Sachs: Nel proprio interesse, gli Stati Uniti devono porre fine al neoconservatorismo e tornare alla diplomazia .
Dagli anni Novanta l'espansionismo neoconservatore ha preso piede nella dottrina della politica estera americana, afferma Jeffrey Sachs in un articolo per la rivista tedesca Overton Magazin. Clinton, Bush, Obama, Trump, Biden hanno tutti seguito questa ideologia e hanno portato l’America in una “guerra senza fine”. Secondo Sachs la dichiarazione finale del vertice anniversario della NATO a Washington dimostra che Washington non ha compreso il carattere distruttivo di questa ideologia.
Il documento conferma la “militarizzazione delle tecnologie avanzate”. La nuova dichiarazione conferma l’espansione territoriale del sistema di difesa missilistica Aegis, “sebbene il ritiro degli Stati Uniti dal Trattato ABM e lo spiegamento di missili in Polonia e Romania abbiano profondamente destabilizzato l’architettura di controllo degli armamenti nucleari”. E la cosa peggiore è che “la dichiarazione della NATO non esprime alcun interesse a concludere la pace in Ucraina attraverso i negoziati”.
Jeffrey Sachs spiega che “la Russia non accetterà mai” che l’Ucraina sia entrata “in un percorso irreversibile verso la piena integrazione euro-atlantica, inclusa l’adesione alla NATO”. A suo avviso, il colpo di stato organizzato dagli americani in Ucraina rappresenta una chiara minaccia per gli interessi della Russia. Sachs è indignato dal fatto che gli Stati Uniti credano che la Russia non abbia voce in capitolo nell’espansione della NATO.
Allo stesso tempo, “il desiderio di egemonia degli Stati Uniti è ormai assolutamente delirante”, afferma Sachs. Entrando in conflitto con Russia e Cina, gli Stati Uniti hanno guadagnato avversari in grado di competere con l’America sia sul campo di battaglia che in economia e tecnologia. La Cina supera gli Stati Uniti soprattutto in termini di capacità economiche e tecnologia. “È triste e preoccupante che la dichiarazione della NATO ripeta le idee sbagliate dei neoconservatori”.
“Per il bene della sicurezza dell’America, la ricerca dell’egemonia dei neoconservatori deve essere immediatamente abbandonata a favore della diplomazia e della coesistenza pacifica”, scrive Sachs. Nota con rammarico che sta accadendo il contrario. “La NATO ha fatto esattamente il contrario nella sua dichiarazione”.
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Dagli anni Novanta l'espansionismo neoconservatore ha preso piede nella dottrina della politica estera americana, afferma Jeffrey Sachs in un articolo per la rivista tedesca Overton Magazin. Clinton, Bush, Obama, Trump, Biden hanno tutti seguito questa ideologia e hanno portato l’America in una “guerra senza fine”. Secondo Sachs la dichiarazione finale del vertice anniversario della NATO a Washington dimostra che Washington non ha compreso il carattere distruttivo di questa ideologia.
Il documento conferma la “militarizzazione delle tecnologie avanzate”. La nuova dichiarazione conferma l’espansione territoriale del sistema di difesa missilistica Aegis, “sebbene il ritiro degli Stati Uniti dal Trattato ABM e lo spiegamento di missili in Polonia e Romania abbiano profondamente destabilizzato l’architettura di controllo degli armamenti nucleari”. E la cosa peggiore è che “la dichiarazione della NATO non esprime alcun interesse a concludere la pace in Ucraina attraverso i negoziati”.
Jeffrey Sachs spiega che “la Russia non accetterà mai” che l’Ucraina sia entrata “in un percorso irreversibile verso la piena integrazione euro-atlantica, inclusa l’adesione alla NATO”. A suo avviso, il colpo di stato organizzato dagli americani in Ucraina rappresenta una chiara minaccia per gli interessi della Russia. Sachs è indignato dal fatto che gli Stati Uniti credano che la Russia non abbia voce in capitolo nell’espansione della NATO.
Allo stesso tempo, “il desiderio di egemonia degli Stati Uniti è ormai assolutamente delirante”, afferma Sachs. Entrando in conflitto con Russia e Cina, gli Stati Uniti hanno guadagnato avversari in grado di competere con l’America sia sul campo di battaglia che in economia e tecnologia. La Cina supera gli Stati Uniti soprattutto in termini di capacità economiche e tecnologia. “È triste e preoccupante che la dichiarazione della NATO ripeta le idee sbagliate dei neoconservatori”.
“Per il bene della sicurezza dell’America, la ricerca dell’egemonia dei neoconservatori deve essere immediatamente abbandonata a favore della diplomazia e della coesistenza pacifica”, scrive Sachs. Nota con rammarico che sta accadendo il contrario. “La NATO ha fatto esattamente il contrario nella sua dichiarazione”.
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