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lunedì 1 luglio 2019

MIGRANTI: BUSCO (CONSULENTE VIMINALE), 'C'E' OBBLIGO ASSISTENZA NON DI APRIRE PORTI' =

LUNEDÌ 01 LUGLIO 2019 08.54.58 


MIGRANTI: BUSCO (CONSULENTE VIMINALE), 'C'E' OBBLIGO ASSISTENZA NON DI APRIRE PORTI' = 

ADN0080 7 CRO 0 ADN CRO NAZ MIGRANTI: BUSCO (CONSULENTE VIMINALE), 'C'E' OBBLIGO ASSISTENZA NON DI APRIRE PORTI' = Roma, 1 lug. (AdnKronos) - "Il soccorso in mare è un obbligo morale, prima ancora che giuridico. Ma qui mi sembra che nessuno impedisca alle Ong di soccorrere chi rischia la vita in mare: il problema è molto più limitato e concerne il luogo in cui deve essere sbarcato chi viene legittimamente salvato". Così in un'intervista al 'Corriere della Sera' Paolo Busco, esperto di diritto del mare e di diritti umani, consulente sul caso dei due marò e da quasi tre anni consulente esterno del ministero degli Interni. "Nel diritto del mare non esiste l'obbligo di aprire i porti. Nella sentenza 'Nicaragua contro Usa', la Corte internazionale di Giustizia ha stabilito che, sulla base della propria sovranità - spiega Busco parlando a titolo personale - uno Stato ha il diritto di regolamentare l'accesso ai suoi porti". Senza eccezione? "L'eccezione più rilevante è il caso di 'distress' di una nave, cioè quando ci sia ragionevole certezza di un 'grave e imminente' pericolo per l'imbarcazione: sostanzialmente - sottolinea - il pericolo di affondamento. Ma anche in questo caso c'è l'obbligo di prestare assistenza, non di aprire il porto". La condotta italiana è lecita? "Sì - spiega Busco - ne sono fermamente convinto. Ma la questione è piuttosto se sia lecita la condotta del resto della comunità internazionale. Le uniche obbligazioni che la Convenzione sul diritto del mare e le Convenzioni sul salvataggio in mare pongono in termini inequivoci sono le obbligazioni di cooperazione per la gestione condivisa dei salvataggi fra tutti gli Stati. È detto a chiare lettere: gli Stati devono cooperare, tutti. E su questo aspetto, mi pare che la comunità internazionale sia ampiamente inadempiente. È questo il vero dramma, che impedisce una vera e duratura soluzione al problema. Tutto a discapito dei migranti: perché ci si sofferma sulla presunta pagliuzza italiana, ma non sulla trave collettiva". (Asc/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 01-LUG-19 08:54 NNNN

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