VENERDÌ 07 GIUGNO 2019 13.13.36
* Tetraplegico recupera uso mani bypassando la lesione al midollo
* Tetraplegico recupera uso mani bypassando la lesione al midollo A Torino chirurgia rivoluzionaria con il trasferimento di nervi
Roma, 7 giu. (askanews) - Per la prima volta in Italia una
tecnica innovativa e rivoluzionaria permetterà ad un paziente
tetraplegico di recuperare la funzione delle mani, utilizzando
tecniche chirurgiche che hanno permesso di bypassare il livello
della lesione al midollo spinale trasferendo e ricollegando come
fili elettrici nervi donatori sani (sopra la lesione stessa del
midollo) a nervi non più funzionanti a valle della lesione
medesima corrispondenti al movimento ed all'utilizzo delle mani.
L'eccezionale intervento è stato realizzato ieri presso
l'ospedale Cto della Città della Salute di Torino.
La chirurgia della mano tetraplegica tradizionale che utilizzava
trasferimenti di tendini era impiegata già da diversi anni ma
consentiva solamente un parziale recupero della funzione motoria,
mentre questa tecnica innovativa utilizzata permette di
reinnervare interi distretti muscolari non altrimenti
recuperabili con la chirurgia classica.
Nel caso specifico, il paziente - un ex pasticcere di 52 anni -
in seguito ad incidente automobilistico aveva riportato una
lesione midollare completa a livello cervicale. Il paziente si
trovava alla guida della propria auto una sera di ritorno dal
lavoro durante un brutto temporale, circa sei mesi fa, quando ha
perso il controllo della propria vettura uscendo di strada. Il
trauma ha provocato, oltre al deficit completo degli arti
inferiori, l'impossibilità di apertura e chiusura delle dita
bilateralmente, non consentendo di afferrare oggetti o di poter
provvedere alla propria cura personale.
L'intervento chirurgico è stato eseguito, circa sei mesi dopo il
trauma, su entrambi gli arti superiori del paziente dal dottor
Bruno Battiston, dal professor Diego Garbossa, dal dottor Paolo
Titolo e dal dottor Andrea Lavorato. La procedura chirurgica è
durata circa 3 ore e mezza per arto, durante la quale sono stati
collegati nervi ancora funzionanti a nervi deficitari nel
tentativo di reinnervare la muscolatura delle mani. Non si sono
presentate complicanze periprocedurali. Il recupero della
funzione motoria necessita di molti mesi e sarà facilitata dai
moderni trattamenti fisioterapici atti a preservare e favorire la
motilità dei distretti interessati.
La nuova chirurgia che sfrutta il trasferimento di nervi è una
recentissima metodica eseguita in pochi Centri al mondo. Tale
tecnica permette un maggiore e più fisiologico recupero della
funzione motoria e sensitiva degli arti. La successiva
riabilitazione prevede l'adozione di trattamenti specifici
possibili solo in Centri di riferimento.
L'intero percorso chirurgico e riabilitativo del paziente è reso
possibile grazie alla collaborazione interdisciplinare tra
l'Ortopedia e Traumatologia 2 ad indirizzo Chirurgia della Mano
dell'ospedale Cto (diretta dal dottor Bruno Battiston), la
Neurochirurgia universitaria (diretta dal professor Diego
Garbossa), il Dipartimento di Ortopedia - Traumatologia e
Riabilitazione (diretto dal professor Giuseppe Massazza), e la
Struttura dell'Unità Spinale Unipolare (diretta dal dottor
Salvatore Petrozzino).
Red/Sav 20190607T131316Z
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