GIOVEDÌ 28 NOVEMBRE 2019 00.47.25
Il Fatto Quotidiano - Versati 300 mila euro dai vertici di Menarini
Versati 300 mila euro dai vertici di Menarini Non indagati Oltre ai fratelli a capo del gruppo farmaceutico, soldi da Onorato (Moby), British Tobacco e Gavio (Autostrade) I DONATORI L'armatore II signore dei traghetti: "Credo negli ideali dell'ex premier, ho dato un contributo trasparente" Le perquisizioni della Guardia di Finanza disposte nell'ambito dell'inchiesta fiorentina su Alberto Bianchi e altri sono prosegu ite anche ieri. Le fiamme gialle da due giorni bussano alla porta dei finanziatori dell'allora cassaforte del renzismo, la Fondazione Open. Nessuno dei donatori è indagato e ai finanzieri hanno consegnato tutta la documentazione contabile per dimostrare che i versamenti erano in chiaro e regolarmente registrati. LE PERQUISIZIONI sono state disposte dai pm Luca Turco e Antonino Nastasi nell'ambito dell'inchiesta su Alberto Bianchi - ex presidente della Open - accusato di finanziamento illecito e traffico di influenze: al centro dell'inchiesta c'è un incarico per un contenzioso con Autostrade affidato nel 2016 al suo studio legale dalla Toto Costruzioni Generali. Indagato ma solo per finanziamento illecito e per altre vicende anche Marco Carrai, l'imprenditore fiorentino, già membro del Cda della stessa Open. La Procura è quindi convinta che la Fondazione abbia agito come "articolazione di partito politico". E così due giorni fa sono state perquisite le abitazioni private di Lucia e Alberto Giovanni Aleotti, figli del patron della Menarini. Durante la perquisizione le fiamme gialle sono entrate anche negli uffici dei due membri della famiglia presso la sede della multinazionale del farmaco. La Menarini infatti non ha mai finanziato la Fondazione Open, ma le donazioni sono state fatte da persone fisiche: ossia da Lucia, Alberto Giovanni e altri due membri della famiglia Aleotti. Era l'inizio del 2018 e sono stati versati, dalle singole persone 75 mila euro a testa.....................
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