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sabato 10 settembre 2011

ANSA/ G8: MARCIA INDIETRO FMI SU BANCHE UE; GRECIA AL BIVIO

ANSA/ G8: MARCIA INDIETRO FMI SU BANCHE UE; GRECIA AL BIVIO
VERTICE SU PAESI ARABI FRA TIMORI DEFAULT ATENE E RECESSIONE
(ANSA) - MARSIGLIA, 10 SET - E' stato una giornata dedicata a
come risollevare economicamente i paesi della 'primavera araba'
e ad accogliere la Libia nel seno dell'Fmi ma sul vertice G8 di
Marsiglia, che ha seguito il formato G7 di venerdi', ha
continuato a incombere la recessione mondiale e soprattutto la
crisi del debito sovrano con il rischio sempre piu' alto di un
default della Grecia. Ipotesi, non a caso, seccamente smentita
da un vibrante discorso dal ministro delle finanze di Atene
Evangelos Venizelos secondo cui il paese e' ''un momento
critico'' e i prossimi ''2 mesi saranno decisivi'' e si impegna
a onorare i suoi debiti.
A fare 'mea culpa' e smorzare la speculazione causata dal
proprio rapporto sulle banche Ue e' stata poi il segretario
dell'Fmi Christine Lagarde. Giorni fa il Fondo aveva, per la
verita' in una bozza di un rapporto ancora non completo,
quantificato in 200 miliardi di dollari la necessita' di
capitale delle banche Ue scatenando una nuova ondata di panico e
le dure repliche di diversi paesi, in primis la Germania che ne
contestava la metodologia ma anche le banche centrali e la Bce.
Queste pur non citandolo direttamente replicavano che il
sistema, che ha superato da poco gli stress test, ha sufficiente
liquidita' ed e' in grado di resistere a shock maggiori. E al
Global Economy Meeting di di Basilea domenica e lunedi' si
terra' anche una riunione dell'Fsb di Mario Draghi. In quella
sede i banchieri centrali discuteranno del rallentamento
globale, delle regole e della salute del sistema finanziario.
Di certo, il rapporto Fmi, ''e' stato male interpretato'' ha
affermato la Lagarde rilevando che non si tratta ne' di uno
stress test ne' di un calcolo sulla capitalizzazione necessaria.
Una precisazione necessaria anche perche' in questi giorni sono
circolate voci di una mancata adesione delle banche private al
piano di riscadenzamento del debito greco e di un piano B della
Germania. Tutte ipotesi smentite a Marsiglia dal ministro delle
finanze di Berlino Wolfgang Schaeuble. Va detto che la
situazione greca e' grave e, ha riconosciuto Venizelos, il Pil
del Paese quest'anno subira' una contrazione del 5%. Il ministro
ha spiegato come i rumors di un default del paese sono tentativi
di ''colpire l'euro e il cuore dell'eurozona, non la Grecia''.
Intanto la Germania portera' all'Ecofin della settimana
prossima in Polonia nuove proposte congiunte con i francesi sul
futuro della governance europea. Dove i tedeschi non ci vogliono
sentire e' invece su piani e misure straordinarie anti
recessione: la Germania continua a crescere, peraltro, e non si
puo' deviare dal rigore sui conti pubblici, appoggiati in questo
dalla Bce e dalla Commissione Ue.
Un grande assente del vertice di Marsiglia e' invece il tema
cambi. Il Giappone (la Svizzera, altra protagonista, non e'
presente nei due formati), per voce del ministro delle finanze
Jun Azumi ha affermato che e' necessario limitare la volatilita'
dello yen e che essi hanno compreso nonostante alcuni Paesi
abbiano espresso preoccupazione sugli sforzi di limitare gli
aumenti delle valute. (ANSA).

DOA
10-SET-11 18:44 NNNN

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