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giovedì 28 novembre 2019
URANIO IMPOVERITO – CORTE D’APPELLO DI ROMA CONFERMA: MINISTERO DIFESA COLPEVOLE
http://www.lavalledeitempli.net/2019/11/27/uranio-impoverito-corte-dappello-roma-conferma-ministero-difesa-colpevole/
Uno schiaffo in pieno volto, l'ennesimo ricevuto dal Ministero della Difesa che si vede respinto il ricorso avverso una sentenza di condanna ottenuta in primo grado dall'Avv. dell'Osservatorio Militare Avv. Angelo Fiore Tartaglia. "Nelle motivazioni che accompagnano l'inammissibilità dell'appello depositato dal Ministero della Difesa", dichiara l'Avv. Tartaglia, "vi sono anche degli ulteriori aspetti che aprono nuovi fronti nell'azione che porto avanti nell'interesse dei miei assistiti".Con queste dichiarazioni l'Avvocato dell'Osservatorio lascia intendere che questa pronuncia della Corte di Appello di Roma apre addirittura nuove frontiere per i contenziosi in corso tra famigliari di deceduti e malati contro il Ministero della Difesa che si mostra sempre più indifferente alla tutela per i militari. "Il Ministro della Difesa aveva avuto la possibilità di mettere fine alla questione uranio, 138 sentenze di condanna, una relazione della IV commissione d'inchiesta a suo modo devastante quanto definitiva con una proposta di legge davano la possibilità al Ministro ed al Governo tutto, di voltare pagina e mettere la parola fine alla questione. "L'avvocato interviene dove la legge è assente, ma se chi fa le leggi resta sordo alle condanne, all'Avvocato non resta altro da fare che continuare a colmare il vuoto", afferma ancora l'Avvocato Tartaglia. "Di tentativi per far tornare sui suoi passi la giurisprudenza costruita dal legale dell'Osservatorio c'è ne sono stati diversi", afferma Leggiero, "quando il TAR Lazio aveva consolidato la giurisprudenza interviene il cambio di giurisdizione, quando anche i Tribunali del Lavoro confermano le colpe del Ministero arriva una circolare del Ministro che rivaluta studi della Difesa dichiarati inutili dalla IV Commissione d'inchiesta. "La sussidiarietà della politica al potere militare" affermava il Presidente della IV Commissione Gianpiero Scanu, "è evidente e drammatica quando si affronta un tema come quello dell'uranio impoverito". Speriamo che il nuovo Ministro, prenda atto della situazione e dia un segno ai famigliari dei 370 morti e dei 7500 malati.
mercoledì 27 novembre 2019
Rifiuti Roma: la regione Lazio "cala" l'ordinanza
MERCOLEDÌ 27 NOVEMBRE 2019 21.06.06
Rifiuti Roma: la regione Lazio "cala" l'ordinanza
Rifiuti Roma: la regione Lazio "cala" l'ordinanza Ora Raggi dovrà individuare i siti di trasferenza Roma, 27 nov. (askanews) - Ancora un'ordinanza per scongiurare la possibile emergenza rifiuti a Roma. Un lungo braccio di ferro tra la regione Lazio e il Campidoglio, trattative, contatti, incontri e, poco fa, l'epilogo dopo una giornata di accuse e controaccuse: Nicola Zingaretti firma l'ordinanza ed ora sarà Virginia Raggi a doverla onorare. Una giornata piena di colpi di scena, con il blitz del sindaco di Roma alla Pisana, dove oggi era calendarizzata la seduta straordinaria del Consiglio regionale del Lazio dedicata proprio all'emergenza rifiuti. "Un teatrino" hanno bollato così trasversalmente la maggioranza e il centrodestra la presenza di Virginia Raggi in "Acquario" alla Pisana, un clima teso in aula ma l'assessore regionale del Lazio ai rifiuti, Massimiliano Valeriani, lo ha fatto capire chiaramente parlando ai consiglieri regionali presente la sindaca: arriverà l'ordinanza. E poco fa è arrivata puntuale e i "compiti" che dovrà assolvere il Campidoglio sono chiari e precisi. "La priorità è che Roma Capitale deve procedere immediatamente all'individuazione di siti o impianti sul territorio di Roma che possano essere destinati allo smaltimento dei rifiuti trattati" avverte Valeriani che spiega: "Abbiamo chiesto anche la costituzione di una struttura tecnica di tre rappresentanti (Regione Lazio, Città metropolitana e Roma Capitale) che predisponga entro 5 giorni la scrittura di un documento tecnico relativo ai siti destinati allo smaltimento. Entro dieci giorni dalla notifica dell'ordinanza emessa oggi, Roma Capitale dovrà inoltre avviare la procedura per selezionare gli impianti di conferimento all'estero ed entro e non oltre 15 giorni l'amministrazione Raggi dovrà individuare almeno due siti dove effettuare la trasferenza dei rifiuti urbani indifferenziati. Infine entro e non oltre 30 giorni dall'autorizzazione a conferire nei siti prescelti, Ama dovrà provvedere agli allestimenti per la messa in esercizio delle trasferenze e questo entro il 31 gennaio del 2020". Un cronoprogramma da far tremare i polsi e Zingaretti rincara la dose: "Dopo l'ordinanza emanata a luglio scorso, per risolvere l'emergenza rifiuti a Roma, la Regione Lazio è stata costretta a intervenire un'altra volta, emanando una seconda ordinanza. Nonostante la gestione sia competenza diretta di Roma Capitale, il testo firmato questa sera stabilisce una serie di azioni che il Comune dovrà intraprendere per evitare l'emergenza rifiuti a Roma". Il governatore è netto: "Non basta parlare dei problemi, i problemi vanno risolti". Non è da meno Valeriani che incalza proprio come aveva fatto nel pomeriggio alla Pisana: "La Regione Lazio ha deciso di emettere una nuova ordinanza, utilizzando i poteri che le leggi ci attribuisce e intendiamo esercitare, perché Roma, la Capitale d'Italia, non merita questa situazione, in cui vive invece oramai da troppo tempo a causa di un'amministrazione immobile e incapace di individuare soluzioni ai problemi. In caso di inottemperanza dell'ordinanza, la Regione Lazio eserciterà dunque i poteri sostitutivi". Anche per Ama non c'è "scampo": "Come già richiesto nella precedente ordinanza - spiega Valeriani - Ama entro il 15 marzo del 2020 dovrà approvare il piano industriale contenente tutti gli impianti, aree, strutture ed attrezzature necessarie a soddisfare il fabbisogno del territorio cittadino in base ai principi di autosufficienza e di prossimità. Ovviamente nell'ordinanza abbiamo ordinato anche a tutti gli impianti del Lazio di operare con il massimo della capacità di trattamento autorizzato su base giornaliera, anche nei giorni festivi, secondo le richieste formalizzate da Ama. E così scatta il conto alla rovescia per salvare i romani dall'emergenza rifiuti, ad una manciata di giorni dal Natale. Bet 20191127T210548Z
Rifiuti Roma: la regione Lazio "cala" l'ordinanza
Rifiuti Roma: la regione Lazio "cala" l'ordinanza Ora Raggi dovrà individuare i siti di trasferenza Roma, 27 nov. (askanews) - Ancora un'ordinanza per scongiurare la possibile emergenza rifiuti a Roma. Un lungo braccio di ferro tra la regione Lazio e il Campidoglio, trattative, contatti, incontri e, poco fa, l'epilogo dopo una giornata di accuse e controaccuse: Nicola Zingaretti firma l'ordinanza ed ora sarà Virginia Raggi a doverla onorare. Una giornata piena di colpi di scena, con il blitz del sindaco di Roma alla Pisana, dove oggi era calendarizzata la seduta straordinaria del Consiglio regionale del Lazio dedicata proprio all'emergenza rifiuti. "Un teatrino" hanno bollato così trasversalmente la maggioranza e il centrodestra la presenza di Virginia Raggi in "Acquario" alla Pisana, un clima teso in aula ma l'assessore regionale del Lazio ai rifiuti, Massimiliano Valeriani, lo ha fatto capire chiaramente parlando ai consiglieri regionali presente la sindaca: arriverà l'ordinanza. E poco fa è arrivata puntuale e i "compiti" che dovrà assolvere il Campidoglio sono chiari e precisi. "La priorità è che Roma Capitale deve procedere immediatamente all'individuazione di siti o impianti sul territorio di Roma che possano essere destinati allo smaltimento dei rifiuti trattati" avverte Valeriani che spiega: "Abbiamo chiesto anche la costituzione di una struttura tecnica di tre rappresentanti (Regione Lazio, Città metropolitana e Roma Capitale) che predisponga entro 5 giorni la scrittura di un documento tecnico relativo ai siti destinati allo smaltimento. Entro dieci giorni dalla notifica dell'ordinanza emessa oggi, Roma Capitale dovrà inoltre avviare la procedura per selezionare gli impianti di conferimento all'estero ed entro e non oltre 15 giorni l'amministrazione Raggi dovrà individuare almeno due siti dove effettuare la trasferenza dei rifiuti urbani indifferenziati. Infine entro e non oltre 30 giorni dall'autorizzazione a conferire nei siti prescelti, Ama dovrà provvedere agli allestimenti per la messa in esercizio delle trasferenze e questo entro il 31 gennaio del 2020". Un cronoprogramma da far tremare i polsi e Zingaretti rincara la dose: "Dopo l'ordinanza emanata a luglio scorso, per risolvere l'emergenza rifiuti a Roma, la Regione Lazio è stata costretta a intervenire un'altra volta, emanando una seconda ordinanza. Nonostante la gestione sia competenza diretta di Roma Capitale, il testo firmato questa sera stabilisce una serie di azioni che il Comune dovrà intraprendere per evitare l'emergenza rifiuti a Roma". Il governatore è netto: "Non basta parlare dei problemi, i problemi vanno risolti". Non è da meno Valeriani che incalza proprio come aveva fatto nel pomeriggio alla Pisana: "La Regione Lazio ha deciso di emettere una nuova ordinanza, utilizzando i poteri che le leggi ci attribuisce e intendiamo esercitare, perché Roma, la Capitale d'Italia, non merita questa situazione, in cui vive invece oramai da troppo tempo a causa di un'amministrazione immobile e incapace di individuare soluzioni ai problemi. In caso di inottemperanza dell'ordinanza, la Regione Lazio eserciterà dunque i poteri sostitutivi". Anche per Ama non c'è "scampo": "Come già richiesto nella precedente ordinanza - spiega Valeriani - Ama entro il 15 marzo del 2020 dovrà approvare il piano industriale contenente tutti gli impianti, aree, strutture ed attrezzature necessarie a soddisfare il fabbisogno del territorio cittadino in base ai principi di autosufficienza e di prossimità. Ovviamente nell'ordinanza abbiamo ordinato anche a tutti gli impianti del Lazio di operare con il massimo della capacità di trattamento autorizzato su base giornaliera, anche nei giorni festivi, secondo le richieste formalizzate da Ama. E così scatta il conto alla rovescia per salvare i romani dall'emergenza rifiuti, ad una manciata di giorni dal Natale. Bet 20191127T210548Z
ROMA. AUTO SI RIBALTA SUL LUNGOTEVERE, MORTO UN 64ENNE
MERCOLEDÌ 27 NOVEMBRE 2019 20.08.58
ROMA. AUTO SI RIBALTA SUL LUNGOTEVERE, MORTO UN 64ENNE
DIR3079 3 CRO 0 RR1 N/POL / DIR /TXT ROMA. AUTO SI RIBALTA SUL LUNGOTEVERE, MORTO UN 64ENNE (DIRE) Roma, 27 nov. - Incidente mortale sul lungotevere di Roma, all'altezza del Porto di Ripa Grande, alle ore 17. A perdere la vita un uomo di 64 anni di nazionalita' italiana, che per cause ancora da accertare ha perso il controllo della sua auto, una Renault Captur, che al momento risulta essere l'unico veicolo coinvolto. Il mezzo si e' ribaltato. Il decesso e' stato constatato da personale medico poco dopo l'arrivo all'ospedale San Camillo. Sul posto sono intervenute le pattuglie del I Gruppo della Polizia locale di Roma Capitale. (Ago/ Dire) 20:07 27-11-19 NNNN
ROMA. AUTO SI RIBALTA SUL LUNGOTEVERE, MORTO UN 64ENNE
DIR3079 3 CRO 0 RR1 N/POL / DIR /TXT ROMA. AUTO SI RIBALTA SUL LUNGOTEVERE, MORTO UN 64ENNE (DIRE) Roma, 27 nov. - Incidente mortale sul lungotevere di Roma, all'altezza del Porto di Ripa Grande, alle ore 17. A perdere la vita un uomo di 64 anni di nazionalita' italiana, che per cause ancora da accertare ha perso il controllo della sua auto, una Renault Captur, che al momento risulta essere l'unico veicolo coinvolto. Il mezzo si e' ribaltato. Il decesso e' stato constatato da personale medico poco dopo l'arrivo all'ospedale San Camillo. Sul posto sono intervenute le pattuglie del I Gruppo della Polizia locale di Roma Capitale. (Ago/ Dire) 20:07 27-11-19 NNNN
Open, Anm: da Renzi attacco a autonomia magistrati
MERCOLEDÌ 27 NOVEMBRE 2019 20.58.01
Open, Anm: da Renzi attacco a autonomia magistrati
Open, Anm: da Renzi attacco a autonomia magistrati "Dichiarazioni gravissime" Roma, 27 nov. (askanews) - "Le dichiarazioni di un esponente delle istituzioni che, per reagire ad un'iniziativa giudiziaria, attacca personalmente i Magistrati titolari dell'indagine sono gravissime innanzitutto sotto questo profilo, e pur iscrivendosi in un ormai consueto filone di reazioni scomposte, per linguaggio e sostanza, non smettono di suscitare indignazione. Se il tentativo è quello di intimidire i Magistrati, è e resterà vano". Lo afferma in una nota L'Associazione Nazionale Magistrati secondo cui il leader di Italia Viva (che non viene citato esplicitamente) ha messo in atto "un attacco all'autonomia ed indipendenza della magistratura". La Giunta Esecutiva Centrale dell'Anm, conclude la nota "esprime piena solidarietà ai magistrati fiorentini". Lsa 20191127T205752Z
Open, Anm: da Renzi attacco a autonomia magistrati
Open, Anm: da Renzi attacco a autonomia magistrati "Dichiarazioni gravissime" Roma, 27 nov. (askanews) - "Le dichiarazioni di un esponente delle istituzioni che, per reagire ad un'iniziativa giudiziaria, attacca personalmente i Magistrati titolari dell'indagine sono gravissime innanzitutto sotto questo profilo, e pur iscrivendosi in un ormai consueto filone di reazioni scomposte, per linguaggio e sostanza, non smettono di suscitare indignazione. Se il tentativo è quello di intimidire i Magistrati, è e resterà vano". Lo afferma in una nota L'Associazione Nazionale Magistrati secondo cui il leader di Italia Viva (che non viene citato esplicitamente) ha messo in atto "un attacco all'autonomia ed indipendenza della magistratura". La Giunta Esecutiva Centrale dell'Anm, conclude la nota "esprime piena solidarietà ai magistrati fiorentini". Lsa 20191127T205752Z
N. 242 SENTENZA 25 settembre - 22 novembre 2019 Giudizio di legittimita' costituzionale in via incidentale. Reati e pene - Aiuto al suicidio - Agevolazione dell'esecuzione del proposito di suicidio, autonomamente e liberamente formatosi, di un paziente tenuto in vita da trattamenti di sostegno vitale e affetto da patologia irreversibile, fonte di sofferenze fisiche o psicologiche che egli reputa intollerabili, ma pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli - Non punibilita' se la condotta agevolativa sia prestata con le modalita' procedurali legislativamente previste per l'interruzione dei trattamenti di sostegno vitale (ovvero, quanto ai fatti anteriori alla pubblicazione della sentenza in Gazzetta Ufficiale, sia stata prestata con modalita' equivalenti), e le condizioni e modalita' di esecuzione siano state verificate da strutture pubbliche del SSN previo parere del comitato etico territorialmente competente - Omessa previsione - Irragionevole limitazione della liberta' di autodeterminazione del malato nella scelta delle terapie, comprese quelle finalizzate a liberarlo dalle sofferenze - Illegittimita' costituzionale in parte qua. - Codice penale, art. 580. - Costituzione, artt. 2, 13, 32, secondo comma, e 117, primo comma, in relazione agli artt. 2 e 8 della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle liberta' fondamentali. (GU n.48 del 27-11-2019 )
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