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martedì 9 maggio 2017

SCHEDA = Incendio Pontina: amianto,fino a 40 anni per ammalarsi =


SCHEDA = Incendio Pontina: amianto,fino a 40 anni per ammalarsi =

(AGI) - Roma, 9 mag. - L'amianto e' pericoloso per la salute
per via delle sue fibre che si liberano facilmente nell'aria e
che sono potenzialmente inalabili. Per questo il maggior
rischio si corre quando si viene esposti a particelle
sprigionate durante la lavorazione o per qualsiasi
sollecitazione esterna. Una volta respirate queste fibre si
possono accumulare nei bronchi e negli alveoli polmonari
provocando danni irreversibili ai tessuti, spesso di natura
cancerogena. Tra le patologie e le forme tumorali accertate
derivanti dall'inalazione di particelle di amianto, quelle piu'
pericolose e diffuse sono l'asbestosi, il mesotelioma
pleurico-peritoneale e il cancro ai polmoni. Ci sono poi altre
varie forme di cancro del tratto gastro-intestinale e della
laringe legate all'amianto. In generale, piu' si e' esposti
alle polveri di amianto e piu' alta e' la mortalita'. I periodi
di incubazione possono arrivare a 40 anni. L'asbestosi e' un
processo degenerativo polmonare che si manifesta con la
formazione di cicatrici fibrose sempre piu' estese che sul
lungo periodo provocano un ispessimento del tessuto polmonare.
Questo significa che, nel tempo, si arriva a soffrire di
insufficienza respiratoria gravissima. Per questa patologia non
e' stata ancora individuata una terapia specifica. Pur essendo
in via di esaurimento, i casi di asbestosi sono quelli piu'
diffusi tra i lavoratori che hanno subito esposizioni
medio-alte per 10-15 anni. Il mesotelioma pleurico-peitoneale,
invece, puo' insorgere anche per esposizioni specifiche
relativamente limitate. (AGI)
Red/Pgi (Segue)
091337 MAG 17
NNNN
 SCHEDA = Incendio Pontina: amianto,fino a 40 anni per ammalarsi (2)=
(AGI) - Roma, 9 mag. - I tempi di manifestazione della malattia
si aggirano intorno ai 25-40 anni. Anche qui, non esistono
terapie efficaci. La speranza di vita alla scoperta della
malattia non supera un anno. Per quanto riguarda invece il
cancro ai polmoni e' difficile riuscire a collegarlo
direttamente all'amianto. Si tratta di una forma tumorale che
insorge per esposizioni non specifiche, ovvero per la
combinazione di piu' fattori decisivi come, ad esempio,
l'inalazione di particelle cancerogene e il fumo di sigaretta.
Il tumore polmonare resta silente per 15-20 anni, ma le
probabilita' di sopravvivenza sono leggermente piu' alte
rispetto agli altri casi. In generale, in Italia, le morti
accertate dal ministero della Salute per esposizione
all'amianto sono circa mille all'anno. In particolare, tra il
1988 e il 1997 si sono registrati 9.094 decessi (5.942 uomini e
3.152 donne) per tumore maligno della pleura. Secondo un
recente rapporto dell'Istituto superiore della sanita', nel
corso degli anni Novanta, molti paesi europei hanno registrato
un sensibile aumento della mortalita' per tumore della pleura.
Questo fenomeno e' messo in relazione soprattutto alla
diffusione dell'amianto avvenuta negli anni Cinquanta e
Sessanta. Secondo l'Osservatorio Nazionale Amianto, in Italia
ci sarebbero stati circa 6mila decessi per patologie asbesto
correlate. Infatti ai piu' 1500 decessi a causa del
mesotelioma, vanno aggiunti almeno 3000 decessi in seguito a
tumori polmonari causati dall'amianto, e a questa drammatica
contabilita' debbono essere poi aggiunte tutte le altre
patologie. Nel Lazio, fino al 2011, sono stati censiti 811 casi
di mesotelioma: un numero altissimo se si considera
l'istituzione del registro da pochi anni, a cui poi debbono
essere aggiunte tutte le altre patologie asbesto-correlate.
(AGI)
Red/Pgi
091337 MAG 17
NNNN 

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