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mercoledì 4 luglio 2018

COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA DELIBERA 26 aprile 2018 Programma delle infrastrutture strategiche (Legge n. 443 del 2001). Linea C - Metropolitana di Roma Tratta T3. Cambio del soggetto aggiudicatore per le opere relative alla messa in sicurezza del Colosseo. (CUP E51I04000010007). (Delibera n. 35/2018). (18A04564) (GU n.153 del 4-7-2018)



COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
DELIBERA 26 aprile 2018
Programma delle infrastrutture strategiche (Legge n. 443  del  2001).
Linea C - Metropolitana  di  Roma  Tratta  T3.  Cambio  del  soggetto
aggiudicatore per le opere  relative  alla  messa  in  sicurezza  del
Colosseo. (CUP E51I04000010007). (Delibera n. 35/2018). (18A04564)
(GU n.153 del 4-7-2018)

                    IL COMITATO INTERMINISTERIALE
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

  Vista la legge 27 febbraio 1967, n.  48,  recante  «Attribuzioni  e
ordinamento  del  Ministero  del  bilancio  e  della   programmazione
economica  e  istituzione  del   Comitato   dei   Ministri   per   la
programmazione  economica»  e  visto,  in  particolare,  l'art.   16,
concernente   l'istituzione   e   le   attribuzioni   del    Comitato
interministeriale per la programmazione economica (CIPE), nonche'  le
successive disposizioni legislative relative alla composizione  dello
stesso Comitato;
  Vista  la  legge  23  agosto  1988,  n.  400,  recante  «Disciplina
dell'attivita'  di  Governo  e  ordinamento  della   Presidenza   del
Consiglio dei ministri»;
  Vista la legge 7 agosto 1990,  n.  241,  recante  «Nuove  norme  in
materia di procedimento amministrativo e di  diritto  di  accesso  ai
documenti amministrativi» e successive modificazioni;
  Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, concernente il
«Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture
in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE», e  successive
modificazioni;
  Visto il decreto legislativo 18 aprile 2016, n.  50,  e  successive
modificazioni, ed in particolare:
    a) l'art. 200, comma  3,  che  prevede  che,  in  sede  di  prima
individuazione delle infrastrutture e degli  insediamenti  prioritari
per lo sviluppo del Paese, il Ministro  delle  infrastrutture  e  dei
trasporti effettua una ricognizione  di  tutti  gli  interventi  gia'
compresi negli strumenti di pianificazione e programmazione, comunque
denominati, vigenti alla data  di  entrata  in  vigore  del  medesimo
decreto legislativo, all'esito della quale lo stesso Ministro propone
l'elenco degli interventi da inserire nel primo Documento pluriennale
di pianificazione (DPP) di cui al  decreto  legislativo  29  dicembre
2011, n. 228, che sostituisce tutti i predetti strumenti;
    b) l'art. 201, comma 9, che prevede  che,  fino  all'approvazione
del primo DPP, valgono  come  programmazione  degli  investimenti  in
materia di infrastrutture e trasporti gli strumenti di pianificazione
e programmazione e  i  piani,  comunque  denominati,  gia'  approvati
secondo le procedure vigenti alla data di  entrata  in  vigore  dello
stesso decreto legislativo  o  in  relazione  ai  quali  sussiste  un
impegno assunto con i competenti organi dell'Unione europea;
    c) l'art. 203 che, istituendo il Comitato  di  coordinamento  per
l'alta  sorveglianza  delle  infrastrutture  e   degli   insediamenti
prioritari - CCASIIP, ha di fatto  assorbito  ed  ampliato  tutte  le
competenze del pre-vigente CCASGO;
    d) l'art. 214, comma 2, lettere d) e f),  in  base  al  quale  il
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti  (MIT)  provvede  alle
attivita' di supporto  a  questo  Comitato  per  la  vigilanza  sulle
attivita' di affidamento da parte dei soggetti aggiudicatori e  della
successiva realizzazione delle infrastrutture  e  degli  insediamenti
prioritari per  lo  sviluppo  del  Paese  e  cura  l'istruttoria  sui
progetti di fattibilita' e  definitivi,  anche  ai  fini  della  loro
sottoposizione alla deliberazione  di  questo  Comitato  in  caso  di
infrastrutture e insediamenti prioritari per lo sviluppo  del  Paese,
proponendo allo stesso le eventuali prescrizioni  per  l'approvazione
del progetto;
    e) l'art. 214, comma  11,  che  prevede  che  in  sede  di  prima
applicazione restano comunque validi  gli  atti  ed  i  provvedimenti
adottati e sono fatti  salvi  gli  effetti  prodotti  ed  i  rapporti
giuridici sorti sulla base dell'art. 163 del decreto  legislativo  n.
163 del 2006;
    f) l'art. 216, commi 1, 1-bis  e  27,  che,  fatto  salvo  quanto
previsto nel citato decreto legislativo n. 50 del 2016,  stabiliscono
rispettivamente che:
      1) lo stesso si applica alle procedure e  ai  contratti  per  i
quali i bandi o avvisi con cui si indice la procedura di  scelta  del
contraente siano  pubblicati  successivamente  alla  data  della  sua
entrata in vigore;
      2)  per  gli  interventi  ricompresi  tra   le   infrastrutture
strategiche  gia'  inseriti   negli   strumenti   di   programmazione
approvati, e per i quali  la  procedura  di  valutazione  di  impatto
ambientale sia gia' stata avviata alla data di entrata in vigore  del
suddetto decreto legislativo,  i  relativi  progetti  sono  approvati
secondo la disciplina previgente;
      3) le procedure per la valutazione d'impatto  ambientale  delle
grandi opere, avviate alla data di entrata  in  vigore  del  suddetto
decreto legislativo  n.  50  del  2016  secondo  la  disciplina  gia'
prevista dagli articoli 182,  183,  184  e  185  di  cui  al  decreto
legislativo n. 163  del  2006,  sono  concluse  in  conformita'  alle
disposizioni e alle attribuzioni di competenza vigenti all'epoca  del
predetto avvio e le medesime procedure trovano applicazione anche per
le varianti;
  Considerato che la proposta all'esame, alla luce delle  sopracitate
disposizioni, e in particolare di quanto previsto all'art. 214, comma
11, e all'art. 216, comma 27, del decreto legislativo n. 50 del 2016,
risulta ammissibile all'esame di  questo  Comitato  e  ad  essa  sono
applicabili le disposizioni del previgente decreto legislativo n. 163
del 2006;
  Visto il «Nuovo piano generale dei trasporti e della logistica» sul
quale questo Comitato si e' definitivamente pronunciato con  delibera
1° febbraio 2001, n. 1, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 54 del
2001, e che e' stato  approvato  con  decreto  del  Presidente  della
Repubblica 14 marzo 2001;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001,  n.
327,  recante  il  testo  unico  delle  disposizioni  legislative   e
regolamentari in materia di espropriazione per pubblica  utilita',  e
successive modificazioni;
  Vista la delibera  21  dicembre  2001,  n.  121,  pubblicata  nella
Gazzetta Ufficiale n. 51 del  2002,  supplemento  ordinario,  con  la
quale questo Comitato, ai sensi dell'allora vigente legge 21 dicembre
2001, n. 443, ha  approvato  il  1°  Programma  delle  infrastrutture
strategiche, che nell'allegato 1 include,  nell'ambito  dei  «Sistemi
urbani»,  interventi  che  riguardano  la  citta'  di  Roma  e,  piu'
specificatamente, la Metropolitana C;
  Vista la delibera 1° agosto 2014, n. 26, pubblicata nella  Gazzetta
Ufficiale n. 3 del 2015, supplemento ordinario, con la  quale  questo
Comitato  ha  espresso  parere  sull'XI  allegato  infrastrutture  al
Documento di economia e  finanza  -  DEF  2013,  che  include,  nella
tabella  0  -  avanzamento  Programma  infrastrutture  strategiche  -
nell'ambito dei «Sistemi urbani» nell'infrastruttura «Roma Metro C  /
Metro B1 e  Grande  raccordo  anulare»;  l'intervento  «Metropolitana
linea C: tratta T3»;
  Vista la legge 17 maggio 1999, n. 144, che  all'art.  1,  comma  5,
istituisce presso questo Comitato il «Sistema di  monitoraggio  degli
investimenti   pubblici»   (MIP),   con   il   compito   di   fornire
tempestivamente  informazioni  sull'attuazione  delle  politiche   di
sviluppo e funzionale all'alimentazione  di  una  banca  dati  tenuta
nell'ambito di questo stesso Comitato;
  Vista la normativa vigente in materia di Codice unico di progetto -
CUP e, in particolare:
    a) la delibera del 27 dicembre 2002,  n.  143,  pubblicata  nella
Gazzetta Ufficiale n. 87 del  2003,  e  la  relativa  errata  corrige
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale  n.  140  del  2003,  nonche'  la
delibera  29  settembre  2004,  n.  24,  pubblicata  nella   Gazzetta
Ufficiale n. 276 del 2004, con le quali questo Comitato  ha  definito
il sistema per l'attribuzione del CUP e ha stabilito che il CUP  deve
essere riportato su tutti i  documenti  amministrativi  e  contabili,
cartacei  ed  informatici,  relativi  a  progetti   di   investimento
pubblico, e deve essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi
informativi, comunque interessati ai suddetti progetti;
    b)  la  legge  16  gennaio  2003,  n.  3,  recante  «Disposizioni
ordinamentali in materia di pubblica amministrazione»  che,  all'art.
11, dispone che ogni progetto di investimento  pubblico  deve  essere
dotato di un CUP;
    c)  la  legge  13  agosto  2010,  n.  136,  come  modificata  dal
decreto-legge 12 novembre 2010, n.  187,  convertito  in  legge,  con
modificazioni, dall'art. 1, comma 1, della legge 17 dicembre 2010, n.
217, che, tra l'altro, definisce le sanzioni applicabili in  caso  di
mancata apposizione del CUP sugli strumenti di pagamento;
  Vista  la  normativa  vigente  in  tema  di  controllo  dei  flussi
finanziari e, in particolare:
    a) l'art. 36 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito,
con  modificazioni,  dalla  legge  11  agosto  2014,  n.   114,   che
regolamenta il monitoraggio  finanziario  dei  lavori  relativi  alle
infrastrutture strategiche e  insediamenti  produttivi  di  cui  agli
articoli 161, comma 6-bis e 176, comma  3,  lettera  e),  del  citato
decreto legislativo n. 163 del 2006, disposizione richiamata all'art.
203, comma 2, del menzionato decreto legislativo n. 50 del 2016;
    b) la delibera di questo Comitato del 28  gennaio  2015,  n.  15,
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 155 del 2015, che  aggiorna  -
ai sensi del comma 3 del menzionato art. 36 del decreto-legge  n.  90
del 2014 - le modalita' di  esercizio  del  sistema  di  monitoraggio
finanziario di cui alla delibera 5 maggio  2011,  n.  45,  pubblicata
nella Gazzetta Ufficiale n. 234 del 2011 e la relativa errata corrige
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 281 del 2011;
  Viste le delibere 1° agosto 2003, n. 65, pubblicata nella  Gazzetta
Ufficiale n. 258 del 2003; 20 dicembre 2004, n. 105, pubblicata nella
Gazzetta Ufficiale n. 149 del 2005; 27 maggio 2005, n. 39, pubblicata
nella Gazzetta Ufficiale n. 264 del  2005;  29  marzo  2006,  n.  78,
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.  210  del  2006;  17  novembre
2006, n. 144, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 264 del 2006; 28
giugno 2007, n. 46, pubblicata nella  Gazzetta  Ufficiale  n.  5  del
2008; 3 agosto 2007, n. 71, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 41
del 2008, supplemento ordinario; 9 novembre 2007, n. 112,  pubblicata
nella Gazzetta Ufficiale n. 72 del 2008,  supplemento  ordinario;  31
luglio 2009, n. 64, pubblicata nella  Gazzetta  Ufficiale  n.  5  del
2010; 22 luglio 2010, n. 60, pubblicata nella Gazzetta  Ufficiale  n.
52 del 2011;  20  gennaio  2012,  n.  6,  pubblicata  nella  Gazzetta
Ufficiale n. 88 del 2012; 11 luglio 2012,  n.  84,  pubblicata  nella
Gazzetta Ufficiale n.  275  del  2012;  11  dicembre  2012,  n.  127,
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 145 del 2013,  e  21  dicembre
2012, n. 137, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.  121  del  2013,
con le quali questo Comitato ha assunto determinazioni in ordine alla
Metropolitana di Roma - linea C - tracciato fondamentale da T2  a  T7
(Clodio/Mazzini - Pantano/Monte  Compatri)  ed  i  cui  contenuti  si
intendono qui integralmente richiamati;
  Considerato che con la  citata  delibera  n.  60  del  2010  questo
Comitato ha approvato il progetto definitivo della tratta T3 nel  cui
quadro economico e' incluso, nelle somme a disposizione, l'importo di
circa 10 milioni di  euro,  al  netto  di  IVA,  indicato  alla  voce
«accantonamento MIBACT per opere da  realizzare»  -  Fondi  ARCUS  da
destinare  ad  un  insieme  di  quattro  interventi,   e   che   tale
accantonamento di circa 10 milioni di euro risulta anche tra le somme
a disposizione del quadro economico  del  progetto  definitivo  della
tratta T3;
  Preso atto che gli interventi previsti nella citata delibera n.  60
del 2010 risultano essere interamente finanziati  con  i  c.d.  Fondi
ARCUS con i seguenti ammontari, IVA inclusa:
    1) messa in  sicurezza  dell'attico  del  Colosseo:  3.043.299,47
euro;
    2) alleggerimento delle colonnacce del Foro di  Nerva:  76.488,28
euro;
    3) interventi di tutela  di  Piazza  del  Colosseo:  1.995.600,52
euro;
    4) deposito e restauro  dei  reperti  archeologici:  5.969.131,67
euro.
  Vista la nota 20 marzo 2018, n. 7872, con la quale il Ministero dei
beni e delle  attivita'  culturali  e  del  turismo  -  Gabinetto  ha
richiesto   l'iscrizione   all'ordine   del   giorno   della   seduta
preparatoria del CIPE, prevista per la medesima giornata del 20 marzo
2018, della sostituzione di Roma Metropolitane S.r.l. con  il  «Parco
archeologico del Colosseo» quale  del  soggetto  aggiudicatore  delle
opere relative ai cosiddetti  «interventi  MIBACT»  della  tratta  T3
della linea C della metropolitana di Roma, relative ai  sopra  citati
interventi 1 e 3 della delibera n. 60 del 2010, e  l'assegnazione  al
nuovo  soggetto  aggiudicatore  delle  relative  risorse  individuate
nell'importo di 5.038.899,99 euro, comprensivo di IVA, per  garantire
la tempestivita' degli interventi di messa in sicurezza del  Colosseo
prima dell'avvio degli scavi sotto l'area del parco archeologico;
  Considerato che nella seduta preparatoria  del  20  marzo  2018  e'
stato convenuto di eseguire in tempi rapidi i dovuti  approfondimenti
istruttori emersi nel corso della seduta medesima e che quindi che la
proposta non e' stata sottoposta all'attenzione  di  questo  Comitato
nella seduta del 21 marzo 2018, ma rinviato  alla  seduta  successiva
del CIPE;
  Considerato che le amministrazioni interessate hanno raggiunto  una
intesa, nel corso  della  riunione  del  17  aprile  2018  presso  il
Ministero dei  beni  e  delle  attivita'  culturali  e  del  turismo,
giungendo alla formulazione di una proposta condivisa nei contenuti e
nella modalita' di attuazione  relativamente  alla  sostituzione  del
soggetto aggiudicatore delle opere relative agli «interventi  MIBACT»
della  tratta  T3  della  linea  C  della  metropolitana   di   Roma,
limitandosi in un primo momento all'intervento di «messa in sicurezza
dell'attico del Colosseo» per un totale di 3.043.299,47 euro;
  Considerato che con nota 18 aprile 2018, n. 4448, il Ministero  dei
beni e  delle  attivita'  culturali  e  del  turismo  -  Segretariato
generale, nel comunicare l'esito della riunione istruttoria  tenutasi
in data 17 aprile 2018 presso  i  suoi  uffici,  ha  evidenziato  gli
impegni  assunti  e  condivisi  da   parte   dei   diversi   soggetti
interessati, in particolare per il cambio del soggetto aggiudicatore,
al fine  di  pervenire  ad  una  proposta  coerente  e  condivisa  da
sottoporre a questo Comitato e  velocizzare  i  tempi  di  attuazione
degli interventi prima dell'inizio dei lavori  di  scavo  del  tunnel
della metropolitana Linea C nelle immediate adiacenze del Colosseo;
  Preso atto della proposta avanzata con la medesima nota n. 4448 del
2018 con la quale il Ministero dei beni e delle attivita' culturali e
del turismo ha evidenziato che la richiesta del cambio  del  soggetto
aggiudicatore e' finalizzata, per il momento, al solo  intervento  di
«messa in  sicurezza  dell'Attico  del  Colosseo»,  per  un  importo,
comprensivo di IVA, di 3.043.299,47  euro,  da  trasferire  al  Parco
archeologico del Colosseo;
  Considerato  che  tali  interventi,  cosi'   come   precedentemente
descritti,  non  determinano  una  variazione  del  limite  di  spesa
dell'intera opera relativa alla linea C della Metropolitana di  Roma,
ne' richiedono finanziamenti non previsti;
  Preso atto che e' giuridicamente possibile modificare  il  soggetto
aggiudicatore di detti interventi, da  Roma  Metropolitane  S.p.A.  a
Parco archeologico del Colosseo, previo assenso di Roma Metropolitane
S.r.l.;
  Considerato  che  per  dare  attuazione  al  cambio  del   soggetto
aggiudicatore, successivamente alla deliberazione di questo Comitato,
sara' necessaria la stipula di una apposita convenzione fra le  parti
interessate, finalizzata a ridefinire  le  competenze  specifiche  in
merito tra Ministero dei beni  e  delle  attivita'  culturali  e  del
turismo,  Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti,  Parco
archeologico del Colosseo, Roma Metropolitane S.p.A. e Roma Capitale;
  Preso atto che Roma Metropolitane S.p.A., con nota n. 3253  del  19
aprile  2018,  ha  espresso  positivo  assenso  alla  richiesta   del
Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo  per  la
modifica  del  soggetto  aggiudicatore  dell'intervento   «messa   in
sicurezza dell'Attico del Colosseo»;
  Vista la nota 23 aprile 2018, n. 2254, del  Ministero  dei  beni  e
delle attivita' culturali e del  turismo  -  Parco  archeologico  del
Colosseo, con la quale nell'effettuare la richiesta  di  attribuzione
dei fondi previsti per la sola «messa in  sicurezza  dell'attico  del
Colosseo» per  un  importo  di  3.043.299,47  euro,  si  conferma  la
disponibilita' degli  stessi  stanziamenti  e  la  loro  attribuzione
esclusivamente sui fondi «ARCUS 2018";
  Preso atto sotto l'aspetto attuativo che:
    a)  il  soggetto  aggiudicatore   delle   opere   relative   agli
«interventi MIBACT» sopracitate  e'  attualmente  Roma  Metropolitane
S.r.l.;
    b) il «Parco archeologico del Colosseo» e'  stato  istituito  con
decreto del Ministro dei beni culturali  e  del  turismo  12  gennaio
2017,  n.  15,  quale  ufficio  dirigenziale  di   livello   generale
periferico del Ministero dei beni e delle attivita' culturali  e  del
turismo;
  Preso atto sotto l'aspetto finanziario:
    a) l'importo di circa 11 milioni di euro, IVA inclusa, di cui  al
quadro economico del progetto definitivo della tratta  T3,  approvato
con la delibera n. 60 del 2010, e' destinato alla realizzazione delle
seguenti opere di competenza del Ministero dei beni e delle attivita'
culturali e del turismo:
   

   ===============================================================
   |              Voci             |           Importo           |
   +===============================+=============================+
   | Messa in sicurezza Attico del |                             |
   |Colosseo                       |                 3.043.299,47|
   +-------------------------------+-----------------------------+
   | Alleggerimento delle          |                             |
   |colonnacce del Foro di Nerva   |                    76.488,28|
   +-------------------------------+-----------------------------+
   | Interventi tutela piazza del  |                             |
   |Colosseo                       |                 1.995.600,52|
   +-------------------------------+-----------------------------+
   | Deposito e restauro dei       |                             |
   |reperti archeologici           |                 5.969.131,67|
   +-------------------------------+-----------------------------+
   | Totale                        |                11.084.519,94|
   +-------------------------------+-----------------------------+

    b) la copertura  finanziaria  dell'intervento  e'  interamente  a
carico dello Stato nell'ambito delle risorse statali disponibili e in
particolare delle risorse destinate ad interventi per la tutela e dei
beni e delle attivita' culturali ai  sensi  dell'art.  60,  comma  4,
della legge  27  dicembre  2002,  n.  289  (c.d.  fondo  ARCUS),  che
ammontano a 42 milioni di euro;
  Considerato che il Comune di Roma, per le attivita'  di  competenza
di Roma Metropolitane S.r.l., conserva la titolarita' dei  centri  di
costo in capo alla Ragioneria generale dello  stesso  Comune  cui  e'
demandata,  tra  l'altro,  l'attivazione  delle  procedure   per   la
somministrazione dei fondi destinati alle opere di  competenza  della
Societa' stessa;
  Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi dell'art.  3
del vigente regolamento di questo Comitato di cui alla  delibera  del
30 aprile 2012, n. 62;
  Vista la nota 24 aprile 2018, n. 2320, predisposta  per  la  seduta
del  Comitato  congiuntamente  dalla  Presidenza  del  Consiglio  dei
ministri - Dipartimento per  la  programmazione  e  il  coordinamento
della  politica  economica  e  il  Ministero  dell'economia  e  delle
finanze,  e  posta  a  base  dell'esame   della   presente   proposta
nell'odierna seduta del Comitato;
  Su proposta del Ministro dei beni e delle attivita' culturali e del
turismo, condivisa dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;

                              Delibera:

  Le disposizioni del seguente punto 1 sono adottate ai sensi  e  per
gli effetti del combinato disposto degli articoli 214,  comma  11,  e
216, commi 1, 1-bis e 27, del decreto legislativo n. 50 del  2016,  e
del decreto legislativo n. 163 del 2006 e  successive  modificazioni,
da cui  deriva  la  sostanziale  applicabilita'  di  tale  previgente
disciplina a tutte le procedure, anche autorizzative,  avviate  prima
del 19 aprile 2016.
  1. Modifica del soggetto aggiudicatore.
  1.1.  Il  «Parco  archeologico  del  Colosseo»  subentra   a   Roma
Metropolitane S.r.l.,  che  ha  gia'  espresso  il  proprio  positivo
assenso alla modifica, quale soggetto aggiudicatore degli  interventi
di «messa in sicurezza  dell'Attico  del  Colosseo»,  ricompresi  tra
opere relative agli «interventi MIBACT» nel progetto definitivo della
tratta T3 Colosseo/Fori imperiali - San  Giovanni  approvato  con  la
delibera n. 60 del 2010.
  2. Aspetti finanziari.
  2.1. Il limite di spesa degli interventi di cui al punto 1 e'  pari
a 3.043.299,47 euro, IVA inclusa.
  2.2. La copertura finanziaria del suddetto importo e' interamente a
carico dello Stato nell'ambito  delle  risorse  statali  disponibili,
presso il Ministero delle infrastrutture  e  dei  trasporti,  per  la
linea C della Metropolitana di Roma, e in particolare  delle  risorse
destinate ad interventi per la tutela e dei beni  e  delle  attivita'
culturali ai sensi dell'art. 60, comma 4,  della  legge  27  dicembre
2002, n. 289 (c.d. fondo ARCUS) - annualita' 2018.
  3. Altre disposizioni.
  3.1. Ai fini della attuazione degli interventi di cui  al  punto  1
dovra' essere stipulata una apposita Convenzione  tra  Ministero  dei
beni e delle attivita'  culturali  e  del  turismo,  Ministero  delle
infrastrutture e dei trasporti, Roma Capitale, Parco archeologico del
Colosseo e Roma Metropolitane  S.r.l.  che  includa  tra  l'altro  la
definizione di un diretto iter di finanziamento degli  interventi  di
messa in sicurezza dell'Attico del Colosseo, fra il  Ministero  delle
infrastrutture e dei trasporti ed il Parco archeologico del Colosseo,
al  fine  di  garantire  erogazioni   dirette   al   nuovo   soggetto
aggiudicatore per  velocizzare  la  tempistica  dei  finanziamenti  e
garantire la conclusione dei lavori di messa in sicurezza dell'attico
del Colosseo, in tempi adeguati allo stato di avanzamento della Linea
C.
  3.2. La Convenzione potra' prevedere la  possibilita'  di  addendum
per effettuare in una fase successiva ulteriori  iniziative  tese  ad
accelerare  l'iter  di  realizzazione  delle  opere   relative   agli
«interventi MIBACT» della tratta T3 della Linea C della Metropolitana
di Roma.
  3.3. La Convenzione, dopo la sua sottoscrizione, sara' trasmessa  a
questo Comitato.
  3.4. Il Ministero dei  beni  e  delle  attivita'  culturali  e  del
turismo provvedera' ad assicurare, per conto di questo  Comitato,  la
conservazione dei documenti relativi agli «interventi MIBACT».
  3.5. Ai sensi della delibera n.  24  del  2004,  il  CUP  assegnato
all'opera  dovra'  essere  evidenziato  in  tutta  la  documentazione
riguardante l'opera stessa.
    Roma, 26 aprile 2018

                                     Il Presidente: Gentiloni Silveri
Il segretario: Lotti

Registrato alla Corte dei conti il 22 giugno 2018
Ufficio controllo atti Ministero economia e finanze, reg.ne prev.  n.
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