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giovedì 4 giugno 2020

In ginocchio per ricordare George Floyd, Papa ringrazia vescovo


GIOVEDÌ 04 GIUGNO 2020 10.41.23

In ginocchio per ricordare George Floyd, Papa ringrazia vescovo

In ginocchio per ricordare George Floyd, Papa ringrazia vescovo La telefonata di Bergoglio a monsignor Seitz di El Paso Città del Vaticano, 4 giu. (askanews) - Papa Francesco ha ringraziato al telefono il vescovo statunitense Mark Seitz che ha organizzato un momento di preghiera in ginocchio per ricordare George Floyd, l'uomo afroamericano ucciso per soffocamento da un poliziotto che gli ha tenuto il ginocchio sul collo a Minneapolis. Il momento di preghiera silenziosa che il vescovo ha presieduto al Memorial Park di El Paso, e al quale hanno 8 minuti e 46 secondi, lo stesso tempo che il poliziotto ha tenuto il proprio ginocchio sul collo di George Floyd. Vicino al luogo della preghiera, domenica la polizia aveva sgombrato una manifestazione pacifica con i lacrimogeni. Il vescovo di El Paso ha poi ricevuto, di ritorno da una messa, la telefonata del Papa. "E' durata due o tre minuti. E mi ha detto che voleva congratularsi con me", ha riferito monsignor Seitz al giornale locale El Paso Matters. "Ho detto al Papa che considero molto importante in questo momento mostrare solidarietà con coloro che stanno soffrendo", ha detto ancora il vescovo. "Lui mi ha detto che quando celebriamo messa siamo uniti. Preghiamo insieme, lui dove si trova e io alla frontiera. Queste sono state le sue parole: 'Y usted en la frontera'". El Paso si trova in Texas, al confine con il Messico. Quando il Papa visitò il Messico, celebrò messa per i migranti sudamericani che tentano di entrare negli Stati Uniti al confine nella turbolenta città di Ciudad Juarez. Il vescovo Seitz è tra i più vocali critici del maltrattamento dei migranti negli Stati Uniti e del razzismo. "Sento - ha detto il vescovo - che il Santo Padre ha indicato una via per noi in qualità di leader sulla frontiera E in qualche modo ci offre una copertura. E' sempre difficile parlare di questioni controverse. E noi vescovi tendiamo sempre a evitare questioni che possono sembrare politiche. Ma il Santo Padre ci ha mostrato che questo timore non ci deve impedire di portare i valori del Vangelo nelle questioni che stano causando molta sofferenza nel paese e di portarli tra i poveri". Ska 20200604T104117Z  

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