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martedì 18 marzo 2014

Salute: allarme microbiologi, Tbc in aumento tra i giovani =



Salute: allarme microbiologi, Tbc in aumento tra i giovani =
(AGI) - Roma, 18 mar. - Aumenta l'incidenza della tubercolosi
tra i piu' giovani. In occasione della giornata mondiale contro
la tubercolosi l'Associazione Microbiologi Clinici Italiani
richiama l'attenzione su questa patologia in aumento nella
fascia di eta' tra i 15 e i 24 anni. Secondo stime recenti due
italiani su dieci potrebbero essere positivi ai test
immunologici per la TB latente. Le persone con infezione
tubercolare latente non presentano sintomi e non possono
trasmettere la malattia che, per insorgere, necessita di
condizioni in grado di ridurre considerevolmente le difese
immunitarie. I soggetti positivi che si ammalano (uno su dieci)
sono immunodepressi, anziani oppure malati oncologici,
trapiantati, sebbene anche una dieta esagerata puo' essere
elemento sufficiente per scatenare la malattia. (AGI)
Pgi (Segue)
181300 MAR 14
Salute: allarme microbiologi, Tbc in aumento tra i giovani (2)=
(AGI) - Roma, 18 mar. - "Ai fini di una corretta diagnosi e
trattamento della TB e' fondamentale l'attivita' svolta dai
laboratori di microbiologia clinica - ricorda Pierangelo
Clerici, Presidente AMCLI - Associazione Microbiologi Clinici
Italiani - infatti solamente attraverso un'attenta analisi si
riesce a stabilire se un paziente e' infetto in modo latente,
oppure in modo attivo, se elimina bacilli con la tosse e quindi
e' contagioso, oppure no ed infine a quali farmaci e'
sensibile". Nelle grandi citta' la malattia raggiunge picchi di
incidenza fino a 4 volte rispetto alla media nazionale di 7
casi ogni 100.000 abitanti: discoteche, scuole, aule
universitarie (come nel caso della facolta' di Medicina di
Torino) ne favoriscono la diffusione ed e' sufficiente una
persona affetta da TB polmonare contagiosa per creare numerosi
casi secondari. Il contagio puo' avvenire inoltre anche nelle
strutture sanitarie, come nel caso della neonatologia del
Policlinico Gemelli di Roma. "La diagnosi di laboratorio di TB
deve essere maggiormente estesa e resa facilmente disponibile
soprattutto ai servizi che si occupano di immigrati e rifugiati
- afferma Claudio Piersimoni, Microbiologo Clinico AOU Ospedali
Riuniti di Ancona - Stanno aumentando i casi di bacilli
tubercolari resistenti ai due farmaci di prima linea
(isoniazide e rifampicina) in pazienti che arrivano
prevalentemente dell'Europa dell'Est, oltre che dall'Africa.
Per ridurne l'incidenza sarebbe fondamentale intercettare i
portatori, sottoporli ad una diagnostica di laboratorio
approfondita e a terapie idonee". Un sintomo che deve far
scattare il campanello di allarme e' la tosse persistente,
accompagnata da febbre o un leggero calo di peso, che non passa
dopo un normale trattamento antibiotico. In questo caso, meglio
fare una radiografia al torace ed evitare che la TB possa
essere scambiata per una banale influenza. (AGI)
Pgi

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