COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
DELIBERA 26 aprile 2018
Programma delle infrastrutture strategiche (Legge n. 443 del 2001).
Linea C - Metropolitana di Roma Tratta T3. Cambio del soggetto
aggiudicatore per le opere relative alla messa in sicurezza del
Colosseo. (CUP E51I04000010007). (Delibera n. 35/2018). (18A04564)
(GU n.153 del 4-7-2018)
IL COMITATO INTERMINISTERIALE
PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
Vista la legge 27 febbraio 1967, n. 48, recante «Attribuzioni e
ordinamento del Ministero del bilancio e della programmazione
economica e istituzione del Comitato dei Ministri per la
programmazione economica» e visto, in particolare, l'art. 16,
concernente l'istituzione e le attribuzioni del Comitato
interministeriale per la programmazione economica (CIPE), nonche' le
successive disposizioni legislative relative alla composizione dello
stesso Comitato;
Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante «Disciplina
dell'attivita' di Governo e ordinamento della Presidenza del
Consiglio dei ministri»;
Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, recante «Nuove norme in
materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai
documenti amministrativi» e successive modificazioni;
Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, concernente il
«Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture
in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE», e successive
modificazioni;
Visto il decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, e successive
modificazioni, ed in particolare:
a) l'art. 200, comma 3, che prevede che, in sede di prima
individuazione delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari
per lo sviluppo del Paese, il Ministro delle infrastrutture e dei
trasporti effettua una ricognizione di tutti gli interventi gia'
compresi negli strumenti di pianificazione e programmazione, comunque
denominati, vigenti alla data di entrata in vigore del medesimo
decreto legislativo, all'esito della quale lo stesso Ministro propone
l'elenco degli interventi da inserire nel primo Documento pluriennale
di pianificazione (DPP) di cui al decreto legislativo 29 dicembre
2011, n. 228, che sostituisce tutti i predetti strumenti;
b) l'art. 201, comma 9, che prevede che, fino all'approvazione
del primo DPP, valgono come programmazione degli investimenti in
materia di infrastrutture e trasporti gli strumenti di pianificazione
e programmazione e i piani, comunque denominati, gia' approvati
secondo le procedure vigenti alla data di entrata in vigore dello
stesso decreto legislativo o in relazione ai quali sussiste un
impegno assunto con i competenti organi dell'Unione europea;
c) l'art. 203 che, istituendo il Comitato di coordinamento per
l'alta sorveglianza delle infrastrutture e degli insediamenti
prioritari - CCASIIP, ha di fatto assorbito ed ampliato tutte le
competenze del pre-vigente CCASGO;
d) l'art. 214, comma 2, lettere d) e f), in base al quale il
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT) provvede alle
attivita' di supporto a questo Comitato per la vigilanza sulle
attivita' di affidamento da parte dei soggetti aggiudicatori e della
successiva realizzazione delle infrastrutture e degli insediamenti
prioritari per lo sviluppo del Paese e cura l'istruttoria sui
progetti di fattibilita' e definitivi, anche ai fini della loro
sottoposizione alla deliberazione di questo Comitato in caso di
infrastrutture e insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese,
proponendo allo stesso le eventuali prescrizioni per l'approvazione
del progetto;
e) l'art. 214, comma 11, che prevede che in sede di prima
applicazione restano comunque validi gli atti ed i provvedimenti
adottati e sono fatti salvi gli effetti prodotti ed i rapporti
giuridici sorti sulla base dell'art. 163 del decreto legislativo n.
163 del 2006;
f) l'art. 216, commi 1, 1-bis e 27, che, fatto salvo quanto
previsto nel citato decreto legislativo n. 50 del 2016, stabiliscono
rispettivamente che:
1) lo stesso si applica alle procedure e ai contratti per i
quali i bandi o avvisi con cui si indice la procedura di scelta del
contraente siano pubblicati successivamente alla data della sua
entrata in vigore;
2) per gli interventi ricompresi tra le infrastrutture
strategiche gia' inseriti negli strumenti di programmazione
approvati, e per i quali la procedura di valutazione di impatto
ambientale sia gia' stata avviata alla data di entrata in vigore del
suddetto decreto legislativo, i relativi progetti sono approvati
secondo la disciplina previgente;
3) le procedure per la valutazione d'impatto ambientale delle
grandi opere, avviate alla data di entrata in vigore del suddetto
decreto legislativo n. 50 del 2016 secondo la disciplina gia'
prevista dagli articoli 182, 183, 184 e 185 di cui al decreto
legislativo n. 163 del 2006, sono concluse in conformita' alle
disposizioni e alle attribuzioni di competenza vigenti all'epoca del
predetto avvio e le medesime procedure trovano applicazione anche per
le varianti;
Considerato che la proposta all'esame, alla luce delle sopracitate
disposizioni, e in particolare di quanto previsto all'art. 214, comma
11, e all'art. 216, comma 27, del decreto legislativo n. 50 del 2016,
risulta ammissibile all'esame di questo Comitato e ad essa sono
applicabili le disposizioni del previgente decreto legislativo n. 163
del 2006;
Visto il «Nuovo piano generale dei trasporti e della logistica» sul
quale questo Comitato si e' definitivamente pronunciato con delibera
1° febbraio 2001, n. 1, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 54 del
2001, e che e' stato approvato con decreto del Presidente della
Repubblica 14 marzo 2001;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n.
327, recante il testo unico delle disposizioni legislative e
regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilita', e
successive modificazioni;
Vista la delibera 21 dicembre 2001, n. 121, pubblicata nella
Gazzetta Ufficiale n. 51 del 2002, supplemento ordinario, con la
quale questo Comitato, ai sensi dell'allora vigente legge 21 dicembre
2001, n. 443, ha approvato il 1° Programma delle infrastrutture
strategiche, che nell'allegato 1 include, nell'ambito dei «Sistemi
urbani», interventi che riguardano la citta' di Roma e, piu'
specificatamente, la Metropolitana C;
Vista la delibera 1° agosto 2014, n. 26, pubblicata nella Gazzetta
Ufficiale n. 3 del 2015, supplemento ordinario, con la quale questo
Comitato ha espresso parere sull'XI allegato infrastrutture al
Documento di economia e finanza - DEF 2013, che include, nella
tabella 0 - avanzamento Programma infrastrutture strategiche -
nell'ambito dei «Sistemi urbani» nell'infrastruttura «Roma Metro C /
Metro B1 e Grande raccordo anulare»; l'intervento «Metropolitana
linea C: tratta T3»;
Vista la legge 17 maggio 1999, n. 144, che all'art. 1, comma 5,
istituisce presso questo Comitato il «Sistema di monitoraggio degli
investimenti pubblici» (MIP), con il compito di fornire
tempestivamente informazioni sull'attuazione delle politiche di
sviluppo e funzionale all'alimentazione di una banca dati tenuta
nell'ambito di questo stesso Comitato;
Vista la normativa vigente in materia di Codice unico di progetto -
CUP e, in particolare:
a) la delibera del 27 dicembre 2002, n. 143, pubblicata nella
Gazzetta Ufficiale n. 87 del 2003, e la relativa errata corrige
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 140 del 2003, nonche' la
delibera 29 settembre 2004, n. 24, pubblicata nella Gazzetta
Ufficiale n. 276 del 2004, con le quali questo Comitato ha definito
il sistema per l'attribuzione del CUP e ha stabilito che il CUP deve
essere riportato su tutti i documenti amministrativi e contabili,
cartacei ed informatici, relativi a progetti di investimento
pubblico, e deve essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi
informativi, comunque interessati ai suddetti progetti;
b) la legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante «Disposizioni
ordinamentali in materia di pubblica amministrazione» che, all'art.
11, dispone che ogni progetto di investimento pubblico deve essere
dotato di un CUP;
c) la legge 13 agosto 2010, n. 136, come modificata dal
decreto-legge 12 novembre 2010, n. 187, convertito in legge, con
modificazioni, dall'art. 1, comma 1, della legge 17 dicembre 2010, n.
217, che, tra l'altro, definisce le sanzioni applicabili in caso di
mancata apposizione del CUP sugli strumenti di pagamento;
Vista la normativa vigente in tema di controllo dei flussi
finanziari e, in particolare:
a) l'art. 36 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito,
con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, che
regolamenta il monitoraggio finanziario dei lavori relativi alle
infrastrutture strategiche e insediamenti produttivi di cui agli
articoli 161, comma 6-bis e 176, comma 3, lettera e), del citato
decreto legislativo n. 163 del 2006, disposizione richiamata all'art.
203, comma 2, del menzionato decreto legislativo n. 50 del 2016;
b) la delibera di questo Comitato del 28 gennaio 2015, n. 15,
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 155 del 2015, che aggiorna -
ai sensi del comma 3 del menzionato art. 36 del decreto-legge n. 90
del 2014 - le modalita' di esercizio del sistema di monitoraggio
finanziario di cui alla delibera 5 maggio 2011, n. 45, pubblicata
nella Gazzetta Ufficiale n. 234 del 2011 e la relativa errata corrige
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 281 del 2011;
Viste le delibere 1° agosto 2003, n. 65, pubblicata nella Gazzetta
Ufficiale n. 258 del 2003; 20 dicembre 2004, n. 105, pubblicata nella
Gazzetta Ufficiale n. 149 del 2005; 27 maggio 2005, n. 39, pubblicata
nella Gazzetta Ufficiale n. 264 del 2005; 29 marzo 2006, n. 78,
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 210 del 2006; 17 novembre
2006, n. 144, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 264 del 2006; 28
giugno 2007, n. 46, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 5 del
2008; 3 agosto 2007, n. 71, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 41
del 2008, supplemento ordinario; 9 novembre 2007, n. 112, pubblicata
nella Gazzetta Ufficiale n. 72 del 2008, supplemento ordinario; 31
luglio 2009, n. 64, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 5 del
2010; 22 luglio 2010, n. 60, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.
52 del 2011; 20 gennaio 2012, n. 6, pubblicata nella Gazzetta
Ufficiale n. 88 del 2012; 11 luglio 2012, n. 84, pubblicata nella
Gazzetta Ufficiale n. 275 del 2012; 11 dicembre 2012, n. 127,
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 145 del 2013, e 21 dicembre
2012, n. 137, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 121 del 2013,
con le quali questo Comitato ha assunto determinazioni in ordine alla
Metropolitana di Roma - linea C - tracciato fondamentale da T2 a T7
(Clodio/Mazzini - Pantano/Monte Compatri) ed i cui contenuti si
intendono qui integralmente richiamati;
Considerato che con la citata delibera n. 60 del 2010 questo
Comitato ha approvato il progetto definitivo della tratta T3 nel cui
quadro economico e' incluso, nelle somme a disposizione, l'importo di
circa 10 milioni di euro, al netto di IVA, indicato alla voce
«accantonamento MIBACT per opere da realizzare» - Fondi ARCUS da
destinare ad un insieme di quattro interventi, e che tale
accantonamento di circa 10 milioni di euro risulta anche tra le somme
a disposizione del quadro economico del progetto definitivo della
tratta T3;
Preso atto che gli interventi previsti nella citata delibera n. 60
del 2010 risultano essere interamente finanziati con i c.d. Fondi
ARCUS con i seguenti ammontari, IVA inclusa:
1) messa in sicurezza dell'attico del Colosseo: 3.043.299,47
euro;
2) alleggerimento delle colonnacce del Foro di Nerva: 76.488,28
euro;
3) interventi di tutela di Piazza del Colosseo: 1.995.600,52
euro;
4) deposito e restauro dei reperti archeologici: 5.969.131,67
euro.
Vista la nota 20 marzo 2018, n. 7872, con la quale il Ministero dei
beni e delle attivita' culturali e del turismo - Gabinetto ha
richiesto l'iscrizione all'ordine del giorno della seduta
preparatoria del CIPE, prevista per la medesima giornata del 20 marzo
2018, della sostituzione di Roma Metropolitane S.r.l. con il «Parco
archeologico del Colosseo» quale del soggetto aggiudicatore delle
opere relative ai cosiddetti «interventi MIBACT» della tratta T3
della linea C della metropolitana di Roma, relative ai sopra citati
interventi 1 e 3 della delibera n. 60 del 2010, e l'assegnazione al
nuovo soggetto aggiudicatore delle relative risorse individuate
nell'importo di 5.038.899,99 euro, comprensivo di IVA, per garantire
la tempestivita' degli interventi di messa in sicurezza del Colosseo
prima dell'avvio degli scavi sotto l'area del parco archeologico;
Considerato che nella seduta preparatoria del 20 marzo 2018 e'
stato convenuto di eseguire in tempi rapidi i dovuti approfondimenti
istruttori emersi nel corso della seduta medesima e che quindi che la
proposta non e' stata sottoposta all'attenzione di questo Comitato
nella seduta del 21 marzo 2018, ma rinviato alla seduta successiva
del CIPE;
Considerato che le amministrazioni interessate hanno raggiunto una
intesa, nel corso della riunione del 17 aprile 2018 presso il
Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo,
giungendo alla formulazione di una proposta condivisa nei contenuti e
nella modalita' di attuazione relativamente alla sostituzione del
soggetto aggiudicatore delle opere relative agli «interventi MIBACT»
della tratta T3 della linea C della metropolitana di Roma,
limitandosi in un primo momento all'intervento di «messa in sicurezza
dell'attico del Colosseo» per un totale di 3.043.299,47 euro;
Considerato che con nota 18 aprile 2018, n. 4448, il Ministero dei
beni e delle attivita' culturali e del turismo - Segretariato
generale, nel comunicare l'esito della riunione istruttoria tenutasi
in data 17 aprile 2018 presso i suoi uffici, ha evidenziato gli
impegni assunti e condivisi da parte dei diversi soggetti
interessati, in particolare per il cambio del soggetto aggiudicatore,
al fine di pervenire ad una proposta coerente e condivisa da
sottoporre a questo Comitato e velocizzare i tempi di attuazione
degli interventi prima dell'inizio dei lavori di scavo del tunnel
della metropolitana Linea C nelle immediate adiacenze del Colosseo;
Preso atto della proposta avanzata con la medesima nota n. 4448 del
2018 con la quale il Ministero dei beni e delle attivita' culturali e
del turismo ha evidenziato che la richiesta del cambio del soggetto
aggiudicatore e' finalizzata, per il momento, al solo intervento di
«messa in sicurezza dell'Attico del Colosseo», per un importo,
comprensivo di IVA, di 3.043.299,47 euro, da trasferire al Parco
archeologico del Colosseo;
Considerato che tali interventi, cosi' come precedentemente
descritti, non determinano una variazione del limite di spesa
dell'intera opera relativa alla linea C della Metropolitana di Roma,
ne' richiedono finanziamenti non previsti;
Preso atto che e' giuridicamente possibile modificare il soggetto
aggiudicatore di detti interventi, da Roma Metropolitane S.p.A. a
Parco archeologico del Colosseo, previo assenso di Roma Metropolitane
S.r.l.;
Considerato che per dare attuazione al cambio del soggetto
aggiudicatore, successivamente alla deliberazione di questo Comitato,
sara' necessaria la stipula di una apposita convenzione fra le parti
interessate, finalizzata a ridefinire le competenze specifiche in
merito tra Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del
turismo, Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Parco
archeologico del Colosseo, Roma Metropolitane S.p.A. e Roma Capitale;
Preso atto che Roma Metropolitane S.p.A., con nota n. 3253 del 19
aprile 2018, ha espresso positivo assenso alla richiesta del
Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo per la
modifica del soggetto aggiudicatore dell'intervento «messa in
sicurezza dell'Attico del Colosseo»;
Vista la nota 23 aprile 2018, n. 2254, del Ministero dei beni e
delle attivita' culturali e del turismo - Parco archeologico del
Colosseo, con la quale nell'effettuare la richiesta di attribuzione
dei fondi previsti per la sola «messa in sicurezza dell'attico del
Colosseo» per un importo di 3.043.299,47 euro, si conferma la
disponibilita' degli stessi stanziamenti e la loro attribuzione
esclusivamente sui fondi «ARCUS 2018";
Preso atto sotto l'aspetto attuativo che:
a) il soggetto aggiudicatore delle opere relative agli
«interventi MIBACT» sopracitate e' attualmente Roma Metropolitane
S.r.l.;
b) il «Parco archeologico del Colosseo» e' stato istituito con
decreto del Ministro dei beni culturali e del turismo 12 gennaio
2017, n. 15, quale ufficio dirigenziale di livello generale
periferico del Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del
turismo;
Preso atto sotto l'aspetto finanziario:
a) l'importo di circa 11 milioni di euro, IVA inclusa, di cui al
quadro economico del progetto definitivo della tratta T3, approvato
con la delibera n. 60 del 2010, e' destinato alla realizzazione delle
seguenti opere di competenza del Ministero dei beni e delle attivita'
culturali e del turismo:
===============================================================
| Voci | Importo |
+===============================+=============================+
| Messa in sicurezza Attico del | |
|Colosseo | 3.043.299,47|
+-------------------------------+-----------------------------+
| Alleggerimento delle | |
|colonnacce del Foro di Nerva | 76.488,28|
+-------------------------------+-----------------------------+
| Interventi tutela piazza del | |
|Colosseo | 1.995.600,52|
+-------------------------------+-----------------------------+
| Deposito e restauro dei | |
|reperti archeologici | 5.969.131,67|
+-------------------------------+-----------------------------+
| Totale | 11.084.519,94|
+-------------------------------+-----------------------------+
b) la copertura finanziaria dell'intervento e' interamente a
carico dello Stato nell'ambito delle risorse statali disponibili e in
particolare delle risorse destinate ad interventi per la tutela e dei
beni e delle attivita' culturali ai sensi dell'art. 60, comma 4,
della legge 27 dicembre 2002, n. 289 (c.d. fondo ARCUS), che
ammontano a 42 milioni di euro;
Considerato che il Comune di Roma, per le attivita' di competenza
di Roma Metropolitane S.r.l., conserva la titolarita' dei centri di
costo in capo alla Ragioneria generale dello stesso Comune cui e'
demandata, tra l'altro, l'attivazione delle procedure per la
somministrazione dei fondi destinati alle opere di competenza della
Societa' stessa;
Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi dell'art. 3
del vigente regolamento di questo Comitato di cui alla delibera del
30 aprile 2012, n. 62;
Vista la nota 24 aprile 2018, n. 2320, predisposta per la seduta
del Comitato congiuntamente dalla Presidenza del Consiglio dei
ministri - Dipartimento per la programmazione e il coordinamento
della politica economica e il Ministero dell'economia e delle
finanze, e posta a base dell'esame della presente proposta
nell'odierna seduta del Comitato;
Su proposta del Ministro dei beni e delle attivita' culturali e del
turismo, condivisa dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;
Delibera:
Le disposizioni del seguente punto 1 sono adottate ai sensi e per
gli effetti del combinato disposto degli articoli 214, comma 11, e
216, commi 1, 1-bis e 27, del decreto legislativo n. 50 del 2016, e
del decreto legislativo n. 163 del 2006 e successive modificazioni,
da cui deriva la sostanziale applicabilita' di tale previgente
disciplina a tutte le procedure, anche autorizzative, avviate prima
del 19 aprile 2016.
1. Modifica del soggetto aggiudicatore.
1.1. Il «Parco archeologico del Colosseo» subentra a Roma
Metropolitane S.r.l., che ha gia' espresso il proprio positivo
assenso alla modifica, quale soggetto aggiudicatore degli interventi
di «messa in sicurezza dell'Attico del Colosseo», ricompresi tra
opere relative agli «interventi MIBACT» nel progetto definitivo della
tratta T3 Colosseo/Fori imperiali - San Giovanni approvato con la
delibera n. 60 del 2010.
2. Aspetti finanziari.
2.1. Il limite di spesa degli interventi di cui al punto 1 e' pari
a 3.043.299,47 euro, IVA inclusa.
2.2. La copertura finanziaria del suddetto importo e' interamente a
carico dello Stato nell'ambito delle risorse statali disponibili,
presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, per la
linea C della Metropolitana di Roma, e in particolare delle risorse
destinate ad interventi per la tutela e dei beni e delle attivita'
culturali ai sensi dell'art. 60, comma 4, della legge 27 dicembre
2002, n. 289 (c.d. fondo ARCUS) - annualita' 2018.
3. Altre disposizioni.
3.1. Ai fini della attuazione degli interventi di cui al punto 1
dovra' essere stipulata una apposita Convenzione tra Ministero dei
beni e delle attivita' culturali e del turismo, Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti, Roma Capitale, Parco archeologico del
Colosseo e Roma Metropolitane S.r.l. che includa tra l'altro la
definizione di un diretto iter di finanziamento degli interventi di
messa in sicurezza dell'Attico del Colosseo, fra il Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti ed il Parco archeologico del Colosseo,
al fine di garantire erogazioni dirette al nuovo soggetto
aggiudicatore per velocizzare la tempistica dei finanziamenti e
garantire la conclusione dei lavori di messa in sicurezza dell'attico
del Colosseo, in tempi adeguati allo stato di avanzamento della Linea
C.
3.2. La Convenzione potra' prevedere la possibilita' di addendum
per effettuare in una fase successiva ulteriori iniziative tese ad
accelerare l'iter di realizzazione delle opere relative agli
«interventi MIBACT» della tratta T3 della Linea C della Metropolitana
di Roma.
3.3. La Convenzione, dopo la sua sottoscrizione, sara' trasmessa a
questo Comitato.
3.4. Il Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del
turismo provvedera' ad assicurare, per conto di questo Comitato, la
conservazione dei documenti relativi agli «interventi MIBACT».
3.5. Ai sensi della delibera n. 24 del 2004, il CUP assegnato
all'opera dovra' essere evidenziato in tutta la documentazione
riguardante l'opera stessa.
Roma, 26 aprile 2018
Il Presidente: Gentiloni Silveri
Il segretario: Lotti
Registrato alla Corte dei conti il 22 giugno 2018
Ufficio controllo atti Ministero economia e finanze, reg.ne prev. n.
933
Nessun commento:
Posta un commento