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mercoledì 29 agosto 2012

TECNOLOGIA: NUOVI MATERIALI PER LE MEMORIE DI PC E CELLULARI


TECNOLOGIA: NUOVI MATERIALI PER LE MEMORIE DI PC E CELLULARI
(NOTIZIARIO SCIENZA E TECNICA)
(ANSA) - ROMA, 29 AGO - Nuovi materiali cristallini con una
grande capacita' di memoria potrebbero essere alla base di
memorie piu' efficienti per computer e cellulari, incluso il
cloud computing.
Descritta su Nature, la nuova classe di materiali organici e
ferroelettrici e' stata mess a punto dal gruppo di ricerca
coordinato da Alok Tayi e Alexander Shveyd, dell'americana
Northwestern University. I ricercatori, specializzati in chimica
organica, sono riusciti ad ottenere lunghi cristalli soltanto
utilizzando due piccole molecole organiche, che si attirano
l'una con l'altra. L'attrazione spinge le molecole ad
assemblarsi in un reticolo ordinato, fattore necessario per
ottenere un materiale ferroelettrico.
I composti di partenza sono semplici ed economici, offrono un
materiale leggero e potenzialmente utile per le applicazioni
tecnologiche. Caratteriste, queste, in contrasto con i materiali
ferroelettrici convenzionali ovvero speciali varieta' di
polimeri e ceramiche, complessi e costosi da produrre. I nuovi
materiali possono essere prodotti velocemente, sono molto
versatili e, oltre alla memoria dei computer, potrebbero
rivelarsi utili nei campi dell'energia solare e della
nanoelettronica.
Le proprieta' di questi nuovi materiali (chiamati
supramolecolari) non derivano dalle molecole stesse, ma dalla
specifica interazione tra due piccole molecole organiche che si
alternano, ripetuta piu' e piu' volte. Essendo complementari, le
molecole interagiscono elettronicamente e con una tale forza da
avvicinarsi tra loro per formare cristalli molto lunghi. Questa
struttura tridimensionale e altamente ordinata si basa su legami
di idrogeno.
I materiali ferroelettrici esprimono una polarizzazione
elettrica spontanea, con un lato del materiale positivo e il
lato opposto negativo, cosa che puo' essere invertita mediante
l'applicazione di un campo elettrico, come ad esempio una
batteria. Questi due possibili orientamenti rendono i materiali
interessanti per i ricercatori dello sviluppo della memoria del
computer. I nuovi materiali potrebbero essere d'aiuto nella
costosa manutenzione del cloud computing. Facebook, Google e i
servizi Web sono, ad esempio, memorizzati nella ''nuvola'' e si
basano su memoria volatile. Quando lo strumento viene spento, la
memoria perde le informazioni in suo possesso e quindi deve
essere alimentato. Evitando il problema dell'alimentazione
elettrica, i nuovi materiali ferroelettrici potrebbero essere
sviluppati in una memoria non volatile. Secondo i ricercatori,
se nel cloud e nei dispositivi elettronici operassero con
memoria non volatile, ogni anno negli Stati Uniti verrebbero
risparmiati 6 miliardi di dollari in energia elettrica.(ANSA).

YL5-BG
29-AGO-12 01:00 NNNN

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