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venerdì 17 aprile 2020
giovedì 16 aprile 2020
Coronavirus: pochi braccianti in campi Gb, tornano i romeni
GIOVEDÌ 16 APRILE 2020 16.15.27
Coronavirus: pochi braccianti in campi Gb, tornano i romeni
ZCZC7668/SXA XAI35991_SXA_QBXB R EST S0A QBXB Coronavirus: pochi braccianti in campi Gb, tornano i romeni Emergenza impone ripristino voli speciali,oggi primo da Bucarest (ANSA) - LONDRA, 16 APR - La Brexit e' dietro le spalle, ma l'emergenza coronavirus impone al Regno Unito di accogliere in fretta e furia un nuovo contingente di lavoratori in arrivo da Paesi Ue dell'Europa dell'est, per lavori agricoli di assoluta necessita'. In particolare dalla Romania, da dove sono giunti oggi nell'aeroporto di Stansted 150 braccianti. Si tratta del primo charter, dei sei previsti, organizzati per fornire manodopera ai campi britannici, come del resto accade ormai da tempo. Ogni primavera sbarcano sull'isola circa 80mila stranieri, quasi tutti dell'Europa centrorientale, che compongono il 98% della forza lavoro impiegata nella raccolta di frutta e verdura. Nonostante il blocco aereo avesse finora impedito nuovi arrivi nel Regno, un numero insufficiente di cittadini britannici - molti dei quali senza lavoro - si sono offerti di lavorare in campagna per i prossimi mesi. Da qui la necessita' di ripristinare collegamenti aerei speciali per importare manodopera per raccogliere gli ortaggi di stagione o le fragole del Sussex nel sud dell'Inghilterra. Un piano d'emergenza predisposto da privati sulla scia dell'allarme, lanciato da diversi imprenditori agricoli, che temono la perdita di un'intera stagione di semina a causa della carenza di raccoglitori. In una stagione gia' segnata dall'ombra del virus e della penuria. (ANSA). YK3-LR 16-APR-20 16:14 NNNN
Coronavirus: pochi braccianti in campi Gb, tornano i romeni
ZCZC7668/SXA XAI35991_SXA_QBXB R EST S0A QBXB Coronavirus: pochi braccianti in campi Gb, tornano i romeni Emergenza impone ripristino voli speciali,oggi primo da Bucarest (ANSA) - LONDRA, 16 APR - La Brexit e' dietro le spalle, ma l'emergenza coronavirus impone al Regno Unito di accogliere in fretta e furia un nuovo contingente di lavoratori in arrivo da Paesi Ue dell'Europa dell'est, per lavori agricoli di assoluta necessita'. In particolare dalla Romania, da dove sono giunti oggi nell'aeroporto di Stansted 150 braccianti. Si tratta del primo charter, dei sei previsti, organizzati per fornire manodopera ai campi britannici, come del resto accade ormai da tempo. Ogni primavera sbarcano sull'isola circa 80mila stranieri, quasi tutti dell'Europa centrorientale, che compongono il 98% della forza lavoro impiegata nella raccolta di frutta e verdura. Nonostante il blocco aereo avesse finora impedito nuovi arrivi nel Regno, un numero insufficiente di cittadini britannici - molti dei quali senza lavoro - si sono offerti di lavorare in campagna per i prossimi mesi. Da qui la necessita' di ripristinare collegamenti aerei speciali per importare manodopera per raccogliere gli ortaggi di stagione o le fragole del Sussex nel sud dell'Inghilterra. Un piano d'emergenza predisposto da privati sulla scia dell'allarme, lanciato da diversi imprenditori agricoli, che temono la perdita di un'intera stagione di semina a causa della carenza di raccoglitori. In una stagione gia' segnata dall'ombra del virus e della penuria. (ANSA). YK3-LR 16-APR-20 16:14 NNNN
CORONAVIRUS: SORO, 'BENE COMMISSIONE UE SU APP PER TRACCIAMENTO'** =
GIOVEDÌ 16 APRILE 2020 19.34.00
**CORONAVIRUS: SORO, 'BENE COMMISSIONE UE SU APP PER TRACCIAMENTO'** =
ADN2176 7 CRO 0 ADN CRO NAZ **CORONAVIRUS: SORO, 'BENE COMMISSIONE UE SU APP PER TRACCIAMENTO'** = Roma, 16 apr. (Adnkronos) - "I principi indicati dalla Commissione Europea sono perfettamente in linea con le indicazioni contenute nel parere, di cui è stato relatore il Garante italiano, reso dall'Edp, il Comitato che riunisce le Autorità garanti europee, due giorni fa alla stessa Commissione". Così Antonello Soro, presidente dell'autorita' garante per la privacy. "La Commissione, in particolare, indica come preferibili app basate sulla volontaria adesione del singolo e su sistemi di prossimità, come il bluetooth, in quanto maggiormente selettivi e, dunque, - spiega - di minore impatto sulla privacy". (Asc/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 16-APR-20 19:33 NNNN
**CORONAVIRUS: SORO, 'BENE COMMISSIONE UE SU APP PER TRACCIAMENTO'** =
ADN2176 7 CRO 0 ADN CRO NAZ **CORONAVIRUS: SORO, 'BENE COMMISSIONE UE SU APP PER TRACCIAMENTO'** = Roma, 16 apr. (Adnkronos) - "I principi indicati dalla Commissione Europea sono perfettamente in linea con le indicazioni contenute nel parere, di cui è stato relatore il Garante italiano, reso dall'Edp, il Comitato che riunisce le Autorità garanti europee, due giorni fa alla stessa Commissione". Così Antonello Soro, presidente dell'autorita' garante per la privacy. "La Commissione, in particolare, indica come preferibili app basate sulla volontaria adesione del singolo e su sistemi di prossimità, come il bluetooth, in quanto maggiormente selettivi e, dunque, - spiega - di minore impatto sulla privacy". (Asc/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 16-APR-20 19:33 NNNN
ANSA-BOX/ Dalla Francia alla Polonia, Paesi Ue in ordine sparso
GIOVEDÌ 16 APRILE 2020 19.45.29
>ANSA-BOX/ Dalla Francia alla Polonia, Paesi Ue in ordine sparso
ZCZC1720/SXA OBX39473_SXA_QBXB R EST S0A QBXB >ANSA-BOX/ Dalla Francia alla Polonia, Paesi Ue in ordine sparso Come si stanno organizzando i principali partner europei (ANSA) - BRUXELLES, 16 APR - Con la fine della quarantena alle porte, i governi di tutta Europa sono al lavoro sulle app per il tracciamento del virus. Nonostante gli appelli di Bruxelles a un approccio comune e il 'no' alla geo-localizzazione, ogni Paese Ue procede con i suoi standard. Ecco i principali: * ITALIA. Favorita per la scelta finale l'app del fisico Luca Foresti basata sul Bluetooth, ma adattabile anche al Gps. * FRANCIA. Considera l'utilizzo del Bluetooth. * AUSTRIA. Ispirandosi a TraceTogether, sperimentata da Singapore e basata sul Bluetooth, ha optato per un'app che tramite Google Nearby (con archiviazione dei dati negli Stati Uniti) stima la distanza tra due dispositivi. * GERMANIA. Il Bluetooth e' l'opzione allo studio. * CIPRO. Ha adottato SafePaths, sviluppata dal MIT, che utilizza la geo-localizzazione per determinare i contatti tra le persone. * REPUBBLICA CECA. 'Smart Quarantine', ancora in fase pilota ma gia' approvata dal ministero della Salute, disegna tramite geo-localizzazione 'mappe di memoria' con i luoghi in cui un individuo ha trascorso il suo tempo negli ultimi 5 giorni per risalire ai contatti avuti. * FINLANDIA. Ha scelto la geo-localizzazione. * IRLANDA. Tramite l'app in sperimentazione, i cittadini possono controllare i sintomi, ricevere assistenza e inviare i propri dati anonimi per contribuire a creare modelli del contagio. * POLONIA. La controversa 'Home Quarantine' si avvale di selfie e Bluetooth per vigilare sul rispetto della quarantena e informare i cittadini in caso di contagio. Comprende assistenza medica e un diario auto-diagnostico dei sintomi. * PORTOGALLO. Considera un'app per il controllo dei sintomi collegata al sistema sanitario nazionale.(ANSA). Y62-COI 16-APR-20 19:45 NNNN
>ANSA-BOX/ Dalla Francia alla Polonia, Paesi Ue in ordine sparso
ZCZC1720/SXA OBX39473_SXA_QBXB R EST S0A QBXB >ANSA-BOX/ Dalla Francia alla Polonia, Paesi Ue in ordine sparso Come si stanno organizzando i principali partner europei (ANSA) - BRUXELLES, 16 APR - Con la fine della quarantena alle porte, i governi di tutta Europa sono al lavoro sulle app per il tracciamento del virus. Nonostante gli appelli di Bruxelles a un approccio comune e il 'no' alla geo-localizzazione, ogni Paese Ue procede con i suoi standard. Ecco i principali: * ITALIA. Favorita per la scelta finale l'app del fisico Luca Foresti basata sul Bluetooth, ma adattabile anche al Gps. * FRANCIA. Considera l'utilizzo del Bluetooth. * AUSTRIA. Ispirandosi a TraceTogether, sperimentata da Singapore e basata sul Bluetooth, ha optato per un'app che tramite Google Nearby (con archiviazione dei dati negli Stati Uniti) stima la distanza tra due dispositivi. * GERMANIA. Il Bluetooth e' l'opzione allo studio. * CIPRO. Ha adottato SafePaths, sviluppata dal MIT, che utilizza la geo-localizzazione per determinare i contatti tra le persone. * REPUBBLICA CECA. 'Smart Quarantine', ancora in fase pilota ma gia' approvata dal ministero della Salute, disegna tramite geo-localizzazione 'mappe di memoria' con i luoghi in cui un individuo ha trascorso il suo tempo negli ultimi 5 giorni per risalire ai contatti avuti. * FINLANDIA. Ha scelto la geo-localizzazione. * IRLANDA. Tramite l'app in sperimentazione, i cittadini possono controllare i sintomi, ricevere assistenza e inviare i propri dati anonimi per contribuire a creare modelli del contagio. * POLONIA. La controversa 'Home Quarantine' si avvale di selfie e Bluetooth per vigilare sul rispetto della quarantena e informare i cittadini in caso di contagio. Comprende assistenza medica e un diario auto-diagnostico dei sintomi. * PORTOGALLO. Considera un'app per il controllo dei sintomi collegata al sistema sanitario nazionale.(ANSA). Y62-COI 16-APR-20 19:45 NNNN
ANSA-FOCUS/ Coronavirus:App volontaria e test in regioni pilota
GIOVEDÌ 16 APRILE 2020 20.49.58
>ANSA-FOCUS/ Coronavirus:App volontaria e test in regioni pilota
ZCZC2420/SXA XSP40047_SXA_QBXB R CRO S0A QBXB >ANSA-FOCUS/ Coronavirus:App volontaria e test in regioni pilota E Ue detta regole, anonimato e niente Gps. Plauso Soro *** AGGIORNA E SOSTITUISCE IL SERVIZIO DELLE 19:34 *** (di Titti Santamato) (ANSA) - ROMA, 16 APR - L'app sul 'contact tracing' italiana sara' "un pilastro importante nella gestione della fase successiva dell'emergenza", la sperimentazione sara' in alcune regioni pilota, poi verra' estesa. E' Domenico Arcuri, Commissario per l'emergenza, a delineare uno scenario piu' chiaro per il sistema di tracciamento italiano del contagio del coronavirus a cui stanno lavorando il ministero dell'Innovazione e la Presidenza del Consiglio. Mentre oggi l'Europa ha dettato le regole per l'app: anonimato e niente geolocalizzazione, si' a bluetooth e volontarieta'. Criteri che vedono il plauso del Garante Privacy Antonello Soro. "Speriamo in una massiccia adesione volontaria dei cittadini", ha sottolineato Arcuri, "speriamo possano sopportare e supportare il sistema di tracciamento dei contatti, che ci servira' a capitalizzare l'esperienza della fase precedente ed evitare che il contagio si possa replicare". "I Paesi Ue stanno convergendo verso un approccio comune" con "soluzioni che minimizzano il trattamento dei dati personali", scrive intanto l'Europa nel documento stilato oggi in collaborazione con i governi. Oltre ai requisiti di volontarieta' e interoperabilita' tra Stati, gia' ribaditi, l'Ue si sofferma in particolare sulla tecnologia giudicata piu' idonea per le app di tracciamento. Devono "stimare con sufficiente precisione" (circa 1 metro) "la vicinanza" tra le persone per rendere efficace l'avvertimento se si e' venuti in contatto con una persona positiva al Covid-19; per questo, dice, possono essere utilizzati "il Bluetooth o altre tecniche efficaci", evitando la geolocalizzazione. "I dati sulla posizione dei cittadini non sono necessari ne' consigliati ai fini del tracciamento del contagio" sottolinea Bruxelles, precisando che l'obiettivo delle app "non e' seguire i movimenti delle persone o far rispettare le regole" perche' questo "creerebbe rilevanti problemi di sicurezza e privacy". Per mantenere l'anonimato, e' previsto che le app utilizzino un ID (codice d'identificazione utente, ndr) "anonimo e temporaneo che consenta di stabilire un contatto con gli altri utenti nelle vicinanze". In Europa esiste gia' un progetto che soddisfa questi criteri, su cui stanno convergendo Francia e Germania. Si chiama Pepp-Pt (Pan-European Privacy-Preserving Proximity Tracing) e' stato messa in piedi da un gruppo di 130 scienziati e 32 fra aziende e istituti di ricerca di 8 Paesi (tra cui la Fondazione ISI di Torino). Tra i partner del progetto c'e' Vodafone (di cui Vittorio Colao e' stato a lungo amministratore delegato) e anche Bending Spoons, la software house con cui collabora Luca Foresti del Centro Diagnostico Santagostino. Queste due ultime realta', insieme a Jakala, hanno progettato un'app che, secondo indiscrezioni, sarebbe in cima alla lista del ministero dell'Innovazione che ha esaminato oltre 300 progetti e pochi giorni fa ha consegnato al premier Conte una relazione. Ora spetta al governo nella sua collegialita' e alla task force di Colao prendere una decisione su contenuti e tempi dell'app di tracciamento. Con la prospettiva, delineata da Arcuri, di una sperimentazione nella fase successiva all'emergenza prima in alcune regioni pilota. SAM 16-APR-20 20:49 NNNN
>ANSA-FOCUS/ Coronavirus:App volontaria e test in regioni pilota
ZCZC2420/SXA XSP40047_SXA_QBXB R CRO S0A QBXB >ANSA-FOCUS/ Coronavirus:App volontaria e test in regioni pilota E Ue detta regole, anonimato e niente Gps. Plauso Soro *** AGGIORNA E SOSTITUISCE IL SERVIZIO DELLE 19:34 *** (di Titti Santamato) (ANSA) - ROMA, 16 APR - L'app sul 'contact tracing' italiana sara' "un pilastro importante nella gestione della fase successiva dell'emergenza", la sperimentazione sara' in alcune regioni pilota, poi verra' estesa. E' Domenico Arcuri, Commissario per l'emergenza, a delineare uno scenario piu' chiaro per il sistema di tracciamento italiano del contagio del coronavirus a cui stanno lavorando il ministero dell'Innovazione e la Presidenza del Consiglio. Mentre oggi l'Europa ha dettato le regole per l'app: anonimato e niente geolocalizzazione, si' a bluetooth e volontarieta'. Criteri che vedono il plauso del Garante Privacy Antonello Soro. "Speriamo in una massiccia adesione volontaria dei cittadini", ha sottolineato Arcuri, "speriamo possano sopportare e supportare il sistema di tracciamento dei contatti, che ci servira' a capitalizzare l'esperienza della fase precedente ed evitare che il contagio si possa replicare". "I Paesi Ue stanno convergendo verso un approccio comune" con "soluzioni che minimizzano il trattamento dei dati personali", scrive intanto l'Europa nel documento stilato oggi in collaborazione con i governi. Oltre ai requisiti di volontarieta' e interoperabilita' tra Stati, gia' ribaditi, l'Ue si sofferma in particolare sulla tecnologia giudicata piu' idonea per le app di tracciamento. Devono "stimare con sufficiente precisione" (circa 1 metro) "la vicinanza" tra le persone per rendere efficace l'avvertimento se si e' venuti in contatto con una persona positiva al Covid-19; per questo, dice, possono essere utilizzati "il Bluetooth o altre tecniche efficaci", evitando la geolocalizzazione. "I dati sulla posizione dei cittadini non sono necessari ne' consigliati ai fini del tracciamento del contagio" sottolinea Bruxelles, precisando che l'obiettivo delle app "non e' seguire i movimenti delle persone o far rispettare le regole" perche' questo "creerebbe rilevanti problemi di sicurezza e privacy". Per mantenere l'anonimato, e' previsto che le app utilizzino un ID (codice d'identificazione utente, ndr) "anonimo e temporaneo che consenta di stabilire un contatto con gli altri utenti nelle vicinanze". In Europa esiste gia' un progetto che soddisfa questi criteri, su cui stanno convergendo Francia e Germania. Si chiama Pepp-Pt (Pan-European Privacy-Preserving Proximity Tracing) e' stato messa in piedi da un gruppo di 130 scienziati e 32 fra aziende e istituti di ricerca di 8 Paesi (tra cui la Fondazione ISI di Torino). Tra i partner del progetto c'e' Vodafone (di cui Vittorio Colao e' stato a lungo amministratore delegato) e anche Bending Spoons, la software house con cui collabora Luca Foresti del Centro Diagnostico Santagostino. Queste due ultime realta', insieme a Jakala, hanno progettato un'app che, secondo indiscrezioni, sarebbe in cima alla lista del ministero dell'Innovazione che ha esaminato oltre 300 progetti e pochi giorni fa ha consegnato al premier Conte una relazione. Ora spetta al governo nella sua collegialita' e alla task force di Colao prendere una decisione su contenuti e tempi dell'app di tracciamento. Con la prospettiva, delineata da Arcuri, di una sperimentazione nella fase successiva all'emergenza prima in alcune regioni pilota. SAM 16-APR-20 20:49 NNNN
Solo tregua tra Salvini e Berlusconi, la Ue e il Mes dividono
GIOVEDÌ 16 APRILE 2020 21.05.02
##Solo tregua tra Salvini e Berlusconi, la Ue e il Mes dividono
##Solo tregua tra Salvini e Berlusconi, la Ue e il Mes dividono La Lega: "Così centrodestra finito" Roma, 16 apr. (askanews) - Per ora viene siglata una tregua, ma i rapporti tra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi restano gelidi. Le distanze sul Mes e sul ruolo della Ue restano inalterate, con il leader leghista che ancora oggi definisce "pericoloso" lo strumento europeo e l'ex premier che è invece convinto della necessità di farvi ricorso, per le spese sanitarie. Tanto che dal Carroccio il giudizio nel pomeriggio, prima della telefonata "di chiarimento" tra i due, era tranchant: "Il centrodestra è finito, con le parole di Berlusconi sul Mes. Restano tante idee comuni, su molto lavoreremo e voteremo insieme, ma se non siamo d'accordo su questioni dirimenti come la Ue e il Mes, non si può più pensare ad una coalizione". E nella telefonata di oggi, resasi necessaria perchè "Berlusconi sul Mes è stato malconsigliato", Salvini ha dovuto prendere atto che "le posizioni sono rimaste le stesse". Clima cordiale, assicurano sia dalla Lega che da Forza Italia, e l'impegno a non fare ulteriori polemiche, per restare concentrati sull'emergenza sanitaria ed economica, con l'impegno a sentirsi "più spesso". Subito dopo, il leader leghista ha sentito anche Giorgia Meloni. Scarsa soddisfazione il leader leghista l'ha avuta anche dal Quirinale, tirato in ballo esplicitamente per ottenere un voto sul Mes prima del Consiglio Europeo. Ma la consuetudine, per i Consigli informali come sarà quello del 23 aprile, è di un'informativa, non di un voto. Salvini cavalca allora la vicenda Lombardia, con una campagna sui social (hashtag ForzaLombardia), contrattaccando proprio dove la Lega è oggetto delle critiche più severe fino alla richiesta di commissariamento della sanità regionale. "Basta insulti", il governo "aiuti la Lombardia con le mascherine e i guanti che non arrivano". Perchè "in tutta sicurezza" ma l'obiettivo è riaprire. Salvini nega di essere il regista del "Piano normalità" avanzato dal Pirellone, ma sulla Lombardia gioca gran parte della sua comunicazione di oggi. Dalle lodi alla "pianificazione e visione" della Regione a guida leghista, alle "ottime notizie dal San Matteo di Pavia e dalla sanità lombarda". "Invece di attaccare e insultare i lombardi e la Lombardia, il governo e i ministri Pd e Cinque Stelle dovrebbero finalmente fornire tutte le mascherine che servono a medici, lavoratori e cittadini lombardi, che ne hanno diritto e aspettano invano da settimane", attacca il segretario leghista, ironizzando poi sul governo centrale: "Della Fase 2 qualcuno ha solo il nome ma la Lombardia lavora per una riapertura ordinata, regolata, a scaglioni, in sicurezza". Una posizione che stride con la determinazione con cui lo stesso Fontana, solo pochi giorni fa, contestava le decisioni del governo di riaprire ad esempio le librerie. Dalla Lega però assicurano: "Al 4 di maggio mancano ancora 20 giorni, che vanno usati per organizzare una riapertura in sicurezza: oggi le librerie non si possono riaprire, tra due settimane, se si lavora bene, si può pensare di riaprire altre attività. Chiedendo a governo e Stato di fornire mascherine e guanti". Rea 20200416T210456Z
##Solo tregua tra Salvini e Berlusconi, la Ue e il Mes dividono
##Solo tregua tra Salvini e Berlusconi, la Ue e il Mes dividono La Lega: "Così centrodestra finito" Roma, 16 apr. (askanews) - Per ora viene siglata una tregua, ma i rapporti tra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi restano gelidi. Le distanze sul Mes e sul ruolo della Ue restano inalterate, con il leader leghista che ancora oggi definisce "pericoloso" lo strumento europeo e l'ex premier che è invece convinto della necessità di farvi ricorso, per le spese sanitarie. Tanto che dal Carroccio il giudizio nel pomeriggio, prima della telefonata "di chiarimento" tra i due, era tranchant: "Il centrodestra è finito, con le parole di Berlusconi sul Mes. Restano tante idee comuni, su molto lavoreremo e voteremo insieme, ma se non siamo d'accordo su questioni dirimenti come la Ue e il Mes, non si può più pensare ad una coalizione". E nella telefonata di oggi, resasi necessaria perchè "Berlusconi sul Mes è stato malconsigliato", Salvini ha dovuto prendere atto che "le posizioni sono rimaste le stesse". Clima cordiale, assicurano sia dalla Lega che da Forza Italia, e l'impegno a non fare ulteriori polemiche, per restare concentrati sull'emergenza sanitaria ed economica, con l'impegno a sentirsi "più spesso". Subito dopo, il leader leghista ha sentito anche Giorgia Meloni. Scarsa soddisfazione il leader leghista l'ha avuta anche dal Quirinale, tirato in ballo esplicitamente per ottenere un voto sul Mes prima del Consiglio Europeo. Ma la consuetudine, per i Consigli informali come sarà quello del 23 aprile, è di un'informativa, non di un voto. Salvini cavalca allora la vicenda Lombardia, con una campagna sui social (hashtag ForzaLombardia), contrattaccando proprio dove la Lega è oggetto delle critiche più severe fino alla richiesta di commissariamento della sanità regionale. "Basta insulti", il governo "aiuti la Lombardia con le mascherine e i guanti che non arrivano". Perchè "in tutta sicurezza" ma l'obiettivo è riaprire. Salvini nega di essere il regista del "Piano normalità" avanzato dal Pirellone, ma sulla Lombardia gioca gran parte della sua comunicazione di oggi. Dalle lodi alla "pianificazione e visione" della Regione a guida leghista, alle "ottime notizie dal San Matteo di Pavia e dalla sanità lombarda". "Invece di attaccare e insultare i lombardi e la Lombardia, il governo e i ministri Pd e Cinque Stelle dovrebbero finalmente fornire tutte le mascherine che servono a medici, lavoratori e cittadini lombardi, che ne hanno diritto e aspettano invano da settimane", attacca il segretario leghista, ironizzando poi sul governo centrale: "Della Fase 2 qualcuno ha solo il nome ma la Lombardia lavora per una riapertura ordinata, regolata, a scaglioni, in sicurezza". Una posizione che stride con la determinazione con cui lo stesso Fontana, solo pochi giorni fa, contestava le decisioni del governo di riaprire ad esempio le librerie. Dalla Lega però assicurano: "Al 4 di maggio mancano ancora 20 giorni, che vanno usati per organizzare una riapertura in sicurezza: oggi le librerie non si possono riaprire, tra due settimane, se si lavora bene, si può pensare di riaprire altre attività. Chiedendo a governo e Stato di fornire mascherine e guanti". Rea 20200416T210456Z
Coronavirus: Ue, garantire a utenti controllo dati su app
GIOVEDÌ 16 APRILE 2020 21.11.39
Coronavirus: Ue, garantire a utenti controllo dati su app
ZCZC2584/SXA OBX40273_SXA_QBXB R EST S0A QBXB Coronavirus: Ue, garantire a utenti controllo dati su app Bruxelles pubblica direttive privacy, autorita' nazionali garanti (ANSA) - BRUXELLES, 16 APR - Garantire ai cittadini "il pieno controllo dei propri dati personali" con l'installazione "volontaria" delle app, la richiesta di "consenso per ogni funzionalita'", l'archiviazione dei dati "crittografati su dispositivi individuali" e il loro trattamento limitato nel tempo e a fini esclusivamente sanitari. Sono le direttive rese note dalla Commissione Ue per la tutela della privacy nelle app di tracciamento del coronavirus. In considerazione dell'"elevata sensibilita' dei dati" raccolti e dello scopo ultimo delle app, Bruxelles chiede che le autorita' sanitarie nazionali assumano la responsabilita' del rispetto delle norme Ue per la privacy.(ANSA). Y62-TI 16-APR-20 21:11 NNNN
Coronavirus: Ue, garantire a utenti controllo dati su app
ZCZC2584/SXA OBX40273_SXA_QBXB R EST S0A QBXB Coronavirus: Ue, garantire a utenti controllo dati su app Bruxelles pubblica direttive privacy, autorita' nazionali garanti (ANSA) - BRUXELLES, 16 APR - Garantire ai cittadini "il pieno controllo dei propri dati personali" con l'installazione "volontaria" delle app, la richiesta di "consenso per ogni funzionalita'", l'archiviazione dei dati "crittografati su dispositivi individuali" e il loro trattamento limitato nel tempo e a fini esclusivamente sanitari. Sono le direttive rese note dalla Commissione Ue per la tutela della privacy nelle app di tracciamento del coronavirus. In considerazione dell'"elevata sensibilita' dei dati" raccolti e dello scopo ultimo delle app, Bruxelles chiede che le autorita' sanitarie nazionali assumano la responsabilita' del rispetto delle norme Ue per la privacy.(ANSA). Y62-TI 16-APR-20 21:11 NNNN
Ue: Lega e FI votano contro emendamento Verdi su Coronabond =
GIOVEDÌ 16 APRILE 2020 21.44.04
= Ue: Lega e FI votano contro emendamento Verdi su Coronabond =
(AGI) - Bruxelles, 16 apr. - Le delegazioni della Lega e di Forza Italia al Parlamento europeo hanno votato un emendamento presentato dal gruppo dei Verdi a una risoluzione sulla risposta dell'Ue alla pandemia del Coronavirus che chiedeva la creazione dei Coronabond per condividere il debito futuro degli Stati membri. E' quanto emerge dalla lista dei voti nominali del Parlamento Europeo. Le delegazioni del Movimento 5 Stelle e del Partito Democratico hanno votato a fa favore, mentre quella di Italia Viva si e' astenuta. Il testo dell'emendamento dei Verdi prevedeva di condividere a livello Ue una quota consistente del debito che sara' emesso dagli Stati membri. "Per preservare la coesione dell'Ue e l'integrita' della sua unione monetaria, una quota sostanziale del debito che sara' emesso per combattere le conseguenze della crisi del Covid-19 dovra' essere mutualizzato a livello Ue", diceva il testo. L'emendamento e' stato bocciato con 326 voti contro, 282 a favore e 74 astenuti. Con il voto positivo di Lega e FI l'emendamento sui Coronabond sarebbe passato. (AGI) Bxj/Mgm 162143 APR 20 NNNN
= Ue: Lega e FI votano contro emendamento Verdi su Coronabond =
(AGI) - Bruxelles, 16 apr. - Le delegazioni della Lega e di Forza Italia al Parlamento europeo hanno votato un emendamento presentato dal gruppo dei Verdi a una risoluzione sulla risposta dell'Ue alla pandemia del Coronavirus che chiedeva la creazione dei Coronabond per condividere il debito futuro degli Stati membri. E' quanto emerge dalla lista dei voti nominali del Parlamento Europeo. Le delegazioni del Movimento 5 Stelle e del Partito Democratico hanno votato a fa favore, mentre quella di Italia Viva si e' astenuta. Il testo dell'emendamento dei Verdi prevedeva di condividere a livello Ue una quota consistente del debito che sara' emesso dagli Stati membri. "Per preservare la coesione dell'Ue e l'integrita' della sua unione monetaria, una quota sostanziale del debito che sara' emesso per combattere le conseguenze della crisi del Covid-19 dovra' essere mutualizzato a livello Ue", diceva il testo. L'emendamento e' stato bocciato con 326 voti contro, 282 a favore e 74 astenuti. Con il voto positivo di Lega e FI l'emendamento sui Coronabond sarebbe passato. (AGI) Bxj/Mgm 162143 APR 20 NNNN
Ue: M5S ha votato contro emendamento Recovery Bond a PE =
GIOVEDÌ 16 APRILE 2020 22.08.52
Ue: M5S ha votato contro emendamento Recovery Bond a PE =
(AGI) - Bruxelles, 16 apr. - La delegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo ha votato contro il paragrafo della risoluzione sulla risposta dell'Ue alla crisi del Coronavirus che chiedeva la creazione di Recovery Bond all'interno del bilancio comunitario. E' quanto emerge dalla lista dei voti nominali di oggi dell'Europarlamento. Il testo del paragrafo 17 della risoluzione, che e' comunque stato approvato a larga maggioranza, chiede alla Commissione "un pacchetto massiccio per la ripresa e la ricostruzione di investimenti per sostenere l'economia europea dopo la crisi, aldila' di cio' che il Mes, la Bei e la Bce stanno gia' facendo". Il pacchetto - secondo il testo - dovrebbe essere parte "di un nuovo quadro finanziario pluriennale (il bilancio 2021-2027, ndr)". Gli investimenti dovrebbero essere "finanziati da fondi Ue e strumenti finanziari esistenti e da Recovery bonds garantiti dal bilancio Ue". Il testo specifica anche che il pacchetto "non doverebbe prevedere la mutualizzazione del debito esistente". (AGI) Bxj/Mgm 162208 APR 20 NNNN
Ue: M5S ha votato contro emendamento Recovery Bond a PE =
(AGI) - Bruxelles, 16 apr. - La delegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo ha votato contro il paragrafo della risoluzione sulla risposta dell'Ue alla crisi del Coronavirus che chiedeva la creazione di Recovery Bond all'interno del bilancio comunitario. E' quanto emerge dalla lista dei voti nominali di oggi dell'Europarlamento. Il testo del paragrafo 17 della risoluzione, che e' comunque stato approvato a larga maggioranza, chiede alla Commissione "un pacchetto massiccio per la ripresa e la ricostruzione di investimenti per sostenere l'economia europea dopo la crisi, aldila' di cio' che il Mes, la Bei e la Bce stanno gia' facendo". Il pacchetto - secondo il testo - dovrebbe essere parte "di un nuovo quadro finanziario pluriennale (il bilancio 2021-2027, ndr)". Gli investimenti dovrebbero essere "finanziati da fondi Ue e strumenti finanziari esistenti e da Recovery bonds garantiti dal bilancio Ue". Il testo specifica anche che il pacchetto "non doverebbe prevedere la mutualizzazione del debito esistente". (AGI) Bxj/Mgm 162208 APR 20 NNNN
Articolo: Macron in pressing: fondo Ue rilancio o eurozona rischia collasso
Roma, 16 apr. (askanews) – Il presidente francese Emmanuel Macron rilancia con energia il pressing su Germania e Olanda per creare un fondo europeo di rinascita delle economie post crisi, che possa …
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Articolo: Coronavirus, in Piemonte contagi in forte crescita
Sono 82 i nuov decessi di persone positive al coronavirus in Piemonte comunicati nel pomeriggio dall'Unità di Crisi, di cui 30 al momento registrati nella giornata di oggi. Il totale complessivo è …
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Articolo: Storia di un'infermiera al fronte
Si parla tanto degli eroi in prima fila nei reparti di terapia intensiva, nella lotta contro il Covid 19, ma spesso sono invisibili, nascosti dietro mascherine e abbigliamento di protezione. Ni ne abbiamo conosciuto una, Mathilde Dumont , infermiera in uno di questi reparti dove tanta gente è ent...
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Articolo: Coronavirus, il bollettino della Protezione Civile: tornano a crescere i nuovi contagi (3786) e scende ancora il numero di morti, ma il totale supera quota 22mila
Doccia fredda sul partito della ripartenza. Dopo giorni di lenta e costante discesa i dati dei nuovi contagi tornano a salire. E non di poco. Da 2.227 i nuovi casi salgono infatti a 3.786, mille e …
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ANSA-BOX/ Cronache della pandemia - Israele
GIOVEDÌ 16 APRILE 2020 15.17.56
>ANSA-BOX/ Cronache della pandemia - Israele
ZCZC6372/SXA OTA34865_SXA_QBXB R EST S0A QBXB >ANSA-BOX/ Cronache della pandemia - Israele Per il Ramadan cresce l'attenzione verso la minoranza araba (ANSAmed) - TEL AVIV, 16 APR - Superato il banco di prova della Pasqua ebraica, le autorita' sanitarie israeliane si accingono a combattere ora la diffusione del coronavirus nella popolazione araba che fra una settimana osservera' il mese islamico del Ramadan. Nelle ultime settimane le moschee sono state gia' chiuse. Adesso le autorita' islamiche hanno fatto appello ai fedeli affinche' rinuncino alle visite tradizionali dai familiari e consumino l' 'iftar' - il pranzo conclusivo del digiuno quotidiano - col nucleo familiare ristretto. Cosa difficile pero' da realizzare perche' nelle campagne la famiglia allargata abita spesso sotto lo stesso tetto. Finora fra gli arabi israeliani i casi positivi sono 460. "All'inizio da noi sono stati condotti solo l' 1-2 per cento dei test - afferma il deputato Ahmed Tibi, della Lista araba unita. - Adesso abbiamo ottenuto 'test volanti' per automobilisti. In quel tipo di test la nostra precentuale e' salita al 17 per cento". Particolarmente colpita dalla disoccupazione, la minoranza araba necessitera' ingenti aiuti materiali per superare il Ramadan in casa. Ma l'ingresso di agenti di polizia e di soldati - anche se incaricati di distribuire cibo - puo' suscitare frizioni. La Lista araba unita fara' da tramite. Per sostenere la fiducia nelle istituzioni, suggerisce il congelamento delle demolizioni di case illegali nel settore arabo. L'Istituto di studi strategici Inss di Tel Aviv rileva intanto che proprio la crisi del coronavirus puo' giovare alle relazioni fra ebrei ed arabi. Cio' perche' le emergenze negli ospedali israeliani hanno evidenziato il ruolo di primo piano la' svolto anche da medici ed infermieri arabi, oltre ogni divergenza etnica o politica. (ANSAmed). XBU 16-APR-20 15:17 NNNN
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ZCZC6372/SXA OTA34865_SXA_QBXB R EST S0A QBXB >ANSA-BOX/ Cronache della pandemia - Israele Per il Ramadan cresce l'attenzione verso la minoranza araba (ANSAmed) - TEL AVIV, 16 APR - Superato il banco di prova della Pasqua ebraica, le autorita' sanitarie israeliane si accingono a combattere ora la diffusione del coronavirus nella popolazione araba che fra una settimana osservera' il mese islamico del Ramadan. Nelle ultime settimane le moschee sono state gia' chiuse. Adesso le autorita' islamiche hanno fatto appello ai fedeli affinche' rinuncino alle visite tradizionali dai familiari e consumino l' 'iftar' - il pranzo conclusivo del digiuno quotidiano - col nucleo familiare ristretto. Cosa difficile pero' da realizzare perche' nelle campagne la famiglia allargata abita spesso sotto lo stesso tetto. Finora fra gli arabi israeliani i casi positivi sono 460. "All'inizio da noi sono stati condotti solo l' 1-2 per cento dei test - afferma il deputato Ahmed Tibi, della Lista araba unita. - Adesso abbiamo ottenuto 'test volanti' per automobilisti. In quel tipo di test la nostra precentuale e' salita al 17 per cento". Particolarmente colpita dalla disoccupazione, la minoranza araba necessitera' ingenti aiuti materiali per superare il Ramadan in casa. Ma l'ingresso di agenti di polizia e di soldati - anche se incaricati di distribuire cibo - puo' suscitare frizioni. La Lista araba unita fara' da tramite. Per sostenere la fiducia nelle istituzioni, suggerisce il congelamento delle demolizioni di case illegali nel settore arabo. L'Istituto di studi strategici Inss di Tel Aviv rileva intanto che proprio la crisi del coronavirus puo' giovare alle relazioni fra ebrei ed arabi. Cio' perche' le emergenze negli ospedali israeliani hanno evidenziato il ruolo di primo piano la' svolto anche da medici ed infermieri arabi, oltre ogni divergenza etnica o politica. (ANSAmed). XBU 16-APR-20 15:17 NNNN
SCHEDA = Coronavirus: da Sabia a Sepulveda, le vittime famose =
GIOVEDÌ 16 APRILE 2020 13.54.21
= SCHEDA = Coronavirus: da Sabia a Sepulveda, le vittime famose =
(AGI) - Roma, 16 apr. - Con la morte di Luis Sepulveda e Lee Konitz si allunga la lista dei personaggi celebri deceduti a causa del coronavirus. Lo scrittore cileno dopo essere stato ricoverato nell'ospedale di Oviedo a fine febbraio si e' spento questa mattina nella citta' spagnola all'eta' di 70 anni. Tra le vittime 'illustri' del Covid-19 registrate oggi, bisogna segnare anche il jazzista Lee Kontiz, uno dei piu' grandi sassofonisti del dopoguerra (suono', tra i tanti, con Charlie Parker e Bill Evans). Due nuovi duri colpi per la cultura e l'arte, che registra nuove perdite per la pandemia, la cui prima vittima famosa e' stata il 55enne regista cinese Chang Kai, conosciuto per il suo lavoro agli Hubei Film Studios, morto sul finire di febbraio nella sua casa dove le autorita' di Wuhan lo avevano costretto a restare chiuso insieme al padre malato e ai familiari (tutti deceduti: padre, madre, moglie e sorella). (AGI) Tpi/Val (Segue) 161353 APR 20 NNNNGIOVEDÌ 16 APRILE 2020 13.54.28
= SCHEDA = Coronavirus: da Sabia a Sepulveda, le vittime famose (2)=
(AGI) - Roma, 16 apr. - Tante pero' le vittime illustri del mondo della cultura, dea cinema alla musica alla letteratura. Il 25 marzo era morto negli Stati Uniti Mark Blum a 69 anni. Il primo aprile era morto Andrew Jack, interprete del maggiore Caluan Ematt, nell'ultima trilogia di 'Star Wars'. Morto per complicazioni dovute al virus all'eta' di 76 anni. Mentre il 13 aprile ci aveva lasciato Ann Sullivan, storica animatrice Disney che a 91 anni era in pensione dopo aver collaborato a film come 'La sirenetta', 'Il re leone' e 'Lilo e Stitch'. Lo stesso giorno a 91 anni era morta Sarah Maldoror, prima regista di colore a girare un film in Africa. Il 5 aprile era scomparsa a 91 anni Lee Fierro, una delle protagoniste del film 'Lo squalo' di Steven Spielberg. Il mondo della musica si era fermato la prima volta per Manu Dibango, sassofonista a musicista jazz, morto lo scorso 24 marzo in un ospedale a Parigi. Nato in Camerun, Dibango aveva 86 anni. A fine marzo se n'e' andato Wallace Roney, trombettista jazz con una carriera durata oltre 40 anni in cui ha collaborato con gente come Miles Davis e Art Blakey, morto a 59 anni dopo essere stato ricoverato per una settimana in ospedale in New Jersey. (AGI) Tpi/Val (Segue) 161353 APR 20 NNNNGIOVEDÌ 16 APRILE 2020 13.54.28
= SCHEDA = Coronavirus: da Sabia a Sepulveda, le vittime famose (3)=
(AGI) - Roma, 16 apr. - Il primo aprile e' morto invece nella sua casa di Saddle River, nel New Jersey, all'eta' di 94 anni il musicista americano John Paul 'Bucky' Pizzarelli, virtuoso della chitarra, considerato una leggenda del jazz e dello swing. Lo stesso giorno se n'e' andato Adam Schlesinger, fondatore e cantante della band Fountains of Wayne a 52 anni. Il giorno dopo si e' spento per complicazioni da coronavirus Ellis Marsalis, altra leggenda del jazz di New Orleans, considerato uno dei principali pianisti di modern jazz. Aveva 85 anni. Due giorni fa ci aveva lasciato Mirko 'Zagor' Bertuccioli, cantante dei Camillas, che aveva 46 anni ed era stato ricoverato lo scorso 4 marzo nel reparto rianimazione dell'ospedale San Salvatore. Pochi giorni prima, l'8 aprile, era morto a 73 anni John Prine, considerato il Mark Twain dei cantautori americani, che era stato ricoverato il 26 marzo. A 69 anni, il 30 marzo, era morto Alan Merrill, frontman degli Arrows per complicazioni da coronavirus. Lutto anche nella musica Country dopo la morte del sessantunenne Joe Diffie, leggenda del genere, deceduto il 29 marzo. Anche il mondo dello sport piange le sue vittime per il coronavirus. Se ne sono andati l'ex campione europeo di pugilato Angelo Rottoli di 61 anni, poi Lorenzo Sanz, ex storico presidente del Real Madrid e Pape Diouf sessantottenne ex presidente del Marsiglia. Lutto nel mondo del ciclismo per la scomparsa di Italo De Zan e Danilo Barozzi di 94 e 92 anni, due ex ciclisti che gareggiarono con Coppi e Bartali, cosi' come l'ex presidente della Federciclismo Giancarlo Ceruti. Mentre la quindicesima vittima del coronavirus in Basilicata e' stato Donato Sabia, mezzofondista, due volte finalista negli 800 metri alle Olimpiadi. L'ex atleta potentino aveva 56 anni. (AGI) Tpi/Val 161353 APR 20 NNNN
= SCHEDA = Coronavirus: da Sabia a Sepulveda, le vittime famose =
(AGI) - Roma, 16 apr. - Con la morte di Luis Sepulveda e Lee Konitz si allunga la lista dei personaggi celebri deceduti a causa del coronavirus. Lo scrittore cileno dopo essere stato ricoverato nell'ospedale di Oviedo a fine febbraio si e' spento questa mattina nella citta' spagnola all'eta' di 70 anni. Tra le vittime 'illustri' del Covid-19 registrate oggi, bisogna segnare anche il jazzista Lee Kontiz, uno dei piu' grandi sassofonisti del dopoguerra (suono', tra i tanti, con Charlie Parker e Bill Evans). Due nuovi duri colpi per la cultura e l'arte, che registra nuove perdite per la pandemia, la cui prima vittima famosa e' stata il 55enne regista cinese Chang Kai, conosciuto per il suo lavoro agli Hubei Film Studios, morto sul finire di febbraio nella sua casa dove le autorita' di Wuhan lo avevano costretto a restare chiuso insieme al padre malato e ai familiari (tutti deceduti: padre, madre, moglie e sorella). (AGI) Tpi/Val (Segue) 161353 APR 20 NNNNGIOVEDÌ 16 APRILE 2020 13.54.28
= SCHEDA = Coronavirus: da Sabia a Sepulveda, le vittime famose (2)=
(AGI) - Roma, 16 apr. - Tante pero' le vittime illustri del mondo della cultura, dea cinema alla musica alla letteratura. Il 25 marzo era morto negli Stati Uniti Mark Blum a 69 anni. Il primo aprile era morto Andrew Jack, interprete del maggiore Caluan Ematt, nell'ultima trilogia di 'Star Wars'. Morto per complicazioni dovute al virus all'eta' di 76 anni. Mentre il 13 aprile ci aveva lasciato Ann Sullivan, storica animatrice Disney che a 91 anni era in pensione dopo aver collaborato a film come 'La sirenetta', 'Il re leone' e 'Lilo e Stitch'. Lo stesso giorno a 91 anni era morta Sarah Maldoror, prima regista di colore a girare un film in Africa. Il 5 aprile era scomparsa a 91 anni Lee Fierro, una delle protagoniste del film 'Lo squalo' di Steven Spielberg. Il mondo della musica si era fermato la prima volta per Manu Dibango, sassofonista a musicista jazz, morto lo scorso 24 marzo in un ospedale a Parigi. Nato in Camerun, Dibango aveva 86 anni. A fine marzo se n'e' andato Wallace Roney, trombettista jazz con una carriera durata oltre 40 anni in cui ha collaborato con gente come Miles Davis e Art Blakey, morto a 59 anni dopo essere stato ricoverato per una settimana in ospedale in New Jersey. (AGI) Tpi/Val (Segue) 161353 APR 20 NNNNGIOVEDÌ 16 APRILE 2020 13.54.28
= SCHEDA = Coronavirus: da Sabia a Sepulveda, le vittime famose (3)=
(AGI) - Roma, 16 apr. - Il primo aprile e' morto invece nella sua casa di Saddle River, nel New Jersey, all'eta' di 94 anni il musicista americano John Paul 'Bucky' Pizzarelli, virtuoso della chitarra, considerato una leggenda del jazz e dello swing. Lo stesso giorno se n'e' andato Adam Schlesinger, fondatore e cantante della band Fountains of Wayne a 52 anni. Il giorno dopo si e' spento per complicazioni da coronavirus Ellis Marsalis, altra leggenda del jazz di New Orleans, considerato uno dei principali pianisti di modern jazz. Aveva 85 anni. Due giorni fa ci aveva lasciato Mirko 'Zagor' Bertuccioli, cantante dei Camillas, che aveva 46 anni ed era stato ricoverato lo scorso 4 marzo nel reparto rianimazione dell'ospedale San Salvatore. Pochi giorni prima, l'8 aprile, era morto a 73 anni John Prine, considerato il Mark Twain dei cantautori americani, che era stato ricoverato il 26 marzo. A 69 anni, il 30 marzo, era morto Alan Merrill, frontman degli Arrows per complicazioni da coronavirus. Lutto anche nella musica Country dopo la morte del sessantunenne Joe Diffie, leggenda del genere, deceduto il 29 marzo. Anche il mondo dello sport piange le sue vittime per il coronavirus. Se ne sono andati l'ex campione europeo di pugilato Angelo Rottoli di 61 anni, poi Lorenzo Sanz, ex storico presidente del Real Madrid e Pape Diouf sessantottenne ex presidente del Marsiglia. Lutto nel mondo del ciclismo per la scomparsa di Italo De Zan e Danilo Barozzi di 94 e 92 anni, due ex ciclisti che gareggiarono con Coppi e Bartali, cosi' come l'ex presidente della Federciclismo Giancarlo Ceruti. Mentre la quindicesima vittima del coronavirus in Basilicata e' stato Donato Sabia, mezzofondista, due volte finalista negli 800 metri alle Olimpiadi. L'ex atleta potentino aveva 56 anni. (AGI) Tpi/Val 161353 APR 20 NNNN
Addio a Luis Sepulveda: scrittore, militante, favolista
GIOVEDÌ 16 APRILE 2020 13.57.43
Addio a Luis Sepulveda: scrittore, militante, favolista
Addio a Luis Sepulveda: scrittore, militante, favolista Il romanziere cileno morto in Spagna a 70 anni per Covid-19 Milano, 16 apr. (askanews) - In Italia è stato uno scrittore amatissimo, dai tempi del suo primo libro uscito nel nostro Paese, "Il vecchio che leggeva romanzi d'amore". Oggi Luis Sepulveda, narratore, drammaturgo e poeta cileno classe 1949, se ne è andato dopo un lungo ricovero per il contagio da nuovo Coronavirus. Una perdita per il mondo letterario mainstream, ma anche per chi si è riconosciuto dal punto di vista politico e non solo culturale, nella lotta anti totalitarista del Sudamerica e nei drammi e negli orrori, spesso al di là del tollerabile, che hanno contraddistinto le dittature e le guerriglie del Continente. Sepulveda aveva vissuto in prima persona la violenza brutale del regime instaurato da Pinochet, che lo aveva incarcerato e torturato come attivista comunista, già militante in movimenti di sinistra in Bolivia e Nicaragua. La sua liberazione, dopo sette lunghissimi mesi, avvenne dopo fortissime pressioni di Amnesty International e, subito dopo il ritorno in libertà, Sepulveda ricominciò a fare teatro e a battersi contro il generale e la sua giunta militare, innescando inevitabilmente un secondo arresto che, grazie alla notorietà del personaggio, non lo portò nelle fosse comuni dei tanti anonimi desaparecidos, ma a una condanna all'ergastolo, poi commutata in otto anni d'esilio. Viene in mente, ripensandoci oggi, la vicenda simile ma diversissima di un altro grande scrittore cileno, Roberto Bolaño, anche lui incarcerato come militante di sinistra, ma liberato - così si racconta - pochi giorni dopo da due guardie carcerarie che erano stati suoi compagni di scuola. In qualche modo mentre Sepulveda non potè più pensarsi se non come lo scrittore vittima del brutale regime, Bolaño si portò addosso per tutta la vita una sorta di senso di colpa per non avere patito come tanti altri suoi compagni. Due destini diversissimi per tanti aspetti, sia letterari sia biografici, entrambi però uniti da una vocazione totale per la scrittura militante e da un destino di malattia che, li ha portati alla morte, cosa che la violenza politica non era riuscita a fare. Luis Sepulveda, come scrittore, ha raccontato, per usare un suo celebre titolo, il mondo alla fine del mondo, attraverso un linguaggio evocativo, immaginifico, figlio della tradizione sudamericana più nota, ma rivisitata in modo originale, con una attenzione alla dimensione della favola che ne ha fatto un autore amatissimo. Dimensione che permetteva di celare sotto l'aspetto più semplicemente narrativo, i fantasmi della storia e delle persone che lo scrittore aveva incontrato. Così è significativo che il suo titolo più noto, complice anche la trasposizione cinematografica, resti, in fondo, "Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare", un romanzo tragico per molti versi, ma anche carico di speranza di rinascita e di una nuova solidarietà, anche ambientale, che forse, al netto della politica e dei suoi orrori, restano il portato più rilevante del Sepulveda scrittore, ancora oggi. Insieme ovviamente alla costruzione di quel luogo letterario, tragico e vivido che è stato il Cile del Novecento, Paese che la scrittura inserisce a pieno titolo in un'epopea continentale al contrario, che passa dal Messico di un Juan Rulfo e del suo "Pedro Pàramo" per arrivare all'Argentina sia dei Borges sia dei Rodolfo Walsh, passando ovviamente per Macondo e Garcia Marquez, ma anche per la Cuba di Lezama Lima e la Bahia di Jorge Amado. Di Bolaño, che come Sepulveda è poi morto in Spagna, abbiamo già detto. Luis Sepulveda, ci dicono le statistiche, è stato il primo malato ufficiale di Covid-19 nella regione delle Asturie. La sua lotta con la malattia è stata lunga, ma questa volta non ha visto una scarcerazione e un ritorno alla vita. Il direttore del Salone del libro di Torino, Nicola Lagioia, ha ricordato la sua presenza al Lingotto insieme al giornalista, anche lui prematuramente scomparso Alessandro Leogrande, come "uno degli ultimi momenti di vera felicità del nostro lavoro". E poi ha aggiunto: "Oggi piangiamo i morti". Una circostanza, purtroppo, molto diffusa anche in Italia al tempo del contagio. Lme 20200416T135733Z
Addio a Luis Sepulveda: scrittore, militante, favolista
Addio a Luis Sepulveda: scrittore, militante, favolista Il romanziere cileno morto in Spagna a 70 anni per Covid-19 Milano, 16 apr. (askanews) - In Italia è stato uno scrittore amatissimo, dai tempi del suo primo libro uscito nel nostro Paese, "Il vecchio che leggeva romanzi d'amore". Oggi Luis Sepulveda, narratore, drammaturgo e poeta cileno classe 1949, se ne è andato dopo un lungo ricovero per il contagio da nuovo Coronavirus. Una perdita per il mondo letterario mainstream, ma anche per chi si è riconosciuto dal punto di vista politico e non solo culturale, nella lotta anti totalitarista del Sudamerica e nei drammi e negli orrori, spesso al di là del tollerabile, che hanno contraddistinto le dittature e le guerriglie del Continente. Sepulveda aveva vissuto in prima persona la violenza brutale del regime instaurato da Pinochet, che lo aveva incarcerato e torturato come attivista comunista, già militante in movimenti di sinistra in Bolivia e Nicaragua. La sua liberazione, dopo sette lunghissimi mesi, avvenne dopo fortissime pressioni di Amnesty International e, subito dopo il ritorno in libertà, Sepulveda ricominciò a fare teatro e a battersi contro il generale e la sua giunta militare, innescando inevitabilmente un secondo arresto che, grazie alla notorietà del personaggio, non lo portò nelle fosse comuni dei tanti anonimi desaparecidos, ma a una condanna all'ergastolo, poi commutata in otto anni d'esilio. Viene in mente, ripensandoci oggi, la vicenda simile ma diversissima di un altro grande scrittore cileno, Roberto Bolaño, anche lui incarcerato come militante di sinistra, ma liberato - così si racconta - pochi giorni dopo da due guardie carcerarie che erano stati suoi compagni di scuola. In qualche modo mentre Sepulveda non potè più pensarsi se non come lo scrittore vittima del brutale regime, Bolaño si portò addosso per tutta la vita una sorta di senso di colpa per non avere patito come tanti altri suoi compagni. Due destini diversissimi per tanti aspetti, sia letterari sia biografici, entrambi però uniti da una vocazione totale per la scrittura militante e da un destino di malattia che, li ha portati alla morte, cosa che la violenza politica non era riuscita a fare. Luis Sepulveda, come scrittore, ha raccontato, per usare un suo celebre titolo, il mondo alla fine del mondo, attraverso un linguaggio evocativo, immaginifico, figlio della tradizione sudamericana più nota, ma rivisitata in modo originale, con una attenzione alla dimensione della favola che ne ha fatto un autore amatissimo. Dimensione che permetteva di celare sotto l'aspetto più semplicemente narrativo, i fantasmi della storia e delle persone che lo scrittore aveva incontrato. Così è significativo che il suo titolo più noto, complice anche la trasposizione cinematografica, resti, in fondo, "Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare", un romanzo tragico per molti versi, ma anche carico di speranza di rinascita e di una nuova solidarietà, anche ambientale, che forse, al netto della politica e dei suoi orrori, restano il portato più rilevante del Sepulveda scrittore, ancora oggi. Insieme ovviamente alla costruzione di quel luogo letterario, tragico e vivido che è stato il Cile del Novecento, Paese che la scrittura inserisce a pieno titolo in un'epopea continentale al contrario, che passa dal Messico di un Juan Rulfo e del suo "Pedro Pàramo" per arrivare all'Argentina sia dei Borges sia dei Rodolfo Walsh, passando ovviamente per Macondo e Garcia Marquez, ma anche per la Cuba di Lezama Lima e la Bahia di Jorge Amado. Di Bolaño, che come Sepulveda è poi morto in Spagna, abbiamo già detto. Luis Sepulveda, ci dicono le statistiche, è stato il primo malato ufficiale di Covid-19 nella regione delle Asturie. La sua lotta con la malattia è stata lunga, ma questa volta non ha visto una scarcerazione e un ritorno alla vita. Il direttore del Salone del libro di Torino, Nicola Lagioia, ha ricordato la sua presenza al Lingotto insieme al giornalista, anche lui prematuramente scomparso Alessandro Leogrande, come "uno degli ultimi momenti di vera felicità del nostro lavoro". E poi ha aggiunto: "Oggi piangiamo i morti". Una circostanza, purtroppo, molto diffusa anche in Italia al tempo del contagio. Lme 20200416T135733Z
Coronavirus, Viminale: ieri 8.523 sanzioni e 59 denunce
GIOVEDÌ 16 APRILE 2020 14.17.06
Coronavirus, Viminale: ieri 8.523 sanzioni e 59 denunce
Coronavirus, Viminale: ieri 8.523 sanzioni e 59 denunce Dall'11 marzo al 15 aprile controllate 7.782.478 persone Roma, 16 apr. (askanews) - Prosegue l'attività di vigilanza sul territorio da parte delle Forze di polizia per il rispetto delle misure di contenimento anti Covid-19. Mercoledì 15 aprile, riferisce il Ministero dell'Interno, sono stati eseguiti controlli su 288.776 persone e 101.636 attività o esercizi commerciali. Contestate 8.523 sanzioni amministrative, 44 denunce per falsa dichiarazione o attestazione, 15 denunce per non aver osservato le limitazioni della quarantena. Le sanzioni ai titolari di attività o esercizi commerciali sono state 121, 44 i provvedimenti di chiusura. Dall'11 marzo al 15 aprile 2020, sono state controllate 7.782.478 persone e 3.093.175 attività o esercizi commerciali. Sav 20200416T141704Z
Coronavirus, Viminale: ieri 8.523 sanzioni e 59 denunce
Coronavirus, Viminale: ieri 8.523 sanzioni e 59 denunce Dall'11 marzo al 15 aprile controllate 7.782.478 persone Roma, 16 apr. (askanews) - Prosegue l'attività di vigilanza sul territorio da parte delle Forze di polizia per il rispetto delle misure di contenimento anti Covid-19. Mercoledì 15 aprile, riferisce il Ministero dell'Interno, sono stati eseguiti controlli su 288.776 persone e 101.636 attività o esercizi commerciali. Contestate 8.523 sanzioni amministrative, 44 denunce per falsa dichiarazione o attestazione, 15 denunce per non aver osservato le limitazioni della quarantena. Le sanzioni ai titolari di attività o esercizi commerciali sono state 121, 44 i provvedimenti di chiusura. Dall'11 marzo al 15 aprile 2020, sono state controllate 7.782.478 persone e 3.093.175 attività o esercizi commerciali. Sav 20200416T141704Z
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