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mercoledì 29 aprile 2020

Non so chi l'abbia scritta, o se è vera. Ma mi piace. RIFLESSIONE. "Un Uomo dello Stato ucciso'.

Non so chi l'abbia scritta, o se è vera. Ma mi piace. RIFLESSIONE. 
"Un Uomo dello Stato ucciso'.

Da oltre 20 anni, smessa la divisa da Carabiniere, ho indossato la toga. La mia attività e' sempre stata concentrata su Napoli. Ho avuto l'onore di conoscere prima gli agenti che lavorano per strada e poi i loro vertici. Quelli che alla fine raccolgono i grandi meriti. Ma gli Uomini di strada sono altra cosa. I poliziotti, i carabinieri, i finanzieri sono altro. Sono quelli che perdono le notti lontano dalle famiglie. Quelli che non riescono ad arrivare in tempo per il compleanno della moglie e dei figli. Sono quelli che trascorrono ore con le cuffie ad intercettare. Sono quelli sempre in allerta. Anche quando stanno a casa. Sono quelli che mentre stanno smontando dal servizio ritornano indietro. Sono quelli che sognavano la divisa. Sono quelli che originari del Sud cercano di riscattarne l'onore. Sono quelli che quando sei in pericolo ti tendono la mano. Sono quelli che se vedono un poverino che non può fare la spesa gliela fanno. Sono quelli che portano la pensione agli anziani. Sono quelli che ti telefonano quando fermano tuo figlio ubriaco e tu li odi. Sono quelli che quando arrestano non provano piacere ma semplice soddisfazione. Sono quelli con i quali spesse volte sono andato a cena. E che prendendoci in giro li sfottevo per le assoluzioni che ottenevo. Son quelli accusati ingiustamente da un pentito. Sono quelli che hanno voglia di raccontarsi. Sono quelli che mi hanno battuto molte volte nei processi. Sono quelli che mi hanno chiesto un consiglio familiare. Professionale. Sono quelli che si ricordano del mio onomastico e compleanno. Sono quelli con cui condivido il caffè al bar Zeus di Secondigliano. Sono quelli che si mantengono in forma per inseguire gli spacciatori. Sono quelli che ho visto piangere per la morte di un collega. Sono quelli tristi dopo aver ucciso un delinquente. Sono quelli che ho difeso innanzi ai Tribunali. Che hanno subito l'onta del processo. Il processo alla divisa. Ebbene. Ho sempre trovato difronte a me Uomini. Un giorno un poliziotto fu accusato. Era uno dei più tosti. Dei più professionali. Al mio studio venne un camorrista. "Avvocato, disse, questo poliziotto mi ha sempre schiattato, ma è stato onesto. Se vuole posso testimoniare in suo favore. Lo hanno calunniato" Ecco. Quando l'Uomo e la Divisa si guadagnano il rispetto anche gli avversari si levano il cappello.
E quando muore un servitore, non bastano elogi, corone ed encomi. Lo Stato deve alzarsi e levarsi il cappello. Perche in quel momento non è morto un Uomo. Ma tutti noi."

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