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venerdì 8 novembre 2019
EX ILVA, M5S: INVESTIMENTI SOSPETTI, LEGA CON ITALIANI O CON ARCELOR MITTAL?
VENERDÌ 08 NOVEMBRE 2019 11.05.07
EX ILVA, M5S: INVESTIMENTI SOSPETTI, LEGA CON ITALIANI O CON ARCELOR MITTAL?
9CO1014204 4 POL ITA R01 EX ILVA, M5S: INVESTIMENTI SOSPETTI, LEGA CON ITALIANI O CON ARCELOR MITTAL? (9Colonne) Roma, 8 nov - "Perché la Lega di Salvini ha investito 300 mila euro in obbligazioni di Arcelor Mittal? Salvini, come al solito, piuttosto che rispondere preferisce scappare. Eppure, secondo diversi organi di stampa, il suo partito avrebbe investito soldi pubblici, cioè soldi di tutti i cittadini, non solo su obbligazioni Arcelor Mittal, ma anche su alcune delle più famose banche e multinazionali mondiali. Ma il loro motto non era 'prima gli italiani'? Sarà forse per questo che la Lega, invece di prendersela con la multinazionale franco-indiana che ha minacciato di andarsene e lasciare a casa oltre 10mila persone, si è scagliata contro il Governo? Questo è il momento di riunire le forze per difendere la sovranità dell'Italia, tutelare la nostra economia, i lavoratori e i cittadini di Taranto. Ma viene da chiedersi: non c'è forse un macroscopico conflitto d'interessi per un partito che è in Parlamento e che dovrebbe tutelare gli interessi degli italiani?". Così in una nota i portavoce del MoVimento 5 Stelle in commissione Attività produttive alla Camera. (PO / red) 081105 NOV 19
EX ILVA, M5S: INVESTIMENTI SOSPETTI, LEGA CON ITALIANI O CON ARCELOR MITTAL?
9CO1014204 4 POL ITA R01 EX ILVA, M5S: INVESTIMENTI SOSPETTI, LEGA CON ITALIANI O CON ARCELOR MITTAL? (9Colonne) Roma, 8 nov - "Perché la Lega di Salvini ha investito 300 mila euro in obbligazioni di Arcelor Mittal? Salvini, come al solito, piuttosto che rispondere preferisce scappare. Eppure, secondo diversi organi di stampa, il suo partito avrebbe investito soldi pubblici, cioè soldi di tutti i cittadini, non solo su obbligazioni Arcelor Mittal, ma anche su alcune delle più famose banche e multinazionali mondiali. Ma il loro motto non era 'prima gli italiani'? Sarà forse per questo che la Lega, invece di prendersela con la multinazionale franco-indiana che ha minacciato di andarsene e lasciare a casa oltre 10mila persone, si è scagliata contro il Governo? Questo è il momento di riunire le forze per difendere la sovranità dell'Italia, tutelare la nostra economia, i lavoratori e i cittadini di Taranto. Ma viene da chiedersi: non c'è forse un macroscopico conflitto d'interessi per un partito che è in Parlamento e che dovrebbe tutelare gli interessi degli italiani?". Così in una nota i portavoce del MoVimento 5 Stelle in commissione Attività produttive alla Camera. (PO / red) 081105 NOV 19
giovedì 7 novembre 2019
DECRETO 17 ottobre 2019 Criteri ambientali minimi per le forniture di cartucce toner e a getto di inchiostro; criteri ambientali minimi per l'affidamento del servizio integrato di ritiro di cartucce di toner e a getto di inchiostro esauste, preparazione per il riutilizzo e la fornitura di cartucce di toner e a getto di inchiostro rigenerate. (19A06871)
Scienza: scoperto antenato bipede, "anello mancante" scimmia-uomo (2)=
GIOVEDÌ 07 NOVEMBRE 2019 15.36.07
Scienza: scoperto antenato bipede, "anello mancante" scimmia-uomo =
(AGI) - Londra, 7 nov. - Scoperto in Baviera, in Germania, quello che potrebbe essere considerato l'"anello mancante" tra gli esseri umani e i nostri antenati simili alle scimmie che vissero 12 milioni di anni fa. Secondo i ricercatori, questa strana scimmia aveva le braccia adatte ad arrampicarsi sugli alberi e aveva le gambe come le nostre che gli permettevano di camminare su due piedi. La scoperta ci fornisce la prima immagine di come potrebbe esser stati l'ultimo antenato comune delle scimmie e degli umani. (AGI) Red/Gip (Segue) 071535 NOV 19 NNNNGIOVEDÌ 07 NOVEMBRE 2019 15.36.20
Scienza: scoperto antenato bipede, "anello mancante" scimmia-uomo (2)=
(AGI) - Londra, 7 nov. - I fossili di questo periodo sono rari. Chiamato Danuvius guggenmosi, in onore di un dio del fiume Celtico, la sua scoperta retrodata l'inizio della camminata su due piedi. Basandosi sulla forma delle ossa di Danuvius, gli esperti hanno concluso che l'animale si muoveva in un modo unico: si arrampicava e poteva oscillare da un ramo all'altro e poteva camminare su due piedi. Danuvius era alto circa un metro e pesava fino a poco piu' di 30 chilogrammi. E' un collegamento mancante. E' stato sorprendente per noi renderci conto di quanto certe ossa siano simili a quelle degli umani, a differenza delle grandi scimmie ", spiega Madelaine Boehme dell'Universita' di Tubinga in Germania. "Personalmente sono rimasta molto sorpresa - continua - dalla grande somiglianza di Danuvius nella parte posteriore e nelle ossa dello stinco, in contrasto con le scimmie. Questo e' stato del tutto inaspettato per tutti noi. Danuvius e' come una scimmia e un essere umano - in uno". I suoi resti sono stati scavati in una regione montuosa chiamata Allgau, che oggi e' popolare tra i turisti per i suoi castelli in stile fiabesco. Le ossa provenivano da almeno quattro esemplari - un maschio, due femmine e un giovane - e comprendevano non solo i denti ma anche parti del cranio, della mascella, della gabbia toracica e della colonna vertebrale, insieme alle ossa di braccia, gambe, dita e piedi. Lo scheletro del maschio adulto era cosi' completo che i ricercatori sono stati in grado di descriverne in dettaglio gli arti e le proporzioni del corpo. (AGI) Red/Gip 071535 NOV 19 NNNN
Scienza: scoperto antenato bipede, "anello mancante" scimmia-uomo =
(AGI) - Londra, 7 nov. - Scoperto in Baviera, in Germania, quello che potrebbe essere considerato l'"anello mancante" tra gli esseri umani e i nostri antenati simili alle scimmie che vissero 12 milioni di anni fa. Secondo i ricercatori, questa strana scimmia aveva le braccia adatte ad arrampicarsi sugli alberi e aveva le gambe come le nostre che gli permettevano di camminare su due piedi. La scoperta ci fornisce la prima immagine di come potrebbe esser stati l'ultimo antenato comune delle scimmie e degli umani. (AGI) Red/Gip (Segue) 071535 NOV 19 NNNNGIOVEDÌ 07 NOVEMBRE 2019 15.36.20
Scienza: scoperto antenato bipede, "anello mancante" scimmia-uomo (2)=
(AGI) - Londra, 7 nov. - I fossili di questo periodo sono rari. Chiamato Danuvius guggenmosi, in onore di un dio del fiume Celtico, la sua scoperta retrodata l'inizio della camminata su due piedi. Basandosi sulla forma delle ossa di Danuvius, gli esperti hanno concluso che l'animale si muoveva in un modo unico: si arrampicava e poteva oscillare da un ramo all'altro e poteva camminare su due piedi. Danuvius era alto circa un metro e pesava fino a poco piu' di 30 chilogrammi. E' un collegamento mancante. E' stato sorprendente per noi renderci conto di quanto certe ossa siano simili a quelle degli umani, a differenza delle grandi scimmie ", spiega Madelaine Boehme dell'Universita' di Tubinga in Germania. "Personalmente sono rimasta molto sorpresa - continua - dalla grande somiglianza di Danuvius nella parte posteriore e nelle ossa dello stinco, in contrasto con le scimmie. Questo e' stato del tutto inaspettato per tutti noi. Danuvius e' come una scimmia e un essere umano - in uno". I suoi resti sono stati scavati in una regione montuosa chiamata Allgau, che oggi e' popolare tra i turisti per i suoi castelli in stile fiabesco. Le ossa provenivano da almeno quattro esemplari - un maschio, due femmine e un giovane - e comprendevano non solo i denti ma anche parti del cranio, della mascella, della gabbia toracica e della colonna vertebrale, insieme alle ossa di braccia, gambe, dita e piedi. Lo scheletro del maschio adulto era cosi' completo che i ricercatori sono stati in grado di descriverne in dettaglio gli arti e le proporzioni del corpo. (AGI) Red/Gip 071535 NOV 19 NNNN
Sicilia, scoperto a Gela un sarcofago con obolo di Caronte
GIOVEDÌ 07 NOVEMBRE 2019 15.16.46
Sicilia, scoperto a Gela un sarcofago con obolo di Caronte
Sicilia, scoperto a Gela un sarcofago con obolo di Caronte Nel corso di alcuni scavi elettrici condotti dall'Enel Palermo, 7 nov. (askanews) - Eccezionale ritrovamento a Gela nel corso di lavori di scavo per la posa di cavi condotti dall'Enel sotto l'alta sorveglianza dell'assessorato regionale dei Beni culturali. E' stato portato alla luce un sarcofago in terracotta con coperchio a spioventi, all'interno del quale è stato rinvenuto uno scheletro integro, presumibilmente appartenente a un maschio adulto di circa un metro e sessanta centimetri di altezza. Non sono stati rinvenuti al momento elementi del corredo funerario, poiché lo scavo si trova in una fase iniziale. Dopo la rimozione dello scheletro e i necessari lavori di rilievo, le indagini proseguiranno per accertare la presenza di ulteriori evidenze archeologiche. Ma l'eccezionalità della scoperta consiste nel ritrovamento di una moneta che documenta il rituale funerario del cosiddetto "obolo di Caronte", cioè il pedaggio simbolico che il defunto avrebbe pagato al traghettatore infernale per il passaggio nell'Ade, l'oltretomba per la mitologia classica. La moneta, non ancora analizzata e quindi datata, è stata rinvenuta all'interno del cranio, probabilmente in seguito al crollo del coperchio del sarcofago, trovato frantumato. "La città di Gela - dichiara il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci - continua a restituire preziose testimonianze della civiltà greca. Gela per il mio governo rappresenta un luogo privilegiato di investimenti nel campo dei beni culturali come modello di sviluppo alternativo e risarcitorio delle ferite che in questi anni il territorio ha subito. Voglio ringraziare il dirigente generale del dipartimento dei Beni culturali Sergio Alessandro e la soprintendente di Caltanissetta Daniela Vullo e che si sono prontamente attivati per le immediate azioni di tutela del nuovo ritrovamento. Mi auguro che, insieme alla "Nave di Gela", possa costituire una nuova tessera del progetto di valorizzazione della città e di grande rilevanza per l'intera regione. Sono in continuo contatto con loro - conclude Musumeci - per seguire gli sviluppi dello scavo e dei risultati definitivi che esso potrà fornire". (segue) Xpa 20191107T151636ZGIOVEDÌ 07 NOVEMBRE 2019 15.16.46
Sicilia, scoperto a Gela un sarcofago con obolo di Caronte -2-
Sicilia, scoperto a Gela un sarcofago con obolo di Caronte -2- All'interno trovato uno scheletro lungo 160 centimetri Palermo, 7 nov. (askanews) - Nei giorni scorsi, all'esterno della tomba, era stata rinvenuta una mezza coppetta in ceramica verniciata a bande di colore rossiccio, di un tipo comune databile ad età ellenistica (IV secolo avanti Cristo) che rappresenta, al momento, l'unico elemento utile per una datazione orientativa della tomba. La datazione trova conferma anche nel rinvenimento di alcuni unguentari in terracotta, contenitori di profumi tipici dell'età ellenistica, ritrovati in prossimità del sarcofago, e in connessione con un gruppo di ulteriori sepolture presumibilmente appartenenti alla stessa necropoli, e che saranno oggetto di indagini successive. Già negli anni Sessanta del secolo scorso, il famoso archeologo Piero Orlandini aveva individuato poco lontano, in località Costa Zampogna, una piccola necropoli ellenistica probabilmente connessa all'attuale ritrovamento. Grazie alla collaborazione dei carabinieri della stazione di Gela, durante tutta la durata degli scavi, soprattutto nelle ore notturne, è stata assicurata la sorveglianza al prezioso sito che tanto dirà della storia antica della colonia greca della città di Gela. Xpa 20191107T151643Z
Sicilia, scoperto a Gela un sarcofago con obolo di Caronte
Sicilia, scoperto a Gela un sarcofago con obolo di Caronte Nel corso di alcuni scavi elettrici condotti dall'Enel Palermo, 7 nov. (askanews) - Eccezionale ritrovamento a Gela nel corso di lavori di scavo per la posa di cavi condotti dall'Enel sotto l'alta sorveglianza dell'assessorato regionale dei Beni culturali. E' stato portato alla luce un sarcofago in terracotta con coperchio a spioventi, all'interno del quale è stato rinvenuto uno scheletro integro, presumibilmente appartenente a un maschio adulto di circa un metro e sessanta centimetri di altezza. Non sono stati rinvenuti al momento elementi del corredo funerario, poiché lo scavo si trova in una fase iniziale. Dopo la rimozione dello scheletro e i necessari lavori di rilievo, le indagini proseguiranno per accertare la presenza di ulteriori evidenze archeologiche. Ma l'eccezionalità della scoperta consiste nel ritrovamento di una moneta che documenta il rituale funerario del cosiddetto "obolo di Caronte", cioè il pedaggio simbolico che il defunto avrebbe pagato al traghettatore infernale per il passaggio nell'Ade, l'oltretomba per la mitologia classica. La moneta, non ancora analizzata e quindi datata, è stata rinvenuta all'interno del cranio, probabilmente in seguito al crollo del coperchio del sarcofago, trovato frantumato. "La città di Gela - dichiara il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci - continua a restituire preziose testimonianze della civiltà greca. Gela per il mio governo rappresenta un luogo privilegiato di investimenti nel campo dei beni culturali come modello di sviluppo alternativo e risarcitorio delle ferite che in questi anni il territorio ha subito. Voglio ringraziare il dirigente generale del dipartimento dei Beni culturali Sergio Alessandro e la soprintendente di Caltanissetta Daniela Vullo e che si sono prontamente attivati per le immediate azioni di tutela del nuovo ritrovamento. Mi auguro che, insieme alla "Nave di Gela", possa costituire una nuova tessera del progetto di valorizzazione della città e di grande rilevanza per l'intera regione. Sono in continuo contatto con loro - conclude Musumeci - per seguire gli sviluppi dello scavo e dei risultati definitivi che esso potrà fornire". (segue) Xpa 20191107T151636ZGIOVEDÌ 07 NOVEMBRE 2019 15.16.46
Sicilia, scoperto a Gela un sarcofago con obolo di Caronte -2-
Sicilia, scoperto a Gela un sarcofago con obolo di Caronte -2- All'interno trovato uno scheletro lungo 160 centimetri Palermo, 7 nov. (askanews) - Nei giorni scorsi, all'esterno della tomba, era stata rinvenuta una mezza coppetta in ceramica verniciata a bande di colore rossiccio, di un tipo comune databile ad età ellenistica (IV secolo avanti Cristo) che rappresenta, al momento, l'unico elemento utile per una datazione orientativa della tomba. La datazione trova conferma anche nel rinvenimento di alcuni unguentari in terracotta, contenitori di profumi tipici dell'età ellenistica, ritrovati in prossimità del sarcofago, e in connessione con un gruppo di ulteriori sepolture presumibilmente appartenenti alla stessa necropoli, e che saranno oggetto di indagini successive. Già negli anni Sessanta del secolo scorso, il famoso archeologo Piero Orlandini aveva individuato poco lontano, in località Costa Zampogna, una piccola necropoli ellenistica probabilmente connessa all'attuale ritrovamento. Grazie alla collaborazione dei carabinieri della stazione di Gela, durante tutta la durata degli scavi, soprattutto nelle ore notturne, è stata assicurata la sorveglianza al prezioso sito che tanto dirà della storia antica della colonia greca della città di Gela. Xpa 20191107T151643Z
NEWS ESTERI. Uscita Usa da accordo Parigi, Greenpeace: Mossa parassita
GIOVEDÌ 07 NOVEMBRE 2019 08.28.09
NEWS ESTERI. Uscita Usa da accordo Parigi, Greenpeace: Mossa parassita
DIR0089 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT NEWS ESTERI. Uscita Usa da accordo Parigi, Greenpeace: Mossa parassita (DIRE - Notiziario settimanale Esteri) Roma, 7 nov. - "Con il ritiro dall'accordo sul clima di Parigi, l'amministrazione Trump trasforma l'America da leader globale sul clima a un parassita globale del clima". Cosi' Annie Leonard, direttore esecutivo di Greenpeace Usa, ha commentato in una nota l'avvio delle procedure per il ritiro degli Stati Uniti dall'accordo di Parigi, annunciato ieri dal segretario di Stato Mike Pompeo. Sul suo profilo Twitter, l'organizzazione ambientalista riprende grafici diffusi alcuni mesi fa dal sito 'Carbon Brief', che mostrano come gli Stati Uniti siano i maggiori responsabili delle emissioni globali di CO2. All'inizio del 2019, le emissioni statunitensi totali, calcolate dal 1750, ammontavano a 397 Gigatonnellate (miliardi di tonnellate): quasi il doppio dei 214 della Cina, che si colloca al secondo posto nella classifica. Nel 2015 si calcolava inoltre che gli States fossero responsabili per il 15% delle emissioni mondiali totali, preceduti solo dalla Cina (28%). "L'industria delle rinnovabili sta crescendo in modo esponenziale. Il progresso dell'energia dettato dal buon senso continuera', con o senza Donald Trump. Non puo' cancellare un trattato multilaterale firmato da quasi 200 nazioni sovrane, ma puo' tenere l'America ferma al passato dei combustibili fossili, mentre la Cina e le altre nazioni diventano leader del 21esimo secolo" ha dichiarato ancora Leonard. Ieri Pompeo ha annunciato di aver inviato alle Nazioni Unite la notifica formale sul ritiro dall'accordo, definendolo in un comunicato come un "ingiusto fardello economico". La procedura di uscita dall'intesa non sara' ufficializzata prima di un anno. (Red/ Dire) 08:27 07-11-19 NNNN
NEWS ESTERI. Uscita Usa da accordo Parigi, Greenpeace: Mossa parassita
DIR0089 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT NEWS ESTERI. Uscita Usa da accordo Parigi, Greenpeace: Mossa parassita (DIRE - Notiziario settimanale Esteri) Roma, 7 nov. - "Con il ritiro dall'accordo sul clima di Parigi, l'amministrazione Trump trasforma l'America da leader globale sul clima a un parassita globale del clima". Cosi' Annie Leonard, direttore esecutivo di Greenpeace Usa, ha commentato in una nota l'avvio delle procedure per il ritiro degli Stati Uniti dall'accordo di Parigi, annunciato ieri dal segretario di Stato Mike Pompeo. Sul suo profilo Twitter, l'organizzazione ambientalista riprende grafici diffusi alcuni mesi fa dal sito 'Carbon Brief', che mostrano come gli Stati Uniti siano i maggiori responsabili delle emissioni globali di CO2. All'inizio del 2019, le emissioni statunitensi totali, calcolate dal 1750, ammontavano a 397 Gigatonnellate (miliardi di tonnellate): quasi il doppio dei 214 della Cina, che si colloca al secondo posto nella classifica. Nel 2015 si calcolava inoltre che gli States fossero responsabili per il 15% delle emissioni mondiali totali, preceduti solo dalla Cina (28%). "L'industria delle rinnovabili sta crescendo in modo esponenziale. Il progresso dell'energia dettato dal buon senso continuera', con o senza Donald Trump. Non puo' cancellare un trattato multilaterale firmato da quasi 200 nazioni sovrane, ma puo' tenere l'America ferma al passato dei combustibili fossili, mentre la Cina e le altre nazioni diventano leader del 21esimo secolo" ha dichiarato ancora Leonard. Ieri Pompeo ha annunciato di aver inviato alle Nazioni Unite la notifica formale sul ritiro dall'accordo, definendolo in un comunicato come un "ingiusto fardello economico". La procedura di uscita dall'intesa non sara' ufficializzata prima di un anno. (Red/ Dire) 08:27 07-11-19 NNNN
Usa: libro anonimo, Pence era pronto a rimozione Trump
GIOVEDÌ 07 NOVEMBRE 2019 14.19.59
Usa: libro anonimo, Pence era pronto a rimozione Trump
ZCZC4944/SXB ONY09957_SXB_QBXB R EST S0B QBXB Usa: libro anonimo, Pence era pronto a rimozione Trump Per incapacita' mentale, in base a 25mo Emendamento (ANSA) - NEW YORK, 7 NOV - Mike Pence era pronto a sostenere il ricorso al 25mo Emendamento della Costituzione per rimuovere Donald Trump per incapacita' mentale. Lo sostiene 'A Warning', il libro in uscita il 19 novembre e scritto da un autore anonimo, lo stesso funzionario dell'amministrazione che lo scorso anno pubblico' una lettera aperta contro Trump sulle pagine del New York Times. Secondo alcuni estratti del libro pubblicati dall'Huffington Post, all'interno della Casa Bianca non c'erano dubbi sul fatto che Pence avrebbe appoggiato il ricorso al 25mo Emendamento, con il quale sarebbe diventato presidente. La procedura prevede che la lettera per richiederlo sia firmata dalla maggioranza dei membri dell'amministrazione Trump, consegnata a Pence per la firma finale e poi passata al Congresso. La discussione sulla richiesta del 25mo Emendamento non e' mai stata formalizzata, ma dietro le quinte l'ipotesi e' quantomeno aleggiata poco dopo il licenziamento di James Comey dalla guida dell'Fbi tanto che era partita fra i consiglieri di Trump la conta di chi avrebbe appoggiato l'iniziativa. (ANSA). DRZ 07-NOV-19 14:19 NNNN
Usa: libro anonimo, Pence era pronto a rimozione Trump
ZCZC4944/SXB ONY09957_SXB_QBXB R EST S0B QBXB Usa: libro anonimo, Pence era pronto a rimozione Trump Per incapacita' mentale, in base a 25mo Emendamento (ANSA) - NEW YORK, 7 NOV - Mike Pence era pronto a sostenere il ricorso al 25mo Emendamento della Costituzione per rimuovere Donald Trump per incapacita' mentale. Lo sostiene 'A Warning', il libro in uscita il 19 novembre e scritto da un autore anonimo, lo stesso funzionario dell'amministrazione che lo scorso anno pubblico' una lettera aperta contro Trump sulle pagine del New York Times. Secondo alcuni estratti del libro pubblicati dall'Huffington Post, all'interno della Casa Bianca non c'erano dubbi sul fatto che Pence avrebbe appoggiato il ricorso al 25mo Emendamento, con il quale sarebbe diventato presidente. La procedura prevede che la lettera per richiederlo sia firmata dalla maggioranza dei membri dell'amministrazione Trump, consegnata a Pence per la firma finale e poi passata al Congresso. La discussione sulla richiesta del 25mo Emendamento non e' mai stata formalizzata, ma dietro le quinte l'ipotesi e' quantomeno aleggiata poco dopo il licenziamento di James Comey dalla guida dell'Fbi tanto che era partita fra i consiglieri di Trump la conta di chi avrebbe appoggiato l'iniziativa. (ANSA). DRZ 07-NOV-19 14:19 NNNN
CGIL CISL UIL, 15 NOVEMBRE SCIOPERO GENERALE VIGILI DEL FUOCO
GIOVEDÌ 07 NOVEMBRE 2019 15.09.19
CGIL CISL UIL, 15 NOVEMBRE SCIOPERO GENERALE VIGILI DEL FUOCO
9CO1013821 4 POL ITA R01 CGIL CISL UIL, 15 NOVEMBRE SCIOPERO GENERALE VIGILI DEL FUOCO (9Colonne) Roma, 7 nov - "CGIL, Cisl e Uil dei Vigili del Fuoco hanno indetto lo sciopero generale della categoria per venerdì 15 Novembre e organizzato, per la mattinata della stessa giornata, una manifestazione nazionale a Roma presso Piazza Montecitorio e presidi presso tutte le Prefetture del Paese". A comunicarlo sono Fp CGIL Vvf, Fns Cisl e Uil Pa Vvf, aggiungendo che: "Le iniziative messe in campo sono scaturite dalla vertenza unitaria dello scorso mese di giugno con cui abbiamo rappresentato ai Governi le problematiche che coinvolgono i Vigili del fuoco e il servizio da assicurare alla cittadinanza". In particolare, fanno sapere i sindacati, "abbiamo richiesto: una valorizzazione effettiva dal punto di vista retributivo e previdenziale del lavoro, unico ed insostituibile, dei Vigili del Fuoco; una maggior tutela e garanzia degli infortuni e delle malattie professionali tipiche del lavoro dei Vigili del Fuoco; un riconoscimento reale della specificità e dell'alta professionalità dei Vigili del Fuoco; risorse adeguate per il rinnovo del contratto di lavoro; potenziamento degli organici del Corpo Nazionale finalizzato a diffondere il servizio sul territorio e a tutela della sicurezza dei Vigili del Fuoco". Per Fp CGIL Vvf, Fns Cisl e Uil Pa Vvf, "poiché dette risposte non trovano il giusto riscontro nella legge di bilancio in discussione in Parlamento, siamo costretti a far sentire il grido di dolore dei Vigili del Fuoco a tutti i cittadini e a tutti i rappresentati del popolo in Parlamento", concludono. (red) 071509 NOV 19
CGIL CISL UIL, 15 NOVEMBRE SCIOPERO GENERALE VIGILI DEL FUOCO
9CO1013821 4 POL ITA R01 CGIL CISL UIL, 15 NOVEMBRE SCIOPERO GENERALE VIGILI DEL FUOCO (9Colonne) Roma, 7 nov - "CGIL, Cisl e Uil dei Vigili del Fuoco hanno indetto lo sciopero generale della categoria per venerdì 15 Novembre e organizzato, per la mattinata della stessa giornata, una manifestazione nazionale a Roma presso Piazza Montecitorio e presidi presso tutte le Prefetture del Paese". A comunicarlo sono Fp CGIL Vvf, Fns Cisl e Uil Pa Vvf, aggiungendo che: "Le iniziative messe in campo sono scaturite dalla vertenza unitaria dello scorso mese di giugno con cui abbiamo rappresentato ai Governi le problematiche che coinvolgono i Vigili del fuoco e il servizio da assicurare alla cittadinanza". In particolare, fanno sapere i sindacati, "abbiamo richiesto: una valorizzazione effettiva dal punto di vista retributivo e previdenziale del lavoro, unico ed insostituibile, dei Vigili del Fuoco; una maggior tutela e garanzia degli infortuni e delle malattie professionali tipiche del lavoro dei Vigili del Fuoco; un riconoscimento reale della specificità e dell'alta professionalità dei Vigili del Fuoco; risorse adeguate per il rinnovo del contratto di lavoro; potenziamento degli organici del Corpo Nazionale finalizzato a diffondere il servizio sul territorio e a tutela della sicurezza dei Vigili del Fuoco". Per Fp CGIL Vvf, Fns Cisl e Uil Pa Vvf, "poiché dette risposte non trovano il giusto riscontro nella legge di bilancio in discussione in Parlamento, siamo costretti a far sentire il grido di dolore dei Vigili del Fuoco a tutti i cittadini e a tutti i rappresentati del popolo in Parlamento", concludono. (red) 071509 NOV 19
Gb: uccise ex calciatore nero, poliziotto incriminato
GIOVEDÌ 07 NOVEMBRE 2019 13.40.45
Gb: uccise ex calciatore nero, poliziotto incriminato
ZCZC4404/SXB XAI09248_SXB_QBXB R EST S0B QBXB Gb: uccise ex calciatore nero, poliziotto incriminato Dalian Atkinson perse la vita per scarica elettrica d'un taser (ANSA) - LONDRA, 7 NOV - E' stato incriminato per omicidio il poliziotto che nel 2016 provoco' la morte di un ex calciatore britannico di successo, Dalian Atkinson, allora 48enne, con la scarica elettrica di un taser durante un banale controllo notturno sfociato in un fermo a Telford (Midlands, Inghilterra). Un secondo poliziotto sara' invece processato per aggressione, secondo quanto stabilito dagli inquirenti del Crown Prosecution Service dopo una lunga inchiesta interna condotta dagli stessi organi di polizia. I due agenti, accusati di aver agito con violenza senza alcuna concreta giustificazione contro un semplice sospetto, dovranno ora comparire di fronte alla Birmingham Magistrates' Court. Atkinson, di origini familiari caraibiche, mori' la notte stessa del fermo durante il trasferimento in ospedale. Nella sua carriera sportiva, iniziata nelle file dell'Ipswich Town, aveva giocato per lo Sheffield Wednesday, i baschi del Real Sociedad in Spagna, i turchi del Fenerbahce e soprattutto l'Aston Villa. La famiglia ha deplorato che ci siano voluti tre anni per avere giustizia.(ANSA). LR 07-NOV-19 13:40 NNNN
Gb: uccise ex calciatore nero, poliziotto incriminato
ZCZC4404/SXB XAI09248_SXB_QBXB R EST S0B QBXB Gb: uccise ex calciatore nero, poliziotto incriminato Dalian Atkinson perse la vita per scarica elettrica d'un taser (ANSA) - LONDRA, 7 NOV - E' stato incriminato per omicidio il poliziotto che nel 2016 provoco' la morte di un ex calciatore britannico di successo, Dalian Atkinson, allora 48enne, con la scarica elettrica di un taser durante un banale controllo notturno sfociato in un fermo a Telford (Midlands, Inghilterra). Un secondo poliziotto sara' invece processato per aggressione, secondo quanto stabilito dagli inquirenti del Crown Prosecution Service dopo una lunga inchiesta interna condotta dagli stessi organi di polizia. I due agenti, accusati di aver agito con violenza senza alcuna concreta giustificazione contro un semplice sospetto, dovranno ora comparire di fronte alla Birmingham Magistrates' Court. Atkinson, di origini familiari caraibiche, mori' la notte stessa del fermo durante il trasferimento in ospedale. Nella sua carriera sportiva, iniziata nelle file dell'Ipswich Town, aveva giocato per lo Sheffield Wednesday, i baschi del Real Sociedad in Spagna, i turchi del Fenerbahce e soprattutto l'Aston Villa. La famiglia ha deplorato che ci siano voluti tre anni per avere giustizia.(ANSA). LR 07-NOV-19 13:40 NNNN
SICUREZZA STRADALE: POLIZIA, DA OGGI OBBLIGO SEGGIOLINI ANTI ABBANDONO
GIOVEDÌ 07 NOVEMBRE 2019 13.57.39
SICUREZZA STRADALE: POLIZIA, DA OGGI OBBLIGO SEGGIOLINI ANTI ABBANDONO =
ADN0738 7 CRO 0 ADN CRO NAZ SICUREZZA STRADALE: POLIZIA, DA OGGI OBBLIGO SEGGIOLINI ANTI ABBANDONO = Roma, 7 nov. - (Adnkronos) - "Oggi entra in vigore il decreto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che definisce le caratteristiche tecnico-costruttive dei dispositivi antiabbandono per bambini". Lo ricorda una nota della POLIZIA, sottolineando che "l'entrata in vigore del decreto comporta anche l'immediato obbligo per i conducenti dei veicoli sui quali devono essere installati i seggiolini che trasportino un bambino di età inferiore a quattro anni di far uso, anche di apposito dispositivo di allarme volto a prevenire l'abbandono del minore all'interno del veicolo medesimo". "Secondo quanto previsto dal decreto i dispositivi possono essere già integrati nel seggiolino, possono costituire una dotazione di base o un accessorio del veicolo, oppure essere indipendenti sia dal seggiolino sia dal veicolo - chiarisce la nota - Non necessitano di omologazione, ma devono essere conformi alle prescrizioni tecniche riportate nell'allegato A al decreto. "In particolare, l'antiabbandono deve dare un segnale di allarme idoneo ad attirare tempestivamente l'attenzione del conducente attraverso appositi segnali visivi e acustici o visivi e aptici, percepibili all'interno o all'esterno del veicolo, nonché avere la capacità di attivarsi automaticamente ad ogni utilizzo, senza ulteriori azioni da parte del conducente. Prima dell'acquisto del dispositivo - conclude la nota della POLIZIA - è consigliabile verificare la conformità alle caratteristiche tecniche previste dalla norma consultando la documentazione tecnica eventualmente messa a disposizione dal fabbricante". (Cro/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 07-NOV-19 13:57 NNNN
SICUREZZA STRADALE: POLIZIA, DA OGGI OBBLIGO SEGGIOLINI ANTI ABBANDONO =
ADN0738 7 CRO 0 ADN CRO NAZ SICUREZZA STRADALE: POLIZIA, DA OGGI OBBLIGO SEGGIOLINI ANTI ABBANDONO = Roma, 7 nov. - (Adnkronos) - "Oggi entra in vigore il decreto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che definisce le caratteristiche tecnico-costruttive dei dispositivi antiabbandono per bambini". Lo ricorda una nota della POLIZIA, sottolineando che "l'entrata in vigore del decreto comporta anche l'immediato obbligo per i conducenti dei veicoli sui quali devono essere installati i seggiolini che trasportino un bambino di età inferiore a quattro anni di far uso, anche di apposito dispositivo di allarme volto a prevenire l'abbandono del minore all'interno del veicolo medesimo". "Secondo quanto previsto dal decreto i dispositivi possono essere già integrati nel seggiolino, possono costituire una dotazione di base o un accessorio del veicolo, oppure essere indipendenti sia dal seggiolino sia dal veicolo - chiarisce la nota - Non necessitano di omologazione, ma devono essere conformi alle prescrizioni tecniche riportate nell'allegato A al decreto. "In particolare, l'antiabbandono deve dare un segnale di allarme idoneo ad attirare tempestivamente l'attenzione del conducente attraverso appositi segnali visivi e acustici o visivi e aptici, percepibili all'interno o all'esterno del veicolo, nonché avere la capacità di attivarsi automaticamente ad ogni utilizzo, senza ulteriori azioni da parte del conducente. Prima dell'acquisto del dispositivo - conclude la nota della POLIZIA - è consigliabile verificare la conformità alle caratteristiche tecniche previste dalla norma consultando la documentazione tecnica eventualmente messa a disposizione dal fabbricante". (Cro/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 07-NOV-19 13:57 NNNN
SCHEDA = Mafie: da Messina Denaro a Morabito, chi sono i superlatitanti
GIOVEDÌ 07 NOVEMBRE 2019 14.46.33
= SCHEDA = Mafie: da Messina Denaro a Morabito, chi sono i superlatitanti =
(AGI) - Roma, 7 nov. - Matteo Messina Denaro, Giovanni Motisi, Rocco Morabito, Renato Cinquegranella. Sono due mafiosi, uno 'ndranghetista e un camorrista i primi quattro superlatitanti inseriti nella lista dei "most wanted" stilata dal Viminale. Lista che - dopo l'arresto del camorrista Marco Di Lauro il 2 marzo scorso a Napoli - comprende anche un quinto e ultimo nome, quello di Attilio Cubeddu: niente mafie per lui ma un ruolo da protagonista nell'Anonima sequestri sarda. Il piu' conosciuto, e pericoloso, di tutti resta Messina Denaro, "u siccu", "il magro", letteralmente sparito nel nulla nel '93, l'anno delle bombe a Milano, Firenze e Roma, dopo una vacanza a Forte dei Marmi con i fratelli Graviano: e' ricercato in campo internazionale - precisa la scheda della Direzione centrale della Polizia criminale - per "associazione di tipo mafioso, omicidio, strage, devastazione, detenzione e porto di materie esplodenti, furto ed altro". Figlio di Francesco, capo della cosca di Castelvetrano e del relativo mandamento, nell'ultima tranche dei suoi 57 anni ha visto farsi "terra bruciata" intorno a colpi di arresti e sequestri di beni ma continua a restare imprendibile. Protagonista di un numero imprecisato di esecuzioni e tra gli organizzatori del sequestro del piccolo Giuseppe Di Matteo - rapito per costringere il padre Santino a ritrattare le rivelazioni sulla strage di Capaci e poi strangolato e sciolto nell'acido dopo 779 giorni di prigionia - Matteo Messina Denaro secondo molti inquirenti non sarebbe il capo di Cosa nostra ma sicuramente continua a rivestire un ruolo di assoluto rilievo: la rivista "Forbes" lo ha incluso tra i dieci latitanti piu' pericolosi del mondo. (AGI) Bas (Segue) 071446 NOV 19 NNNNGIOVEDÌ 07 NOVEMBRE 2019 14.46.57
= SCHEDA = Mafie: da Messina Denaro a Morabito, chi sono i superlatitanti (2)=
(AGI) - Roma, 7 nov. - Difficile distinguere il vero e il falso in quello che di Messina Denaro raccontano informatori e pentiti: che, beffando chi lo bracca da anni, vivrebbe in Sicilia, spostandosi di continuo; che si sarebbe sottoposto in Bulgaria (o in Piemonte) a una plastica ai polpastrelli e al viso; che avrebbe seri problemi agli occhi e ai reni, tanto da aver bisogno della dialisi; che godrebbe della protezione dalla 'ndrangheta. Di volta in volta, c'e' chi lo ha collocato sulle tribune del "Barbera" per un Palermo-Sampdoria, chi su una spiaggia greca, in vacanza con la compagna Maria, chi in una casa di Baden, in Germania. Ma la caccia resta aperta. A lui come a Giovanni Motisi, "u pacchiuni", "il grasso", 59 anni, palermitano doc, ricercato dal '98 per omicidio, dal 2001 per associazione di tipo mafioso e dal 2002 per strage: quattro anni fa e' finito anche nella lista dei criminali piu' ricercati dall'Europol. Ha l'ergastolo da scontare, il killer di fiducia di Toto' Riina, secondo un collaboratore di giustizia presente anche quando si parlo' per la prima volta di ammazzare il generale Dalla Chiesa. Nel '99, durante la perquisizione della sua villa di Palermo, spunta una fitta corrispondenza tra lui e la moglie Caterina, bigliettini recapitati da 'postini' fidati assieme a vestiti e regali. Ed e' dello stesso anno l'ultima 'apparizione' certa in Sicilia di "u pacchiuni", alla festa di compleanno della figlia: nelle foto ritrovate diversi anni dopo risaltano le pareti coperte con lenzuola bianche per non far riconoscere il posto. Da allora, piu' niente o quasi tanto da alimentare il sospetto - ricorrente nelle grandi latitanze - che Motisi possa essere morto. Un'altra ipotesi e' che abbia cercato, e trovato, riparo in Francia: l'esattore del racket Angelo Casano ha raccontato che nel 2002 Motisi 'perse' la reggenza di Pagliarelli a vantaggio di Nino Rotolo e che per un paio d'anni si nascose nell'Agrigentino, 'terra' di Giuseppe Falsone. Boss arrestato nel 2010 dalla Gendarmeria francese a Marsiglia. (AGI) Bas (Segue) 071446 NOV 19 NNNNGIOVEDÌ 07 NOVEMBRE 2019 14.46.57
= SCHEDA = Mafie: da Messina Denaro a Morabito, chi sono i superlatitanti (2)=
(AGI) - Roma, 7 nov. - Difficile distinguere il vero e il falso in quello che di Messina Denaro raccontano informatori e pentiti: che, beffando chi lo bracca da anni, vivrebbe in Sicilia, spostandosi di continuo; che si sarebbe sottoposto in Bulgaria (o in Piemonte) a una plastica ai polpastrelli e al viso; che avrebbe seri problemi agli occhi e ai reni, tanto da aver bisogno della dialisi; che godrebbe della protezione dalla 'ndrangheta. Di volta in volta, c'e' chi lo ha collocato sulle tribune del "Barbera" per un Palermo-Sampdoria, chi su una spiaggia greca, in vacanza con la compagna Maria, chi in una casa di Baden, in Germania. Ma la caccia resta aperta. A lui come a Giovanni Motisi, "u pacchiuni", "il grasso", 59 anni, palermitano doc, ricercato dal '98 per omicidio, dal 2001 per associazione di tipo mafioso e dal 2002 per strage: quattro anni fa e' finito anche nella lista dei criminali piu' ricercati dall'Europol. Ha l'ergastolo da scontare, il killer di fiducia di Toto' Riina, secondo un collaboratore di giustizia presente anche quando si parlo' per la prima volta di ammazzare il generale Dalla Chiesa. Nel '99, durante la perquisizione della sua villa di Palermo, spunta una fitta corrispondenza tra lui e la moglie Caterina, bigliettini recapitati da 'postini' fidati assieme a vestiti e regali. Ed e' dello stesso anno l'ultima 'apparizione' certa in Sicilia di "u pacchiuni", alla festa di compleanno della figlia: nelle foto ritrovate diversi anni dopo risaltano le pareti coperte con lenzuola bianche per non far riconoscere il posto. Da allora, piu' niente o quasi tanto da alimentare il sospetto - ricorrente nelle grandi latitanze - che Motisi possa essere morto. Un'altra ipotesi e' che abbia cercato, e trovato, riparo in Francia: l'esattore del racket Angelo Casano ha raccontato che nel 2002 Motisi 'perse' la reggenza di Pagliarelli a vantaggio di Nino Rotolo e che per un paio d'anni si nascose nell'Agrigentino, 'terra' di Giuseppe Falsone. Boss arrestato nel 2010 dalla Gendarmeria francese a Marsiglia. (AGI) Bas (Segue) 071446 NOV 19 NNNNGIOVEDÌ 07 NOVEMBRE 2019 14.47.03
= SCHEDA = Mafie: da Messina Denaro a Morabito, chi sono i superlatitanti (4)=
(AGI) - Roma, 7 nov. - Anche di Attilio Cubeddu, l'"ultimo bandito" di Ogliastra non ci sono piu' tracce da tempo, e anche di lui si dice che sia passato a miglior vita, forse ucciso. Nato nel 1947 ad Arzana, in provincia di Nuoro, brucia le tappe della carriera criminale e partecipa in Toscana ed Emilia Romagna ai rapimenti di Cristina Peruzzi, Ludovica Rangoni Machiavelli e Patrizia Bauer: arrestato nell'aprile dell''84 a Riccione e condannato a 30 anni, si guadagna diversi permessi premio con la sua condotta da detenuto modello. Peccato che il 7 febbraio del '97 al carcere di Badu 'e Carros attendano invano che rientri da uno di questi permessi: e da latitante cede presto al vecchio 'vizietto', restando coinvolto nel sequestro di Giuseppe Soffiantini (e' lui il custode dell'ostaggio). E' ricercato in campo internazionale, ma chi tuttora gli da' la caccia e' convinto che viva protetto dalla sua terra e da una rete di fiancheggiatori: la moglie 63enne e la seconda figlia abitano ancora nella casa di Arzana confiscata dal Ros, un edificio di quattro piani che un anno prima era stato passato al setaccio dallo stesso Ros, insieme con altri due appartamenti del paese. Cercavano Cubeddu, i carabinieri. E si cercano i vivi, non i morti. (AGI) Bas 071446 NOV 19 NNNN
= SCHEDA = Mafie: da Messina Denaro a Morabito, chi sono i superlatitanti =
(AGI) - Roma, 7 nov. - Matteo Messina Denaro, Giovanni Motisi, Rocco Morabito, Renato Cinquegranella. Sono due mafiosi, uno 'ndranghetista e un camorrista i primi quattro superlatitanti inseriti nella lista dei "most wanted" stilata dal Viminale. Lista che - dopo l'arresto del camorrista Marco Di Lauro il 2 marzo scorso a Napoli - comprende anche un quinto e ultimo nome, quello di Attilio Cubeddu: niente mafie per lui ma un ruolo da protagonista nell'Anonima sequestri sarda. Il piu' conosciuto, e pericoloso, di tutti resta Messina Denaro, "u siccu", "il magro", letteralmente sparito nel nulla nel '93, l'anno delle bombe a Milano, Firenze e Roma, dopo una vacanza a Forte dei Marmi con i fratelli Graviano: e' ricercato in campo internazionale - precisa la scheda della Direzione centrale della Polizia criminale - per "associazione di tipo mafioso, omicidio, strage, devastazione, detenzione e porto di materie esplodenti, furto ed altro". Figlio di Francesco, capo della cosca di Castelvetrano e del relativo mandamento, nell'ultima tranche dei suoi 57 anni ha visto farsi "terra bruciata" intorno a colpi di arresti e sequestri di beni ma continua a restare imprendibile. Protagonista di un numero imprecisato di esecuzioni e tra gli organizzatori del sequestro del piccolo Giuseppe Di Matteo - rapito per costringere il padre Santino a ritrattare le rivelazioni sulla strage di Capaci e poi strangolato e sciolto nell'acido dopo 779 giorni di prigionia - Matteo Messina Denaro secondo molti inquirenti non sarebbe il capo di Cosa nostra ma sicuramente continua a rivestire un ruolo di assoluto rilievo: la rivista "Forbes" lo ha incluso tra i dieci latitanti piu' pericolosi del mondo. (AGI) Bas (Segue) 071446 NOV 19 NNNNGIOVEDÌ 07 NOVEMBRE 2019 14.46.57
= SCHEDA = Mafie: da Messina Denaro a Morabito, chi sono i superlatitanti (2)=
(AGI) - Roma, 7 nov. - Difficile distinguere il vero e il falso in quello che di Messina Denaro raccontano informatori e pentiti: che, beffando chi lo bracca da anni, vivrebbe in Sicilia, spostandosi di continuo; che si sarebbe sottoposto in Bulgaria (o in Piemonte) a una plastica ai polpastrelli e al viso; che avrebbe seri problemi agli occhi e ai reni, tanto da aver bisogno della dialisi; che godrebbe della protezione dalla 'ndrangheta. Di volta in volta, c'e' chi lo ha collocato sulle tribune del "Barbera" per un Palermo-Sampdoria, chi su una spiaggia greca, in vacanza con la compagna Maria, chi in una casa di Baden, in Germania. Ma la caccia resta aperta. A lui come a Giovanni Motisi, "u pacchiuni", "il grasso", 59 anni, palermitano doc, ricercato dal '98 per omicidio, dal 2001 per associazione di tipo mafioso e dal 2002 per strage: quattro anni fa e' finito anche nella lista dei criminali piu' ricercati dall'Europol. Ha l'ergastolo da scontare, il killer di fiducia di Toto' Riina, secondo un collaboratore di giustizia presente anche quando si parlo' per la prima volta di ammazzare il generale Dalla Chiesa. Nel '99, durante la perquisizione della sua villa di Palermo, spunta una fitta corrispondenza tra lui e la moglie Caterina, bigliettini recapitati da 'postini' fidati assieme a vestiti e regali. Ed e' dello stesso anno l'ultima 'apparizione' certa in Sicilia di "u pacchiuni", alla festa di compleanno della figlia: nelle foto ritrovate diversi anni dopo risaltano le pareti coperte con lenzuola bianche per non far riconoscere il posto. Da allora, piu' niente o quasi tanto da alimentare il sospetto - ricorrente nelle grandi latitanze - che Motisi possa essere morto. Un'altra ipotesi e' che abbia cercato, e trovato, riparo in Francia: l'esattore del racket Angelo Casano ha raccontato che nel 2002 Motisi 'perse' la reggenza di Pagliarelli a vantaggio di Nino Rotolo e che per un paio d'anni si nascose nell'Agrigentino, 'terra' di Giuseppe Falsone. Boss arrestato nel 2010 dalla Gendarmeria francese a Marsiglia. (AGI) Bas (Segue) 071446 NOV 19 NNNNGIOVEDÌ 07 NOVEMBRE 2019 14.46.57
= SCHEDA = Mafie: da Messina Denaro a Morabito, chi sono i superlatitanti (2)=
(AGI) - Roma, 7 nov. - Difficile distinguere il vero e il falso in quello che di Messina Denaro raccontano informatori e pentiti: che, beffando chi lo bracca da anni, vivrebbe in Sicilia, spostandosi di continuo; che si sarebbe sottoposto in Bulgaria (o in Piemonte) a una plastica ai polpastrelli e al viso; che avrebbe seri problemi agli occhi e ai reni, tanto da aver bisogno della dialisi; che godrebbe della protezione dalla 'ndrangheta. Di volta in volta, c'e' chi lo ha collocato sulle tribune del "Barbera" per un Palermo-Sampdoria, chi su una spiaggia greca, in vacanza con la compagna Maria, chi in una casa di Baden, in Germania. Ma la caccia resta aperta. A lui come a Giovanni Motisi, "u pacchiuni", "il grasso", 59 anni, palermitano doc, ricercato dal '98 per omicidio, dal 2001 per associazione di tipo mafioso e dal 2002 per strage: quattro anni fa e' finito anche nella lista dei criminali piu' ricercati dall'Europol. Ha l'ergastolo da scontare, il killer di fiducia di Toto' Riina, secondo un collaboratore di giustizia presente anche quando si parlo' per la prima volta di ammazzare il generale Dalla Chiesa. Nel '99, durante la perquisizione della sua villa di Palermo, spunta una fitta corrispondenza tra lui e la moglie Caterina, bigliettini recapitati da 'postini' fidati assieme a vestiti e regali. Ed e' dello stesso anno l'ultima 'apparizione' certa in Sicilia di "u pacchiuni", alla festa di compleanno della figlia: nelle foto ritrovate diversi anni dopo risaltano le pareti coperte con lenzuola bianche per non far riconoscere il posto. Da allora, piu' niente o quasi tanto da alimentare il sospetto - ricorrente nelle grandi latitanze - che Motisi possa essere morto. Un'altra ipotesi e' che abbia cercato, e trovato, riparo in Francia: l'esattore del racket Angelo Casano ha raccontato che nel 2002 Motisi 'perse' la reggenza di Pagliarelli a vantaggio di Nino Rotolo e che per un paio d'anni si nascose nell'Agrigentino, 'terra' di Giuseppe Falsone. Boss arrestato nel 2010 dalla Gendarmeria francese a Marsiglia. (AGI) Bas (Segue) 071446 NOV 19 NNNNGIOVEDÌ 07 NOVEMBRE 2019 14.47.03
= SCHEDA = Mafie: da Messina Denaro a Morabito, chi sono i superlatitanti (4)=
(AGI) - Roma, 7 nov. - Anche di Attilio Cubeddu, l'"ultimo bandito" di Ogliastra non ci sono piu' tracce da tempo, e anche di lui si dice che sia passato a miglior vita, forse ucciso. Nato nel 1947 ad Arzana, in provincia di Nuoro, brucia le tappe della carriera criminale e partecipa in Toscana ed Emilia Romagna ai rapimenti di Cristina Peruzzi, Ludovica Rangoni Machiavelli e Patrizia Bauer: arrestato nell'aprile dell''84 a Riccione e condannato a 30 anni, si guadagna diversi permessi premio con la sua condotta da detenuto modello. Peccato che il 7 febbraio del '97 al carcere di Badu 'e Carros attendano invano che rientri da uno di questi permessi: e da latitante cede presto al vecchio 'vizietto', restando coinvolto nel sequestro di Giuseppe Soffiantini (e' lui il custode dell'ostaggio). E' ricercato in campo internazionale, ma chi tuttora gli da' la caccia e' convinto che viva protetto dalla sua terra e da una rete di fiancheggiatori: la moglie 63enne e la seconda figlia abitano ancora nella casa di Arzana confiscata dal Ros, un edificio di quattro piani che un anno prima era stato passato al setaccio dallo stesso Ros, insieme con altri due appartamenti del paese. Cercavano Cubeddu, i carabinieri. E si cercano i vivi, non i morti. (AGI) Bas 071446 NOV 19 NNNN
Il tempo: domani attesa pioggia da Nord a Sud =
GIOVEDÌ 07 NOVEMBRE 2019 15.01.33
Il tempo: domani attesa pioggia da Nord a Sud =
(AGI) - Roma, 7 nov. - Previsioni del tempo in Italia fornite dal Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare. SITUAZIONE: l'Italia meridionale continua ad essere interessata da un sistema perturbato in lento spostamento verso est ma un nuovo peggioramento e' su nord ovest, Toscana e Sardegna mentre si attenuano le condizioni di instabilita' atmosferica sulle rimanenti zone del centro nord. TEMPO PREVISTO FINO ALLE ORE 06.00 DI DOMANI: NORD - sul nord ovest nubi con precipitazioni sparse in estensione pomeridiana a Lombardia ed ovest Emilia Romagna, con nevicate sui rilievi sopra i 1400-1600 metri. In serata intensificazione dei fenomeni anche con rovesci temporaleschi in Liguria e nuvolosita' e piogge che tenderanno ad interessare anche le rimanenti aree del settentrione. CENTRO E SARDEGNA - nuvolosita' in aumento su alta Toscana e centro-ovest Sardegna associata a precipitazioni che si estenderanno a tutte le zone delle due regioni e si intensificheranno in serata; sereno o poco nuvoloso sulle rimanenti zone peninsulari. SUD E SICILIA - poco nuvoloso su Campania, Molise e Puglia garganica mentre precipitazioni anche a carattere di rovescio continueranno ad interessare le rimanenti zone in particolare il Salento, le aree ioniche, la Calabria e il nord-est della Sicilia. TEMPERATURE: minime in generale calo; massime in diminuzione al sud sull'area ionica e del basso Adriatico, senza apprezzabili variazioni altrove. VENTI: deboli da ovest nordovest con rinforzi sulle due isole maggiori, tendenti a divenire sudoccidentali ed a rinforzare sulla Liguria, Sardegna e Toscana. MARI: mossi o molto mossi i bacini occidentali e lo Jonio; poco mosso o localmente mosso l'Adriatico. (AGI) 071457 NOV 19 NNNNGIOVEDÌ 07 NOVEMBRE 2019 15.01.20
Il tempo: domani attesa pioggia da Nord a Sud (2)=
(AGI) - Roma, 7 nov. - TEMPO PREVISTO PER DOMANI: NORD - molte nubi su tutte le regioni con precipitazioni diffuse, a prevalente carattere di pioggia o rovescio, intense su triveneto e levante ligure, dove potranno assumere anche carattere temporalesco. quota neve generalmente oltre i 1500 metri, in abbassamento fino a 1200-1300 metri sulle alpi centrorientali dalla sera. CENTRO E SARDEGNA - nubi compatte su regioni tirreniche ed Umbria con rovesci e temporali diffusi, localmente anche di forte intensita', ma in generale attenuazione dal tardo pomeriggio; sul versante adriatico addensamenti compatti lungo la dorsale appenninica, con precipitazioni sparse e cielo velato altrove. SUD E SICILIA - molte nubi su Campania, Basilicata e Calabria tirreniche, e sulla Sicilia con precipitazioni da sparse a diffuse, anche sotto forma di temporale, tendenti a divenire intensi dal pomeriggio sulla Campania settentrionale; scarsa nuvolosita' sul resto del sud, salvo addensamenti piu' consistenti su aree interne del Molise e Calabria tirrenica con associati isolati rovesci. TEMPERATURE: minime in lieve calo al sud, in rialzo altrove; massime in aumento sulle regioni ioniche e pianura padana, in calo su aree alpine, prealpine e regioni centrali, stazionarie sul resto del Paese. VENTI: in regime di burrasca forte, dai quadranti meridionali lungo le coste di Friuli-Venezia Giulia e Veneto; moderati da sud sulla pianura padana; da moderati a forti dai quadranti meridionali sul resto del centro-sud, con rinforzi lungo le aree appenniniche. MARI: da molto mossi ad agitati mare e canale di Sardegna, mar Ligure, Tirreno e stretto di Sicilia; da molto mossi ad agitati il Tirreno ed il canale di Sicilia; da mossi a molto mossi i restanti bacini. (AGI) Red/Mom/Pgi 071457 NOV 19 NNNN
Il tempo: domani attesa pioggia da Nord a Sud =
(AGI) - Roma, 7 nov. - Previsioni del tempo in Italia fornite dal Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare. SITUAZIONE: l'Italia meridionale continua ad essere interessata da un sistema perturbato in lento spostamento verso est ma un nuovo peggioramento e' su nord ovest, Toscana e Sardegna mentre si attenuano le condizioni di instabilita' atmosferica sulle rimanenti zone del centro nord. TEMPO PREVISTO FINO ALLE ORE 06.00 DI DOMANI: NORD - sul nord ovest nubi con precipitazioni sparse in estensione pomeridiana a Lombardia ed ovest Emilia Romagna, con nevicate sui rilievi sopra i 1400-1600 metri. In serata intensificazione dei fenomeni anche con rovesci temporaleschi in Liguria e nuvolosita' e piogge che tenderanno ad interessare anche le rimanenti aree del settentrione. CENTRO E SARDEGNA - nuvolosita' in aumento su alta Toscana e centro-ovest Sardegna associata a precipitazioni che si estenderanno a tutte le zone delle due regioni e si intensificheranno in serata; sereno o poco nuvoloso sulle rimanenti zone peninsulari. SUD E SICILIA - poco nuvoloso su Campania, Molise e Puglia garganica mentre precipitazioni anche a carattere di rovescio continueranno ad interessare le rimanenti zone in particolare il Salento, le aree ioniche, la Calabria e il nord-est della Sicilia. TEMPERATURE: minime in generale calo; massime in diminuzione al sud sull'area ionica e del basso Adriatico, senza apprezzabili variazioni altrove. VENTI: deboli da ovest nordovest con rinforzi sulle due isole maggiori, tendenti a divenire sudoccidentali ed a rinforzare sulla Liguria, Sardegna e Toscana. MARI: mossi o molto mossi i bacini occidentali e lo Jonio; poco mosso o localmente mosso l'Adriatico. (AGI) 071457 NOV 19 NNNNGIOVEDÌ 07 NOVEMBRE 2019 15.01.20
Il tempo: domani attesa pioggia da Nord a Sud (2)=
(AGI) - Roma, 7 nov. - TEMPO PREVISTO PER DOMANI: NORD - molte nubi su tutte le regioni con precipitazioni diffuse, a prevalente carattere di pioggia o rovescio, intense su triveneto e levante ligure, dove potranno assumere anche carattere temporalesco. quota neve generalmente oltre i 1500 metri, in abbassamento fino a 1200-1300 metri sulle alpi centrorientali dalla sera. CENTRO E SARDEGNA - nubi compatte su regioni tirreniche ed Umbria con rovesci e temporali diffusi, localmente anche di forte intensita', ma in generale attenuazione dal tardo pomeriggio; sul versante adriatico addensamenti compatti lungo la dorsale appenninica, con precipitazioni sparse e cielo velato altrove. SUD E SICILIA - molte nubi su Campania, Basilicata e Calabria tirreniche, e sulla Sicilia con precipitazioni da sparse a diffuse, anche sotto forma di temporale, tendenti a divenire intensi dal pomeriggio sulla Campania settentrionale; scarsa nuvolosita' sul resto del sud, salvo addensamenti piu' consistenti su aree interne del Molise e Calabria tirrenica con associati isolati rovesci. TEMPERATURE: minime in lieve calo al sud, in rialzo altrove; massime in aumento sulle regioni ioniche e pianura padana, in calo su aree alpine, prealpine e regioni centrali, stazionarie sul resto del Paese. VENTI: in regime di burrasca forte, dai quadranti meridionali lungo le coste di Friuli-Venezia Giulia e Veneto; moderati da sud sulla pianura padana; da moderati a forti dai quadranti meridionali sul resto del centro-sud, con rinforzi lungo le aree appenniniche. MARI: da molto mossi ad agitati mare e canale di Sardegna, mar Ligure, Tirreno e stretto di Sicilia; da molto mossi ad agitati il Tirreno ed il canale di Sicilia; da mossi a molto mossi i restanti bacini. (AGI) Red/Mom/Pgi 071457 NOV 19 NNNN
Antitrust: Tar conferma sanzione 1mln a Acea Ato5
GIOVEDÌ 07 NOVEMBRE 2019 14.59.13
Antitrust: Tar conferma sanzione 1mln a Acea Ato5
ZCZC5666/SXA XCI10911_SXA_QBXB R CRO S0A QBXB Antitrust: Tar conferma sanzione 1mln a Acea Ato5 Accusata di pratiche commerciali aggressive (ANSA) - ROMA, 07 NOV - Nessuna sospensione della sanzione da un milione di euro inflitta dall'Antitrust nel luglio scorso ad Acea Ato5, societa' del gruppo Acea che gestisce il Servizio Idrico Integrato in 86 Comuni della provincia di Frosinone, accusata di aver realizzato pratiche commerciali aggressive nei confronti dei consumatori. L'ha deciso il Tar del Lazio con un'ordinanza con la quale ha respinto la richiesta della societa' di sospensione del provvedimento sanzionatorio. A chiusura di una complessa istruttoria, avviata in seguito a numerose segnalazioni di consumatori e associazioni, l'Autorita' accerto' che la ricorrente aveva realizzato pratiche commerciali aggressive con riferimento: "all'inadeguata gestione dei reclami degli utenti (risposte tardive o non risolutive) e mancata sospensione delle procedure di riscossione degli importi contestati e di distacco della fornitura; al mancato trattamento delle istanze di prescrizione relative a fatture risalenti a oltre cinque anni dalla data del consumo o mancato riconoscimento della stessa, a causa della non corretta individuazione del termine di decorrenza della prescrizione e degli atti interruttivi della stessa, anche in tale caso senza sospensione delle procedure di riscossione e di distacco in pendenza di reclamo; alla mancata gestione delle istanze di rettifica delle fatture in presenza di perdite idriche occulte, ovvero applicando criteri stringenti e ostativi ai fini dello storno parziale degli importi fatturati in caso di perdita occulta, relativi ai canoni di depurazione e fognatura". Il Tar oggi ha considerato che "nel caso di specie, in relazione alla entita' della comminata sanzione pecuniaria e alle paventate conseguenze sull'attivita' di impresa, non appaiono ravvisabili profili di estrema gravita' e urgenza per la concessione della tutela cautelare richiesta, tenuto anche conto del fatto che la societa' ricorrente e' comunque facoltizzata a presentare istanza di rateizzazione del relativo pagamento". L'effetto e': istanza cautelare respinta e conferma del provvedimento sanzionatorio. YJ1-PAT 07-NOV-19 14:58 NNNN
Antitrust: Tar conferma sanzione 1mln a Acea Ato5
ZCZC5666/SXA XCI10911_SXA_QBXB R CRO S0A QBXB Antitrust: Tar conferma sanzione 1mln a Acea Ato5 Accusata di pratiche commerciali aggressive (ANSA) - ROMA, 07 NOV - Nessuna sospensione della sanzione da un milione di euro inflitta dall'Antitrust nel luglio scorso ad Acea Ato5, societa' del gruppo Acea che gestisce il Servizio Idrico Integrato in 86 Comuni della provincia di Frosinone, accusata di aver realizzato pratiche commerciali aggressive nei confronti dei consumatori. L'ha deciso il Tar del Lazio con un'ordinanza con la quale ha respinto la richiesta della societa' di sospensione del provvedimento sanzionatorio. A chiusura di una complessa istruttoria, avviata in seguito a numerose segnalazioni di consumatori e associazioni, l'Autorita' accerto' che la ricorrente aveva realizzato pratiche commerciali aggressive con riferimento: "all'inadeguata gestione dei reclami degli utenti (risposte tardive o non risolutive) e mancata sospensione delle procedure di riscossione degli importi contestati e di distacco della fornitura; al mancato trattamento delle istanze di prescrizione relative a fatture risalenti a oltre cinque anni dalla data del consumo o mancato riconoscimento della stessa, a causa della non corretta individuazione del termine di decorrenza della prescrizione e degli atti interruttivi della stessa, anche in tale caso senza sospensione delle procedure di riscossione e di distacco in pendenza di reclamo; alla mancata gestione delle istanze di rettifica delle fatture in presenza di perdite idriche occulte, ovvero applicando criteri stringenti e ostativi ai fini dello storno parziale degli importi fatturati in caso di perdita occulta, relativi ai canoni di depurazione e fognatura". Il Tar oggi ha considerato che "nel caso di specie, in relazione alla entita' della comminata sanzione pecuniaria e alle paventate conseguenze sull'attivita' di impresa, non appaiono ravvisabili profili di estrema gravita' e urgenza per la concessione della tutela cautelare richiesta, tenuto anche conto del fatto che la societa' ricorrente e' comunque facoltizzata a presentare istanza di rateizzazione del relativo pagamento". L'effetto e': istanza cautelare respinta e conferma del provvedimento sanzionatorio. YJ1-PAT 07-NOV-19 14:58 NNNN
Classe si vaccina contro l'influenza per proteggere compagno
GIOVEDÌ 07 NOVEMBRE 2019 14.56.54
Classe si vaccina contro l'influenza per proteggere compagno
ZCZC5609/SX4 OBO10838_SX4_QBKN R CRO S04 QBKN Classe si vaccina contro l'influenza per proteggere compagno Bimbo affetto da forma di leucemia che lo espone a infezioni (ANSA) - CESENA, 7 NOV - Tutti gli alunni si sono vaccinati contro l'influenza per proteggere il loro compagno e consentirgli di tornare a scuola: e' successo in una seconda classe elementare nel Cesenate. Un anno fa il loro compagno e' stato colpito da una leucemia linfoblastica acuta, malattia che lo ha costretto a un lungo periodo di cure, lontano dalla scuola e dagli amici, e che lo espone tutt'oggi al rischio di infezioni. Il bimbo e' molto debole e anche una semplice influenza potrebbe avere su di lui effetti gravi. Per questo le famiglie dei compagni di classe hanno scelto di vaccinare i propri figli, per tutelarlo. Una trentina di bambini insieme alle insegnanti e anche a diversi genitori si sono sottoposti a vaccinazione antinfluenzale presso la pediatria di comunita'. Grazie anche a loro il bambino e' potuto tornare sui banchi di scuola.(ANSA). YKT-PSS 07-NOV-19 14:56 NNNN
Classe si vaccina contro l'influenza per proteggere compagno
ZCZC5609/SX4 OBO10838_SX4_QBKN R CRO S04 QBKN Classe si vaccina contro l'influenza per proteggere compagno Bimbo affetto da forma di leucemia che lo espone a infezioni (ANSA) - CESENA, 7 NOV - Tutti gli alunni si sono vaccinati contro l'influenza per proteggere il loro compagno e consentirgli di tornare a scuola: e' successo in una seconda classe elementare nel Cesenate. Un anno fa il loro compagno e' stato colpito da una leucemia linfoblastica acuta, malattia che lo ha costretto a un lungo periodo di cure, lontano dalla scuola e dagli amici, e che lo espone tutt'oggi al rischio di infezioni. Il bimbo e' molto debole e anche una semplice influenza potrebbe avere su di lui effetti gravi. Per questo le famiglie dei compagni di classe hanno scelto di vaccinare i propri figli, per tutelarlo. Una trentina di bambini insieme alle insegnanti e anche a diversi genitori si sono sottoposti a vaccinazione antinfluenzale presso la pediatria di comunita'. Grazie anche a loro il bambino e' potuto tornare sui banchi di scuola.(ANSA). YKT-PSS 07-NOV-19 14:56 NNNN
mercoledì 6 novembre 2019
VIGILI FUOCO: SINDACATI, NO A CORPO DI SERIE B, SERVE PARITA' RETRIBUTIVA =
MERCOLEDÌ 06 NOVEMBRE 2019 18.44.16
VIGILI FUOCO: SINDACATI, NO A CORPO DI SERIE B, SERVE PARITA' RETRIBUTIVA =
ADN1601 7 CRO 0 ADN CRO NAZ VIGILI FUOCO: SINDACATI, NO A CORPO DI SERIE B, SERVE PARITA' RETRIBUTIVA = Roma, 6 nov. (Adnkronos/Labitalia) - "Il sangue dei Vigili del Fuoco non può valere meno di quello degli altri Corpi, siamo stanchi di essere considerati un corpo di serie B dai politici. Chiediamo solo pari trattamento retributivo e previdenziale con la Polizia di Stato che, come noi, appartiene al medesimo ministero dell'interno". È il grido di rabbia che i sindacati Conapo, Apvvf, Sindir vvf e Dirstat vvf lanciano al governo, dopo aver oggi proclamato lo stato di agitazione nazionale preannunciando l'intenzione di attuare uno sciopero nazionale dei Vigili del Fuoco che va ad aggiungersi alla protesta a piazza Montecitorio già programmata per il 19 novembre. "Per equiparare retribuzioni e previdenza -spiegano i sindacati- servono 216 milioni di euro all'anno e questo dimostra quale grave sperequazione subiscono i Vigili del Fuoco. A fronte di questo, il premier Conte, i ministri Lamorgese e Gualtieri e i capi politici dei partiti di maggioranza Di Maio, Zingaretti, Renzi e Grasso hanno previsto a questo scopo solo 25 milioni nel ddl Bilancio ora in discussione al Senato, di cui 10 sono una partita di giro". "Intanto, alle Forze di Polizia sono stati corrisposti ulteriori stanziamenti per il riordino delle carriere e questo, in mancanza di idoneo stanziamento anche per i Vigili del Fuoco, porterà ad aumentare ulteriormente il divario esistente. Chiediamo emendamenti alla legge di bilancio in questo senso: è una questione di rispetto e pari dignità per la quale non sono tollerabili ulteriori rinvii", conclude la nota dei sindacati. (Pal/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 06-NOV-19 18:44 NNNN
VIGILI FUOCO: SINDACATI, NO A CORPO DI SERIE B, SERVE PARITA' RETRIBUTIVA =
ADN1601 7 CRO 0 ADN CRO NAZ VIGILI FUOCO: SINDACATI, NO A CORPO DI SERIE B, SERVE PARITA' RETRIBUTIVA = Roma, 6 nov. (Adnkronos/Labitalia) - "Il sangue dei Vigili del Fuoco non può valere meno di quello degli altri Corpi, siamo stanchi di essere considerati un corpo di serie B dai politici. Chiediamo solo pari trattamento retributivo e previdenziale con la Polizia di Stato che, come noi, appartiene al medesimo ministero dell'interno". È il grido di rabbia che i sindacati Conapo, Apvvf, Sindir vvf e Dirstat vvf lanciano al governo, dopo aver oggi proclamato lo stato di agitazione nazionale preannunciando l'intenzione di attuare uno sciopero nazionale dei Vigili del Fuoco che va ad aggiungersi alla protesta a piazza Montecitorio già programmata per il 19 novembre. "Per equiparare retribuzioni e previdenza -spiegano i sindacati- servono 216 milioni di euro all'anno e questo dimostra quale grave sperequazione subiscono i Vigili del Fuoco. A fronte di questo, il premier Conte, i ministri Lamorgese e Gualtieri e i capi politici dei partiti di maggioranza Di Maio, Zingaretti, Renzi e Grasso hanno previsto a questo scopo solo 25 milioni nel ddl Bilancio ora in discussione al Senato, di cui 10 sono una partita di giro". "Intanto, alle Forze di Polizia sono stati corrisposti ulteriori stanziamenti per il riordino delle carriere e questo, in mancanza di idoneo stanziamento anche per i Vigili del Fuoco, porterà ad aumentare ulteriormente il divario esistente. Chiediamo emendamenti alla legge di bilancio in questo senso: è una questione di rispetto e pari dignità per la quale non sono tollerabili ulteriori rinvii", conclude la nota dei sindacati. (Pal/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 06-NOV-19 18:44 NNNN
SICUREZZA. CONAPO-APVVF-SINDIR VVF-DIRSTAT: PROCLAMATO SCIOPERO NAZIONALE
MERCOLEDÌ 06 NOVEMBRE 2019 18.50.14
SICUREZZA. CONAPO-APVVF-SINDIR VVF-DIRSTAT: PROCLAMATO SCIOPERO NAZIONALE
DIR2707 3 LAV 0 RR1 N/POL / DIR /TXT SICUREZZA. CONAPO-APVVF-SINDIR VVF-DIRSTAT: PROCLAMATO SCIOPERO NAZIONALE (DIRE) Roma, 6 nov. - "Il sangue dei Vigili del Fuoco non puo' valere meno di quello degli altri Corpi, siamo stanchi di essere considerati un corpo di serie B dai politici. Chiediamo solo pari trattamento retributivo e previdenziale con la Polizia di Stato che, come noi, appartiene al medesimo ministero dell'interno". È il grido di rabbia che i sindacati Conapo, Apvvf, Sindir vvf e Dirstat vvf lanciano al governo, dopo aver oggi proclamato lo stato di agitazione nazionale preannunciando l'intenzione di attuare uno sciopero nazionale dei Vigili del Fuoco che va ad aggiungersi alla protesta a piazza Montecitorio gia' programmata per il 19 novembre. "Per equiparare retribuzioni e previdenza- spiegano i sindacati- servono 216 milioni di euro all'anno e questo dimostra quale grave sperequazione subiscono i Vigili del Fuoco. A fronte di questo, il premier Conte, i ministri Lamorgese e Gualtieri e i capi politici dei partiti di maggioranza Di Maio, Zingaretti, Renzi e Grasso hanno previsto a questo scopo solo 25 milioni nel DDL bilancio ora in discussione al Senato, di cui 10 sono una partita di giro. Intanto alle Forze di Polizia sono stati corrisposti ulteriori stanziamenti per il riordino delle carriere e questo, in mancanza di idoneo stanziamento anche per i Vigili del Fuoco, portera' ad aumentare ulteriormente il divario esistente. Chiediamo emendamenti alla legge di bilancio in questo senso: e' una questione di rispetto e pari dignita' per la quale non sono tollerabili ulteriori rinvii". (Red/ Dire) 18:48 06-11-19 NNNN
SICUREZZA. CONAPO-APVVF-SINDIR VVF-DIRSTAT: PROCLAMATO SCIOPERO NAZIONALE
DIR2707 3 LAV 0 RR1 N/POL / DIR /TXT SICUREZZA. CONAPO-APVVF-SINDIR VVF-DIRSTAT: PROCLAMATO SCIOPERO NAZIONALE (DIRE) Roma, 6 nov. - "Il sangue dei Vigili del Fuoco non puo' valere meno di quello degli altri Corpi, siamo stanchi di essere considerati un corpo di serie B dai politici. Chiediamo solo pari trattamento retributivo e previdenziale con la Polizia di Stato che, come noi, appartiene al medesimo ministero dell'interno". È il grido di rabbia che i sindacati Conapo, Apvvf, Sindir vvf e Dirstat vvf lanciano al governo, dopo aver oggi proclamato lo stato di agitazione nazionale preannunciando l'intenzione di attuare uno sciopero nazionale dei Vigili del Fuoco che va ad aggiungersi alla protesta a piazza Montecitorio gia' programmata per il 19 novembre. "Per equiparare retribuzioni e previdenza- spiegano i sindacati- servono 216 milioni di euro all'anno e questo dimostra quale grave sperequazione subiscono i Vigili del Fuoco. A fronte di questo, il premier Conte, i ministri Lamorgese e Gualtieri e i capi politici dei partiti di maggioranza Di Maio, Zingaretti, Renzi e Grasso hanno previsto a questo scopo solo 25 milioni nel DDL bilancio ora in discussione al Senato, di cui 10 sono una partita di giro. Intanto alle Forze di Polizia sono stati corrisposti ulteriori stanziamenti per il riordino delle carriere e questo, in mancanza di idoneo stanziamento anche per i Vigili del Fuoco, portera' ad aumentare ulteriormente il divario esistente. Chiediamo emendamenti alla legge di bilancio in questo senso: e' una questione di rispetto e pari dignita' per la quale non sono tollerabili ulteriori rinvii". (Red/ Dire) 18:48 06-11-19 NNNN
Sindacati dei vigili del fuoco proclamano agitazione nazionale
MERCOLEDÌ 06 NOVEMBRE 2019 20.04.45
Sindacati dei vigili del fuoco proclamano agitazione nazionale
Sindacati dei vigili del fuoco proclamano agitazione nazionale Conapo, Apvvf, Sindir, Dirstat: chiediamo rispetto e pari dignità Roma, 6 nov. (askanews) - "Il sangue dei vigili del fuoco non può valere meno di quello degli altri corpi, siamo stanchi di essere considerati un corpo di serie B dai politici. Chiediamo solo pari trattamento retributivo e previdenziale con la polizia di Stato che, come noi, appartiene al medesimo ministero dell'interno": così i sindacati Conapo, Apvvf, Sindir e Dirstat vigili del fuoco lanciano al governo, dopo aver oggi proclamato lo stato di agitazione nazionale preannunciando l'intenzione di attuare uno sciopero nazionale dei vigili del fuoco che va ad aggiungersi alla protesta a piazza Montecitorio già programmata per il 19 novembre. "Per equiparare retribuzioni e previdenza - spiegano i sindacati - servono 216 milioni di euro all'anno e questo dimostra quale grave sperequazione subiscono i vigili del fuoco. A fronte di questo, il premier Conte, i ministri Lamorgese e Gualtieri e i capi politici dei partiti di maggioranza Di Maio, Zingaretti, Renzi e Grasso hanno previsto a questo scopo solo 25 milioni nel ddl bilancio ora in discussione al Senato, di cui 10 sono una partita di giro. Intanto alle forze di polizia sono stati corrisposti ulteriori stanziamenti per il riordino delle carriere e questo, in mancanza di idoneo stanziamento anche per i vigili del fuoco, porterà ad aumentare ulteriormente il divario esistente". Per questo i sindacati chiedono "emendamenti alla legge di bilancio in questo senso: è una questione di rispetto e pari dignità per la quale non sono tollerabili ulteriori rinvii". Red/Gtu 20191106T200437Z
Sindacati dei vigili del fuoco proclamano agitazione nazionale
Sindacati dei vigili del fuoco proclamano agitazione nazionale Conapo, Apvvf, Sindir, Dirstat: chiediamo rispetto e pari dignità Roma, 6 nov. (askanews) - "Il sangue dei vigili del fuoco non può valere meno di quello degli altri corpi, siamo stanchi di essere considerati un corpo di serie B dai politici. Chiediamo solo pari trattamento retributivo e previdenziale con la polizia di Stato che, come noi, appartiene al medesimo ministero dell'interno": così i sindacati Conapo, Apvvf, Sindir e Dirstat vigili del fuoco lanciano al governo, dopo aver oggi proclamato lo stato di agitazione nazionale preannunciando l'intenzione di attuare uno sciopero nazionale dei vigili del fuoco che va ad aggiungersi alla protesta a piazza Montecitorio già programmata per il 19 novembre. "Per equiparare retribuzioni e previdenza - spiegano i sindacati - servono 216 milioni di euro all'anno e questo dimostra quale grave sperequazione subiscono i vigili del fuoco. A fronte di questo, il premier Conte, i ministri Lamorgese e Gualtieri e i capi politici dei partiti di maggioranza Di Maio, Zingaretti, Renzi e Grasso hanno previsto a questo scopo solo 25 milioni nel ddl bilancio ora in discussione al Senato, di cui 10 sono una partita di giro. Intanto alle forze di polizia sono stati corrisposti ulteriori stanziamenti per il riordino delle carriere e questo, in mancanza di idoneo stanziamento anche per i vigili del fuoco, porterà ad aumentare ulteriormente il divario esistente". Per questo i sindacati chiedono "emendamenti alla legge di bilancio in questo senso: è una questione di rispetto e pari dignità per la quale non sono tollerabili ulteriori rinvii". Red/Gtu 20191106T200437Z
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