LUNEDÌ 01 LUGLIO 2019 11.03.14
Decodificato il genoma dell'abete bianco
ZCZC1987/SXB OTN46384_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB Decodificato il genoma dell'abete bianco Da team internazionale con forte componente italiana e trentina (ANSA) - TRENTO, 1 LUG - Dopo la decodifica del genoma di vite, melo, fragola, lampone, olivo, pesco e di insetti come la Drosophila suzukii e loro patogeni (Plasmopara viticola) la Fondazione Edmund Mach e' coinvolta in un'altra importante attivita' di sequenziamento: il codice genetico dell'abete bianco. Un team internazionale, che per l'Italia ha coinvolto Fem in collaborazione con Universita' di Trento, Cnr e C3A, e' riuscito infatti a decodificare il patrimonio genetico di un abete bianco partendo da un albero di un bosco a Birmensdorf, in Svizzera. Per completare il sequenziamento e' stato necessario decodificare 18 miliardi di coppie di basi azotate, ossia dei singoli tasselli che compongono il dna dell'albero. Una cifra sei volte superiore alle coppie di basi presenti nel genoma umano. Nonostante l'alto numero di sequenze genomiche ripetute abbia reso il compito dei ricercatori particolarmente complesso, i componenti del patrimonio ereditario che contengono geni, ovvero le informazioni genetiche per la produzione di proteine con determinate funzioni, sono ben descritti. Per comporre un quadro complessivo a partire da questi tasselli i ricercatori hanno ancora, pero', molto lavoro da compiere. L'abete bianco, con le sue radici profonde, resiste meglio di altre specie ai forti venti. Questa specie e' molto diffusa in Trentino occupando piu' del 10 % del patrimonio forestale e raggiunge dimensioni notevoli con esemplari anche di quasi 50 metri. (ANSA). VAL 01-LUG-19 11:02 NNNN
Decodificato il genoma dell'abete bianco
ZCZC1987/SXB OTN46384_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB Decodificato il genoma dell'abete bianco Da team internazionale con forte componente italiana e trentina (ANSA) - TRENTO, 1 LUG - Dopo la decodifica del genoma di vite, melo, fragola, lampone, olivo, pesco e di insetti come la Drosophila suzukii e loro patogeni (Plasmopara viticola) la Fondazione Edmund Mach e' coinvolta in un'altra importante attivita' di sequenziamento: il codice genetico dell'abete bianco. Un team internazionale, che per l'Italia ha coinvolto Fem in collaborazione con Universita' di Trento, Cnr e C3A, e' riuscito infatti a decodificare il patrimonio genetico di un abete bianco partendo da un albero di un bosco a Birmensdorf, in Svizzera. Per completare il sequenziamento e' stato necessario decodificare 18 miliardi di coppie di basi azotate, ossia dei singoli tasselli che compongono il dna dell'albero. Una cifra sei volte superiore alle coppie di basi presenti nel genoma umano. Nonostante l'alto numero di sequenze genomiche ripetute abbia reso il compito dei ricercatori particolarmente complesso, i componenti del patrimonio ereditario che contengono geni, ovvero le informazioni genetiche per la produzione di proteine con determinate funzioni, sono ben descritti. Per comporre un quadro complessivo a partire da questi tasselli i ricercatori hanno ancora, pero', molto lavoro da compiere. L'abete bianco, con le sue radici profonde, resiste meglio di altre specie ai forti venti. Questa specie e' molto diffusa in Trentino occupando piu' del 10 % del patrimonio forestale e raggiunge dimensioni notevoli con esemplari anche di quasi 50 metri. (ANSA). VAL 01-LUG-19 11:02 NNNN