VENERDÌ 17 GENNAIO 2020 14.02.20
= SCHEDA = Taser: scelta che divide, i 'pro' e i 'contro' (2)=
(AGI) - Roma, 17 gen. - In Italia tra i primi ad avanzare perplessita' era stato il Garante dei detenuti, secondo cui "il beneficio derivante da un minor utilizzo delle armi letali e' controbilanciato da alcuni elementi negativi non trascurabili". Anche nella sua ultima Relazione al Parlamento il Garante ha invitato ad andare avanti con lo "scrupolosita'" e la "cautela" sin qui osservati, spiegando che e' necessario attendere del tempo per valutare in termini documentali le conseguenze dell'introduzione del Taser nella dotazione ordinaria delle forze dell'ordine soprattutto "sull'impiego effettivamente a detrimento del ricorso alle armi letali". La sperimentazione, partita nel 2018, ha riguardato 12 citta' italiane, e' stata prorogata sino a oggi ed ha avuto effetti positivi: il suo uso, secondo quanto raccomandato dal Viminale, "dovra' sempre avvenire nel rispetto delle necessarie cautele per la salute e l'incolumita' pubblica e secondo principi di precauzione condivisi con il ministero della Salute". In particolare, nelle linee guida indicate dal dipartimento della pubblica sicurezza si legge che la distanza consigliata per un tiro efficace va dai tre ai sette metri, che il Taser "va mostrato senza esser impugnato per far desistere il soggetto dalla condotta in atto" e che solo se questo tentativo fallisce, si puo' sparare il colpo, ma considerando "per quanto possibile il contesto dell'intervento e i rischi associati con la caduta della persona" dopo che la stessa e' stata colpita. Attenzione va data anche alla "visibile condizione di vulnerabilita'" del soggetto (ad esempio, una donna incinta) e alle condizioni dell'ambiente intorno, per evitare il rischio di esplosioni o di incendi. Tecnicamente, il Taser - conosciuto anche come dissuasore elettrico - quando viene azionato proietta due piccoli dardi, collegati tramite dei fili elettrici all'arma, che al contatto con il 'bersaglio' producono una scarica a bassa intensita' di corrente provocando una momentanea paralisi dei muscoli. Il rischio piu' immediato e', appunto, che il soggetto colpito cada procurandosi delle lesioni ma secondo il Rapporto del Consiglio Federale Svizzero del 2011 "cio' che preoccupa maggiormente i medici e' che gli impulsi elettrici generati dal dispositivo possano provocare aritmie cardiache che potrebbero portare all'arresto cardiaco". Rischio che sarebbe praticamente inesistente per un soggetto sano e che invece sussisterebbe per chi ha problemi cardiovascolari, e' estremamente agitato o e' sotto effetto di droghe. (AGI) Bas 171401 GEN 20 NNNN
= SCHEDA = Taser: scelta che divide, i 'pro' e i 'contro' (2)=
(AGI) - Roma, 17 gen. - In Italia tra i primi ad avanzare perplessita' era stato il Garante dei detenuti, secondo cui "il beneficio derivante da un minor utilizzo delle armi letali e' controbilanciato da alcuni elementi negativi non trascurabili". Anche nella sua ultima Relazione al Parlamento il Garante ha invitato ad andare avanti con lo "scrupolosita'" e la "cautela" sin qui osservati, spiegando che e' necessario attendere del tempo per valutare in termini documentali le conseguenze dell'introduzione del Taser nella dotazione ordinaria delle forze dell'ordine soprattutto "sull'impiego effettivamente a detrimento del ricorso alle armi letali". La sperimentazione, partita nel 2018, ha riguardato 12 citta' italiane, e' stata prorogata sino a oggi ed ha avuto effetti positivi: il suo uso, secondo quanto raccomandato dal Viminale, "dovra' sempre avvenire nel rispetto delle necessarie cautele per la salute e l'incolumita' pubblica e secondo principi di precauzione condivisi con il ministero della Salute". In particolare, nelle linee guida indicate dal dipartimento della pubblica sicurezza si legge che la distanza consigliata per un tiro efficace va dai tre ai sette metri, che il Taser "va mostrato senza esser impugnato per far desistere il soggetto dalla condotta in atto" e che solo se questo tentativo fallisce, si puo' sparare il colpo, ma considerando "per quanto possibile il contesto dell'intervento e i rischi associati con la caduta della persona" dopo che la stessa e' stata colpita. Attenzione va data anche alla "visibile condizione di vulnerabilita'" del soggetto (ad esempio, una donna incinta) e alle condizioni dell'ambiente intorno, per evitare il rischio di esplosioni o di incendi. Tecnicamente, il Taser - conosciuto anche come dissuasore elettrico - quando viene azionato proietta due piccoli dardi, collegati tramite dei fili elettrici all'arma, che al contatto con il 'bersaglio' producono una scarica a bassa intensita' di corrente provocando una momentanea paralisi dei muscoli. Il rischio piu' immediato e', appunto, che il soggetto colpito cada procurandosi delle lesioni ma secondo il Rapporto del Consiglio Federale Svizzero del 2011 "cio' che preoccupa maggiormente i medici e' che gli impulsi elettrici generati dal dispositivo possano provocare aritmie cardiache che potrebbero portare all'arresto cardiaco". Rischio che sarebbe praticamente inesistente per un soggetto sano e che invece sussisterebbe per chi ha problemi cardiovascolari, e' estremamente agitato o e' sotto effetto di droghe. (AGI) Bas 171401 GEN 20 NNNN
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