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mercoledì 29 agosto 2012

MAFIA: INGROIA,ANCHE INDAGATI CONOSCONO CONTENUTO TELEFONATE


MAFIA: INGROIA,ANCHE INDAGATI CONOSCONO CONTENUTO TELEFONATE
DA NOI NON SONO USCITE INFORMAZIONI, SI SCOPRANO RESPONSABILI
(ANSA) - PONTREMOLI (MASSA CARRARA), 29 AGO - Le
indiscrezioni sull'esistenza delle intercettazioni telefoniche
fra l'ex ministro Nicola Mancino e il presidente della
Repubblica Giorgio Napolitano sono iniziate ad uscire su
Panorama gia' da tempo. ''Qualcuno sapeva, a partire dagli
stessi indagati, di aver parlato con varie persone, anche con il
Capo dello Stato. Lo sapeva non solo chi indagava, ma anche chi
aveva parlato al telefono. Sapeva con chi e cosa aveva detto,
non escludiamo anche questo''. Lo ha detto il pm Ingroia
parlando sul palco di Pontremoli delle indiscrezioni che saranno
in edicola domani su Panorama.
Ingroia ha ricordato che la Procura di Palermo deposito' le
intercettazioni rilevanti e che ''non vi era ombra di quelle di
cui si sta parlando. Poi si seppe che alcune utenze telefoniche,
fra le quali quelle di Mancino, erano state controllate. Usci'
su Panorama l'indiscrezione. A quel punto i magistrati fecero
intendere che quelle telefonate esistevano''.
L'articolo, dunque, non si basa su informazioni uscite dalla
Procura di Palermo, ha detto Ingroia. ''Qualora fossero
corrispondenti al contenuto - ha spiegato -, e questo va
accertato, bisognera' accertare anche da chi sono uscite.
Sarebbe un gravissimo illecito, e la Procura di Caltanissetta
dovrebbe accertare responsabilita', visto che fra i sospettati
ci sarebbero anche magistrati di Palermo. Ma noi abbiamo la
coscienza a posto, non abbiamo messo in giro le
intercettazioni''. (ANSA).

GRS/DLM
29-AGO-12 20:31 NNNN
ANSA/ MAFIA:INGROIA,RICATTO A NAPOLITANO SE ESCONO TELEFONATE
PANORANA ANNUNCIA RICOSTRUZIONI. PM LARI, MAI PRESSIONI DA COLLE
(ANSA) - ROMA, 29 AGO - "Se cos fosse sarebbe un grave
illecito". Di pi—: "Un ricatto". Reagisce cosi' il procuratore
aggiunto di Palermo, Antonio Ingroia, interpellato sulle
anticipazioni del settimanale Panorama, che annuncia "una
ricostruzione esclusiva" delle telefonate tra il Capo dello
Stato, Giorgio Napolitano, e l'ex ministro dell'Interno Nicola
Mancino. Quelle telefonate sono diventate caso politico e
oggetto di un ricorso che lo stesso Napolitano ha promosso di
fronte alla Consulta contro i pm di Palermo che indagano sulla
presunta trattativa Stato-mafia. Silenzio dal Quirinale che,
come di consueto, non commenta indiscrezioni giornalistiche
preferendo oggi occuparsi della vicenda dei minatori del Sulcis.
E' il settimanale stesso ad annunciare che nel numero in
uscita domani proporr… una "ricostruzione delle telefonate",
aggiungendo quali sono gli argomenti trattati nelle
conversazioni. Si tratta - secondo Panorama - di "giudizi e
commenti taglienti su Silvio Berlusconi, Antonio Di Pietro e
parte della magistratura inquirente di Palermo". Proprio Antonio
Di Pietro, tra l'altro, Š nuovamente tornato oggi sulla vicenda:
"Probabilmente - ha detto il leader dell'Idv - Napolitano si
sar… lasciato scappare qualche parolaccia di troppo nei
confronti dei magistrati di Palermo e questo, detto dal
presidente del Csm, non appare opportuno". "Lo avr… fatto per
delle ragioni sue personali", ha aggiunto Di Pietro invitando il
Capo dello Stato a ritirare il ricorso. Poi in serata fa l'eco
ad Ingroia parlando anche lui di ''ricatto''. "Credo che la
pubblicazione sia una violazione al segreto istruttorio e se si
tratta solo di una squallida denigrazione, Š chiaro il tentativo
di ricatto nei confronti del Presidente della Repubblica".
Sul sito internet di Panorama si vede anche la copertina del
periodico in cui campeggiano l'immagine di Napolitano e il
titolo "Ricatto al Presidente".
In serata Ingroia ha pero' sottolineato come "in passato
Panorama ha tirato ad indovinare". Le indiscrezioni sulle
intercettazioni - dice il magistrato, che ha anche ricordato
come il presidente Scalfaro nel 1997, intercettato, non sollevo'
alcun conflitto - sono iniziate ad uscire su Panorama gi… da
tempo. "Qualcuno sapeva, a partire dagli stessi indagati, di
aver parlato con varie persone, anche con il Capo dello Stato.
Lo sapeva non solo chi indagava, ma anche chi aveva parlato al
telefono". "Si seppe - ricapitola Ingroia - che alcune utenze
telefoniche, fra le quali quelle di Mancino, erano state
controllate. Usc su Panorama l'indiscrezione. A quel punto i
magistrati fecero intendere che quelle telefonate esistevano".
"Ingroia sta mettendo le mani avanti rispetto al disastro
politico e istituzionale che lui ed altri della procura di
Palermo hanno combinato", ha commentato il capogruppo Pdl alla
Camera Fabrizio Cicchitto. ''C'‚ qualcuno che ha giocato in modo
irresponsabile ad un attacco alle istituzioni e adesso cerca
goffamente di cancellare le impronte".
Un'ulteriore indiscrezione Š circolata su "Lettera 43". Il
quotidiano online riferisce di una presunta telefonata di
Napolitano al procuratore di Caltanissetta, Sergio Lari, nel
2009 per "spingere" l'applicazione del Pm di Milano Ilda
Boccassini alla procura nissena che indaga sulla strage di via
D'Amelio in cui mor Borsellino. Ma Lari ha smentito
"categoricamente" qualsiasi "pressione dal Quirinale" sulla
Boccassini e "in generale sulle indagini relative alla
'trattativa' condotte dal mio ufficio". Un anno dopo l'inizio
della collaborazione del pentito Gaspare Spatuzza, ha spiegato
Lari, "il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso mi
propose l'applicazione della Boccassini alle indagini sulla
strage di via D'Amelio. Io risposi dicendo che, pur riconoscendo
le grandi doti della collega, ritenevo inopportuna
l'applicazione in quanto si era occupata gi… dell'inchiesta
(Boccassini ha lavorato a Caltanissetta tra il '92 e il '94,
ndr) e avremmo dovuto sentirla come testimone. La cosa fin l.
Ma ci tengo a ribadire che n‚ Napolitano n‚ il suo staff si Š
mai occupato della vicenda".

BOS
29-AGO-12 21:23 NNNN

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