SCUOLA. DI PIETRO: RICOSTRUIRLA DOPO IL DISASTRO GELMINI
"SOTTRATTI 8
MILIARDI IN 3 ANNI".
(DIRE) Roma, 10 set. - "Tra due giorni riapriranno
le scuole, e
tutti, docenti, studenti e genitori, gia' sanno perfettamente
che
dovranno affrontare un nuovo periodo di caos e incertezza,
senza
docenti, senza presidi, senza soldi, senza laboratori, senza
classi.
La riforma Gelmini ha inflitto un colpo mortale al lavoro
e alla dignita' dei
docenti, ha messo definitivamente in
ginocchio la formazione scolastica e ha
scippato il diritto allo
studio di milioni di giovani, privando cosi' il
Paese della
principale risorsa per il futuro". È quanto scrivono il
leader
dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, e la responsabile
scuola
del partito, Giulia Rodano, in un post pubblicato sul
blog
www.antoniodipietro.it.
"Le cifre parlano da sole: otto miliardi di
euro sottratti al
comparto scolastico in tre anni, duecentomila insegnanti
precari
privati di ogni possibilita' di stabilizzazione, classi
che
scoppiano tanto sono inzeppate, con risultati facilmente
immaginabili
in termini sia di sicurezza che di
efficacia
didattica. Il disastro che questo governo sta provocando
nel
settore piu' delicato e strategico della vita pubblica non si
ferma
qui. Il pasticcio delle doppie graduatorie, combinato solo
per compiacere i
peggiori istinti della Lega, alimenta una
scellerata guerra tra poveri e fa
si' che centinaia di scuole si
troveranno da lunedi' in uno stato
confusionale completo per
quanto riguarda sia i docenti e che i
presidi.
Tempo poche settimane, poi, e i tagli previsti dalla manovra
si
abbatteranno su una scuola gia' devastata, completando
l'opera".
(Com/Rai/ Dire)
15:18 10-09-11
SCUOLA: DI PIETRO, RISCOSTRUIRE QUELLA PUBBLICA DOPO GELMINI
IDV
PRESENTERA' PROPOSTE, COME INNALZAMENTO OBBLIGO A 18 ANNI
(ANSA) - ROMA, 10
SET - ''Tra due giorni riapriranno le
scuole, e tutti, docenti, studenti e
genitori, gia' sanno
perfettamente che dovranno affrontare un nuovo periodo
di caos e
incertezza, senza docenti, senza presidi, senza soldi,
senza
laboratori, senza classi. La riforma Gelmini ha inflitto un
colpo
mortale al lavoro e alla dignita' dei docenti, ha messo
definitivamente in
ginocchio la formazione scolastica e ha
scippato il diritto allo studio di
milioni di giovani, privando
cosi' il Paese della principale risorsa per il
futuro''. E'
quanto scrivono il leader dell'Italia dei Valori, Antonio
Di
Pietro, e la responsabile scuola del partito, Giulia Rodano, in
un post
pubblicato sul blog www.antoniodipietro.it.
''Le cifre parlano da sole: otto
miliardi di euro sottratti
al comparto scolastico in tre anni, duecentomila
insegnanti
precari privati di ogni possibilita' di stabilizzazione,
classi
che scoppiano tanto sono inzeppate, con risultati
facilmente
immaginabili in termini sia di sicurezza che di efficacia
didattica. Il disastro che
questo governo sta provocando nel
settore piu' delicato e strategico della
vita pubblica -
prosegue la nota - non si ferma qui. Il pasticcio delle
doppie
graduatorie, combinato solo per compiacere i peggiori istinti
della
Lega, alimenta una scellerata guerra tra poveri e fa si'
che centinaia di
scuole si troveranno da lunedi' in uno stato
confusionale completo per quanto
riguarda sia i docenti e che i
presidi. Tempo poche settimane, poi, e i tagli
previsti dalla
manovra si abbatteranno su una scuola gia'
devastata,
completando l'opera''.
''Noi dell'Italia dei Valori abbiamo sin
dal primo momento
contrastato con ogni mezzo quel colpo al cuore della scuola
che
e' la riforma Gelmini e continueremo a farlo, cosi' come
contrasteremo
con ogni mezzo la manovra di Berlusconi e
Tremonti. Saremo gia' oggi in
piazza e saremo lunedi' a fianco
dei precari che manifesteranno di fronte al
ministero della
Pubblica istruzione. Ma come sempre crediamo che protestare
sia
doveroso ma insufficiente. Bisogna anche iniziare a indicare da
subito
i primi passi che faremo per restituire dignita' e
funzione didattica alla
scuola quando ci saremo liberati di
Berlusconi e della Gelmini''.
''Nei
prossimi giorni - conclude Di Pietro - illustreremo
dettagliatamente le
nostre proposte che qui anticipiamo:
innalzamento a 18 anni dell'obbligo
scolastico, drastica
diminuzione del numero di studenti presenti in ogni
classe;
riorganizzazione del tempo scolastico secondo criteri di
coerenza
ed efficacia; massimo potenziamento dei laboratori
linguistici, informatici e
multimediali nella scuola secondaria;
istituzione di centri territoriali
permanenti, per soddisfare la
domanda d'istruzione e aggiornamento della
popolazione e per
favorire l'integrazione degli immigrati; stabilizzazione
di
tutto il personale anche precario che opera all'interno delle
scuole,
attraverso l'istituzione di una graduatoria nazionale
per le immissioni in
ruolo''. (ANSA).
VN-VN
10-SET-11 15:21 NNNN
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