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sabato 3 settembre 2011
Ministero dell'interno Circ. 22-7-2011 n. 300/A/6262/11/111/20/3 Indirizzi interpretativi relativi alla disciplina in materia sociale di cui al Reg. (CE) n. 561/2006. Decisione della Commissione Europea 2011(C) 3579 del 7 giugno 2011. Direttive per l'uniforme applicazione delle sanzioni di cui all'art. 174, C.d.S. Emanata congiuntamente dal Ministero dell’interno, Dipartimento della pubblica sicurezza, Direzione centrale per la polizia stradale, ferroviaria, delle comunicazioni e per i reparti speciali della polizia di Stato e dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti che l’ha pubblicata con il numero di protocollo 17598.
Circ. 22 luglio 2011, n. 300/A/6262/11/111/20/3 (1).
Indirizzi interpretativi relativi alla disciplina in materia sociale di cui al Reg. (CE) n. 561/2006. Decisione della Commissione Europea 2011(C) 3579 del 7 giugno 2011. Direttive per l'uniforme applicazione delle sanzioni di cui all'art. 174, C.d.S.
(1) Emanata congiuntamente dal Ministero dell’interno, Dipartimento della pubblica sicurezza, Direzione centrale per la polizia stradale, ferroviaria, delle comunicazioni e per i reparti speciali della polizia di Stato e dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti che l’ha pubblicata con il numero di protocollo 17598.
Alle
Questure della repubblica
Loro sedi
Ai
Compartimenti della polizia stradale
Loro sedi
Alle
Zone polizia di frontiera
Loro sedi
Ai
Compartimenti della polizia ferroviaria
Loro sedi
Ai
Compartimenti della polizia postale e delle comunicazioni
Loro sedi
Alle
Direzioni generali territoriali del dipartimento per i trasporti, la navigazione ed i sistemi informativi e statistici
Loro sedi
e, p.c.:
Alle
Prefetture - Uffici territoriali del Governo
Loro sedi
Ai
Commissariati di governo per le province autonome Trento - Bolzano
Alla
Presidenza della regione autonoma della Valle d'Aosta
Aosta
Al
Ministero della giustizia
Dipartimento per l'amministrazione penitenziaria
Roma
Al
Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali
Corpo forestale dello Stato
Roma
Al
Comando generale dell'arma dei carabinieri
Roma
Al
Comando generale della guardia di finanza
Roma
Al
Centro addestramento della polizia di Stato
Cesena
Nel periodo di applicazione delle nuove disposizioni dell'art. 174 C.d.S., come modificato dalla L. n. 120/2010, sono state rappresentate numerose problematiche interpretative che interessano in modo rilevante l'azione degli organi di controllo.
Alcune di queste problematiche, peraltro, riguardano in modo diretto l'interpretazione delle disposizioni del Reg. (CE) n. 561/2006, dalla cui violazione dipende l'applicazione delle sanzioni del richiamato art. 174, C.d.S. e sulle quali si è pronunciata più volte anche la Commissione Europea attraverso decisioni e note di orientamento per gli Stati membri.
Al fine di un'applicazione chiara ed uniforme delle disposizioni di cui al Reg. (CE) n. 561/2006, anche in conformità agli indirizzi e alle decisioni della Commissione Europea, è opportuno assicurare un'interpretazione armonizzata delle norme che garantisca una coerenza di approccio tra le autorità incaricate dei controlli.
Con la presente circolare, perciò, vengono forniti chiarimenti ed impartite direttive di coordinamento, ai sensi dell'art. 11, comma 3, C.d.S., per rendere uniforme l'interpretazione delle seguenti disposizioni in materia di periodi di guida e di riposo dei conducenti professionali tenuti al rispetto del citato Reg. (CE) n. 561/2006.
1. Calcolo della durata minima del periodo di riposo giornaliero
Le disposizioni dell'articolo 8, paragrafo 2), del Reg. (CE) n. 561/2006 stabiliscono che i conducenti devono aver effettuato un nuovo periodo di riposo giornaliero nell'arco di 24 ore dal termine del precedente periodo di riposo giornaliero o settimanale.
La durata minima del periodo di riposo giornaliero è definita, sia pure nelle differenti opzioni possibili, dall'art. 4, lettera g), del Reg. (CE) n. 561/2006 e deve essere osservata dal conducente pena l'applicazione delle sanzioni di cui all'art. 174, commi 4, 5 o 6, C.d.S.
Secondo le richiamate disposizioni, un riposo avente durata inferiore a quello regolamentare si considera come non effettuato e quindi i periodi di guida che lo precedono e che lo seguono, non essendo intervallati da un riposo, sì considerano facenti parte di un unico periodo di guida, con il possibile superamento del limite consentito e la conseguente sanzione di cui all'art. 174 C.d.S, commi 4, 5 o 6 che, naturalmente, concorre con quella sopra richiamata per la durata inferiore del riposo giornaliero.
Con la Decisione del 7 giugno 2011 (all. 1) la Commissione UE ha, tuttavia, raccomandato di applicare la richiamata sanzione solo quando quell'intervallo è minore di 7 ore, ferma restando comunque l'infrazione di omesso riposo.
Sulla base di tale decisione, perciò, gli organi preposti al controllo, applicheranno la sola sanzione per la violazione della durata del riposo quando il conducente, tra un periodo di guida e l'altro ha frapposto un periodo di riposo di almeno 7 ore. Naturalmente, conformemente alle disposizioni dell'art. 174, comma 11, il conducente oggetto della sanzione di cui sopra non potrà riprendere il viaggio prima di aver completato il periodo di riposo giornaliero richiesto.
2. Modalità di calcolo delle interruzioni in caso di guida con frequenti soste
I dispositivi di controllo digitali di cui all'allegato IB del Reg. (CEE) n. 3821/85, registrano attività di guida brevissime, anche di pochi secondi, come se avessero la durata di 1 minuto.
Allo scopo di evitare che tali registrazioni incidano negativamente sulla durata massima dell'attività di guida del conducente, nel caso di frequenti soste o ripetute operazioni di carico e scarico con veicoli dotati di dispositivo digitale, la Commissione Europea, con la nota di orientamento n. 4 (all. 2) concede una tolleranza nel calcolo, a favore del conducente.
La tolleranza in questione può essere applicata sottraendo un minuto per ciascun periodo di guida continuato, dopo una sosta, per un massimo di 15 minuti su un periodo di guida di quattro ore e mezza.
Si precisa che la stessa può essere concessa solo ed esclusivamente ai periodi di guida e non alle interruzioni o ai riposi giornalieri rispettivamente prescritti dagli articoli 7 e 8 del Reg. (CE) n. 561/2006 e sempre che si abbia la prova delle frequenti soste effettuate.
Con la modifica della voce 042 dell'all. IB del Reg. (CEE) n. 3821/85, prevista dal Reg. (CE) n. 1266/2009 in vigore dal 1° ottobre 2011, l'intero minuto sarà considerato come l'attività di maggiore durata verificatasi entro quel minuto e pertanto la predetta tolleranza non troverà più applicazione per i tachigrafi omologati dopo detta data.
3. Spostamenti del veicolo durante l'interruzione o il riposo giornaliero
Con la nota di orientamento 3 (all. 3), la Commissione europea ha indicato l'approccio da seguire qualora vi fosse la necessità di interrompere la pausa, o il riposo giornaliero o settimanale, disponendo che, se circostanze straordinarie, ragioni di oggettiva emergenza ovvero un ordine specifico da parte di un organo di polizia o di un'altra autorità impongono di spostare il veicolo, il conducente può, in linea di principio, interrompere il riposo, senza incorrere nella relativa sanzione.
La nota della Commissione fa riferimento anche a circostanze straordinarie, per cui si ritiene che se il conducente deve interrompere la pausa o il riposo per alcuni minuti, ad es. per spostare il veicolo al fine anticipare le operazioni di carico/scarico della merce, per sopravvenute ed improcrastinabili esigenze organizzative del terminal (che ha necessità di liberare urgentemente l'area destinata al carico/scarico e non dispone di propri autisti da destinare a tale attività), oppure per fare defluire il traffico in un'area di parcheggio su disposizione dell'organo di Polizia Stradale, tale interruzione non può essere considerata un'infrazione.
In tali casi, il conducente dovrà indicare a mano, sul foglio di registrazione del dispositivo analogico, ovvero sul tabulato del dispositivo digitale, il motivo che ha determinato l'interruzione della pausa o del riposo (giornaliero o settimanale) prima di intraprendere il viaggio, avendo altresì cura di far vistare tale annotazione manuale dall'organo di polizia o dall'autorità che ha eventualmente disposto lo spostamento del veicolo (ad esempio, l'ente che gestisce il terminal).
Qualora ciò non sia possibile il conducente dovrà in ogni caso integrare detta annotazione manuale con i necessari dati identificativi dell'organo di polizia o dell'autorità che ha autorizzato lo spostamento del veicolo, allo scopo di consentire ogni eventuale riscontro sulla veridicità dei fatti indicati.
Si evidenzia, infine, come la nota orientativa comunitaria prenda in considerazione un'interruzione della pausa o del riposo solamente «per alcuni minuti», che deve essere giustificata dal verificarsi di un evento straordinario ed eccezionale e non, viceversa, per istituire una prassi illegittima finalizzata a limitare i periodi di riposo prescritti in modo tassativo dalla normativa comunitaria.
L'inosservanza è riconducibile alla violazione prevista dai pertinenti commi dell'art. 174, C.d.S.
4. Obbligo di registrazione del riposo giornaliero
L'art. 15, paragrafo 2, del Reg. (CEE) n. 3821/85, prescrive che «Quando i conducenti si allontanano dal veicolo e non sono pertanto in grado di utilizzare l'apparecchio di controllo montato sul veicolo stesso, i periodi di tempi di cui al paragrafo 3, secondo trattino, lettere b), c) e d), devono:
a) se il veicolo è munito di apparecchio di controllo conforme all'allegato I (dispositivo analogico), essere inseriti sul foglio di registrazione a mano o mediante registrazione automatica o in altro modo, in maniera leggibile ed evitando l'insudiciamento del foglio; oppure
b) se il veicolo è munito di apparecchio di controllo in conformità dell'allegato IB (dispositivo digitale), essere inseriti sulla carta del conducente grazie al dispositivo di inserimento dati manuale dell'apparecchio di controllo».
Dalla lettura della norma si evince, pertanto, che i periodi di riposo giornaliero [1] vanno registrati o inseriti manualmente sotto il simbolo (lettino), anche quando il conducente si allontana dal veicolo portando con sé il foglio di registrazione o la carta tachigrafica.
L'inosservanza comporta la violazione di cui all'art. 19 della L. 13 novembre 1978, n. 727, ovvero dell'art. 174 del C.d.S. solo se si accerta, con diverso metodo e mediante altri elementi probatori, il mancato rispetto del periodo dì riposo giornaliero in argomento.
[1] Di cui all'art. 15, paragrafo 3, secondo trattino, lettera d) del Reg. (CEE) n. 3821/85.
5. Campo di applicazione del Reg. (CE) n. 561/2006 per determinati veicoli e trasporti stradali
L'art. 3, par. 1, lett. h), del Reg. (CE) n. 561/2006, esclude dal suo campo di applicazione i trasporti stradali effettuati con «veicoli o combinazioni di veicoli, di massa massima ammissibile non superiore a 7,5 tonnellate, adibiti al trasporto non commerciale di merci».
Si ha pertanto che, se l'espletamento dell'attività di trasporto di cose viene effettuata con un complesso veicolare di massa complessiva fino a 7,5 tonnellate e la stessa avvenga a fini non commerciali, non vige l'obbligo di utilizzo del cronotachigrafo.
Ove invece il trasporto di merce sia riconducibile a un'attività espletata a fini commerciali, il veicolo dovrà utilizzare il dispositivo cronotachigrafo in conformità alle disposizioni del Reg. (CE) n. 561/2006.
Dagli articoli 2, par. 1 lettera a), e 3, par. 1, lett. f), del Reg. (CE) n. 561/2006, si ricava che sono, altresì, esclusi dal campo di applicazione del citato Regolamento gli autoveicoli immatricolati per uso speciale [2], in quanto non adibiti espressamente al trasporto merci [3].
I veicoli utilizzati nell'attività di spurgo dei pozzi neri, per i quali in diverse occasioni si è posto il dubbio se siano da ritenere esentati o meno, non rientrano nell'ambito di applicazione del Reg. (CE) n. 561/2006, sia se immatricolati come autoveicoli ad uso speciale, a norma degli articoli prima citati (articolo 2, comma 1 lettera a), e articolo 3, comma 1, lett. f), del Reg. (CE) n. 561/2006) sia se immatricolati come autoveicoli per trasporti specifici, a norma del D.M. 20 giugno 2007, in relazione all'articolo 13, paragrafo 1, lettera h), del Reg. (CE) n. 561/2006. In questa seconda ipotesi l'esenzione è però limitata al territorio nazionale.
Analogamente, il citato decreto ministeriale esenta i veicoli impiegati nell'ambito dei servizi di nettezza urbana, ossia quei veicoli adibiti alla raccolta dei rifiuti, prelevati dal produttore o dalla pubblica via per essere trasportarti al primo centro di raccolta utile, anche se fuori dal territorio comunale in cui avviene la raccolta e se circolanti a vuoto. Non sono, invece, compresi nell'esenzione i veicoli adibiti al trasporto di rifiuti da un centro di raccolta all'altro o da un centro di raccolta ad uno di smaltimento.
[2] Ad esempio i c.d. auto negozi.
[3] Trattandosi di una classificazione nazionale (art. 54, comma 1, lettera g), del C.d.S.) corre l'obbligo di evidenziare che, nell'eventualità di circolazione di tali veicoli all'estero, può verificarsi che sia data una interpretazione diversa rispetto a quella sopra enunciata, in presenza di un differente quadro giuridico per i veicoli in questione.
6. Compilazione del modulo di controllo delle assenze dei conducenti. Soggetti autorizzati a sottoscriverlo
Il conducente che guida un veicolo esente dall'obbligo di cronotachigrafo e conduce sempre lo stesso veicolo, non è tenuto a compilare il modulo prescritto dal D.Lgs. n. 144/2008 al fine di giustificare le assenze o le altre mansioni svolte. Viceversa, se alterna la guida di veicoli esenti con veicoli obbligati al cronotachigrafo, il predetto modulo deve essere compilato per giustificare l'assolvimento di altre mansioni diverse dalla guida, ovvero la conduzione di veicoli esenti e deve essere riferito all'attività effettuata nei 28 giorni precedenti alla giornata in corso di accertamento.
Il modulo in questione, secondo le disposizioni Comunitarie, va compilato per ogni conducente del veicolo e firmato dal legale rappresentante dell'impresa o da altro soggetto dell'impresa autorizzato alla firma. Perciò, l'imprenditore può delegare a sottoscrivere il documento un qualsiasi preposto o rappresentante, purché diverso dallo stesso conducente.
La previsione di cui all'articolo 9, comma 1, del decreto legislativo in parola, secondo cui il modulo deve essere redatto in formato elettronico e stampabile, non esclude la possibilità di utilizzare dei moduli pre-stampati in formato elettronico e parzialmente compilati a mano, soprattutto nelle parti mutabili.
7. Attestazione del riposo settimanale
Il modulo attestante l'assenza del conducente di cui all'art. 12 del D.Lgs. n. 144/2008 non serve a documentare l'effettuazione del riposo settimanale. Nell'ambito dell'attività settimanale del conducente, infatti, il riposo settimanale deve essere oggetto di documentazione attraverso le registrazioni dell'apparecchio di controllo.
Se il conducente guida abitualmente un veicolo munito di cronotachigrafo analogico, la documentazione dell'effettuazione del riposo è, di fatto, fornita dalla circostanza che, per quel periodo, non sono stati utilizzati fogli di registrazione. Perciò, in occasione di controlli stradali, il conducente esibisce solo i fogli di registrazione delle giornate in cui ha lavorato.
Se il veicolo che conduce, invece, è dotato di tachigrafo digitale, al momento in cui riprende servizio dopo un periodo di riposo settimanale, il conducente deve provvedere a confermare che il periodo intercorrente tra l'estrazione della carta tachigrafica ed il successivo reinserimento della stessa è da considerare come periodo di riposo. Tale opzione viene presentata, in genere, in modo automatico al momento dell'inserimento della carta.
8. Consegna dell'attestato per ferie o malattie
L'attestato di cui al D.Lgs. n. 144/2008 deve essere consegnato in copia al conducente affinché lo possa esibire ad ogni controllo di polizia. Quando il conducente riprende l'attività di guida dopo un periodo di assenza in luogo diverso dalla sede dell'azienda da cui dipende e, perciò, senza avere la possibilità di prendere il documento originale compilato dal datore di lavoro, in luogo del modulo in originale, può esibire una copia dello stesso che gli è stata trasmessa in fax o per via telematica.
9. Frazionamento delle interruzioni prescritte dal Reg. (CE) n. 561/2006
L'art. 7, Reg. (CE) n. 561/2006, prescrive che: «Dopo un periodo di guida di quattro ore e mezza, il conducente osserva un'interruzione di almeno 45 minuti consecutivi, a meno che non inizi un periodo di riposo. Questa interruzione può essere sostituita da un'interruzione di almeno 15 minuti, seguita da un'interruzione di almeno 30 minuti: le due interruzioni sono intercalate nel periodo di guida in modo da assicurare l'osservanza delle disposizioni di cui al primo comma».
La sequenza delle interruzioni richiamate nel secondo paragrafo della norma citata è pertanto tassativa e non può essere oggetto di inversione o modificazione.
L'inosservanza è riconducibile alla violazione di cui all'art. 174, comma 8 C.d.S.
A proposito di interruzioni e periodo di guida, è utile ricordare che nella determinazione del «periodo di guida di quattro ore e mezza» di cui al citato articolo 7, al termine del quale deve essere osservata rinterruzione di almeno 45 minuti o nell'ambito del quale devono essere intercalate le due interruzioni di almeno 15 e 30 minuti» deve essere presa in esame la sola attività di guida del veicolo e non anche le altre mansioni [4]. Le attività diverse dalla guida, comprese nella definizione di orario di lavoro di cui al D.Lgs. n. 234/2007, potranno eventualmente essere valutate per il rispetto delle disposizioni di quest'ultimo decreto.
[4] Sono considerate mansioni diverse, ad esempio, l'attività di permanenza sul lavoro per assistere alle operazioni di carico e scarico ovvero di pulizia del veicolo.
10. Campo di applicazione del Reg. (CE) n. 561/2006 per autobus di linea e veicoli adibiti al trasporto scolastico
Il Reg. (CE) n. 561/2006, ai sensi del suo art. 3, lett. a), non si applica ai trasporti stradali effettuati a mezzo di «veicoli adibiti al trasporto di passeggeri in servizio regolare di linea, il cui percorso non supera i 50 chilometri»; pertanto non sussiste l'obbligo dell'inserimento della carta tachigrafica del conducente e di registrare l'attività di guida attraverso il tachigrafo qualora la predetta percorrenza chilometrica non sia superata.
Se invece il servizio di linea ha un percorso superiore a 50 chilometri deve essere utilizzato il predetto dispositivo di registrazione e il conducente deve essere accompagnato dal modulo assenze, prescritto dal D.Lgs. n. 144/2008, relativamente ai giorni in cui ha guidato un veicolo in servizio dì linea con percorso non superiore a 50 chilometri, contrassegnando la voce n. 17: «era alla guida di un veicolo non rientrante nell'ambito d'applicazione del Reg. (CE) n. 561/2006 o dell'accordo AETS».
Nel caso in cui un conducente guidi un veicolo esente dall'obbligo di cronotachigrafo e conduca sempre il medesimo veicolo, non deve compilare il modulo assenze al fine di giustificare le altre mansioni svolte. Viceversa, se alterna la guida di veicoli esenti con veicoli per cui il predetto obbligo sussiste, il modulo assenze deve essere compilato, per giustificare l'assolvimento di altre mansioni diverse dalla guida ovvero la conduzione di veicoli esenti.
In relazione al campo di applicazione del Reg. (CE) n. 561/2006 non vi sono limiti ostativi affinché un autobus, munito di cronotachigrafo non funzionante, sia impiegato in servizio regolare di linea con un percorso non superiore a 50 chilometri.
Al riguardo giova chiarire che per «servizio regolare di linea con un percorso non superiore a 50 chilometri» deve intendersi la corsa effettuata per una destinazione predeterminata su un itinerario, risultante dal titolo autorizzativo, esteso al massimo 50 chilometri, ancorché ripetuta o effettuata su linee diverse purché singolarmente non superiore a 50 chilometri.
Il D.M. 31 gennaio 1997 (G.U. 27 febbraio 2007, n. 48) nel dettare disposizioni in materia di trasporto scolastico ha previsto (art. 3, comma 3) che gli autobus e minibus o scuolabus adibiti al trasporto scolastico e rispondenti alle norme di cui al D.M. 18 aprile 1997 e successive modificazioni ed integrazioni, devono essere dotati di cronotachigrafo solo se utilizzati su percorsi superiori a 50 chilometri. In altri termini sono esentati i veicoli di cui trattasi che operano entro un raggio di 50 chilometri [5].
[5] Il viaggio di ritorno non va pertanto preso in esame nella determinazione chilometrica del percorso.
11. Decurtazione di punti nel caso di accertamento di più violazioni all'art. 174
Dal 1° gennaio 2008, ai sensi dell'articolo 15, paragrafo 7, del Reg. (CEE) n. 3821/85, nel corso dei controlli su strada, il conducente che guida un veicolo ricadente nel campo di applicazione del Reg. (CE) n. 564/2006 e del Reg. (CEE) n. 3821/85 deve esibire i fogli di registrazione fino a 28 giorni precedenti e/o i dati memorizzati per lo stesso periodo nella carta del conducente e/o nella memoria dell'apparecchio di controllo.
Data l’ampiezza del periodo è possibile riscontrare numerose irregolarità al Reg. (CE) n. 561/2006, relative ai tempi di guida, di riposo e interruzioni, nel corso di una medesima verifica, irregolarità per le quali, ai sensi dell'articolo 174, commi 5, 6, 7 e 8, è prevista la decurtazione di punti.
Al riguardo l'articolo 126-bis, comma 1-bis, del Codice della Strada, prevede che «qualora vengano accertate contemporaneamente più violazioni delle norme di cui al comma 1 possono essere decurtati un massimo di quindici punti. Le disposizioni del presente comma non si applicano nei casi in cui è prevista la sospensione o la revoca della patente».
Il dato letterale della norma induce ad affermare che per applicare il «beneficio» di cui al citato comma (decurtazione massima di 15 punti anche quando le violazioni commesse prevedrebbero un punteggio superiore) si ha riguardo alla contestualità dell'accertamento e non necessariamente al fatto che le violazioni siano state commesse contestualmente.
Pertanto, in tali casi, la decurtazione massima da effettuare è di 15 punti, salvo essere prevista la sanzione accessoria della sospensione o della revoca della patente, e gli operatori su strada devono darne atto nel verbale di contestazione.
12. Durata massima della guida in due settimane consecutive e soglie percentuali
L'art. 6, comma 3 del Reg. (CE) n. 561/2006 stabilisce che i conducenti possono guidare al massimo 90 ore nell'arco di 2 settimane consecutive. La stessa norma impone peraltro che la durata massima di guida in una settimana non sia superiore a 56 ore. Pertanto, il conducente può guidare fino a 56 ore in una settimana a condizione che, sommandovi le ore di guida della settimana precedente, o quelle della settimana successiva, non si superino in nessun caso le 90 ore complessive di guida.
Nella pianificazione dell'attività settimanale di guida dei conducenti, occorre quindi sempre tenere conto sia della guida totalizzata nella settimana precedente sia di quella che potrà essere la guida nella settimana successiva; in pratica, comunque si consideri una settimana di guida, sia che venga associata alla precedente sia che venga correlata alla successiva, non si devono mai superare le 90 ore complessive di guida e, naturalmente, neanche le 56 ore per ogni singola settimana [6].
Sul punto occorre chiarire che la base di calcolo per determinare la soglia di eccedenza percentuale sulla quale parametrare la sanzione di cui all'art. 174, per il superamento del periodo di guida settimanale e bisettimanale è, rispettivamente, 56 ore e 90 ore [7].
Si coglie, infine, l'occasione per ricordare che dal 4 giugno 2010, all'art. 8, Reg. (CE) n. 561/2006, dopo il paragrafo 6 è stato aggiunto il paragrafo 6-bis [8], che deroga alla disposizione di cui al precedente par. 6, in materia di servizi occasionali di trasporti internazionali di passeggeri, ammettendo il rinvio del periodo di riposo settimanale di dodici periodi di 24 ore consecutivi al massimo, a partire dal precedente periodo di riposo settimanale regolare, alle condizioni di cui alle successive lett. a), b), c) e d).
[6] Esempio: 1° settimana 56 ore, 2° settimana 34 ore, 3° settimana 56 ore, 4° settimana 34: sequenza corretta; 1° settimana 34 ore, 2° settimana 56 ore, 3° settimana 56 ore, 4° settimana 34: sequenza non corretta perché tra ta 2° e la 3° settimana si superano le 90 ore.
[7] Si ribadisce quanto già precisato con la tabella allegata alla Circ. 12 agosto 2010, n. 300/A/11310/10/101/3/3/9, che si allega (all. 4).
[8] Vedasi articoli 29 e 30 del Reg. (CE) n. 1073/2009.
13. Notificazione delle violazioni al Reg. (CE) n. 561/2006 accertate dall'esame dei dati scaricati dal tachigrafo digitale
In ordine alla possibilità di notificare al conducente, successivamente al controllo su strada, le violazioni alle norme di cui al Reg. (CE) n. 561/2006 accertate dall'esame dei dati scaricati dal tachigrafo digitale del veicolo, relative ai 28 giorni precedenti al controllo stesso, si comunica che tale ipotesi non è espressamente contemplata tra i casi di contestazione differita dell'articolo 201 del Codice della Strada.
Tuttavia, considerato il notevole lasso di tempo necessario allo scarico e all'esame dei dati, all'eventuale verbalizzazione, spesso non compatibile con gli impegni del conducente e con le esigenze operative della pattuglia, si ritiene possibile la notificazione differita tenuto conto che l'obbligo di contestazione immediata sancito dall'articolo 200, comma 1, del Codice della Stradale, sussiste solo quando è possibile.
Resta inteso che il download dei dati deve essere formalizzato in quanto atto di accertamento, ex articolo 13, L. 24 novembre 1981, n. 689, e che da tale data decorre il termine di 90 giorni per la notificazione al conducente e all'obbligato in solido dell'eventuale verbale di contestazione.
14. Circolazione di veicoli in aree private e computo delle attività diverse dalla guida
La circolazione di veicoli in aree private è sottratta all'ambito di applicazione delle disposizioni del Reg. (CE) n. 561/2006. Perciò, ad esempio, l'attività svolta dal conducente di un veicolo tenuto al rispetto delle predette disposizioni all’interno di un cantiere o di una cava è esclusa dal computo dell'attività di guida giornaliera. Tuttavia, poiché questa attività impegna il conducente in un lavoro che non gli consente di godere liberamente del proprio tempo, la stessa non può comunque essere considerata come riposo giornaliero o settimanale.
Ciò induce a ritenere che l'attività stessa debba essere comunque registrata. Tale registrazione, per i veicoli dotati di cronotachigrafo analogico, può avvenire attraverso annotazioni manuali sul foglio di registrazione in cui sia registrata l’attività come permanenza sul lavoro (simbolo ). Per i veicoli dotati di tachigrafo digitale, invece, l'attività di cui trattasi può essere registrata selezionando sull'apparecchio di controllo l'opzione «out of scope» o equivalente.
Nel computo dei periodi di guida dei conducenti non devono essere ricompresi anche le «altre mansioni» svolte dal conducente che, viceversa, devono essere comprese nel computo generale dell'orario di lavoro per la verifica del rispetto dell'orario di lavoro e delle interruzioni di cui alla Direttiva 2002/15/CE, recepita con il D.Lgs. n. 234/2007.
15. Gabbia di contenimento della cavetteria e relativo sigillo posti sul retro dell'apparecchio di controllo digitale
La problematica riguarda la mancanza, prevalentemente su veicoli immatricolati in paesi comunitari diversi dall'Italia, della gabbia di contenimento della cavetteria e del relativo sigillo, posti sul retro dell'apparecchio di controllo digitale.
In passato si era ritenuto che l'apposizione di sigilli nella parte posteriore fosse obbligatoria solo in Italia e per veicoli italiani, in relazione a quanto previsto dall'articolo 10 del D.L. 6 febbraio 1987, n. 16, convertito in L. 30 marzo 1987, n. 132.
Data la natura regolamentare delle norme europee al riguardo [9] e onde evitare discriminazioni tra gli autotrasportatori di un Paese rispetto a quelli di altri Stati, si ritiene opportuno non contestare violazioni per la mancanza o la non integrità dei sigilli nella gabbia di contenimento della cavetteria posta sulla parte posteriore del cronotachigrafo digitale e comunque laddove non espressamente previsti dalle norme dei Regolamenti comunitari.
[9] Reg. (CE) n. 2135/98 del 24 settembre 1998 e Reg. (CE) n. 1360/2002 del 13 giugno 2002.
16. Corretta documentazione dell'attività di guida riferita ai precedenti 28 giorni in caso di guida «promiscua»
Dal 1° gennaio 2008, ai sensi dell'art. 15, par. 7, del Reg. (CEE) n. 3821/85, come modificato dall'art. 26 del Reg. (CE) n. 561/2006, è previsto che «il conducente, quando guida un veicolo munito di un apparecchio di controllo conforme all'allegato I - cioè un dispositivo analogico -, deve essere in grado di presentare, su richiesta degli addetti ai controlli: i) i fogli di registrazione della giornata in corso e quelli utilizzati dal conducente stesso nei ventotto giorni precedenti, ii) la carta del conducente se è titolare di una siffatta carta, e iii) ogni registrazione manuale e tabulato fatti nella giornata in corso e nei ventotto giorni precedenti (...)».
Quando il conducente guida, invece, un veicolo munito di un apparecchio di controllo conforme all'allegato IB - ossia digitale -, «deve essere in grado dì presentare, su richiesta degli addetti ai controlli: i) la carta di conducente di cui è titolare; ii) ogni registrazione manuale e tabulato fatti nella giornata corso e nei ventotto giorni precedenti, (...), e iii) i fogli di registrazione corrispondenti allo stesso periodo di cui al precedente comma nel caso in cui in tale periodo abbia guidato un veicolo munito di un apparecchio di controllo conforme all'allegato I» -cioè analogico.
Come si può vedere, i tempi di guida, le altre mansioni, le interruzioni e i periodi di riposo del personale viaggiante devono essere documentati mediante la carta del conducente ogni qualvolta questi utilizza un apparecchio di controllo digitale.
Pertanto, in caso di guida «promiscua» nei 28 giorni - ossia conduzione di veicoli con apparecchi analogici e digitale - il conducente in sede di controllo deve esibire:
- i fogli di registrazione (c.d. dischi) dei giorni in cui ha guidato un veicolo dotato del sistema di registrazione analogico;
- la carta del conducente per i giorni in cui ha guidato un veicolo dotato del sistema di registrazione digitale.
Qualora per qualsiasi giustificata ragione (es. attesa del duplicato per furto, smarrimento, deterioramento, ecc.) il conducente non ha con sé la carta del conducente, può produrre le stampe delle attività svolte con veicolo munito di apparecchio di controllo digitale.
Non può essere sanzionato, ai sensi dell'articolo 19 della L. 13 novembre 1978, n. 727, il conducente che esibisce la carta del conducente e non le stampe dell'attività svolta, ancorché l'organo di controllo non sia in grado, per qualsiasi motivo, di leggere la carta esibita.
17. Frequenza del riposo giornaliero e «multipresenza»
Come è noto, il numero di ore nell'arco del quale deve essere effettuato il riposo giornaliero dipende dal numero dei conducenti presenti a bordo del veicolo: entro 24 ore dal termine del precedente periodo di riposo giornaliero o settimanale se alla guida vi è un solo conducente; entro le 30 ore successive quando, invece, sono presenti a bordo più conducenti che si alternano alla guida (c.d. multipresenza).
Per potersi considerare «multipresenza», e quindi disporre di un ambito temporale di riferimento più ampio, occorre che il secondo conducente sia sempre a bordo del veicolo per tutta la durata del viaggio. L'unica limitata deroga a tale obbligo è prevista dall'articolo 4, lettera o), del Reg. (CE) n. 561/2006, che consente di considerare «multipresenza» il caso in cui il secondo conducente non si trovi a bordo del veicolo per la prima ora dall'inizio del viaggio.
Le Prefetture - Uffici Territoriali del Governo sono pregate di voler estendere il contenuto della presente ai Corpi o Servizi di Polizia Municipale e Provinciale.
Il Direttore centrale
Giuffrè
Il Direttore generale
Dr. Enrico Finocchi
Allegato 1
Bruxelles, 7.6.2011 C(2011)3759 definitivo
Decisione di esecuzione della Commissione
del 7 giugno 2011
Relativa al calcolo del periodo di guida giornaliero conformemente al Reg. (CE) n. 561/2006 del Parlamento europeo e delConsiglio
(Testo rilevante ai fini del SEE)
La Commissione europea,
Visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
Visto il regolamento (CE) n. 561/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 marzo 2006, relativo all'armonizzazione di alcune disposizioni in materia sociale nel settore dei trasporti su strada e che modifica i regolamenti del Consiglio (CEE) n. 3821/85 [1] e (CE) n. 2135/98 e abroga il regolamento (CEE) n. 3820/85 del Consiglio, in particolare l'articolo 25, paragrafo 2,
Considerando quanto segue:
(1) Il "periodo di guida giornaliero" è definito alla lettera k) dell'articolo 4 del regolamento (CE) n. 561/2006, come il periodo complessivo di guida tra il termine di un periodo di riposo giornaliero e l'inizio del periodo di riposo giornaliero seguente o tra un periodo di riposo giornaliero e un periodo di riposo settimanale;
(2) il periodo di riposo giornaliero è definito alla lettera g) dell'articolo 4 del regolamento (CE) n. 561/2006, come il periodo giornaliero durante il quale il conducente può disporre liberamente del suo tempo e comprende sia il "periodo di riposo giornaliero regolare" sia il "periodo dì riposo giornaliero ridotto": Il “periodo di riposo giornaliero regolare" è definito come ogni tempo di riposo ininterrotto di almeno 11 ore; in alternativa, il riposo giornaliero regolare può essere preso in due periodi, il primo dei quali deve essere di almeno 3 ore senza interruzione e il secondo di almeno 9 ore senza interruzione. Il "periodo di riposo giornaliero ridotto" è definito come ogni tempo di riposo ininterrotto di almeno 9 ore, ma inferiore a 11 ore;
(3) L'articolo 8 paragrafo 2) del regolamento (CE) n. 561/2006 prevede che i conducenti devono aver effettuato un nuovo periodo di riposo giornaliero nell'arco dì 24 ore dal termine del precedente periodo di riposo giornaliero o settimanale;
(4) Le autorità preposte degli Stati membri applicano norme differenti per il calcolo del periodo di guida giornaliero quando i conducenti non hanno preso i periodi di riposo completi previsti dal regolamento (CE) n. 561/2006;
(5) Queste differenze conducono ad un'applicazione non uniforme del regolamento (CE) n. 561/2006, dato che il mancato rispetto dei periodi di riposo può portare a diverse infrazioni con diversi livelli di gravità in conformità alla direttiva 2006/22/EC del Parlamento europeo e del Consiglio [2], e a seconda dello Stato membro in cui l'infrazione viene accertata. Di conseguenza, le informazioni scambiate tra gli Stati membri riguardo alle infrazioni, vengono condizionate da tale circostanza;
(6) Ciò lascia impregiudicato il fatto che il mancato rispetto delle disposizioni sui periodi di riposo di cui al regolamento (CE) n. 561/2006 deve sempre essere considerato un'infrazione al detto regolamento;
(7) Ai fini di un'applicazione chiara, effettiva, proporzionata e uniforme delle disposizioni di cui al regolamento (CE) n. 561/2006, è opportuno assicurare un'interpretazione armonizzata delle norme e una coerenza di approccio tra le autorità incaricate degli Stati membri e pertanto adottare un approccio raccomandato riguardo al problema in questione;
(8) La presente decisione è conforme all'opinione del comitato di cui all'articolo 18, paragrafo 1, del regolamento (CEE) n. 3821/85 [3],
Ha adottato la presente decisione:
Articolo 1
Fatto salvo l'articolo 4 del regolamento (CE) n. 561/2006, l'approccio raccomandato al solo scopo di calcolare il periodo di guida giornaliero nel caso in cui il conducente non abbia preso i periodi di riposo completi di cui al regolamento (CE) n. 561/2006, è il seguente: il calcolo del tempo di guida giornaliero finisce all'inizio di un periodo di riposo ininterrotto dì almeno sette ore. Il calcolo del tempo di guida giornaliero seguente inizia di conseguenza al termine del suddetto periodo di riposo di almeno sette ore.
Articolo 2
Gli Stati membri sono destinatari della presente decisione.
Fatto a Bruxelles, il 7 giugno 2011
Per la Commissione
Siim Kallas
Il vicepresidente
[1]GU L 102 dell'11.4.2006
[2] GU L 102 dell'11.4.2006.
[3] GU L 370 del 31.12.1985
Allegato 2
Legislazione sociale nel settore del trasporto su strada
Regolamento (CE) n. 561/2006, direttiva 2006/22/CE, Regolamento (CEE) n. 3821/85
Nota di orientamento 4
Questione: registrazione dei periodi dì guida con tachigrafi digitali quando i conducenti effettuano frequenti soste oppure operazioni di carico e scarico.
Articolo: 1 del regolamento (CEE) n. 3821/85 con riferimento al regolamento (CE) n. 1360/2002 (allegato IB)
Approccio da seguire:
Visto che i tachigrafi digitali registrano i dati con maggiore accuratezza di quelli analogici, è possibile che i conducenti che effettuino frequenti soste oppure operazioni di carico e scarico abbiano un numero maggiore di registrazioni di periodi di guida se utilizzano un tachigrafo digitale invece di un modello analogico. Questa situazione, che è temporanea e interessa principalmente le operazioni di trasporto per le consegne locali, durerà soltanto per il periodo transitorio in cui i tachigrafi analogici coesisteranno accanto a quelli digitali.
Per incoraggiare la rapida diffusione del tachigrafo digitale e garantire al tempo stesso ai conducenti equità di trattamento - indipendentemente dallo strumento di registrazione utilizzato - durante il periodo transitorio in questione gli organi nazionali di controllo dovrebbero poter applicare una certa tolleranza ai veicoli che effettuano soste frequenti o viaggi con frequenti operazioni di carico e scarico e che sono dotati di tachigrafo digitale.
Tuttavia, in ogni caso le autorità che controllano l'applicazione della regolamentazione sono tenute ad applicare la discrezione professionale. Inoltre, quando un conducente è al volante ed è impegnato in un'operazione di trasporto disciplinata dalla normativa, è considerato alla guida indipendentemente dalle circostanze in cui si trova (per esempio, in un ingorgo o a un semaforo).
Pertanto:
- gli Stati membri devono comunicare agli agenti incaricati dei controlli che, ai fini del controllo dei dati di un tachigrafo digitale, posso applicare una tolleranza massima di 15 minuti per un periodo di guida di quattro ore e mezza (4,5) per i veicoli che effettuano soste frequenti o viaggi con frequenti operazioni di carico e scarico, a condizione che tali situazione possano essere comprovate. Per esempio, la tolleranza può essere applicata sottraendo un minuto per periodo di guida continuato, fra soste, per un massimo di 15 minuti su un periodo di guida continuato di quattro ore e mezza (4,5);
- nell'applicare il criterio di discrezione, gli agenti incaricati del controllo devono tener conto delle circostanze e utilizzare le prove fomite al momento (come per esempio la prova concreta che il conducente ha effettuato frequenti soste oppure operazioni di carico e scarico), e devono verificare che la loro interpretazione non influisca sulla corretta applicazione della normativa in materia di orari di guida dei conducenti, incidendo così sulla sicurezza stradale;
- gli Stati membri possono utilizzare un software di analisi configurato per integrare un margine di tolleranza nei calcoli dei tempi di guida ma devono essere consci del fatto che in questo modo possono sorgere problemi connessi alla dimostrazione delle prove in una fase successiva. In ogni caso, la tolleranza non può superare la soglia di 15 minuti per blocco di quattro ore e mezza (4,5) di guida;
- la tolleranza non deve discriminare o svantaggiare i conducenti nazionali o internazionali e deve essere presa in considerazione solo per le operazioni in cui il viaggio prevede soste frequenti o multiple.
Allegato 3
Legislazione sociale nel settore del trasporto su strada
Regolamento (CE) n. 561/2006, direttiva 2006/22/CE, Regolamento (CEE) n. 3821/85
Nota di orientamento 3
Questione: ordinare l'interruzione di una pausa o di un riposo giornaliero o settimanale per spostare un veicolo in un terminal, in un parcheggio o in un'area frontaliera.
Articolo: 4, lettere d) e f), del regolamento (CE) n. 561/2006.
Approccio da seguire: di solito, durante un riposo giornaliero o settimanale il conducente dovrebbe poter disporre liberamente del proprio tempo Ubero e quindi non dovrebbe essere obbligato a rimanere nelle vicinanze del proprio veicolo.
In generale, interrompere una pausa, un riposo giornaliero o settimanale resta un'infrazione (tranne quando si applica la "regola della nave traghetto" - articolo 9, paragrafo 1). Tuttavia, in un terminal o in un parcheggio può verificarsi all'improvviso una situazione anormale o un'emergenza che imponga di spostare un veicolo.
Di solito nei terminal è presente un conducente (dipendente del terminal) che, se necessario, sposta i veicoli. In caso contrario e se circostanze straordinarie impongono di spostare il veicolo, il conducente può interrompere il riposo solo su richiesta di un'autorità competente o di un responsabile del terminal autorizzato a ordinare lo spostamento dei veicoli.
In altri luoghi (per es. nei parcheggi, ai valichi di frontiera o in casi di emergenza), qualora ragioni oggettive di emergenza impongano di spostare un veicolo o qualora la polizia o un'altra autorità (per es. i vigili del fuoco, le autorità responsabili della gestione delle strade, le autorità doganali) ordinino di spostare un veicolo, il conducente deve interrompere la pausa o il riposo per alcuni minuti e tale interruzione non può essere considerata un'infrazione.
Se tale necessità si verifica, le autorità responsabili dell'attuazione negli Stati membri devono garantire una certa tolleranza sulla base della valutazione delle singole situazioni.
Questo tipo di interruzione della pausa o del riposo di un conducente deve essere registrato manualmente dal conducente e, se possibile, autenticato dall'autorità competente che ha disposto lo spostamento del veicolo da parte del conducente.
VERIFICA DEL PERIODO DI GUIDA SETTIMANALE E BISETTIMANALE
CALCOLO RISPETTO ALLE 56 ORE SETTIMANALI
CALCOLO RISPETTO ALLE 90 ORE BISETTIMANALI
Percentuale
Eccedenza
Percentuale
Eccedenza
Entro il 10%
Fino a 5 ore e 36 minuti. Pertanto rientra in tale casistica un periodo di guida settimanale fino a 61 ore e 36 minuti.
Fino a 9 ore.
Pertanto rientra in tale casistica un periodo di guida settimanale fino a 99 ore.
Si applica a carattere residuale il comma 4° dell'art. 174 del Nuovo Codice della Strada (che fa generico riferimento al superamento della durata del periodi di guida, che possono essere giornalieri, settimanali o bisettimanali).
Entro il 10%
Si applica a carattere residuale il comma 4° dell'art. 174 C.d.S. (che fa generico riferimento ai periodi di guida, che possono essere giornalieri, settimanali o bisettimanali).
Oltre il 10% ma entro il 20%
Da 5 ore e 37 minuti fino a 11 ore e 12 minuti.
Da 99 ore e 1 minuto fino a 18 ore.
Pertanto rientra in tale casistica un periodo di guida settimanale che risulti compreso tra le 61 ore e 37 minuti e le 67 ore e 12 minuti.
Oltre il 10% ma entro il 20%
Pertanto rientra in tale casistica un periodo di guida settimanale che risulti compreso tra le 99 ore e 1 minuto e le 108 ore.
Oltre il 20%
Oltre 11 ore e 12 minuti.
Oltre 108 ore.
Pertanto rientra in tale casistica un periodo di guida settimanale che risulti superiore a 67 ore e 12 minuti.
Oltre il 20%
Pertanto rientra in tale casistica un periodo di guida settimanale che risulti superiore a 108 ore.
Allegato 4
Circ. 12 agosto 2010, n. 300/A/11310/10/101/3/3/9
Legge 29 luglio 2010, n. 120, recante "Disposizioni in materia di sicurezza stradale". Modifiche al Codice della strada, in vigore dal 13 agosto 2010 (2)
(2) Il testo della circolare 12 agosto 2010, n. 300/A/11310/10/101/3/3/9, emanata dal Ministero dell'interno, è riportato autonomamente.
D.Lgs. 30 aprile 1992, n. 285, art. 174
D.Lgs. 30 aprile 1992, n. 285, art. 11
L. 29 luglio 2010, n. 120, art. 30
Reg. (CE) 15 marzo 2006, n. 561/2006
Reg. (CEE) 20 dicembre 1985, n. 3821/85
Ministero dell'interno Circ. 26-7-2011 n. 300/A/6367/11/111/2/2 Validità delle autorizzazioni al trasporto internazionale di merci per l’anno 2011 rilasciate ai paesi non appartenenti all'Unione Europea. Emanata dal Ministero dell'interno, Dipartimento della pubblica sicurezza, Direzione centrale per la polizia stradale, ferroviaria, delle comunicazioni e per i reparti speciali della polizia di Stato, Servizio polizia stradale.
Circ. 26 luglio 2011, n. 300/A/6367/11/111/2/2 (1).
Validità delle autorizzazioni al trasporto internazionale di merci per l’anno 2011 rilasciate ai paesi non appartenenti all'Unione Europea.
(1) Emanata dal Ministero dell'interno, Dipartimento della pubblica sicurezza, Direzione centrale per la polizia stradale, ferroviaria, delle comunicazioni e per i reparti speciali della polizia di Stato, Servizio polizia stradale.
Ai
Compartimenti della polizia stradale
Loro sedi
Al
Centro addestramento della polizia di Stato
Cesena
Per opportuna conoscenza e norma, si trasmette la Circ. 5 luglio 2011, n. 16122 del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti relativa all'oggetto.
Il Direttore del servizio
Sgalla
Allegato
Circ. 5 luglio 2011, n. 16122
Validità delle autorizzazioni al trasporto internazionale di merci per l’anno 2011 rilasciate ai Paesi non appartenenti all'Unione Europea (2)
(2) Il testo della circolare 5 luglio 2011, n. 16122, emanata dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, è riportato autonomamente.
Circ. 5 luglio 2011, n. 16122
salute: in italia 100 mila fisioterapisti abusivi, al via campagna 'giu' le mani'
SALUTE: IN ITALIA 100 MILA FISIOTERAPISTI ABUSIVI, AL VIA CAMPAGNA 'GIU' LE MANI' =
SETTIMANA DI SENSIBILIZZAZIONE, 4 CONSIGLI PER EVITARE BRUTTE
SORPRESE
Roma, 3 set. - (Adnkronos/Adnkronos Salute) - I fisioterapisti
abusivi in Italia sono 100 mila, il doppio di quelli 'doc'. Un vero
dramma non solo per chi svolge con competenza il proprio lavoro, ma
anche per i pazienti, che finiscono spesso in buona fede nelle mani di
persone incapaci, che possono peggiorare le loro gia' precarie
condizioni di salute. Ecco allora che l'Associazione Italiana
Fisioterapisti (Aifi) ha deciso di promuovere dal 5 al 9 settembre una
campagna nazionale per sensibilizzare i cittadini e informare pazienti
e operatori.
Forte di uno slogan, 'Giu' le mani!', molto chiaro e di una
serie di servizi semplici ma fondamentali, la campagna punta ad
aiutare tutti a riconoscere i professionisti veri, a segnalare
situazioni sospette, e a ottenere informazioni corrette. In occasione
della Giornata mondiale della Fisioterapia - che si svolgera' l'8
settembre - l'Associazione lancia dunque una settimana di
sensibilizzazione e prevenzione contro l'abusivismo, dedicata ai
cittadini.
Al centro della campagna una locandina digitale, un numero verde
800.03.60.77, un indirizzo email (info@aifi.net), un sito internet
(www.aifi.net). E soprattutto quattro consigli d'oro per evitare
brutte sorprese. (segue)
(Mal/Ct/Adnkronos)
03-SET-11 11:43
NNNN
SALUTE: IN ITALIA 100 MILA FISIOTERAPISTI ABUSIVI, AL VIA CAMPAGNA 'GIU' LE MANI' (2) =
(Adnkronos/Adnkronos Salute) - La locandina digitale potra'
essere rilanciata via email e attraverso i social network. Il numero
verde sara' attivo per una settimana tutti i giorni per due ore:
potranno essere chieste tutte le informazioni necessarie per chiarire
ogni dubbio e potersi affidare a operatori qualificati. Inoltre e'
stata predisposta una pagina internet dove sara' possibile scaricare
ogni materiale utile, e un indirizzo email dove ognuno potra' scrivere
le proprie richieste e ottenere risposte veloci. Ecco, infine, i
consigli fondamentali per evitare brutte sorprese:
1) Verificare che il titolo di laurea dell'operatore sia stato
rilasciato dall'universita' italiana e, in caso di titolo estero, che
abbia ottenuto il riconoscimento dal ministero della Salute;
2) Verificare l'iscrizione ad una delle associazioni
rappresentative dei fisioterapisti, definite per decreto ministeriale;
3) Verificare se, durante la visita fisioterapica, e' richiesta
la visione della documentazione clinica esistente;
4) Chiedere infine sempre il rilascio della corrispondente
ricevuta fiscale, in caso di libero professionista.
(Mal/Ct/Adnkronos)
03-SET-11 11:58
NNNN
SCIOPERO CGIL: LANDINI, PARTECIPAZIONE PER RABBIA E DELUSIONE
SCIOPERO CGIL: LANDINI, PARTECIPAZIONE PER RABBIA
E DELUSIONE =
(AGI) - Lanciano (Chieti), 3 set. - Per lo sciopero generale
che la Cgil ha convocato per il prossimo 6 settembre e'
"prevista una straordinaria partecipazione anche per la rabbia
e la delusione avvertita in questo periodo da chi paga sempre e
comunque". Lo ha dichiarato il segretario nazionale della Fiom,
Maurizio Landini, a proposito dello sciopero generale di 8 ore
convocato dalla Cgil per martedi' 6 settembre. "Lo sciopero
generale e' utile e necessario, tanto piu' se questo Governo
arrivera' a mettere la fiducia sulla manovra finanziaria - ha
spiegato Landini, a Lanciano (Chieti) per un incontro con la
Fiom locale - nelle fabbriche c'e' aria di grande
partecipazione tra gli operai, e non solo tra quelli iscritti
alla Fiom". (AGI)
Ch2/Ett
031356 SET 11
(AGI) - Lanciano (Chieti), 3 set. - Per lo sciopero generale
che la Cgil ha convocato per il prossimo 6 settembre e'
"prevista una straordinaria partecipazione anche per la rabbia
e la delusione avvertita in questo periodo da chi paga sempre e
comunque". Lo ha dichiarato il segretario nazionale della Fiom,
Maurizio Landini, a proposito dello sciopero generale di 8 ore
convocato dalla Cgil per martedi' 6 settembre. "Lo sciopero
generale e' utile e necessario, tanto piu' se questo Governo
arrivera' a mettere la fiducia sulla manovra finanziaria - ha
spiegato Landini, a Lanciano (Chieti) per un incontro con la
Fiom locale - nelle fabbriche c'e' aria di grande
partecipazione tra gli operai, e non solo tra quelli iscritti
alla Fiom". (AGI)
Ch2/Ett
031356 SET 11
MANOVRA: CGIL; BENE SU FESTE CIVILI E 13/A, MA MALE IL RESTO
MANOVRA: CGIL; BENE SU FESTE CIVILI E 13/A, MA
MALE IL RESTO
(ANSA) - ROMA, 3 SET - La Cgil valuta ''positivamente le
notizie sulle nuove modifiche alla manovra per quanto attiene
alle norme che abolivano le feste civili, tra cui il Primo
Maggio e il 25 aprile''. E il sindacato si dice soddisfatto
anche per lo stop al rinvio delle tredicesime degli statali,
considerandolo il ''primo frutto'' della mobilitazione.
In una nota la Cgil spiega, infatti, che saltare le feste
laiche avrebbe rappresentato ''un vero affronto alla storia e
alla cultura del nostro Paese''. E aggiunge: ''La decisione di
eliminare la norma dalla manovra fa onore alla natura
repubblicana del nostro Parlamento. Ora si dovra' vigilare per
evitare nuove sorprese.''
Anche sul ritiro della norma sulle tredicesime dei dipendenti
pubblici la Cgil rivendica il risultato. ''E' il primo frutto di
una mobilitazione generale - sottolinea - che si sta sviluppando
contro una manovra particolarmente vendicativa nei confronti del
lavoro e del lavoro pubblico in particolare''. In ogni caso,
chiarisce, ''per quanto riguarda il resto della manovra e il suo
carattere ingiusto e depressivo la Cgil conferma il suo netto
giudizio negativo e quindi tutte le ragioni alla base dello
sciopero generale di martedi' 6 settembre''.(ANSA).
KZQ
03-SET-11 15:16 NNNN
(ANSA) - ROMA, 3 SET - La Cgil valuta ''positivamente le
notizie sulle nuove modifiche alla manovra per quanto attiene
alle norme che abolivano le feste civili, tra cui il Primo
Maggio e il 25 aprile''. E il sindacato si dice soddisfatto
anche per lo stop al rinvio delle tredicesime degli statali,
considerandolo il ''primo frutto'' della mobilitazione.
In una nota la Cgil spiega, infatti, che saltare le feste
laiche avrebbe rappresentato ''un vero affronto alla storia e
alla cultura del nostro Paese''. E aggiunge: ''La decisione di
eliminare la norma dalla manovra fa onore alla natura
repubblicana del nostro Parlamento. Ora si dovra' vigilare per
evitare nuove sorprese.''
Anche sul ritiro della norma sulle tredicesime dei dipendenti
pubblici la Cgil rivendica il risultato. ''E' il primo frutto di
una mobilitazione generale - sottolinea - che si sta sviluppando
contro una manovra particolarmente vendicativa nei confronti del
lavoro e del lavoro pubblico in particolare''. In ogni caso,
chiarisce, ''per quanto riguarda il resto della manovra e il suo
carattere ingiusto e depressivo la Cgil conferma il suo netto
giudizio negativo e quindi tutte le ragioni alla base dello
sciopero generale di martedi' 6 settembre''.(ANSA).
KZQ
03-SET-11 15:16 NNNN
MANOVRA: PEDICA (IDV), ADERISCO A SCIOPERO SINDACATI POLIZIA
MANOVRA: PEDICA (IDV), ADERISCO A SCIOPERO SINDACATI POLIZIA =
GOVERNO VUOLE ABBASSARE LIVELLO DI SICUREZZA A SCAPITO DEGLI
ONESTI
Roma, 3 set. (Adnkronos) - "E' paradossale che un governo non
investa nella sicurezza e nella legalita', la riduzione degli organici
e i tagli alla benzina parla da sola sulla strategia di questo
esecutivo, si vuole abbassare il livello di sicurezza a discapito
della parte onesta del nostro Paese". Lo afferma Stefano Pedica, vice
presidente della commissione Politiche dell'Unione Europea.
"La sicurezza -aggiunge- deve essere un diritto dei cittadini e
il governo ha il dovere di assicurarlo, ma parlando del governo
Berlusconi si perde ogni speranza se aspettiamo di vederlo paladino
dei cittadini. Un governo che ha tagliato sulla scuola, sulla sanita',
sulla famiglia, sulla ricerca e sulla sicurezza non puo' dare speranze
alla gente onesta".
"Unica speranza la da alla criminalita', come giustamente si
legge dalla preoccupazione delle forze di polizia, tagliando le
risorse interne si abbassa la presenza sul territorio. Aderiro' alla
protesta di lunedi' -conclude Pedica- nella speranza che qualche
persona responsabile di questo governo si accorga del crimine che si
sta compiendo non aiutando le forze di polizia".
(Plb/Col/Adnkronos)
03-SET-11 15:21
NNNN
GOVERNO VUOLE ABBASSARE LIVELLO DI SICUREZZA A SCAPITO DEGLI
ONESTI
Roma, 3 set. (Adnkronos) - "E' paradossale che un governo non
investa nella sicurezza e nella legalita', la riduzione degli organici
e i tagli alla benzina parla da sola sulla strategia di questo
esecutivo, si vuole abbassare il livello di sicurezza a discapito
della parte onesta del nostro Paese". Lo afferma Stefano Pedica, vice
presidente della commissione Politiche dell'Unione Europea.
"La sicurezza -aggiunge- deve essere un diritto dei cittadini e
il governo ha il dovere di assicurarlo, ma parlando del governo
Berlusconi si perde ogni speranza se aspettiamo di vederlo paladino
dei cittadini. Un governo che ha tagliato sulla scuola, sulla sanita',
sulla famiglia, sulla ricerca e sulla sicurezza non puo' dare speranze
alla gente onesta".
"Unica speranza la da alla criminalita', come giustamente si
legge dalla preoccupazione delle forze di polizia, tagliando le
risorse interne si abbassa la presenza sul territorio. Aderiro' alla
protesta di lunedi' -conclude Pedica- nella speranza che qualche
persona responsabile di questo governo si accorga del crimine che si
sta compiendo non aiutando le forze di polizia".
(Plb/Col/Adnkronos)
03-SET-11 15:21
NNNN
Manovra: "e' iniqua", poliziotti in piazza lunedi' a Roma =
MANOVRA: "E' INIQUA", POLIZIOTTI IN PIAZZA LUNEDI' A ROMA =
(AGI) - Roma, 3 set. - Poliziotti in piazza "contro l'iniqua
manovra economica varata dal governo". A promuovere la nuova
manifestazione di protesta, in programma alle 16 di lunedi'
davanti al Senato, sono Siap, Silp-Cgil, Coisp e Anfp.
"Il perseverare nel non ascoltare i sindacati di polizia
sulla manovra economica - spiegano i segretari delle quattro
sigle, Giuseppe Tiani, Claudio Giardullo, Franco Maccari e Enzo
Marco Letizia - mostra che il governo non vuole affatto
tagliare sui reali sprechi del settore pubblico, con effetti
benefici anche nella lotta alla corruzione vero costo della
politica italiana, mentre preferisce come al solito tagliare
sui servizi essenziali dello Stato. La sicurezza e' un diritto
dei cittadini ed un e' dovere del governo assicurarlo, a
prescindere dai mercati e dalla crisi finanziaria: disinvestire
su di essa significa colpire la precondizione necessaria per la
ripresa economica. Con organici ridotti e la prospettiva di
ulteriori tagli ai fondi della missione statale sull'ordine e
la sicurezza pubblica, si abbassera' ulteriormente il livello
di legalita' e la manovra risultera' ancora piu' iniqua pesando
oltre misura sulla parte onesta del Paese".
"Non possiamo accettare - dicono Siap, Silp-Cgil, Coisp e
Anfp - che per le donne e gli uomini della sicurezza il blocco
del contratto duri 5 anni dal 2010 al 31 dicembre 2014, ne' che
non vi siano risorse per la copertura delle specifiche
indennita', ne' che si continuino a rimandare gli impegni che
questo governo ha assunto come il riordino delle carriere del
personale del comparto sicurezza e difesa. Ci domandiamo quale
credibilita' sia rimasta a questa compagine governativa che non
sa provvedere ai servitori dello Stato piu' esposti e alla
sicurezza dei cittadini per uscire dalla crisi". (AGI)
Bas
031328 SET 11
NNNN
(AGI) - Roma, 3 set. - Poliziotti in piazza "contro l'iniqua
manovra economica varata dal governo". A promuovere la nuova
manifestazione di protesta, in programma alle 16 di lunedi'
davanti al Senato, sono Siap, Silp-Cgil, Coisp e Anfp.
"Il perseverare nel non ascoltare i sindacati di polizia
sulla manovra economica - spiegano i segretari delle quattro
sigle, Giuseppe Tiani, Claudio Giardullo, Franco Maccari e Enzo
Marco Letizia - mostra che il governo non vuole affatto
tagliare sui reali sprechi del settore pubblico, con effetti
benefici anche nella lotta alla corruzione vero costo della
politica italiana, mentre preferisce come al solito tagliare
sui servizi essenziali dello Stato. La sicurezza e' un diritto
dei cittadini ed un e' dovere del governo assicurarlo, a
prescindere dai mercati e dalla crisi finanziaria: disinvestire
su di essa significa colpire la precondizione necessaria per la
ripresa economica. Con organici ridotti e la prospettiva di
ulteriori tagli ai fondi della missione statale sull'ordine e
la sicurezza pubblica, si abbassera' ulteriormente il livello
di legalita' e la manovra risultera' ancora piu' iniqua pesando
oltre misura sulla parte onesta del Paese".
"Non possiamo accettare - dicono Siap, Silp-Cgil, Coisp e
Anfp - che per le donne e gli uomini della sicurezza il blocco
del contratto duri 5 anni dal 2010 al 31 dicembre 2014, ne' che
non vi siano risorse per la copertura delle specifiche
indennita', ne' che si continuino a rimandare gli impegni che
questo governo ha assunto come il riordino delle carriere del
personale del comparto sicurezza e difesa. Ci domandiamo quale
credibilita' sia rimasta a questa compagine governativa che non
sa provvedere ai servitori dello Stato piu' esposti e alla
sicurezza dei cittadini per uscire dalla crisi". (AGI)
Bas
031328 SET 11
NNNN
manovra: lunedi' in piazza i sindacati di polizia = la protesta davanti al senato di siap, silp-cgil, coisp e anfp
MANOVRA: LUNEDI' IN PIAZZA I SINDACATI DI POLIZIA =
LA PROTESTA DAVANTI AL SENATO DI SIAP, SILP-CGIL, COISP E ANFP
Roma, 3 set. (Adnkronos) - Il Siap ,il Silp-Cgil, il Coisp e
l'Anfp scendono ancora una volta in piazza per una manifestazione di
protesta contro ''l'iniqua manovra economica varata dal Governo. Il
perseverare nel non ascoltare i sindacati di polizia sulla manovra
economica, - si legge in una nota - mostra che il Governo non vuole
affatto tagliare sui reali sprechi del settore pubblico, che invece
avrebbe effetti benefici anche nella lotta alla corruzione vero costo
della politica italiana, mentre preferisce come al solito tagliare sui
servizi essenziali dello Stato".
"La sicurezza e' un diritto dei cittadini e un dovere del
Governo assicurarla, che prescinde dai mercati e dalla crisi
finanziaria, infatti disinvestire su di essa significa colpire la
precondizione necessaria per la ripresa economica. Con organici
ridotti e la prospettiva di ulteriori tagli ai fondi della missione
statale sull'ordine e la sicurezza pubblica -rilevano i sindacati di
polizia- si abbassera' ulteriormente il livello di legalita' e la
manovra risultera' ancora piu' iniqua pesando oltre misura sulla parte
onesta del Paese". (segue)
(Sin/Ct/Adnkronos)
03-SET-11 10:31
NNNN
MANOVRA: POLIZIOTTI IN PIAZZA PER PROTESTA IL 5/9 A ROMA
GOVERNO NON CREDIBILE SE NON GARANTISCE LA SICUREZZA
(ANSA) - ROMA, 3 SET - I poliziotti scendono ancora una volta
in piazza contro la manovra economica. Gli aderenti alle sigle
sindacali Siap, SILP-CGIL, Coisp e Anfp lunedi' prossimo
manifesteranno alle 16 davanti al Senato.
''L'insistenza nel non ascoltare i sindacati di polizia sulla
manovra economica - sottolineano - mostra che il Governo non
vuole affatto tagliare sui reali sprechi del settore pubblico,
che invece avrebbe effetti benefici anche nella lotta alla
corruzione vero costo della politica italiana, mentre preferisce
come al solito tagliare sui servizi essenziali dello Stato''.
''La sicurezza - dicono i sindacati - Š un diritto dei
cittadini ed un dovere del Governo assicurarla, disinvestire su
di essa significa colpire la precondizione necessaria per la
ripresa economica. Con organici ridotti e la prospettiva di
ulteriori tagli ai fondi della missione statale sull'ordine e la
sicurezza pubblica, si abbasser… ulteriormente il livello di
legalit… e la manovra risulter… ancora pi— iniqua pesando oltre
misura sulla parte onesta del Paese''.
''Non possiamo accettare - concludono - che per le donne e gli
uomini della sicurezza il blocco del contratto duri 5 anni dal
2010 al 31 dicembre 2014, n‚ che non vi siano risorse per la
copertura delle specifiche indennit…, n‚ che si continuino a
rimandare gli impegni che questo Governo ha assunto come il
riordino delle carriere del personale del comparto sicurezza e
difesa. Ci domandiamo quale credibilit… sia rimasta a questa
compagine governativa che non sa provvedere ai servitori dello
Stato pi— esposti ed alla sicurezza dei cittadini per uscire
dalla crisi''. (ANSA).
AU
03-SET-11 11:54 NNNN
SMARRISCONO CANE,RICOMPENSA DI 10 MILA EURO DA PADRONI RUSSI
SMARRISCONO CANE,RICOMPENSA DI 10 MILA EURO DA PADRONI RUSSI
ERA IN STANZA D'ALBERGO DURANTE VACANZA A GENOVA ED E' SPARITO
(ANSA) - GENOVA, 3 SET - Una taglia di 10.000 euro per chi
ritrova Johnny, un bel cane di razza tipo Pincher, sparito da un
albergo di Genova dove i suoi padroni, una ricca famiglia russa,
nell'agosto scorso, avevano trascorso una vacanza. La famiglia
moscovita, che attualmente alloggia a Montecarlo, aveva optato
per l'elegante albergo genovese anche perche' dotato di un'area
adibita ai cani, all'interno della stessa stanza prenotata.
Il 17 agosto scorso, verso le 13,30, i turisti erano usciti
mentre Johnny dormiva; al rientro, verso le 18, il cane era
scomparso. Dalla registrazione delle schede d'accesso alle
stanze si e' scoperto che qualcuno, verso le 14,30, utilizzando
una scheda cliente, era entrato in camera.
Ai turisti non era rimasto altro da fare che informare il
direttore dell'albergo e sporgere denuncia contro ignoti per il
furto dell'animale. Dopo varie ricerche e annunci su internet
hanno deciso di offrire una taglia di 10.000 euro ''perche' -
hanno detto - rivogliamo il nostro Johnny a tutti i costi''. E
per questo hanno anche lasciato due numeri di telefono:
010.2772821 oppure un cellulare russo +37259950380. (ANSA)
YL1-DO
03-SET-11 09:57 NNNN
ERA IN STANZA D'ALBERGO DURANTE VACANZA A GENOVA ED E' SPARITO
(ANSA) - GENOVA, 3 SET - Una taglia di 10.000 euro per chi
ritrova Johnny, un bel cane di razza tipo Pincher, sparito da un
albergo di Genova dove i suoi padroni, una ricca famiglia russa,
nell'agosto scorso, avevano trascorso una vacanza. La famiglia
moscovita, che attualmente alloggia a Montecarlo, aveva optato
per l'elegante albergo genovese anche perche' dotato di un'area
adibita ai cani, all'interno della stessa stanza prenotata.
Il 17 agosto scorso, verso le 13,30, i turisti erano usciti
mentre Johnny dormiva; al rientro, verso le 18, il cane era
scomparso. Dalla registrazione delle schede d'accesso alle
stanze si e' scoperto che qualcuno, verso le 14,30, utilizzando
una scheda cliente, era entrato in camera.
Ai turisti non era rimasto altro da fare che informare il
direttore dell'albergo e sporgere denuncia contro ignoti per il
furto dell'animale. Dopo varie ricerche e annunci su internet
hanno deciso di offrire una taglia di 10.000 euro ''perche' -
hanno detto - rivogliamo il nostro Johnny a tutti i costi''. E
per questo hanno anche lasciato due numeri di telefono:
010.2772821 oppure un cellulare russo +37259950380. (ANSA)
YL1-DO
03-SET-11 09:57 NNNN
venerdì 2 settembre 2011
MANOVRA: SIDDI (FNSI), PESANTI INIQUITA' ANCHE PER SETTORE E LAVORO IN EDITORIA
MANOVRA: SIDDI (FNSI), PESANTI INIQUITA' ANCHE PER SETTORE E LAVORO IN
EDITORIA =
INIZIATIVA SOCIALE APERTA PER FARE CHIAREZZA E CANCELLARE NORME
DANNOSE E SLEALI
Roma, 2 set. (Adnkronos) - ''La confusione che regna sulla
manovra bis del Governo aggrava il disagio e le preoccupazioni per
diversi elementi di iniquita' sociale che conteneva all'inizio e di
cui ora poco o nulla si parla, dandoli evidentemente per fatti
acquisiti''. E' quanto sottolinea in una nota il Segretario Generale
della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi, che
fra l'altro domenica 4 settembre interverra' in Sardegna alla Marcia
per i diritti, l'integrazione dei popoli e contro la poverta' promossa
insieme da Cgil, Cisl, Uil, Acli, Coldiretti e Pastorale del lavoro.
''Il Sindacato dei giornalisti - rispettoso del pluralismo
dell'informazione e serenamente convinto che i media debbano fare
comunque ancora di piu' per rendere chiaro l'impatto economico e
sociale di ogni intervento proposto - non puo' non osservare con
preoccupazione i tentativi di attacco a un sistema di welfare
condiviso -continua Siddi-. E' incomprensibile, per esempio, che si
continui a immaginare come esigenza improcrastinabile l'incisione sui
redditi di pensione, da colpire con un prelievo che non riguarda
nessun'altra forma di reddito, mentre si blocca l'incremento degli
assegni stessi. Non basta: sul sistema previdenziale si sta facendo
molto chiasso quasi si volesse rompere ad ogni costo la coesione
sociale tra generazioni''.
''Non si puo' giudicare equo tassare in forma supplementare le
pensioni e continuare a tassare i risultati dei rendimenti sugli
investimenti previdenziali, ancorche' oggi - tra le tante ipotesi -
ritorni l'idea di mantenere l'aliquota al 12% e non al 20% -continua
Siddi-. Questo e' un punto dirimente anche per la Previdenza dei
giornalisti (gestita dall'Inpgi) che, nell'autonomia negoziale delle
parti sociali e nel rispetto degli obblighi di legge, hanno con
lungimiranza operato scelte coraggiose e nitide per mettere in
sicurezza i conti e i valori delle pensioni. E quanto a quelle di
anzianita', hanno da tempo introdotto la 'pensione a punti', ovvero la
possibilita' di anticipare l'uscita dal lavoro prima del 65° anno di
eta' con penalizzazioni sulla misura degli assegni, sia per uomini che
per le donne''. (segue)
(Sec/Ct/Adnkronos)
02-SET-11 18:41
NNNN
MANOVRA: SIDDI (FNSI), PESANTI INIQUITA' ANCHE PER SETTORE E LAVORO IN EDITORIA (2) =
(Adnkronos) - ''Allo stesso modo preoccupa l'assenza di misure
efficaci per combattere il precariato, fenomeno molto diffuso nel
mondo dei media che ne intacca anche le condizioni di liberta' e di
indipendenza -spiega Siddi-. L'idea che tutto sia risolvibile
attraverso la contrattazione aziendale appare una visione politica di
puntiglio e inefficace sul piano concreto. La Fnsi e la Fieg, nella
recentissima rinnovazione contrattuale, hanno peraltro riconosciuto la
centralita' del contratto nazionale e l'importanza di definire,
invece, nel confronto tra parti sociali le materie devolvibili alla
concertazione decentrata e la messa a fuoco, nel confronto preventivo,
delle questioni aperte sul lavoro autonomo e precario. La
contrattazione nazionale. Ancor piu' in questo settore, resta un
pilastro delle garanzie comuni in tema di diritti e doveri e l'unico
punto di concorrenza leale del mercato dell'informazione''.
''Per l'editoria e per il sistema dell'informazione, infine,
aldila' di ogni autonoma considerazione specifica di singoli, di
gruppi e della libera espressione delle opinioni diverse sui giornali,
appare di grave impatto negativo (soprattutto in assenza di riforme di
sistema) la previsione di drastici tagli alla fiscalita' di vantaggio
per le cooperative -continua il presidente della Fnsi-. Quelle dei
giornali, per i quali gia' si prospetta una riduzione del
finanziamento pubblico, subirebbero una doppia crisi, irreversibile,
che intaccherebbe in maniera pesante pluralismo e livelli
occupazionali. Ed e' grave pensare che cio' possa avvenire per mano
dello Stato, che legittimamente e' chiamato a mettere i conti a posto;
ma con giustizia''.
''Per queste ragioni la Fnsi e' impegnata in un dialogo sociale
e istituzionale attivo e in una iniziativa sociale aperta perche'
siano corrette le cose che debbono essere corrette e eliminate le cose
che debbono essere cancellate, per il bene di tutti e non di pochi'',
conclude Siddi.
(Sec/Ct/Adnkronos)
02-SET-11 18:43
NNNNMANOVRA: SIDDI (FNSI), PESANTI INIQUITA' ANCHE PER EDITORIA
INIZIATIVA SOCIALE PER FARE CHIAREZZA E CANCELLARE NORME DANNOSE
(ANSA) - ROMA, 2 SET - ''La confusione che regna sulla
manovra bis del Governo aggrava il disagio e le preoccupazioni
per diversi elementi di iniquita' sociale che conteneva
all'inizio e di cui ora poco o nulla si parla, dandoli
evidentemente per fatti acquisiti''. Lo afferma in una nota il
segretario della Fnsi, Franco Siddi.
''Il sindacato dei giornalisti non puo' non osservare con
preoccupazione i tentativi di attacco a un sistema di welfare
condiviso - sostiene Siddi -. E' incomprensibile, per esempio,
che si continui a immaginare come esigenza improcrastinabile
l'incisione sui redditi di pensione, da colpire con un prelievo
che non riguarda nessun'altra forma di reddito, mentre si blocca
l'incremento degli assegni stessi. Allo stesso modo preoccupa
l'assenza di misure efficaci per combattere il precariato,
fenomeno molto diffuso nel mondo dei media che ne intacca anche
le condizioni di liberta' e di indipendenza. L'idea che tutto
sia risolvibile attraverso la contrattazione aziendale appare
una visione politica di puntiglio e inefficace sul piano
concreto''.
''Per l'editoria e per il sistema dell'informazione - si
legge ancora nella nota -, appare di grave impatto negativo
(soprattutto in assenza di riforme di sistema) la previsione di
drastici tagli alla fiscalita' di vantaggio per le cooperative.
Per queste ragioni la Fnsi e' impegnata in un dialogo sociale e
istituzionale attivo e in una iniziativa sociale aperta perche'
siano corrette le cose che debbono essere corrette e eliminate
le cose che debbono essere cancellate, per il bene di tutti e
non di pochi''. (ANSA).
COM-CAS
02-SET-11 16:49 NNNN
INIZIATIVA SOCIALE APERTA PER FARE CHIAREZZA E CANCELLARE NORME
DANNOSE E SLEALI
Roma, 2 set. (Adnkronos) - ''La confusione che regna sulla
manovra bis del Governo aggrava il disagio e le preoccupazioni per
diversi elementi di iniquita' sociale che conteneva all'inizio e di
cui ora poco o nulla si parla, dandoli evidentemente per fatti
acquisiti''. E' quanto sottolinea in una nota il Segretario Generale
della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi, che
fra l'altro domenica 4 settembre interverra' in Sardegna alla Marcia
per i diritti, l'integrazione dei popoli e contro la poverta' promossa
insieme da Cgil, Cisl, Uil, Acli, Coldiretti e Pastorale del lavoro.
''Il Sindacato dei giornalisti - rispettoso del pluralismo
dell'informazione e serenamente convinto che i media debbano fare
comunque ancora di piu' per rendere chiaro l'impatto economico e
sociale di ogni intervento proposto - non puo' non osservare con
preoccupazione i tentativi di attacco a un sistema di welfare
condiviso -continua Siddi-. E' incomprensibile, per esempio, che si
continui a immaginare come esigenza improcrastinabile l'incisione sui
redditi di pensione, da colpire con un prelievo che non riguarda
nessun'altra forma di reddito, mentre si blocca l'incremento degli
assegni stessi. Non basta: sul sistema previdenziale si sta facendo
molto chiasso quasi si volesse rompere ad ogni costo la coesione
sociale tra generazioni''.
''Non si puo' giudicare equo tassare in forma supplementare le
pensioni e continuare a tassare i risultati dei rendimenti sugli
investimenti previdenziali, ancorche' oggi - tra le tante ipotesi -
ritorni l'idea di mantenere l'aliquota al 12% e non al 20% -continua
Siddi-. Questo e' un punto dirimente anche per la Previdenza dei
giornalisti (gestita dall'Inpgi) che, nell'autonomia negoziale delle
parti sociali e nel rispetto degli obblighi di legge, hanno con
lungimiranza operato scelte coraggiose e nitide per mettere in
sicurezza i conti e i valori delle pensioni. E quanto a quelle di
anzianita', hanno da tempo introdotto la 'pensione a punti', ovvero la
possibilita' di anticipare l'uscita dal lavoro prima del 65° anno di
eta' con penalizzazioni sulla misura degli assegni, sia per uomini che
per le donne''. (segue)
(Sec/Ct/Adnkronos)
02-SET-11 18:41
NNNN
MANOVRA: SIDDI (FNSI), PESANTI INIQUITA' ANCHE PER SETTORE E LAVORO IN EDITORIA (2) =
(Adnkronos) - ''Allo stesso modo preoccupa l'assenza di misure
efficaci per combattere il precariato, fenomeno molto diffuso nel
mondo dei media che ne intacca anche le condizioni di liberta' e di
indipendenza -spiega Siddi-. L'idea che tutto sia risolvibile
attraverso la contrattazione aziendale appare una visione politica di
puntiglio e inefficace sul piano concreto. La Fnsi e la Fieg, nella
recentissima rinnovazione contrattuale, hanno peraltro riconosciuto la
centralita' del contratto nazionale e l'importanza di definire,
invece, nel confronto tra parti sociali le materie devolvibili alla
concertazione decentrata e la messa a fuoco, nel confronto preventivo,
delle questioni aperte sul lavoro autonomo e precario. La
contrattazione nazionale. Ancor piu' in questo settore, resta un
pilastro delle garanzie comuni in tema di diritti e doveri e l'unico
punto di concorrenza leale del mercato dell'informazione''.
''Per l'editoria e per il sistema dell'informazione, infine,
aldila' di ogni autonoma considerazione specifica di singoli, di
gruppi e della libera espressione delle opinioni diverse sui giornali,
appare di grave impatto negativo (soprattutto in assenza di riforme di
sistema) la previsione di drastici tagli alla fiscalita' di vantaggio
per le cooperative -continua il presidente della Fnsi-. Quelle dei
giornali, per i quali gia' si prospetta una riduzione del
finanziamento pubblico, subirebbero una doppia crisi, irreversibile,
che intaccherebbe in maniera pesante pluralismo e livelli
occupazionali. Ed e' grave pensare che cio' possa avvenire per mano
dello Stato, che legittimamente e' chiamato a mettere i conti a posto;
ma con giustizia''.
''Per queste ragioni la Fnsi e' impegnata in un dialogo sociale
e istituzionale attivo e in una iniziativa sociale aperta perche'
siano corrette le cose che debbono essere corrette e eliminate le cose
che debbono essere cancellate, per il bene di tutti e non di pochi'',
conclude Siddi.
(Sec/Ct/Adnkronos)
02-SET-11 18:43
NNNNMANOVRA: SIDDI (FNSI), PESANTI INIQUITA' ANCHE PER EDITORIA
INIZIATIVA SOCIALE PER FARE CHIAREZZA E CANCELLARE NORME DANNOSE
(ANSA) - ROMA, 2 SET - ''La confusione che regna sulla
manovra bis del Governo aggrava il disagio e le preoccupazioni
per diversi elementi di iniquita' sociale che conteneva
all'inizio e di cui ora poco o nulla si parla, dandoli
evidentemente per fatti acquisiti''. Lo afferma in una nota il
segretario della Fnsi, Franco Siddi.
''Il sindacato dei giornalisti non puo' non osservare con
preoccupazione i tentativi di attacco a un sistema di welfare
condiviso - sostiene Siddi -. E' incomprensibile, per esempio,
che si continui a immaginare come esigenza improcrastinabile
l'incisione sui redditi di pensione, da colpire con un prelievo
che non riguarda nessun'altra forma di reddito, mentre si blocca
l'incremento degli assegni stessi. Allo stesso modo preoccupa
l'assenza di misure efficaci per combattere il precariato,
fenomeno molto diffuso nel mondo dei media che ne intacca anche
le condizioni di liberta' e di indipendenza. L'idea che tutto
sia risolvibile attraverso la contrattazione aziendale appare
una visione politica di puntiglio e inefficace sul piano
concreto''.
''Per l'editoria e per il sistema dell'informazione - si
legge ancora nella nota -, appare di grave impatto negativo
(soprattutto in assenza di riforme di sistema) la previsione di
drastici tagli alla fiscalita' di vantaggio per le cooperative.
Per queste ragioni la Fnsi e' impegnata in un dialogo sociale e
istituzionale attivo e in una iniziativa sociale aperta perche'
siano corrette le cose che debbono essere corrette e eliminate
le cose che debbono essere cancellate, per il bene di tutti e
non di pochi''. (ANSA).
COM-CAS
02-SET-11 16:49 NNNN
SCIOPERO CGIL: MARTEDI' INTERVENTO CAMUSSO IN PIAZZA A ROMA
SCIOPERO CGIL: MARTEDI' INTERVENTO CAMUSSO IN
PIAZZA A ROMA =
(AGI) - Roma, 2 set. - La manifestazione a Roma in occasione
dello sciopero generale di 8 ore per ogni turno indetto dalla
Cgil contro le manovre finanziarie del governo partira' intorno
alle 9 da piazza dei Cinquecento (angolo via Cavour). Il corteo
passera' per via Cavour, sfiorera' la Basilica di Santa Maria
Maggiore, per proseguire su via Merulana, via Labicana, via
Celio e concludersi nei pressi del Colosseo, vicino all'Arco di
Costantino, dove sara' attrezzato il palco per il comizio
finale. Il palco sara' rivolto verso via di San Gregorio, la
via che conduce al Circo Massimo.
Dal palco, informa una nota, parleranno (verso le ore 11)
Claudio Di Berardino, segretario della Cgil di Roma e Lazio e
Susanna Camusso, segretario generale della Cgil. (AGI)
Red/Ila
021908 SET 11
NNNN
(AGI) - Roma, 2 set. - La manifestazione a Roma in occasione
dello sciopero generale di 8 ore per ogni turno indetto dalla
Cgil contro le manovre finanziarie del governo partira' intorno
alle 9 da piazza dei Cinquecento (angolo via Cavour). Il corteo
passera' per via Cavour, sfiorera' la Basilica di Santa Maria
Maggiore, per proseguire su via Merulana, via Labicana, via
Celio e concludersi nei pressi del Colosseo, vicino all'Arco di
Costantino, dove sara' attrezzato il palco per il comizio
finale. Il palco sara' rivolto verso via di San Gregorio, la
via che conduce al Circo Massimo.
Dal palco, informa una nota, parleranno (verso le ore 11)
Claudio Di Berardino, segretario della Cgil di Roma e Lazio e
Susanna Camusso, segretario generale della Cgil. (AGI)
Red/Ila
021908 SET 11
NNNN
11 settembre: studio, per pompieri rischio cancro piu' alto 19%
11 SETTEMBRE: STUDIO, PER POMPIERI RISCHIO CANCRO PIU' ALTO 19% =
(AGI) - Londra, 2 set. - Gli eroici pompieri che intervennero a
Ground Zero l'11 settembre 2001 hanno il 19 per cento di
possibilita' in piu' di contrarre un cancro a causa dei fumi
tossici a cui furono esposti: lo rivela uno studio elaborato da
David Prezant, responsabile medico del New York Fire
Dipartiment, e pubblicato sulla rivista medica Lancet. Secondo
la ricerca, e' "biologicamente plausibile" che esista una
collegamento tra lo sviluppo di un tumore e le molte sostanze
respirate dai vigili del fuoco durante le operazioni di
soccorso. Non solo. Un altro studio, condotto dalla Scuola di
Medicina dell'ospedale Mount Sinai di New York, evidenzia come
tra i soccorritori dell'11 settembre siano stati rilevati alti
tassi di disturbi piscologici: il 32 per cento ha sofferto di
stress post-traumeatico mentre il 28 per cento ha avuto episodi
depressivi; un altro 21 per cento e' stato colpito da attacchi
di panico. Infine, il 42 per cento dei 27mila poliziotti,
pompieri, muratori e addetti municipali, le cui condizioni di
salute sono state costantamente monitorate dopo gli attacchi,
e' affetto da problemi respiratori. (AGI)
Rmi/Sar
021110 SET 11
NNNN
11 Sett./ Per pompieri Ground Zero 19% in più di rischio tumore
A causa dei fumi tossici inalati quel giorno
Roma, 2 set. (TMNews) - I vigili del fuoco che parteciparono alle
operazioni di soccorso al World Trade Center, l'11 settembre del
2001, stanno pagando un alto prezzo in termini di salute. Secondo
uno studio pubblicato dalla rivista scientifica Lancet, coloro
che misero a rischio la propria vita per salvare le persone
rimaste intrappolate nelle Torri gemelle, hanno il 19% di
possibilità in più di ammalarsi di cancro a causa dei fumi
tossici inalati quel giorno di dieci anni fa. Lo riporta il sito
web del Guardian.
Il dottor David Prezant, capo dei medici dei vigili del fuoco di
New York, ha detto al Guardian che negli anni successivi agli
attentati i pompieri di Ground Zero hanno cominciato a fare
domande sul cancro, perchè erano consapevoli che l'incendio
divampato alle Torri gemelle era stato diverso dal normale. "I
pompieri non sono scienziati ma una volta usciti da quegli
edifici si resero conto che erano stati colpiti in diversi modi",
ha spiegato Prezant. "Molti pompieri hanno imparato che il fuoco
può avere diversi odori, e hanno sempre ripetuto che le fiamme
del World Trade Center avevano un odore particolare".
Ma i pompieri di Ground-Zero non sono solo a rischio tumori. Tra
essi sono state registrate anche malattie mentali, come la
depressione e lo stress post-traumatico.
Plg
020857 set 11
salute: legge su stress lavoratori, solo 2 aziende su 10 la rispettano
SALUTE: LEGGE SU STRESS LAVORATORI, SOLO 2 AZIENDE SU 10 LA RISPETTANO =
BENE GRANDI, INDIETRO PMI E SETTORE PUBBLICO
Roma, 2 set. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Una legge fantasma.
Nato per garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori, il decreto
legislativo che impone l'obbligo per il datore di lavoro di monitorare
oltre ai rischi oggettivi, anche la pericolosita' dello stress a cui
sono sottoposti i dipendenti, e' oggi poco applicato dalle aziende.
"Possiamo stimare che solo il 20% delle piccole e medie imprese
italiane ha in corso oggi l'adempimento, anche se la legge prevedeva
come termine ultimo il 31 dicembre 2010. Ma anche i controlli delle
Asl latitano: solo nel 50% delle ispezioni viene chiesto al datore di
lavoro l'attestazione della valutazione dello stress". A fare il punto
per l'Adnkronos Salute sull'attuazione, a livello nazionale, della
legge in materia di sicurezza e' il dipartimento di prevenzione
dell'Asl Roma H.
L'insieme di norme contenute nel decreto legislativo 81/08,
meglio noto come Testo unico in materia di salute e sicurezza nei
luoghi di lavoro (Tusl), ha riunito e riorganizzato le precedenti
normative in materia di sicurezza e salute per i dipendenti
succedutesi in piu' di cinquant'anni. Riportando l'Italia agli
standard previsti dall'Europa. 8segue)
(Frm/Col/Adnkronos)
02-SET-11 13:35
SALUTE: LEGGE SU STRESS LAVORATORI, SOLO 2 AZIENDE SU 10 LA RISPETTANO (2) =
(Adnkronos/Adnkronos Salute) - "Ma allo stato attuale -
affermano gli esperti - il documento di valutazione dei rischi da
stress (Dvr) viene predisposto solo ora dalle aziende. Le piccole e
medie imprese sono, insieme al settore pubblico (ospedali, scuole,
militari), in ritardo. Vanno meglio le grandi societa' e le
multinazionali". Eppure secondo gli ultimi dati Istat, sono oltre 4
milioni gli italiani che si sentono a rischio stress sul posto di
lavoro.
"La circolare del ministero del Lavoro del 17 novembre 2010 -
chiariscono gli esperti - ha stabilito che la decorrenza del 31
dicembre 2010 prevista dal decreto 81/08 andava intesa come data di
avvio dell'attivita' di revisione del Dvr. E non invece come il giorno
entro cui dovevano essere concluse le pratiche". (segue)
(Frm/Col/Adnkronos)
02-SET-11 13:40
NNNNSALUTE: LEGGE SU STRESS LAVORATORI, SOLO 2 AZIENDE SU 10 LA RISPETTANO (3) =
(Adnkronos/Adnkronos Salute) -Un intervento della commissione
ministeriale, la stessa che ha stabilito le Linee guida per la
valutazione del rischio (non ancora definitive), che ha fatto storcere
il naso a molti addetti ai lavori. "La circolare - sottolineano dal
dipartimento - nonostante la diversa valutazione di alcuni giuristi e
delle Regioni, tenute a vigilare con le Asl i rischi da stress
correlato, ha causato non poca confusione".
Poca informazione, scarsa applicazione e blandi controlli,
evidenziano dunque gli addetti ai lavori. Un quadro poco
incoraggiante. Mentre invece il problema dello stress per i lavoratori
si trasforma in danni alla salute. E in una perdita in produttivita'
per l'azienda. Secondo il rapporto dell'Istat 'Salute sui luoghi di
lavoro' (2008), sono 4 milioni e 58mila "i dipendenti italiani - si
legge nella ricerca - che ritengono di essere esposti ai rischi che
potrebbero pregiudicare il proprio equilibrio psicologico".
I lavoratori che hanno sofferto di problemi di stress,
depressione e ansia, dovuti all'attivita' lavorativa, sono stati il
21% del campione intervistato (19,4% degli uomini e 21,6% delle
donne): il 39,2% dei dirigenti, il 29,1% degli impiegati e il 10,3%
degli operai. (segue)
(Frm/Col/Adnkronos)
02-SET-11 13:45
NNNNSALUTE: LEGGE SU STRESS LAVORATORI, SOLO 2 AZIENDE SU 10 LA RISPETTANO (4) =
(Adnkronos/Aki) - I fattori di rischio di tipo psicologico sono
percepiti soprattutto fra le persone che lavorano nella sanita' (26%),
nei trasporti (24,6%) e nella pubblica amministrazione (23%), in
particolare tra le donne, che ne risentono in modo maggiore rispetto
agli uomini.
Le problematiche legate allo stress devono essere inserite nel
documento di valutazione dei rischi sul lavoro (Dvr) e il monitoraggio
deve essere compiuto su tutti i lavoratori, compresi i dirigenti e gli
impiegati, prendendo in esame non i singoli, ma i gruppi omogenei
esposti ai rischi dello stesso tipo.
Il datore di lavoro deve procedere alla redazione del Dvr,
avvalendosi dell'ausilio del responsabile del servizio di prevenzione
e protezione (Rspp), con il coinvolgimento del medico competente,
laddove presente, e previa consultazione del rappresentante dei
lavoratori. Inoltre dal 30 giugno 2012 le aziende con meno di 10
lavoratori non potranno piu' autocertificare la valutazione del
rischio, come previsto finora, ma dovranno basarsi sulle procedure
standardizzate. (segue)
(Frm/Col/Adnkronos)
02-SET-11 13:54
NNNNSALUTE: LEGGE SU STRESS LAVORATORI, SOLO 2 AZIENDE SU 10 LA RISPETTANO (5) =
(Adnkronos/Adnkronos Salute) - Ma quello che accade nella
realta' e' ben diverso. "Ogni territorio regionale ha le sue
specificita' settoriali di lavoro - sottolineano i tecnici - e i
controlli delle Asl si concentrano e specializzano su questi. Nel
Lazio, in Piemonte o in Veneto ci sono settori artigianali e
industriali che non troviamo in Sicilia o in Campania. Ecco che il
sistema di controllo della Asl e' ancora troppo variegato. Quando gli
ispettori delle aziende sanitarie verificano i documenti durante i
controlli, nel dubbio non sanzionano penalmente l'azienda se non c'e'
l'assoluta certezza che non abbia neanche iniziato la procedura di
valutazione del rischio".
"Il dato del 20% e' anche sottostimato, moltissime aziende medio
piccole anche al Nord fanno una valutazione generica nel Drv. Seguono
le Linee guida, ma spesso con un approccio superficiale al problema.
Sono piu' attente le multinazionali, ma nelle piccole realta' siamo
ancora molto indietro ", osserva Biagio Calo', direttore del Servizio
di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro (Spresal) della
Asl di Novara. E aggiunge: "Sul rischio stress non abbiamo effettuato
nessuna sanzione, purtroppo anche qui in Piemonte abbiamo una mancanza
di ispettori che non ci permette di vigilare nei modi opportuni".
La situazione non e' diversa nel Sud del Paese. "Anche in
Sicilia siamo sul dato del 20% - afferma Niccolo' Perrone,
responsabile dello Spresal della Asl 6 di Palermo - ed e' difficile
valutare in strutture medio-piccole lo stress da lavoro correlato. I
datori di lavoro si appoggiano alle Linee guida, ma c'e' poco
coinvolgimento dei dipendenti nella redazione del Dvr. Anche se e'
previsto dalla legge. Il Testo unico in materia di sicurezza sui
luoghi di lavoro - aggiunge Perrone - e' pero' un bel passo avanti
rispetto alla giungla degli anni '90". (segue)
(Frm/Col/Adnkronos)
02-SET-11 14:04
NNNNSALUTE: LEGGE SU STRESS LAVORATORI, SOLO 2 AZIENDE SU 10 LA RISPETTANO (6) =
(Adnkronos/Adnkronos Salute) - "Finora non abbiamo sanzionato
nessuno e stiamo ancora assistendo le aziende, piuttosto che vigilare
con mano pesante - afferma Fulvio D'Orsi, direttore dello Spresal
della Asl Roma C - tuttavia le carenze che riscontriamo piu'
frequentemente sono la mancanza di coinvolgimento dei lavoratori nella
valutazione; l'Rspp compila piu' o meno da solo le liste di controllo
descrivendo spesso un quadro non veritiero dell'azienda".
"E ancora, quando le societa' hanno molto personale non
provvedono a suddividerlo in gruppi omogenei, come prevedono le
metodologie di valutazione delle Linee guida, ma sono valutate
genericamente nella loro globalita'. Cosi' non si riscontrano tutti i
problemi riferibili alle singole articolazioni organizzative. Inoltre,
a fronte di criticita' rilevate non vengono messe in atto misure
correttive", elenca.
Un lavoro non facile per chi non ha spesso i mezzi e gli
ispettori per monitorare un territorio vasto. Ecco che il problema
principale che allarma le Asl, soprattutto nelle regioni sottoposte ai
piani di rientro, sono le risorse umane impegnate nei controlli. "Se
ho pochissimi ispettori a disposizione - sottolinea la direzione
dell'Asl Roma H - e ad esempio ho molti cantieri edili aperti sul
territorio, non andro' a controllare la dichiarazione di valutazione
del rischio, ma mi concentrero' su altro. Sui ponteggi, sui caschi di
sicurezza. O, come spesso accade, se ho un grave problema di sanita'
pubblica sul territorio, i miei sforzi andranno in quella direzione".
Ed ecco che il Dvr e i danni provocati dallo stress, come ansia e
depressione, passano in secondo piano.
(Frm/Col/Adnkronos)
02-SET-11 14:00
NNNNSALUTE: PSICOLOGA, LEGGE SU STRESS LAVORATORI NON PRODUCE CULTURA SICUREZZA =
ANSIA, DEPRESSIONE E ATTACCHI DI PANICO, SIRENE DA NON
SOTTOVALUTARE
Roma, 2 set. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - "La legge che
dovrebbe monitorare anche lo stress dei dipendenti rimane solo un atto
riempitivo per il datore di lavoro, non produce la cultura della
sicurezza. Necessaria per lavorare sulla prevenzione". Ad affermarlo
all'Adnkronos Salute e' Imma Tomai, responsabile del Gruppo stress
lavoro correlato del Consiglio nazionale dell'Ordine degli psicologi.
"Il problema principale della normativa e' che non sara' mai
predittiva - avverte l'esperta - perche' interviene esclusivamente sui
rischi oggettivi, pensando di diminuire cosi' i costi per le aziende
in termine di produttivita'".
Ma secondo l'esperta la problematica e' anche soggettiva, ovvero
la percezione che ha il lavoratore dei rischi che vive in azienda. "Se
non indossa il casco quando dovrebbe - spiega la Tomai - il lavoratore
ha piu' possibilita' di finire vittima di incidenti. Ecco che se non
si lavora sulla percezione di questo pericolo, il personale non
adottera' mai un comportamento che lo aiutera' a prevenirlo". "Inoltre
la normativa - prosegue l'esperta - non richiama esplicitamente le
figura dello psicologo, se non nelle competenze previste dagli
obblighi dell'ordine professionale e presenti in alcuni passaggi".
Eppure e' lo psicologo lo specialista che potrebbe aiutare chi
manifesta i sintomi dello stress: ansia, attacchi di panico e
depressione. (segue)
(Frm/Col/Adnkronos)
02-SET-11 13:45
NNNNSALUTE: PSICOLOGA, LEGGE SU STRESS LAVORATORI NON PRODUCE CULTURA SICUREZZA (2) =
(Adnkronos/Adnkronos Salute) - Ma quali sono le cause dello
stress lavoro correlato? "Le relazioni tra colleghi, ad esempio -
risponde la psicologa - un pessimo rapporto sociale sul luogo di
lavoro puo' portare il soggetto, se non si prendono i dovuti
provvedimenti, a soffrire di depressione, d'ansia e di attacchi di
panico".
Un problema che puo' connotarsi e aggravarsi a seconda della
struttura in cui si lavora. "Se il mio ambiente e' una multinazionale
- sottolinea la Tomei - avro' maggiori garanzie per la valutazione dei
rischi da stress correlato, grazie alla disponibilita' di risorse e
personale in grado di predisporre tutti gli interventi di
applicabilita' della normativa. Ma e' pur vero - conclude - che
proprio in grandi aziende si assiste ad altri fenomeni scatenanti lo
stress. Come le guerre interne per la progressione di carriere e il
riconoscimento delle competenze".
"Il Testo unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di
lavoro - spiega la psicologa - prevede che i compiti di vigilanza
siano assunti dal medico del lavoro, dove e' prevista questa figura.
Ma la legge nell'articolato non richiama la figura dello psicologo.
Cosi' quello che accade e' che il documento di valutazione dei rischi
da stress lavoro correlato (Dvr) e' fatto da ingegneri che si limitano
nei loro controlli in azienda a sanzionare solo il rischio oggettivo.
Non entrando mai nella dimensione 'psicologica'".
(Frm/Col/Adnkronos)
02-SET-11 14:07
NNNN
salute:se pazienti diventano numeri meno vantaggi da cure
SALUTE:SE PAZIENTI DIVENTANO NUMERI MENO VANTAGGI
DA CURE
(ANSA) - ROMA, 02 SET - Pillole per la pressione alta,
farmaci contro il colesterolo e per l'iperglicemia: e' da
impazzire, un paziente con una malattia cronica come il diabete
spende ore e ore al giorno dietro terapie, controlli, esami, e'
come un secondo lavoro.
Il motivo di cio', spiega all'ANSA Victor Montori della
Divisione di Endocrinologia e Diabete della Mayo Clinic di
Rochester, e' che i medici ''trattano sempre piu' i numeri e non
i pazienti'', cioe' il loro sta diventando uno spasmodico lavoro
per tenere sotto controllo i parametri (pressione, glicemia,
colesterolo etc) e il paziente e' subissato di pillole da
prendere, controlli da fare per arrivare ai 'numeri giusti'
sulle analisi del sangue. Per un paziente, specie se anziano,
cio' puo' significare di fatto sbagliare la terapia, stressarsi,
insomma l'imperativo ''normalizzare i valori del sangue'' puo'
di fatto far male alla salute del malato. In molti casi, spiega
Montori, meglio dare meno farmaci e terapie piu' semplici anche
se i parametri non si normalizzano a perfezione. Curare i numeri
e' inoltre pericoloso per un altro motivo, sottolinea l'esperto:
se i parametri di riferimento, come spesso avviene, cambiano
(per esempio si abbassa la soglia oltre la quale il colesterolo
e' considerato alto e da curare), aumentano i pazienti da
trattare, ma spesso con scarsi benefici in termini di
aspettativa di vita e molto spreco di risorse. (ANSA).
Y27-BR
02-SET-11 18:18 NNNN
(ANSA) - ROMA, 02 SET - Pillole per la pressione alta,
farmaci contro il colesterolo e per l'iperglicemia: e' da
impazzire, un paziente con una malattia cronica come il diabete
spende ore e ore al giorno dietro terapie, controlli, esami, e'
come un secondo lavoro.
Il motivo di cio', spiega all'ANSA Victor Montori della
Divisione di Endocrinologia e Diabete della Mayo Clinic di
Rochester, e' che i medici ''trattano sempre piu' i numeri e non
i pazienti'', cioe' il loro sta diventando uno spasmodico lavoro
per tenere sotto controllo i parametri (pressione, glicemia,
colesterolo etc) e il paziente e' subissato di pillole da
prendere, controlli da fare per arrivare ai 'numeri giusti'
sulle analisi del sangue. Per un paziente, specie se anziano,
cio' puo' significare di fatto sbagliare la terapia, stressarsi,
insomma l'imperativo ''normalizzare i valori del sangue'' puo'
di fatto far male alla salute del malato. In molti casi, spiega
Montori, meglio dare meno farmaci e terapie piu' semplici anche
se i parametri non si normalizzano a perfezione. Curare i numeri
e' inoltre pericoloso per un altro motivo, sottolinea l'esperto:
se i parametri di riferimento, come spesso avviene, cambiano
(per esempio si abbassa la soglia oltre la quale il colesterolo
e' considerato alto e da curare), aumentano i pazienti da
trattare, ma spesso con scarsi benefici in termini di
aspettativa di vita e molto spreco di risorse. (ANSA).
Y27-BR
02-SET-11 18:18 NNNN
(SM) PENSIONI. OK COMMISSIONE A 1^ PILASTRO: SERVIRANNO 66 ANNI
(SM) PENSIONI. OK COMMISSIONE A 1^ PILASTRO:
SERVIRANNO 66 ANNI
SINISTRA CONTRARIA: SOGLIA TROPPO ALTA,NO A ASSICURAZIONI PRIVATE
(DIRE) San Marino, 2 set. - La riforma previdenziale supera, per
meta', lo scoglio della Commissione consigliare sanita'. Infatti
i lavori si sono interrotti ieri notte con l'approvazione del
progetto di legge sul primo pilastro, mentre l'esame della
seconda normativa, quella che introduce il sistema previdenziale
complementare, e' slittata al 12 settembre. Nove i voti a favore,
mentre l'opposizione si e' divisa tra tre astensioni e due voti
contrari, quelli di Sinistra unita.
"Il primo pilastro ha elementi di equita'- riconosce
Alessandro Rossi, capogruppo di Su- soprattutto rispetto ai
contributi di solidarieta' per le pensioni alte, al maggior
controllo sugli abusi per le pensioni di invalidita',
all'accorpamento dei fondi". Gli elementi positivi quindi non
mancano, "peccato- rileva pero'- che restino elementi di
indottrinamento liberista come l'innalzamento dell'eta'
pensionabile a 66 anni". La soglia attuale dei 65 anni, motiva
Rossi, e' gia' alta e "ancora non sono state introdotte verifiche
per i lavori usuranti".(SEGUE)
(Cri/ Dire)
15:44 02-09-11
NNNN
(SM) PENSIONI. OK COMMISSIONE A 1^ PILASTRO: SERVIRANNO 66 ANNI -2-
(DIRE) San Marino, 2 set. - Questo quindi il punto critico della
riforma sul primo pilastro che ha spinto i commissari di Su a non
condividere il progetto di legge. Piu' critica e' la posizione
sull'introduzione del secondo pilastro previdenziale di cui
"siamo riusciti a rinviare l'esame", aggiunge Rossi che ritiene
necessario introdurre dei correttivi, "richiesti dagli stessi
sindacati".
Su chiede quindi la non obbligatorieta' del contributo
integrativo e, soprattutto, che la gestione del fondo sia
interamente statale, "non affidata a societa' assicurative
private", continua il capogruppo. Infine, l'ultima lamentela: "Ci
pare dubbio l'atteggiamento del governo che porta una riforma
cosi' importante in Aula il 1 settembre, quasi in sordina". Rossi
azzarda: "Forse non vuole affrontare queste tematiche con la
cittadinanza".
(Cri/ Dire)
15:44 02-09-11
SINISTRA CONTRARIA: SOGLIA TROPPO ALTA,NO A ASSICURAZIONI PRIVATE
(DIRE) San Marino, 2 set. - La riforma previdenziale supera, per
meta', lo scoglio della Commissione consigliare sanita'. Infatti
i lavori si sono interrotti ieri notte con l'approvazione del
progetto di legge sul primo pilastro, mentre l'esame della
seconda normativa, quella che introduce il sistema previdenziale
complementare, e' slittata al 12 settembre. Nove i voti a favore,
mentre l'opposizione si e' divisa tra tre astensioni e due voti
contrari, quelli di Sinistra unita.
"Il primo pilastro ha elementi di equita'- riconosce
Alessandro Rossi, capogruppo di Su- soprattutto rispetto ai
contributi di solidarieta' per le pensioni alte, al maggior
controllo sugli abusi per le pensioni di invalidita',
all'accorpamento dei fondi". Gli elementi positivi quindi non
mancano, "peccato- rileva pero'- che restino elementi di
indottrinamento liberista come l'innalzamento dell'eta'
pensionabile a 66 anni". La soglia attuale dei 65 anni, motiva
Rossi, e' gia' alta e "ancora non sono state introdotte verifiche
per i lavori usuranti".(SEGUE)
(Cri/ Dire)
15:44 02-09-11
NNNN
(SM) PENSIONI. OK COMMISSIONE A 1^ PILASTRO: SERVIRANNO 66 ANNI -2-
(DIRE) San Marino, 2 set. - Questo quindi il punto critico della
riforma sul primo pilastro che ha spinto i commissari di Su a non
condividere il progetto di legge. Piu' critica e' la posizione
sull'introduzione del secondo pilastro previdenziale di cui
"siamo riusciti a rinviare l'esame", aggiunge Rossi che ritiene
necessario introdurre dei correttivi, "richiesti dagli stessi
sindacati".
Su chiede quindi la non obbligatorieta' del contributo
integrativo e, soprattutto, che la gestione del fondo sia
interamente statale, "non affidata a societa' assicurative
private", continua il capogruppo. Infine, l'ultima lamentela: "Ci
pare dubbio l'atteggiamento del governo che porta una riforma
cosi' importante in Aula il 1 settembre, quasi in sordina". Rossi
azzarda: "Forse non vuole affrontare queste tematiche con la
cittadinanza".
(Cri/ Dire)
15:44 02-09-11
WIKILEAKS: APPELLO SU TWITTER, PUBBLICATE VOSTRE SCOPERTE
WIKILEAKS: APPELLO SU TWITTER, PUBBLICATE VOSTRE SCOPERTE
STAMPA MONDIALE NON HA MEZZI PER FARLO ED E' FAZIOSA
(ANSA) - ROMA, 2 SET - ''Twittate le vostre scoperte
importanti. L'intera stampa mondiale non ha sufficienti risorse
ed e' sostanzialmente faziosa''. E' questo l'appello rivolto
dallo staff di Wikileaks agli utenti di Twitter, invitati quindi
a dare il proprio contributo nella ricerca di notizie tra i 251
mila cablogrammi del Dipartimento di Stato americano pubblicati
oggi dall'organizzazione.
E sempre su Twitter, lo staff di Wikileaks sta via via
annunciando il numero di dispacci - tra quelli pubblicati -
riguardanti i diversi Paesi del mondo in cui hanno sede le
ambasciate e i consolati americani. (ANSA).
Y66
02-SET-11 15:26 NNNN
STAMPA MONDIALE NON HA MEZZI PER FARLO ED E' FAZIOSA
(ANSA) - ROMA, 2 SET - ''Twittate le vostre scoperte
importanti. L'intera stampa mondiale non ha sufficienti risorse
ed e' sostanzialmente faziosa''. E' questo l'appello rivolto
dallo staff di Wikileaks agli utenti di Twitter, invitati quindi
a dare il proprio contributo nella ricerca di notizie tra i 251
mila cablogrammi del Dipartimento di Stato americano pubblicati
oggi dall'organizzazione.
E sempre su Twitter, lo staff di Wikileaks sta via via
annunciando il numero di dispacci - tra quelli pubblicati -
riguardanti i diversi Paesi del mondo in cui hanno sede le
ambasciate e i consolati americani. (ANSA).
Y66
02-SET-11 15:26 NNNN
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