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giovedì 11 aprile 2024

Mentire o rimuovere per professione (1933-Gramsci) ( a cura di Enrico Corti)

 


Mentire o rimuovere per professione (1933-Gramsci) 

Nel pregiudiziale atlantismo che contrassegna la pochezza analitica culturale del giornalismo italiano, (ivi compreso conduttrici e conduttori di programmi meno banali), sembra distinguersi una parte meno rozza forse rappresentata per esempio da Bianca Berlinguer, Beppi Cucciari, Corrado Formigli, Federica Sciarelli, Giovanni Floris, Lilli Gruber, Riccardo Iacona, Serena Bortone, Sigfrido Ranucci e pochi altri (ometto di citare Massimo Gramellini per la sua meritata definizione di cerchiobottista opportunista).

         Però anche la maggioranza di questo gruppo appare vittima della sindrome conflittualista quale “la “fatua polemica è bella perché paga in audience“; tutto a discapito “dal dover far ben comprendere agli utenti“.

Si veda il tema del “campo largo per la sinistra“; un conduttore professionalmente intelligente perché realmente indipendente, dovrebbe condurre un dibattito almeno teoricamente costruttivo nell’interesse più dei cittadini che della sinistra; i dibattiti sono stati invece tutti impostati sul rimarcare le polemiche personale tra Elly Schlein e Giuseppe Conte (che non difendo pregiudizialmente in virtù dal non essere iscritto ai poro partiti); come a dire che secondo i conduttori agli italiani non interesse comprendere in quanto i connazionali sarebbero più portati alla faziosa tifoseria che al capire.

Pur sapendo che è il voto proporzionale delle prossime elezioni europee quel che porta i due a smarcarsi, la Gruber ha ripetuto più volte la domanda; chi ha ragione tra la Schlein e Conte? Pura stupidità al cubo; perché inconsciamente pro Destra.

Più evidente è stata la confusione creata in merito al tema delle corruzioni; l’Agenzia Trasparency annota che in Italia in generale la corruzione tocca quota 56%; negli appalti pubblici è del 74%; nel 2022 su 180 paesi ’Italia era giù al 42° posto nella classifica dei paesi meno corrotti; dal 2022 sono presenti in Parlamento 40 “onorevoli“ tra indagati o condannati, 29 sono della Destra; 5 della Sinistra e 4 del Centro.

Nei Consigli Regionali e Comunali, i rappresentati di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega indagati o condannati sono così tanti, che nessuna agenzia riesce a tenerne il conto, ma ai conduttori poco hanno interessato questi dati, probabilmente perché li ignoravano; per loro è valso il principio che 100 è uguale a 1.

Accettando pure il termine del principio, inteso coma questione nazionale di qualità che prescinde dalle diverse quantità; perché allora è stato così difficile fare la domanda “qual è la causa del problema?“

Non l’hanno fatta perché terrorizzati da possibili giuste risposte chiamanti in causa il sistema dottrinale Monroe del mercato libero dominante anche in Italia; libero per i guadagni dei produttori; prigioniero in un carcere a cielo aperto per i lavoratori-consumatori. Qual è quel giornalista disposto a riconoscere, contro il pensiero dell’editore, che il sistema si è affermato sviluppando l’indifferenza e l’egoismo, disvalori contrabbandati sotto la bandiera del liberalismo; quello finanziario-economico; contro le libertà di pensiero e di diritto alla vita per tutti.   

Enrico Corti

11 aprile 2024

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