GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2019 18.02.58
>>>ANSA/ Allarme Ocse sulla crescita mondiale,Italia a zero
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>>>ANSA/ Allarme Ocse sulla crescita mondiale,Italia a zero
Boccia, ora serve realismo e reazione. Il 27 la Nadef del govern
(di Paolo Levi)
(ANSA) - PARIGI, 19 SET - L'Ocse tira il campanello d'allarme
sulla crescita mondiale. Nelle prospettive intermedie presentate
questa mattina a Parigi, l'Organizzazione Internazionale per lo
Sviluppo e la Cooperazione Economica, rivede al ribasso le stime
globali sul Pil per il 2019 e il 2020, paventando la peggiore
performance mai realizzata dalla crisi del 2008. Una scure
impietosa, incluso per l'Eurozona e per l'Italia. Nel 2019,
avverte l'Ocse nell'Interim Economic Outlook, la crescita
mondiale dovrebbe rallentare al 2,9% prima di raggiungere il 3%
nel 2020: si tratta di un taglio rispettivo di 0,3 e 0,4 punti
rispetto al precedente Outlook pubblicato a maggio.
Quello dipinto dall'Ocse e' un quadro a tinte fosche anche per
il nostro Paese, con una stima sul Pil pari a zero nel 2019
(invariata rispetto a maggio) e dello 0,4% nel 2020 (-0,2 punti
sulle precedenti previsioni).
Tra meno di dieci giorni, il 27 settembre, il governo deve
indicare il nuovo quadro macroeconomico, con la nota di
aggiornamento al Def. Anche in vista del negoziato con
Bruxelles, l'esecutivo giallorosso dovra' indicare la crescita e
il deficit previsti per il 2019 e il 2020 a legislazione
vigente. A questo punto, visto anche il rallentamento
dell'attivita' industriale confermata ieri dall'Istat, la
questione non e' tanto di sapere se la revisione sara' al ribasso
ma piuttosto quantificarla. Insomma le stime non sono ancora
definite ma l'Italia appare comunque imbrigliata in una decisa
stagnazione economica.
"Le prospettive economiche mondiali continuano ad oscurarsi",
ha avvertito la capoeconomista dell'Ocse, Laurence Boone, nel
corso della conferenza stampa di presentazione a Parigi,
citando, tra l'altro, l'impasse dei negoziati commerciali tra
Cina e Stati Uniti, la minaccia di un 'no deal' sulla Brexit che
potrebbe portare la Gran Bretagna alla recessione gia' nel 2020
con ripercussioni su tutta Europa, o anche l'acuirsi delle
tensioni tra Giappone e Sudcorea. Venti protezionistici che
cominciano ormai ad avere effetti nel tempo e rallentano gli
scambi commerciali ad "un livello eccezionalmente debole",
avverte l'Ocse.
Per Boone bisogna "porre fine all'impennata dei dazi doganali
e delle sovvenzioni che falsano gli scambi e ripristinare regole
prevedibili per le imprese". Ma la capoeconomista lancia anche
un accorato appello agli Stati affinche' realizzino maggiori
investimenti pubblici per rilanciare l'attivita', come gia'
auspicato dal presidente della Bce, Mario Draghi.
L'Ocse stima a 2.000 miliardi di dollari i bisogni annuali in
investimenti nelle infrastrutture stradali entro il 2030, 600
miliardi per quanto riguarda le Tlc. "Questi investimenti
potrebbero rilanciare la domanda sul breve termine e favorire la
crescita nel lungo temine", spiega Laurence Boone. Anche se in
Paesi come gli Usa, il Giappone, la Francia e l'Italia, dove il
deficit si somma a importanti livelli di debito pubblico, l'Ocse
suggerisce piuttoso "un miglioramento dell'efficacia della
politica fiscale". Alla domanda su un possibile suggerimento da
dare al nuovo governo Conte 2, Boone ha ricordato che "stiamo
entrando in un periodo di manovre di bilancio e di discussioni
con l'Ue. Bisogna contenere le incertezze ed impegnarsi in un
dialogo con la Commissione europea per arrivare alla migliore
soluzione e al miglior bilancio possibile nel quadro del patto
di stabilita'".
"Tutto cio' che puo' accrescere le incertezze - ha avvertito -
aumenta i rischi e tutto quello che placa le incertezze
contribuisce alla crescita". I dati Ocse sono rivisti al ribasso
anche per la zona euro, con una crescita all'1% nel 2019 (-0,1
punti rispetto a maggio) e 1,1% nel 2020 (-0,4 punti rispetto a
maggio). Parlando a margine del Forum per i 15 anni di
Fondimpresa, il presidente di Confindustria, Vicenzo Boccia, ha
detto che i dati giunti oggi da Parigi devono "far riflettere".
"C'e' una crescita mondiale che arretra, occorre una operazione
di realismo nel Paese. E da questo ripartire, reagire e darsi
grandi obiettivi e priorita'".(ANSA).
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19-SET-19 18:02 NNNN
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