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venerdì 8 ottobre 2010

'NDRANGHETA: SILP-CGIL, INVIO ESERCITO NON PRIORITARIO

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Il Silp per la Cgil calabrese ritiene "non prioritaria ed
insufficiente la decisione del comitato provinciale per
l'ordine e la sicurezza pubblica di Reggio Calabria di
richiedere al Governo l'invio dell'esercito a in risposta
all'ennesimo atto intimidatorio indirizzato ai vertici della
Magistratura reggina. Dalla riunione del Cosp del 6 ottobre
scorso - spiega il segretario Francesco Suraci - avremmo
auspicato che uscisse fuori - ferma restando l'intelligibilita'
degli importanti risultati ottenuti sul fronte della lotta
contro il fenomeno criminale raggiunti grazie all'impagabile
impegno di tanti lavoratori della sicurezza e della
magistratura - una chiara analisi critica di quella che e', in
questo momento, la situazione ordine e sicurezza pubblica in
citta' e l'entita' delle carenze strutturali ed organizzative
in versa l'apparato sicurezza reggino e, con esse, una
sollecita richiesta al Governo nel rivendicare il mantenimento
di quegli impegni assunti con la citta' e con le Istituzioni da
tutti quei suoi esponenti affacciatisi a Reggio Calabria a
ridosso del verificarsi degli eclatanti atti intimidatori
perpetrati ai danni della magistratura reggina nel corso di
quest'anno. Abbiamo auspicato fino all'ultimo che quella
riunione potesse rappresentare un'occasione veramente
importante per proiettare un forte, corale e pubblico appello
all'indirizzo del Governo perche' prendesse atto che il
fenomeno criminale calabrese non e' un'emergenza collegata alle
contingenze dei singoli episodi, ma una costante alla quale e'
necessario opporsi progettualmente con impegni organici ed
investimenti adeguati. Invece, oggi, - lamenta il sindacalista
- abbiamo la netta sensazione di trovarci all'interno di film
gia' visto in tantissime altre occasioni. Ed in tale contesto,
la richiesta di invio dei militari a Reggio Calabria appare
solo come il tentativo di contrapporre una risposta
mediaticamente forte all'ondata di indignazione ed alla spinta
emotiva che gli attentati hanno ingenerato tra la gente.
Contrariamente a quanto affermato dal Prefetto di Reggio
Calabria, - dice Suraci - il Silp per la Cgil ritiene che la
presenza dell'esercito in citta', per quanto poco visibile,
circoscritta e discreta possa essere, si "sentira'" comunque,
ed intrinsecamente rappresentera' il segno tangibile e la presa
d'atto che qualcosa sul piu' generale piano organizzativo non
vada cosi' come dovrebbe". (AGI)
Com/Adv
081108 OTT 10

NNNN

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