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lunedì 31 gennaio 2011
MATURITA': PER PRIMA VOLTA A ESAME CLASSI PROGETTO ESABAC - SCUOLA: MATURITA', LATINO AL CLASSICO E MATEMATICA ALLO SCIENTIFICO PER 2° PROVA SCRITTA
MATURITA': SCELTE LE MATERIE, LATINO AL CLASSICO ++
(ANSA) - ROMA, 31 GEN - Latino al Classico, matematica allo
Scientifico, lingua straniera al liceo Linguistico: sono alcune
delle materie scelte dal ministero dell'Istruzione per la
seconda prova scritta all'esame di maturita' 2011. Le materie,
come l'anno scorso, sono state annunciate dal ministro Maria
Stella Gelmini, dal suo canale su Youtube. (ANSA).
CLL/STA
31-GEN-11 09:55 NNNNMATURITA': ECCO LE MATERIE, LATINO AL CLASSICO =
(AGI) - Roma, 31 gen. - Latino al liceo classico, matematica
allo scientifico, lingua straniera al linguistico. Sono alcune
delle materie scelte per la seconda prova scritta della
maturita' e annunciate dal ministro dell'Istruzione Mariastella
Gelmini su Youtube. (AGI)
Gav
311003 GEN 11
MATURITA': SCELTE LE MATERIE, LATINO AL CLASSICO
(ANSA) - ROMA, 31 GEN - Padagogia e' la materia scelta dal
ministero dell'Istruzione per la seconda prova dei maturandi del
liceo pedagogico. Per gli studenti del liceo artistico e' invece
stato scelto disegno geometrico, prospettiva e architettura.
Per quanto riguarda gli istituti tecnici e professionali, ha
aggiunto Gelmini, le materie scelte sono: economia aziendale per
l'istituto tecnico commerciale; costruzioni per l'istituto
tecnico per geometri; tecnica turistica per l'istituto tecnico
per il turismo; alimenti e alimentazione per l'istituto
professionale per i servizi alberghieri e della ristorazione;
tecnica amministrativa per l'istituto professionale per i
servizi sociali. Infine, macchine a fluido e' la materia
stabilita per l'istituto professionale per tecnico delle
industrie meccaniche.(ANSA).
YZD-CLL
31-GEN-11 10:07 NNNNScuola/ Esame maturità 2011 dal 22 giugno, Latino al classico
La Gelmini su You Tube annuncia le seconde prove scritte
Roma, 31 gen. (TMNews) - Latino al Liceo classico, matematica
allo scientifico, lingua straniera al Liceo linguistico,
pedagogia al Liceo pedagogico, disegno geometrico, prospettiva e
architettura al Liceo artistico, economia aziendale per i
Ragionieri, Costruzioni ai Geometri, Alimenti e alimentazione
all`Istituto professionale per i servizi alberghieri e della
ristorazione. Sono queste alcune delle materie scelte per la
seconda prova scritta degli esami di maturità 2011, che il
ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini ha presentato oggi
sul proprio canale You Tube (www.youtube.com/mariastellagelmini).
Le prove scritte della maturità dell`anno scolastico 2010/2011 si
terranno il 22 giugno (prima prova) e il 23 giugno (seconda
prova).
Per la seconda prova scritta sono state selezionate, per il liceo
classico Latino; per il liceo scientifico Matematica; per il
liceo linguistico Lingua straniera; per il liceo pedagogico
Pedagogia; per il liceo artistico Disegno geometrico, prospettiva
e architettura.
(segue)
Red/Sav
311008 gen 11
MATURITA': ECCO LE MATERIE, LATINO AL CLASSICO (2) =
(AGI) - Roma, 31 gen. - Al liceo pedagogico la materia della
seconda prova sara' pedagogia, mentre all'artistico i ragazzi
si cimenteranno in disegno geometrico, prospettiva e
architettura. Per gli istituti tecnici e professionali le
materie scelte sono: economia aziendale per il tecnico
commerciale; costruzioni al tecnico per geometri; tecnica
turistica per l'istituto del turismo, alimenti e alimentazione
per quello per i servizi alberghieri e della ristorazione;
tecnica amministrativa per l'istituto per i servizi sociali;
macchine a fluido per il tecnico delle industrie meccaniche.
Tutte le info su www.istruzione.it. (AGI)
Gav
311013 GEN 11
SCUOLA: MATURITA', LATINO AL CLASSICO E MATEMATICA ALLO SCIENTIFICO PER 2° PROVA SCRITTA =
GELMINI ANNUNCIA MATERIE SU YOUTUBE
Roma, 31 gen. - (Adnkronos) - Latino al Liceo classico;
matematica al Liceo scientifico; lingua straniera al Liceo
linguistico; pedagogia al Liceo pedagogico; disegno geometrico
prospettiva e architettura al Liceo artistico: sono queste alcune
delle materie scelte per la seconda prova scritta degli esami di Stato
2011. Lo ha annunciato il ministro dell'Istruzione, dell'Universita' e
della Ricerca, Mariastella Gelmini, con un video sul suo canale
www.youtube.it/mariastellagelmini.
Per gli Istituti tecnico commerciali (ragionieri), la prova
riguardera' l'economia aziendale; negli Istituti tecnici per geometri,
costruzioni; negli Istituti tecnici per il turismo, tecnica
tursistica; negli Istituti professionali per i servizi alberghieri e
della ristorazione, alimenti e alimentazione; negli istitui
professionale per i servizi sociali, tecnica amministrativa; negli
Istituti professionali per tecnico delle industrie meccaniche,
macchine a fluido.
(Sin/Zn/Adnkronos)
31-GEN-11 10:14
Scuola/ Esame maturità 2011 dal 22 giugno, Latino al... -2-
Per le materie affidate agli esterni si è seguita 'la rotazione'
Roma, 31 gen. (TMNews) - Per gli istituti tecnici e
professionali, riferisce il Miur, sono state scelte materie che
oltre a caratterizzare i diversi indirizzi di studio, hanno una
dimensione tecnico-pratico-laboratoriale. Per questa ragione la
seconda prova può essere svolta, come per il passato, in forma
scritta o grafica o scritto-grafica o scritto-pratica,
utilizzando, eventualmente, anche i laboratori dell`istituto.
Le materie scelte per alcuni indirizzi sono Economia aziendale
per l`istituto tecnico commerciale (ragionieri); Costruzioni per
l`istituto tecnico per geometri; Tecnica turistica per l`istituto
tecnico per il turismo; Alimenti e alimentazione per l`istituto
professionale per i servizi alberghieri e della ristorazione;
Tecnica amministrativa per l`istituto professionale per i servizi
sociali; Macchine a fluido per l`istituto professionale per
Tecnico delle industrie meccaniche. Per il settore artistico
(licei e istituti d`arte) la materia di seconda prova ha
carattere progettuale e laboratoriale (architettura, ceramica,
mosaico, marmo, oreficeria ecc.) e si svolge in tre giorni.
Il decreto individua, inoltre, le materie affidate ai membri
esterni. Quest`anno, per la prima volta, la Lingua straniera è
stata di norma affidata al commissario esterno negli indirizzi
linguistici dell`istruzione liceale e dell`istruzione tecnica.
Vanno per la prima volta ad esame le classi coinvolte nel
'progetto Esabac' finalizzato al rilascio del doppio diploma
italiano e francese ed attuato sulla base dell`accordo
Italo-Francese sottoscritto il 24 febbraio 2009.
Il Miur spiega che la scelta delle materie affidate ai membri
esterni ha seguito, dove si è rivelato opportuno, il criterio
della rotazione delle discipline. Tutte le materie potranno
essere consultate, dopo le ore 12, sul sito www.istruzione.it.
Red/Sav
311020 gen 11
MATURITA': PER PRIMA VOLTA A ESAME CLASSI PROGETTO ESABAC
(ANSA) - ROMA, 31 GEN - Quest'anno sosterranno per la prima
volta l'esame di maturita' le classi coinvolte nel progetto
Esabac, finalizzato al rilascio del doppio diploma italiano e
francese ed attuato sulla base di un accordo fra i due governi
sottoscritto nel febbraio del 2009.
Le prove scritte dell'esame che conclude il ciclo scolastico
delle superiori si terranno il 22 giugno (prima prova) ed il 23
giugno (seconda prova).
Per gli istituti tecnici e professionali, spiega il ministero
in una nota, sono state scelte materie che, oltre a
caratterizzare i diversi indirizzi di studio, hanno una
dimensione tecnico-pratico-laboratoriale. Per questo motivo la
seconda prova potra' essere svolta, come per il passato, in
forma scritta o grafica, o scritto-grafica, o scritto-pratica,
utilizzando, eventualmente, anche i laboratori dell'istituto.
Per il settore artistico (licei ed istituti d'arte) la
materia della seconda prova ha carattere progettuale ed
elaboratoriale (architettura, ceramica, mosaico, marmo,
oreficeria, eccetera) e si svolge in tre giorni.
Il ministero ha individuato inoltre le materie affidate ai
membri esterni. Quest'anno, per la prima volta, la lingua
straniera e' stata affidata al commissario esterno negli
indirizzi linguistici dell'istruzione liceale e dell'istruzione
tecnica. Ad ogni modo la scelta delle materie affidata ai membri
esterni ha seguito, dove si e' rilevato opportuno, il criterio
della rotazione delle discipline.
Tutte le materie ''uscite'' per i vari indirizzi di studio
potranno essere consultate sul sito del ministero
dell'Istruzione.(ANSA).
CLL/VIT
31-GEN-11 10:23 NNNN
Libera e Avviso Pubblico lanciano una grande campagna di raccolta firme per chiedere al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano di intervenire, nelle forme e nei modi che riterrà più opportuni, affinché il governo e il Parlamento ratifichino quanto prima e diano concreta attuazione ai trattati, alle convenzioni internazionali e alle direttive comunitarie in materia di lotta alla corruzione nonché alle norme, introdotte con la legge Finanziaria del 2007, per la confisca e l'uso sociale dei beni sottratti ai corrotti
Libera e Avviso Pubblico lanciano una grande campagna di raccolta firme per chiedere al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano di intervenire, nelle forme e nei modi che riterrà più opportuni, affinché il governo e il Parlamento ratifichino quanto prima e diano concreta attuazione ai trattati, alle convenzioni internazionali e alle direttive comunitarie in materia di lotta alla corruzione nonché alle norme, introdotte con la legge Finanziaria del 2007, per la confisca e l'uso sociale dei beni sottratti ai corrotti. ADERISCI ANCHE TU!
Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-04092 Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: l'articolo 142 del codice della strada consente alle province, quali enti proprietari della strada extraurbana, di fissare limiti di velocità massimi inferiori al limite dei 90 chilometri orari per particolari situazioni rilevanti ai fini della sicurezza;
domenica 30 gennaio 2011
MINISTERO DELL'INTERNO COMUNICATO Comunicato relativo alla determinazione dei criteri generali per il conferimento, l'avvicendamento e la revoca degli incarichi dirigenziali ai primi dirigenti e ai dirigenti superiori dei vari ruoli dirigenziali del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. (11A01049) (GU n. 23 del 29-1-2011 )
Sul sito internet del Ministero dell'interno, Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso pubblico e della Difesa civile - Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco: http://www.vigilfuoco.it/ - e' pubblicato il D.M. 20 gennaio 2011, con il quale vengono determinati i criteri generali per il conferimento, l'avvicendamento e la revoca degli incarichi dirigenziali ai Primi dirigenti e ai Dirigenti superiori dei vari ruoli dirigenziali del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
ANSA/ CAOS CERTIFICATI ONLINE; APPELLO MEDICI, FERMARE SANZIONI SINDACATI, SISTEMA CON TROPPE FALLE, BRUNETTA CI RICEVA
ANSA/ CAOS CERTIFICATI ONLINE; APPELLO MEDICI, FERMARE SANZIONI
SINDACATI, SISTEMA CON TROPPE FALLE, BRUNETTA CI RICEVA
(di Silvia Gasparetto)
(ANSA) - ROMA, 30 GEN - Certificati di malattia
obbligatoriamente online o, da martedi' primo febbraio,
scatteranno le sanzioni per i medici. La categoria conta pero',
domani, ancora su un segnale da parte del ministro della
Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, e chiede un'altra
proroga all'entrata in vigore delle sanzioni.
Per i sindacati di categoria, la situazione e' caotica e il
sistema presenta troppe criticita': dalla piattaforma
informatica che spesso si blocca al call center che non sempre
funziona al sistema per i medici ospedalieri - dice la categoria
- che ancora va studiato.
Per la 'rivoluzione digitale' della sanita' promessa da
Brunetta, stando ai diretti interessati, i tempi non sarebbero
ancora maturi, visto che, come sottolinea il segretario della
federazione dei medici di famiglia, Giacomo Milillo, ''solo il
50% dei medici, in realta', e' pronto a inviare i certificati
online'', archiviando la carta. Troppe falle, nel sistema, e una
diffusione sul territorio che ancora lascia a desiderare:
''Regioni come la Lombardia, dove li usano il 97% dei medici, o
l'Emilia Romagna sono avanti'' ma in molte altre ''ancora
proprio non ci siamo''. E il problema non e' solo di banda larga
o del numero di medici effettivamente abilitati ad usare il
nuovo sistema. C'e' il call center, che dovrebbe intervenire
quando il web non lo consente, ''con il quale nel 40% dei casi
non si riesce a portare a termine la procedura'', afferma
Massimo Cozza, della Cgil Medici. Senza contare che la
piattaforma digitale non e' in grado di sopportare l'
affollamento di richieste ''del lunedi', in cui si accumulano
anche le malattie iniziate nel weekend'', e che ancora si cerca
una soluzione per non aggravare ulteriormente il lavoro dei
medici del pronto soccorso, anche loro coinvolti nella nuova
procedura.
Per il ministero, pero', i dati sono incoraggianti e in
continua crescita, visto che si sono gia' superati i 2 milioni e
800 mila certificati trasmessi online. Ma sono numeri ''che
considerano gli ultimi sei mesi di sperimentazione - fa notare
Milillo - mentre a regime dovremmo inviare 20 milioni di
certificati l'anno con una media di 1 milione e mezzo al mese''.
Gli appelli per una nuova proroga si sono moltiplicati nelle
ultime settimane, compresa una lettera inviata dalla Fimmg al
presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. E le difficolta'
dei medici sono state accolte anche dal ministro della Salute,
Ferruccio Fazio, che ha incontrato i sindacati la settimana
scorsa, mostrandosi ''sensibile al problema''. Ma, dicono anche
all'Anaao, il principale sindacato dei medici ospedalieri, ''la
questione e' nelle mani del ministro della Funzione Pubblica'',
che, nonostante la nuova richiesta ''di un incontro urgente''
ancora non ha dato ''nessuna risposta''. Se non ci saranno
ulteriori proroghe, dal primo febbraio ''i medici che in modo
reiterato - spiega ancora Cozza - quindi bastano due volte, non
inviano i certificati online, rischiano il licenziamento''.
(ANSA).
Y87-GU
30-GEN-11 17:43 NNNN
SINDACATI, SISTEMA CON TROPPE FALLE, BRUNETTA CI RICEVA
(di Silvia Gasparetto)
(ANSA) - ROMA, 30 GEN - Certificati di malattia
obbligatoriamente online o, da martedi' primo febbraio,
scatteranno le sanzioni per i medici. La categoria conta pero',
domani, ancora su un segnale da parte del ministro della
Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, e chiede un'altra
proroga all'entrata in vigore delle sanzioni.
Per i sindacati di categoria, la situazione e' caotica e il
sistema presenta troppe criticita': dalla piattaforma
informatica che spesso si blocca al call center che non sempre
funziona al sistema per i medici ospedalieri - dice la categoria
- che ancora va studiato.
Per la 'rivoluzione digitale' della sanita' promessa da
Brunetta, stando ai diretti interessati, i tempi non sarebbero
ancora maturi, visto che, come sottolinea il segretario della
federazione dei medici di famiglia, Giacomo Milillo, ''solo il
50% dei medici, in realta', e' pronto a inviare i certificati
online'', archiviando la carta. Troppe falle, nel sistema, e una
diffusione sul territorio che ancora lascia a desiderare:
''Regioni come la Lombardia, dove li usano il 97% dei medici, o
l'Emilia Romagna sono avanti'' ma in molte altre ''ancora
proprio non ci siamo''. E il problema non e' solo di banda larga
o del numero di medici effettivamente abilitati ad usare il
nuovo sistema. C'e' il call center, che dovrebbe intervenire
quando il web non lo consente, ''con il quale nel 40% dei casi
non si riesce a portare a termine la procedura'', afferma
Massimo Cozza, della Cgil Medici. Senza contare che la
piattaforma digitale non e' in grado di sopportare l'
affollamento di richieste ''del lunedi', in cui si accumulano
anche le malattie iniziate nel weekend'', e che ancora si cerca
una soluzione per non aggravare ulteriormente il lavoro dei
medici del pronto soccorso, anche loro coinvolti nella nuova
procedura.
Per il ministero, pero', i dati sono incoraggianti e in
continua crescita, visto che si sono gia' superati i 2 milioni e
800 mila certificati trasmessi online. Ma sono numeri ''che
considerano gli ultimi sei mesi di sperimentazione - fa notare
Milillo - mentre a regime dovremmo inviare 20 milioni di
certificati l'anno con una media di 1 milione e mezzo al mese''.
Gli appelli per una nuova proroga si sono moltiplicati nelle
ultime settimane, compresa una lettera inviata dalla Fimmg al
presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. E le difficolta'
dei medici sono state accolte anche dal ministro della Salute,
Ferruccio Fazio, che ha incontrato i sindacati la settimana
scorsa, mostrandosi ''sensibile al problema''. Ma, dicono anche
all'Anaao, il principale sindacato dei medici ospedalieri, ''la
questione e' nelle mani del ministro della Funzione Pubblica'',
che, nonostante la nuova richiesta ''di un incontro urgente''
ancora non ha dato ''nessuna risposta''. Se non ci saranno
ulteriori proroghe, dal primo febbraio ''i medici che in modo
reiterato - spiega ancora Cozza - quindi bastano due volte, non
inviano i certificati online, rischiano il licenziamento''.
(ANSA).
Y87-GU
30-GEN-11 17:43 NNNN
VALANGA NEL CHIAVARESE: ELISOCCORSO NELLA TORMENTA TOCCA IL BOSCO
VALANGA NEL CHIAVARESE: ELISOCCORSO NELLA TORMENTA TOCCA IL BOSCO =
(AGI) - Genova, 30 gen. - Mentre permangono molto gravi le
condizioni dello sciatore ritrovato in stato di ipotermia dopo
essere stato investito da una valanga mentre si accingeva a
scendere fuori pista a Santo Stefano d'Aveto, nel chiavarese,
l'elisoccorso dei Vigili del fuoco a causa tormenta di neve che
in questo momento interessa tutta l'area, a 1600 metri con le
pale ha toccato un bosco di faggi. Il mezzo e' stato costretto
ad un atterraggio di emergenza. Non si registra al momento
nessun ferito ma il velivolo e' in avaria, quindi non piu' in
grado di effettuare il soccorso.
I medici, nel frattempo stanno cercando di mettere 'in
sicurezza' l'escursionista sepolto per oltre 3 ore sotto una
coltre di oltre 2,5 metri di neve. Sarebbe un maestro di sci,
nato nel 1981, facente parte del gruppo di maestri di sci di
Santo Stefano d'Aveto e stava sciando insieme ad altri suoi
amici in canalone, che portava da quota 1770 a 1600 metri.
(AGI)
Ge1/Mav
301740 GEN 11
NNNN
(AGI) - Genova, 30 gen. - Mentre permangono molto gravi le
condizioni dello sciatore ritrovato in stato di ipotermia dopo
essere stato investito da una valanga mentre si accingeva a
scendere fuori pista a Santo Stefano d'Aveto, nel chiavarese,
l'elisoccorso dei Vigili del fuoco a causa tormenta di neve che
in questo momento interessa tutta l'area, a 1600 metri con le
pale ha toccato un bosco di faggi. Il mezzo e' stato costretto
ad un atterraggio di emergenza. Non si registra al momento
nessun ferito ma il velivolo e' in avaria, quindi non piu' in
grado di effettuare il soccorso.
I medici, nel frattempo stanno cercando di mettere 'in
sicurezza' l'escursionista sepolto per oltre 3 ore sotto una
coltre di oltre 2,5 metri di neve. Sarebbe un maestro di sci,
nato nel 1981, facente parte del gruppo di maestri di sci di
Santo Stefano d'Aveto e stava sciando insieme ad altri suoi
amici in canalone, che portava da quota 1770 a 1600 metri.
(AGI)
Ge1/Mav
301740 GEN 11
NNNN
SANITA': ASL SASSARI, NESSUN ALLARME PER TRICHINELLOSI = UN MESE FA UNA FAMIGLIA FU RICOVERATA PER INFEZIONE DAL PARASSITA
SANITA': ASL SASSARI, NESSUN ALLARME PER TRICHINELLOSI =
UN MESE FA UNA FAMIGLIA FU RICOVERATA PER INFEZIONE DAL
PARASSITA
Cagliari, 30 gen. - (Adnkrono) - ''Il problema trichinellosi al
momento non sembra interessare il territorio di competenza dell'Asl di
Sassari e le carni suine controllate dai veterinari possono essere
consumate senza il rischio per l'uomo di contrarre la malattia''. E'
la valutazione effettuata dall'Unita' di crisi locale per la sicurezza
alimentare, convocata nei giorni scorsi dal responsabile del
dipartimento di prevenzione dell'Asl di Sassari, Francesco
Sgarangella.
L'Unita' di crisi si e' posta anche un obiettivo: triplicare in
tre anni i controlli veterinari per la trichinella sulle macellazioni
uso famiglia di suini nelle circa 3.300 aziende presenti nella
provincia di Sassari.
L'allarme trichinellosi e' scattato in Sardegna circa un mese fa
dopo il ricovero al San Francesco di Nuoro, di un'intera famiglia di
Orgosolo (Nu), che risulto' affetta dal pericoloso parassita, dopo
aver mangiato carne di suino allevato in casa e non controllato.
(segue)
(Coe/Gs/Adnkronos)
30-GEN-11 17:15
NNNN
SANITA': ASL SASSARI, NESSUN ALLARME PER TRICHINELLOSI (2) =
(Adnkronos) - L'assessore della Sanita' della Regione Sardegna,
Antonello Liori, in riferimento al caso della famiglia di Orgosolo ha
detto che ''esistono alcuni decreti, ancora vigenti, che prescrivono
l'obbligo di sottoporre ad analisi per la trichinellosi sia i maiali
macellati per uso familiare che le volpi ed i cinghiali cacciati.''
''Con l'obiettivo di fare il punto della situazione e di
rimodulare la strategia per combattere e prevenire questa patologia ho
convocato in settimana una riunione operativa dei servizi veterinari
delle Asl - ha aggiunto l'assessore Liori -. Ovviamente, sono anche
disponibile ad avere a breve un incontro con il sindaco di Orgosolo,
come da lui richiesto. E' bene ricordare che la Giunta regionale, su
mia proposta, ha recentemente approvato un Piano regionale per il
controllo sanitario della fauna selvatica, importante strumento di
prevenzione per le patologie che gli animali trasmettono all'uomo.''
(segue)
(Coe/Gs/Adnkronos)
30-GEN-11 17:26
NNNN
SANITA': ASL SASSARI, NESSUN ALLARME PER TRICHINELLOSI (3) =
(Adnkronos) - La riunione della Asl di Sassari si e' svolta alla
presenza dei direttori e dei componenti dei quattro servizi del
dipartimento interessati: Servizio igiene alimenti origine animale
(Siaoa), Servizio igiene allevamenti produzioni zootecniche (Siapz),
Servizio sanita' animale (Ssa) e Servizio igiene alimenti e nutrizione
(Sian).
Il problema della trichinellosi, patologia che ha colpito di
recente diverse persone nel nuorese, e' stata la questione che ha
catalizzato l'attenzione degli esperti. ''Una prima valutazione del
rischio - hanno fatto sapere dal dipartimento di prevenzione - fa
ritenere che la situazione epidemiologica nel nostro territorio sia
favorevole''. (segue)
(Coe/Gs/Adnkronos)
30-GEN-11 17:38
NNNN
Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca Nota 26-1-2011 n. 613 Anagrafe professionalità docente: chiarimenti. Emanata dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, Dipartimento per l’istruzione, Direzione generale per il personale scolastico.
Nota 26 gennaio 2011, n. 613 (1).
Anagrafe professionalità docente: chiarimenti.
(1) Emanata dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, Dipartimento per l’istruzione, Direzione generale per il personale scolastico.
Alle
Scuole statali di ogni ordine e grado
Loro sedi
Agli
Uffici scolastici territoriali
Loro sedi
In merito all'Anagrafe dei docenti a tempo indeterminato (“Professionalità docente”, nel SIDI), di cui alla nota 20 gennaio 2011, n. 459, si rende necessario fornire alcune precisazioni e chiarimenti.
La rilevazione interessa tutti i docenti con contratto a tempo indeterminato delle scuole statali di ogni ordine e grado, compresa la scuola dell'infanzia e la scuola primaria.
Le istituzioni scolastiche provvedono a comunicare i dati dei docenti in servizio presso la propria sede, anche se titolari presso altra scuola.
Nel caso di docenti titolari DOP o DOS o senza sede di titolarità, per i quali l'ufficio territoriale abbia omesso di comunicare a Sistema la sede di servizio, sarà comunque consentito all'istituzione scolastica presso cui il docente presta servizio l'inserimento dei dati richiesti.
Nel caso in cui, invece, il docente sia titolare in una scuola ma presti servizio in un'altra (per assegnazione provvisoria, utilizzazione, altro..) e tale ultima scuola di servizio non sia stata comunicata al sistema informativo, è necessario che l'Ufficio Territoriale competente aggiorni nel SIDI la sede di servizio per consentire a quest'ultima di comunicare i dati.
Per i docenti utilizzati presso altre amministrazioni sarà cura della scuola di titolarità comunicare i dati.
L'attuale elenco delle lauree, comprende tutti i titoli di studio universitari per l'accesso all'insegnamento. Per facilitare l'acquisizione dei dati, l'elenco delle lauree verrà a breve sostituito con un altro semplificato che conterrà l'indicazione della stessa laurea una sola volta.
Le classi di abilitazione elencate nell'applicazione corrispondono a quelle attualmente vigenti. Nell'ipotesi di possesso di titoli di abilitazione previsti dal precedente ordinamento occorre consultare gli allegati annessi al D.M. n. 39/1998 in cui sono riportate le tabelle di corrispondenza tra le vecchie e le nuove abilitazioni.
Si fa infine presente che il modello scheda docente è stato semplificato nella parte iniziale e che è ora predisposto in formato word per consentirne l'eventuale compilazione in forma elettronica da parte dei docenti.
Per agevolare il supporto alle scuole, in aggiunta ai numeri telefonici precedentemente indicati (06.5849.3776-2384-3167-3752), possono essere contattati anche i seguenti numeri del Servizio Statistico: 06.5849.3751-3708-2687.
Il Direttore generale
Luciano Chiappetta
D.L. 25 giugno 2008, n. 112
Anagrafe professionalità docente: chiarimenti.
(1) Emanata dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, Dipartimento per l’istruzione, Direzione generale per il personale scolastico.
Alle
Scuole statali di ogni ordine e grado
Loro sedi
Agli
Uffici scolastici territoriali
Loro sedi
In merito all'Anagrafe dei docenti a tempo indeterminato (“Professionalità docente”, nel SIDI), di cui alla nota 20 gennaio 2011, n. 459, si rende necessario fornire alcune precisazioni e chiarimenti.
La rilevazione interessa tutti i docenti con contratto a tempo indeterminato delle scuole statali di ogni ordine e grado, compresa la scuola dell'infanzia e la scuola primaria.
Le istituzioni scolastiche provvedono a comunicare i dati dei docenti in servizio presso la propria sede, anche se titolari presso altra scuola.
Nel caso di docenti titolari DOP o DOS o senza sede di titolarità, per i quali l'ufficio territoriale abbia omesso di comunicare a Sistema la sede di servizio, sarà comunque consentito all'istituzione scolastica presso cui il docente presta servizio l'inserimento dei dati richiesti.
Nel caso in cui, invece, il docente sia titolare in una scuola ma presti servizio in un'altra (per assegnazione provvisoria, utilizzazione, altro..) e tale ultima scuola di servizio non sia stata comunicata al sistema informativo, è necessario che l'Ufficio Territoriale competente aggiorni nel SIDI la sede di servizio per consentire a quest'ultima di comunicare i dati.
Per i docenti utilizzati presso altre amministrazioni sarà cura della scuola di titolarità comunicare i dati.
L'attuale elenco delle lauree, comprende tutti i titoli di studio universitari per l'accesso all'insegnamento. Per facilitare l'acquisizione dei dati, l'elenco delle lauree verrà a breve sostituito con un altro semplificato che conterrà l'indicazione della stessa laurea una sola volta.
Le classi di abilitazione elencate nell'applicazione corrispondono a quelle attualmente vigenti. Nell'ipotesi di possesso di titoli di abilitazione previsti dal precedente ordinamento occorre consultare gli allegati annessi al D.M. n. 39/1998 in cui sono riportate le tabelle di corrispondenza tra le vecchie e le nuove abilitazioni.
Si fa infine presente che il modello scheda docente è stato semplificato nella parte iniziale e che è ora predisposto in formato word per consentirne l'eventuale compilazione in forma elettronica da parte dei docenti.
Per agevolare il supporto alle scuole, in aggiunta ai numeri telefonici precedentemente indicati (06.5849.3776-2384-3167-3752), possono essere contattati anche i seguenti numeri del Servizio Statistico: 06.5849.3751-3708-2687.
Il Direttore generale
Luciano Chiappetta
D.L. 25 giugno 2008, n. 112
Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca Nota 20-1-2011 n. 459 Portale SIDI - Anagrafe dei docenti a tempo indeterminato. Emanata dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, Dipartimento per l'istruzione, Direzione generale per il personale scolastico, Ufficio VI.
Nota 20 gennaio 2011, n. 459 (1).
Portale SIDI - Anagrafe dei docenti a tempo indeterminato (2).
(1) Emanata dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, Dipartimento per l'istruzione, Direzione generale per il personale scolastico, Ufficio VI.
(2) Cfr., per chiarimenti in materia, nota 26 gennaio 2011, n. 613, emanata dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca.
Ai
Dirigenti delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado
Loro sedi
Ai
Direttori generali degli uffici scolastici regionali
Loro sedi
Il D.L. n. 112/2008, convertito con modificazioni dalla L. n. 133/2008, ha previsto, per la realizzazione del Piano programmatico finalizzato alla riforma degli ordinamenti scolastici, l’adozione di una serie di regolamenti, in parte già entrati in vigore e in parte in corso di perfezionamento. Tra questi ultimi risulta compreso il Regolamento per la revisione e l’accorpamento delle classi di abilitazione e di concorso.
Ciò premesso, risulta di tutta evidenza l’esigenza di disporre di un aggiornato quadro circa le professionalità del personale docente, anche in relazione alle possibili modifiche della corrispondenza tra titoli di studio e discipline di insegnamento.
A tal fine, nell’area SIDI dedicata al “Fascicolo Personale Scuola”, viene resa disponile una funzione per l’acquisizione di informazioni di sintesi in ordine alla professionalità docente.
Le istituzioni scolastiche avranno cura di inserire nella predetta area i dati richiesti relativamente ai docenti a tempo indeterminato sia in servizio e sia titolari presso la propria scuola.
Gli uffici scolastici regionali provvederanno ad inserire i dati dei docenti titolari DOP.
La funzione sarà attiva dal 20 gennaio al 25 febbraio 2011 con la possibilità di consultare, nell’area Procedimenti Amministrativi, il Manuale operativo.
Per l’assistenza relativa ai contenuti delle schede di rilevazione si può far riferimento al Servizio Statistico (ed, in particolare, ai nn. 06.5849.3776 - 3752 - 2384 - 3167); per quanto riguarda l’assistenza tecnica dell’applicazione è disponibile il numero verde del gestore del sistema informativo del Ministero (800 903 080).
Il Direttore generale
Luciano Chiappetta
D.L. 25 giugno 2008, n. 112
Portale SIDI - Anagrafe dei docenti a tempo indeterminato (2).
(1) Emanata dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, Dipartimento per l'istruzione, Direzione generale per il personale scolastico, Ufficio VI.
(2) Cfr., per chiarimenti in materia, nota 26 gennaio 2011, n. 613, emanata dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca.
Ai
Dirigenti delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado
Loro sedi
Ai
Direttori generali degli uffici scolastici regionali
Loro sedi
Il D.L. n. 112/2008, convertito con modificazioni dalla L. n. 133/2008, ha previsto, per la realizzazione del Piano programmatico finalizzato alla riforma degli ordinamenti scolastici, l’adozione di una serie di regolamenti, in parte già entrati in vigore e in parte in corso di perfezionamento. Tra questi ultimi risulta compreso il Regolamento per la revisione e l’accorpamento delle classi di abilitazione e di concorso.
Ciò premesso, risulta di tutta evidenza l’esigenza di disporre di un aggiornato quadro circa le professionalità del personale docente, anche in relazione alle possibili modifiche della corrispondenza tra titoli di studio e discipline di insegnamento.
A tal fine, nell’area SIDI dedicata al “Fascicolo Personale Scuola”, viene resa disponile una funzione per l’acquisizione di informazioni di sintesi in ordine alla professionalità docente.
Le istituzioni scolastiche avranno cura di inserire nella predetta area i dati richiesti relativamente ai docenti a tempo indeterminato sia in servizio e sia titolari presso la propria scuola.
Gli uffici scolastici regionali provvederanno ad inserire i dati dei docenti titolari DOP.
La funzione sarà attiva dal 20 gennaio al 25 febbraio 2011 con la possibilità di consultare, nell’area Procedimenti Amministrativi, il Manuale operativo.
Per l’assistenza relativa ai contenuti delle schede di rilevazione si può far riferimento al Servizio Statistico (ed, in particolare, ai nn. 06.5849.3776 - 3752 - 2384 - 3167); per quanto riguarda l’assistenza tecnica dell’applicazione è disponibile il numero verde del gestore del sistema informativo del Ministero (800 903 080).
Il Direttore generale
Luciano Chiappetta
D.L. 25 giugno 2008, n. 112
Ministero della giustizia Circ. 14-1-2011 Attivazione del sistema di cooperazione per la trasmissione dei provvedimenti concernenti le misure di prevenzione dal Sistema Informativo Prefetture e Procure dell’Italia meridionale (SIPPI) al sistema Informativo del Casellario (SIC). Emanata dal Ministero della giustizia, Dipartimento per gli affari di giustizia, Direzione generale della giustizia penale, Dipartimento per l’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi, Direzione generale per i sistemi informativi automatizzati.
Circ. 14 gennaio 2011 (1).
Attivazione del sistema di cooperazione per la trasmissione dei provvedimenti concernenti le misure di prevenzione dal Sistema Informativo Prefetture e Procure dell’Italia meridionale (SIPPI) al sistema Informativo del Casellario (SIC).
(1) Emanata dal Ministero della giustizia, Dipartimento per gli affari di giustizia, Direzione generale della giustizia penale, Dipartimento per l’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi, Direzione generale per i sistemi informativi automatizzati.
Ai
Sigg. Presidenti delle corti di appello
Ai
Sigg. Procuratori generali presso le corti di appello
Ai
Sigg. Dirigenti presso le corti di appello
Ai
Sigg. Dirigenti presso le Procure generali presso le corti di appello
e, p. c.:
Al
Sig. Presidente della corte suprema di cassazione
Al
Sig. Procuratore generale presso la corte suprema di cassazione
Al
Sig. Procuratore nazionale antimafia
Loro sedi
Dal punto di vista normativo il contesto di riferimento è rappresentato dal D.P.R. 14 novembre 2002, n. 313, contenente il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di casellario giudiziale, di anagrafe delle sanzioni amministrative dipendenti da reato e dei relativi carichi pendenti (T.U.), che, all’articolo 3 comma 1, lett. l), prevede l’iscrizione dei provvedimenti giudiziari definitivi concernenti le misure di prevenzione della sorveglianza speciale semplice o con divieto o obbligo di soggiorno.
Con il D.Dirett. 25 gennaio 2007, emanato dal Ministero della Giustizia sono state dettate le regole procedurali di carattere tecnico operativo per dare attuazione al T.U. e a tali fini, a livello centrale, è stato realizzato il Sistema Informativo del Casellario giudiziale (SIC), basato su un’architettura Web e dotato di un database relazionale centralizzato, nel quale sono registrati l'insieme dei dati relativi ai provvedimenti giudiziari, civili e amministrativi riferiti a determinati soggetti. Attualmente tale sistema viene alimentato - tramite funzioni di Data Entry - da parte degli uffici giudiziari competenti, più precisamente denominati “uffici iscrizione”, di cui all’art. 15, T.U.
Ai c.d. “sistemi fonte” (SICP, SIES e SIPPI ecc.), progettati e realizzati dalla Direzione Generale per i sistemi informativi automatizzati (DGSIA), è stato attribuito il compito di garantire l’alimentazione automatica della banca dati centralizzata del SIC, che rappresenta la base per la certificazione dei c.d. precedenti penali a livello nazionale, soprattutto con riferimento ai provvedimenti iscrivibili ai sensi dell’articolo 3 del T.U.
La DGSIA ha provveduto a realizzare il Sistema Informativo Prefetture e Procure dell’Italia meridionale (SIPPI) finalizzato alla creazione di una Banca Dati centralizzata per la gestione di tutti i dati e le informazioni relative ai beni “sequestrati e confiscati” alle organizzazioni criminali. L’acquisizione di tali informazioni consentirà di supportare le azioni per fronteggiare il fenomeno della criminalità organizzata e di gestire le informazioni relative a tutti i beni confiscati permettendo il loro utilizzo per scopi socialmente utili in tempi operativamente ridotti. Il sistema SIPPI in particolare è costituito dal:
- sistema delle misure di prevenzione, SMP, che mette a disposizione degli utenti di cancelleria e dei magistrati le funzioni per la gestione del procedimento di prevenzione;
- sistema della banca dati centrale dei beni sequestrati e confiscati, BDC, che mette a disposizione di utenti interni ed esterni al mondo giustizia funzioni di interrogazione e reportistica sui beni suddetti.
Per quanto sopra, le Direzioni generali della giustizia penale e dei sistemi informativi automatizzati, al fine di compiere un ulteriore progresso nel processo di interscambio dei dati tra i sistemi della giustizia, hanno ritenuto di dover realizzare un progetto di cooperazione basato su servizi disponibili in cooperazione applicativa, tramite la tecnologia cosiddetta Web Service tra il sistema SIC e il sistema SIPPI.
Il progetto in questione si pone quindi come obiettivo primario il compito di agevolare l’attività degli utenti tramite il trasferimento automatizzato dei dati del provvedimento giudiziario irrevocabile in materia di misure di prevenzione dal sistema SIPPI al sistema SIC, permettendo altresì la gestione dei successivi aggiornamenti. Il sistema SIPPI è quindi il sistema deputato a trasmettere verso il Casellario le informazioni relative alle misure di prevenzione personali definitive applicate a determinati soggetti.
A. Descrizione del sistema di cooperazione utilizzato per la trasmissione dei provvedimenti relativi alle misure di prevenzione dal sistema SIPPI al sistema SIC
Attraverso il sistema SIPPI, l’utente, richiamando un apposito servizio Web Service denominato “Nuova Iscrizione” avrà la possibilità di esportare i dati del provvedimento di applicazione di una misura di prevenzione, inserendoli così in tempo reale nella Banca Dati del SIC, che determinerà la “chiave univoca” del provvedimento giudiziario definitivo, necessaria per gestire successivamente gli aggiornamenti operati sul sistema SIPPI. Il servizio restituirà l’esito dell’operazione e, in caso positivo, l’estratto del provvedimento inserito, con l’indicazione delle generalità del soggetto. Nel caso in cui la ricerca dei soggetti sulla banca dati del SIC, determini la non unicità del soggetto, è stato previsto che il SIC restituisca al sistema SIPPI un elenco di soggetti omonimi con i relativi certificati di controllo. Si rammenta che la trasmissione al SIC di un provvedimento dell’esecuzione (c.d. foglio complementare) può essere effettuata solo se
l’utente SIPPI ha già inviato al sistema il provvedimento di applicazione della misura. In tale ipotesi il provvedimento deve essere iscritto con le funzionalità di data entry disponibile sul SIC.
Per attivare la modalità di colloquio fra i due sistemi informativi (SIC e SIPPI) si è provveduto a realizzare, ognuno per la parte di propria competenza, le necessarie applicazioni di cooperazione e i Web Service. In particolare sono state realizzate:
1. Per SIC, le seguenti funzionalità
a. Ricezione e iscrizione dei dati relativi ai provvedimenti definitivi di applicazione di misure di prevenzione e dei loro successivi aggiornamenti, provenienti da SIPPI;
b. Ricezione e iscrizione dei dati relativi ai provvedimenti dell’esecuzione (c.d. fogli complementari) relativi alle misure di prevenzione e dei loro successivi aggiornamenti, provenienti da SIPPI;
c. Ricezione e iscrizione dei dati relativi ai provvedimenti di correzione di errori materiali relativi solo ai dati anagrafici del soggetto, provenienti da SIPPI;
d. Invio dell’estratto a SIPPI del provvedimento iscritto sul SIC;
e. Invio del modulo di comunicazione elettorale all’atto dell’iscrizione del provvedimento definitivo di applicazione misure di prevenzione.
Sono stati previsti inoltre controlli automatici intesi a verificare la validità e la congruenza dei dati e a rilevare eventuali errori anche attraverso un raffronto tra il provvedimento inserito e quelli già presenti sul SIC a carico dello stesso soggetto. Per gli errori riscontrati sono state previste apposite segnalazioni che saranno trasmesse al sistema SIPPI. In particolare, a fronte di ogni modifica effettuata da SIPPI (inserimento, modifica, eliminazione), se i controlli danno esito negativo, il provvedimento viene comunque inserito nel SIC con lo stato "VERIFICATO CON ERRORI”.
2. Per SIPPI, le funzionalità necessarie a
a. Trasmettere i provvedimenti di applicazione delle misure di prevenzione e dei successivi aggiornamenti al SIC;
b. Inviare i provvedimenti dell’esecuzione (c.d. fogli complementari) relativi alle misure di prevenzione e limitatamente a quelle precedentemente trasmesse;
c. Visualizzare l’estratto del provvedimento iscritto sul SIC;
d. Visualizzare il modulo di comunicazione elettorale;
e. Visualizzare l’elenco degli eventuali soggetti sinonimi/omonimi riscontrati dal SIC;
f. Inviare i provvedimenti di correzione di errori materiali relativi ai soli dati anagrafici del soggetto.
In particolare, oggetto della cooperazione sono i provvedimenti che applicano una delle seguenti misure di prevenzione personali:
- SORVEGLIANZA SPECIALE
- SORVEGLIANZA SPECIALE CON DIVIETO DI SOGGIORNO
- SORVEGLIANZA SPECIALE CON OBBLIGO DI SOGGIORNO.
Invece, per quanto riguarda l’esecuzione delle misure di prevenzione saranno oggetto della cooperazione i seguenti provvedimenti (c.d. fogli complementari) secondo le tipologie gestite su SIPPI:
- MODIFICA DELLA MISURA RIDUCENDOLA DI
- MODIFICA DELLA MISURA RIDETERMINANDOLA IN
- REVOCA LA MISURA DI PREVENZIONE PERSONALE
- REVOCA L'OBBLIGO DI SOGGIORNO
- REVOCA IL DIVIETO DI SOGGIORNO.
La possibilità dell’invio dei c.d. fogli complementari, secondo le tipologie sopra indicate, sarà possibile solo quando saranno rese disponibili da parte della DGSIA le funzioni di gestione delle istanze sull’applicativo SIPPI. Per l’avvio in esercizio, relativamente all’invio dei fogli complementari, la DGSIA provvederà con apposita comunicazione ad informarne gli uffici interessati e l’Ufficio del casellario centrale. Pertanto, durante questa fase transitoria, i fogli complementari dovranno essere iscritti nel SIC secondo le modalità finora osservate.
Non saranno oggetto di trasmissione, in quanto non gestiti attualmente su SIPPI, i provvedimenti relativi alla cessazione della misura di prevenzione, così come per quanto riguarda le notizie relative all’avvenuta esecuzione delle misure di prevenzione.
Per quanto riguarda gli aggiornamenti (modifiche, cancellazioni, ecc.), di provvedimenti già trasmessi al sistema SIC, il sistema SIPPI provvederà a inviare al sistema SIC le modifiche effettuate sul sistema SIPPI. Per le modifiche, al fine di facilitare lo scambio dei dati, è stato previsto che l’utente del sistema SIPPI debba inviare preliminarmente al sistema SIC una richiesta di cancellazione del provvedimento che interessa e successivamente proceda ad inviare nuovamente il provvedimento così come modificato.
B. Descrizione del sistema di cooperazione per la richiesta del certificato del casellario giudiziale di cui all’art. 21, T.U. tramite SIPPI
Nell’ambito del progetto è stata concordata e realizzata una funzionalità che consente all’utente - già autenticatosi sul sistema SIPPI - di richiedere, mediante il Web Service (Richiesta Certificato), il certificato del casellario giudiziale di cui all’art. 21, T.U. direttamente al SIC, senza necessità, pertanto, di uscire dalla propria applicazione e di autenticarsi nuovamente al SIC. In particolare, si è provveduto alla realizzazione nel SIC della funzionalità per l’invio del certificato a SIPPI, attraverso moduli software (in cooperazione applicativa) basati su tecnologia Web Service,. Tra l’altro, tale funzionalità consentirà nei casi un cui il SIC a seguito di una ricerca rilevi la non unicità del soggetto, di restituire al sistema SIPPI l’elenco di soggetti omonimi e sinonimi riscontrati [1]. Per SIPPI, invece, sono state realizzate le funzionalità per la visualizzazione/stampa all’utente dei certificati penali richiesti al sistema SIC e
dell’eventuale elenco di sinonimi/omonimi riscontrati dal SIC. Allo stato l’utente SIPPI può richiedere i seguenti tipi di certificato:
- AUTORITÀ GIUDIZIARIA (Art. 21, COMMA 1, T.U.), che corrisponde al codice “AAG” da utilizzare nel WEB SERVICE
- PUBBLICO MINISTERO (Art. 21, COMMA 1, T.U.), che corrisponde al codice “2PM” da utilizzare nel WEB SERVICE
e a tali fini il sistema SIC verifica se l’utente richiedente è abilitato ad effettuare la richiesta.
Il sistema SIC fornisce il Certificato del casellario giudiziale, in formato PDF, secondo le modalità stabilite all’ articolo 25 nel D.Dirett. 25 gennaio 2007 [2]. Al fine di dell’acquisizione di tale documento da parte di SIPPI, è stata prevista la possibilità di memorizzarlo a livello soggetto/procedimento. Per motivi di sicurezza il sistema SIPPI impedisce, però, il salvataggio in locale del certificato trasmesso dal sistema SIC, consentendone solo la stampa o il salvataggio direttamente sulla banca dati del sistema.
Il certificato del Casellario può essere richiesto, tramite la funzionalità sopra descritta, solo dagli utenti SIPPI censiti sul SIC in base all’abilitazione presente nella propria profilatura. Gli utenti già abilitati ad accedere al SIC dovranno richiedere l’aggiornamento della propria profilatura secondo le modalità indicate nel successivo paragrafo D). Di conseguenza, per poter usufruire di questa tipologia di servizio, è necessario indicare la userid e la password dell’utente SIPPI già adottate per il collegamento al SIC.
Nei paragrafi seguenti C) e D) sono riportate, limitatamente agli uffici giudiziari connessi al sistema SIPPI, le indicazioni che dovranno essere osservate per richiedere l’attivazione della cooperazione tra il sistema SIPPI e il SIC e le relative istruzioni per la compilazione dei moduli da trasmettersi direttamente all’Ufficio del casellario centrale (per via fax al n. ro 06/68807558).
[1] Per Omonimi si intende: due o più soggetti iscritti nel sistema che presentano gli stessi dati anagrafici obbligatori (escluso il codice fiscale) e che pertanto non possono essere distinti solo sulla base di questi.
Per Sinonimi invece: soggetti iscritti nel sistema che presentano, rispetto al soggetto richiesto, piccole differenze sui dati anagrafici o che sono differenti per il codice fiscale o per la paternità.
[2] Di seguito si riportano i commi più significativi dell’articolo 25:
Le certificazioni di cui al comma 1 sono acquisite attraverso la stampa delle iscrizioni estratte direttamente dal sistema al nome di un determinato soggetto o ente e sottoscritte dal responsabile del servizio designato in ciascun ufficio giudiziario dal dirigente.
La produzione del certificato è subordinata all’inserimento del numero e dell’anno del registro generale in dotazione all’ufficio giudiziario presso il quale è incardinata la fase o lo stato del procedimento/processo che riguarda l’intestatario del certificato.
Le certificazioni di cui al comma 1 recano, tra l’altro, l’indicazione dell’autorità giudiziaria richiedente, il numero progressivo del certificato, l’elenco totale delle iscrizioni ovvero l’attestazione NULLA, l’indicazione della data e dell’ora dell’estrazione, la dicitura “Il responsabile del servizio certificativo”, al di sotto della quale il responsabile appone la firma.
C. Modalità per l’accesso al sistema di cooperazione per la trasmissione dei provvedimenti da SIPPI a SIC
Per attivare il sistema di cooperazione tra SIPPI e SIC dovranno essere creati nuovi uffici iscrizione (diversi da quelli già istituiti dagli uffici interessati per iscrivere direttamente sul SIC) ciò per l’ esigenza di tenere ben distinte le attività effettuate sulla banca dati ufficiale del sistema SIC da parte degli utenti del sistema SIC da quelle effettuate dagli utenti del sistema SIPPI [3]. Per il raggiungimento di questo obiettivo, presso ciascun ufficio giudiziario dovrà essere costituito un nuovo ufficio iscrizione, secondo le scelte organizzative ritenute più idonee, con provvedimento del dirigente amministrativo, che ne nomina il responsabile e ne disciplina il funzionamento secondo le competenze e le responsabilità assegnate dal T.U., anche per quanto riguarda l’assegnazione dei profili di abilitazione degli utenti al sistema [4].
Quindi, solo gli utenti di questa nuova tipologia di ufficio iscrizione (solo se registrato sul sistema SIC) saranno abilitati in via esclusiva alla trasmissione dei provvedimenti da SIPPI a SIC e alla modifica, rettifica o eliminazione dei provvedimenti che hanno iscritto per estratto nel sistema. Per tale motivo,a partire dal 17 gennaio 2011, gli uffici dovranno provvedere alla compilazione di appositi moduli per comunicare:
- i dati dell’Ufficio (Mod. A);
- i dati relativi al Responsabile dell’Ufficio Iscrizione e quelli del Referente locale della gestione degli accessi al sistema di cooperazione (Mod. B).
Invece, per quanto riguarda il censimento degli utenti appartenenti ad uno di questi nuovi uffici sarà il SIC che provvederà, ogni qualvolta verrà trasmesso un provvedimento da parte di SIPPI, alla registrazione automatica, nel proprio sistema di autenticazione, dei dati relativi all’utente con l’assegnazione allo stesso di un codice univoco (c.d. username). I predetti possono essere abilitati alle modifiche dei provvedimenti trasmessi con SIPPI direttamente sul sistema SIC, solo previa richiesta delle apposite abilitazioni secondo le modalità stabilite nella Circ. 15 gennaio 2007, n. 306/Cas(III) avente per oggetto “Avvio in esercizio del Nuovo Sistema Informativo del Casellario. Attività propedeutica alla registrazione degli uffici iscrizione e degli utenti”.
Al fine di massimizzare l’organizzazione degli uffici iscrizione sul sistema SIC saranno previste da parte dell’Ufficio del casellario centrale le attività di monitoraggio necessarie e con l’obiettivo di aggregare eventualmente le nuove tipologie di uffici iscrizione (che saranno utilizzate per SIPPI) con quelle già presenti nel sistema del casellario, anche con riferimento ai provvedimenti già iscritti e previo consenso da parte degli uffici interessati. Nell’allegato A) si riporta a titolo informativo l’elenco degli uffici che hanno istituito un apposito ufficio iscrizione dedicato solo alla gestione delle misure di prevenzione.
[3] In linea di massima tutte le eventuali modifiche dei provvedimenti dovranno essere prima oggetto di modifica sul sistema SIPPI e poi trasmesse al SIC tramite il sistema di cooperazione. Con la registrazione sul SIC di questa nuova tipologia di ufficio iscrizione gli utenti non potranno operare direttamente sul SIC per eventuali modifiche dei provvedimenti trasmessi con SIPPI, se non previa richiesta di apposita abilitazione con le modalità indicate al paragrafo C) della Circ. 15 gennaio 2007, n. 306/Cas(III).
[4] Art. 13, D.Dirett. 25 gennaio 2007: Gli uffici locali, gli uffici iscrizione, gli uffici che esercitano la giurisdizione penale e quelli del pubblico ministero ai fini dell’acquisizione diretta dei certificati di cui agli articoli 21 e 30 del T.U., che richiedano la registrazione per l’accesso al sistema comunicano preliminarmente all’ufficio centrale il nominativo di un Referente della gestione degli accessi al sistema, con riferimento a tutte le utenze assegnate all’ufficio.
D. Modalità per l’accesso al sistema di cooperazione per la richiesta dei certificati di cui all’art. 21, T.U.
Per accedere al sistema di cooperazione tramite il sistema SIPPI in ordine alle attività di richiesta dei certificati di cui all’art. 21, T.U., gli uffici dovranno comunicare all’Ufficio del casellario centrale i dati, per ciascuna persona che sarà autorizzata tramite SIPPI all’accesso al SIC, provvedendo alla compilazione di appositi moduli (mod. C). In particolare, per gli utenti già censiti e abilitati alla richiesta del certificato direttamente sul SIC verrà aggiunto un nuovo ruolo che permetterà loro di richiedere il certificato anche tramite il sistema di cooperazione. Invece, per i nuovi utenti che dovranno richiedere il certificato tramite SIPPI dovrà essere effettuata una nuova registrazione che consentirà loro di richiedere il certificato. Anche in tali casi è necessario provvedere alla compilazione del modulo (mod. C), integrato eventualmente con quelli previsti nella Circ. 15 gennaio 2007, n. 306/Cas(III), nel caso in cui l’utente sia autorizzato ad
accedere anche direttamente al SIC.
Nel prossimo futuro, altri sistemi fonte (come ad esempio SICP, SIES ecc.) potranno richiedere il predetto certificato, con le stesse modalità, previa pubblicazione di un apposito decreto dirigenziale che ne dovrà stabilire le regole tecnico operative.
E. Sicurezza e aspetti tecnici
Per quanto riguarda gli aspetti della sicurezza, la trasmissione dei dati verso il SIC, attuata, come detto, tramite una cooperazione applicativa tra sistemi informativi attraverso la tecnologia Web Service, è stata realizzata in piena conformità delle regole tecniche e di sicurezza attualmente vigenti. Nello specifico, l’interconnessione tra i due sistemi, SIPPI e SIC è realizzata tramite il protocollo SSL e secondo gli standard e le regole dell'infrastruttura della sicurezza posta in essere dall’Amministrazione.
Sempre a tali fini, l’ufficio giudiziario dovrà definire nell’ambito del proprio sistema (SIPPI), per tutte le utenze autorizzate alla trasmissione dei dati al SIC, i corrispondenti livelli di visibilità e operatività sulla base di profili di autorizzazione e credenziali di autenticazione associate ad un codice identificativo e ad una parola chiave, in possesso e in uso esclusivo dell'utente oppure ad un dispositivo di autenticazione forte aventi caratteristiche corrispondenti a quelle della carta nazionale dei servizi e carta d’identità elettronica. Il Referente all’uopo nominato assume la piena responsabilità in merito alle modalità di gestione e utilizzo degli accessi al sistema di cooperazione, nonché alle modalità di utilizzo ed alla protezione dei dati personali acquisiti attraverso detti accessi, per conto di tutte le utenze autorizzate.
L’ufficio giudiziario dovrà provvedere, inoltre, all’adozione di idonee politiche di sicurezza e di controllo e di verifica degli accessi e delle operazioni svolte dagli utenti. A tali fini l’Ufficio del casellario centrale provvede a rendere disponibile sul SIC il registro informatizzato denominato “Registro dei certificati”, che consente da parte del Referente il costante monitoraggio dei soggetti che compiono attività di richiesta di certificazione e il registro denominato “Registro della attività” che invece permette il monitoraggio dei soggetti che hanno compiuto attività di trasmissione dei dati da SIPPI a SIC.
Per quanto riguarda gli aspetti tecnici, si rimanda al documento tecnico denominato “Interscambio SIPPI-SIC - Documento che traccia i Requisiti per la Realizzazione di SIC-SIPPI” dove tra l’altro sono rappresentati, in forma tabellare, gli elementi dei file xml, le specifiche dei campi utilizzati nell’xml e gli XML schema documentation. Il predetto documento è reso disponibile sul sito intranet del Casellario (portal.casellario.giustizia.it). Sul sistema SIPPI, invece, sarà reso disponibile da parte della DGSIA il manuale utente.
F. Modalità per l’avvio in esercizio
La gradualità dell’avvio in esercizio del sistema di cooperazione sopradescritto costituisce una misura indispensabile alla verifica dell’affidabilità dell’intero sistema e della tenuta della rete. Difatti, solo una fase sperimentale pratica potrà assicurare, nel caso sorgessero problemi, un pronto intervento e la certezza per il rilascio del servizio a livello nazionale. Di seguito si riportano le modalità previste per l’avvio in esercizio:
- Dal 17 gennaio 2011: invio della modulistica indicata nei paragrafi A) e B) da parte degli uffici giudiziari (limitatamente a quelli connessi a SIPPI) necessaria per attivare il sistema di cooperazione e la possibilità di richiedere del certificato del casellario giudiziale di cui all’art. 21, T.U. tramite SIPPI.
- Dal 17 gennaio 2011 al 31 gennaio 2011: previsione di una fase sperimentale presso il polo pilota del distretto di Napoli con l’obiettivo di verificare la corretta funzionalità del sistema di cooperazione e delle funzionalità realizzate per la richiesta del certificato tramite SIPPI.
- Dal 1° febbraio al 4 febbraio 2011: controllo e verifica della fase sperimentale.
- Dal 7 febbraio 2011: avvio in esercizio a livello nazionale per tutti gli uffici che hanno provveduto ad inviare la modulistica prevista nella presente circolare.
Le indicazioni sopra riportate saranno recepite in apposito decreto dirigenziale contenente le regole procedurali e di carattere tecnico-operativo, per il quale saranno richiesti i pareri del Garante della protezione dei dati personali e della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per l’innovazione e le tecnologie.
Eventuali chiarimenti sulle modalità di avvio in esercizio del sistema di cooperazione possono essere richiesti:
- al servizio di help desk attivo presso l’ufficio del casellario centrale (tel. 06/97996200), dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 17:30 ed il sabato dalle 8:30 alle 13:00
- al servizio di assistenza applicativa attivo al nr. 800121151. Allo stesso servizio si dovrà ricorrere per un eventuale assistenza nell’uso delle applicazione realizzate su SIPPI
Si pregano le SS.LL. di disporre che la presente circolare sia portata a conoscenza agli Uffici Giudiziari del distretto, utilizzando ogni mezzo di trasmissione telematica.
La circolare è, comunque, reperibile sul sito del Ministero della Giustizia (www.giustizia.it) e sul sito intranet del Casellario (portal.casellario.giustizia.it).
Il Direttore generale della giustizia penale
Luigi Frunzio
Il Direttore generale per i sistemi informativi automatizzati
Stefano Aprile
Allegato A
Tipologia ufficio presente nel Sic
Sede
Corte d'appello
Codice ufficio Sic
Uff. Iscrizione
tribunale misure prevenzione
Catanzaro
Catanzaro
5426
Uff. Iscrizione
tribunale misure prevenzione
Messina
Messina
6226
Uff. Iscrizione
tribunale misure prevenzione
Milano
Milano
5438
Uff. Iscrizione
tribunale misure prevenzione
Palermo
Palermo
5493
Uff. Iscrizione
tribunale misure prevenzione
Ragusa
Catania
5389
Uff. Iscrizione
tribunale misure prevenzione
Venezia
Venezia
5452
Allegati
Modulo A (SIC/SIPPI)
Accesso al sistema di cooperazione per la trasmissione dei provvedimenti da SIPPI a SIC
Dati d’ufficio
Scarica il file
Modulo B (SIC/SIPPI)
Accesso al sistema di cooperazione per la trasmissione dei provvedimenti da SIPPI a SIC
Dati relativi al referente per la gestione degli accessi al sistema e al responsabile dell’ufficio iscrizione
Scarica il file
Modulo C (SIC/SIPPI)
Accesso al sistema di cooperazione per la richiesta dei certificati del casellario giudiziale tramite il sistema SIPPI
Scarica il file
D.P.R. 14 novembre 2002, n. 313, art. 3
D.P.R. 14 novembre 2002, n. 313, art. 15
D.P.R. 14 novembre 2002, n. 313, art. 21
D.Dirett. 25 gennaio 2007, art. 13
D.Dirett. 25 gennaio 2007, art. 25
Attivazione del sistema di cooperazione per la trasmissione dei provvedimenti concernenti le misure di prevenzione dal Sistema Informativo Prefetture e Procure dell’Italia meridionale (SIPPI) al sistema Informativo del Casellario (SIC).
(1) Emanata dal Ministero della giustizia, Dipartimento per gli affari di giustizia, Direzione generale della giustizia penale, Dipartimento per l’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi, Direzione generale per i sistemi informativi automatizzati.
Ai
Sigg. Presidenti delle corti di appello
Ai
Sigg. Procuratori generali presso le corti di appello
Ai
Sigg. Dirigenti presso le corti di appello
Ai
Sigg. Dirigenti presso le Procure generali presso le corti di appello
e, p. c.:
Al
Sig. Presidente della corte suprema di cassazione
Al
Sig. Procuratore generale presso la corte suprema di cassazione
Al
Sig. Procuratore nazionale antimafia
Loro sedi
Dal punto di vista normativo il contesto di riferimento è rappresentato dal D.P.R. 14 novembre 2002, n. 313, contenente il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di casellario giudiziale, di anagrafe delle sanzioni amministrative dipendenti da reato e dei relativi carichi pendenti (T.U.), che, all’articolo 3 comma 1, lett. l), prevede l’iscrizione dei provvedimenti giudiziari definitivi concernenti le misure di prevenzione della sorveglianza speciale semplice o con divieto o obbligo di soggiorno.
Con il D.Dirett. 25 gennaio 2007, emanato dal Ministero della Giustizia sono state dettate le regole procedurali di carattere tecnico operativo per dare attuazione al T.U. e a tali fini, a livello centrale, è stato realizzato il Sistema Informativo del Casellario giudiziale (SIC), basato su un’architettura Web e dotato di un database relazionale centralizzato, nel quale sono registrati l'insieme dei dati relativi ai provvedimenti giudiziari, civili e amministrativi riferiti a determinati soggetti. Attualmente tale sistema viene alimentato - tramite funzioni di Data Entry - da parte degli uffici giudiziari competenti, più precisamente denominati “uffici iscrizione”, di cui all’art. 15, T.U.
Ai c.d. “sistemi fonte” (SICP, SIES e SIPPI ecc.), progettati e realizzati dalla Direzione Generale per i sistemi informativi automatizzati (DGSIA), è stato attribuito il compito di garantire l’alimentazione automatica della banca dati centralizzata del SIC, che rappresenta la base per la certificazione dei c.d. precedenti penali a livello nazionale, soprattutto con riferimento ai provvedimenti iscrivibili ai sensi dell’articolo 3 del T.U.
La DGSIA ha provveduto a realizzare il Sistema Informativo Prefetture e Procure dell’Italia meridionale (SIPPI) finalizzato alla creazione di una Banca Dati centralizzata per la gestione di tutti i dati e le informazioni relative ai beni “sequestrati e confiscati” alle organizzazioni criminali. L’acquisizione di tali informazioni consentirà di supportare le azioni per fronteggiare il fenomeno della criminalità organizzata e di gestire le informazioni relative a tutti i beni confiscati permettendo il loro utilizzo per scopi socialmente utili in tempi operativamente ridotti. Il sistema SIPPI in particolare è costituito dal:
- sistema delle misure di prevenzione, SMP, che mette a disposizione degli utenti di cancelleria e dei magistrati le funzioni per la gestione del procedimento di prevenzione;
- sistema della banca dati centrale dei beni sequestrati e confiscati, BDC, che mette a disposizione di utenti interni ed esterni al mondo giustizia funzioni di interrogazione e reportistica sui beni suddetti.
Per quanto sopra, le Direzioni generali della giustizia penale e dei sistemi informativi automatizzati, al fine di compiere un ulteriore progresso nel processo di interscambio dei dati tra i sistemi della giustizia, hanno ritenuto di dover realizzare un progetto di cooperazione basato su servizi disponibili in cooperazione applicativa, tramite la tecnologia cosiddetta Web Service tra il sistema SIC e il sistema SIPPI.
Il progetto in questione si pone quindi come obiettivo primario il compito di agevolare l’attività degli utenti tramite il trasferimento automatizzato dei dati del provvedimento giudiziario irrevocabile in materia di misure di prevenzione dal sistema SIPPI al sistema SIC, permettendo altresì la gestione dei successivi aggiornamenti. Il sistema SIPPI è quindi il sistema deputato a trasmettere verso il Casellario le informazioni relative alle misure di prevenzione personali definitive applicate a determinati soggetti.
A. Descrizione del sistema di cooperazione utilizzato per la trasmissione dei provvedimenti relativi alle misure di prevenzione dal sistema SIPPI al sistema SIC
Attraverso il sistema SIPPI, l’utente, richiamando un apposito servizio Web Service denominato “Nuova Iscrizione” avrà la possibilità di esportare i dati del provvedimento di applicazione di una misura di prevenzione, inserendoli così in tempo reale nella Banca Dati del SIC, che determinerà la “chiave univoca” del provvedimento giudiziario definitivo, necessaria per gestire successivamente gli aggiornamenti operati sul sistema SIPPI. Il servizio restituirà l’esito dell’operazione e, in caso positivo, l’estratto del provvedimento inserito, con l’indicazione delle generalità del soggetto. Nel caso in cui la ricerca dei soggetti sulla banca dati del SIC, determini la non unicità del soggetto, è stato previsto che il SIC restituisca al sistema SIPPI un elenco di soggetti omonimi con i relativi certificati di controllo. Si rammenta che la trasmissione al SIC di un provvedimento dell’esecuzione (c.d. foglio complementare) può essere effettuata solo se
l’utente SIPPI ha già inviato al sistema il provvedimento di applicazione della misura. In tale ipotesi il provvedimento deve essere iscritto con le funzionalità di data entry disponibile sul SIC.
Per attivare la modalità di colloquio fra i due sistemi informativi (SIC e SIPPI) si è provveduto a realizzare, ognuno per la parte di propria competenza, le necessarie applicazioni di cooperazione e i Web Service. In particolare sono state realizzate:
1. Per SIC, le seguenti funzionalità
a. Ricezione e iscrizione dei dati relativi ai provvedimenti definitivi di applicazione di misure di prevenzione e dei loro successivi aggiornamenti, provenienti da SIPPI;
b. Ricezione e iscrizione dei dati relativi ai provvedimenti dell’esecuzione (c.d. fogli complementari) relativi alle misure di prevenzione e dei loro successivi aggiornamenti, provenienti da SIPPI;
c. Ricezione e iscrizione dei dati relativi ai provvedimenti di correzione di errori materiali relativi solo ai dati anagrafici del soggetto, provenienti da SIPPI;
d. Invio dell’estratto a SIPPI del provvedimento iscritto sul SIC;
e. Invio del modulo di comunicazione elettorale all’atto dell’iscrizione del provvedimento definitivo di applicazione misure di prevenzione.
Sono stati previsti inoltre controlli automatici intesi a verificare la validità e la congruenza dei dati e a rilevare eventuali errori anche attraverso un raffronto tra il provvedimento inserito e quelli già presenti sul SIC a carico dello stesso soggetto. Per gli errori riscontrati sono state previste apposite segnalazioni che saranno trasmesse al sistema SIPPI. In particolare, a fronte di ogni modifica effettuata da SIPPI (inserimento, modifica, eliminazione), se i controlli danno esito negativo, il provvedimento viene comunque inserito nel SIC con lo stato "VERIFICATO CON ERRORI”.
2. Per SIPPI, le funzionalità necessarie a
a. Trasmettere i provvedimenti di applicazione delle misure di prevenzione e dei successivi aggiornamenti al SIC;
b. Inviare i provvedimenti dell’esecuzione (c.d. fogli complementari) relativi alle misure di prevenzione e limitatamente a quelle precedentemente trasmesse;
c. Visualizzare l’estratto del provvedimento iscritto sul SIC;
d. Visualizzare il modulo di comunicazione elettorale;
e. Visualizzare l’elenco degli eventuali soggetti sinonimi/omonimi riscontrati dal SIC;
f. Inviare i provvedimenti di correzione di errori materiali relativi ai soli dati anagrafici del soggetto.
In particolare, oggetto della cooperazione sono i provvedimenti che applicano una delle seguenti misure di prevenzione personali:
- SORVEGLIANZA SPECIALE
- SORVEGLIANZA SPECIALE CON DIVIETO DI SOGGIORNO
- SORVEGLIANZA SPECIALE CON OBBLIGO DI SOGGIORNO.
Invece, per quanto riguarda l’esecuzione delle misure di prevenzione saranno oggetto della cooperazione i seguenti provvedimenti (c.d. fogli complementari) secondo le tipologie gestite su SIPPI:
- MODIFICA DELLA MISURA RIDUCENDOLA DI
- MODIFICA DELLA MISURA RIDETERMINANDOLA IN
- REVOCA LA MISURA DI PREVENZIONE PERSONALE
- REVOCA L'OBBLIGO DI SOGGIORNO
- REVOCA IL DIVIETO DI SOGGIORNO.
La possibilità dell’invio dei c.d. fogli complementari, secondo le tipologie sopra indicate, sarà possibile solo quando saranno rese disponibili da parte della DGSIA le funzioni di gestione delle istanze sull’applicativo SIPPI. Per l’avvio in esercizio, relativamente all’invio dei fogli complementari, la DGSIA provvederà con apposita comunicazione ad informarne gli uffici interessati e l’Ufficio del casellario centrale. Pertanto, durante questa fase transitoria, i fogli complementari dovranno essere iscritti nel SIC secondo le modalità finora osservate.
Non saranno oggetto di trasmissione, in quanto non gestiti attualmente su SIPPI, i provvedimenti relativi alla cessazione della misura di prevenzione, così come per quanto riguarda le notizie relative all’avvenuta esecuzione delle misure di prevenzione.
Per quanto riguarda gli aggiornamenti (modifiche, cancellazioni, ecc.), di provvedimenti già trasmessi al sistema SIC, il sistema SIPPI provvederà a inviare al sistema SIC le modifiche effettuate sul sistema SIPPI. Per le modifiche, al fine di facilitare lo scambio dei dati, è stato previsto che l’utente del sistema SIPPI debba inviare preliminarmente al sistema SIC una richiesta di cancellazione del provvedimento che interessa e successivamente proceda ad inviare nuovamente il provvedimento così come modificato.
B. Descrizione del sistema di cooperazione per la richiesta del certificato del casellario giudiziale di cui all’art. 21, T.U. tramite SIPPI
Nell’ambito del progetto è stata concordata e realizzata una funzionalità che consente all’utente - già autenticatosi sul sistema SIPPI - di richiedere, mediante il Web Service (Richiesta Certificato), il certificato del casellario giudiziale di cui all’art. 21, T.U. direttamente al SIC, senza necessità, pertanto, di uscire dalla propria applicazione e di autenticarsi nuovamente al SIC. In particolare, si è provveduto alla realizzazione nel SIC della funzionalità per l’invio del certificato a SIPPI, attraverso moduli software (in cooperazione applicativa) basati su tecnologia Web Service,. Tra l’altro, tale funzionalità consentirà nei casi un cui il SIC a seguito di una ricerca rilevi la non unicità del soggetto, di restituire al sistema SIPPI l’elenco di soggetti omonimi e sinonimi riscontrati [1]. Per SIPPI, invece, sono state realizzate le funzionalità per la visualizzazione/stampa all’utente dei certificati penali richiesti al sistema SIC e
dell’eventuale elenco di sinonimi/omonimi riscontrati dal SIC. Allo stato l’utente SIPPI può richiedere i seguenti tipi di certificato:
- AUTORITÀ GIUDIZIARIA (Art. 21, COMMA 1, T.U.), che corrisponde al codice “AAG” da utilizzare nel WEB SERVICE
- PUBBLICO MINISTERO (Art. 21, COMMA 1, T.U.), che corrisponde al codice “2PM” da utilizzare nel WEB SERVICE
e a tali fini il sistema SIC verifica se l’utente richiedente è abilitato ad effettuare la richiesta.
Il sistema SIC fornisce il Certificato del casellario giudiziale, in formato PDF, secondo le modalità stabilite all’ articolo 25 nel D.Dirett. 25 gennaio 2007 [2]. Al fine di dell’acquisizione di tale documento da parte di SIPPI, è stata prevista la possibilità di memorizzarlo a livello soggetto/procedimento. Per motivi di sicurezza il sistema SIPPI impedisce, però, il salvataggio in locale del certificato trasmesso dal sistema SIC, consentendone solo la stampa o il salvataggio direttamente sulla banca dati del sistema.
Il certificato del Casellario può essere richiesto, tramite la funzionalità sopra descritta, solo dagli utenti SIPPI censiti sul SIC in base all’abilitazione presente nella propria profilatura. Gli utenti già abilitati ad accedere al SIC dovranno richiedere l’aggiornamento della propria profilatura secondo le modalità indicate nel successivo paragrafo D). Di conseguenza, per poter usufruire di questa tipologia di servizio, è necessario indicare la userid e la password dell’utente SIPPI già adottate per il collegamento al SIC.
Nei paragrafi seguenti C) e D) sono riportate, limitatamente agli uffici giudiziari connessi al sistema SIPPI, le indicazioni che dovranno essere osservate per richiedere l’attivazione della cooperazione tra il sistema SIPPI e il SIC e le relative istruzioni per la compilazione dei moduli da trasmettersi direttamente all’Ufficio del casellario centrale (per via fax al n. ro 06/68807558).
[1] Per Omonimi si intende: due o più soggetti iscritti nel sistema che presentano gli stessi dati anagrafici obbligatori (escluso il codice fiscale) e che pertanto non possono essere distinti solo sulla base di questi.
Per Sinonimi invece: soggetti iscritti nel sistema che presentano, rispetto al soggetto richiesto, piccole differenze sui dati anagrafici o che sono differenti per il codice fiscale o per la paternità.
[2] Di seguito si riportano i commi più significativi dell’articolo 25:
Le certificazioni di cui al comma 1 sono acquisite attraverso la stampa delle iscrizioni estratte direttamente dal sistema al nome di un determinato soggetto o ente e sottoscritte dal responsabile del servizio designato in ciascun ufficio giudiziario dal dirigente.
La produzione del certificato è subordinata all’inserimento del numero e dell’anno del registro generale in dotazione all’ufficio giudiziario presso il quale è incardinata la fase o lo stato del procedimento/processo che riguarda l’intestatario del certificato.
Le certificazioni di cui al comma 1 recano, tra l’altro, l’indicazione dell’autorità giudiziaria richiedente, il numero progressivo del certificato, l’elenco totale delle iscrizioni ovvero l’attestazione NULLA, l’indicazione della data e dell’ora dell’estrazione, la dicitura “Il responsabile del servizio certificativo”, al di sotto della quale il responsabile appone la firma.
C. Modalità per l’accesso al sistema di cooperazione per la trasmissione dei provvedimenti da SIPPI a SIC
Per attivare il sistema di cooperazione tra SIPPI e SIC dovranno essere creati nuovi uffici iscrizione (diversi da quelli già istituiti dagli uffici interessati per iscrivere direttamente sul SIC) ciò per l’ esigenza di tenere ben distinte le attività effettuate sulla banca dati ufficiale del sistema SIC da parte degli utenti del sistema SIC da quelle effettuate dagli utenti del sistema SIPPI [3]. Per il raggiungimento di questo obiettivo, presso ciascun ufficio giudiziario dovrà essere costituito un nuovo ufficio iscrizione, secondo le scelte organizzative ritenute più idonee, con provvedimento del dirigente amministrativo, che ne nomina il responsabile e ne disciplina il funzionamento secondo le competenze e le responsabilità assegnate dal T.U., anche per quanto riguarda l’assegnazione dei profili di abilitazione degli utenti al sistema [4].
Quindi, solo gli utenti di questa nuova tipologia di ufficio iscrizione (solo se registrato sul sistema SIC) saranno abilitati in via esclusiva alla trasmissione dei provvedimenti da SIPPI a SIC e alla modifica, rettifica o eliminazione dei provvedimenti che hanno iscritto per estratto nel sistema. Per tale motivo,a partire dal 17 gennaio 2011, gli uffici dovranno provvedere alla compilazione di appositi moduli per comunicare:
- i dati dell’Ufficio (Mod. A);
- i dati relativi al Responsabile dell’Ufficio Iscrizione e quelli del Referente locale della gestione degli accessi al sistema di cooperazione (Mod. B).
Invece, per quanto riguarda il censimento degli utenti appartenenti ad uno di questi nuovi uffici sarà il SIC che provvederà, ogni qualvolta verrà trasmesso un provvedimento da parte di SIPPI, alla registrazione automatica, nel proprio sistema di autenticazione, dei dati relativi all’utente con l’assegnazione allo stesso di un codice univoco (c.d. username). I predetti possono essere abilitati alle modifiche dei provvedimenti trasmessi con SIPPI direttamente sul sistema SIC, solo previa richiesta delle apposite abilitazioni secondo le modalità stabilite nella Circ. 15 gennaio 2007, n. 306/Cas(III) avente per oggetto “Avvio in esercizio del Nuovo Sistema Informativo del Casellario. Attività propedeutica alla registrazione degli uffici iscrizione e degli utenti”.
Al fine di massimizzare l’organizzazione degli uffici iscrizione sul sistema SIC saranno previste da parte dell’Ufficio del casellario centrale le attività di monitoraggio necessarie e con l’obiettivo di aggregare eventualmente le nuove tipologie di uffici iscrizione (che saranno utilizzate per SIPPI) con quelle già presenti nel sistema del casellario, anche con riferimento ai provvedimenti già iscritti e previo consenso da parte degli uffici interessati. Nell’allegato A) si riporta a titolo informativo l’elenco degli uffici che hanno istituito un apposito ufficio iscrizione dedicato solo alla gestione delle misure di prevenzione.
[3] In linea di massima tutte le eventuali modifiche dei provvedimenti dovranno essere prima oggetto di modifica sul sistema SIPPI e poi trasmesse al SIC tramite il sistema di cooperazione. Con la registrazione sul SIC di questa nuova tipologia di ufficio iscrizione gli utenti non potranno operare direttamente sul SIC per eventuali modifiche dei provvedimenti trasmessi con SIPPI, se non previa richiesta di apposita abilitazione con le modalità indicate al paragrafo C) della Circ. 15 gennaio 2007, n. 306/Cas(III).
[4] Art. 13, D.Dirett. 25 gennaio 2007: Gli uffici locali, gli uffici iscrizione, gli uffici che esercitano la giurisdizione penale e quelli del pubblico ministero ai fini dell’acquisizione diretta dei certificati di cui agli articoli 21 e 30 del T.U., che richiedano la registrazione per l’accesso al sistema comunicano preliminarmente all’ufficio centrale il nominativo di un Referente della gestione degli accessi al sistema, con riferimento a tutte le utenze assegnate all’ufficio.
D. Modalità per l’accesso al sistema di cooperazione per la richiesta dei certificati di cui all’art. 21, T.U.
Per accedere al sistema di cooperazione tramite il sistema SIPPI in ordine alle attività di richiesta dei certificati di cui all’art. 21, T.U., gli uffici dovranno comunicare all’Ufficio del casellario centrale i dati, per ciascuna persona che sarà autorizzata tramite SIPPI all’accesso al SIC, provvedendo alla compilazione di appositi moduli (mod. C). In particolare, per gli utenti già censiti e abilitati alla richiesta del certificato direttamente sul SIC verrà aggiunto un nuovo ruolo che permetterà loro di richiedere il certificato anche tramite il sistema di cooperazione. Invece, per i nuovi utenti che dovranno richiedere il certificato tramite SIPPI dovrà essere effettuata una nuova registrazione che consentirà loro di richiedere il certificato. Anche in tali casi è necessario provvedere alla compilazione del modulo (mod. C), integrato eventualmente con quelli previsti nella Circ. 15 gennaio 2007, n. 306/Cas(III), nel caso in cui l’utente sia autorizzato ad
accedere anche direttamente al SIC.
Nel prossimo futuro, altri sistemi fonte (come ad esempio SICP, SIES ecc.) potranno richiedere il predetto certificato, con le stesse modalità, previa pubblicazione di un apposito decreto dirigenziale che ne dovrà stabilire le regole tecnico operative.
E. Sicurezza e aspetti tecnici
Per quanto riguarda gli aspetti della sicurezza, la trasmissione dei dati verso il SIC, attuata, come detto, tramite una cooperazione applicativa tra sistemi informativi attraverso la tecnologia Web Service, è stata realizzata in piena conformità delle regole tecniche e di sicurezza attualmente vigenti. Nello specifico, l’interconnessione tra i due sistemi, SIPPI e SIC è realizzata tramite il protocollo SSL e secondo gli standard e le regole dell'infrastruttura della sicurezza posta in essere dall’Amministrazione.
Sempre a tali fini, l’ufficio giudiziario dovrà definire nell’ambito del proprio sistema (SIPPI), per tutte le utenze autorizzate alla trasmissione dei dati al SIC, i corrispondenti livelli di visibilità e operatività sulla base di profili di autorizzazione e credenziali di autenticazione associate ad un codice identificativo e ad una parola chiave, in possesso e in uso esclusivo dell'utente oppure ad un dispositivo di autenticazione forte aventi caratteristiche corrispondenti a quelle della carta nazionale dei servizi e carta d’identità elettronica. Il Referente all’uopo nominato assume la piena responsabilità in merito alle modalità di gestione e utilizzo degli accessi al sistema di cooperazione, nonché alle modalità di utilizzo ed alla protezione dei dati personali acquisiti attraverso detti accessi, per conto di tutte le utenze autorizzate.
L’ufficio giudiziario dovrà provvedere, inoltre, all’adozione di idonee politiche di sicurezza e di controllo e di verifica degli accessi e delle operazioni svolte dagli utenti. A tali fini l’Ufficio del casellario centrale provvede a rendere disponibile sul SIC il registro informatizzato denominato “Registro dei certificati”, che consente da parte del Referente il costante monitoraggio dei soggetti che compiono attività di richiesta di certificazione e il registro denominato “Registro della attività” che invece permette il monitoraggio dei soggetti che hanno compiuto attività di trasmissione dei dati da SIPPI a SIC.
Per quanto riguarda gli aspetti tecnici, si rimanda al documento tecnico denominato “Interscambio SIPPI-SIC - Documento che traccia i Requisiti per la Realizzazione di SIC-SIPPI” dove tra l’altro sono rappresentati, in forma tabellare, gli elementi dei file xml, le specifiche dei campi utilizzati nell’xml e gli XML schema documentation. Il predetto documento è reso disponibile sul sito intranet del Casellario (portal.casellario.giustizia.it). Sul sistema SIPPI, invece, sarà reso disponibile da parte della DGSIA il manuale utente.
F. Modalità per l’avvio in esercizio
La gradualità dell’avvio in esercizio del sistema di cooperazione sopradescritto costituisce una misura indispensabile alla verifica dell’affidabilità dell’intero sistema e della tenuta della rete. Difatti, solo una fase sperimentale pratica potrà assicurare, nel caso sorgessero problemi, un pronto intervento e la certezza per il rilascio del servizio a livello nazionale. Di seguito si riportano le modalità previste per l’avvio in esercizio:
- Dal 17 gennaio 2011: invio della modulistica indicata nei paragrafi A) e B) da parte degli uffici giudiziari (limitatamente a quelli connessi a SIPPI) necessaria per attivare il sistema di cooperazione e la possibilità di richiedere del certificato del casellario giudiziale di cui all’art. 21, T.U. tramite SIPPI.
- Dal 17 gennaio 2011 al 31 gennaio 2011: previsione di una fase sperimentale presso il polo pilota del distretto di Napoli con l’obiettivo di verificare la corretta funzionalità del sistema di cooperazione e delle funzionalità realizzate per la richiesta del certificato tramite SIPPI.
- Dal 1° febbraio al 4 febbraio 2011: controllo e verifica della fase sperimentale.
- Dal 7 febbraio 2011: avvio in esercizio a livello nazionale per tutti gli uffici che hanno provveduto ad inviare la modulistica prevista nella presente circolare.
Le indicazioni sopra riportate saranno recepite in apposito decreto dirigenziale contenente le regole procedurali e di carattere tecnico-operativo, per il quale saranno richiesti i pareri del Garante della protezione dei dati personali e della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per l’innovazione e le tecnologie.
Eventuali chiarimenti sulle modalità di avvio in esercizio del sistema di cooperazione possono essere richiesti:
- al servizio di help desk attivo presso l’ufficio del casellario centrale (tel. 06/97996200), dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 17:30 ed il sabato dalle 8:30 alle 13:00
- al servizio di assistenza applicativa attivo al nr. 800121151. Allo stesso servizio si dovrà ricorrere per un eventuale assistenza nell’uso delle applicazione realizzate su SIPPI
Si pregano le SS.LL. di disporre che la presente circolare sia portata a conoscenza agli Uffici Giudiziari del distretto, utilizzando ogni mezzo di trasmissione telematica.
La circolare è, comunque, reperibile sul sito del Ministero della Giustizia (www.giustizia.it) e sul sito intranet del Casellario (portal.casellario.giustizia.it).
Il Direttore generale della giustizia penale
Luigi Frunzio
Il Direttore generale per i sistemi informativi automatizzati
Stefano Aprile
Allegato A
Tipologia ufficio presente nel Sic
Sede
Corte d'appello
Codice ufficio Sic
Uff. Iscrizione
tribunale misure prevenzione
Catanzaro
Catanzaro
5426
Uff. Iscrizione
tribunale misure prevenzione
Messina
Messina
6226
Uff. Iscrizione
tribunale misure prevenzione
Milano
Milano
5438
Uff. Iscrizione
tribunale misure prevenzione
Palermo
Palermo
5493
Uff. Iscrizione
tribunale misure prevenzione
Ragusa
Catania
5389
Uff. Iscrizione
tribunale misure prevenzione
Venezia
Venezia
5452
Allegati
Modulo A (SIC/SIPPI)
Accesso al sistema di cooperazione per la trasmissione dei provvedimenti da SIPPI a SIC
Dati d’ufficio
Scarica il file
Modulo B (SIC/SIPPI)
Accesso al sistema di cooperazione per la trasmissione dei provvedimenti da SIPPI a SIC
Dati relativi al referente per la gestione degli accessi al sistema e al responsabile dell’ufficio iscrizione
Scarica il file
Modulo C (SIC/SIPPI)
Accesso al sistema di cooperazione per la richiesta dei certificati del casellario giudiziale tramite il sistema SIPPI
Scarica il file
D.P.R. 14 novembre 2002, n. 313, art. 3
D.P.R. 14 novembre 2002, n. 313, art. 15
D.P.R. 14 novembre 2002, n. 313, art. 21
D.Dirett. 25 gennaio 2007, art. 13
D.Dirett. 25 gennaio 2007, art. 25
sabato 29 gennaio 2011
"Avanti popolo", il Pci nella storia d'Italia" Roma - Alla Casa dell'Architettura, sino al 6 febbraio, documenti d'archivio, libri, manifesti, foto e filmati che raccontano il nesso strettissimo, lungo tutto il "secolo breve", tra partito comunista e storia d'Italia (link diretto al sito dell'autore)
Lavori usuranti, in pensione tre anni prima
Il Cdm approva lo schema di decreto per regolare l'accesso anticipato per chi svolge mansioni faticose. Inclusi gli operai della catena di montaggio e chi fa orario notturno. Cgil: "Finalmente si accorgono che i lavori non sono tutti uguali" (link diretto al sito dell'autore)
Pensioni, via libera Cdm a schema su lavori usuranti Il testo, sul quale verranno sentiti i sindacati, sarà trasmesso alla Conferenza Stato-Regioni e alle commissioni parlamentari
Pensioni, via libera Cdm a schema su lavori usuranti Il testo, sul quale verranno sentiti i sindacati, sarà trasmesso alla Conferenza Stato-Regioni e alle commissioni parlamentari
Aggiornamento aree tematiche
Sono stati effettuati aggiornamenti nelle varie aree tematiche dei portali:
venerdì 28 gennaio 2011
MINISTERO DELL'INTERNO DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA DIARIO Rinvio del diario della prova d'esame del concorso pubblico, per titoli ed esami, per il reclutamento di n. 1600 allievi agenti della Polizia di Stato riservato, ai sensi dell'articolo 16 della legge 23 agosto 2004, n. 226, ai volontari in ferma prefissata di un anno ovvero in rafferma annuale in servizio o in congedo. (GU n. 8 del 28-1-2011 )
Fiom/ Genova, Silp: risposta democratica polizia a violenti
Fiom/ Genova, Silp: risposta democratica polizia a violenti
"Attacco premeditato a forze ordine"
Genova, 28 gen. (TMNews) - "Occorre evidenziare l'importanza
della risposta democratica delle forze dell'ordine di Genova di
fronte al grave e dannoso comportamento di un gruppo di violenti
nei pressi della sede di Confindustria". Lo ha dichiarato il
segretario provinciale del Silp (Sindacato italiano lavoratori
polizia) Roberto Traverso, commentando i disordini avvenuti oggi
a Genova al termine della manifestazione indetta dalla Fiom per
protestare contro gli accordi separati negli stabilimenti Fiat.
"L'attacco premeditato alle forze dell'ordine con oggetti
contundenti, uova marce, pietre e tondini di ferro - ha
sottolineato Traverso - è stato contenuto senza nessuna carica di
alleggerimento. I lavoratori della polizia di Stato e di tutto il
comparto sicurezza -conclude il segretario provinciale del Silp-
continuano a subire il doppio schiaffo da parte di un Governo che
da una parte gli toglie risorse e lo umilia con il tetto
salariale e dall'altra è diventato l'obiettivo politico di chi in
questa fase delicata del paese cerca la destabilizzazione".
Fos/Cro
281820 gen 11
METALMECCANICI: GENOVA, PARTITI E SINDACATI CONDANNANO DISORDINI CORTEO FIOM =
Genova, 28 gen. - (Adnkronos) - Condanna da parte di forze
politiche e sindacali delle violenze commesse questa mattina a Genova
durante la manifestazione di Fiom Cgil. ''Purtroppo in coda al corteo
e in alcune zona del centro citta', alcuni individui estranei al
corteo Fiom e Cgil hanno provocato disordini e alcuni giornalisti sono
stati minacciati - si legge in un comunicato di Silp Cgil - Cgil e
Fiom si dissociano da ogni forma di protesta che non sia pacifica,
ritengono tali comportamenti lesivi per l'intero mondo del lavoro e
nel condannare ogni gesto di violenza esprimono la loro piena e
sincera solidarieta' ai lavoratori giornalisti che, grazie alla loro
professionalita', sanno distinguere i provocatori dai manifestanti
pacifici''.
L'ex segretario Cgil e parlamentare europeo Sergio Cofferati in
una lettera indirizzata all'Associazione ligure dei giornalisti
denuncia: ''le minacce che oggi sono state rivolte ad alcuni operatori
dell'informazione impegnati nel loro lavoro sono forme inaccettabili
di violenza e di negazione della democrazia''. (segue)
(Sca/Pn/Adnkronos)
28-GEN-11 18:51
NNNN
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della risposta democratica delle forze dell'ordine di Genova di
fronte al grave e dannoso comportamento di un gruppo di violenti
nei pressi della sede di Confindustria". Lo ha dichiarato il
segretario provinciale del Silp (Sindacato italiano lavoratori
polizia) Roberto Traverso, commentando i disordini avvenuti oggi
a Genova al termine della manifestazione indetta dalla Fiom per
protestare contro gli accordi separati negli stabilimenti Fiat.
"L'attacco premeditato alle forze dell'ordine con oggetti
contundenti, uova marce, pietre e tondini di ferro - ha
sottolineato Traverso - è stato contenuto senza nessuna carica di
alleggerimento. I lavoratori della polizia di Stato e di tutto il
comparto sicurezza -conclude il segretario provinciale del Silp-
continuano a subire il doppio schiaffo da parte di un Governo che
da una parte gli toglie risorse e lo umilia con il tetto
salariale e dall'altra è diventato l'obiettivo politico di chi in
questa fase delicata del paese cerca la destabilizzazione".
Fos/Cro
281820 gen 11
METALMECCANICI: GENOVA, PARTITI E SINDACATI CONDANNANO DISORDINI CORTEO FIOM =
Genova, 28 gen. - (Adnkronos) - Condanna da parte di forze
politiche e sindacali delle violenze commesse questa mattina a Genova
durante la manifestazione di Fiom Cgil. ''Purtroppo in coda al corteo
e in alcune zona del centro citta', alcuni individui estranei al
corteo Fiom e Cgil hanno provocato disordini e alcuni giornalisti sono
stati minacciati - si legge in un comunicato di Silp Cgil - Cgil e
Fiom si dissociano da ogni forma di protesta che non sia pacifica,
ritengono tali comportamenti lesivi per l'intero mondo del lavoro e
nel condannare ogni gesto di violenza esprimono la loro piena e
sincera solidarieta' ai lavoratori giornalisti che, grazie alla loro
professionalita', sanno distinguere i provocatori dai manifestanti
pacifici''.
L'ex segretario Cgil e parlamentare europeo Sergio Cofferati in
una lettera indirizzata all'Associazione ligure dei giornalisti
denuncia: ''le minacce che oggi sono state rivolte ad alcuni operatori
dell'informazione impegnati nel loro lavoro sono forme inaccettabili
di violenza e di negazione della democrazia''. (segue)
(Sca/Pn/Adnkronos)
28-GEN-11 18:51
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Giornata della protezione dei dati personali - Nel mondo d'oggi le informazioni si scambiano sempre più facilmente e rapidamente. Può accadere così che i dati di una persona – email, fotografie, agenda elettronica – siano creati nel Regno Unito con un software situato in Germania, trattati in India e conservati in Polonia per poi essere consultati in Spagna da un cittadino italiano. Il rapido intensificarsi dei flussi d'informazione nel mondo intero mette a dura prova il diritto alla riservatezza dei dati personali.
valdannini, sentenze, Roma, cgil,silp cgil, ruolo dei sindacati, sindacato autonomo polizia, siulp, sindacato polizia, politica, newsletter, creare newsletter, newsletter manager, newsletter software, news, varese news, news server, news calciomercato, n
POLIZIA: ESERCITAZIONE IN TRENTINO DEI SOMMOZZATORI DEL CNES DELLA SPEZIA
POLIZIA: ESERCITAZIONE IN TRENTINO DEI SOMMOZZATORI DEL CNES DELLA SPEZIA =
Roma, 28 gen. - (Adnkronos) - Domani e domenica a Lavarone, in
Trentino, i poliziotti sommozzatori del Cnes della Spezia si
eserciteranno nel corso di uno stage per testare le ultime tecniche di
soccorso. L'esercitazione, alla quale parteciperanno oltre 250
subacquei provenienti da tutta Italia, prevede immersioni sotto il
ghiaccio del lago di Lavarone e consiste nella capacita' di immergersi
al di sotto di uno spesso strato gelido in condizioni di notevole
stress psicofisico data la rigida temperatura e la scarsissima
visibilita'.
Le immersioni avverranno attraverso cinque buche del diametro di
tre metri ciascuna, appositamente aperte sulla superficie. I
sommozzatori della Polizia di Stato testeranno le ultime tecniche di
soccorso, i materiali e le attrezzature - mute stagne, erogatori,
bombole - oltre ad assistere altri subacquei nelle loro esercitazioni.
Per ogni 'buca', agli specialisti della Polizia si alterneranno
subacquei civili che si caleranno collegati con una braga alla
superficie, seguiti da un operatore in stand by pronto a intervenire
in caso di necessita'. Quella di quest'anno e' la 26esima edizione
della manifestazione.
(Sin/Pn/Adnkronos)
28-GEN-11 17:59
NNNN
Roma, 28 gen. - (Adnkronos) - Domani e domenica a Lavarone, in
Trentino, i poliziotti sommozzatori del Cnes della Spezia si
eserciteranno nel corso di uno stage per testare le ultime tecniche di
soccorso. L'esercitazione, alla quale parteciperanno oltre 250
subacquei provenienti da tutta Italia, prevede immersioni sotto il
ghiaccio del lago di Lavarone e consiste nella capacita' di immergersi
al di sotto di uno spesso strato gelido in condizioni di notevole
stress psicofisico data la rigida temperatura e la scarsissima
visibilita'.
Le immersioni avverranno attraverso cinque buche del diametro di
tre metri ciascuna, appositamente aperte sulla superficie. I
sommozzatori della Polizia di Stato testeranno le ultime tecniche di
soccorso, i materiali e le attrezzature - mute stagne, erogatori,
bombole - oltre ad assistere altri subacquei nelle loro esercitazioni.
Per ogni 'buca', agli specialisti della Polizia si alterneranno
subacquei civili che si caleranno collegati con una braga alla
superficie, seguiti da un operatore in stand by pronto a intervenire
in caso di necessita'. Quella di quest'anno e' la 26esima edizione
della manifestazione.
(Sin/Pn/Adnkronos)
28-GEN-11 17:59
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Buone pratiche in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
Buone pratiche in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoroCampagna EU-OSHA 2012-13
L’Agenzia Europea per la salute e sicurezza sul lavoro (EU-OSHA) invita i paesi europei a presentare casi studio/buone pratiche che contengano elementi e informazioni utili alla preparazione della campagna 2012-2013 che riguarderà la tematica della prevenzione nei luoghi di lavoro. In particolare il focus della campagna sarà sviluppato intorno a due elementi fondamentali: la leadership e la partecipazione dei lavoratori nella prevenzione del rischio.
Al riguardo le indicazioni di merito per la predisposizione di casi studio/buone pratiche sono riportate, nella versione inglese, nella scheda allegata. Il termine ultimo per la presentazione è il 28 gennaio 2010.
Tutti coloro che desiderano inviare casi studio/buone pratiche con le caratteristiche indicate possono inoltrare la documentazione al seguente indirizzo di posta elettronica: Div3TutelaLavoro@lavoro.gov.it.
• Scheda (versione in inglese)
L’Agenzia Europea per la salute e sicurezza sul lavoro (EU-OSHA) invita i paesi europei a presentare casi studio/buone pratiche che contengano elementi e informazioni utili alla preparazione della campagna 2012-2013 che riguarderà la tematica della prevenzione nei luoghi di lavoro. In particolare il focus della campagna sarà sviluppato intorno a due elementi fondamentali: la leadership e la partecipazione dei lavoratori nella prevenzione del rischio.
Al riguardo le indicazioni di merito per la predisposizione di casi studio/buone pratiche sono riportate, nella versione inglese, nella scheda allegata. Il termine ultimo per la presentazione è il 28 gennaio 2010.
Tutti coloro che desiderano inviare casi studio/buone pratiche con le caratteristiche indicate possono inoltrare la documentazione al seguente indirizzo di posta elettronica: Div3TutelaLavoro@lavoro.gov.it.
• Scheda (versione in inglese)
RUBY: BORRACCETTI, SU ATTI SU GIORNALE CSM INVESTA PROCURA PER EVENTUALI ASPETTI DI RILIEVO PENALE
RUBY: BORRACCETTI, SU ATTI SU GIORNALE CSM INVESTA PROCURA
PER EVENTUALI ASPETTI DI RILIEVO PENALE
(ANSA) - ROMA, 28 GEN - Il Comitato di presidenza del Csm
investa la procura di Roma sulla vicenda della pubblicazione sul
Giornale degli atti del procedimento disciplinare che 30 anni fa
ha riguardato Ilda Boccassini. La sollecitazione viene dal
consigliere del Csm Vittorio Borraccetti, togato di Magistratura
democratica.
Borraccetti ribadisce che sarebbe ''un fatto di gravita'
enorme'' se la divulgazione di quegli atti ''riservati'' fosse
avvenuta ''da parte di qualcuno al Csm, a maggior ragione da
parte di un consigliere''.
Sul punto lui non si sbilancia, ma dice:''al Csm tutti gli
accessi agli atti vengono registrati; quindi si puo' provare
facilmente chi ha avuto accesso nei giorni precedenti alla
pubblicazione del Giornale''.
In gioco non ci sarebbe dunque solo un eventuale
comportamento scorretto: ''tocca al Comitato di presidenza
accertare e poi interessare, come ritengo debba fare, la procura
della Repubblica di Roma per gli eventuali aspetti di rilievo
penale''. (ANSA).
FH
28-GEN-11 15:41 NNNN
PER EVENTUALI ASPETTI DI RILIEVO PENALE
(ANSA) - ROMA, 28 GEN - Il Comitato di presidenza del Csm
investa la procura di Roma sulla vicenda della pubblicazione sul
Giornale degli atti del procedimento disciplinare che 30 anni fa
ha riguardato Ilda Boccassini. La sollecitazione viene dal
consigliere del Csm Vittorio Borraccetti, togato di Magistratura
democratica.
Borraccetti ribadisce che sarebbe ''un fatto di gravita'
enorme'' se la divulgazione di quegli atti ''riservati'' fosse
avvenuta ''da parte di qualcuno al Csm, a maggior ragione da
parte di un consigliere''.
Sul punto lui non si sbilancia, ma dice:''al Csm tutti gli
accessi agli atti vengono registrati; quindi si puo' provare
facilmente chi ha avuto accesso nei giorni precedenti alla
pubblicazione del Giornale''.
In gioco non ci sarebbe dunque solo un eventuale
comportamento scorretto: ''tocca al Comitato di presidenza
accertare e poi interessare, come ritengo debba fare, la procura
della Repubblica di Roma per gli eventuali aspetti di rilievo
penale''. (ANSA).
FH
28-GEN-11 15:41 NNNN
SICUREZZA: SINDACATI A MANGANELLI, PAESI A RISCHIO SE GOVERNO NON INTERVIENE GIARDULLO (SILP CGIL), GOVERNO IN QUESTI MESI HA ASSUNTO IMPEGNI MAI MANTENUTI
SICUREZZA: SINDACATI A MANGANELLI, PAESI A RISCHIO SE GOVERNO NON INTERVIENE GIARDULLO (SILP CGIL), GOVERNO IN QUESTI MESI HA ASSUNTO IMPEGNI
MAI MANTENUTI
MAI MANTENUTI
Roma, 27 gen. - (Adnkronos) - "Abbiamo avuto un incontro con il
Capo della Polizia, Manganelli, che ci ha illustrato le iniziative
intraprese dal Dipartimento e dal ministro sulla manovra finanziaria.
Noi contestiamo la norma del tetto massimo del lavoro straordinario e
delle indennita' per tre anni al 31 dicembre 2010, perche' questo vuol
dire che se per i prossimi tre anni ci saranno maggiori esigenze
operative non potranno essere soddisfatte, con un grande rischio per
la sicurezza del Paese". Lo ha detto all'ADNKRONOS il segretario Silp
Cgil, Claudio Giardullo, dopo l'incontro dei sindacati con il Capo
della polizia Antonio Manganelli.
"Contestiamo anche quelle norme che congelano gli incrementi e
gli emolumenti degli operatori - ha proseguito il sindacalista -
nonostante siano stati approvati diversi odg l'estate scorsa quando e'
stata approvata la manovra, nei quali il governo si era impegnato a
rispettare la specificita' delle forze di polizia".
"Riteniamo che il governo e il ministro dell'Interno in questi
mesi abbiano assunto impegni che non sono stati mai mantuenuti - ha
aggiunto - Abbiamo detto al Capo della Polizia che se il ministro nei
tempi piu' brevi possibili non riesce ad avere il consenso del governo
per un provvedimento che sani queste norme inaccettabili, riprenderemo
la nostra mobilitazione per sensibilizzare i cittadini sui rischi seri
e concreti che il Paese sta correndo per l'attivita' operativa".
(Rre/Gs/Adnkronos)
27-GEN-11 21:31
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Tumori: Gemelli Roma, a bimbo protesi elettronica che cresce con lui
TUMORI: GEMELLI ROMA, A BIMBO PROTESI ELETTRONICA CHE CRESCE CON LUI =
PICCOLO PAZIENTE CON OSTEOSARCOMA AL FEMORE, PRIMO IMPIANTO NEL
LAZIO
Roma, 28 gen. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Una protesi in
titanio realizzata su misura, con dispositivo elettronico
miniaturizzato, impiantata con successo per la prima volta nel Lazio
in un bambino di 11 anni. Il piccolo, affetto da osteosarcoma al
femore della gamba destra, era ricoverato nell'unita' di oncologia
pediatrica del policlinico universitario Agostino Gemelli.
L'intervento, durato circa 5 ore e perfettamente riuscito, e' stato
condotto la scorsa settimana da una equipe di ortopedici e chirurghi
vascolari del policlinico dell'universita' Cattolica guidata da Giulio
Maccauro, responsabile dell'unita' operativa di oncologia ortopedica.
Al bambino e' stata applicata una protesi speciale che prevede
un meccanismo in parte elettronico e in parte meccanico, che puo'
allungarsi nel tempo, impedendo, o almeno riducendo, il rischio della
differente lunghezza degli arti. L'intervento e' in assoluto il
settimo in Italia (3 a Milano e 1 a Napoli, Brescia e Torino). Grazie
a questo modello speciale, il piccolo paziente potra' con l'aiuto dei
familiari gestire a casa il sistema di allungamento ogni qualvolta la
crescita dell'altra gamba lo richiedera'.
"Il trattamento chirurgico dei bambini in questa fascia di eta'
o anche piu' piccoli e' gravato tra le varie complicanze anche della
differente lunghezza degli arti - commenta Maccauro - poiche' quello
operato, durante l'accrescimento, rimane anche molto piu' corto
dell'altro". Entro circa 10 giorni il bambino, il cui decorso post
operatorio e' giudicato dai sanitari piu' che soddisfacente, potra'
tornare a casa.
(Com-Sof/Gs/Adnkronos)
28-GEN-11 13:03
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PICCOLO PAZIENTE CON OSTEOSARCOMA AL FEMORE, PRIMO IMPIANTO NEL
LAZIO
Roma, 28 gen. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Una protesi in
titanio realizzata su misura, con dispositivo elettronico
miniaturizzato, impiantata con successo per la prima volta nel Lazio
in un bambino di 11 anni. Il piccolo, affetto da osteosarcoma al
femore della gamba destra, era ricoverato nell'unita' di oncologia
pediatrica del policlinico universitario Agostino Gemelli.
L'intervento, durato circa 5 ore e perfettamente riuscito, e' stato
condotto la scorsa settimana da una equipe di ortopedici e chirurghi
vascolari del policlinico dell'universita' Cattolica guidata da Giulio
Maccauro, responsabile dell'unita' operativa di oncologia ortopedica.
Al bambino e' stata applicata una protesi speciale che prevede
un meccanismo in parte elettronico e in parte meccanico, che puo'
allungarsi nel tempo, impedendo, o almeno riducendo, il rischio della
differente lunghezza degli arti. L'intervento e' in assoluto il
settimo in Italia (3 a Milano e 1 a Napoli, Brescia e Torino). Grazie
a questo modello speciale, il piccolo paziente potra' con l'aiuto dei
familiari gestire a casa il sistema di allungamento ogni qualvolta la
crescita dell'altra gamba lo richiedera'.
"Il trattamento chirurgico dei bambini in questa fascia di eta'
o anche piu' piccoli e' gravato tra le varie complicanze anche della
differente lunghezza degli arti - commenta Maccauro - poiche' quello
operato, durante l'accrescimento, rimane anche molto piu' corto
dell'altro". Entro circa 10 giorni il bambino, il cui decorso post
operatorio e' giudicato dai sanitari piu' che soddisfacente, potra'
tornare a casa.
(Com-Sof/Gs/Adnkronos)
28-GEN-11 13:03
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BERLUSCONI. DE MAGISTRIS: COLPISCE UN PM PER EDUCARLI TUTTI SE E' VERA DIFFUSIONE FASCICOLO BRIGANDI' DEVE DIMETTERSI
BERLUSCONI. DE MAGISTRIS: COLPISCE UN PM PER EDUCARLI TUTTI
SE E' VERA DIFFUSIONE FASCICOLO BRIGANDI' DEVE DIMETTERSI
(DIRE) Roma, 28 gen. - "Il presidente del Consiglio, sfruttando i
media da lui controllati, e' impegnato in una guerra aperta
contro la Procura di Milano". Lo afferma Luigi de Magistris,
eurodeputato IDV e responsabile giustizia delpartito.
Si tratta, aggiunge, "di una guerra unilaterale perche'
ingaggiata soltanto da Berlusconi, il cui unico obiettivo e'
delegittimare la magistratura milanese per non rispondere delle
gravissime accuse che pendono sul suo conto e, allo stesso tempo,
mandare un monito a tutto il pianeta della giustizia perche' non
si permetta di applicare la legge nei suoi confronti. Siamo alla
logica del 'colpirne uno per educare tutti'.
"Per farlo- prosegue De Magistris-, si serve perfino dei
consiglieri del Csm: qualora venisse accertato quanto denunciato
oggi da La Repubblica, infatti, Matteo Brigandi' avrebbe compiuto
un atto gravissimo, che dovrebbe spingerlo alle dimissioni oppure
dovrebbe portare il Csm a sanzionarlo duramente".
(Com/Vid/ Dire)
12:39 28-01-11
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SE E' VERA DIFFUSIONE FASCICOLO BRIGANDI' DEVE DIMETTERSI
(DIRE) Roma, 28 gen. - "Il presidente del Consiglio, sfruttando i
media da lui controllati, e' impegnato in una guerra aperta
contro la Procura di Milano". Lo afferma Luigi de Magistris,
eurodeputato IDV e responsabile giustizia delpartito.
Si tratta, aggiunge, "di una guerra unilaterale perche'
ingaggiata soltanto da Berlusconi, il cui unico obiettivo e'
delegittimare la magistratura milanese per non rispondere delle
gravissime accuse che pendono sul suo conto e, allo stesso tempo,
mandare un monito a tutto il pianeta della giustizia perche' non
si permetta di applicare la legge nei suoi confronti. Siamo alla
logica del 'colpirne uno per educare tutti'.
"Per farlo- prosegue De Magistris-, si serve perfino dei
consiglieri del Csm: qualora venisse accertato quanto denunciato
oggi da La Repubblica, infatti, Matteo Brigandi' avrebbe compiuto
un atto gravissimo, che dovrebbe spingerlo alle dimissioni oppure
dovrebbe portare il Csm a sanzionarlo duramente".
(Com/Vid/ Dire)
12:39 28-01-11
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Berlusconi scaricato anche da Licio Gelli "RUBY:GELLI,OLTRE LIMITI, BERLUSCONI STA DISFACENDO ITALIA"
RUBY:GELLI,OLTRE LIMITI, BERLUSCONI STA DISFACENDO ITALIA
SERVIREBBERO MODFIFICHE MA C'E' UN PIANO ANCORA ATTUALE
(ANSA) - ROMA, 28 GEN - ''Quel Piano, non solo lo rifarei, ma
vorrei anche riuscire ad attuarlo, se solo avessi venti anni di
meno''. Lo afferma, in una intervista al Tempo, Licio Gelli a
proposito del progetto eversivo della P2, chiamato 'Piano di
rinascita democratica'. ''All'epoca - spiega Gelli -, se
avessimo avuto quattro mesi di tempo ancora, saremmo riusciti ad
attuarlo... In quel momento avevamo in mano tutto: la Gladio, la
P2 e... un'altra organizzazione, che ancora oggi non e' apparsa
ufficialmente, non creata da noi ma da una persona che e' ancora
viva tutt'oggi, nonostante abbia oramai tanti anni. Avevamo tre
organizzazioni, ancora quattro mesi di tempo e avremmo
sicuramente messo in pratica il Piano''. ''Che, sia chiaro -
aggiunge -, era valido allora e sarebbe valido anche adesso.
Certo, servirebbero delle modifiche, ma attuando il Piano non
saremmo arrivati alla situazione che, in Italia, si vive oggi''.
Gelli aggiunge poi un giudizio ''negativo'' su Silvio
Berlusconi. Alla domanda su che cosa sia cambiato nei loro
rapporti, replica: ''E' venuto meno rispetto a quei principi che
noi pensavamo lui avesse. E ricordi che l'ho avuto per sette
anni nella loggia, quindi credo di conoscerlo''. ''Anche questo
puttanaio delle ultime settimane - aggiunge Gelli -. Sia chiaro,
e' vero che puo' fare cio' che gli pare e piace, come e quanto
vuole, ma bisogna anche avere la capacit… di 'saperlo fare', e
poi esiste pur sempre un limite. Invece lui continua. Ha prima
disfatto la famiglia, ora sta disfacendo l'Italia. Ma nessuno
gli dice nulla. Ha commesso un reato? Se e' vero cio' che gli
viene attribuito (e credo che almeno in parte sia vero), allora
si': non avrebbe dovuto farlo, o, quantomeno, avrebbe dovuto
utilizzare sistemi piu' riservati''. (ANSA).
Y43/SB
28-GEN-11 09:52 NNNN
SERVIREBBERO MODFIFICHE MA C'E' UN PIANO ANCORA ATTUALE
(ANSA) - ROMA, 28 GEN - ''Quel Piano, non solo lo rifarei, ma
vorrei anche riuscire ad attuarlo, se solo avessi venti anni di
meno''. Lo afferma, in una intervista al Tempo, Licio Gelli a
proposito del progetto eversivo della P2, chiamato 'Piano di
rinascita democratica'. ''All'epoca - spiega Gelli -, se
avessimo avuto quattro mesi di tempo ancora, saremmo riusciti ad
attuarlo... In quel momento avevamo in mano tutto: la Gladio, la
P2 e... un'altra organizzazione, che ancora oggi non e' apparsa
ufficialmente, non creata da noi ma da una persona che e' ancora
viva tutt'oggi, nonostante abbia oramai tanti anni. Avevamo tre
organizzazioni, ancora quattro mesi di tempo e avremmo
sicuramente messo in pratica il Piano''. ''Che, sia chiaro -
aggiunge -, era valido allora e sarebbe valido anche adesso.
Certo, servirebbero delle modifiche, ma attuando il Piano non
saremmo arrivati alla situazione che, in Italia, si vive oggi''.
Gelli aggiunge poi un giudizio ''negativo'' su Silvio
Berlusconi. Alla domanda su che cosa sia cambiato nei loro
rapporti, replica: ''E' venuto meno rispetto a quei principi che
noi pensavamo lui avesse. E ricordi che l'ho avuto per sette
anni nella loggia, quindi credo di conoscerlo''. ''Anche questo
puttanaio delle ultime settimane - aggiunge Gelli -. Sia chiaro,
e' vero che puo' fare cio' che gli pare e piace, come e quanto
vuole, ma bisogna anche avere la capacit… di 'saperlo fare', e
poi esiste pur sempre un limite. Invece lui continua. Ha prima
disfatto la famiglia, ora sta disfacendo l'Italia. Ma nessuno
gli dice nulla. Ha commesso un reato? Se e' vero cio' che gli
viene attribuito (e credo che almeno in parte sia vero), allora
si': non avrebbe dovuto farlo, o, quantomeno, avrebbe dovuto
utilizzare sistemi piu' riservati''. (ANSA).
Y43/SB
28-GEN-11 09:52 NNNN
INCIDENTI LAVORO: FORESTALE CADE OSSERVANDO RAPACE E MUORE
INCIDENTI LAVORO: FORESTALE CADE OSSERVANDO RAPACE E MUORE
(ANSA) - AOSTA, 28 GEN - Un agente del corpo forestale
valdostano - Rudy Giuliano Rivelli, di 42 anni, di
Pre'-Saint-Didier - e' morto a seguito di una caduta nei pressi
del colle del Piccolo San Bernardo. L'incidente e' avvenuto ieri
e il corpo e' stato ritrovato in serata, poco dopo le 22.
Rivelli si trovava nel vallone di Chavanne, a circa 2.100
metri di quota, poco sotto il colle, dove stava effettuando,
secondo le mansioni a lui affidate, delle osservazioni su un
probabile nido di gipeto, un avvoltoio tra le piu' grandi specie
di rapace diffuse in Italia. Probabilmente, a causa di una
scivolata sul ghiaccio, e' caduto in mezzo ad alcune rocce
riportando lesioni letali. L'allarme e' scattato nel tardo
pomeriggio a seguito del mancato rientro alla caserma di
Pre'-Saint-Didier. Il corpo e' stato trovato dal Soccorso alpino
valdostano e trasportato a valle.
Delle indagini si occupa la guardia di finanza di Entreves
che oggi tornera' nel vallone di Chavanne con l'elicottero per
ulteriori accertamenti. Sono in corso anche le ricerche del cane
della vittima che ieri non e' stato trovato. (ANSA).
MZ
28-GEN-11 09:09 NNNN
(ANSA) - AOSTA, 28 GEN - Un agente del corpo forestale
valdostano - Rudy Giuliano Rivelli, di 42 anni, di
Pre'-Saint-Didier - e' morto a seguito di una caduta nei pressi
del colle del Piccolo San Bernardo. L'incidente e' avvenuto ieri
e il corpo e' stato ritrovato in serata, poco dopo le 22.
Rivelli si trovava nel vallone di Chavanne, a circa 2.100
metri di quota, poco sotto il colle, dove stava effettuando,
secondo le mansioni a lui affidate, delle osservazioni su un
probabile nido di gipeto, un avvoltoio tra le piu' grandi specie
di rapace diffuse in Italia. Probabilmente, a causa di una
scivolata sul ghiaccio, e' caduto in mezzo ad alcune rocce
riportando lesioni letali. L'allarme e' scattato nel tardo
pomeriggio a seguito del mancato rientro alla caserma di
Pre'-Saint-Didier. Il corpo e' stato trovato dal Soccorso alpino
valdostano e trasportato a valle.
Delle indagini si occupa la guardia di finanza di Entreves
che oggi tornera' nel vallone di Chavanne con l'elicottero per
ulteriori accertamenti. Sono in corso anche le ricerche del cane
della vittima che ieri non e' stato trovato. (ANSA).
MZ
28-GEN-11 09:09 NNNN
AEREO CADUTO: LOCALIZZATO IL VELIVOLO SOPRA ISOLA FOSSARA
AEREO CADUTO: LOCALIZZATO IL VELIVOLO SOPRA ISOLA FOSSARA =
(AGI) - Perugia, 28 gen. - E' stato localizzato sull'Appennino
sopra Isola Fossara, frazione di Scheggia e Pascelupo, in
provincia di Perugia, il Cessna 172 caduto ieri pomeriggio
mentre percorreva la tratta da Falconara a Foligno. Le squadre
impegnate nei soccorsi non hanno ancora raggiunto l'aereo, su
cui viaggiava il solo pilota, un uomo di 59 anni residente a
Bastia Umbra. Ostacolo principale la neve. I vigili del fuoco
stanno cercando di portarsi sul posto con un gatto delle nevi
fatto giungere appositamente. (AGI)
pg1
280937 GEN 11
NNNN
AEREO SCOMPARSO IN UMBRIA, PROSEGUONO RICERCHE =
(AGI) - Perugia, 28 gen. - Sono proseguite per tutta la notte,
ma con esito negativo, le ricerche del Cessna 172 decollato
ieri alle 14,47 dall'aeroporto di Falconara e mai arrivato a
Foligno, dove era diretto. A bordo del velivolo viaggia
soltanto il pilota, un perugino di Bastia Umbra. E' probabile
che nelle prossime ore nelle ricerche venga impiegato anche un
aereo. Ieri notte un dispositivo di allarme del velivolo e un
segnale del telefono cellulare del pilota avevano fatto
individuare il Cessna al confine tra Marche e Umbria, tra i
monti Foria, Lapinna e Costa Grande. (AGI)
Pg2/Mom
280833 GEN 11
NNNN
AEREO DISPERSO TRA UMBRIA E MARCHE, ANCORA NESSUNA TRACCIA
(ANSA) - PERUGIA, 28 GEN - Hanno dato esito negativo le ricerche
proseguite tutta la notte, sulle montagne nella zona di
Scheggia, di un piccolo aereo da turismo disperso tra Umbria e
Marche.
Impegnati vigili del fuoco, con tre squadre, e carabinieri.
Le battute sono comunque rese difficili anche dalla neve
presente nella zona. Stamani e' previsto l'impiego anche di
mezzi aerei.
Il velivolo disperso, un Cessna, era partito ieri sera
dall'aeroporto di Falconara per quello di Foligno dove pero' non
e' mai arrivato. La zona dove potrebbe essere caduto e' stata
individuata grazie ad alcuni segnali radio. (ANSA).
SEB/SEB
28-GEN-11 08:41 NNNN
(AGI) - Perugia, 28 gen. - E' stato localizzato sull'Appennino
sopra Isola Fossara, frazione di Scheggia e Pascelupo, in
provincia di Perugia, il Cessna 172 caduto ieri pomeriggio
mentre percorreva la tratta da Falconara a Foligno. Le squadre
impegnate nei soccorsi non hanno ancora raggiunto l'aereo, su
cui viaggiava il solo pilota, un uomo di 59 anni residente a
Bastia Umbra. Ostacolo principale la neve. I vigili del fuoco
stanno cercando di portarsi sul posto con un gatto delle nevi
fatto giungere appositamente. (AGI)
pg1
280937 GEN 11
NNNN
AEREO SCOMPARSO IN UMBRIA, PROSEGUONO RICERCHE =
(AGI) - Perugia, 28 gen. - Sono proseguite per tutta la notte,
ma con esito negativo, le ricerche del Cessna 172 decollato
ieri alle 14,47 dall'aeroporto di Falconara e mai arrivato a
Foligno, dove era diretto. A bordo del velivolo viaggia
soltanto il pilota, un perugino di Bastia Umbra. E' probabile
che nelle prossime ore nelle ricerche venga impiegato anche un
aereo. Ieri notte un dispositivo di allarme del velivolo e un
segnale del telefono cellulare del pilota avevano fatto
individuare il Cessna al confine tra Marche e Umbria, tra i
monti Foria, Lapinna e Costa Grande. (AGI)
Pg2/Mom
280833 GEN 11
NNNN
AEREO DISPERSO TRA UMBRIA E MARCHE, ANCORA NESSUNA TRACCIA
(ANSA) - PERUGIA, 28 GEN - Hanno dato esito negativo le ricerche
proseguite tutta la notte, sulle montagne nella zona di
Scheggia, di un piccolo aereo da turismo disperso tra Umbria e
Marche.
Impegnati vigili del fuoco, con tre squadre, e carabinieri.
Le battute sono comunque rese difficili anche dalla neve
presente nella zona. Stamani e' previsto l'impiego anche di
mezzi aerei.
Il velivolo disperso, un Cessna, era partito ieri sera
dall'aeroporto di Falconara per quello di Foligno dove pero' non
e' mai arrivato. La zona dove potrebbe essere caduto e' stata
individuata grazie ad alcuni segnali radio. (ANSA).
SEB/SEB
28-GEN-11 08:41 NNNN
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