ANSA/ G8: MARCIA INDIETRO FMI SU BANCHE UE; GRECIA AL BIVIO
VERTICE SU
PAESI ARABI FRA TIMORI DEFAULT ATENE E RECESSIONE
(ANSA) - MARSIGLIA, 10 SET
- E' stato una giornata dedicata a
come risollevare economicamente i paesi
della 'primavera araba'
e ad accogliere la Libia nel seno dell'Fmi ma sul
vertice G8 di
Marsiglia, che ha seguito il formato G7 di venerdi',
ha
continuato a incombere la recessione mondiale e soprattutto la
crisi
del debito sovrano con il rischio sempre piu' alto di un
default della
Grecia. Ipotesi, non a caso, seccamente smentita
da un vibrante discorso dal
ministro delle finanze di Atene
Evangelos Venizelos secondo cui il paese e'
''un momento
critico'' e i prossimi ''2 mesi saranno decisivi'' e si
impegna
a onorare i suoi debiti.
A fare 'mea culpa' e smorzare la
speculazione causata dal
proprio rapporto sulle banche Ue e' stata poi il
segretario
dell'Fmi Christine Lagarde. Giorni fa il Fondo aveva, per
la
verita' in una bozza di un rapporto ancora non completo,
quantificato
in 200 miliardi di dollari la necessita' di
capitale delle banche Ue
scatenando una nuova ondata di panico e
le dure repliche di diversi paesi, in
primis la Germania che ne
contestava la metodologia ma anche le banche
centrali e la Bce.
Queste pur non citandolo direttamente replicavano che
il
sistema, che ha superato da poco gli stress test, ha
sufficiente
liquidita' ed e' in grado di resistere a shock maggiori. E
al
Global Economy Meeting di di Basilea domenica e lunedi' si
terra' anche
una riunione dell'Fsb di Mario Draghi. In quella
sede i banchieri centrali
discuteranno del rallentamento
globale, delle regole e della salute del
sistema finanziario.
Di certo, il rapporto Fmi, ''e' stato male
interpretato'' ha
affermato la Lagarde rilevando che non si tratta ne' di
uno
stress test ne' di un calcolo sulla capitalizzazione necessaria.
Una
precisazione necessaria anche perche' in questi giorni sono
circolate voci di
una mancata adesione delle banche private al
piano di riscadenzamento del
debito greco e di un piano B della
Germania. Tutte ipotesi smentite a
Marsiglia dal ministro delle
finanze di Berlino Wolfgang Schaeuble. Va detto
che la
situazione greca e' grave e, ha riconosciuto Venizelos, il Pil
del
Paese quest'anno subira' una contrazione del 5%. Il ministro
ha spiegato come
i rumors di un default del paese sono tentativi
di ''colpire l'euro e il
cuore dell'eurozona, non la Grecia''.
Intanto la Germania portera' all'Ecofin
della settimana
prossima in Polonia nuove proposte congiunte con i francesi
sul
futuro della governance europea. Dove i tedeschi non ci
vogliono
sentire e' invece su piani e misure straordinarie
anti
recessione: la Germania continua a crescere, peraltro, e non si
puo'
deviare dal rigore sui conti pubblici, appoggiati in questo
dalla Bce e dalla
Commissione Ue.
Un grande assente del vertice di Marsiglia e' invece il
tema
cambi. Il Giappone (la Svizzera, altra protagonista, non e'
presente
nei due formati), per voce del ministro delle finanze
Jun Azumi ha affermato
che e' necessario limitare la volatilita'
dello yen e che essi hanno compreso
nonostante alcuni Paesi
abbiano espresso preoccupazione sugli sforzi di
limitare gli
aumenti delle valute. (ANSA).
DOA
10-SET-11 18:44
NNNN
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