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venerdì 2 settembre 2011

salute: legge su stress lavoratori, solo 2 aziende su 10 la rispettano


SALUTE: LEGGE SU STRESS LAVORATORI, SOLO 2 AZIENDE SU 10 LA RISPETTANO =
BENE GRANDI, INDIETRO PMI E SETTORE PUBBLICO

Roma, 2 set. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Una legge fantasma.
Nato per garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori, il decreto
legislativo che impone l'obbligo per il datore di lavoro di monitorare
oltre ai rischi oggettivi, anche la pericolosita' dello stress a cui
sono sottoposti i dipendenti, e' oggi poco applicato dalle aziende.

"Possiamo stimare che solo il 20% delle piccole e medie imprese
italiane ha in corso oggi l'adempimento, anche se la legge prevedeva
come termine ultimo il 31 dicembre 2010. Ma anche i controlli delle
Asl latitano: solo nel 50% delle ispezioni viene chiesto al datore di
lavoro l'attestazione della valutazione dello stress". A fare il punto
per l'Adnkronos Salute sull'attuazione, a livello nazionale, della
legge in materia di sicurezza e' il dipartimento di prevenzione
dell'Asl Roma H.

L'insieme di norme contenute nel decreto legislativo 81/08,
meglio noto come Testo unico in materia di salute e sicurezza nei
luoghi di lavoro (Tusl), ha riunito e riorganizzato le precedenti
normative in materia di sicurezza e salute per i dipendenti
succedutesi in piu' di cinquant'anni. Riportando l'Italia agli
standard previsti dall'Europa. 8segue)

(Frm/Col/Adnkronos)
02-SET-11 13:35

SALUTE: LEGGE SU STRESS LAVORATORI, SOLO 2 AZIENDE SU 10 LA RISPETTANO (2) =

(Adnkronos/Adnkronos Salute) - "Ma allo stato attuale -
affermano gli esperti - il documento di valutazione dei rischi da
stress (Dvr) viene predisposto solo ora dalle aziende. Le piccole e
medie imprese sono, insieme al settore pubblico (ospedali, scuole,
militari), in ritardo. Vanno meglio le grandi societa' e le
multinazionali". Eppure secondo gli ultimi dati Istat, sono oltre 4
milioni gli italiani che si sentono a rischio stress sul posto di
lavoro.

"La circolare del ministero del Lavoro del 17 novembre 2010 -
chiariscono gli esperti - ha stabilito che la decorrenza del 31
dicembre 2010 prevista dal decreto 81/08 andava intesa come data di
avvio dell'attivita' di revisione del Dvr. E non invece come il giorno
entro cui dovevano essere concluse le pratiche". (segue)

(Frm/Col/Adnkronos)
02-SET-11 13:40

NNNNSALUTE: LEGGE SU STRESS LAVORATORI, SOLO 2 AZIENDE SU 10 LA RISPETTANO (3) =

(Adnkronos/Adnkronos Salute) -Un intervento della commissione
ministeriale, la stessa che ha stabilito le Linee guida per la
valutazione del rischio (non ancora definitive), che ha fatto storcere
il naso a molti addetti ai lavori. "La circolare - sottolineano dal
dipartimento - nonostante la diversa valutazione di alcuni giuristi e
delle Regioni, tenute a vigilare con le Asl i rischi da stress
correlato, ha causato non poca confusione".

Poca informazione, scarsa applicazione e blandi controlli,
evidenziano dunque gli addetti ai lavori. Un quadro poco
incoraggiante. Mentre invece il problema dello stress per i lavoratori
si trasforma in danni alla salute. E in una perdita in produttivita'
per l'azienda. Secondo il rapporto dell'Istat 'Salute sui luoghi di
lavoro' (2008), sono 4 milioni e 58mila "i dipendenti italiani - si
legge nella ricerca - che ritengono di essere esposti ai rischi che
potrebbero pregiudicare il proprio equilibrio psicologico".

I lavoratori che hanno sofferto di problemi di stress,
depressione e ansia, dovuti all'attivita' lavorativa, sono stati il
21% del campione intervistato (19,4% degli uomini e 21,6% delle
donne): il 39,2% dei dirigenti, il 29,1% degli impiegati e il 10,3%
degli operai. (segue)

(Frm/Col/Adnkronos)
02-SET-11 13:45

NNNNSALUTE: LEGGE SU STRESS LAVORATORI, SOLO 2 AZIENDE SU 10 LA RISPETTANO (4) =

(Adnkronos/Aki) - I fattori di rischio di tipo psicologico sono
percepiti soprattutto fra le persone che lavorano nella sanita' (26%),
nei trasporti (24,6%) e nella pubblica amministrazione (23%), in
particolare tra le donne, che ne risentono in modo maggiore rispetto
agli uomini.

Le problematiche legate allo stress devono essere inserite nel
documento di valutazione dei rischi sul lavoro (Dvr) e il monitoraggio
deve essere compiuto su tutti i lavoratori, compresi i dirigenti e gli
impiegati, prendendo in esame non i singoli, ma i gruppi omogenei
esposti ai rischi dello stesso tipo.

Il datore di lavoro deve procedere alla redazione del Dvr,
avvalendosi dell'ausilio del responsabile del servizio di prevenzione
e protezione (Rspp), con il coinvolgimento del medico competente,
laddove presente, e previa consultazione del rappresentante dei
lavoratori. Inoltre dal 30 giugno 2012 le aziende con meno di 10
lavoratori non potranno piu' autocertificare la valutazione del
rischio, come previsto finora, ma dovranno basarsi sulle procedure
standardizzate. (segue)

(Frm/Col/Adnkronos)
02-SET-11 13:54

NNNNSALUTE: LEGGE SU STRESS LAVORATORI, SOLO 2 AZIENDE SU 10 LA RISPETTANO (5) =

(Adnkronos/Adnkronos Salute) - Ma quello che accade nella
realta' e' ben diverso. "Ogni territorio regionale ha le sue
specificita' settoriali di lavoro - sottolineano i tecnici - e i
controlli delle Asl si concentrano e specializzano su questi. Nel
Lazio, in Piemonte o in Veneto ci sono settori artigianali e
industriali che non troviamo in Sicilia o in Campania. Ecco che il
sistema di controllo della Asl e' ancora troppo variegato. Quando gli
ispettori delle aziende sanitarie verificano i documenti durante i
controlli, nel dubbio non sanzionano penalmente l'azienda se non c'e'
l'assoluta certezza che non abbia neanche iniziato la procedura di
valutazione del rischio".

"Il dato del 20% e' anche sottostimato, moltissime aziende medio
piccole anche al Nord fanno una valutazione generica nel Drv. Seguono
le Linee guida, ma spesso con un approccio superficiale al problema.
Sono piu' attente le multinazionali, ma nelle piccole realta' siamo
ancora molto indietro ", osserva Biagio Calo', direttore del Servizio
di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro (Spresal) della
Asl di Novara. E aggiunge: "Sul rischio stress non abbiamo effettuato
nessuna sanzione, purtroppo anche qui in Piemonte abbiamo una mancanza
di ispettori che non ci permette di vigilare nei modi opportuni".

La situazione non e' diversa nel Sud del Paese. "Anche in
Sicilia siamo sul dato del 20% - afferma Niccolo' Perrone,
responsabile dello Spresal della Asl 6 di Palermo - ed e' difficile
valutare in strutture medio-piccole lo stress da lavoro correlato. I
datori di lavoro si appoggiano alle Linee guida, ma c'e' poco
coinvolgimento dei dipendenti nella redazione del Dvr. Anche se e'
previsto dalla legge. Il Testo unico in materia di sicurezza sui
luoghi di lavoro - aggiunge Perrone - e' pero' un bel passo avanti
rispetto alla giungla degli anni '90". (segue)

(Frm/Col/Adnkronos)
02-SET-11 14:04

NNNNSALUTE: LEGGE SU STRESS LAVORATORI, SOLO 2 AZIENDE SU 10 LA RISPETTANO (6) =

(Adnkronos/Adnkronos Salute) - "Finora non abbiamo sanzionato
nessuno e stiamo ancora assistendo le aziende, piuttosto che vigilare
con mano pesante - afferma Fulvio D'Orsi, direttore dello Spresal
della Asl Roma C - tuttavia le carenze che riscontriamo piu'
frequentemente sono la mancanza di coinvolgimento dei lavoratori nella
valutazione; l'Rspp compila piu' o meno da solo le liste di controllo
descrivendo spesso un quadro non veritiero dell'azienda".

"E ancora, quando le societa' hanno molto personale non
provvedono a suddividerlo in gruppi omogenei, come prevedono le
metodologie di valutazione delle Linee guida, ma sono valutate
genericamente nella loro globalita'. Cosi' non si riscontrano tutti i
problemi riferibili alle singole articolazioni organizzative. Inoltre,
a fronte di criticita' rilevate non vengono messe in atto misure
correttive", elenca.

Un lavoro non facile per chi non ha spesso i mezzi e gli
ispettori per monitorare un territorio vasto. Ecco che il problema
principale che allarma le Asl, soprattutto nelle regioni sottoposte ai
piani di rientro, sono le risorse umane impegnate nei controlli. "Se
ho pochissimi ispettori a disposizione - sottolinea la direzione
dell'Asl Roma H - e ad esempio ho molti cantieri edili aperti sul
territorio, non andro' a controllare la dichiarazione di valutazione
del rischio, ma mi concentrero' su altro. Sui ponteggi, sui caschi di
sicurezza. O, come spesso accade, se ho un grave problema di sanita'
pubblica sul territorio, i miei sforzi andranno in quella direzione".
Ed ecco che il Dvr e i danni provocati dallo stress, come ansia e
depressione, passano in secondo piano.

(Frm/Col/Adnkronos)
02-SET-11 14:00

NNNNSALUTE: PSICOLOGA, LEGGE SU STRESS LAVORATORI NON PRODUCE CULTURA SICUREZZA =
ANSIA, DEPRESSIONE E ATTACCHI DI PANICO, SIRENE DA NON
SOTTOVALUTARE

Roma, 2 set. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - "La legge che
dovrebbe monitorare anche lo stress dei dipendenti rimane solo un atto
riempitivo per il datore di lavoro, non produce la cultura della
sicurezza. Necessaria per lavorare sulla prevenzione". Ad affermarlo
all'Adnkronos Salute e' Imma Tomai, responsabile del Gruppo stress
lavoro correlato del Consiglio nazionale dell'Ordine degli psicologi.

"Il problema principale della normativa e' che non sara' mai
predittiva - avverte l'esperta - perche' interviene esclusivamente sui
rischi oggettivi, pensando di diminuire cosi' i costi per le aziende
in termine di produttivita'".

Ma secondo l'esperta la problematica e' anche soggettiva, ovvero
la percezione che ha il lavoratore dei rischi che vive in azienda. "Se
non indossa il casco quando dovrebbe - spiega la Tomai - il lavoratore
ha piu' possibilita' di finire vittima di incidenti. Ecco che se non
si lavora sulla percezione di questo pericolo, il personale non
adottera' mai un comportamento che lo aiutera' a prevenirlo". "Inoltre
la normativa - prosegue l'esperta - non richiama esplicitamente le
figura dello psicologo, se non nelle competenze previste dagli
obblighi dell'ordine professionale e presenti in alcuni passaggi".
Eppure e' lo psicologo lo specialista che potrebbe aiutare chi
manifesta i sintomi dello stress: ansia, attacchi di panico e
depressione. (segue)

(Frm/Col/Adnkronos)
02-SET-11 13:45

NNNNSALUTE: PSICOLOGA, LEGGE SU STRESS LAVORATORI NON PRODUCE CULTURA SICUREZZA (2) =

(Adnkronos/Adnkronos Salute) - Ma quali sono le cause dello
stress lavoro correlato? "Le relazioni tra colleghi, ad esempio -
risponde la psicologa - un pessimo rapporto sociale sul luogo di
lavoro puo' portare il soggetto, se non si prendono i dovuti
provvedimenti, a soffrire di depressione, d'ansia e di attacchi di
panico".

Un problema che puo' connotarsi e aggravarsi a seconda della
struttura in cui si lavora. "Se il mio ambiente e' una multinazionale
- sottolinea la Tomei - avro' maggiori garanzie per la valutazione dei
rischi da stress correlato, grazie alla disponibilita' di risorse e
personale in grado di predisporre tutti gli interventi di
applicabilita' della normativa. Ma e' pur vero - conclude - che
proprio in grandi aziende si assiste ad altri fenomeni scatenanti lo
stress. Come le guerre interne per la progressione di carriere e il
riconoscimento delle competenze".

"Il Testo unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di
lavoro - spiega la psicologa - prevede che i compiti di vigilanza
siano assunti dal medico del lavoro, dove e' prevista questa figura.
Ma la legge nell'articolato non richiama la figura dello psicologo.
Cosi' quello che accade e' che il documento di valutazione dei rischi
da stress lavoro correlato (Dvr) e' fatto da ingegneri che si limitano
nei loro controlli in azienda a sanzionare solo il rischio oggettivo.
Non entrando mai nella dimensione 'psicologica'".

(Frm/Col/Adnkronos)
02-SET-11 14:07

NNNN

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