Translate
sabato 1 ottobre 2011
giovedì 29 settembre 2011
martedì 27 settembre 2011
Sulla anzianità lavorativa interessante sentenza della Comunità Europea che tutela anche i dipendenti pubblici
- Sulla anzianità lavorativa interessante sentenza della Comunità Europea che tutela anche i dipendenti pubblici
- Contravvenzioni, la notifica effettuata all'indirizzo errato risultante al PRA non vale
- Cassazione: assistere il genitore disabile non salva dal trasferimento
- INPS. Indennità di accompagnamento in caso di ricovero in istituto.
- Agenzia Dogane. Cessione di auto/motoveicoli usati appartenenti a militari U.S.A. e N.A.T.O
- Ministero dell'istruzione. Esami di abilitazione all'esercizio delle arti sanitarie ausiliarie di ottico e di odontotecnico
- Romano: Bersani, dove é finita la Lega?
- terrorismo: polizia N.Y. potrà abbattere aereo in caso nuovo 11/9
- INAIL: Il rischio biologico nei luoghi di lavoro
- Condanna del medico sportivo che ha rilasciato il certificato nel caso in cui un giovane calciatore muoia
- Internet.Pornografia minorile. Anche se é presente un moderatore l'internatuta pedofilo non può essere scagionato
- I piazzali di autolavaggio devono essere muniti obbligatoriamente di estintori
- Il Comune deve risarcire i danni nel caso in cui si venga aggrediti da un cane randagio
- la canna fumaria del vicino provoca immissioni nocive? Va rimossa
Questo ed altro
su
lunedì 26 settembre 2011
"La domanda è: possiamo continuare a restare dipendenti dalle paturnie di Bossi e della Lega ? "
RICEVO E PUBBLICO
""
L’on. Milanese non verrà arrestato perché la maggioranza di centro destra ha fatto blocco alla Camera. Il suo collega Papa si starà chiedendo perché a lui sia capitata una sorte diversa. La spiegazione sta nell’atteggiamento ondivago della Lega Nord. La Lega arriva fino alla soglia della crisi politica, poi si ritrae e conferma la connivenza con Berlusconi.....La domanda è: possiamo continuare a restare dipendenti dalle paturnie di Bossi e della Lega ?.."
domenica 25 settembre 2011
NAPOLI: POLIZIOTTO FERITO GRAVEMENTE DA NIGERIANO
NAPOLI: POLIZIOTTO FERITO GRAVEMENTE DA NIGERIANO =
Napoli, 25 set. (Adnkronos) - Un nigeriano, clandestino, ha
aggredito la scorsa notte un poliziotto libero dal servizio
all'interno della galleria Umberto situata nel centro storico di
Napoli. Il nigeriano stava assolvendo ad alcuni bisogni fisiologici
quando e' stato notato dal poliziotto che si trovava in compagnia
della moglie, la figlia e un'amichetta. Il poliziotto ha cercato di
mettere fine all'oscenita', qualificandosi e intimando
all'extracomunitario di rivestirsi immediatamente.
Invece, il clandestino anziche' aderire alla richiesta del
poliziotto si e' scagliato contro di lui con pugni e calci ferendolo
gravemente. La moglie del poliziotto ha urlato riuscendo a richiamare
l'attenzione di una pattuglia di agenti della polizia municipale.
L'extracomunitario e' stato bloccato e arrestato.
Il poliziotto e' stato portato d'urgenza all'ospedale Vecchio
Pellegrini dove e' stato ricoverato e operato d'urgenza per
asportazione della milza. Il poliziotto ha subito anche la frattura di
due costole. Il nigeriano e' stato rinchiuso nel carcere di
Poggioreale. La polizia municipale ha poi accertato che
l'extracomunitario era stato raggiunto nei mesi scorsi da alcuni
decreti d'espulsione ed era indagato per reati di atti contro la
pubblica decenza e violenza a pubblico ufficiale.
(Iam/Zn/Adnkronos)
25-SET-11 17:17
Napoli, 25 set. (Adnkronos) - Un nigeriano, clandestino, ha
aggredito la scorsa notte un poliziotto libero dal servizio
all'interno della galleria Umberto situata nel centro storico di
Napoli. Il nigeriano stava assolvendo ad alcuni bisogni fisiologici
quando e' stato notato dal poliziotto che si trovava in compagnia
della moglie, la figlia e un'amichetta. Il poliziotto ha cercato di
mettere fine all'oscenita', qualificandosi e intimando
all'extracomunitario di rivestirsi immediatamente.
Invece, il clandestino anziche' aderire alla richiesta del
poliziotto si e' scagliato contro di lui con pugni e calci ferendolo
gravemente. La moglie del poliziotto ha urlato riuscendo a richiamare
l'attenzione di una pattuglia di agenti della polizia municipale.
L'extracomunitario e' stato bloccato e arrestato.
Il poliziotto e' stato portato d'urgenza all'ospedale Vecchio
Pellegrini dove e' stato ricoverato e operato d'urgenza per
asportazione della milza. Il poliziotto ha subito anche la frattura di
due costole. Il nigeriano e' stato rinchiuso nel carcere di
Poggioreale. La polizia municipale ha poi accertato che
l'extracomunitario era stato raggiunto nei mesi scorsi da alcuni
decreti d'espulsione ed era indagato per reati di atti contro la
pubblica decenza e violenza a pubblico ufficiale.
(Iam/Zn/Adnkronos)
25-SET-11 17:17
RICATTO A PREMIER: LEPORE, A NAPOLI NESSUN TRAPPOLONE
RICATTO A PREMIER: LEPORE, A NAPOLI NESSUN TRAPPOLONE
IL PROCURATORE: CON NOI BERLUSCONI E' STATO POCO LEALE
(ANSA) - ROMA, 25 SET - ''La Procura di Napoli, come gli
altri uffici inquirenti d'Italia, non lavora per tendere
trappole o trappoloni. Non agiamo per ingannare il prossimo.
Agitare il fantasma del trappolone era solo un espediente
difensivo''. A dirlo, in un'intervista a Repubblica,
Giandomenico Lepore, capo della Procura di Napoli che indaga sul
caso Berlusconi-Tarantini.
''Volevamo sentire Berlusconi come teste per chiarire alcuni
aspetti dell'indagine sui quali era necessario rivolgergli
alcune domande'', ribadisce Lepore. ''Se Berlusconi, dopo aver
evitato il confronto con noi, si dice a disposizione della
Procura di Roma, evidentemente si sente piu' garantito.
Ma non posso dire che abbia mostrato un atteggiamento di leale
collaborazione nei nostri confronti''.
Lepore smentisce che Berlusconi sia gia' iscritto nel
registro degli indagati. ''Valuteremo, semmai, dopo la decisione
del Riesame. Durante la discussione in udienza i colleghi hanno
sviluppato tutte le ipotesi e affrontato tutti gli scenari di
una vicenda che e' stata caratterizzata da piu' fasi e di
un'indagine che si e' arricchita di elementi nuovi durante il
suo cammino''. Comunque, precisa Lepore intervistato anche dal
Mattino, "il presidente del Consiglio, cosi' come il presidente
della Repubblica del resto, pur essendo un cittadino
privilegiato con prerogative particolari, resta un cittadino
italiano e,come tale, sottoposto alla legge".
Sulla rivendicazione della competenza, ''non siamo aggrappati
ad alcuna indagine, ne' innamorati dell'inchiesta come sostiene
qualcuno'', spiega il procuratore. ''Come la difesa, anche la
Procura utilizza gli strumenti di legge per far rispettare le
regole che riteniamo debbano essere applicate''.
Nell'intervista Lepore interviene anche sul caso Milanese.
''Dopo l'autorizzazione concessa per Papa credevo si fosse
cambiato registro, invece devo rilevare un passo indietro'',
commenta.(ANSA).
Y89-PAT
25-SET-11 09:25 NNNN
IL PROCURATORE: CON NOI BERLUSCONI E' STATO POCO LEALE
(ANSA) - ROMA, 25 SET - ''La Procura di Napoli, come gli
altri uffici inquirenti d'Italia, non lavora per tendere
trappole o trappoloni. Non agiamo per ingannare il prossimo.
Agitare il fantasma del trappolone era solo un espediente
difensivo''. A dirlo, in un'intervista a Repubblica,
Giandomenico Lepore, capo della Procura di Napoli che indaga sul
caso Berlusconi-Tarantini.
''Volevamo sentire Berlusconi come teste per chiarire alcuni
aspetti dell'indagine sui quali era necessario rivolgergli
alcune domande'', ribadisce Lepore. ''Se Berlusconi, dopo aver
evitato il confronto con noi, si dice a disposizione della
Procura di Roma, evidentemente si sente piu' garantito.
Ma non posso dire che abbia mostrato un atteggiamento di leale
collaborazione nei nostri confronti''.
Lepore smentisce che Berlusconi sia gia' iscritto nel
registro degli indagati. ''Valuteremo, semmai, dopo la decisione
del Riesame. Durante la discussione in udienza i colleghi hanno
sviluppato tutte le ipotesi e affrontato tutti gli scenari di
una vicenda che e' stata caratterizzata da piu' fasi e di
un'indagine che si e' arricchita di elementi nuovi durante il
suo cammino''. Comunque, precisa Lepore intervistato anche dal
Mattino, "il presidente del Consiglio, cosi' come il presidente
della Repubblica del resto, pur essendo un cittadino
privilegiato con prerogative particolari, resta un cittadino
italiano e,come tale, sottoposto alla legge".
Sulla rivendicazione della competenza, ''non siamo aggrappati
ad alcuna indagine, ne' innamorati dell'inchiesta come sostiene
qualcuno'', spiega il procuratore. ''Come la difesa, anche la
Procura utilizza gli strumenti di legge per far rispettare le
regole che riteniamo debbano essere applicate''.
Nell'intervista Lepore interviene anche sul caso Milanese.
''Dopo l'autorizzazione concessa per Papa credevo si fosse
cambiato registro, invece devo rilevare un passo indietro'',
commenta.(ANSA).
Y89-PAT
25-SET-11 09:25 NNNN
ALLARME BOMBA IN AEROPORTO REGGIO CALABRIA, SCALO CHIUSO
ALLARME BOMBA IN AEROPORTO REGGIO CALABRIA, SCALO CHIUSO
(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 25 SET - L' aeroporto di Reggio
Calabria e' stato chiuso dopo che una telefonata anonima giunta
alla torre di controllo ha annunciato la presenza nello scalo di
una bomba.
I vigili del fuoco stanno effettuando i controlli, ma al
momento non e' stato trovato nulla. Per disporre la riapertura
dello scalo, comunque, si attende la conclusione degli
accertamenti. (ANSA).
DED
25-SET-11 09:30 NNNN
FALSO ALLARME BOMBA ALL'AEROPORTO DI REGGIO CALABRIA =
(AGI) Reggio Calabria, 25 set - E' durato un paio di ore
l'allarme bomba, rivelatosi infondato, scattato all'aeroporto
di Reggio Calabria. Una telefonata anonima giunta alla torre
di controllo avvisava infatti della presenza di un ordigno
all'interno dello scalo, che e' stato immediatamente chiuso.
Sono subito scattati i controlli del vigili del fuoco e della
Polaria che pero' non hanno dato alcun esito. Si e' avuta cosi'
la conferma che si sia trattato di uno scherzo, peraltro posto
in essere in un momento in cui non erano previsti arrivi ne'
partenze. Per i passeggeri, dunque, non c'e' stato alcun
disagio e l'aeroporto e' stato regolarmente riaperto gia' in
mattinata. (AGI)
Rc1/mld
251050 SET 11
(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 25 SET - L' aeroporto di Reggio
Calabria e' stato chiuso dopo che una telefonata anonima giunta
alla torre di controllo ha annunciato la presenza nello scalo di
una bomba.
I vigili del fuoco stanno effettuando i controlli, ma al
momento non e' stato trovato nulla. Per disporre la riapertura
dello scalo, comunque, si attende la conclusione degli
accertamenti. (ANSA).
DED
25-SET-11 09:30 NNNN
FALSO ALLARME BOMBA ALL'AEROPORTO DI REGGIO CALABRIA =
(AGI) Reggio Calabria, 25 set - E' durato un paio di ore
l'allarme bomba, rivelatosi infondato, scattato all'aeroporto
di Reggio Calabria. Una telefonata anonima giunta alla torre
di controllo avvisava infatti della presenza di un ordigno
all'interno dello scalo, che e' stato immediatamente chiuso.
Sono subito scattati i controlli del vigili del fuoco e della
Polaria che pero' non hanno dato alcun esito. Si e' avuta cosi'
la conferma che si sia trattato di uno scherzo, peraltro posto
in essere in un momento in cui non erano previsti arrivi ne'
partenze. Per i passeggeri, dunque, non c'e' stato alcun
disagio e l'aeroporto e' stato regolarmente riaperto gia' in
mattinata. (AGI)
Rc1/mld
251050 SET 11
sabato 24 settembre 2011
Medicina: scoperta molecola che mette KO la memoria
MEDICINA: SCOPERTA MOLECOLA CHE METTE KO LA MEMORIA
INATTIVANDOLA SI POTREBBERO CURARE ANZIANI SMEMORATI E ALZHEIMER
(ANSA) - ROMA, 24 SET - Scoperta una molecolina che erode la
memoria, e che potrebbe divenire un ottimo bersaglio
farmacologico contro Alzheimer e declino cognitivo tipico della
terza eta'.
Si tratta di un piccolo Rna (una corta sequenza genetica
simile a un pezzetto di Dna) che abbonda nel cervello di animali
anziani o con il morbo di Alzheimer, spiega, intervistato
dall'ANSA, Andre Fischer dell'Istituto Europeo di Neuroscienze
di G”ttingen, in Germania.
Mettendo KO questa molecola (chiamata miR-34c) la memoria
viene ripristinata negli animali, ha dimostrato Fischer in una
ricerca pubbblicata sulla rivista edita da Nature EMBO Journal.
Gli esperti hanno evidenziato la presenza di miR-34C nel
cervello (in particolare nell'ippocampo, sede della memoria) di
topolini con problemi di memoria o animali malati di Alzheimer.
E' emerso che miR-34c gioca un ruolo chiave sia nel fisiologico
declino mnemonico dell'anziano sia nell'Alzheimer, spiega
Fischer.
''Poi abbiamo usato un inibitore di miR-34C che si lega ad
essa e la spegne'', spiega Fischer. Spegnendo miR-34C si
ripristina una migliore performance mnemonica sia nei topi
anziani sia in quelli malati.
''Crediamo che miR-34c regoli l'attivita' di un network di
geni e proteine - afferma lo scienziato. Per ora abbiamo visto
che spegne la molecola SIRT1, non a caso precedentemente
implicata in patologie neurodegenerative''.
Inibitori di miR-34c potrebbero divenire farmaci contro
l'Alzheimer, per questo i prossimi passi della nostra ricerca
consistono nel trovare strategie per somministrare tali
inibitori facendoli arrivare dritti al cervello. Inoltre -
conclude - crediamo che miR34c possa essere usato come marcatore
molecolare della progressione della malattia'' (maggiore e' la
concentrazione di miR34c nel cervello piu' 'il male e' in stadio
avanzato).
Y27-MRB/CAV
INATTIVANDOLA SI POTREBBERO CURARE ANZIANI SMEMORATI E ALZHEIMER
(ANSA) - ROMA, 24 SET - Scoperta una molecolina che erode la
memoria, e che potrebbe divenire un ottimo bersaglio
farmacologico contro Alzheimer e declino cognitivo tipico della
terza eta'.
Si tratta di un piccolo Rna (una corta sequenza genetica
simile a un pezzetto di Dna) che abbonda nel cervello di animali
anziani o con il morbo di Alzheimer, spiega, intervistato
dall'ANSA, Andre Fischer dell'Istituto Europeo di Neuroscienze
di G”ttingen, in Germania.
Mettendo KO questa molecola (chiamata miR-34c) la memoria
viene ripristinata negli animali, ha dimostrato Fischer in una
ricerca pubbblicata sulla rivista edita da Nature EMBO Journal.
Gli esperti hanno evidenziato la presenza di miR-34C nel
cervello (in particolare nell'ippocampo, sede della memoria) di
topolini con problemi di memoria o animali malati di Alzheimer.
E' emerso che miR-34c gioca un ruolo chiave sia nel fisiologico
declino mnemonico dell'anziano sia nell'Alzheimer, spiega
Fischer.
''Poi abbiamo usato un inibitore di miR-34C che si lega ad
essa e la spegne'', spiega Fischer. Spegnendo miR-34C si
ripristina una migliore performance mnemonica sia nei topi
anziani sia in quelli malati.
''Crediamo che miR-34c regoli l'attivita' di un network di
geni e proteine - afferma lo scienziato. Per ora abbiamo visto
che spegne la molecola SIRT1, non a caso precedentemente
implicata in patologie neurodegenerative''.
Inibitori di miR-34c potrebbero divenire farmaci contro
l'Alzheimer, per questo i prossimi passi della nostra ricerca
consistono nel trovare strategie per somministrare tali
inibitori facendoli arrivare dritti al cervello. Inoltre -
conclude - crediamo che miR34c possa essere usato come marcatore
molecolare della progressione della malattia'' (maggiore e' la
concentrazione di miR34c nel cervello piu' 'il male e' in stadio
avanzato).
Y27-MRB/CAV
Governo/ Di Pietro: Cacciamo il piccolo raìs di palazzo Grazioli
Governo/ Di Pietro: Cacciamo il piccolo raìs di palazzo
Grazioli
"L'informazione di regime nasconde la realtà agli italiani"
Roma, 24 set. (TMNews) - "La verità che l'informazione di regime
nasconde agli italiani è molto semplice. Per convincere i poveri
investitori ad accattarsi i nostri titoli di Stato, nonostante
Berlusconi, dobbiamo pagargli interessi altissimi. La cassaforte
riempita con le manovre che saccheggiano i cittadini si svuota
immediatamente per pagare quegli interessi". Lo scrive sul suo
blog il presidente dell`Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.
"Finché Berlusconi resta al governo - afferma Di Pietro -
manovre, tasse, tagli alla spesa pubblica non servono a niente: è
come riempire d'acqua un barile con un buco enorme nel fondo.
Anche in questo Berlusconi somiglia al suo amico Gheddafi che ha
resistito, fino all'ultimo, nel bunker a costo di esporre il suo
Paese alla distruzione. La Libia è stata devastata dalle bombe e
l'Italia lo è dalla crisi e dallo spread. Per questo non possiamo
aspettare: Berlusconi se ne deve andare subito. Non lo farà da
solo, dal momento che coscienza non ne ha, e non lo
costringeranno i suoi gerarchi, che sono ancora più servili e
irresponsabili di quanto non fossero quelli di Tripoli".
"L'unico modo - prosegue l'ex pm - è che siano i cittadini a
spingere perché il nostro gheddafino sia costretto a lasciare il
bunker. La mozione di sfiducia dell'IdV e del Pd contro il
ministro Saverio Romano è l'occasione per iniziare a farlo.
Romano è accusato di essere legato a Cosa nostra. E' stato
nominato ministro in cambio del voto con cui l'anno scorso ha
salvato Berlusconi. E` la bandiera di questo Parlamento composto,
in buona parte, da escort della politica".
"Oggi - scrive Di Pietro - ricatta i suoi compagni di maggioranza
e di merende, facendo sapere che se sarà sfiduciato farà cadere
il governo. La maggioranza si prepara, mercoledì prossimo, a
salvargli la poltrona col voto di una Lega che ha ormai tradito
tutti i propri antichi ideali, in cambio delle lenticchie di
Arcore. Solo se i cittadini si faranno sentire con forza e in
ogni modo possibile questo ministro venduto e ricattatore
smetterà di coprire di vergogna l'Italia. E subito dopo -
conclude - sarà il turno del piccolo Raìs di palazzo Grazioli".
Gic
241317 set 11
"L'informazione di regime nasconde la realtà agli italiani"
Roma, 24 set. (TMNews) - "La verità che l'informazione di regime
nasconde agli italiani è molto semplice. Per convincere i poveri
investitori ad accattarsi i nostri titoli di Stato, nonostante
Berlusconi, dobbiamo pagargli interessi altissimi. La cassaforte
riempita con le manovre che saccheggiano i cittadini si svuota
immediatamente per pagare quegli interessi". Lo scrive sul suo
blog il presidente dell`Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.
"Finché Berlusconi resta al governo - afferma Di Pietro -
manovre, tasse, tagli alla spesa pubblica non servono a niente: è
come riempire d'acqua un barile con un buco enorme nel fondo.
Anche in questo Berlusconi somiglia al suo amico Gheddafi che ha
resistito, fino all'ultimo, nel bunker a costo di esporre il suo
Paese alla distruzione. La Libia è stata devastata dalle bombe e
l'Italia lo è dalla crisi e dallo spread. Per questo non possiamo
aspettare: Berlusconi se ne deve andare subito. Non lo farà da
solo, dal momento che coscienza non ne ha, e non lo
costringeranno i suoi gerarchi, che sono ancora più servili e
irresponsabili di quanto non fossero quelli di Tripoli".
"L'unico modo - prosegue l'ex pm - è che siano i cittadini a
spingere perché il nostro gheddafino sia costretto a lasciare il
bunker. La mozione di sfiducia dell'IdV e del Pd contro il
ministro Saverio Romano è l'occasione per iniziare a farlo.
Romano è accusato di essere legato a Cosa nostra. E' stato
nominato ministro in cambio del voto con cui l'anno scorso ha
salvato Berlusconi. E` la bandiera di questo Parlamento composto,
in buona parte, da escort della politica".
"Oggi - scrive Di Pietro - ricatta i suoi compagni di maggioranza
e di merende, facendo sapere che se sarà sfiduciato farà cadere
il governo. La maggioranza si prepara, mercoledì prossimo, a
salvargli la poltrona col voto di una Lega che ha ormai tradito
tutti i propri antichi ideali, in cambio delle lenticchie di
Arcore. Solo se i cittadini si faranno sentire con forza e in
ogni modo possibile questo ministro venduto e ricattatore
smetterà di coprire di vergogna l'Italia. E subito dopo -
conclude - sarà il turno del piccolo Raìs di palazzo Grazioli".
Gic
241317 set 11
venerdì 23 settembre 2011
COMANDO GENERALE DELL'ARMA DEI CARABINIERI AVVISO Aumento dei posti del concorso, per esami e titoli, per il reclutamento di 1548 allievi carabinieri effettivi, riservato, ai sensi dell'articolo 2199 del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, ai volontari delle Forze armate in ferma prefissata di un anno o quadriennale ovvero in rafferma annuale, in servizio o in congedo. (GU n. 76 del 23-9-2011 )
Ai sensi dell'art. 642 del decreto legislativo 15 marzo 2010, n.
66 e dell'art. 1, comma 3 del bando di concorso per esami e titoli,
per il reclutamento di 1.548 allievi carabinieri effettivi,
riservato, ai sensi dell'art. 2199 del decreto legislativo 15 marzo
2010, n. 66, ai volontari delle Forze armate in ferma prefissata di
un anno o quadriennale ovvero in rafferma annuale, in sevizio o in
congedo (Gazzetta Ufficiale della Republicat italiana 4ª Serie
speciale, n. 24 del 25 marzo 2011), che prevede la facolta' per il
Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri di modificare il numero
dei posti messi a concorso per sopravvenute esigenze di interesse
pubblico, il numero dei posti a concorso indicato nell'art. 1, comma
1, del predetto bando di concorso e' complessivamente incrementato di
4 unita', da 1.548 a 1.552, cosi' ripartiti:
n. 1.062, da immettere direttamente nell'Arma dei carabinieri a
conclusione della ferma di un anno quale volontario nelle Forze
Armate;
n. 490, da immettere nell'Arma dei carabinieri a conclusione
della ferma di quattro anni quale volontario nelle Forze Armate.
DECRETO 22 giugno 2011 Struttura del Segretariato generale della difesa - Direzione nazionale degli armamenti, delle direzioni generali e degli uffici centrali del Ministero della difesa, in attuazione dell'articolo 1, comma 1, lettera g), n. 3, del decreto del Presidente della Repubblica 15 dicembre 2010, n. 270, recante modifiche al testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 90, a norma dell'articolo 2, commi da 8-bis a 8-sexies, del decreto-legge 30 dicembre 2009, n. 194, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2010, n. 25. (11A12389) (GU n. 222 del 23-9-2011 - Suppl. Ordinario n.211)
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 22 settembre 2011 Dichiarazione dell'eccezionale rischio di compromissione degli interessi primari in conseguenza del rientro sulla terra del veicolo spaziale NASA UPPER atmosphere research satellite (UARS), ai sensi dell'articolo 3, comma 1, del decreto legge 4 novembre 2002, n. 245, convertito con modificazioni dall'articolo 1 della legge 27 dicembre 2002, n. 286. (11A12611) (GU n. 222 del 23-9-2011 )
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Visti gli articoli 5, comma 1, e 2, comma 1, lettera c) della legge
24 febbraio 1992, n. 225;
Visti gli articoli 2, comma 1, e 3, comma 1, del decreto-legge 4
novembre 2002, n. 245, convertito con modificazioni dall'art. 1 della
legge 27 dicembre 2002, n. 286;
Visto l'art. 107 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, convertito, con
modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401;
Considerato che per il giorno 22 settembre 2011 e' previsto un
impatto di frammenti del satellite UARS sulla superficie del nostro
pianeta, con una probabilita' di provocare un numero di vittime
superiore alla soglia di attenzione adottata a livello
internazionale;
Considerato inoltre che non e' escluso che uno o piu' frammenti del
satellite UARS possano cadere nel territorio del Nord d'Italia in un
intervallo di possibile caduta compreso tra le ore 21,25 di venerdi'
23 settembre 2011 e le ore 4,12 di sabato 24 settembre 2011;
Considerata l'eccezionalita' della situazione anche tenuto conto
delle informazioni acquisite nell'ambito del Comitato operativo di
cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 21
novembre 2006 indetto in data odierna, e la necessita' di porre in
essere i necessari interventi finalizzati a fronteggiare l'evolversi
dei fatti;
Su proposta del Capo del Dipartimento della protezione civile;
Decreta:
Art. 1
1. Ai sensi e per gli effetti dell'art. 5, comma 1, della legge 24
febbraio 1992, n. 225, e dell'art. 3, comma 1, del decreto-legge 4
novembre 2002, n. 245, convertito con modificazioni dall'art. 1 della
legge 27 dicembre 2002, n. 286, in considerazione di quanto espresso
in premessa, e' disposto il coinvolgimento delle strutture operative
nazionali del Servizio nazionale della protezione civile in
conseguenza del rientro sulla terra del veicolo spaziale NASA UPPER
atmosphere research satellite (UARS).
2. Al Capo del Dipartimento della protezione civile della
Presidenza del Consiglio dei Ministri e' attribuito l'incarico di
Commissario delegato per l'adozione di ogni indispensabile
provvedimento su tutto il territorio del Nord d'Italia per assicurare
ogni forma di assistenza e di tutela degli interessi pubblici primari
delle popolazioni interessate, nonche' ogni misura idonea alla
salvaguardia delle vite umane.
Il presente decreto verra' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana.
Roma, 22 settembre 2011
Il Presidente: Berlusconi
Omniroma "Criminalità....Il dossier presentato dal Silp Cgil in relazione alla mappa delle infiltrazioni malavitose da me letto oggi in aula consiliare nel quale si fanno nomi e cognomi dei clan malavitosi presenti nel nostro territorio, e' stato confermato dal dossier di pubblica consultazione, redatto dal ministero dell'Interno e portato all'attenzione del Consiglio dal sottosegretario Mantovano..."
Omniroma-CRIMINALITÀ,
ORNELI (PD): CONTROLLO MUNICIPIO XIII SU NUOVO BANDO SPIAGGE LIBERE
(OMNIROMA) Ostia, 23 SET - "Al di la' della collocazione politica, siamo
grati del confronto avuto oggi con il sottosegretario Mantovano che ha
confermato come le denunce del Pd ma anche di numerose forze sociali sulle
numerose infiltrazioni della criminalita' organizzata ad Ostia siano reali e
allarmanti. Il dossier presentato dal Silp Cgil in relazione alla mappa
delle infiltrazioni malavitose da me letto oggi in aula consiliare nel quale
si fanno nomi e cognomi dei clan malavitosi presenti nel nostro territorio,
e' stato confermato dal dossier di pubblica consultazione, redatto dal
ministero dell'Interno e portato all'attenzione del Consiglio dal
sottosegretario Mantovano. Ora credo sia fondamentale che sul tema
dell'affidamento delle spiagge libere le cui concessioni sono scadute da un
anno, il municipio XIII si prenda la responsabilita' di imporre che il nuovo
bando sia fatto sotto il controllo municipale e che la commissione che se ne
occupera' sia di altissimo livello e includa la presenza di magistrati". Lo
ha dichiarato il consigliere Pd del municipio XIII, Paolo
Orneli. a margine
del Consiglio straordinario del XIII Municipio sulle “Infiltrazioni
Criminali all’interno del tessuto economico del territorio”.
gnt
231621 SET 11
gnt
Omniroma-SICUREZZA, PECORARO: A ROMA 300 CC E 60 AGENTI: RAFFORZEREMO
ORGANICO OSTIA
(OMNIROMA) Ostia, 23 SET - Si è svolto questa mattina, presso l’Aula
Consiliare del XIII Municipio, il Consiglio Straordinario del XIII
Municipio, richiesto dall'opposizione municipale, sulle “Infiltrazioni
criminali all’interno del tessuto economico del territorio”.
"Ci tenevo a partecipare - ha dichiarato il Prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro nel corso del suo intervento in aula - anche perche' sono cittadino di questo territorio. E' vero che su Ostia si sono succedute varie famiglie criminali e lo dimostrano le operazioni fatte dalle forze dell'ordine. Operazioni che non chiudono il discorso, ma dimostrano la volonta' dello Stato di disarticolare e impedire che famiglie criminali attecchiscano sul litorale di Ostia. Dei 28 omicidi avvenuti, nessuno si e' concretizzato a Ostia. Inoltre uno solo di questi omicidi e' attribuibile alla criminalita' organizzata. Gli altri sono dovuti per futili motivi, per motivi passionali, rapine da parte di tossicodipendenti. Attenzione quindi - ha continuato - ad attribuire forme di violenza alla criminalita' organizzata. Cerchiamo di non ledere l'immagine della nostra citta'. Ne' a Ostia, ne' a Roma c'e' il controllo del territorio da parte della criminalita' organizzata. C'e' il controllo delle forze dell'ordine, anche se siamo in pochi rispetto a una citta' di 300 mila abitanti. Grazie al sottosegretario Mantovano arrivano per ora 360 uomini, 300 carabinieri e 60 agenti. Faro' in modo di poter rafforzare gli organici di Ostia. Roma si e' evoluta e ampliata in maniera disordinata. Nella zona di Acilia o di Casal Palocco sono nati palazzoni senza servizi e privi di una pianificazione, di una progettualita'. Il mio sforzo e' di pianificare e rivedere il posizionamento dei presidi perche' e' necessario dare maggiore sicurezza. Le forze di Polizia di Roma sono a disposizione per migliorare la situazione di Ostia sotto due aspetti. Il primo e' monitorare gli esercizi commerciali per evitare che ci siano nuove infiltrazioni. Secondo: un controllo del territorio ancora più forte".
A prendere parte all’assise, anche Alfredo Mantovano, Sottosegretario di Stato al Ministero degli Interni, Fabrizio Santori, Presidente della Commissione Speciale Politiche per la Sicurezza di Roma Capitale.
“Quello delle infiltrazioni criminali - ha dichiarato Giacomo Vizzani, Presidente XIII Municipio - all’interno del tessuto economico sul territorio è un argomento molto importante, degno della massima attenzione, che porterà allo sviluppo di ulteriori sinergie tra forze dell’ordine e amministrazione, che resta parte attiva nel processo di monitoraggio".
gnt
231721 SET 11
"Ci tenevo a partecipare - ha dichiarato il Prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro nel corso del suo intervento in aula - anche perche' sono cittadino di questo territorio. E' vero che su Ostia si sono succedute varie famiglie criminali e lo dimostrano le operazioni fatte dalle forze dell'ordine. Operazioni che non chiudono il discorso, ma dimostrano la volonta' dello Stato di disarticolare e impedire che famiglie criminali attecchiscano sul litorale di Ostia. Dei 28 omicidi avvenuti, nessuno si e' concretizzato a Ostia. Inoltre uno solo di questi omicidi e' attribuibile alla criminalita' organizzata. Gli altri sono dovuti per futili motivi, per motivi passionali, rapine da parte di tossicodipendenti. Attenzione quindi - ha continuato - ad attribuire forme di violenza alla criminalita' organizzata. Cerchiamo di non ledere l'immagine della nostra citta'. Ne' a Ostia, ne' a Roma c'e' il controllo del territorio da parte della criminalita' organizzata. C'e' il controllo delle forze dell'ordine, anche se siamo in pochi rispetto a una citta' di 300 mila abitanti. Grazie al sottosegretario Mantovano arrivano per ora 360 uomini, 300 carabinieri e 60 agenti. Faro' in modo di poter rafforzare gli organici di Ostia. Roma si e' evoluta e ampliata in maniera disordinata. Nella zona di Acilia o di Casal Palocco sono nati palazzoni senza servizi e privi di una pianificazione, di una progettualita'. Il mio sforzo e' di pianificare e rivedere il posizionamento dei presidi perche' e' necessario dare maggiore sicurezza. Le forze di Polizia di Roma sono a disposizione per migliorare la situazione di Ostia sotto due aspetti. Il primo e' monitorare gli esercizi commerciali per evitare che ci siano nuove infiltrazioni. Secondo: un controllo del territorio ancora più forte".
A prendere parte all’assise, anche Alfredo Mantovano, Sottosegretario di Stato al Ministero degli Interni, Fabrizio Santori, Presidente della Commissione Speciale Politiche per la Sicurezza di Roma Capitale.
“Quello delle infiltrazioni criminali - ha dichiarato Giacomo Vizzani, Presidente XIII Municipio - all’interno del tessuto economico sul territorio è un argomento molto importante, degno della massima attenzione, che porterà allo sviluppo di ulteriori sinergie tra forze dell’ordine e amministrazione, che resta parte attiva nel processo di monitoraggio".
gnt
231721 SET 11
Omniroma-MUNICIPIO XIII, TOUADI (PD): "BENE CONSIGLIO SU MAFIE"
(OMNIROMA) Roma, 23 SET - “Le infiltrazioni mafiose nel tessuto
produttivo di Ostia sono un fenomeno gravissimo che non nasce certo
oggi. Il
consiglio straordinario, richiesto dal Pd e dalle opposizioni e svoltosi oggi nel XIII municipio alla presenza
del sottosegretario Mantovano e del prefetto di Roma Pecoraro, e' stato un momento di importante presa di coscienza e un segnale forte di impegno verso la cittadinanza”. E’ quanto dichiara, in una nota, Jean-Leonard Touadi, deputato del Partito Democratico ed ex assessore alla Sicurezza. “Da quando sono a Montecitorio ho presentato al ministro Maroni ben 10 interrogazioni parlamentari sul tema – l’ultima delle quali, su Ostia, proprio l’altro ieri – ricevendo in cambio solamente silenzio - prosegue la nota - Va dato atto invece a Mantovano di avere risposto senza minimizzare alle
circostanze dettagliate che oggi il consigliere del Pd ed ex presidente del municipio Paolo Orneli ha avuto il coraggio e la lucidita' di mettere a fuoco nel dibattito in aula. Il sottosegretario si e' impegnato a convocare per ottobre il
comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza su Ostia, segno evidente che la questione delle infiltrazioni mafiose
e' un problema grave e presente sul territorio. Accolgo con soddisfazione questa decisione e mi auguro che anche il
prossimo patto per Roma sicura dara' la dovuta attenzione alle problematiche del litorale. Per quanto mi riguarda,
continuero' con il mio lavoro di denuncia parlamentare".
finche' non riceverò le risposte che i cittadini romani
attendono”.
red
231536 SET 11
consiglio straordinario, richiesto dal Pd e dalle opposizioni e svoltosi oggi nel XIII municipio alla presenza
del sottosegretario Mantovano e del prefetto di Roma Pecoraro, e' stato un momento di importante presa di coscienza e un segnale forte di impegno verso la cittadinanza”. E’ quanto dichiara, in una nota, Jean-Leonard Touadi, deputato del Partito Democratico ed ex assessore alla Sicurezza. “Da quando sono a Montecitorio ho presentato al ministro Maroni ben 10 interrogazioni parlamentari sul tema – l’ultima delle quali, su Ostia, proprio l’altro ieri – ricevendo in cambio solamente silenzio - prosegue la nota - Va dato atto invece a Mantovano di avere risposto senza minimizzare alle
circostanze dettagliate che oggi il consigliere del Pd ed ex presidente del municipio Paolo Orneli ha avuto il coraggio e la lucidita' di mettere a fuoco nel dibattito in aula. Il sottosegretario si e' impegnato a convocare per ottobre il
comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza su Ostia, segno evidente che la questione delle infiltrazioni mafiose
e' un problema grave e presente sul territorio. Accolgo con soddisfazione questa decisione e mi auguro che anche il
prossimo patto per Roma sicura dara' la dovuta attenzione alle problematiche del litorale. Per quanto mi riguarda,
continuero' con il mio lavoro di denuncia parlamentare".
finche' non riceverò le risposte che i cittadini romani
attendono”.
red
231536 SET 11
Omniroma-CRIMINALITÀ, PECORARO: A OSTIA NO GUERRA FRA BANDE MA
INFILTRAZIONI ECONOMICHE
(OMNIROMA) Ostia, 23 SET - In merito agli incendi dolosi avvenuti a
danno di chioschi del litorale di Ostia, il Prefetto di Roma
Giuseppe Pecoraro a margine del Consiglio straordinario del XIII
Municipio sulle “Infiltrazioni Criminali all’interno del tessuto
economico del territorio”, ha dichiarato che: "Nel comitato che
istituiremo per l'ordine e la sicurezza su Ostia, inviteremo
l'attivita' giudiziaria e cosi' capiremo qualcosa di più. Gli
incendi riguardano solitamente il rischio di infiltrazioni
economiche da parte della criminalita' organizzata. Mentre le
gambizzazioni si verificano per un mancato pagamento o per uno
'sgarro' da parte di una banda nei confronti di soggetti di un'altra
banda. Ostia non c'e' questo tipo di fenomeno. Ci sono stati degli
incendi e questo riguarda il rischio di infiltrazioni criminali a
fini economici più che situazioni di guerra tra bande".
gnt
231517 SET 11
gnt
231517 SET 11
Omniroma-SICUREZZA, PECORARO: ORGANICO ROMA SOTTOSTIMATO DEL 10
%, UTILIZZARE SCUOLE GDF
(OMNIROMA) Ostia, 23 SET - "L'organico delle forze dell'ordine a
Roma e' sottostimato del 10 per cento circa, con punte che
sfiorano il 15 per cento. Ostia e' sul 10-12 per cento. Per
coadiuvare polizia e carabinieri, dobbiamo utilizzare meglio e
di più le scuole della Guardia di Finanza anche quelle di Ostia.
Non sull'ordine pubblico perche' non e' un problema che riguarda
Ostia, ma per un problema di sicurezza pubblica. Potrebbe essere
utile il pattugliamento del territorio insieme alle altre forze
dell'ordine". Lo ha dichiarato il Prefetto di Roma, Giuseppe
Pecoraro a margine del Consiglio straordinario del XIII
Municipio sulle “Infiltrazioni Criminali all’interno del tessuto
economico del territorio” che si e' svolto questa mattina
nell'aula consiliare del Municipio XIII.
gnt
231451 SET 11
gnt
231451 SET 11
Omniroma-RICICLAGGIO, MANTOVANO: "STIAMO STUDIANDO
COINVOLGIMENTO POLIZIA LOCALE"
(OMNIROMA) Roma, 23 SET - "Nel patto per Roma Sicura ci
stiamo ponendo la questione del coinvolgimento della Polizia
locale nel sistema di prevenzione nel contrasto del
riciclaggio. La Guardia di Finanza e la Dia se ne occupano
in modo mirato, la Polizia locale ha dei sensori che
permettono di lanciare subito un segnale d'allarme, grazie
alla conoscenza del territorio. Non deve fare contrasto anti
riciclaggio, ma avviare un canale di segnalazione. Stiamo
studiando come farlo nel rispetto delle competenze di
tutti". Lo ha dichiarato Alfredo Mantovano, Sottosegretario
di Stato Ministero degli Interni nel corso del suo
intervento durante il Consiglio Straordinario del XIII
Municipio sulle “Infiltrazioni Criminali all’interno del
tessuto economico del territorio” che si e' svolto questa
mattina nell'aula consiliare del Municipio XIII.
gnt
231329 SET 11
gnt
231329 SET 11
231621 SET 11
Immigrazione: Silp-Cgil, rischi per migranti e poliziotti alta concentrazione stranieri nel porto di Palermo
ZCZC5827/SXA
XCI49874
R CRO S0A QBXB
IMMIGRAZIONE: SILP-CGIL, RISCHI PER MIGRANTI E POLIZIOTTI
ALTA CONCENTRAZIONE STRANIERI NEL PORTO DI PALERMO
(ANSA) - ROMA, 23 SET - ''Adesso sono tre le navi ormeggiate
nel porto di Palermo e quasi mille gli immigrati irregolari
tunisini portati via da Lampedusa dopo gli incidenti dei giorni
scorsi. Sta crescendo, dunque, la concentrazione di immigrati
irregolari nel porto del capoluogo siciliano e si abbassano
pericolosamente le condizioni di sicurezza per tutti, immigrati
e operatori di polizia''. L'allarme lo lancia Claudio Giardullo,
segretario generale del sindacato di polizia Silp-Cgil.
''Se non si vogliono ripetere gli errori gia' commessi a
Lampedusa - osserva Giardullo - occorre decidere velocemente di
ridurre drasticamente il numero dei migranti presenti nelle navi
e distribuirli nelle altre strutture del Paese, perche' la
sicurezza non puo' soccombere alle ragioni della politica''.
(ANSA).
NE
23-SET-11 17:30 NNNN
XCI49874
R CRO S0A QBXB
IMMIGRAZIONE: SILP-CGIL, RISCHI PER MIGRANTI E POLIZIOTTI
ALTA CONCENTRAZIONE STRANIERI NEL PORTO DI PALERMO
(ANSA) - ROMA, 23 SET - ''Adesso sono tre le navi ormeggiate
nel porto di Palermo e quasi mille gli immigrati irregolari
tunisini portati via da Lampedusa dopo gli incidenti dei giorni
scorsi. Sta crescendo, dunque, la concentrazione di immigrati
irregolari nel porto del capoluogo siciliano e si abbassano
pericolosamente le condizioni di sicurezza per tutti, immigrati
e operatori di polizia''. L'allarme lo lancia Claudio Giardullo,
segretario generale del sindacato di polizia Silp-Cgil.
''Se non si vogliono ripetere gli errori gia' commessi a
Lampedusa - osserva Giardullo - occorre decidere velocemente di
ridurre drasticamente il numero dei migranti presenti nelle navi
e distribuirli nelle altre strutture del Paese, perche' la
sicurezza non puo' soccombere alle ragioni della politica''.
(ANSA).
NE
23-SET-11 17:30 NNNN
Se non é presente una adeguata segnalazione di preavviso "Tutor" ed "Autovelox" devono essere spenti. Emanata dal Ministero delle Infrastrutte e dei Trasporti Dipartimento per i Trasporti, la Navigazione e l Sistemi lnformativi e Statistici Direzione Generale per la Sicurezza Stradale Divisione II
Segnalazione di non omologazione del sistema di controllo della velocità TUTOR. Risposta del Ministero
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - Circolare 8/7/2010 n. 58422
Ministero delle Infrastrutte e dei Trasporti
Dipartimento per i Trasporti, la Navigazione
e l Sistemi lnformativi e Statistici
Direzione Generale per la Sicurezza Stradale
Divisione II
Prot. n. 58422Dipartimento per i Trasporti, la Navigazione
e l Sistemi lnformativi e Statistici
Direzione Generale per la Sicurezza Stradale
Divisione II
8 luglio 2010
Oggetto: Segnalazione di non omologazione del sistema di controllo della velocità TUTOR SICVe.
Con riferimento alla richiesta qui
inoltrata con la nota in riscontro, si premette che l'art. 4 c. 3 del DL
n. 121/2002, convertito con modificazioni dalla L n. 168/2002 e
successive modifiche, afferma testualmente che i dispositivi, utilizzati
per accertare in modo automatico la violazione, senza la presenza o il
diretto intervento degli agenti preposti, devono essere omologati o
approvati ai sensi dell'art. 45 c. 6 del Nuovo Codice della Strada (DLs
n. 285(1992).
Ciò premesso, al riguardo l'art. 192 cc.
2 e 3 del Regolamento di Esecuzione e di Attuazione (DPR n. 495/1992)
chiarisce la differenza di procedura tra omologazione ed approvazione,
ricorrendo quest'ultima quando non esistano norme di riferimento circa
le caratteristiche fondamentali e le particolari prescrizioni, nel qual
caso esse sono stabilite, caso per caso, per ogni singolo dispositivo,
avvalendosi del parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, in
qualità di massimo organo tecnico consultivo dello Stato.
Nel caso del sistema TUTOR SicVe,
approvato con Decreto Dirigenziale n. 3999 del 24.12.2004, non esistendo
specifiche norme di riferimento, le prescrizioni di installazione, di
funzionamento e di impiego sono state stabilite dal Consiglio Superiore
dei Lavori Pubblici, V^ Sezione, con voto n. 71 reso nell'adunanza del
28.04 .2004, richiamato, unitamente al DL n. 121/2002, nel preambolo del
decreto di approvazione.
Ai fini dell'impiego, dunque,
approvazione o omologazione risultano del tutto equivalenti, come
esplicitamente affermato dal legislatore nella formulazione dell'art. 4
c. 3 del citato DL n. 121/2002; pertanto l'affermazione della S.V. circa
il fatto che il legislatore ammetta unicamente sistemi omologati è
fondamentalmente erronea.
Si resta a disposizione per ogni eventuale ulteriore chiarimento.
IL DIRETTORE GENERALE
Dr. Ing. Sergio Dondolini
Dr. Ing. Sergio Dondolini
Consiglio di Stato "...Il Ministero dell'interno e il Ministero dell'economia e delle finanze chiedono la riforma della sentenza con la quale il Tribunale amministrativo regionale della Liguria ha accolto il ricorso presentato dal signor #################### ####################, assistente della Polizia di Stato, per l'accertamento del diritto a godere di ventisette giorni di ferie non godute nel corso degli anni 1997 e 1998, e per la conseguente condanna dell'Amministrazione a consentirne la fruizione, ovvero a corrispondere la indennità sostitutiva...."
IMPIEGO PUBBLICO
Cons. Stato Sez. VI, Sent., 10-03-2011, n. 1535
Fatto - Diritto P.Q.M.
Svolgimento del processo - Motivi della decisione
Il Ministero dell'interno e il Ministero dell'economia e delle finanze chiedono la riforma della sentenza con la quale il Tribunale amministrativo regionale della Liguria ha accolto il ricorso presentato dal signor #################### ####################, assistente della Polizia di Stato, per l'accertamento del diritto a godere di ventisette giorni di ferie non godute nel corso degli anni 1997 e 1998, e per la conseguente condanna dell'Amministrazione a consentirne la fruizione, ovvero a corrispondere la indennità sostitutiva.
Il ricorrente in primo grado propone appello incidentale condizionato per riproporre la domanda di riconoscimento del diritto a fruire del congedo, domanda non esaminata dal Tribunale amministrativo regionale.
1) L'appello principale è fondato.
Pur avendo il #################### chiesto in via principale l'accertamento del diritto a fruire delle ferie maturate e non godute, e solo in via subordinata la monetizzazione di tale diritto, il Tribunale amministrativo ha condannato il Ministero dell'interno a corrispondere l'equivalente l'indennità sostitutiva: in tal modo, peraltro, la compensazione monetaria è stata considerata quale semplice alternativa al periodo di riposo non fruito, e non, come prevede la legge, quale estrema ratio in caso di impossibilità di godere del diritto al congedo ordinario.
Di tale principio è codificazione l'art. 14 del d.P.R. 31 luglio 1995, n. 395, di recepimento dell'accordo sindacale 20 luglio 1995 (riguardante il personale delle Forze di polizia ad ordinamento civile: Polizia di Stato, Corpo di polizia penitenziaria e Corpo forestale dello Stato), che, nell'introdurre la monetizzazione delle ferie maturate e non godute e nel ribadire, al comma 7, l'irrinunciabilità riguardo al suddetto congedo, al successivo comma 14 ha previsto che si possa ammettere il pagamento del congedo ordinario non fruito nella sola ipotesi che, all'atto della cessazione dal servizio, detto congedo non sia stato fruito per documentate esigenze di servizio.
Ulteriori deroghe sono state successivamente introdotte dall'art. 18 d.P.R. 16 marzo 1999, n. 254 (di recepimento dell'accordo sindacale per le Forze di polizia ad ordinamento civile e del provvedimento di concertazione delle Forze di polizia ad ordinamento militare relativi al quadriennio normativo 1998- 2001 ed al biennio economico 19981999), che ha previsto la possibilità della monetizzazione del congedo ordinario e non fruito in caso di decesso, cessazione dal servizio per infermità o dispensa disposta dopo il collocamento in aspettativa per infermità.
Presupposti per la monetizzazione sono, pertanto, l'avvenuta cessazione dal servizio del dipendente e la circostanza che la mancata fruizione sia dipesa da documentate esigenze di servizio.
Entrambi tali presupposti non sono ravvisabili nella fattispecie. Il ricorrente in primo grado, infatti, ha asserito di essere dipendente della Polizia di Stato e, quindi, ancora in servizio; inoltre, come egli stesso afferma nel ricorso introduttivo e come è emerso dalla documentazione versata nel giudizio davanti al Tribunale amministrativo, la causa della mancata fruizione del congedo ordinario non è stata dovuta a esigenze di servizio (ma alla libera scelta del dipendente, che avrebbe potuto goderne anche dopo l'assenza dal servizio per malattia verificatasi nel 1998), né si è verificato alcuno degli eventi interruttivi del rapporto d'impiego normativamente previsti.
L'appello principale è conclusivamente fondato e deve essere accolto.
2) Viene allora in evidenza l'appello incidentale condizionato, proposto dal ricorrente in primo grado per riproporre la domanda principale posta con il ricorso, concernente il diritto a fruire delle ferie non godute, domanda, come detto, non esaminata dal Tribunale amministrativo regionale.
L'istanza avanzata dal ricorrente l'11 maggio 1999 è stata oggetto della nota in data 17 maggio 1999, con la quale, nell'accordare tredici giorni di ferie relative all'anno 1998, l'Amministrazione precisava che la fruizione dei tredici giorni riferita all'anno 1997 non poteva essere accolta in forza dell'art. 14, comma II, della circolare ministeriale n. 333a/9202.b.b.5.4. del 13 febbraio 1996, la quale prescrive che "il congedo ordinario dell'anno precedente deve essere fruito entro e non oltre il primo semestre dell'anno successivo a quello in cui il diritto al congedo è maturato".
Tale determinazione riproduce quanto dispone l'accordo recepito con d.P.R. 31 luglio 1995, n. 395, già citato, che, all'art. 14 testualmente dispone che "nel caso di indifferibili esigenze di servizio che non abbiano reso possibile la fruizione del congedo ordinario nel corso dell'anno, il congedo ordinario dovrà essere fruito entro il primo semestre dell'anno successivo" (comma 9) e che "compatibilmente con le esigenze di servizio, in caso di motivate esigenze di carattere personale, il dipendente dovrà fruire del congedo residuo al 31 dicembre entro il mese di aprile dell'anno successivo a quello di spettanza" (comma 10).
Come si evince da queste disposizioni, la fruizione del diritto al congedo nel semestre successivo all'anno in cui lo stesso è maturato è subordinato alla circostanza che il mancato tempestivo godimento sia stato dovuto a indifferibili esigenze di servizio, e, in ogni caso, alla mancanza di condizioni ostative in ragione di tali esigenze. In ordine a tali condizioni, che conformano il diritto considerato all'evidente fine di bilanciarlo con le necessità dell'Amministrazione, nessuna specifica considerazione è contenuta nell'appello incidentale, che deve, pertanto, essere respinto.
3) In conclusione, in accoglimento dell'appello principale e previa reiezione dell'appello incidentale, la sentenza impugnata deve essere riformata, con conseguente reiezione del ricorso di primo grado.
Le spese del giudizio seguono, come di regola, la soccombenza e si liquidano in dispositivo.
P.Q.M.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta), definitivamente pronunciando, accoglie l'appello principale in epigrafe indicato, respinge l'appello incidentale e, in riforma della sentenza impugnata, respinge il ricorso di primo grado.
Condanna l'appellato a rifondere alle Amministrazioni appellate le spese del doppio grado del giudizio, nella misura complessiva di 2.000,00 (duemila/00) euro.
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa.
Cons. Stato Sez. VI, Sent., 10-03-2011, n. 1535
Fatto - Diritto P.Q.M.
Svolgimento del processo - Motivi della decisione
Il Ministero dell'interno e il Ministero dell'economia e delle finanze chiedono la riforma della sentenza con la quale il Tribunale amministrativo regionale della Liguria ha accolto il ricorso presentato dal signor #################### ####################, assistente della Polizia di Stato, per l'accertamento del diritto a godere di ventisette giorni di ferie non godute nel corso degli anni 1997 e 1998, e per la conseguente condanna dell'Amministrazione a consentirne la fruizione, ovvero a corrispondere la indennità sostitutiva.
Il ricorrente in primo grado propone appello incidentale condizionato per riproporre la domanda di riconoscimento del diritto a fruire del congedo, domanda non esaminata dal Tribunale amministrativo regionale.
1) L'appello principale è fondato.
Pur avendo il #################### chiesto in via principale l'accertamento del diritto a fruire delle ferie maturate e non godute, e solo in via subordinata la monetizzazione di tale diritto, il Tribunale amministrativo ha condannato il Ministero dell'interno a corrispondere l'equivalente l'indennità sostitutiva: in tal modo, peraltro, la compensazione monetaria è stata considerata quale semplice alternativa al periodo di riposo non fruito, e non, come prevede la legge, quale estrema ratio in caso di impossibilità di godere del diritto al congedo ordinario.
Di tale principio è codificazione l'art. 14 del d.P.R. 31 luglio 1995, n. 395, di recepimento dell'accordo sindacale 20 luglio 1995 (riguardante il personale delle Forze di polizia ad ordinamento civile: Polizia di Stato, Corpo di polizia penitenziaria e Corpo forestale dello Stato), che, nell'introdurre la monetizzazione delle ferie maturate e non godute e nel ribadire, al comma 7, l'irrinunciabilità riguardo al suddetto congedo, al successivo comma 14 ha previsto che si possa ammettere il pagamento del congedo ordinario non fruito nella sola ipotesi che, all'atto della cessazione dal servizio, detto congedo non sia stato fruito per documentate esigenze di servizio.
Ulteriori deroghe sono state successivamente introdotte dall'art. 18 d.P.R. 16 marzo 1999, n. 254 (di recepimento dell'accordo sindacale per le Forze di polizia ad ordinamento civile e del provvedimento di concertazione delle Forze di polizia ad ordinamento militare relativi al quadriennio normativo 1998- 2001 ed al biennio economico 19981999), che ha previsto la possibilità della monetizzazione del congedo ordinario e non fruito in caso di decesso, cessazione dal servizio per infermità o dispensa disposta dopo il collocamento in aspettativa per infermità.
Presupposti per la monetizzazione sono, pertanto, l'avvenuta cessazione dal servizio del dipendente e la circostanza che la mancata fruizione sia dipesa da documentate esigenze di servizio.
Entrambi tali presupposti non sono ravvisabili nella fattispecie. Il ricorrente in primo grado, infatti, ha asserito di essere dipendente della Polizia di Stato e, quindi, ancora in servizio; inoltre, come egli stesso afferma nel ricorso introduttivo e come è emerso dalla documentazione versata nel giudizio davanti al Tribunale amministrativo, la causa della mancata fruizione del congedo ordinario non è stata dovuta a esigenze di servizio (ma alla libera scelta del dipendente, che avrebbe potuto goderne anche dopo l'assenza dal servizio per malattia verificatasi nel 1998), né si è verificato alcuno degli eventi interruttivi del rapporto d'impiego normativamente previsti.
L'appello principale è conclusivamente fondato e deve essere accolto.
2) Viene allora in evidenza l'appello incidentale condizionato, proposto dal ricorrente in primo grado per riproporre la domanda principale posta con il ricorso, concernente il diritto a fruire delle ferie non godute, domanda, come detto, non esaminata dal Tribunale amministrativo regionale.
L'istanza avanzata dal ricorrente l'11 maggio 1999 è stata oggetto della nota in data 17 maggio 1999, con la quale, nell'accordare tredici giorni di ferie relative all'anno 1998, l'Amministrazione precisava che la fruizione dei tredici giorni riferita all'anno 1997 non poteva essere accolta in forza dell'art. 14, comma II, della circolare ministeriale n. 333a/9202.b.b.5.4. del 13 febbraio 1996, la quale prescrive che "il congedo ordinario dell'anno precedente deve essere fruito entro e non oltre il primo semestre dell'anno successivo a quello in cui il diritto al congedo è maturato".
Tale determinazione riproduce quanto dispone l'accordo recepito con d.P.R. 31 luglio 1995, n. 395, già citato, che, all'art. 14 testualmente dispone che "nel caso di indifferibili esigenze di servizio che non abbiano reso possibile la fruizione del congedo ordinario nel corso dell'anno, il congedo ordinario dovrà essere fruito entro il primo semestre dell'anno successivo" (comma 9) e che "compatibilmente con le esigenze di servizio, in caso di motivate esigenze di carattere personale, il dipendente dovrà fruire del congedo residuo al 31 dicembre entro il mese di aprile dell'anno successivo a quello di spettanza" (comma 10).
Come si evince da queste disposizioni, la fruizione del diritto al congedo nel semestre successivo all'anno in cui lo stesso è maturato è subordinato alla circostanza che il mancato tempestivo godimento sia stato dovuto a indifferibili esigenze di servizio, e, in ogni caso, alla mancanza di condizioni ostative in ragione di tali esigenze. In ordine a tali condizioni, che conformano il diritto considerato all'evidente fine di bilanciarlo con le necessità dell'Amministrazione, nessuna specifica considerazione è contenuta nell'appello incidentale, che deve, pertanto, essere respinto.
3) In conclusione, in accoglimento dell'appello principale e previa reiezione dell'appello incidentale, la sentenza impugnata deve essere riformata, con conseguente reiezione del ricorso di primo grado.
Le spese del giudizio seguono, come di regola, la soccombenza e si liquidano in dispositivo.
P.Q.M.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta), definitivamente pronunciando, accoglie l'appello principale in epigrafe indicato, respinge l'appello incidentale e, in riforma della sentenza impugnata, respinge il ricorso di primo grado.
Condanna l'appellato a rifondere alle Amministrazioni appellate le spese del doppio grado del giudizio, nella misura complessiva di 2.000,00 (duemila/00) euro.
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa.
Ministero dell'interno Circ. 21-3-2011 n. 7227 Prevenzione on line. Domande di Prevenzione Incendi in forma digitale. Acquisizione dei documenti allegati alle domande di prevenzione incendi Emanata dal Ministero dell'interno, Dipartimento dei Vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile, Direzione centrale per le risorse logistiche e strumentali - Area VIII - Sistemi informativi automatizzati.
Circ. 21 marzo 2011, n. 7227 (1).
Prevenzione on line. Domande di Prevenzione Incendi in forma digitale. Acquisizione dei documenti allegati alle domande di prevenzione incendi
(1) Emanata dal Ministero dell'interno, Dipartimento dei Vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile, Direzione centrale per le risorse logistiche e strumentali - Area VIII - Sistemi informativi automatizzati.
Alle
Direzioni interregionali e regionali dei Vigili del fuoco
Loro sedi
Ai
Comandi provinciali dei Vigili del fuoco
Loro sedi
e, p.c.:
Agli
Uffici territoriali di Governo - Prefetture
Loro sedi
Alla
Direzione centrale per la prevenzione e la sicurezza tecnica
Roma - Capannelle
All'
UnionCamere
P.zza Sallustio, 21
00187 Roma
Il D.P.R. n. 160 del 2010 ha introdotto la possibilità per gli Sportelli Unici per le attività produttive (SUAP) di realizzare una propria struttura telematica per la gestione delle domande di avvio delle attività produttive. In particolare, ai sensi di tale provvedimento, i singoli SUAP possono optare per l’uso del portale “impresa.gov” o per la realizzazione di un proprio servizio telematico. In tale ambito, per quanto riguarda le domande di prevenzione incendi, si rende necessario stabilire il formato dei file che saranno inviati ai Comandi provinciali dei Vigili del fuoco dai SUAP che non intendono utilizzare il portale “impresa.gov.it”, stante il fatto che le domande che pervengono tramite il portale “impresa.gov.it” rispettano già tutti i criteri stabiliti dal decreto 12 luglio 2007 e dal D.P.R. n. 160 del 2010.
Ciò premesso, con riferimento ai documenti in formato digitale che saranno inviati tramite posta elettronica certificata dai SUAP realizzati in modalità telematica, codeste strutture devono comunicare ai SUAP competenti per territorio che la documentazione tecnico-certificativa ed amministrativa da allegare alle domande in forma digitale deve possedere i seguenti requisiti informatici:
- ai sensi del D.Lgs. n. 82/2005, deve essere trasmessa tramite file firmati digitalmente (pertanto, l’estensione dei file firmati accettata è .p7m);
- le estensioni originarie ammesse (cioè, prima della firma digitale) dei file da allegare sono le seguenti: Jpg, Pdf e Dwf. Si riporta in allegato, nelle Tabelle A, B, C, l’associazione tra l’estensione e la tipologia di documento da allegare alle domande da presentare ai sensi dei regolamenti vigenti.
Il Capo Dipartimento
Tronca
Allegato
Tabella A
Allegati alla domanda di Parere di Conformità (Mod. PIN1) e di Deroga (Mod. PIN2)
Documento
Formati
Obbligatorietà
Note
- Modelli PIN di domanda
Formati consentiti: Jpg, Pdf
Sì, entrambi i documenti obbligatori
L'utente deve presentare la ricevuta del pagamento per la richiesta e la ricevuta del pagamento bolli
- Ricevuta dei pagamenti
- Ricevuta pagamento bollo
- Relazione tecnica
Formati consentiti: Jpg, Pdf
Sì
Deve essere presentato un unico documento
- Planimetria generale
Formato consentito: Dwf
Sì, un solo documento obbligatorio
- Piante in scala
- Sezioni
- Prospetti
- Altro
Formati consentiti: Dwf, Jpg, Pdf
No
Altra documentaz. che l'utente ritiene utile ai fini della pratica
Tabella B
Allegati alla domanda di Sopralluogo per rilascio CPI (Mod. PIN3)
Documento
Formati
Obbligatorietà
Note
- Modello PIN di domanda
Sì, entrambi i documenti obbligatori
L'utente deve presentare la ricevuta del pagamento per la richiesta e la ricevuta del pagamento bolli
- Ricevuta dei pagamenti
Formati consentiti: Jpg, Pdf
- Ricevuta pagamento bollo
- Certificazioni, dichiarazioni
Formati consentiti: Jpg, Pdf
Sì, il sistema controllerà che il n. dei docum. dichiarati nel Pin3 sia rispettato. Almeno un docum. obbligatorio
- Dichiarazione inizio attività
Formato consentito: Pdf
No
N.B. Se allegato, si può inviare un solo docum. Se il docum. è stato all. al Pin3, richiedere obbligatoriam. un ulteriore docum. di tipo "Ricevuta pagam. bollo"
- Elenco impianti, sostanze, sistemi antincendio, ...
Formato consentito: Pdf
Sì
- Altro
Formati consentiti: Dwf, Jpg, Pdf
No
Altra documentaz. che l'utente ritiene utile ai fini della pratica
Tabella C
Allegati alla domanda di rinnovo del CPI (Mod. PIN5)
Documento
Formati
Obbligatorietà
Note
- Modello PIN di domanda
Sì, entrambi i documenti obbligatori
L'utente deve presentare la ricevuta del pagamento per la richiesta e la ricevuta del pagamento bolli
- Ricevuta dei pagamenti
Formati consentiti: Jpg, Pdf
- Ricevuta pagamento bollo
- Dichiarazione di "situazione non mutata"
Formati consentiti: Jpg, Pdf
Sì
- Perizia attestante l'efficienza dei dispositivi, dei sistemi e degli impianti finalizzati alla protez. attiva antincendio
Formato consentito: Pdf
No
- Elenco impianti, sostanze, sistemi antincendio, ...
Formato consentito: Pdf
Sì
- Altro
Formati consentiti: Dwf, Jpg, Pdf
No
Altra documentaz. che l'utente ritiene utile ai fini della pratica
Decr. 12 luglio 2007
D.P.R. 7 settembre 2010, n. 160
CGA "..In data 15/12/1993, il sig. #################### ####################, allora dipendente della Polizia di Stato ed in servizio presso la Questura di ####################, all’esito di accertamenti medici volti ad accertarne l’idoneità al servizio di istituto nella Polizia di Stato, veniva giudicato dalla C.M.O. di #################### “inidoneo permanentemente al servizio d’istituto in modo parziale D.P.R. n. 738/81, artt. 1 e 2. Controindicato l’impiego in compiti che comportino stress fisici e che non consentano il regolare consumo dei pasti”...."
N. 252/11
Reg.Sent.
N. 1375
Reg.Ric.
ANNO 2010
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO
ITALIANO
Il Consiglio
di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, in sede
giurisdizionale, ha pronunciato la seguente
S E N T E N Z A
sul ricorso in
appello n. 1375/2010 proposto da
####################
####################
rappresentato e
difeso dall’avv. -
c o n t r o
il MINISTERO
DELL’INTERNO, in persona del Ministro pro tempore, rappresentato e
difeso dall’Avvocatura distrettuale dello Stato di Palermo, presso i cui
uffici in via A. De Gasperi n. 81 è ope legis domiciliato;
e nei confronti di
QUESTURA DELLA
PROVINCIA DI #################### in persona del legale rappresentante
pro tempore, non costituito in giudizio;
PREFETTURA DI
####################, in persona del legale rappresentante pro tempore,
non costituito in giudizio;
per l’ottemperanza
della decisione n.
1064/2010 del 9 agosto 2010, emessa da questo Consiglio di Giustizia
Amministrativa;
Visto il
ricorso con i relativi allegati;
Visto l’atto
di costituzione in giudizio dell’Avvocatura dello Stato per il Ministero
dell’interno;
Visti gli atti
tutti della causa;
Relatore il
Consigliere Pietro Ciani;
Uditi alla
camera di consiglio del 15 dicembre 2010 l’avv. A. Cataliotto, su delega
dell’avv. F. Amalfa, per l’appellante e l’avv. dello Stato Rubino per il
Ministero appellato;
Ritenuto in
fatto e considerato in diritto quanto segue:
F A T T O e D
I R I T T O
In data
15/12/1993, il sig. #################### ####################, allora
dipendente della Polizia di
Stato ed in servizio presso la Questura
di ####################, all’esito di accertamenti medici volti ad
accertarne l’idoneità al servizio di istituto nella
Polizia di Stato, veniva
giudicato dalla C.M.O. di #################### “inidoneo permanentemente al
servizio d’istituto in modo parziale D.P.R. n. 738/81, artt. 1 e 2.
Controindicato l’impiego in compiti che comportino stress fisici e che non
consentano il regolare consumo dei pasti”.
Con decreto
del 28/10/2003, il #################### veniva quindi trasferito, ai sensi
dell’art. 1 D.P.R. 339/1982, dal ruolo degli assistenti ed agenti a quello
degli operatori e collaboratori tecnici della
Polizia di Stato, incarico
che assumeva in data 6/11/2003.
Con nota prot.
n. 757/Ctg. 1.2.12 del 3/2/2006, lo stesso veniva informato che alla data
del 10.11.2005 aveva fruito di complessivi giorni 538 di aspettativa
continuata.
Con nota prot.
1352/Ctg. 1.2.12 del 28/2/2006, la Questura di #################### gli
comunicava l’avvio della procedura di dispensa dal servizio a decorrere dal
19/2/2006 per il raggiungimento del limite massimo di mesi diciotto di
aspettativa continuata.
Con successiva
nota prot. n. 1764/Ctg 1.2.12, la suddetta Questura comunicava al
#################### che alla data dell’11/11/2005 aveva fruito di
complessivi gg. 529 di aspettativa continuata per motivi di salute.
Con nota prot.
n. 2007/Ctg. 1.2.12 del 28/3/2006, la Questura di #################### gli
comunicava l’avvio della procedura di dispensa dal servizio per
raggiungimento in data 28/2/2006 del limite di mesi diciotto di aspettativa
continuata, ai sensi del combinato disposto degli artt. 68 e 70 del D.P.R.
1957 n. 3.
Con nota in
pari data, gli veniva comunicato di presentarsi in data 3.4.2006 alla C.M.O.
di #################### per essere sottoposto a visita medica collegiale
finalizzata all’acquisizione del giudizio previsto dall’art. 71 D.P.R.
3/1957, ordine cui il #################### ottemperava puntualmente.
In data
12/4/2006, egli veniva dimesso con il seguente giudizio: “non idoneo
permanentemente al servizio d’Istituto in modo assoluto. Si ulteriormente
impiegabile in altri ruoli della P. di S. ed in altre amministrazioni dello
Stato”.
In data
13/4/2006, il #################### riprendeva servizio.
Con nota prot.
n. 4403 Ctg. 1.2.12/Pers. del 7.8.2006, la Questura di ####################,
premesso che il #################### aveva maturato, alla data del 28
febbraio 2006, 540 giorni di aspettativa continuata e che da tale data egli
non aveva effettuato tre mesi di servizio attivo, comunicava allo stesso
l’avvio della procedura di dispensa dal servizio con contestuale sospensione
dello stipendio.
In data 9
agosto 2006, il ####################, in ossequio all’ordine impartitogli
con la medesima nota del 7/8/2006, si presentava alla C.M.O. di
#################### e si sottoponeva ai prescritti accertamenti medico
legali.
In data 23
agosto 2006 veniva dimesso con il seguente giudizio: “Temporaneamente non
idoneo al servizio d’Istituto nella P. di S. per gg. 26”.
Avverso tale
provvedimento, il #################### proponeva ricorso alla C.M.O. di
seconda istanza di Palermo, la quale, in data 19/9/2006, dichiarava il
ricorrente “temporaneamente non idoneo al servizio d’Istituto per gg. 90”.
Nelle more,
con nota prot. cont. 1.2.2/5481 del 15 settembre 2006, la Questura
comunicava al ricorrente che il raggiungimento del limite massimo di
aspettativa aveva prodotto la sospensione dello stipendio.
Con decreto
del Ministero dell’interno - Dipartimento della pubblica sicurezza n. 333-E/ROC
4406/17 147/2006, emesso in data 3.10.2006 e notificato in data 9.10.2006,
il ricorrente veniva dispensato dal servizio a decorrere dal 5 agosto 2006,
per avere superato il periodo massimo di aspettativa.
Avverso il
suddetto decreto e gli atti presupposti, connessi e conseguenti, il
#################### proponeva ricorso al T.A.R. Catania per chiedere
l’annullamento degli stessi e la condanna dell’Amministrazione alla
corresponsione della retribuzione sospesa, a decorrere dalla data di pretesa
scadenza del limite massimo di aspettativa e sino a quella di riammissione
in servizio, deducendo: “violazione e falsa applicazione dell’art. 71 del
D.P.R. n. 3/1957 e dell’art. 9 del D.P.R. 339/1982 nonché dell’art. 70 del
D.P.R. n. 3/1957”.
Si costituiva
l’Amministrazione intimata per chiedere il rigetto del ricorso.
Con sentenza
n. 1658/08, il T.A.R. adito rigettava il ricorso per infondatezza.
Il sig.
#################### proponeva ricorso in appello avverso detta sentenza,
deducendone l’erroneità nella parte in cui ha affermato la sussistenza, nel
caso di specie, dei requisiti richiesti dalle norme sul procedimento di
dispensa dal servizio (D.P.R. 3/1957 e 339/1982): ovvero, la manifestazione
di un giudizio medico legale di inidoneità assoluta ed il superamento del
periodo massimo previsto per l’aspettativa per infermità.
Le
Amministrazioni appellate replicavano, chiedendo il rigetto dell’appello per
infondatezza.
Con decisione
di questo Consiglio di Giustizia Amministrativa, n. 1064/2010, l’appello
veniva accolto, in quanto, all’atto dell’adozio-ne del provvedimento di
dispensa da parte del Ministero dell’interno, erano insussistenti entrambi i
concorrenti presupposti richiesti a tal fine dalla vigente normativa,
ovvero:
- la manifestazione da parte degli organi a ciò preposti (C.M.O.) di un giudizio medico legale di inidoneità assoluta nel ruolo in cui il #################### era ascritto;
- il superamento da parte dello stesso del periodo massimo previsto per l’aspettativa per infermità.
Con il ricorso
in epigrafe, il sig. ####################, rappresentando che il Ministero
dell’interno si è astenuto dal dare esecuzione alla predetta decisione n.
1064/2010, ne ha chiesto l’ottemperanza.
Il ricorso va
accolto.
Attesa
l’accertata illegittimità degli atti impugnati in primo grado e, quindi,
considerato l’annullamento degli stessi, statuito da questo Consiglio di
Giustizia Amministrativa con la decisione di cui l’odierno ricorrente chiede
l’ottemperanza in questa sede, il Collegio dispone che il Ministero, entro
60 giorni dalla notifica della presente statuizione, ovvero dalla data di
comunicazione della stessa a cura della parte interessata, dia esecuzione
alla suddetta decisione n. 1064/2010 e, per l’effetto, provveda a
riammettere in servizio il sig. #################### ####################,
previa ricostruzione della carriera con il riconoscimento di tutti i
benefici giuridici ed economici maturati nonché con la corresponsione di
tutte le retribuzioni fisse, in misura integrale, escluse le indennità
connesse all’effettivo svolgimento del servizio, dovute dal 5 agosto 2006,
data di decorrenza della illegittima dispensa, alla data della effettiva
riammissione in servizio, con interessi legali e rivalutazione monetaria da
corrispondere ai sensi di legge.
Ritiene
altresì il Collegio che ogni altro motivo od eccezione di rito e di merito
possa essere assorbito in quanto ininfluente ed irrilevante ai fini della
presente sentenza.
Sussistono
giusti motivi per compensare tra le parti le spese del presente grado di
giudizio.
P. Q. M.
Il Consiglio
di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, in sede
giurisdizionale, definitivamente pronunciando, accoglie il ricorso in
epigrafe e, per l’effetto, dispone che il Ministero intimato provveda, con
le modalità e nel termine indicati in parte motiva, a dare esecuzione alla
decisione n. 1064/2010 di questo C.G.A..
Spese
compensate.
Ordina che la
presente sentenza sia eseguita dall’Autorità amministrativa.
Così deciso in
Palermo, dal Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana,
in sede giurisdizionale, nella camera di consiglio del 15 dicembre 2010, con
l’intervento dei signori: Raffaele Maria De Lipsis, Presidente, Filoreto
D’Agostino, Antonino Anastasi, Pietro Ciani, estensore, Giuseppe Mineo,
componenti.
F.to Raffaele Maria
De Lipsis, Presidente
F.to Pietro Ciani,
Estensore
Depositata in
Segreteria
il 25 marzo 2011
giovedì 22 settembre 2011
CASO MILANESE: DI PIETRO, NO DELLA CAMERA VOTO PARAMAFIOSO = 'PARLAMENTO SEMBRA ASSOCIAZIONE CRIMINALE'
CASO MILANESE: DI PIETRO, NO DELLA CAMERA VOTO
PARAMAFIOSO =
'PARLAMENTO SEMBRA ASSOCIAZIONE CRIMINALE'
Roma, 22 set. - (Adnkronos) - "E' un voto paramafioso quello che
e' avvenuto oggi alla Camera dei deputati". Cosi' il leader dell'Idv,
Antonio Di Pietro, ha commentato nel corso della festa dell'Idv Lazio
il no della Camera a procedere all'arresto del deputato Marco
Milanese.
"La ragione l'ha spiegata Bossi ieri sera -ha aggiunto Di
Pietro- quando ha anticipato che la Lega avrebbe votato contro
l'autorizzazione a procedere all'arresto di Milanese semplicimente per
evitare la caduta del governo. Si e' trattato di un voto di scambio
per salvarsi entrambi".
"Oggi e' un giorno senza storia all'interno del Parlamento che
sembra piu' un'associazione criminale che parlamentare -ha concluso il
leader Idv- il Parlamento ha violentato la Costituzione e svenduto la
propria dignita'".
(Fla/Ct/Adnkronos)
22-SET-11 20:19
NNNN
'PARLAMENTO SEMBRA ASSOCIAZIONE CRIMINALE'
Roma, 22 set. - (Adnkronos) - "E' un voto paramafioso quello che
e' avvenuto oggi alla Camera dei deputati". Cosi' il leader dell'Idv,
Antonio Di Pietro, ha commentato nel corso della festa dell'Idv Lazio
il no della Camera a procedere all'arresto del deputato Marco
Milanese.
"La ragione l'ha spiegata Bossi ieri sera -ha aggiunto Di
Pietro- quando ha anticipato che la Lega avrebbe votato contro
l'autorizzazione a procedere all'arresto di Milanese semplicimente per
evitare la caduta del governo. Si e' trattato di un voto di scambio
per salvarsi entrambi".
"Oggi e' un giorno senza storia all'interno del Parlamento che
sembra piu' un'associazione criminale che parlamentare -ha concluso il
leader Idv- il Parlamento ha violentato la Costituzione e svenduto la
propria dignita'".
(Fla/Ct/Adnkronos)
22-SET-11 20:19
NNNN
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 1 agosto 2011, n. 151 Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi, a norma dell'articolo 49, comma 4-quater, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122. (11G0193) (GU n. 221 del 22-9-2011 )
smog: per evitarlo corse con la pioggia, no a fritto e aperitivi all'aperto
SMOG: PER EVITARLO CORSE CON LA PIOGGIA, NO A FRITTO E APERITIVI ALL'APERTO
=
DECALOGO ANTI-PARTICOLATO, SPESA A MEZZODI' E SERRA IN CASA
Milano, 22 set. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Cittadini
impotenti contro lo smog? Non del tutto. Anche chi ha la sfortuna di
abitare in metropoli grigie e pianure dalla conformazione 'a padella'
- dove l'inquinamento e' di casa - puo' prendere le sue contromisure.
Sono gli scienziati che hanno messo sotto la lente il particolato
atmosferico a dettare le regole per uno stile di vita anti-smog.
Perche' qualcosa si puo' fare per difendersi dalle polveri sottili.
Dentro e fuori casa. Lo spiegano i ricercatori del Centro Polaris
dell'universita' di Milano-Bicocca, autori del Progetto Tosca
(Tossicita' del particolato atmosferico e marker molecolari di
rischio).
Gli esperti, che per 3 anni hanno studiato l'aria di Milano e
della Lombardia, dispensano 10 consigli utili per correre ai ripari.
Obiettivo: ridurre l'esposizione al particolato. Si tratta di mosse
semplici che spaziano dalla messa al bando delle fritture casalinghe
fino alla scelta della location giusta per l'happy hour (mai
all'aperto) e degli 'arredi verdi' (alcune piante 'mangiano' piu'
particolato). Ecco i consigli:
SPORT AL PARCO. La prima dritta e' per gli amanti del jogging:
"Scegliete i giorni di pioggia per la corsa in citta' (parchi
compresi). Le giornate migliori sono in generale quelle a condizioni
meteorologiche avverse. Il brutto tempo - vento, pioggia, neve -
contribuisce infatti a eliminare il particolato dall'atmosfera. Mentre
nelle giornate di sole si crea l'effetto 'pentola a pressione', con
gli inquinanti che stazionano inesorabilmente verso il suolo. I dati
del progetto Tosca mostrano che in inverno i livelli piu' elevati di
Pm si rilevano in corrispondenza di lunghi periodi di bel tempo
(stabilita' atmosferica)".
SPESA INTELLIGENTE. Meglio farla a mezzogiorno. "Le uscite negli
orari prossimi a meta' giornata sono preferibili per bambini e
anziani, dato che a queste ore vengono rilevate le concentrazioni piu'
basse di inquinanti". (segue)
(Red-Lus/Ct/Adnkronos)
22-SET-11 17:34
SMOG: PER EVITARLO CORSE CON LA PIOGGIA, NO A FRITTO E APERITIVI ALL'APERTO (2) =
BEBE' IN MARSUPIO, SCEGLIERE STILI DI COTTURA CHE PRODUCONO
POCHE POLVERI SOTTILI
(Adnkronos/Adnkronos Salute) - A SPASSO COL BEBE'. La regola e':
"Portate a spasso i bimbi nel marsupio". In giro per le strade della
citta', avvertono gli scienziati, "e' bene che siano il piu' possibile
lontani dalle sorgenti dirette di emissione. In inverno e in
condizione di stabilita' atmosferica le concentrazioni di Pm rimangono
praticamente uguali nei primi 100 metri dal suolo. L'uso di zaini non
impedira' ai piccoli di respirare aria inquinata, ma evitera' i danni
legati all'inalazione del particolato piu' insidioso che si trova piu'
vicino al suolo".
PERCORSI TRAFFIC-FREE. Quando le polveri sono alle stelle e'
meglio "evitare le strade piu' trafficate optando per percorsi
alternativi". La Rete aiuta: "Sfruttare i servizi a disposizione su
Internet per costruire percorsi pedonali in strade meno trafficate per
gli spostamenti abituali (lavoro, scuola, palestra) e occasionali.
Anche gli spostamenti in auto potrebbero seguire questa indicazione
dato che si eviterebbe di rimanere a lungo esposti alle emissioni
diminuendo anche le quantita' rilasciate per via dei rallentamenti".
OCCHIO ALL'HAPPY HOUR. Anche l'aperitivo puo' essere ad alto
tasso di inquinamento. Ecco perche', quando si frequentano ristoranti
e bar, "si devono preferire ambienti chiusi e climatizzati a spazi
all'aperto. In genere all'esterno e' consentito fumare e il fumo di
sigaretta si aggiunge alle emissioni da smog, peggiorando la qualita'
dell'aria".
CASA SICURA. Per un'abitazione 'smog free', meglio la cucina a
vapore della frittura. "Si devono scegliere stili di cottura che
producano poche polveri sottili - spiegano gli esperti - L'uso di oli
o il contatto diretto degli alimenti su piastra fanno schizzare in
alto le concentrazioni di particolato fine in ambienti chiusi. In
assenza di cappe adeguate, la situazione diventa critica esattamente
come in una strada super trafficata, anzi peggio. E' stato infatti
osservato che, durante la frittura, vengono liberate particelle di
dimensione inferiore ad un micrometro. Le quantita' di queste
particelle aumentano anche di 10 volte, se non sono presenti sistemi
di filtraggio (le cappe delle cucine) o adeguati ricircoli di aria".
(segue)
(Red-Lus/Ct/Adnkronos)
22-SET-11 17:38
NNNNSMOG: PER EVITARLO CORSE CON LA PIOGGIA, NO A FRITTO E APERITIVI ALL'APERTO (3) =
IN CASA FICUS, DRACENA E GERBERA PER RIMUOVERE 40% INQUINANTI
(Adnkronos/Adnkronos Salute) - VERDE ANTI-SMOG. Pollice verde
contro le 'polveri nere'. Gli esperti della Bicocca spiegano come
costruire una serra mangia-particolato: "Anche le piante possono dare
una mano ad abbattere le concentrazioni di inquinanti in ambienti
chiusi. Si tratta di scegliere quelle giuste. Il ficus, la dracena e
la gerbera sono le piu' indicate, in quanto riescono a rimuovere fino
al 40% degli inquinanti presenti, come la formaldeide (utilizzata nel
trattamento di mobili) e il benzene". Particolare cura va riservata
alle foglie, "la parte attiva di questi organismi".
RISCALDAMENTO E CONDIZIONATORI. Il progetto Tosca conferma che,
anche nei mesi invernali e in citta', una certa quantita' di
particolato fine deriva dalla combustione di biomasse, come legna e
pellet. "Se si vuole usare un camino - suggeriscono gli scienziati -
meglio chiuso e ad alta efficienza". Durante le surriscaldate estati
metropolitane, invece, i condizionatori consentono di ridurre
l'esposizione a particolato outdoor e a ozono, che aumenta
sensibilmente nella stagione estiva. Ma e' bene ricordare che con il
tempo la capacita' filtrante diminuisce e l'umidita' puo' consentire
lo sviluppo di microorganismi che possono provocare allergie.
Fondamentale controllare i filtri e sostituirli in caso di perdita di
efficienza.
DIETA SCUDO. "Per combattere i possibili effetti del particolato
atmosferico, deve essere ricca di vitamine e antiossidanti. I colori
possono aiutare. In inverno, frutta e verdura di colore rosso
(pomodori, melograno, barbabietola arance rosse) con tanti
antiossidanti naturali. E' bene poi non farsi mai mancare alimenti di
colore giallo e arancio, come carote, arance, mandarini, limoni,
ricchi di sostanze che aiutano a prevenire gli effetti dei radicali
liberi. Senza dimenticare il verde: in molte verdure a foglia sono
contenuti antiossidanti e minerali che aiutano il corretto
funzionamento delle funzioni dell'organismo". Infine, no al 'nero
fumo'. Dire addio alle sigarette "e' il primo passo per limitare
l'esposizione a sostanze inquinanti", concludono gli esperti.
(Red-Lus/Ct/Adnkronos)
22-SET-11 17:42
NNNN
DECALOGO ANTI-PARTICOLATO, SPESA A MEZZODI' E SERRA IN CASA
Milano, 22 set. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Cittadini
impotenti contro lo smog? Non del tutto. Anche chi ha la sfortuna di
abitare in metropoli grigie e pianure dalla conformazione 'a padella'
- dove l'inquinamento e' di casa - puo' prendere le sue contromisure.
Sono gli scienziati che hanno messo sotto la lente il particolato
atmosferico a dettare le regole per uno stile di vita anti-smog.
Perche' qualcosa si puo' fare per difendersi dalle polveri sottili.
Dentro e fuori casa. Lo spiegano i ricercatori del Centro Polaris
dell'universita' di Milano-Bicocca, autori del Progetto Tosca
(Tossicita' del particolato atmosferico e marker molecolari di
rischio).
Gli esperti, che per 3 anni hanno studiato l'aria di Milano e
della Lombardia, dispensano 10 consigli utili per correre ai ripari.
Obiettivo: ridurre l'esposizione al particolato. Si tratta di mosse
semplici che spaziano dalla messa al bando delle fritture casalinghe
fino alla scelta della location giusta per l'happy hour (mai
all'aperto) e degli 'arredi verdi' (alcune piante 'mangiano' piu'
particolato). Ecco i consigli:
SPORT AL PARCO. La prima dritta e' per gli amanti del jogging:
"Scegliete i giorni di pioggia per la corsa in citta' (parchi
compresi). Le giornate migliori sono in generale quelle a condizioni
meteorologiche avverse. Il brutto tempo - vento, pioggia, neve -
contribuisce infatti a eliminare il particolato dall'atmosfera. Mentre
nelle giornate di sole si crea l'effetto 'pentola a pressione', con
gli inquinanti che stazionano inesorabilmente verso il suolo. I dati
del progetto Tosca mostrano che in inverno i livelli piu' elevati di
Pm si rilevano in corrispondenza di lunghi periodi di bel tempo
(stabilita' atmosferica)".
SPESA INTELLIGENTE. Meglio farla a mezzogiorno. "Le uscite negli
orari prossimi a meta' giornata sono preferibili per bambini e
anziani, dato che a queste ore vengono rilevate le concentrazioni piu'
basse di inquinanti". (segue)
(Red-Lus/Ct/Adnkronos)
22-SET-11 17:34
SMOG: PER EVITARLO CORSE CON LA PIOGGIA, NO A FRITTO E APERITIVI ALL'APERTO (2) =
BEBE' IN MARSUPIO, SCEGLIERE STILI DI COTTURA CHE PRODUCONO
POCHE POLVERI SOTTILI
(Adnkronos/Adnkronos Salute) - A SPASSO COL BEBE'. La regola e':
"Portate a spasso i bimbi nel marsupio". In giro per le strade della
citta', avvertono gli scienziati, "e' bene che siano il piu' possibile
lontani dalle sorgenti dirette di emissione. In inverno e in
condizione di stabilita' atmosferica le concentrazioni di Pm rimangono
praticamente uguali nei primi 100 metri dal suolo. L'uso di zaini non
impedira' ai piccoli di respirare aria inquinata, ma evitera' i danni
legati all'inalazione del particolato piu' insidioso che si trova piu'
vicino al suolo".
PERCORSI TRAFFIC-FREE. Quando le polveri sono alle stelle e'
meglio "evitare le strade piu' trafficate optando per percorsi
alternativi". La Rete aiuta: "Sfruttare i servizi a disposizione su
Internet per costruire percorsi pedonali in strade meno trafficate per
gli spostamenti abituali (lavoro, scuola, palestra) e occasionali.
Anche gli spostamenti in auto potrebbero seguire questa indicazione
dato che si eviterebbe di rimanere a lungo esposti alle emissioni
diminuendo anche le quantita' rilasciate per via dei rallentamenti".
OCCHIO ALL'HAPPY HOUR. Anche l'aperitivo puo' essere ad alto
tasso di inquinamento. Ecco perche', quando si frequentano ristoranti
e bar, "si devono preferire ambienti chiusi e climatizzati a spazi
all'aperto. In genere all'esterno e' consentito fumare e il fumo di
sigaretta si aggiunge alle emissioni da smog, peggiorando la qualita'
dell'aria".
CASA SICURA. Per un'abitazione 'smog free', meglio la cucina a
vapore della frittura. "Si devono scegliere stili di cottura che
producano poche polveri sottili - spiegano gli esperti - L'uso di oli
o il contatto diretto degli alimenti su piastra fanno schizzare in
alto le concentrazioni di particolato fine in ambienti chiusi. In
assenza di cappe adeguate, la situazione diventa critica esattamente
come in una strada super trafficata, anzi peggio. E' stato infatti
osservato che, durante la frittura, vengono liberate particelle di
dimensione inferiore ad un micrometro. Le quantita' di queste
particelle aumentano anche di 10 volte, se non sono presenti sistemi
di filtraggio (le cappe delle cucine) o adeguati ricircoli di aria".
(segue)
(Red-Lus/Ct/Adnkronos)
22-SET-11 17:38
NNNNSMOG: PER EVITARLO CORSE CON LA PIOGGIA, NO A FRITTO E APERITIVI ALL'APERTO (3) =
IN CASA FICUS, DRACENA E GERBERA PER RIMUOVERE 40% INQUINANTI
(Adnkronos/Adnkronos Salute) - VERDE ANTI-SMOG. Pollice verde
contro le 'polveri nere'. Gli esperti della Bicocca spiegano come
costruire una serra mangia-particolato: "Anche le piante possono dare
una mano ad abbattere le concentrazioni di inquinanti in ambienti
chiusi. Si tratta di scegliere quelle giuste. Il ficus, la dracena e
la gerbera sono le piu' indicate, in quanto riescono a rimuovere fino
al 40% degli inquinanti presenti, come la formaldeide (utilizzata nel
trattamento di mobili) e il benzene". Particolare cura va riservata
alle foglie, "la parte attiva di questi organismi".
RISCALDAMENTO E CONDIZIONATORI. Il progetto Tosca conferma che,
anche nei mesi invernali e in citta', una certa quantita' di
particolato fine deriva dalla combustione di biomasse, come legna e
pellet. "Se si vuole usare un camino - suggeriscono gli scienziati -
meglio chiuso e ad alta efficienza". Durante le surriscaldate estati
metropolitane, invece, i condizionatori consentono di ridurre
l'esposizione a particolato outdoor e a ozono, che aumenta
sensibilmente nella stagione estiva. Ma e' bene ricordare che con il
tempo la capacita' filtrante diminuisce e l'umidita' puo' consentire
lo sviluppo di microorganismi che possono provocare allergie.
Fondamentale controllare i filtri e sostituirli in caso di perdita di
efficienza.
DIETA SCUDO. "Per combattere i possibili effetti del particolato
atmosferico, deve essere ricca di vitamine e antiossidanti. I colori
possono aiutare. In inverno, frutta e verdura di colore rosso
(pomodori, melograno, barbabietola arance rosse) con tanti
antiossidanti naturali. E' bene poi non farsi mai mancare alimenti di
colore giallo e arancio, come carote, arance, mandarini, limoni,
ricchi di sostanze che aiutano a prevenire gli effetti dei radicali
liberi. Senza dimenticare il verde: in molte verdure a foglia sono
contenuti antiossidanti e minerali che aiutano il corretto
funzionamento delle funzioni dell'organismo". Infine, no al 'nero
fumo'. Dire addio alle sigarette "e' il primo passo per limitare
l'esposizione a sostanze inquinanti", concludono gli esperti.
(Red-Lus/Ct/Adnkronos)
22-SET-11 17:42
NNNN
salute: malattie renali piu' rischiose del cancro
SALUTE: MALATTIE RENALI PIU' RISCHIOSE DEL
CANCRO
ALLARME DELLA SOCIETA' ITALIANA NEFROLOGIA, A CONGRESSO A GENOVA
(ANSA) - GENOVA, 22 SET - Le malattie renali meritano un'
attenzione pari se non superiore a quella riservata al tumore.
Perche' in Italia all'insufficienza renale si sopravvive meno
che al tumore: il tasso di sopravvivenza dei dializzati italiani
e' infatti del 55 per cento, contro l'84% del cancro alla
mammella, il 70% di quello al colon, il 63% di quello al rene.
A sostenerlo e' la Societa' Italiana di Nefrologia (Sin), da
oggi riunita a Genova per il suo 52/mo Congresso. Sulla base dei
dati aggiornati a tutto il 2009, in Italia le persone che devono
abitualmente fare ricorso alla dialisi sono oltre 45mila; coloro
che hanno subito un trapianto di rene sono quasi 16mila (15.793
a tutto il 31 dicembre 2010); e sono tra i 5 e i 6 milioni gli
italiani che soffrono di un danno renale.
''Sono dati che devono fare riflettere - hanno precisato la
presidente della Sin, Rosanna Coppo, direttore di Nefrologia al
Regina Margherita di Torino, e il professor Francesco
Pizzarelli, direttore Nefrologia dell'Ospedale di Santa Maria
Annunziata di Firenze -. Ci dicono che quando i reni funzionano
solo al 50%, la probabilita' di malattie cardiovascolari o di
andare incontro a un infarto aumenta di dieci volte''. (ANSA).
CLE
22-SET-11 14:52 NNNN
ALLARME DELLA SOCIETA' ITALIANA NEFROLOGIA, A CONGRESSO A GENOVA
(ANSA) - GENOVA, 22 SET - Le malattie renali meritano un'
attenzione pari se non superiore a quella riservata al tumore.
Perche' in Italia all'insufficienza renale si sopravvive meno
che al tumore: il tasso di sopravvivenza dei dializzati italiani
e' infatti del 55 per cento, contro l'84% del cancro alla
mammella, il 70% di quello al colon, il 63% di quello al rene.
A sostenerlo e' la Societa' Italiana di Nefrologia (Sin), da
oggi riunita a Genova per il suo 52/mo Congresso. Sulla base dei
dati aggiornati a tutto il 2009, in Italia le persone che devono
abitualmente fare ricorso alla dialisi sono oltre 45mila; coloro
che hanno subito un trapianto di rene sono quasi 16mila (15.793
a tutto il 31 dicembre 2010); e sono tra i 5 e i 6 milioni gli
italiani che soffrono di un danno renale.
''Sono dati che devono fare riflettere - hanno precisato la
presidente della Sin, Rosanna Coppo, direttore di Nefrologia al
Regina Margherita di Torino, e il professor Francesco
Pizzarelli, direttore Nefrologia dell'Ospedale di Santa Maria
Annunziata di Firenze -. Ci dicono che quando i reni funzionano
solo al 50%, la probabilita' di malattie cardiovascolari o di
andare incontro a un infarto aumenta di dieci volte''. (ANSA).
CLE
22-SET-11 14:52 NNNN
Iscriviti a:
Post (Atom)