TUMORI: IGNORANZA UCCIDE, PER 2 SU 3 NO RISCHI DA OBESITA' E SOLE =
(AGI) - Chicago, 4 giu. - La scarsa conoscenza dei fattori di
rischio del cancro uccide: se i fattori "classici" (fumo,
alcol, ambiente) sono ormai abbastanza conosciuti da tutti, in
pochi conoscono ad esempio i rischi legati all'obesita' e
all'esposizione errata alla luce solare. E' quanto emerge da
uno studio condotto al Mercy University Hospital di Cork, in
Irlanda, e presentato al congresso mondiale di oncologia Asco a
Chicago.
Dall'indagine e' emerso che l'81 per cento degli
intervistati teme di sviluppare il cancro, e il 20 per cento
che non ci sia niente da fare: in sostanza "se viene, viene".
Il 20 per cento non sa se il rischio di cancro aumenta con
l'eta', e il 27 ritiene che oltre la meta' dei tumori siano
ereditari (in realta' sono molto meno).
I primi 5 fattori di rischio elencati dagli intervistati
sono: fumo 85%, alimentazione 74%, alcol 44%, 38% la genetica,
il 31 per cento l'ambiente. Solo il 32%, meno di uno su tre, sa
che l'obesita' e' un importante fattore di rischio per il
cancro e il 33% non pensa che la posizione del grasso sia
importante per la prevenzione del cancro. (AGI)
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NNNNTUMORI: IGNORANZA UCCIDE, PER 2 SU 3 NO RISCHI DA OBESITA' E SOLE (2)=
(AGI) - Chicago, 4 giu. - Quanto ai comportamenti ritenuti a
rischio, il 33% ritiene che indossare un reggiseno stretto sia
rischioso, e il 49% ritiene che un colpo al seno possa portare
al cancro alla mammella. L'87% ritiene che rischio aumenta
"fortemente" per la genetica, l'85% per lo stress, e l'86%, un
plebiscito, ritiene rischiosi i telefoni cellulari. Per il 12
per cento addirittura la "fortuna" e' un fattore condizionante,
mentre appena il 40 per cento e' conscio del legame tra consumo
di carne rossa e rischio tumori.
Al contrario, secondo l'indagine questa e' la categoria dei
cibi considerati, a torto o a ragione, piu' cancerogeni:
formaggio (29%), soia (9%), cioccolato al latte (30%), vino
rosso (25%) e uova (11%). Sul banco degli imputati anche
l'Aerosol (71%), i prodotti per la pulizia (73%), fumo (99%),
metodi di cottura (68%), salumi (86%), irradiazione degli
alimenti (77%), e gli alimenti geneticamente modificati (81%).
Secondo i ricercatori, insomma, "c'e' una parte
considerevole della popolazione che e' disinformata sui fattori
di rischio. La maggior parte conosce quelli 'classici' (a
partire dal fumo), ma c'e' una forte sottovalutazione dei
rischi connessi a obesita' e esposizione alla luce del sole,
mentre si sopravvaluta il ruolo di genetica, ambiente, stress e
eta'. Uno su cinque, addirittura, ritiene che contro il rischio
di cancro "non si possa fare niente". (AGI)
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