtà produttiva e le associazioni". Con questa parole il sindaco del capoluogo lombardo Letizia Moratti, con l'assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna, ha inaugurato questa mattina il primo centro residenziale italiano per bambini disabili abbandonati alla nascita e in affido temporaneo. La comunità, progetto di L'Abilità Onlus, è ospitata in un grande appartamento (320 mq) e accoglierà 10 bambini. Frutto di una fattiva collaborazione tra associazionismo, pubblico e privato, l'iniziativa è convenzionata con il Comune di Milano ed è sostenuta da una cordata di 4 Fondazioni (Cariplo, De Agostini, Oliver Twist e Umano Progresso) che con un contributo di 610 mila euro hanno finanziato il costo complessivo del primo anno di gestione. "Con questo progetto diamo una risposta concreta ai bisogni dei bambini con disabilità, privilegiando le situazioni di particolare disagio, e sostenendo allo stesso tempo le famiglie - ha dichiarato il sindaco Moratti - Un percorso di accoglienza che mette al centro la famiglia e crea strumenti innovativi per sostenerla e aiutarla a superare momenti di fragilità e di emergenza. Un progetto importante che si avvale dell'impegno di più Fondazioni e che vede, ancora una volta, pubblico e privato lavorare insieme per la tutela, in questo caso, del diritto all'infanzia". "Quello inaugurato oggi è un tassello importante e prestigioso della rete di assistenza e di supporto sociale del Comune di Milano - ha affermato l'assessore Landi - reso possibile grazie alla sinergia tra pubblico e privato. La Casa di L'Abilità non è solo un servizio, ma soprattutto una ricchezza per Milano, testimonianza efficace e fattiva che questa amministrazione comunale sa ascoltare i bisogni emergenti, elaborare soluzioni condivise, collaborando con il privato per offrire alla collettività un patrimonio di professionalità, intelligenze, interventi specifici sulle sensibilità più particolari", ha aggiunto. "Questo è il secondo progetto realizzato da L'Abilità Onlus che sosteniamo come Fondazione De Agostini. Non potevamo non accogliere con entusiasmo - ha spiegato Roberto Drago, presidente della Fondazione De Agostini - questo progetto che va a colmare un vuoto nella città di Milano. La Casa di L'Abilità è una struttura accogliente che può offrire a bambini nati con disabilità e che non trovano l'affetto delle loro famiglie, un luogo dove abitare, crescere e fermarsi in attesa di un futuro migliore". Drago ha concluso: "Ancora una volta pubblico e privato insieme hanno dato vita ad un progetto di altissimo livello, a dimostrazione del fatto che la solidarietà verso i più sfortunati porta a realizzare progetti tanto più grandi quanto più congiuntamente si opera".
Salute: troppo stress fa ingrassare, arriva la 'bilancia' per misurarlo
Roma, 5 ott. (Adnkronos Salute) 17:23
Troppo stress fa ingrassare? Ecco che arriva una speciale 'bilancia', in grado di segnalare che si sta superando il livello di guardia. Si tratta di un modello scientifico illustrato oggi a Roma, alla presentazione dell'Obesity Day, la manifestazione che il 10 e 11 ottobre aprirà le porte delle Unità operative di dietetica e nutrizione clinica e delle Unità di nitrizione ospedaliere e territoriali di tutta Italia. "Lo stress di per sé - dice David Lazzari, presidente della Società italiana di psiconeuroendocrinoimmunologia e responsabile del Servizio di psicologia dell'Azienda ospedaliera S.Maria di Terni - è una risorsa per l'uomo, diventa un guaio quando è eccessivo o cronico. La bilancia dello stress non è un oggetto, ma un modello scientifico che consente al medico e allo psicologo di misurare, quindi di pesare, lo stress di ogni singolo individuo. Invece dell'ago che indica i numeri, ci sono test che esprimono valutazioni cliniche". La 'bilancia dello stress' da sola non basta. "Bisogna studiare le possibilità di cambiamento, cioè imparare a comportarci in modo da non ingrassare. Lo stress e le emozioni negative, se eccessive e croniche, innescano - prosegue Lazzari - una serie di processi negativi a livello biologico e psicologico che aprono una serie di strade verso l’obesità. L'interazione mente-cervello-corpo, l'assunzione e l'assimilazione del cibo si modificano. Quando viviamo uno stress cronico - sottolinea - si verificano modificazioni a livello dei circuiti cerebrali, tra i quali quelli che regolano la fame e la sazietà". Un'iperattivazione del sistema simpatico anticamera dell’obesità: l'ormone dello stress stimola la fame e, nel tempo, favorisce l’accumulo di grasso e l'iperinsulinismo. Inoltre lo stress favorisce la sedentarietà".
Troppo stress fa ingrassare? Ecco che arriva una speciale 'bilancia', in grado di segnalare che si sta superando il livello di guardia. Si tratta di un modello scientifico illustrato oggi a Roma, alla presentazione dell'Obesity Day, la manifestazione che il 10 e 11 ottobre aprirà le porte delle Unità operative di dietetica e nutrizione clinica e delle Unità di nitrizione ospedaliere e territoriali di tutta Italia. "Lo stress di per sé - dice David Lazzari, presidente della Società italiana di psiconeuroendocrinoimmunologia e responsabile del Servizio di psicologia dell'Azienda ospedaliera S.Maria di Terni - è una risorsa per l'uomo, diventa un guaio quando è eccessivo o cronico. La bilancia dello stress non è un oggetto, ma un modello scientifico che consente al medico e allo psicologo di misurare, quindi di pesare, lo stress di ogni singolo individuo. Invece dell'ago che indica i numeri, ci sono test che esprimono valutazioni cliniche". La 'bilancia dello stress' da sola non basta. "Bisogna studiare le possibilità di cambiamento, cioè imparare a comportarci in modo da non ingrassare. Lo stress e le emozioni negative, se eccessive e croniche, innescano - prosegue Lazzari - una serie di processi negativi a livello biologico e psicologico che aprono una serie di strade verso l’obesità. L'interazione mente-cervello-corpo, l'assunzione e l'assimilazione del cibo si modificano. Quando viviamo uno stress cronico - sottolinea - si verificano modificazioni a livello dei circuiti cerebrali, tra i quali quelli che regolano la fame e la sazietà". Un'iperattivazione del sistema simpatico anticamera dell’obesità: l'ormone dello stress stimola la fame e, nel tempo, favorisce l’accumulo di grasso e l'iperinsulinismo. Inoltre lo stress favorisce la sedentarietà".
Farmaci: Altroconsumo, su quelli da banco differenze sino al 70%
Roma, 6 ott. (Adnkronos Salute) 17:19
"In un settore la liberalizzazione ha funzionato: è il mercato dei farmaci da banco, dove la legge Bersani ha stimolato la concorrenza tra il punto vendita tradizionale, la farmacia, e i nuovi entrati nel gioco, parafarmacie e ipermercati, ampliando la forbice di prezzo che arriva a registrare differenze del 70%, per uno stesso farmaco". E' quanto afferma Altroconsumo, che ha condotto un'indagine in dieci città italiane (Bari, Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Verona), confrontando i prezzi di 68 farmaci senza obbligo di ricetta rilevati in 144 punti vendita tra farmacie (111), parafarmacie (17) e ipermercati (16). La liberalizzazione del settore, partita nel 2006, e l'allargamento dei canali di vendita hanno dunque avuto un effetto positivo secondo l'associazione: se si sceglie il punto vendita più conveniente si può risparmiare molto. Altroconsumo evidenzia anche che "i prezzi sono in frenata: dall'anno della liberalizzazione l'aumento è stato al massimo del 3,4%, mentre tra il 2000 e 2005 era stato del 19%. Se si fa giocare la concorrenza, visitando diverse farmacie, il prezzo medio di uno stesso farmaco può variare del 57%; nelle parafarmacie del 37% e nei corner della grande distribuzione del 33%". Bisogna fare di più: Altroconsumo propone "che anche i medicinali in fascia C con ricetta, in presenza del farmacista, siano venduti fuori dalle farmacie. Tendenza opposta rispetto all'orientamento del Governo che sta discutendo proposte di legge che 'ingessano' il mercato". Secondo i dati raccolti da Altroconsumo, a fronte delle possibilità di risparmio permane ancora una certa 'opacità' nel presentare il prezzo finale del prodotto al consumatore. Dal gennaio 2008 sono stati aboliti i prezzi massimi di riferimento sui farmaci senza ricetta, lasciando libertà al farmacista di stabilirne l'entità. Dovrebbe fare bella mostra di sé un listino prezzi, obbligatorio per legge dal 2008, purtroppo spesso inesistente: solo nel 42% dei punti vendita visitati esiste un elenco dei prezzi dei farmaci aggiornato al 2010, e solo nel 28% il consumatore ha la possibilità di consultarlo. Piena trasparenza ancora lontana, insomma, evidenzia l'associazione. Altroconsumo dà infine alcuni consigli per trarre al meglio gli effetti positivi della liberalizzazione: contro disturbi lievi come mal di testa o raffreddore, aprite l'armadietto dei farmaci a casa, prima di precipitarvi ad acquistare un nuovo prodotto. E' possibile che abbiate già ciò che fa per voi: molti farmaci hanno le stesse proprietà, pur avendo nome diverso, dunque controllate il foglietto informativo; per i farmaci da banco memorizzate il punto vendita dove il prezzo è più conveniente. I risparmi che si possono realizzare "sono interessantissimi, se non avete urgenze"; consultate le banche-dati internet di confronto prezzi: su www.altroconsumo.it/farmaci disponibili i prezzi indicativi e i diversi nomi commerciali che corrispondono a uno stesso principio attivo.
"In un settore la liberalizzazione ha funzionato: è il mercato dei farmaci da banco, dove la legge Bersani ha stimolato la concorrenza tra il punto vendita tradizionale, la farmacia, e i nuovi entrati nel gioco, parafarmacie e ipermercati, ampliando la forbice di prezzo che arriva a registrare differenze del 70%, per uno stesso farmaco". E' quanto afferma Altroconsumo, che ha condotto un'indagine in dieci città italiane (Bari, Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Verona), confrontando i prezzi di 68 farmaci senza obbligo di ricetta rilevati in 144 punti vendita tra farmacie (111), parafarmacie (17) e ipermercati (16). La liberalizzazione del settore, partita nel 2006, e l'allargamento dei canali di vendita hanno dunque avuto un effetto positivo secondo l'associazione: se si sceglie il punto vendita più conveniente si può risparmiare molto. Altroconsumo evidenzia anche che "i prezzi sono in frenata: dall'anno della liberalizzazione l'aumento è stato al massimo del 3,4%, mentre tra il 2000 e 2005 era stato del 19%. Se si fa giocare la concorrenza, visitando diverse farmacie, il prezzo medio di uno stesso farmaco può variare del 57%; nelle parafarmacie del 37% e nei corner della grande distribuzione del 33%". Bisogna fare di più: Altroconsumo propone "che anche i medicinali in fascia C con ricetta, in presenza del farmacista, siano venduti fuori dalle farmacie. Tendenza opposta rispetto all'orientamento del Governo che sta discutendo proposte di legge che 'ingessano' il mercato". Secondo i dati raccolti da Altroconsumo, a fronte delle possibilità di risparmio permane ancora una certa 'opacità' nel presentare il prezzo finale del prodotto al consumatore. Dal gennaio 2008 sono stati aboliti i prezzi massimi di riferimento sui farmaci senza ricetta, lasciando libertà al farmacista di stabilirne l'entità. Dovrebbe fare bella mostra di sé un listino prezzi, obbligatorio per legge dal 2008, purtroppo spesso inesistente: solo nel 42% dei punti vendita visitati esiste un elenco dei prezzi dei farmaci aggiornato al 2010, e solo nel 28% il consumatore ha la possibilità di consultarlo. Piena trasparenza ancora lontana, insomma, evidenzia l'associazione. Altroconsumo dà infine alcuni consigli per trarre al meglio gli effetti positivi della liberalizzazione: contro disturbi lievi come mal di testa o raffreddore, aprite l'armadietto dei farmaci a casa, prima di precipitarvi ad acquistare un nuovo prodotto. E' possibile che abbiate già ciò che fa per voi: molti farmaci hanno le stesse proprietà, pur avendo nome diverso, dunque controllate il foglietto informativo; per i farmaci da banco memorizzate il punto vendita dove il prezzo è più conveniente. I risparmi che si possono realizzare "sono interessantissimi, se non avete urgenze"; consultate le banche-dati internet di confronto prezzi: su www.altroconsumo.it/farmaci disponibili i prezzi indicativi e i diversi nomi commerciali che corrispondono a uno stesso principio attivo.
sabato 9 ottobre 2010
Pubblicate le assegnazioni dei frequentatori del 176° corso di formazione per Agente della Polizia di Stato (decorrenza 28 ottobre 2010). - Movimenti con decorrenza 28 ottobre 2010 relativi al ruolo Agenti e Assistenti
Pubblicate su Doppiavela
Pubblicate le assegnazioni dei frequentatori del 176° corso di formazione per Agente della Polizia di Stato (decorrenza 28 ottobre 2010).
Scrutinio per merito comparativo per il conferimento della qualifica di ispettore superiore, s.u.p.s. della Polizia di Stato
Pubblicato l'elenco degli idonei alla prova scritta per 20 commissari
Movimenti con decorrenza 28 ottobre 2010 relativi al ruolo Agenti e Assistenti
Pubblicate le assegnazioni dei frequentatori del 176° corso di formazione per Agente della Polizia di Stato (decorrenza 28 ottobre 2010).
Scrutinio per merito comparativo per il conferimento della qualifica di ispettore superiore, s.u.p.s. della Polizia di Stato
Pubblicato l'elenco degli idonei alla prova scritta per 20 commissari
Movimenti con decorrenza 28 ottobre 2010 relativi al ruolo Agenti e Assistenti
Art. 11 della Costituzione Italiana
"
Art. 11
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo."AFGHANISTAN: DAL 2004 MORTI 34 MILITARI ITALIANI/ANSA
(SCHEDA)
(ANSA) - ROMA, 9 OTT - Con le quattro vittime di oggi, sale
a 34 il numero dei militari italiani morti in Afghanistan
dall'inizio della missione Isaf, nel 2004. Di questi, la
maggioranza e' rimasta vittima di attentati e scontri a fuoco,
altri invece sono morti in incidenti, alcuni anche per malore ed
uno si e' suicidato. Gia' dodici le vittime in questo 2010.
Furono nove nel 2009. Gli ultimi due sono stati gli anni piu'
cruenti per gli italiani.
Ecco i nomi dei militari italiani morti dal 2004 al 17
settembre scorso. Il nome delle vittime di oggi non e' ancora
stato reso noto :
Caporal maggiore GIOVANNI BRUNO - 3 ottobre 2004
Capitano di fregata BRUNO VIANINI - 3 febbraio 2005
Caporal maggiore capo MICHELE SANFILIPPO - 11 ottobre 2005
Tenente MANUEL FIORITO e maresciallo LUCA POLSINELLI - 5
maggio 2006
Tenente colonnello CARLO LIGUORI - 2 luglio 2006
Caporal maggiore GIUSEPPE ORLANDO - 20 settembre 2006
Caporal maggiori GIORGIO LANGELLA e VINCENZO CARDELLA - 26
settembre 2006
Agente Sismi LORENZO D'AURIA - 24 settembre 2007
Maresciallo capo DANIELE PALADINI - 24 novembre 2007
Maresciallo GIOVANNI PEZZULO - 13 febbraio 2008
Caporal maggiore ALESSANDRO CAROPPO - 21 settembre 2008
Maresciallo ARNALDO FORCUCCI - 15 gennaio 2009
Caporal maggiore ALESSANDRO DI LISIO - 14 luglio
Tenente ANTONIO FORTUNATO, Sergente Maggiore ROBERTO VALENTE,
Primo caporal maggiore MATTEO MUREDDU, Primo Caporal Maggiore
GIANDOMENICO PISTONAMI, Primo Caporal Maggiore MASSIMILIANO
RANDINO, Primo Caporal Maggiore DAVIDE RICCHIUTO - 17
settembre 2009
Caporal maggiore ROSARIO PONZIANO - 15 ottobre 2009
Agente Aise PIETRO ANTONIO COLAZZO - 26 febbraio 2010
Sergente MASSIMILIANO RAMADU' e caporalmaggiore LUIGI
PASCAZIO - 17 maggio 2010
Caporal maggiore scelto FRANCESCO SAVERIO POSITANO - 23
giugno 2010
Capitano MARCO CALLEGARO - 25 luglio 2010
Primo maresciallo MAURO GIGLI e caporal maggiore capo
PIERDAVIDE DE CILLIS - 28 luglio 2010
Tenente ALESSANDRO ROMANI - 17 settembre 2010. (ANSA).
NE-PAT
09-OTT-10 09:07 NNNN
(SCHEDA)
(ANSA) - ROMA, 9 OTT - Con le quattro vittime di oggi, sale
a 34 il numero dei militari italiani morti in Afghanistan
dall'inizio della missione Isaf, nel 2004. Di questi, la
maggioranza e' rimasta vittima di attentati e scontri a fuoco,
altri invece sono morti in incidenti, alcuni anche per malore ed
uno si e' suicidato. Gia' dodici le vittime in questo 2010.
Furono nove nel 2009. Gli ultimi due sono stati gli anni piu'
cruenti per gli italiani.
Ecco i nomi dei militari italiani morti dal 2004 al 17
settembre scorso. Il nome delle vittime di oggi non e' ancora
stato reso noto :
Caporal maggiore GIOVANNI BRUNO - 3 ottobre 2004
Capitano di fregata BRUNO VIANINI - 3 febbraio 2005
Caporal maggiore capo MICHELE SANFILIPPO - 11 ottobre 2005
Tenente MANUEL FIORITO e maresciallo LUCA POLSINELLI - 5
maggio 2006
Tenente colonnello CARLO LIGUORI - 2 luglio 2006
Caporal maggiore GIUSEPPE ORLANDO - 20 settembre 2006
Caporal maggiori GIORGIO LANGELLA e VINCENZO CARDELLA - 26
settembre 2006
Agente Sismi LORENZO D'AURIA - 24 settembre 2007
Maresciallo capo DANIELE PALADINI - 24 novembre 2007
Maresciallo GIOVANNI PEZZULO - 13 febbraio 2008
Caporal maggiore ALESSANDRO CAROPPO - 21 settembre 2008
Maresciallo ARNALDO FORCUCCI - 15 gennaio 2009
Caporal maggiore ALESSANDRO DI LISIO - 14 luglio
Tenente ANTONIO FORTUNATO, Sergente Maggiore ROBERTO VALENTE,
Primo caporal maggiore MATTEO MUREDDU, Primo Caporal Maggiore
GIANDOMENICO PISTONAMI, Primo Caporal Maggiore MASSIMILIANO
RANDINO, Primo Caporal Maggiore DAVIDE RICCHIUTO - 17
settembre 2009
Caporal maggiore ROSARIO PONZIANO - 15 ottobre 2009
Agente Aise PIETRO ANTONIO COLAZZO - 26 febbraio 2010
Sergente MASSIMILIANO RAMADU' e caporalmaggiore LUIGI
PASCAZIO - 17 maggio 2010
Caporal maggiore scelto FRANCESCO SAVERIO POSITANO - 23
giugno 2010
Capitano MARCO CALLEGARO - 25 luglio 2010
Primo maresciallo MAURO GIGLI e caporal maggiore capo
PIERDAVIDE DE CILLIS - 28 luglio 2010
Tenente ALESSANDRO ROMANI - 17 settembre 2010. (ANSA).
NE-PAT
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venerdì 8 ottobre 2010
RICETTATORI INCASTRATI DA WEB-CAM PC RUBATO ACCESA DA POLIZIA
=
(AGI) ? Bologna, 8 set. ? Sorridevano e scherzavano davanti
alla web cam di un computer rubato da pochi giorni,
inconsapevoli che i loro volti erano ripresi, in diretta,
dalla polizia postale che aveva attivato, in 'remoto la
telecamera del pc: cos� sono stati individuati cinque
ricettatori marocchini nel cui appartamento avevano nascosto
cinque computer di alta tecnologia, per un valore complessivo
di circa 20mila euro, sottratti nella notte tra il 17 ed il 18
settembre scorso dalla sede di una nota agenzia pubblicitaria
nel centro di Bologna.
Il furto aveva insospettito gli investigatori della polizia
delle comunicazioni di Bologna perch� erano stati rubati
solo apparecchiature elettroniche particolarmente sofisticate
ma gli autori del colpo avevano lasciato sul posto molto altro
materiale si analogo valore commerciale ma di una differente
marca.
Gi� nei primi giorni di indagine gli agenti sono
riusciti non solo ad individuare la connessione alla rete da
parte di uno dei computer rubati ma anche di gestire
l?apparecchio ?in remoto? ed attivarne la web cam integrata
potendo cos� disporre di riscontri visivi degli ignari
utilizzatori e degli ambienti in cui si trovavano. Una volta
rintracciato l?indirizzo univoco del collegamento per la
connessione alla rete (chiamato tecnicamente Ip ovvero Internet
protocol) si sono attivate le procedure di tracciamento
telematico che hanno portato all?intestatario del contratto
internet. Nella prima mattinata del 23 settembre gli agenti
hanno cos� perquisito un appartamento in via Vasari, nella
periferia di Bologna, ma gli occupanti sono risultati
completamente estranei alla vicenda poich� erano state
vittime dell?accesso abusivo alla loro rete wireless non
adeguatamente protetta. I ricettatori sono stati scoperti,
invece, in un altro appartamento della stessa palazzina. Nella
loro abitazione � stata recuperata buona parte della
refurtiva: cinque computer sui sei sottratti. I cinque
marocchini sono stati tutti denunciati per ricettazione ed
accesso abusivo a sistema informatico. Uno di loro, Mohammed El
Fennassi, di 23 anni, � stato fermato per il pericolo di
fuga e poi arrestato per inosservanza al decreto di espulsione
emesso dalla questura di Brescia. Entrambe le misure sono state
poi convalidate dal Gip che ha applicato nei confronti dello
straniero la misura della custodia cautelare in carcere. Tre
dei cinque indagati sono attualmente all?interno del Centro di
identificazioni ed espulsioni. (AGI)
Mir (Segue)
081343 OTT 10
NNNN
RICETTATORI INCASTRATI DA WEB-CAM PC RUBATO ACCESA DA POLIZIA (2)=
(AGI) - Bologna, 8 set. - Anche l?autore materiale del furto
� stato identificato grazie ad un?impronta digitale
rinvenuta all?interno dell?agenzia pubblicitaria. Si tratta di
un napoletano di 41 anni, senza fissa dimora e con precedenti
penali, Vincenzo Notabella, arrestato il 28 settembre scorso
per il reato di furto aggravato in abitazione, dopo un
pedinamento tra le strade del centro di Bologna. L?uomo era
stato scovato grazie ad un appuntamento fissato con un?agente
che si era spacciata per un?amica di un suo vecchio conoscente.
Per non incorrere in situazioni come quella che ha
coinvolto l?ignara famiglia ?vittima? dell?intrusione internet
la polizia postale ha raccomandato, durante una conferenza
stampa, l?utilizzo di adeguate protezioni nel caso si usino
collegamenti senza fili all?interno della propria abitazione.
In particolare � necessaria l?adozione di una password
adeguata (per numero e tipologia di caratteri) oltre alla sua
sostituzione periodica. (AGI)
Mir
081343 OTT 10
NNNN
AUTOSTRADE: ZINGARETTI SU PEDAGGIO GRA, STOP O SARA' PROPOSTO ANCHE PER LA COLOMBO
AUTOSTRADE: ZINGARETTI SU PEDAGGIO GRA, STOP O SARA' PROPOSTO ANCHE PER LA COLOMBO =
Roma, 8 ott. - (Adnkronos) - "Il Gra e' una strada urbana.
Dobbiamo fermarli anche per evitare che domani si alzi qualcuno e
dica: 'mettiamo il pedaggio sulla Cristoforo Colombo". Lo ha affermato
il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, a '28 minuti'
su Radio2, sull'ipotesi di pedaggio sul Gra.
"Se la logica e' far cassa sulle strade dove c'e' traffico come
il Gra - ha aggiunto - non vorrei si pensasse anche ad altre strade".
"Questa e' una tassa sui pendolari - ha concluso - Il Gra non e'
un'autostrada e' una grande strada urbana, a dircelo sono gli stessi
parametri dell'Anas, usata per spostarsi in citta'".
(Rre/Pn/Adnkronos)
08-OTT-10 15:56
NNNN
TRASPORTI: MAURI (PD), MATTEOLI NON E' MAI STATO SULL'A/3 =
(AGI) - Roma, 8 ott. - "Se Matteoli non capisce le polemiche
sulla Salerno-Reggio Calabria sar� perch� non
c'� mai stato, chieda ai cittadini che sono costretti a
sprecarci ore e ore della loro vita per fare pochi chilometri".
Ribatte cos� Matteo Mauri, dall'Assemblea nazionale del Pd
a Varese, alle parole del ministro dei Trasporti. "Ieri
Matteoli prometteva che la Sa-Rc nel 2013 sarebbe stata pronta
la 90%, oggi dice all'85%, in un giorno abbiamo gi� perso
5 punti percentuali, e tra un mese che succeder�? La
verit� - prosegue il responsabile Trasporti del Pd -
� che le promesse di questo Governo si dissolvono come
neve al sole alla prima prova dei fatti e le percentuali sono
solo il nuovo gioco per prendere in giro gli italiani. Questo
Governo sta tagliando come nessuno i fondi per i pendolari, per
i mezzi pubblici, aumenta i pedaggi sulle autostrade, �
fermo sulle infrastrutture dove, come � chiaro
dall'allegato alla Decisone di finanza pubblica, non c'�
un euro. Dalla due giorni di Varese il Pd uscir� con
proposte forti a favore della mobilit�, cittadina e
nazionale, delle persone e delle merci, perch� noi siamo
convinti che rilanciare la mobilit� sia necessario per
un'Italia efficiente e moderna, e perch� - conclude Mauri
- questo settore pu� rappresentare un volano per
l'economia e per il lavoro". (AGI)
Red/Ros
081541 OTT 10
NNNN
Roma, 8 ott. - (Adnkronos) - "Il Gra e' una strada urbana.
Dobbiamo fermarli anche per evitare che domani si alzi qualcuno e
dica: 'mettiamo il pedaggio sulla Cristoforo Colombo". Lo ha affermato
il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, a '28 minuti'
su Radio2, sull'ipotesi di pedaggio sul Gra.
"Se la logica e' far cassa sulle strade dove c'e' traffico come
il Gra - ha aggiunto - non vorrei si pensasse anche ad altre strade".
"Questa e' una tassa sui pendolari - ha concluso - Il Gra non e'
un'autostrada e' una grande strada urbana, a dircelo sono gli stessi
parametri dell'Anas, usata per spostarsi in citta'".
(Rre/Pn/Adnkronos)
08-OTT-10 15:56
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TRASPORTI: MAURI (PD), MATTEOLI NON E' MAI STATO SULL'A/3 =
(AGI) - Roma, 8 ott. - "Se Matteoli non capisce le polemiche
sulla Salerno-Reggio Calabria sar� perch� non
c'� mai stato, chieda ai cittadini che sono costretti a
sprecarci ore e ore della loro vita per fare pochi chilometri".
Ribatte cos� Matteo Mauri, dall'Assemblea nazionale del Pd
a Varese, alle parole del ministro dei Trasporti. "Ieri
Matteoli prometteva che la Sa-Rc nel 2013 sarebbe stata pronta
la 90%, oggi dice all'85%, in un giorno abbiamo gi� perso
5 punti percentuali, e tra un mese che succeder�? La
verit� - prosegue il responsabile Trasporti del Pd -
� che le promesse di questo Governo si dissolvono come
neve al sole alla prima prova dei fatti e le percentuali sono
solo il nuovo gioco per prendere in giro gli italiani. Questo
Governo sta tagliando come nessuno i fondi per i pendolari, per
i mezzi pubblici, aumenta i pedaggi sulle autostrade, �
fermo sulle infrastrutture dove, come � chiaro
dall'allegato alla Decisone di finanza pubblica, non c'�
un euro. Dalla due giorni di Varese il Pd uscir� con
proposte forti a favore della mobilit�, cittadina e
nazionale, delle persone e delle merci, perch� noi siamo
convinti che rilanciare la mobilit� sia necessario per
un'Italia efficiente e moderna, e perch� - conclude Mauri
- questo settore pu� rappresentare un volano per
l'economia e per il lavoro". (AGI)
Red/Ros
081541 OTT 10
NNNN
UNIVERSITA': PISA; NASCE MASTER CONTRO INFILTRAZIONI MAFIOSE
(ANSA) - PISA, 8 OTT - Un master universitario contro la
criminalita' organizzata destinato a chi gia' opera nel campo
della prevenzione e del contrasto alla corruzione. Lo
realizzera' l'Universita' di Pisa in collaborazione con Avviso
pubblico, il coordinamento degli enti locali impegnato contro le
mafie e Libera.
Il master, intitolato ''Analisi, prevenzione e contrasto
della criminalita' organizzata e della corruzione'', ha
l'obiettivo di formare persone capaci di operare nella pubblica
amministrazione, negli enti locali e nelle organizzazioni del
terzo settore sui temi della legalita' dell'attivita'
amministrativa e della prevenzione di fenomeni criminali, come
la penetrazione mafiosa negli appalti e nell'edilizia. Il master
mira a formare diverse figure: amministratori e dipendenti
pubblici degli enti locali e delle amministrazioni centrali
interessati a una specializzazione e un aggiornamento sui temi
della prevenzione e del contrasto dei fenomeni criminali;
operatori di pubblica sicurezza interessati all'acquisizione di
strumenti di analisi criminale; operatori del volontariato e
dell'associazionismo antimafia e antiracket, con particolare
riguardo alle politiche di prevenzione e contrasto ed e' aperto
a un massimo di 35 allievi. (ANSA).
YG7-MOI
08-OTT-10 18:57 NNNN
criminalita' organizzata destinato a chi gia' opera nel campo
della prevenzione e del contrasto alla corruzione. Lo
realizzera' l'Universita' di Pisa in collaborazione con Avviso
pubblico, il coordinamento degli enti locali impegnato contro le
mafie e Libera.
Il master, intitolato ''Analisi, prevenzione e contrasto
della criminalita' organizzata e della corruzione'', ha
l'obiettivo di formare persone capaci di operare nella pubblica
amministrazione, negli enti locali e nelle organizzazioni del
terzo settore sui temi della legalita' dell'attivita'
amministrativa e della prevenzione di fenomeni criminali, come
la penetrazione mafiosa negli appalti e nell'edilizia. Il master
mira a formare diverse figure: amministratori e dipendenti
pubblici degli enti locali e delle amministrazioni centrali
interessati a una specializzazione e un aggiornamento sui temi
della prevenzione e del contrasto dei fenomeni criminali;
operatori di pubblica sicurezza interessati all'acquisizione di
strumenti di analisi criminale; operatori del volontariato e
dell'associazionismo antimafia e antiracket, con particolare
riguardo alle politiche di prevenzione e contrasto ed e' aperto
a un massimo di 35 allievi. (ANSA).
YG7-MOI
08-OTT-10 18:57 NNNN
MAFIA: SILP CGIL, CONTRASTO NON E' TRA PRIORITA' REGIONE LAZIO
=
(AGI) - Roma, 8 ott. - "Apprendiamo con stupore che la
maggioranza in Regione Lazio ha fatto mancare il numero legale
ed e' pertanto saltata la mozione con cui si chiedeva la
costituzione di parte civile della Regione nel processo
'Damasco 2'. D'altronde non e' il primo atto che fa pensare che
la lotta alla criminalita' non sia nelle priorita' della
Regione Lazio". Ad affermarlo e' Cosmo Bianchini, segretario
generale Silp per la Cgil del Lazio.
"Non risulta - ricorda Bianchini - essere stata
ricostituita in questa legislatura la Commissione Speciale
Sicurezza contrasto all'usura, integrazione sociale e lotta
alla criminalita'; ad oggi non risulta essere stato emanato il
regolamento di organizzazione regionale per i beni confiscati
alle organizzazioni criminali nel Lazio (Abecol); non
conosciamo cosa pensa la Regione Lazio del caso Fondi, o del
caso Sabaudia, o di quando succede nel sud Pontino".
"La lotta alle mafie - conclude il segretario - non puo'
essere demandata solo alla magistratura e alle forze
dell'ordine, ma soprattutto deve essere supportata nell'agenda
politica di ogni amministrazione, ma questa ad oggi a nostro
avviso non trova riscontro". (AGI)
Com/Bas
081834 OTT 10
NNNN
(AGI) - Roma, 8 ott. - "Apprendiamo con stupore che la
maggioranza in Regione Lazio ha fatto mancare il numero legale
ed e' pertanto saltata la mozione con cui si chiedeva la
costituzione di parte civile della Regione nel processo
'Damasco 2'. D'altronde non e' il primo atto che fa pensare che
la lotta alla criminalita' non sia nelle priorita' della
Regione Lazio". Ad affermarlo e' Cosmo Bianchini, segretario
generale Silp per la Cgil del Lazio.
"Non risulta - ricorda Bianchini - essere stata
ricostituita in questa legislatura la Commissione Speciale
Sicurezza contrasto all'usura, integrazione sociale e lotta
alla criminalita'; ad oggi non risulta essere stato emanato il
regolamento di organizzazione regionale per i beni confiscati
alle organizzazioni criminali nel Lazio (Abecol); non
conosciamo cosa pensa la Regione Lazio del caso Fondi, o del
caso Sabaudia, o di quando succede nel sud Pontino".
"La lotta alle mafie - conclude il segretario - non puo'
essere demandata solo alla magistratura e alle forze
dell'ordine, ma soprattutto deve essere supportata nell'agenda
politica di ogni amministrazione, ma questa ad oggi a nostro
avviso non trova riscontro". (AGI)
Com/Bas
081834 OTT 10
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Le contese del Grillo
- Le contese del Grillo di Andrea FabozziLa Woodstock di Cesena è stata l'occasione per i grillini di ritrovarsi per superare le difficoltà di crescita che, città per città, stanno mettendo alla prova il movimento.
ORSATTI Grillo e il suo spin doctor: la Casaleggio Associati
PARDI Il patto necessario tra grillini e centrosinistra
C'è il Papa, il regime della bestemmia censura il vangelo e sospende la Costituzione
- C'è il Papa, il regime della bestemmia censura il vangelo e sospende la Costituzione di Paolo Flores d'ArcaisPrima della visita di Ratzinger a Palermo la Digos sequestra uno striscione con una frase del vangelo: “La mia casa è casa di preghiera ma voi ne avete fatto una spelonca di ladri”.
Firma l'appello alla Procura e al Capo dello Stato
Non contestualizzare il nome di Dio invano
- Non contestualizzare il nome di Dio invano di Stefano di MicheleMons. Fisichella ha elaborato l’innovativa teoria della “contestualizzazione” della bestemmia, pudicamente nominata “contestualizzare le cose”. E se le cose sono una schifezza?
DON GAROFALO La confessione del lupo
Facciamo tramontare il sole di Adro
Facciamo tramontare il sole di Adro di Domenico GalloScuole di Stato con simboli di partito non se ne erano mai viste. Nessuno aveva mai osato concepire una così inconcepibile violazione di uno spazio pubblico e una tale coercizione della libertà di coscienza di genitori, alunni ed insegnanti.
A cena con Schifani? Io non ci sto
A cena con Schifani? Io non ci sto di Sonia AlfanoLa cena degli orrori che ha visto insieme il Presidente del Senato, il Procuratore Capo di Palermo Francesco Messineo e altri alti rappresentanti delle istituzioni non può passare sotto silenzio. E non si può tollerare che nessuno chieda conto dell’accaduto.
Il Giornale e la libertà di stampa
Il Giornale e la libertà di stampa di Paolo Flores d'ArcaisPer favore, non ci vengano a dire che la procura di Napoli minaccia la libertà di stampa! L’inchiesta che vede sotto accusa la direzione del "Giornale" non ha nulla a che fare con la libertà di stampa e tutto a che fare con ciò che nel linguaggio corrente si chiama ricatto e in linguaggio giuridico l’accusa di “concorso in violenza privata”.
Tiro alla Fiom, sport nazionale
Tiro alla Fiom, sport nazionale di Paolo Flores d'ArcaisContro l’organizzazione dei metalmeccanici e contro i suoi dirigenti è iniziata una vera e propria campagna di criminalizzazione. Ma la Fiom non è affatto isolata. La mobilitazione dell’Italia civile al suo fianco crescerà ancora, anche per rispondere alle aggressioni di cui viene fatta oggetto. "Perchè attaccano la Fiom". Intervista a Giorgio Cremaschi
Video appello di Andrea Camilleri: “Tutti in piazza con la Fiom il 16 ottobre”
Video appello di Andrea Camilleri:
“Tutti in piazza con la Fiom il 16 ottobre”
Lo scrittore: “Mi appello a tutti gli italiani di buona volontà: che si sveglino, che scendano in piazza con noi il 16 ottobre. La Fiom sta difendendo i diritti dei lavoratori e la dignità del lavoro. Con i diktat del modello Pomigliano Marchionne dà un cospicuo contributo al mutamento della democrazia italiana in una dittatura strisciante. Oggi, chi non osa minimamente dire il proprio pensiero insieme agli altri, finisce per dare una mano a questo governo” | GUARDA
“Tutti in piazza con la Fiom il 16 ottobre”
Lo scrittore: “Mi appello a tutti gli italiani di buona volontà: che si sveglino, che scendano in piazza con noi il 16 ottobre. La Fiom sta difendendo i diritti dei lavoratori e la dignità del lavoro. Con i diktat del modello Pomigliano Marchionne dà un cospicuo contributo al mutamento della democrazia italiana in una dittatura strisciante. Oggi, chi non osa minimamente dire il proprio pensiero insieme agli altri, finisce per dare una mano a questo governo” | GUARDA
'NDRANGHETA: SILP-CGIL, INVIO ESERCITO NON PRIORITARIO
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Il Silp per la Cgil calabrese ritiene "non prioritaria ed
insufficiente la decisione del comitato provinciale per
l'ordine e la sicurezza pubblica di Reggio Calabria di
richiedere al Governo l'invio dell'esercito a in risposta
all'ennesimo atto intimidatorio indirizzato ai vertici della
Magistratura reggina. Dalla riunione del Cosp del 6 ottobre
scorso - spiega il segretario Francesco Suraci - avremmo
auspicato che uscisse fuori - ferma restando l'intelligibilita'
degli importanti risultati ottenuti sul fronte della lotta
contro il fenomeno criminale raggiunti grazie all'impagabile
impegno di tanti lavoratori della sicurezza e della
magistratura - una chiara analisi critica di quella che e', in
questo momento, la situazione ordine e sicurezza pubblica in
citta' e l'entita' delle carenze strutturali ed organizzative
in versa l'apparato sicurezza reggino e, con esse, una
sollecita richiesta al Governo nel rivendicare il mantenimento
di quegli impegni assunti con la citta' e con le Istituzioni da
tutti quei suoi esponenti affacciatisi a Reggio Calabria a
ridosso del verificarsi degli eclatanti atti intimidatori
perpetrati ai danni della magistratura reggina nel corso di
quest'anno. Abbiamo auspicato fino all'ultimo che quella
riunione potesse rappresentare un'occasione veramente
importante per proiettare un forte, corale e pubblico appello
all'indirizzo del Governo perche' prendesse atto che il
fenomeno criminale calabrese non e' un'emergenza collegata alle
contingenze dei singoli episodi, ma una costante alla quale e'
necessario opporsi progettualmente con impegni organici ed
investimenti adeguati. Invece, oggi, - lamenta il sindacalista
- abbiamo la netta sensazione di trovarci all'interno di film
gia' visto in tantissime altre occasioni. Ed in tale contesto,
la richiesta di invio dei militari a Reggio Calabria appare
solo come il tentativo di contrapporre una risposta
mediaticamente forte all'ondata di indignazione ed alla spinta
emotiva che gli attentati hanno ingenerato tra la gente.
Contrariamente a quanto affermato dal Prefetto di Reggio
Calabria, - dice Suraci - il Silp per la Cgil ritiene che la
presenza dell'esercito in citta', per quanto poco visibile,
circoscritta e discreta possa essere, si "sentira'" comunque,
ed intrinsecamente rappresentera' il segno tangibile e la presa
d'atto che qualcosa sul piu' generale piano organizzativo non
vada cosi' come dovrebbe". (AGI)
Com/Adv
081108 OTT 10
NNNN
Il Silp per la Cgil calabrese ritiene "non prioritaria ed
insufficiente la decisione del comitato provinciale per
l'ordine e la sicurezza pubblica di Reggio Calabria di
richiedere al Governo l'invio dell'esercito a in risposta
all'ennesimo atto intimidatorio indirizzato ai vertici della
Magistratura reggina. Dalla riunione del Cosp del 6 ottobre
scorso - spiega il segretario Francesco Suraci - avremmo
auspicato che uscisse fuori - ferma restando l'intelligibilita'
degli importanti risultati ottenuti sul fronte della lotta
contro il fenomeno criminale raggiunti grazie all'impagabile
impegno di tanti lavoratori della sicurezza e della
magistratura - una chiara analisi critica di quella che e', in
questo momento, la situazione ordine e sicurezza pubblica in
citta' e l'entita' delle carenze strutturali ed organizzative
in versa l'apparato sicurezza reggino e, con esse, una
sollecita richiesta al Governo nel rivendicare il mantenimento
di quegli impegni assunti con la citta' e con le Istituzioni da
tutti quei suoi esponenti affacciatisi a Reggio Calabria a
ridosso del verificarsi degli eclatanti atti intimidatori
perpetrati ai danni della magistratura reggina nel corso di
quest'anno. Abbiamo auspicato fino all'ultimo che quella
riunione potesse rappresentare un'occasione veramente
importante per proiettare un forte, corale e pubblico appello
all'indirizzo del Governo perche' prendesse atto che il
fenomeno criminale calabrese non e' un'emergenza collegata alle
contingenze dei singoli episodi, ma una costante alla quale e'
necessario opporsi progettualmente con impegni organici ed
investimenti adeguati. Invece, oggi, - lamenta il sindacalista
- abbiamo la netta sensazione di trovarci all'interno di film
gia' visto in tantissime altre occasioni. Ed in tale contesto,
la richiesta di invio dei militari a Reggio Calabria appare
solo come il tentativo di contrapporre una risposta
mediaticamente forte all'ondata di indignazione ed alla spinta
emotiva che gli attentati hanno ingenerato tra la gente.
Contrariamente a quanto affermato dal Prefetto di Reggio
Calabria, - dice Suraci - il Silp per la Cgil ritiene che la
presenza dell'esercito in citta', per quanto poco visibile,
circoscritta e discreta possa essere, si "sentira'" comunque,
ed intrinsecamente rappresentera' il segno tangibile e la presa
d'atto che qualcosa sul piu' generale piano organizzativo non
vada cosi' come dovrebbe". (AGI)
Com/Adv
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