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lunedì 6 giugno 2011

BATTERIO KILLER: MICROBIOLOGA, IPOTESI BIOTERRORISMO? SOSPETTO LEGITTIMO = GISMONDO, SI PRENDE SEMPRE IN ESAME MA SENZA 'PISTOLA FUMANTE' PROVA IMPOSSIBILE

BATTERIO KILLER: MICROBIOLOGA, IPOTESI BIOTERRORISMO? SOSPETTO LEGITTIMO =
GISMONDO, SI PRENDE SEMPRE IN ESAME MA SENZA 'PISTOLA FUMANTE'
PROVA IMPOSSIBILE

Milano, 6 giu. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Un attacco
bioterroristico dietro l'epidemia di Escherichia coli che sta
allarmando l'Europa? "In questi casi il sospetto e' sempre lecito,
anzi e' previsto dai normali protocolli di indagine. Ma se non si
trova la 'pistola fumante', e' praticamente impossibile dimostrare che
si tratti di una contaminazione di origine volontaria, o magari di un
microrganismo involontariamente sfuggito da un laboratorio di
ricerca". Maria Rita Gismondo, responsabile del Laboratorio di
microbiologia dell'ospedale universitario Sacco di Milano, giustifica
il rafforzamento dei controlli anti-terrorismo alimentare disposto in
queste ore in Gran Bretagna.

L'esperta, nota a livello internazionale per avere messo a punto
un test rapido per la diagnosi dell'antrace, e in prima linea contro
tutte le epidemie scoppiate negli ultimi anni - dalla Sars alla febbre
suina - spiega all'Adnkronos Salute che la pista bioterrorismo e'
percorribile ogni volta che un 'nemico invisibile' si diffonde
nell'ambiente. (segue)

(Opa/Col/Adnkronos)
06-GIU-11 12:40

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BATTERIO KILLER: MICROBIOLOGA, IPOTESI BIOTERRORISMO? SOSPETTO LEGITTIMO (2) =

(Adnkronos) - Poco importa se si tratti di un virus o, come nel
caso E. coli, di un batterio. Non solo. Secondo Gismondo, la
contaminazione volontaria o l'errore involontario di un ricercatore
che 'maneggia' germi per lavoro "non va mai esclusa".

Sia che si tratti di un virus o di un batterio gia' noto,
precisa, sia di un microrganismo mai circolato prima come
l'Organizzazione mondiale della sanita' ha definito il nuovo E. coli.
E ancora: l'ipotesi bioterrorismo va presa in considerazione sia nel
caso di germi nati da una ricombinazione naturale che rende piu'
aggressivo un agente comune (fonte del nuovo E. coli secondo
l'Istituto superiore di sanita'), sia di 'chimere' fabbricate in
laboratorio. L'agente protagonista di un attacco bioterroristico,
avverte infatti la specialista, "puo' essere qualunque microrganismo
in grado di diffondersi nell'ambiente: dal piu' naturale al piu'
manipolato". (segue)

(Opa/Col/Adnkronos)
06-GIU-11 12:54

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