GIOVEDÌ 14 NOVEMBRE 2019 15.43.29
= SCHEDA = Cucchi: 10 anni fa la morte, da allora 13 processi =
(AGI) - Roma, 14 nov. - Settimana cruciale per il caso giudiziario di Stefano Cucchi, il ragazzo di 31 anni arrestato dai carabinieri per detenzione di droga la notte tra il 15 e il 16 ottobre del 2009, portato nella caserma della stazione Appia e - secondo la procura - picchiato selvaggiamente da alcuni militari e poi deceduto, in conseguenza delle lesioni riportate nel pestaggio, il 22 ottobre presso la struttura protetta dell'ospedale Sandro Pertini. Oggi, a 10 anni dai fatti, vanno a sentenza due processi delicatissimi che inevitabilmente si incrociano: uno nell'aula bunker di Rebibbia, davanti alla prima corte d'assise, a carico di cinque carabinieri, tre dei quali accusati dalla procura di omicidio preterintenzionale (sul presupposto che il pestaggio e' stato una causa, se non una concausa, del decesso), l'altro, davanti alla seconda corte d'assise d'appello a piazzale Clodio, per il reato di omicidio colposo (ormai prescritto) ai cinque medici che ebbero in cura Cucchi. Intanto, ha fatto discutere l'astensione di due giorni fa del giudice Federico Bona Galvagno che, in quanto ex carabiniere in congedo, non potra' celebrare il processo agli otto militari dell'Arma (tra ufficiali e non) coinvolti nell'indagine sui falsi e sui depistaggi commessi - secondo il pm Giovanni Musaro' - tra il 2009 e il 2015 per nascondere la verita' sul pestaggio subito da Cucchi alla stazione Appia. Queste comunque le tappe principali di una vicenda, dalla quale sono scaturiti gia' sette processi (oltre ai cinque che hanno riguardato esclusivamente il funzionario del Prap Claudio Marchiandi) e un altro (quello sui depistaggi) che entrera' nel vivo soltanto fra un mese: 15 ottobre 2009: Stefano Cucchi viene fermato dai carabinieri con l'accusa di detenzione di stupefacenti 22 ottobre 2009: Cucchi muore all'ospedale Sandro Pertini. La procura di Roma (prima con il pm Vincenzo Barba e poi anche con il pm Maria Francesca Loy) apre un'inchiesta e mette sotto accusa tre agenti di polizia penitenziaria che accompagnarono il ragazzo il giorno dopo il suo arresto in tribunale per la convalida. 25 gennaio 2011: il gup Rosalba Liso rinvia a giudizio dodici persone: gli agenti penitenziari Nicola Minichini, Corrado Santantonio e Antonio Domenici per lesioni personali, e poi cinque medici dell'ospedale Sandro Pertini (il primario Aldo Fierro e poi Stefania Corbi, Flaminia Bruno, Luigi Preite De Marchis e Silvia Di Carlo) e tre infermieri (Giuseppe Flauto, Elvira Martelli e Domenico Pepe) per abbandono di persona incapace. A giudizio anche il medico Rosita Caponetti per abuso d'ufficio e falso. Il gup infligge in abbreviato 2 anni di reclusione a Claudio Marchiandi, il funzionario dell'ufficio dei detenuti e del trattamento del Provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria (Prap) che rispondeva di abuso d'ufficio, falso e favoreggiamento. Marchiandi avrebbe abusato delle proprie funzioni di pubblico ufficiale, violando il protocollo tra Asl e Prap per imporre il ricovero di Cucchi al Pertini e presentandosi spontaneamente al nosocomio di sabato pomeriggio, fuori dal turno di lavoro, per consentire l'ingresso del detenuto in un reparto in cui Stefano, alle prese con patologie non stabilizzate, non doveva assolutamente entrare. 30 aprile 2012: assoluzione in appello per Marchiandi 'perche' il fatto non sussiste'. 5 giugno 2013: la terza corte d'assise assolve i poliziotti penitenziari accusati del pestaggio e tre infermieri del Pertini. Vengono inflitte pene comprese fra gli 8 mesi e i 2 anni di reclusione ai sei medici del Pertini. 20 gennaio 2014: la quinta sezione penale della Cassazione annulla l'assoluzione di Marchiandi, per vizi nella motivazione, e ordina un nuovo processo d'appello. 31 ottobre 2014: assoluzione per tutti gli imputati, medici compresi, nel giudizio di appello. (AGI) Cop (Segue) 141542 NOV 19 NNNNGIOVEDÌ 14 NOVEMBRE 2019 15.43.35
= SCHEDA = Cucchi: 10 anni fa la morte, da allora 13 processi (2)=
(AGI) - Roma, 14 nov. - 12 gennaio 2015: la corte d'assise d'appello deposita i motivi della sentenza e ordina la trasmissione degli atti al pm per nuovi accertamenti sull'operato di alcuni carabinieri e sul pestaggio subito da Cucchi giugno 2015: riparte da zero l'inchiesta sulla morte di Cucchi. Il fascicolo e' affidato al pm Giovanni Musaro'. (AGI) 15 dicembre 2015: la Cassazione conferma l'assoluzione di agenti, infermieri e del primo dei medici (Rosita Caponetti) che visito' Cucchi al Pertini. Ma ordina un nuovo processo d'appello per gli altri medici dell'ospedale. 30 maggio 2016: nell'appello bis nuova assoluzione, 'perche' il fatto non sussiste', per il funzionario del Prap Marchiandi. 18 luglio 2016: la terza corte d'assise di appello assolve, "perche' il fatto non sussiste", i cinque medici del Pertini. 4 ottobre 2016: incidente probatorio sulle cause della morte di Cucchi; il 'pool' di periti nominato dal gip esclude un nesso tra il violento pestaggio e il decesso. La causa "dotata di maggiore forza e attendibilita'" e' ritenuta un improvviso attacco di epilessia. 17 gennaio 2017: la procura di Roma chiude l'inchiesta bis contestando il reato di omicidio preterintenzionale a tre carabinieri (Alessio Di Bernardo, Raffaele D'Alessandro e Francesco Tedesco) e negando che la causa della morte sia l'epilessia. Falso (per Tedesco e il comandante della stazione Appia Roberto Mandolini) e calunnia ai danni della polizia penitenziaria (per Tedesco, Mandolini e Vincenzo Nicolardi) sono gli altri reati contestati. 4 luglio 2017: diventa definitiva l'assoluzione del funzionario del Prap, Claudio Marchiandi, grazie alla prima sezione penale della Cassazione. 10 luglio 2017: il gup Cinzia Parasporo rinvia a giudizio davanti alla corte d'assise i cinque carabinieri. 29 ottobre 2018: entra nel vivo, davanti alla corte d'assise d'appello, il terzo processo di secondo grado ai medici del Pertini dopo un secondo annullamento dell'assoluzione da parte della Cassazione: sul banco degli imputati, anche se l'accusa di omicidio colposo e' ormai prescritta, continuano a figurare il primario Aldo Fierro e i medici Stefania Corbi, Flaminia Bruno, Luigi De Marchis Preite e Silvia Di Carlo che ebbero in cura Cucchi. 19 marzo 2019: chiusa l'inchiesta nei confronti di otto militari dell'Arma per i falsi e i depistaggi compiuti tra il 2009 e il 2015. (AGI) Cop (Segue) 141542 NOV 19 NNNN
= SCHEDA = Cucchi: 10 anni fa la morte, da allora 13 processi =
(AGI) - Roma, 14 nov. - Settimana cruciale per il caso giudiziario di Stefano Cucchi, il ragazzo di 31 anni arrestato dai carabinieri per detenzione di droga la notte tra il 15 e il 16 ottobre del 2009, portato nella caserma della stazione Appia e - secondo la procura - picchiato selvaggiamente da alcuni militari e poi deceduto, in conseguenza delle lesioni riportate nel pestaggio, il 22 ottobre presso la struttura protetta dell'ospedale Sandro Pertini. Oggi, a 10 anni dai fatti, vanno a sentenza due processi delicatissimi che inevitabilmente si incrociano: uno nell'aula bunker di Rebibbia, davanti alla prima corte d'assise, a carico di cinque carabinieri, tre dei quali accusati dalla procura di omicidio preterintenzionale (sul presupposto che il pestaggio e' stato una causa, se non una concausa, del decesso), l'altro, davanti alla seconda corte d'assise d'appello a piazzale Clodio, per il reato di omicidio colposo (ormai prescritto) ai cinque medici che ebbero in cura Cucchi. Intanto, ha fatto discutere l'astensione di due giorni fa del giudice Federico Bona Galvagno che, in quanto ex carabiniere in congedo, non potra' celebrare il processo agli otto militari dell'Arma (tra ufficiali e non) coinvolti nell'indagine sui falsi e sui depistaggi commessi - secondo il pm Giovanni Musaro' - tra il 2009 e il 2015 per nascondere la verita' sul pestaggio subito da Cucchi alla stazione Appia. Queste comunque le tappe principali di una vicenda, dalla quale sono scaturiti gia' sette processi (oltre ai cinque che hanno riguardato esclusivamente il funzionario del Prap Claudio Marchiandi) e un altro (quello sui depistaggi) che entrera' nel vivo soltanto fra un mese: 15 ottobre 2009: Stefano Cucchi viene fermato dai carabinieri con l'accusa di detenzione di stupefacenti 22 ottobre 2009: Cucchi muore all'ospedale Sandro Pertini. La procura di Roma (prima con il pm Vincenzo Barba e poi anche con il pm Maria Francesca Loy) apre un'inchiesta e mette sotto accusa tre agenti di polizia penitenziaria che accompagnarono il ragazzo il giorno dopo il suo arresto in tribunale per la convalida. 25 gennaio 2011: il gup Rosalba Liso rinvia a giudizio dodici persone: gli agenti penitenziari Nicola Minichini, Corrado Santantonio e Antonio Domenici per lesioni personali, e poi cinque medici dell'ospedale Sandro Pertini (il primario Aldo Fierro e poi Stefania Corbi, Flaminia Bruno, Luigi Preite De Marchis e Silvia Di Carlo) e tre infermieri (Giuseppe Flauto, Elvira Martelli e Domenico Pepe) per abbandono di persona incapace. A giudizio anche il medico Rosita Caponetti per abuso d'ufficio e falso. Il gup infligge in abbreviato 2 anni di reclusione a Claudio Marchiandi, il funzionario dell'ufficio dei detenuti e del trattamento del Provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria (Prap) che rispondeva di abuso d'ufficio, falso e favoreggiamento. Marchiandi avrebbe abusato delle proprie funzioni di pubblico ufficiale, violando il protocollo tra Asl e Prap per imporre il ricovero di Cucchi al Pertini e presentandosi spontaneamente al nosocomio di sabato pomeriggio, fuori dal turno di lavoro, per consentire l'ingresso del detenuto in un reparto in cui Stefano, alle prese con patologie non stabilizzate, non doveva assolutamente entrare. 30 aprile 2012: assoluzione in appello per Marchiandi 'perche' il fatto non sussiste'. 5 giugno 2013: la terza corte d'assise assolve i poliziotti penitenziari accusati del pestaggio e tre infermieri del Pertini. Vengono inflitte pene comprese fra gli 8 mesi e i 2 anni di reclusione ai sei medici del Pertini. 20 gennaio 2014: la quinta sezione penale della Cassazione annulla l'assoluzione di Marchiandi, per vizi nella motivazione, e ordina un nuovo processo d'appello. 31 ottobre 2014: assoluzione per tutti gli imputati, medici compresi, nel giudizio di appello. (AGI) Cop (Segue) 141542 NOV 19 NNNNGIOVEDÌ 14 NOVEMBRE 2019 15.43.35
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(AGI) - Roma, 14 nov. - 12 gennaio 2015: la corte d'assise d'appello deposita i motivi della sentenza e ordina la trasmissione degli atti al pm per nuovi accertamenti sull'operato di alcuni carabinieri e sul pestaggio subito da Cucchi giugno 2015: riparte da zero l'inchiesta sulla morte di Cucchi. Il fascicolo e' affidato al pm Giovanni Musaro'. (AGI) 15 dicembre 2015: la Cassazione conferma l'assoluzione di agenti, infermieri e del primo dei medici (Rosita Caponetti) che visito' Cucchi al Pertini. Ma ordina un nuovo processo d'appello per gli altri medici dell'ospedale. 30 maggio 2016: nell'appello bis nuova assoluzione, 'perche' il fatto non sussiste', per il funzionario del Prap Marchiandi. 18 luglio 2016: la terza corte d'assise di appello assolve, "perche' il fatto non sussiste", i cinque medici del Pertini. 4 ottobre 2016: incidente probatorio sulle cause della morte di Cucchi; il 'pool' di periti nominato dal gip esclude un nesso tra il violento pestaggio e il decesso. La causa "dotata di maggiore forza e attendibilita'" e' ritenuta un improvviso attacco di epilessia. 17 gennaio 2017: la procura di Roma chiude l'inchiesta bis contestando il reato di omicidio preterintenzionale a tre carabinieri (Alessio Di Bernardo, Raffaele D'Alessandro e Francesco Tedesco) e negando che la causa della morte sia l'epilessia. Falso (per Tedesco e il comandante della stazione Appia Roberto Mandolini) e calunnia ai danni della polizia penitenziaria (per Tedesco, Mandolini e Vincenzo Nicolardi) sono gli altri reati contestati. 4 luglio 2017: diventa definitiva l'assoluzione del funzionario del Prap, Claudio Marchiandi, grazie alla prima sezione penale della Cassazione. 10 luglio 2017: il gup Cinzia Parasporo rinvia a giudizio davanti alla corte d'assise i cinque carabinieri. 29 ottobre 2018: entra nel vivo, davanti alla corte d'assise d'appello, il terzo processo di secondo grado ai medici del Pertini dopo un secondo annullamento dell'assoluzione da parte della Cassazione: sul banco degli imputati, anche se l'accusa di omicidio colposo e' ormai prescritta, continuano a figurare il primario Aldo Fierro e i medici Stefania Corbi, Flaminia Bruno, Luigi De Marchis Preite e Silvia Di Carlo che ebbero in cura Cucchi. 19 marzo 2019: chiusa l'inchiesta nei confronti di otto militari dell'Arma per i falsi e i depistaggi compiuti tra il 2009 e il 2015. (AGI) Cop (Segue) 141542 NOV 19 NNNN