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giovedì 19 settembre 2019
"Se avesse voluto ucciderla, l'avrebbe fatto": polemiche per intervista di Vespa a donna vittima di violenza
GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2019 17.15.12
M5s contro Vespa: "grave umiliare donna vittima violenza"
M5s contro Vespa: "grave umiliare donna vittima violenza" A Porta a Porta è stata picchiata una seconda volta Roma, 19 set. (askanews) - "Accade in Italia, nel 2019, che una donna che ha subito violenza ed è stata picchiata fino quasi alla morte dal partner debba subire un'umiliazione del genere da parte di un giornalista del Servizio pubblico sulla principale rete televisiva italiana.Questo è accaduto ieri sera, a Porta a Porta su Rai 1, in un'emittente pubblica". Lo denuncia un post sul blog del MoVimento 5 Stelle "La donna - prosegue il post. si chiama Lucia, lei, una notte di nove anni fa, è stata aggredita e massacrata a pugni e a coltellate da un uomo a viso coperto, il suo ex, che non le ha mai perdonato di essere stato lasciato. Per il giudice si è trattato di tentato omicidio. Ma per il signor Vespa è esagerata: "se avesse voluto ucciderla, l'avrebbe fatto", puntualizza.Io mi occupo di violenza di genere ormai da anni, da avvocato e ora da parlamentare e, di fronte a queste dichiarazioni, rimango basita e le considero estremamente gravi". Nell'ascoltare l'intervista mi sono sentita ferita per come Vespa ha trattato questa donna, per le sue risatine, per il suo continuo minimizzare quella che è una tragedia. Dopo 8 anni di carcere il suo aggressore è uscito di prigione e Lucia è costretta a vivere sotto scorta perché lui abita a 4 km da casa sua. Vorrei abbracciare personalmente Lucia e tutte le donne che sono passate attraverso un'esperienza del genere per dire loro "noi ci siamo, vi crediamo, e sappiamo che avete attraversato l'inferno". "La violenza contro le donne si combatte costruendo una cultura del rispetto, guai a chi, parlando di amore, vi accosta la parola violenza. Le botte non sono amore, sono vigliaccheria, bestialità, efferatezza. D'amore non si muore, care ragazze, ricordatevelo bene, e non permettete a Vespa né a nessun altro di sostenere il contrario", si conclude la denuncia M5s. Tor 20190919T171504Z
GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2019 17.39.17
Rai: M5s sul blog, picchiata e umiliata anche in azienda pubblica =
(AGI) - Roma, 19 set. - "Accade in Italia, nel 2019, che una donna che ha subito violenza ed e' stata picchiata fino quasi alla morte dal partner debba subire un'umiliazione del genere da parte di un giornalista del servizio pubblico sulla principale rete televisiva italiana. Questo e' accaduto ieri sera, a Porta a Porta su Rai 1, in un'emittente pubblica". E' quanto si legge in un post del M5s sul Blog. "La donna si chiama Lucia, lei una notte di nove anni fa, e' stata aggredita e massacrata a pugni e a coltellate da un uomo a viso coperto, il suo ex, che non le ha mai perdonato di essere stato lasciato. Per il giudice si e' trattato di tentato omicidio. Ma per il signor Vespa e' esagerata: 'Se avesse voluto ucciderla, l'avrebbe fatto', puntualizza", riportano i pentastellati, che concludono: "La violenza contro le donne si combatte costruendo una cultura del rispetto, guai a chi, parlando di amore, vi accosta la parola violenza. Le botte non sono amore, sono vigliaccheria, bestialita', efferatezza. D'amore non si muore, care ragazze, ricordatevelo bene, e non permettete a Vespa ne' a nessun altro di sostenere il contrario". (AGI) com/Ser 191739 SET 19 NNNN
GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2019 17.39.29
Rai: Spadoni (M5s), faro' segnalazione Agcom su frase di Vespa =
(AGI) - Roma, 19 set. - "'Se avesse davvero voluto ucciderla, l'avrebbe uccisa, dai...'. Cosi' ha detto Bruno Vespa nella sua trasmissione ad una donna che ha subito una violenza terribile da parte del suo ex che l'ha colpita, massacrata di botte e accoltellata. Per fortuna Lucia e' viva e ci puo' raccontare il terribile gesto di cui e' stata vittima. Vespa, nella sua leggerezza, con questa frase ha sminuito il racconto della donna e lo ha svilito. Su temi cosi' delicati e sulla sofferenza delle persone, tutti coloro che svolgono il difficile compito di informare, devono avere la massima attenzione e delicatezza. Frasi di questo tipo sono aberranti e non devono mai piu' essere pronunciate da chi lavora in un servizio pubblico. Anche la commissione Pari Opportunita' del Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti 'deplora contenuti, toni e linguaggio utilizzati nella trasmissione Porta a Porta'. Inoltre Bruno Vespa e' stato deferito al Consiglio di Disciplina del Lazio per l'intervista. Anche io faro' una personale segnalazione all'Agcom". Lo dice la vicepresidente della Camera, Maria Edera Spadoni (M5s), che aggiunge: "Ancora riecheggiano le frasi della stampa che descrivevano l'assassino di Elisa: 'Un gigante buono incapace di fare del male', 'l'amava, ma lei l'aveva respinto', o ancora 'un raptus per troppo amore'. Frasi che sono, secondo l'Ordine dei giornalisti, 'sbagliate' e vanno ad arricchire il gia' lungo elenco di 'giustificazioni per il colpevole e di nuove coltellate alla vittima'. Si tratta di una narrazione maschilista che cerca di giustificare un omicidio feroce. Dobbiamo stare molto attenti alle frasi che pronunciamo, possono ferire e influenzare il giudizio di chi ci ascolta. Partiamo sempre dalla cultura del rispetto, dalla sensibilita' e dalla cura nell'ascolto di chi ci sta aprendo il proprio cuore, soprattutto in racconti di vissuti cosi' dolorosi. Mi stringo al tuo dolore, Lucia, sappi che non sei sola, il tuo racconto sara' sicuramente servito a tante donne per trovare la forza di reagire e di denunciare. La tua testimonianza e' servita a tutte noi per riflettere ancora una volta su quello schifo che e' la violenza di un uomo su una donna e per mettere in campo tutte quelle azioni possibili per arginare tale problematica", conclude Spadoni. (AGI) com/Ser 191739 SET 19 NNNN
GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2019 17.39.47
Rai: interrogazione Leu, azienda prenda distanze da intervista Vespa =
(AGI) - Roma, 19 set. - "Quanto accaduto nella puntata di Porta a Porta di martedi' 17 settembre 2019 non si deve piu' ripetere. I media, e in particolare il servizio pubblico, devono svolgere un ruolo importante nella battaglia contro la violenza sulle donne, sia nel linguaggio sia nel metodo con cui si sceglie di affrontare l'argomento. Il servizio pubblico, in particolare, non puo' permettere che la violenza di genere venga romanzata e distorta. La Rai adotti tutte le iniziative necessarie per far si' che fatti come quelli accaduti si verifichino piu' e prenda le distanze dall'accaduto con una presa di posizione netta". Lo affermano i capigruppo di Leu di Camera e Senato, Federico Fornaro e Loredana De Petris, componenti della commissione parlamentare di Vigilanza, nell'interrogazione presentata in commissione al Presidente e all'Amministratore delegato Rai. "Non e' accettabile che una donna gia' provata per le violenze subite sia costretta a rispondere alle incalzanti e insinuanti domande di Vespa, che l'ha addirittura definita 'fortunata' perche' viva definendo il suo aggressore 'cosi' follemente innamorato di lei da non volerla dividere con nessuno'. Affermazioni inaccettabili e goffamente sminuenti della gravita' della vicenda. La Rai si dissoci immediatamente", concludono Fornaro e De Petris. (AGI) com/Ser 191739 SET 19 NNNN
GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2019 10.42.55
RAI: CPO FNSI E USIGRAI, 'INTERVISTA VESPA METTE SOTTO ACCUSA VITTIMA' =
ADN0207 7 POL 0 ADN POL NAZ RAI: CPO FNSI E USIGRAI, 'INTERVISTA VESPA METTE SOTTO ACCUSA VITTIMA' = 'A Salini e Cda diciamo che questo episodio assieme a puntata Vita in diretta 12 settembre viola contratto di servizio' Roma, 19 set. (AdnKronos) - "Di fronte ai continui episodi di violenza contro le donne la Rai dovrebbe essere promotrice di cambiamento culturale. E invece dobbiamo assistere all'ennesima intervista che mette sotto accusa la vittima". E' quanto si legge in una nota congiunta delle Commissioni Pari Opportunità della Fnsi e dell'Usigrai. "'Signora, se avesse voluto ucciderla l'avrebbe fatto'. Bruno VESPA lo dice con il sorriso sulle labbra alla donna che gli siede di fronte. La sopravvissuta ad un femminicidio - prosegue la nota - alle botte e alle coltellate e ora costretta a vivere sotto scorta, visto che il suo aggressore, Mauro Fabbri, è fuori del carcere e vive a pochi chilometri da casa sua. È soltanto una delle frasi che hanno infarcito la morbosa intervista condotta dal noto 'artista' della tv pubblica durante la puntata di martedì 17 settembre, nella quale Lucia Panigalli, questo il nome della donna, invece di poter parlare del motivo della sua presenza nello studio televisivo di Porta a Porta, cioè la richiesta di una proposta di legge, ha dovuto rispondere alle incalzanti e insinuanti domande di VESPA". "Non è nuovo VESPA a questo tipo di interviste, che si trasformano in interrogatori alle donne invece che in occasioni per raccontare e approfondire un fenomeno strutturale come quello della violenza. E purtroppo non è nemmeno un caso isolato - scrivono le Cpo di Fnsi e Usigrai - Distorta, senza rispetto per la vittima ci è parsa anche la puntata de 'La vita in diretta' del 12 settembre. Si parlava del femminicidio di Piacenza e le parole usate hanno mostrato una totale lontananza dai temi posti dal manifesto di Venezia: l'amore associato alla violenza, il racconto del solo punto di vista dell'omicida, fatto passare per 'ossessionato', attraverso una lunghissima intervista alla sua consulente 'di parte', alla vigilia della richiesta, da parte dei difensori, della perizia psichiatrica. Non è una pagina d'informazione degna del Servizio Pubblico". "Ci chiediamo come sia possibile, alla luce del ruolo che la Rai svolge al servizio delle cittadine e dei cittadini, che possa venire tollerata una tale, distorta, tossica rappresentazione della violenza contro le donne. Diciamo all'amministratore delegato Fabrizio Salini e al Consiglio di amministrazione che quanto abbiamo visto nelle due puntate citate è in palese violazione non soltanto delle norme deontologiche e del Manifesto di Venezia, ma del contratto di servizio", conclude la nota. (Spe-Orl/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 19-SET-19 10:42 NNNN
GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2019 11.06.53
VIOLENZA DONNE, CPO FNSI E USIGRAI CONTRO INTERVISTA VESPA
9CO999999 4 POL ITA R01 VIOLENZA DONNE, CPO FNSI E USIGRAI CONTRO INTERVISTA VESPA (9Colonne) Roma, 19 set - "Non è nuovo VESPA a questo tipo di interviste, che si trasformano in interrogatori alle donne invece che in occasioni per raccontare e approfondire un fenomeno strutturale come quello della violenza". Così, in una nota congiunta, Cpo Fnsi e Cpo Usigrai, stigmatizzano i toni usati dal giornalista nella sua intervista di martedì sera a Lucia Panigalli che, sostengono, "invece di poter parlare del motivo della sua presenza nello studio televisivo di Porta a Porta, cioè la richiesta di una proposta di legge, ha dovuto rispondere alle incalzanti e insinuanti domande di VESPA". "E purtroppo non è nemmeno un caso isolato - prosegue la nota -. Distorta, senza rispetto per la vittima ci è parsa anche la puntata de La vita in diretta del 12 settembre. Si parlava del femminicidio di Piacenza e le parole usate hanno mostrato una totale lontananza dai temi posti dal manifesto di Venezia: l'amore associato alla violenza, il racconto del solo punto di vista dell'omicida, fatto passare per 'ossessionato', attraverso una lunghissima intervista alla sua consulente "di parte", alla vigilia della richiesta, da parte dei difensori, della perizia psichiatrica. Non è una pagina d'informazione degna del Servizio Pubblico. Ci chiediamo come sia possibile, alla luce del ruolo che la Rai svolge al servizio delle cittadine e dei cittadini, che possa venire tollerata una tale, distorta, tossica rappresentazione della violenza contro le donne. Diciamo all'Amministratore Delegato Fabrizio Salini e al Consiglio di Amministrazione - conclude la nota - che quanto abbiamo visto nelle due puntate citate è in palese violazione non soltanto delle norme deontologiche e del Manifesto di Venezia, ma del contratto di servizio". (PO / red) 191106 SET 19
GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2019 16.29.55
VIOLENZA DONNE. LEU: RAI PRENDA DISTANZE DA INTERVISTA VESPA
DIR1707 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT VIOLENZA DONNE. LEU: RAI PRENDA DISTANZE DA INTERVISTA VESPA (DIRE) Roma, 19 set. - "Quanto accaduto nella puntata di Porta a Porta di martedi' 17 settembre 2019 non si deve piu' ripetere. I media, e in particolare il servizio pubblico, devono svolgere un ruolo importante nella battaglia contro la violenza sulle donne, sia nel linguaggio sia nel metodo con cui si sceglie di affrontare l'argomento. Il servizio pubblico, in particolare, non puo' permettere che la violenza di genere venga romanzata e distorta. La RAI adotti tutte le iniziative necessarie per far si' che fatti come quelli accaduti si verifichino piu' e prenda le distanze dall'accaduto con una presa di posizione netta". Lo affermano i capigruppo di LeU di Camera e Senato On. Federico Fornaro e Loredana De Petris, componenti della commissione parlamentare di Vigilanza, nell'interrogazione presentata in commissione al Presidente e all'Amministratore delegato Rai. "Non e' accettabile che una donna gia' provata per le violenze subite- proseguono- sia costretta a rispondere alle incalzanti e insinuanti domande di VESPA, che l'ha addirittura definita 'fortunata' perche' viva, definendo il suo aggressore 'cosi' follemente innamorato di lei da non volerla dividere con nessuno'. Affermazioni inaccettabili e goffamente sminuenti della gravita' della vicenda. La Rai si dissoci immediatamente", concludono Fornaro e De Petris. (Com/Sor/ Dire) 16:28 19-09-19 NNNN
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