MERCOLEDÌ 03 LUGLIO 2019 07.55.27
Honduras, stato di emergenza dopo 44 morti per febbre dengue
Honduras, stato di emergenza dopo 44 morti per febbre dengue Registrati 15.406 casi nel Paese
Roma, 3 lug. (askanews) - L'Honduras ha dichiarato lo stato di
emergenza nazionale nella lotta contro l'epidemia di febbre
dengue, che ha causato la morte di almeno 44 persone dall'inizio
dell'anno. Lo ha annunciato il governo.
"Abbiamo attivato tutte le istituzioni di governo e non
governative per mettere in funzione una serie di misure" contro
il vettore della malattia, le zanzare Aedes aegypt, ha spiegato
la ministra della Salute Alba Flores.
(Segue)
Dmo 20190703T075519Z
MERCOLEDÌ 03 LUGLIO 2019 07.55.33
Honduras, stato di emergenza dopo 44 morti per febbre dengue -2-
Honduras, stato di emergenza dopo 44 morti per febbre dengue -2-
Roma, 3 lug. (askanews) - Nel 2019 la dengue ha provocato la
morte di 44 persone e si sospetta sia la causa del decesso di
altre 35, ha aggiunto il responsabile della sorveglianza
epidemiologica Gustavo Urbina spiegando che sono stati registrati
"15.406 casi di dengue" di cui 5.032 gravi.
La situazione, inoltre, potrebbe aggravarsi nei prossimi tre
mesi. Nel 2010, in cui si verificò un'epidemia violenta della
febbre, sono morte 83 persone, secondo le statistiche ufficiali.
Dmo 20190703T075526Z
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mercoledì 3 luglio 2019
Corruzione e legami con la camorra, 5 arresti tra cui un giudice
MERCOLEDÌ 03 LUGLIO 2019 07.55.51
* Corruzione e legami con la camorra, 5 arresti tra cui un giudice
* Corruzione e legami con la camorra, 5 arresti tra cui un giudice Operazione "San Gennaro" della polizia di Roma Roma, 3 lug. (askanews) - Operazione anticorruzione della polizia, coordinata dalla Procura di Roma, nei confronti di un giudice napoletano ed altre quattro persone indagate, a vario titolo, per i reati di corruzione per l'esercizio della funzione, corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio, corruzione in atti giudiziari, traffico di influenze illecite, millantato credito, tentata estorsione, favoreggiamento personale. La Squadra Mobile di Roma ha eseguito un'ordinanza di applicazione di misura cautelare personale a carico dei 5 indagati e contestuali perquisizioni. Gli inquirenti avrebbero scoperto anche collegamenti tra gli arrestati ed appartenenti alla camorra. L'operazione è stata chiamata "San Gennaro". Red/Sav 20190703T075533Z
* Corruzione e legami con la camorra, 5 arresti tra cui un giudice
* Corruzione e legami con la camorra, 5 arresti tra cui un giudice Operazione "San Gennaro" della polizia di Roma Roma, 3 lug. (askanews) - Operazione anticorruzione della polizia, coordinata dalla Procura di Roma, nei confronti di un giudice napoletano ed altre quattro persone indagate, a vario titolo, per i reati di corruzione per l'esercizio della funzione, corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio, corruzione in atti giudiziari, traffico di influenze illecite, millantato credito, tentata estorsione, favoreggiamento personale. La Squadra Mobile di Roma ha eseguito un'ordinanza di applicazione di misura cautelare personale a carico dei 5 indagati e contestuali perquisizioni. Gli inquirenti avrebbero scoperto anche collegamenti tra gli arrestati ed appartenenti alla camorra. L'operazione è stata chiamata "San Gennaro". Red/Sav 20190703T075533Z
* 'Ndrangheta a Roma, maxi sequestro da 120 mln
MERCOLEDÌ 03 LUGLIO 2019 08.00.54
* 'Ndrangheta a Roma, maxi sequestro da 120 mln
* 'Ndrangheta a Roma, maxi sequestro da 120 mln Colpiti i beni di esponenti di spicco della criminalità calabrese Roma, 3 lug. (askanews) - Gli agenti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma hanno effettuato un maxi sequestro per un valore complessivo di oltre 120 milioni di euro nei confronti di esponenti di spicco della criminalità organizzata calabrese radicata a Roma e provincia già dagli anni '80. Tra i nomi degli ndranghetisti colpiti dal provvedimento emergono gli Scriva, i Morabito, i Mollica, i Velonà e i Ligato. Tra i beni sequestrati ci sono 173 immobili situati tra Roma, Rignano Flaminio, Morlupo, Campagnano Romano, Grottaferrata ed altre province italiane. All'operazione hanno partecipato 250 uomini della polizia. Oltre a quella di Roma, sono coinvolte anche altre 10 Questure. Sav 20190703T080037Z
* 'Ndrangheta a Roma, maxi sequestro da 120 mln
* 'Ndrangheta a Roma, maxi sequestro da 120 mln Colpiti i beni di esponenti di spicco della criminalità calabrese Roma, 3 lug. (askanews) - Gli agenti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma hanno effettuato un maxi sequestro per un valore complessivo di oltre 120 milioni di euro nei confronti di esponenti di spicco della criminalità organizzata calabrese radicata a Roma e provincia già dagli anni '80. Tra i nomi degli ndranghetisti colpiti dal provvedimento emergono gli Scriva, i Morabito, i Mollica, i Velonà e i Ligato. Tra i beni sequestrati ci sono 173 immobili situati tra Roma, Rignano Flaminio, Morlupo, Campagnano Romano, Grottaferrata ed altre province italiane. All'operazione hanno partecipato 250 uomini della polizia. Oltre a quella di Roma, sono coinvolte anche altre 10 Questure. Sav 20190703T080037Z
Vasta operazione in materia di polizze assicurative on line
MERCOLEDÌ 03 LUGLIO 2019 08.01.00
Vasta operazione in materia di polizze assicurative on line
Vasta operazione in materia di polizze assicurative on line Oscurati oltre 220 siti, individuati i responsabili Roma, 3 lug. (askanews) - Il nucleo speciale tutela privacy e frodi tecnologiche della Guardia di Finanza sta eseguendo, in queste ore, provvedimenti di perquisizione locale, informatica e conseguente sequestro nei confronti di persone fisiche responsabili di truffe online, con le quali sono stati raggirati centinaia di cittadini ai quali sono state vendute delle false polizze assicurative. Gli utenti, convinti di sottoscrivere assicurazioni vantaggiose per le proprie autovetture, le proprie case o i propri natanti, si sono in realtà ritrovati senza alcuna copertura assicurativa. L'indagine, diretta dal Procuratore della Repubblica di Milano, dott. Francesco Greco e coordinata dal procuratore aggiunto, dott. Eugenio Fusco e dal sostituto procuratore Christian Barilli, ha consentito di individuare e di oscurare complessivamente 222 siti web che proponevano assicurazioni online, contravvenendo alle prescrizioni imposte dal Codice delle assicurazioni private. Il modus operandi, comune a gran parte dei portali individuati ed utilizzato per trarre in inganno gli utenti che si imbattevano nei siti Internet, prevedeva l'utilizzo indebito dei loghi delle più note compagnie di assicurazione operanti in Italia e l'indicazione di un numero RUI (Registro Unico degli Intermediari assicurativi) contraffatto, funzionale al raggiro. L'attività investigativa, realizzata con la collaborazione attiva dell'IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni), oltre all'oscuramento dei portali Web, ha permesso di identificare 74 persone fisiche e di eseguire perquisizioni nei confronti dei soggetti ritenuti responsabili del reato di esercizio abusivo dell'attività di intermediazione assicurativa e truffa aggravata. Red/Apa 20190703T080050Z
Vasta operazione in materia di polizze assicurative on line
Vasta operazione in materia di polizze assicurative on line Oscurati oltre 220 siti, individuati i responsabili Roma, 3 lug. (askanews) - Il nucleo speciale tutela privacy e frodi tecnologiche della Guardia di Finanza sta eseguendo, in queste ore, provvedimenti di perquisizione locale, informatica e conseguente sequestro nei confronti di persone fisiche responsabili di truffe online, con le quali sono stati raggirati centinaia di cittadini ai quali sono state vendute delle false polizze assicurative. Gli utenti, convinti di sottoscrivere assicurazioni vantaggiose per le proprie autovetture, le proprie case o i propri natanti, si sono in realtà ritrovati senza alcuna copertura assicurativa. L'indagine, diretta dal Procuratore della Repubblica di Milano, dott. Francesco Greco e coordinata dal procuratore aggiunto, dott. Eugenio Fusco e dal sostituto procuratore Christian Barilli, ha consentito di individuare e di oscurare complessivamente 222 siti web che proponevano assicurazioni online, contravvenendo alle prescrizioni imposte dal Codice delle assicurazioni private. Il modus operandi, comune a gran parte dei portali individuati ed utilizzato per trarre in inganno gli utenti che si imbattevano nei siti Internet, prevedeva l'utilizzo indebito dei loghi delle più note compagnie di assicurazione operanti in Italia e l'indicazione di un numero RUI (Registro Unico degli Intermediari assicurativi) contraffatto, funzionale al raggiro. L'attività investigativa, realizzata con la collaborazione attiva dell'IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni), oltre all'oscuramento dei portali Web, ha permesso di identificare 74 persone fisiche e di eseguire perquisizioni nei confronti dei soggetti ritenuti responsabili del reato di esercizio abusivo dell'attività di intermediazione assicurativa e truffa aggravata. Red/Apa 20190703T080050Z
LIBIA. RAID SU CENTRO DETENZIONE MIGRANTI, SOCCORRITORI: 40 MORTI
MERCOLEDÌ 03 LUGLIO 2019 08.02.31
LIBIA. RAID SU CENTRO DETENZIONE MIGRANTI, SOCCORRITORI: 40 MORTI
DIR0054 3 CRO 0 RR1 N/POL / DIR /TXT LIBIA. RAID SU CENTRO DETENZIONE MIGRANTI, SOCCORRITORI: 40 MORTI L'EPISODIO A TAJOURA, SOTTO ACCUSA AVIAZIONE GENERALE HAFTAR (DIRE) Roma, 3 lug. - Almeno 40 migranti sono morti, dopo che questa notte il centro di detenzione in cui erano rinchiusi e' stato colpito da due bombardamenti avvenuti a pochi minuti di distanza l'uno dall'altro: lo hanno denunciato fonti concordanti, in particolare dei servizi di soccorso. L'episodio si e' consumato a Tajoura, un quartiere a una ventina di chilometri a est della capitale, come hanno confermato fonti del governo di Tripoli, puntando il dito contro le milizie del generale Khalifa Haftar. Quest'ultimo da aprile continua ad alimentare scontri per conquistare Tripoli e rovesciare il governo di unita' nazionale sostenuto dall'Onu, con rischi per la popolazione locale e anche i migranti, impossibilitati a lasciare i centri di detenzione come quello di Tajoura. In totale si tratterebbe di poco piu' di 5.800 persone, stando a dati dell'Onu. Secondo un portavoce del Servizio di emergenza, Osama Ali, il bilancio dei morti "e' solo provvisorio, e potrebbe essere destinato ad aumentare" nelle prossime ore. I soccorritori, ha detto Ali, hanno portato via i corpi di una quarantina di persone, ma il timore e' che molti altri siano sotto le macerie. Altri 80 sarebbero quelli rimasti feriti. In totale a Tajoura erano rinchiuse 150 persone, in maggioranza originarie di Eritrea, Somalia e Sudan. Inoltre molte di queste - denunciano alcuni media internazionali - erano rinchiuse a causa dei rimpatri della Guardia costiera libica finanziata dall'Unione Europea. Alcuni attendevano di conoscere il proprio destino anche da due anni. La vicenda getta una nuova ombra sulle politiche migratorie degli Stati europei, a cui da tempo le organizzazioni umanitarie chiedono di portare via i migranti bloccati nei centri. "5.800 persone non e' un numero enorme, e' impossibile che i governi europei non riescano a trovare una soluzione", aveva dichiarato Julien Raickman, responsabile di Medici senza frontiere, in una conferenza stampa a Roma il mese scorso. Nel mirino delle critiche sono finite anche le agenzie delle Nazioni Unite per migranti e rifugiati, dopo che domenica scorsa e' circolata la notizia della morte di 20 migranti per fame, sete e malattie nel centro di detenzione di Zintan, nel nord. L'Alto commissariato per i rifugiati (Unhcr) si e' giustificato spiegando che a causa del conflitto armato gli operatori non possono piu' raggiungere liberamente questi luoghi. Questa notte, dopo il bombardamento di Tajoura, l'Unhcr in una nota ha condannatto l'attacco e sollecitato le parti in guerra a risparmiare i civili, i quali "non possono mai essere un obettivo". (Alf/Dire) 08:01 03-07-19 NNNN
LIBIA. RAID SU CENTRO DETENZIONE MIGRANTI, SOCCORRITORI: 40 MORTI
DIR0054 3 CRO 0 RR1 N/POL / DIR /TXT LIBIA. RAID SU CENTRO DETENZIONE MIGRANTI, SOCCORRITORI: 40 MORTI L'EPISODIO A TAJOURA, SOTTO ACCUSA AVIAZIONE GENERALE HAFTAR (DIRE) Roma, 3 lug. - Almeno 40 migranti sono morti, dopo che questa notte il centro di detenzione in cui erano rinchiusi e' stato colpito da due bombardamenti avvenuti a pochi minuti di distanza l'uno dall'altro: lo hanno denunciato fonti concordanti, in particolare dei servizi di soccorso. L'episodio si e' consumato a Tajoura, un quartiere a una ventina di chilometri a est della capitale, come hanno confermato fonti del governo di Tripoli, puntando il dito contro le milizie del generale Khalifa Haftar. Quest'ultimo da aprile continua ad alimentare scontri per conquistare Tripoli e rovesciare il governo di unita' nazionale sostenuto dall'Onu, con rischi per la popolazione locale e anche i migranti, impossibilitati a lasciare i centri di detenzione come quello di Tajoura. In totale si tratterebbe di poco piu' di 5.800 persone, stando a dati dell'Onu. Secondo un portavoce del Servizio di emergenza, Osama Ali, il bilancio dei morti "e' solo provvisorio, e potrebbe essere destinato ad aumentare" nelle prossime ore. I soccorritori, ha detto Ali, hanno portato via i corpi di una quarantina di persone, ma il timore e' che molti altri siano sotto le macerie. Altri 80 sarebbero quelli rimasti feriti. In totale a Tajoura erano rinchiuse 150 persone, in maggioranza originarie di Eritrea, Somalia e Sudan. Inoltre molte di queste - denunciano alcuni media internazionali - erano rinchiuse a causa dei rimpatri della Guardia costiera libica finanziata dall'Unione Europea. Alcuni attendevano di conoscere il proprio destino anche da due anni. La vicenda getta una nuova ombra sulle politiche migratorie degli Stati europei, a cui da tempo le organizzazioni umanitarie chiedono di portare via i migranti bloccati nei centri. "5.800 persone non e' un numero enorme, e' impossibile che i governi europei non riescano a trovare una soluzione", aveva dichiarato Julien Raickman, responsabile di Medici senza frontiere, in una conferenza stampa a Roma il mese scorso. Nel mirino delle critiche sono finite anche le agenzie delle Nazioni Unite per migranti e rifugiati, dopo che domenica scorsa e' circolata la notizia della morte di 20 migranti per fame, sete e malattie nel centro di detenzione di Zintan, nel nord. L'Alto commissariato per i rifugiati (Unhcr) si e' giustificato spiegando che a causa del conflitto armato gli operatori non possono piu' raggiungere liberamente questi luoghi. Questa notte, dopo il bombardamento di Tajoura, l'Unhcr in una nota ha condannatto l'attacco e sollecitato le parti in guerra a risparmiare i civili, i quali "non possono mai essere un obettivo". (Alf/Dire) 08:01 03-07-19 NNNN
martedì 2 luglio 2019
Colesterolo cattivo, pericoloso anche se troppo basso
MARTEDÌ 02 LUGLIO 2019 10.49.04
Colesterolo cattivo, pericoloso anche se troppo basso
ZCZC1376/SXB XSP59123_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB Colesterolo cattivo, pericoloso anche se troppo basso (EMBARGO ALLE 22) Aumenta rischio ictus, conferma da maxi-studio (EMBARGO ALLE 22) (ANSA) - ROMA, 02 LUG - Anche quando e' troppo basso, il colesterolo cattivo, e' pericoloso. E' infatti legato a maggior rischio di ictus (di tipo emorragico) in una ricerca pubblicata sulla rivista Neurology che ha coinvolto oltre 96 mila individui il cui stato di salute e' stato monitorato lungo un periodo di nove anni, con misurazioni annuali del colesterolo nel sangue. Lo studio e' stato condotto da Xiang Gao, dell'Universita' della Pennsylvania in collaborazione con la Harvard Medical School di Boston. Solo pochi mesi fa uno studio analogo ma solo su donne aveva puntato i riflettori su livelli troppo bassi di colesterolo cattivo, legandoli a rischio di ictus emorragico, quando cioe' un vaso sanguigno nel cervello 'scoppia' dando luogo a una emorragia. Il colesterolo cattivo LDL e' considerato un nemico del cuore e piu' in generale della salute cardiovascolare: quando e' troppo alto si lega a rischio infarto e ictus (ischemico, quando un vaso sanguigno nel cervello si blocca). Dallo studio emerge che avere il colesterolo cattivo al di sotto dei 70 milligrammi per decilitro di sangue puo' anche raddoppiare il rischio di ictus emorragico. E' importante quindi mirare a un controllo del colesterolo adeguato, evitando di scendere sotto i 79 milligrammi, specie per chi e' gia' di per se' a rischio di ictus emorragico, concludono gli autori del lavoro.(ANSA). Y27-LOG 02-LUG-19 10:48 NNNN
Colesterolo cattivo, pericoloso anche se troppo basso
ZCZC1376/SXB XSP59123_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB Colesterolo cattivo, pericoloso anche se troppo basso (EMBARGO ALLE 22) Aumenta rischio ictus, conferma da maxi-studio (EMBARGO ALLE 22) (ANSA) - ROMA, 02 LUG - Anche quando e' troppo basso, il colesterolo cattivo, e' pericoloso. E' infatti legato a maggior rischio di ictus (di tipo emorragico) in una ricerca pubblicata sulla rivista Neurology che ha coinvolto oltre 96 mila individui il cui stato di salute e' stato monitorato lungo un periodo di nove anni, con misurazioni annuali del colesterolo nel sangue. Lo studio e' stato condotto da Xiang Gao, dell'Universita' della Pennsylvania in collaborazione con la Harvard Medical School di Boston. Solo pochi mesi fa uno studio analogo ma solo su donne aveva puntato i riflettori su livelli troppo bassi di colesterolo cattivo, legandoli a rischio di ictus emorragico, quando cioe' un vaso sanguigno nel cervello 'scoppia' dando luogo a una emorragia. Il colesterolo cattivo LDL e' considerato un nemico del cuore e piu' in generale della salute cardiovascolare: quando e' troppo alto si lega a rischio infarto e ictus (ischemico, quando un vaso sanguigno nel cervello si blocca). Dallo studio emerge che avere il colesterolo cattivo al di sotto dei 70 milligrammi per decilitro di sangue puo' anche raddoppiare il rischio di ictus emorragico. E' importante quindi mirare a un controllo del colesterolo adeguato, evitando di scendere sotto i 79 milligrammi, specie per chi e' gia' di per se' a rischio di ictus emorragico, concludono gli autori del lavoro.(ANSA). Y27-LOG 02-LUG-19 10:48 NNNN
Francia: metteva multe a chi aiuta migranti, sindaco condannato =
MARTEDÌ 02 LUGLIO 2019 17.11.56
Francia: metteva multe a chi aiuta migranti, sindaco condannato =
(AGI/AFP) - Caen (Francia), 2 lug. - Romain Bail, sindaco di un paesino nel nord della Francia, e' stato condannato a sei mesi di prigione con la condizionale per aver ingiustamente inflitto multe per sosta vietata alle persone che aiutavano i migranti nella zona. Il primo cittadino conservatore di Ouistreham, affacciato sul Canale della Manica, ha elevato 17 contravvenzioni tra novembre 2017 e marzo 2018 per "parcheggio di forte intralcio" sul ciglio della strada dove volontari si fermavano per portare cibo e vestiti destinati ai migranti che cercavano di raggiungere la Gran Bretagna. La polizia tuttavia ha "stabilito che il parcheggio chiaramente non era pericoloso", ha sottolineato il giudice di Caen, Cristophe Subts, condannando Bail ai sei mesi e a una multa di 1.821 euro. Il sindaco 35enne e' stato accusato dalla procura di "uso eccessivo del potere" e di aver detto ai poliziotti che e' tutta colpa dei "negri: questo e' un Paese di merda e non e' una sorpresa che il Front National stia diventando piu' popolare". Parole smentite dallo stesso Bail, che ha negato di aver usato la parola "negro". (AGI) Sca 021711 LUG 19 NNNN
Francia: metteva multe a chi aiuta migranti, sindaco condannato =
(AGI/AFP) - Caen (Francia), 2 lug. - Romain Bail, sindaco di un paesino nel nord della Francia, e' stato condannato a sei mesi di prigione con la condizionale per aver ingiustamente inflitto multe per sosta vietata alle persone che aiutavano i migranti nella zona. Il primo cittadino conservatore di Ouistreham, affacciato sul Canale della Manica, ha elevato 17 contravvenzioni tra novembre 2017 e marzo 2018 per "parcheggio di forte intralcio" sul ciglio della strada dove volontari si fermavano per portare cibo e vestiti destinati ai migranti che cercavano di raggiungere la Gran Bretagna. La polizia tuttavia ha "stabilito che il parcheggio chiaramente non era pericoloso", ha sottolineato il giudice di Caen, Cristophe Subts, condannando Bail ai sei mesi e a una multa di 1.821 euro. Il sindaco 35enne e' stato accusato dalla procura di "uso eccessivo del potere" e di aver detto ai poliziotti che e' tutta colpa dei "negri: questo e' un Paese di merda e non e' una sorpresa che il Front National stia diventando piu' popolare". Parole smentite dallo stesso Bail, che ha negato di aver usato la parola "negro". (AGI) Sca 021711 LUG 19 NNNN
ANSA/ L'occhio elettronico del Dragone sui visitatori stranieri
MARTEDÌ 02 LUGLIO 2019 19.31.44
ANSA/ L'occhio elettronico del Dragone sui visitatori stranieri
ZCZC9138/SXB XAI68286_SXB_QBXB R EST S0B QBXB ANSA/ L'occhio elettronico del Dragone sui visitatori stranieri Inchiesta,'app-spia cinese su telefoni di chi entra in Xinjiang' (ANSA) - LONDRA, 2 LUG - Bagliori di spionaggio elettronico lungo la Via della Seta. La polizia di frontiera cinese avrebbe segretamente installato app di sorveglianza sui telefonini di visitatori entrati nel Paese nell'inquieta regione a maggioranza musulmana dello Xinjiang dal confine col Kirghizistan: lo scrive il Guardian sulla base di un'inchiesta realizzata in partnership con la Sueddeutsche Zeitung, il New York Times e altri che ha permesso di svelare segni di un'intromissione capillare sui dati personali di numerosi stranieri alle porte del gigante asiatico. L'indagine e' nata dalla segnalazione di varie persone che hanno raccontato di essere state costrette a consegnare gli smartphone alle guardie di dogana, per poi ritrovarsi installata - almeno su quelli con sistema android - non un gps tracker, come credevano, bensi' un'applicazione sospetta. Tra le persone coinvolte, anche reporter tedeschi che al ritorno hanno consegnato i telefoni consentendo a un pool costituito inizialmente da Sueddeutsche Zeitung e Guardian di affidarli a ricercatori di cyber-sicurezza della Ruhr-University di Bochum e dell'azienda tedesca Cure53. Ne e' venuto fuori che l'app - ribattezzata in cinese 'Feng Cai' (qualcosa come "raccogliere il miele dalle api") trasmetteva email, messaggi e altri contenuti a un server sotto il controllo della polizia cinese, gia' impegnata negli ultimi tempi in nuovi giri di vite di controlli elettronici, oltre che territoriali, nello Xinjiang: diretti in particolare verso chi frequenta le moschee. Il software risulta in grado d'individuare una serie di parole chiave associate all'estremismo islamico, come per esempio Inspire, il nome di una testata propagandistica in lingua inglese redatta da Al Qaida nella Penisola Araba. Ma anche di individuare materiale in cui compaiano termini neutri come Ramadan o richiami a realta' non musulmane come quelle legate al Dalai Lama, leader religioso buddista e figura simbolo dell'indipendentismo anti-cinese in Tibet; o persino come la Unholy Grave, caustica band metal rock giapponese. Edin Omanovic, dell'ong Privacy International, ha denunciato la pratica come "allarmante in un Paese nel quale scaricare un'app o un articolo di giornale sbagliati puo' condurti a un campo di detenzione". A suo giudizio si tratta di "un ennesimo esempio del perche' la sorveglianza di regime nello Xinjiang" - regione al centro di pulsioni jihadiste, come pure di semplici proteste diffuse per una maggior liberta' e autonomia etnico confessionale - sia "fra le piu' illegali, pervasive e draconiane al mondo". Al momento l'indagine non e' in grado di stabilire in effetti dove le presunte informazioni estratte dai telefonini siano andate in ultima analisi a finire, che uso ne sia stato fatto e quanto siano state custodite. Ne' ci sono informazioni concrete che qualcuna delle persone prese apparentemente di mira sia stata poi seguita o abbia patito guai di sorta. Tuttavia diversi attivisti dei diritti umani si dicono preoccupati: "Gia' sapevamo - ha commentato Maya Wang, esperta di Cina per Human Rights Watch - che i cittadini dello Xinjiang, specie di etnia turcomanna e di fede musulmana, sono soggetti a sorveglianza costante e multidimensionale. Ma i risultati di questa inchiesta vanno oltre, suggeriscono che anche gli "stranieri" possono diventare bersaglio di "controlli illegali di massa". Circa 100 milioni di persone visitano ogni anno lo Xinjiang, secondo i dati ufficiali di Pechino, per ragioni commerciali, turistiche, culturali o religiose. E la maggior parte arriva per mezzo del passaggio di Irkeshtam: il piu' occidentale dell'intera Cina, snodo tradizionale di quella storica Via della Seta che il governo del Dragone e' oggi impegnato a rinnovare attraverso una ciclopica campagna diplomatica globale e d'investimenti in chiave tanto moderna quanto lucrosa. LR 02-LUG-19 19:31 NNNN
ANSA/ L'occhio elettronico del Dragone sui visitatori stranieri
ZCZC9138/SXB XAI68286_SXB_QBXB R EST S0B QBXB ANSA/ L'occhio elettronico del Dragone sui visitatori stranieri Inchiesta,'app-spia cinese su telefoni di chi entra in Xinjiang' (ANSA) - LONDRA, 2 LUG - Bagliori di spionaggio elettronico lungo la Via della Seta. La polizia di frontiera cinese avrebbe segretamente installato app di sorveglianza sui telefonini di visitatori entrati nel Paese nell'inquieta regione a maggioranza musulmana dello Xinjiang dal confine col Kirghizistan: lo scrive il Guardian sulla base di un'inchiesta realizzata in partnership con la Sueddeutsche Zeitung, il New York Times e altri che ha permesso di svelare segni di un'intromissione capillare sui dati personali di numerosi stranieri alle porte del gigante asiatico. L'indagine e' nata dalla segnalazione di varie persone che hanno raccontato di essere state costrette a consegnare gli smartphone alle guardie di dogana, per poi ritrovarsi installata - almeno su quelli con sistema android - non un gps tracker, come credevano, bensi' un'applicazione sospetta. Tra le persone coinvolte, anche reporter tedeschi che al ritorno hanno consegnato i telefoni consentendo a un pool costituito inizialmente da Sueddeutsche Zeitung e Guardian di affidarli a ricercatori di cyber-sicurezza della Ruhr-University di Bochum e dell'azienda tedesca Cure53. Ne e' venuto fuori che l'app - ribattezzata in cinese 'Feng Cai' (qualcosa come "raccogliere il miele dalle api") trasmetteva email, messaggi e altri contenuti a un server sotto il controllo della polizia cinese, gia' impegnata negli ultimi tempi in nuovi giri di vite di controlli elettronici, oltre che territoriali, nello Xinjiang: diretti in particolare verso chi frequenta le moschee. Il software risulta in grado d'individuare una serie di parole chiave associate all'estremismo islamico, come per esempio Inspire, il nome di una testata propagandistica in lingua inglese redatta da Al Qaida nella Penisola Araba. Ma anche di individuare materiale in cui compaiano termini neutri come Ramadan o richiami a realta' non musulmane come quelle legate al Dalai Lama, leader religioso buddista e figura simbolo dell'indipendentismo anti-cinese in Tibet; o persino come la Unholy Grave, caustica band metal rock giapponese. Edin Omanovic, dell'ong Privacy International, ha denunciato la pratica come "allarmante in un Paese nel quale scaricare un'app o un articolo di giornale sbagliati puo' condurti a un campo di detenzione". A suo giudizio si tratta di "un ennesimo esempio del perche' la sorveglianza di regime nello Xinjiang" - regione al centro di pulsioni jihadiste, come pure di semplici proteste diffuse per una maggior liberta' e autonomia etnico confessionale - sia "fra le piu' illegali, pervasive e draconiane al mondo". Al momento l'indagine non e' in grado di stabilire in effetti dove le presunte informazioni estratte dai telefonini siano andate in ultima analisi a finire, che uso ne sia stato fatto e quanto siano state custodite. Ne' ci sono informazioni concrete che qualcuna delle persone prese apparentemente di mira sia stata poi seguita o abbia patito guai di sorta. Tuttavia diversi attivisti dei diritti umani si dicono preoccupati: "Gia' sapevamo - ha commentato Maya Wang, esperta di Cina per Human Rights Watch - che i cittadini dello Xinjiang, specie di etnia turcomanna e di fede musulmana, sono soggetti a sorveglianza costante e multidimensionale. Ma i risultati di questa inchiesta vanno oltre, suggeriscono che anche gli "stranieri" possono diventare bersaglio di "controlli illegali di massa". Circa 100 milioni di persone visitano ogni anno lo Xinjiang, secondo i dati ufficiali di Pechino, per ragioni commerciali, turistiche, culturali o religiose. E la maggior parte arriva per mezzo del passaggio di Irkeshtam: il piu' occidentale dell'intera Cina, snodo tradizionale di quella storica Via della Seta che il governo del Dragone e' oggi impegnato a rinnovare attraverso una ciclopica campagna diplomatica globale e d'investimenti in chiave tanto moderna quanto lucrosa. LR 02-LUG-19 19:31 NNNN
Infezioni virali infantili coinvolte nella Sclerosi multipla
MARTEDÌ 02 LUGLIO 2019 16.13.50
Infezioni virali infantili coinvolte nella Sclerosi multipla
ZCZC6155/SX4 XSP64979_SX4_QBKN R CRO S04 QBKN Infezioni virali infantili coinvolte nella Sclerosi multipla Creano impronta immunitaria che apre la strada alla malattia (ANSA) - ROMA, 2 LUG - Le infezioni virali contratte nell'infanzia e che raggiungono il cervello possono lasciare "un'impronta locale", una firma infiammatoria in grado di innescare, piu' avanti nella vita, lo sviluppo di malattie autoimmuni, come la sclerosi multipla, condizione che puo' causare problemi di movimento, equilibrio, coordinazione e vista. Per approfondire l'ipotesi della relazione tra sclerosi multipla e malattie contratte da piccoli, un team di ricercatori dell'Universita' di Ginevra ha indotto un'infezione virale transitoria in due gruppi di topi, uno di adulti e uno di cuccioli. In entrambi i casi, i roditori hanno eliminato l'infezione entro una settimana. Quindi, una volta fatti invecchiare, nei topi sono state trasferite cellule autoreattive, coinvolte nella sclerosi multipla. I ricercatori hanno cosi' osservato che, nei topi che avevano avuto l'infezione virale in eta' adulta, le cellule autoreattive trasferite non raggiungevano il cervello, mentre riuscivano a farlo in quelli che aveva avuto l'infezione da piccoli. Per capire il motivo sono andati a studiare il cervello di topi infettati durante l'infanzia: hanno cosi' notato che un numero anormale di linfociti T di memoria si era accumulato nella corteccia cerebrale nel punto esatto dell'infezione infantile, producendovi una molecola che attirava le cellule autoreattive, aiutandole ad accedere al cervello e causare lesioni. I ricercatori hanno quindi osservato che anche nelle persone con sclerosi multipla e' presente un accumulo anormale di linfociti T di memoria. Lo studio, pubblicato sulla rivista Science Translational Medicine, apre la strada ad altre ricerche volte ad approfondire il perche' l'eta' in cui si verifica un'infezione sia cosi' determinante rispetto alle conseguenze. (ANSA). YQX-CR 02-LUG-19 16:13 NNNN
Infezioni virali infantili coinvolte nella Sclerosi multipla
ZCZC6155/SX4 XSP64979_SX4_QBKN R CRO S04 QBKN Infezioni virali infantili coinvolte nella Sclerosi multipla Creano impronta immunitaria che apre la strada alla malattia (ANSA) - ROMA, 2 LUG - Le infezioni virali contratte nell'infanzia e che raggiungono il cervello possono lasciare "un'impronta locale", una firma infiammatoria in grado di innescare, piu' avanti nella vita, lo sviluppo di malattie autoimmuni, come la sclerosi multipla, condizione che puo' causare problemi di movimento, equilibrio, coordinazione e vista. Per approfondire l'ipotesi della relazione tra sclerosi multipla e malattie contratte da piccoli, un team di ricercatori dell'Universita' di Ginevra ha indotto un'infezione virale transitoria in due gruppi di topi, uno di adulti e uno di cuccioli. In entrambi i casi, i roditori hanno eliminato l'infezione entro una settimana. Quindi, una volta fatti invecchiare, nei topi sono state trasferite cellule autoreattive, coinvolte nella sclerosi multipla. I ricercatori hanno cosi' osservato che, nei topi che avevano avuto l'infezione virale in eta' adulta, le cellule autoreattive trasferite non raggiungevano il cervello, mentre riuscivano a farlo in quelli che aveva avuto l'infezione da piccoli. Per capire il motivo sono andati a studiare il cervello di topi infettati durante l'infanzia: hanno cosi' notato che un numero anormale di linfociti T di memoria si era accumulato nella corteccia cerebrale nel punto esatto dell'infezione infantile, producendovi una molecola che attirava le cellule autoreattive, aiutandole ad accedere al cervello e causare lesioni. I ricercatori hanno quindi osservato che anche nelle persone con sclerosi multipla e' presente un accumulo anormale di linfociti T di memoria. Lo studio, pubblicato sulla rivista Science Translational Medicine, apre la strada ad altre ricerche volte ad approfondire il perche' l'eta' in cui si verifica un'infezione sia cosi' determinante rispetto alle conseguenze. (ANSA). YQX-CR 02-LUG-19 16:13 NNNN
Pronto il mini robot-medusa che nuota, trasporta e scava
MARTEDÌ 02 LUGLIO 2019 16.23.43
Pronto il mini robot-medusa che nuota, trasporta e scava
ZCZC6280/SXB XSP65149_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB Pronto il mini robot-medusa che nuota, trasporta e scava (EMBARGO ORE 17.00) Utile in medicina e monitoraggio ambiente (EMBARGO ALLE ORE 17,00) (ANSA) - MILANO, 02 LUG - E' grande appena pochi millimetri, il nuovo mini robot soffice ispirato alle larve di medusa: comandato senza fili attraverso un campo magnetico esterno, contrae e distende ritmicamente i suoi tentacoli per nuotare, trasportare oggetti, scavare e rimescolare i liquidi circostanti. Utile per applicazioni nel settore biomedicale e per il monitoraggio ambientale, potrebbe diventare anche un modello di studio per capire come le meduse reagiscono ai cambiamenti ambientali. Sviluppato in Germania all'Istituto Max Planck per i sistemi intelligenti, e' pubblicato sulla rivista Nature Communications. I ricercatori guidati da Metin Sitti lo hanno costruito partendo da un corpo centrale di tre millimetri di diametro, realizzato con un elastomero composito dalle proprieta' magnetiche, a cui hanno poi applicato otto lembi simili a tentacoli. Applicando un campo magnetico esterno oscillante, i tentacoli del robot si contraggono e distendono ritmicamente proprio come quelli di una medusa, permettendo al robot di nuotare. La vera novita', pero', sta nelle altre funzionalita' avanzate (come la manipolazione di oggetti) che finora erano impensabili per robot cosi' piccoli a causa delle dimensioni delle componenti di bordo. La soluzione e' arrivata come sempre dall'imitazione della natura, e in particolare della struttura anatomica dell'efira, il primo stadio di sviluppo delle meduse. Nei primi test negli acquari di laboratorio, il mini robot ha dimostrato di poter trasportare biglie di diverse dimensioni proprio come le baby meduse trasportano il cibo; e' riuscito poi a insabbiarsi, come per fuggire ai predatori o cercare oggetti; infine le riprese hanno rivelato la sua capacita' di rimescolare i liquidi circostanti generando una 'scia chimica' al suo passaggio.(ANSA). Y25-CR 02-LUG-19 16:23 NNNN
Pronto il mini robot-medusa che nuota, trasporta e scava
ZCZC6280/SXB XSP65149_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB Pronto il mini robot-medusa che nuota, trasporta e scava (EMBARGO ORE 17.00) Utile in medicina e monitoraggio ambiente (EMBARGO ALLE ORE 17,00) (ANSA) - MILANO, 02 LUG - E' grande appena pochi millimetri, il nuovo mini robot soffice ispirato alle larve di medusa: comandato senza fili attraverso un campo magnetico esterno, contrae e distende ritmicamente i suoi tentacoli per nuotare, trasportare oggetti, scavare e rimescolare i liquidi circostanti. Utile per applicazioni nel settore biomedicale e per il monitoraggio ambientale, potrebbe diventare anche un modello di studio per capire come le meduse reagiscono ai cambiamenti ambientali. Sviluppato in Germania all'Istituto Max Planck per i sistemi intelligenti, e' pubblicato sulla rivista Nature Communications. I ricercatori guidati da Metin Sitti lo hanno costruito partendo da un corpo centrale di tre millimetri di diametro, realizzato con un elastomero composito dalle proprieta' magnetiche, a cui hanno poi applicato otto lembi simili a tentacoli. Applicando un campo magnetico esterno oscillante, i tentacoli del robot si contraggono e distendono ritmicamente proprio come quelli di una medusa, permettendo al robot di nuotare. La vera novita', pero', sta nelle altre funzionalita' avanzate (come la manipolazione di oggetti) che finora erano impensabili per robot cosi' piccoli a causa delle dimensioni delle componenti di bordo. La soluzione e' arrivata come sempre dall'imitazione della natura, e in particolare della struttura anatomica dell'efira, il primo stadio di sviluppo delle meduse. Nei primi test negli acquari di laboratorio, il mini robot ha dimostrato di poter trasportare biglie di diverse dimensioni proprio come le baby meduse trasportano il cibo; e' riuscito poi a insabbiarsi, come per fuggire ai predatori o cercare oggetti; infine le riprese hanno rivelato la sua capacita' di rimescolare i liquidi circostanti generando una 'scia chimica' al suo passaggio.(ANSA). Y25-CR 02-LUG-19 16:23 NNNN
Tumori: all'Ire arriva 'supermicroscopio', primo nel Lazio
MARTEDÌ 02 LUGLIO 2019 16.18.52
Tumori: all'Ire arriva 'supermicroscopio', primo nel Lazio
ZCZC6207/SXB XSP65095_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB Tumori: all'Ire arriva 'supermicroscopio', primo nel Lazio Permette di analizzare anche aspetto esteriore delle cellule (ANSA) - ROMA, 2 LUG - Arriva anche nel Lazio il microscopio a fluorescenza confocale di ultima generazione, uno strumento in grado di analizzare anche il "fenotipo" cioe' "l'aspetto esteriore" del tumore per diagnosi e terapie sempre piu' precise. Lo strumento e' stato inaugurato oggi all'Istituto Nazionale Tumori Regina Elena (Ire). "Lo strumento - spiega Gennaro Ciliberto, direttore scientifico dell'Istituto - facilita e favorisce la collaborazione tra ricercatori, patologi, oncologi e chirurghi. Infatti grazie alle informazioni che si ottengono dall'osservazione ad altissima risoluzione di cellule e tessuti tumorali pre-trattamento e post-trattamento e' possibile ottenere classificazioni diagnostiche e prognostiche sempre piu' precise del paziente oncologico e terapie a bersaglio molecolare, immunomodulatori e radioterapia sempre piu' efficaci". La cellula tumorale e' organizzata in comparti cellulari la cui dimensione e' di nanometri ed i livelli di segnale nei campioni biologici sono molto bassi, spiegano gli esperti dell'Ifo. Grazie al nuovo super microscopio sara' ora possibile osservare, con un elevata risoluzione, sensibilita' e velocita' tessuti biologici ottenuti direttamente da biopsie di pazienti, prima e dopo una terapia convenzionale o personalizzata. Si tratta - dichiara Francesco Ripa di Meana, direttore generale IFO - di una piattaforma altamente innovativa che consente di potenziare e "fondere" ricerca traslazionale e medicina di precisione".(ANSA). Y91-CR 02-LUG-19 16:18 NNNN
Tumori: all'Ire arriva 'supermicroscopio', primo nel Lazio
ZCZC6207/SXB XSP65095_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB Tumori: all'Ire arriva 'supermicroscopio', primo nel Lazio Permette di analizzare anche aspetto esteriore delle cellule (ANSA) - ROMA, 2 LUG - Arriva anche nel Lazio il microscopio a fluorescenza confocale di ultima generazione, uno strumento in grado di analizzare anche il "fenotipo" cioe' "l'aspetto esteriore" del tumore per diagnosi e terapie sempre piu' precise. Lo strumento e' stato inaugurato oggi all'Istituto Nazionale Tumori Regina Elena (Ire). "Lo strumento - spiega Gennaro Ciliberto, direttore scientifico dell'Istituto - facilita e favorisce la collaborazione tra ricercatori, patologi, oncologi e chirurghi. Infatti grazie alle informazioni che si ottengono dall'osservazione ad altissima risoluzione di cellule e tessuti tumorali pre-trattamento e post-trattamento e' possibile ottenere classificazioni diagnostiche e prognostiche sempre piu' precise del paziente oncologico e terapie a bersaglio molecolare, immunomodulatori e radioterapia sempre piu' efficaci". La cellula tumorale e' organizzata in comparti cellulari la cui dimensione e' di nanometri ed i livelli di segnale nei campioni biologici sono molto bassi, spiegano gli esperti dell'Ifo. Grazie al nuovo super microscopio sara' ora possibile osservare, con un elevata risoluzione, sensibilita' e velocita' tessuti biologici ottenuti direttamente da biopsie di pazienti, prima e dopo una terapia convenzionale o personalizzata. Si tratta - dichiara Francesco Ripa di Meana, direttore generale IFO - di una piattaforma altamente innovativa che consente di potenziare e "fondere" ricerca traslazionale e medicina di precisione".(ANSA). Y91-CR 02-LUG-19 16:18 NNNN
SANITA', SILERI (M5S) INCONTRA PRESIDENTE AMSI: APRIRE CONCORSI A MEDICI STRANIERI
MARTEDÌ 02 LUGLIO 2019 17.06.22
SANITA', SILERI (M5S) INCONTRA PRESIDENTE AMSI: APRIRE CONCORSI A MEDICI STRANIERI
9CO979368 4 POL ITA R01 SANITA', SILERI (M5S) INCONTRA PRESIDENTE AMSI: APRIRE CONCORSI A MEDICI STRANIERI (9Colonne) Roma, 2 lug - "Il governo sta mettendo in campo tantissime misure per contrastare la carenza dei medici. Sono state aumentate le borse per la specializzazione, ben 1.800 posti in più, nel decreto Calabria abbiamo aperto agli specializzandi dell'ultimo anno che potranno accedere ai concorsi, ora si può riflettere anche su un'altra misura: risolvere la questione dei concorsi per i professionisti della sanità di origine straniera con la deroga di poter sostenere i concorsi per chi ha esercitato regolarmente in Italia per almeno 5 anni aprendo a contratti di cinque anni per questi professionisti". Così il presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato, Pierpaolo Sileri, del Movimento 5 Stelle, dopo l'incontro avuto con il presidente dell'associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi), Foad Aodi. "Dobbiamo fare tutto quanto in nostro potere - ha aggiunto - anche per tornare a rendere attrattivo il Servizio sanitario nazionale. Parlo del rinnovo dei contratti dei medici, della risoluzione dei contenziosi medico-legali che spaventano sempre di più i professionisti. Parlo della necessità di rendere il pubblico un posto in cui far tornare tutti gli operatori sanitari scongiurando anche il rischio di ulteriori fughe: che siano nel privato o all'estero". (red) 021709 LUG 19
SANITA', SILERI (M5S) INCONTRA PRESIDENTE AMSI: APRIRE CONCORSI A MEDICI STRANIERI
9CO979368 4 POL ITA R01 SANITA', SILERI (M5S) INCONTRA PRESIDENTE AMSI: APRIRE CONCORSI A MEDICI STRANIERI (9Colonne) Roma, 2 lug - "Il governo sta mettendo in campo tantissime misure per contrastare la carenza dei medici. Sono state aumentate le borse per la specializzazione, ben 1.800 posti in più, nel decreto Calabria abbiamo aperto agli specializzandi dell'ultimo anno che potranno accedere ai concorsi, ora si può riflettere anche su un'altra misura: risolvere la questione dei concorsi per i professionisti della sanità di origine straniera con la deroga di poter sostenere i concorsi per chi ha esercitato regolarmente in Italia per almeno 5 anni aprendo a contratti di cinque anni per questi professionisti". Così il presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato, Pierpaolo Sileri, del Movimento 5 Stelle, dopo l'incontro avuto con il presidente dell'associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi), Foad Aodi. "Dobbiamo fare tutto quanto in nostro potere - ha aggiunto - anche per tornare a rendere attrattivo il Servizio sanitario nazionale. Parlo del rinnovo dei contratti dei medici, della risoluzione dei contenziosi medico-legali che spaventano sempre di più i professionisti. Parlo della necessità di rendere il pubblico un posto in cui far tornare tutti gli operatori sanitari scongiurando anche il rischio di ulteriori fughe: che siano nel privato o all'estero". (red) 021709 LUG 19
Nomine Ue, tutti i candidati in pole position dopo bilaterali
MARTEDÌ 02 LUGLIO 2019 17.04.03
*Nomine Ue, tutti i candidati in pole position dopo bilaterali
*Nomine Ue, tutti i candidati in pole position dopo bilaterali Mentre riprende la plenaria del Consiglio europeo Bruxelles, 2 lug. (askanews) - E' finalmente ricominciata, a Bruxelles, la plenaria del Consiglio europeo dedicata alle nuove nomine ai vertici istituzionali dell'Ue. "Spero che sia il mio ultimo aggiornamento, ed è positivo: il pranzo dei leader è cominciato", ha twittato Preben Aaman, il portavoce del presidente del Consiglio europeo Donald Tusk. Dopo tutte le riunioni bilaterali e di gruppi che si sono succedute finora, il pacchetto di nomine che sta emergendo, e che ora dovrebbe essere sottoposto al vaglio della plenaria dei capi di Stato e di governo, prevede i seguenti candidati: per la presidenza della Commissione l'attuale ministro della Difesa tedesca Ursula von der Leyen (Cdu-Ppe) ex "delfina" della cancelliera Angela Merkel; per la presidenza del Consiglio europeo, il liberale Charles Michel, premier uscente belga; per il posto di Alto Rappresentante per la Politica estera e di sicurezza comune, un socialista, probabilmente il ministro degli Esteri spagnolo Josep Borrell. Inoltre, i socialisti dovrebbero ottenere anche la presidenza del Parlamento europeo, che però deve essere confermata dal voto dell'Assemblea domani a Strasburgo, nella persona dell'attuale presidente del Partito dei Socialisti europei, Sergej Stanishev. Il pacchetto dovrebbe prevedere poi, come candidata per la presidenza della Bce, Christine Lagarde, managing director del Fmi ed ex ministro delle Finanze francese, di area Ppe. Del pacchetto, che va considerato comunque con molta cautela, farebbe parte anche un'intesa per dare a agli "Spitzenkandidaten", i "candidati capolista" dei partiti europei, come "consolazione", un posto di vicepresidente della Commissione. Quest'intesa riguarderebbe la liberale danese Margrethe Vestager e il socialista olandese Frans Timmermans, entrambi già membri della Commissione, ma non il tedesco Manfred Weber, "Spitzenkandidat" del Ppe (e che continua a rivendicare che gli spetterebbe il ruolo di presidente della Commissione). Come "premio di consolazione", Weber potrebbe essere candidato alla presidenza del Parlamento europeo nella seconda metà della legislatura, fra due anni e mezzo (ma non è detto che la maggioranza dell'Assemblea di Strasburgo lo voti). Mentre il "pacchetto" viene sottoposto ai capi di Stato e di governo, tuttavia, da Strasburgo arrivano dichiarazioni di diversi eurodeputati socialisti che prefigurano un'opposizione del loro gruppo a queste nomine. Loc 20190702T170341Z
*Nomine Ue, tutti i candidati in pole position dopo bilaterali
*Nomine Ue, tutti i candidati in pole position dopo bilaterali Mentre riprende la plenaria del Consiglio europeo Bruxelles, 2 lug. (askanews) - E' finalmente ricominciata, a Bruxelles, la plenaria del Consiglio europeo dedicata alle nuove nomine ai vertici istituzionali dell'Ue. "Spero che sia il mio ultimo aggiornamento, ed è positivo: il pranzo dei leader è cominciato", ha twittato Preben Aaman, il portavoce del presidente del Consiglio europeo Donald Tusk. Dopo tutte le riunioni bilaterali e di gruppi che si sono succedute finora, il pacchetto di nomine che sta emergendo, e che ora dovrebbe essere sottoposto al vaglio della plenaria dei capi di Stato e di governo, prevede i seguenti candidati: per la presidenza della Commissione l'attuale ministro della Difesa tedesca Ursula von der Leyen (Cdu-Ppe) ex "delfina" della cancelliera Angela Merkel; per la presidenza del Consiglio europeo, il liberale Charles Michel, premier uscente belga; per il posto di Alto Rappresentante per la Politica estera e di sicurezza comune, un socialista, probabilmente il ministro degli Esteri spagnolo Josep Borrell. Inoltre, i socialisti dovrebbero ottenere anche la presidenza del Parlamento europeo, che però deve essere confermata dal voto dell'Assemblea domani a Strasburgo, nella persona dell'attuale presidente del Partito dei Socialisti europei, Sergej Stanishev. Il pacchetto dovrebbe prevedere poi, come candidata per la presidenza della Bce, Christine Lagarde, managing director del Fmi ed ex ministro delle Finanze francese, di area Ppe. Del pacchetto, che va considerato comunque con molta cautela, farebbe parte anche un'intesa per dare a agli "Spitzenkandidaten", i "candidati capolista" dei partiti europei, come "consolazione", un posto di vicepresidente della Commissione. Quest'intesa riguarderebbe la liberale danese Margrethe Vestager e il socialista olandese Frans Timmermans, entrambi già membri della Commissione, ma non il tedesco Manfred Weber, "Spitzenkandidat" del Ppe (e che continua a rivendicare che gli spetterebbe il ruolo di presidente della Commissione). Come "premio di consolazione", Weber potrebbe essere candidato alla presidenza del Parlamento europeo nella seconda metà della legislatura, fra due anni e mezzo (ma non è detto che la maggioranza dell'Assemblea di Strasburgo lo voti). Mentre il "pacchetto" viene sottoposto ai capi di Stato e di governo, tuttavia, da Strasburgo arrivano dichiarazioni di diversi eurodeputati socialisti che prefigurano un'opposizione del loro gruppo a queste nomine. Loc 20190702T170341Z
Tumore al polmone, da una 'tasca' nuova via per contrastarlo
MARTEDÌ 02 LUGLIO 2019 17.04.34
Tumore al polmone, da una 'tasca' nuova via per contrastarlo
ZCZC6934/SX4 XSP65238_SX4_QBKN R CRO S04 QBKN Tumore al polmone, da una 'tasca' nuova via per contrastarlo Una molecola inibisce proteina studiata da 30 anni (ANSA) - MONACO DI BAVIERA, 2 LUG - E' grazie a una nuova molecola che arriva un'arma nella lotta contro il carcinoma polmonare non a piccole cellule e contro i tumori del colon-retto e del pancreas. Si chiama Amg510 e inibisce le cellule tumorali inserendosi dentro una tasca della proteina Kras, uno dei target polmonari che si stanno analizzando da oltre 30 anni e che fino ad ora non era trattabile con i farmaci. Kras e' la mutazione della proteina Ras e costituisce circa il 13% del carcinoma polmonare non a piccole cellule e il 3-5% dei tumori del colon-retto. A Monaco di Baviera e' la stessa Amgen, societa' del settore biotecnologico, a raccontare di come sia stata individuata questa 'tasca' sulle proteine che e' possibile usare per bloccarle attraverso queste molecole inibitrici. I risultati dello studio di fase I sono stati presentati all'ultimo congresso dell'American Society of Clinical Oncology di Chicago. In Europa l'auspicio, spiega Isma Benattia, vicepresidente Europe Medical di Amgen, e' che tra "il 2022 e il 2023" questo sistema "possa essere una delle terapie per il cancro del polmone a piccole cellule". Gia' la Food and Drug administration ha concesso ad Amg510 la designazione di farmaco orfano sia per il carcinoma polmonare non a piccole cellule sia per il tumore del colon retto che risultano positivi proprio a questa mutazione. (ANSA). Y33-CR 02-LUG-19 17:04 NNNN
Tumore al polmone, da una 'tasca' nuova via per contrastarlo
ZCZC6934/SX4 XSP65238_SX4_QBKN R CRO S04 QBKN Tumore al polmone, da una 'tasca' nuova via per contrastarlo Una molecola inibisce proteina studiata da 30 anni (ANSA) - MONACO DI BAVIERA, 2 LUG - E' grazie a una nuova molecola che arriva un'arma nella lotta contro il carcinoma polmonare non a piccole cellule e contro i tumori del colon-retto e del pancreas. Si chiama Amg510 e inibisce le cellule tumorali inserendosi dentro una tasca della proteina Kras, uno dei target polmonari che si stanno analizzando da oltre 30 anni e che fino ad ora non era trattabile con i farmaci. Kras e' la mutazione della proteina Ras e costituisce circa il 13% del carcinoma polmonare non a piccole cellule e il 3-5% dei tumori del colon-retto. A Monaco di Baviera e' la stessa Amgen, societa' del settore biotecnologico, a raccontare di come sia stata individuata questa 'tasca' sulle proteine che e' possibile usare per bloccarle attraverso queste molecole inibitrici. I risultati dello studio di fase I sono stati presentati all'ultimo congresso dell'American Society of Clinical Oncology di Chicago. In Europa l'auspicio, spiega Isma Benattia, vicepresidente Europe Medical di Amgen, e' che tra "il 2022 e il 2023" questo sistema "possa essere una delle terapie per il cancro del polmone a piccole cellule". Gia' la Food and Drug administration ha concesso ad Amg510 la designazione di farmaco orfano sia per il carcinoma polmonare non a piccole cellule sia per il tumore del colon retto che risultano positivi proprio a questa mutazione. (ANSA). Y33-CR 02-LUG-19 17:04 NNNN
Bufera Procure: Csm decidera' su ricusazione Palamara
MARTEDÌ 02 LUGLIO 2019 17.01.45
Bufera Procure: Csm decidera' su ricusazione Palamara
ZCZC6867/SXA XCI65886_SXA_QBXB U POL S0A QBXB Bufera Procure: Csm decidera' su ricusazione Palamara Respinta richiesta procura generale Cassazione (ANSA) - ROMA, 2 LUG - Sara' la Sezione disciplinare del Csm a decidere sulle istanze di ricusazione presentate dall' ex presidente dell' Anm Luca Palamara nei confronti dei suoi giudici disciplinari Sebastiano Ardita e Piercamillo Davigo. E' quanto e' stato deciso oggi, respingendo la richiesta della procura generale della Cassazione di inviare gli atti alle Sezioni Unite della Cassazione.(ANSA). FH 02-LUG-19 17:01 NNNN
Bufera Procure: Csm decidera' su ricusazione Palamara
ZCZC6867/SXA XCI65886_SXA_QBXB U POL S0A QBXB Bufera Procure: Csm decidera' su ricusazione Palamara Respinta richiesta procura generale Cassazione (ANSA) - ROMA, 2 LUG - Sara' la Sezione disciplinare del Csm a decidere sulle istanze di ricusazione presentate dall' ex presidente dell' Anm Luca Palamara nei confronti dei suoi giudici disciplinari Sebastiano Ardita e Piercamillo Davigo. E' quanto e' stato deciso oggi, respingendo la richiesta della procura generale della Cassazione di inviare gli atti alle Sezioni Unite della Cassazione.(ANSA). FH 02-LUG-19 17:01 NNNN
AIDS: ITALIANO IN STUDIO SU GENE EDITING, 'SPERANZA PER CURARE L'HIV' =
MARTEDÌ 02 LUGLIO 2019 17.02.57
AIDS: ITALIANO IN STUDIO SU GENE EDITING, 'SPERANZA PER CURARE L'HIV' =
ADN1104 7 CRO 0 ADN CRO NAZ AIDS: ITALIANO IN STUDIO SU GENE EDITING, 'SPERANZA PER CURARE L'HIV' = Ferrante tra i co-autori del lavoro che abbina farmaci e taglia-incolla Dna, 'gia' iniziate ricerche sui primati' Milano, 2 lug. (AdnKronos Salute) - "Un approccio rivoluzionario e in controtendenza", che abbina i farmaci antiretrovirali a lunga durata d'azione al 'taglia-incolla' del Dna e apre alla speranza concreta di "arrivare un giorno a curare l'infezione da Hiv nell'uomo". Guarire le persone contagiate dal virus dell'Aids è un traguardo futuro, ma un po' più vicino secondo Pasquale Ferrante, fra gli scienziati italiani che hanno partecipato al lavoro pubblicato su 'Nature Communications', in cui per la prima volta si è riusciti a eliminare l'Hiv dal Dna di topi infettati. "Siamo già passati agli studi sui primati - spiega all'AdnKronos Salute - e crediamo veramente di poter trasferire i risultati anche all'uomo". "Contro l'epatite C abbiamo finalmente medicinali in grado di eradicare l'infezione - ricorda Ferrante, visiting professor alla Temple University School of Medicine, struttura americana protagonista della pubblicazione insieme allo University of Nebraska Medical Center - Si assumono e si guarisce. Perché non siamo ancora riusciti a farlo con l'Hiv? Il motivo è che l'Hiv è un retrovirus - precisa l'esperto che in Italia è professore ordinario di Microbiologia e Microbiologia clinica all'università Statale di Milano, e direttore scientifico e sanitario dell'Irccs Istituto clinico Città Studi del capoluogo lombardo - Essendo un retrovirus integra il suo genoma in quello delle cellule infette, col risultato che ogni cellula infettata contiene il genoma dell'Hiv" diventando una sorta di "santuario virale". Nei linfociti T colpiti "il virus resta cioè in condizioni di replicarsi", pronto a risvegliarsi riaccendendo l'infezione. La strategia adottata nella nuova ricerca mira proprio a distruggere questo 'serbatoio nascosto', perché insieme agli antiretrovirali che abbattono la carica virale si usano le 'forbici molecolari' del gene editing per estirpare il genoma dell'Hiv dal Dna dell'organismo infettato. "Un approccio rivoluzionario", ripete Ferrante, reso possibile dalla "tecnica Crispr/Cas9 che abbiamo iniziato a sperimentare qualche anno fa" prima in vitro poi in vivo. "Siamo davvero convinti che questo trattamento combinato potenzialmente possa funzionare anche nell'uomo", sul quale i trial clinici "inizieranno non appena avremo il via libera della Food and Drug Administration". (Opa/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 02-LUG-19 17:02 NNNN
AIDS: ITALIANO IN STUDIO SU GENE EDITING, 'SPERANZA PER CURARE L'HIV' =
ADN1104 7 CRO 0 ADN CRO NAZ AIDS: ITALIANO IN STUDIO SU GENE EDITING, 'SPERANZA PER CURARE L'HIV' = Ferrante tra i co-autori del lavoro che abbina farmaci e taglia-incolla Dna, 'gia' iniziate ricerche sui primati' Milano, 2 lug. (AdnKronos Salute) - "Un approccio rivoluzionario e in controtendenza", che abbina i farmaci antiretrovirali a lunga durata d'azione al 'taglia-incolla' del Dna e apre alla speranza concreta di "arrivare un giorno a curare l'infezione da Hiv nell'uomo". Guarire le persone contagiate dal virus dell'Aids è un traguardo futuro, ma un po' più vicino secondo Pasquale Ferrante, fra gli scienziati italiani che hanno partecipato al lavoro pubblicato su 'Nature Communications', in cui per la prima volta si è riusciti a eliminare l'Hiv dal Dna di topi infettati. "Siamo già passati agli studi sui primati - spiega all'AdnKronos Salute - e crediamo veramente di poter trasferire i risultati anche all'uomo". "Contro l'epatite C abbiamo finalmente medicinali in grado di eradicare l'infezione - ricorda Ferrante, visiting professor alla Temple University School of Medicine, struttura americana protagonista della pubblicazione insieme allo University of Nebraska Medical Center - Si assumono e si guarisce. Perché non siamo ancora riusciti a farlo con l'Hiv? Il motivo è che l'Hiv è un retrovirus - precisa l'esperto che in Italia è professore ordinario di Microbiologia e Microbiologia clinica all'università Statale di Milano, e direttore scientifico e sanitario dell'Irccs Istituto clinico Città Studi del capoluogo lombardo - Essendo un retrovirus integra il suo genoma in quello delle cellule infette, col risultato che ogni cellula infettata contiene il genoma dell'Hiv" diventando una sorta di "santuario virale". Nei linfociti T colpiti "il virus resta cioè in condizioni di replicarsi", pronto a risvegliarsi riaccendendo l'infezione. La strategia adottata nella nuova ricerca mira proprio a distruggere questo 'serbatoio nascosto', perché insieme agli antiretrovirali che abbattono la carica virale si usano le 'forbici molecolari' del gene editing per estirpare il genoma dell'Hiv dal Dna dell'organismo infettato. "Un approccio rivoluzionario", ripete Ferrante, reso possibile dalla "tecnica Crispr/Cas9 che abbiamo iniziato a sperimentare qualche anno fa" prima in vitro poi in vivo. "Siamo davvero convinti che questo trattamento combinato potenzialmente possa funzionare anche nell'uomo", sul quale i trial clinici "inizieranno non appena avremo il via libera della Food and Drug Administration". (Opa/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 02-LUG-19 17:02 NNNN
Bravata ragazzi Padova, in skateboard si 'attaccano al tram'
MARTEDÌ 02 LUGLIO 2019 16.50.55
Bravata ragazzi Padova, in skateboard si 'attaccano al tram'
ZCZC6678/SXB OVE65744_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB Bravata ragazzi Padova, in skateboard si 'attaccano al tram' Filmato su Facebook, per conducenti 'gioco pericoloso' (ANSA) - PADOVA, 2 LUG - Un gioco pericoloso, quello immortalato sui social da un gruppo di ragazzi di Padova, che negli scorsi giorni si sono "attaccati al tram" cittadino facendosi trainare per le strade con lo skateboard. Il primo video - scrive oggi il quotidiano Mattino di Padova - e' di tre giorni fa, e' stato girato a bordo da un passeggero del tram e ritrae alcuni ragazzi precedere il mezzo pubblico sulla sede della monorotaia, rischiando di essere raggiunti e investiti. L'ultimo ieri, con la sfida piu' pericolosa, ossia quella di farsi trainare attaccandosi a un tergicristallo del tram. Sardo Lollo, sindacalista Cisl, ha denunciato quello che definisce "un gioco molto pericoloso, che sta prendendo sempre piu' piede", chiedendo maggiore sorveglianza lungo il tragitto del tram. (ANSA). BUO 02-LUG-19 16:50 NNNN
Bravata ragazzi Padova, in skateboard si 'attaccano al tram'
ZCZC6678/SXB OVE65744_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB Bravata ragazzi Padova, in skateboard si 'attaccano al tram' Filmato su Facebook, per conducenti 'gioco pericoloso' (ANSA) - PADOVA, 2 LUG - Un gioco pericoloso, quello immortalato sui social da un gruppo di ragazzi di Padova, che negli scorsi giorni si sono "attaccati al tram" cittadino facendosi trainare per le strade con lo skateboard. Il primo video - scrive oggi il quotidiano Mattino di Padova - e' di tre giorni fa, e' stato girato a bordo da un passeggero del tram e ritrae alcuni ragazzi precedere il mezzo pubblico sulla sede della monorotaia, rischiando di essere raggiunti e investiti. L'ultimo ieri, con la sfida piu' pericolosa, ossia quella di farsi trainare attaccandosi a un tergicristallo del tram. Sardo Lollo, sindacalista Cisl, ha denunciato quello che definisce "un gioco molto pericoloso, che sta prendendo sempre piu' piede", chiedendo maggiore sorveglianza lungo il tragitto del tram. (ANSA). BUO 02-LUG-19 16:50 NNNN
CALDO: DA SBALZI TEMPERATURA A INSONNIA, I CONSIGLI PER CHI RESTA IN CITTA'
MARTEDÌ 02 LUGLIO 2019 16.52.45
CALDO: DA SBALZI TEMPERATURA A INSONNIA, I CONSIGLI PER CHI RESTA IN CITTA' =
ADN1085 7 CRO 0 ADN CRO NAZ CALDO: DA SBALZI TEMPERATURA A INSONNIA, I CONSIGLI PER CHI RESTA IN CITTA' = Roma, 2 lug. (AdnKronos Salute) - Dai malanni causati dall'aria condizionata o dagli sbalzi di temperatura alle notti insonni, fino alle punture di zanzara e ai disturbi quali le gambe gonfie. Sono solo alcune delle conseguenze che il grande caldo e l'afa di questi giorni possono portare con sé, soprattutto per chi resta in città per lavoro, in attesa di partire per le vacanze o perché si è scelto di rinunciare ai viaggi. Tutto questo può influire negativamente non solo sull'umore, ma anche sulla salute perché possono insorgere piccoli disturbi. Assosalute, l'Associazione nazionale farmaci di automedicazione che fa parte di Federchimica, ha per questo stilato una lista di consigli pratici per gestire piccoli fastidi di salute, anche grazie al ricorso responsabile ai farmaci di automedicazione (riconoscibili grazie al bollino rosso che sorride sulla confezione). Questi alcuni dei consigli 'targati' Assosalute: IDRATAZIONE - Primo imperativo per tutti, ma in particolar modo per i bambini e per gli anziani, valido per tutte le stagioni dell'anno ma ancor più per il periodo estivo, è quello di bere molta acqua ed essere sempre idratati. Con il caldo, infatti, si perde una gran quantità di liquidi che va reintegrata bevendo almeno due litri di acqua al giorno. (segue) (Com-Sal/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 02-LUG-19 16:52 NNNN
MARTEDÌ 02 LUGLIO 2019 16.53.46
CALDO: DA SBALZI TEMPERATURA A INSONNIA, I CONSIGLI PER CHI RESTA IN CITTA' (2) =
ADN1086 7 CRO 0 ADN CRO NAZ CALDO: DA SBALZI TEMPERATURA A INSONNIA, I CONSIGLI PER CHI RESTA IN CITTA' (2) = (AdnKronos Salute) - ARIA CONDIZIONATA - Se è utile per 'sopravvivere' al caldo e combattere l'afa, l'aria condizionata può però essere pericolosa soprattutto quando c'è un divario di temperatura eccessivo tra l'esterno e l'interno. Per evitare malanni alle vie respiratorie che possono essere causati dagli sbalzi di temperatura, è bene avere sempre con sé un foulard, una sciarpa leggera o un maglioncino di cotone per riparare spalle e gola. L'ideale sarebbe non superare i 5/6 gradi di differenza tra la temperatura esterna e quella impostata sul condizionatore, altrimenti si rischiano mal di gola, raffreddore e tosse. In caso di necessità, per combatterli è bene fare ricorso a farmaci ad azione balsamica, antisettici del cavo orale, decongestionanti nasali e antinfiammatori non steroidei. Per alleviare la tosse, farmaci ad azione antitussiva: sedativi della tosse ad azione antinfiammatoria delle prime vie aeree se la tosse è secca, espettoranti e mucolitici che fluidificano il catarro e rendono meno vischioso il muco se la tosse è grassa. DISTURBI DEL SONNO - Quando le temperature salgono, dormire serenamente diventa difficile, soprattutto in città dove c'è meno ricircolo di aria e dove le mura domestiche tendono ad assorbire il calore diurno. Per favorire un corretto riposo, evitare, soprattutto la sera e prima di andare a dormire, bevande alcoliche o eccitanti come thè e caffè. Anche i cibi pesanti, affaticando la digestione, possono contribuire a rendere più difficile il riposo. Evitare, inoltre, l'utilizzo di dispositivi elettronici: la luce degli schermi non favorisce il rilassamento. Meglio, quindi, leggere un libro. La temperatura ideale in camera da letto non dovrebbe superare i 22-23 gradi, bene quindi arieggiare per quanto possibile la stanza e utilizzare tessuti in cotone per favorire una corretta traspirazione della pelle. In caso di necessità: farmaci ad azione blandamente sedativa a base di valeriana, da sola o in associazione. (segue) (Com-Sal/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 02-LUG-19 16:52 NNNN
MARTEDÌ 02 LUGLIO 2019 16.53.46
CALDO: DA SBALZI TEMPERATURA A INSONNIA, I CONSIGLI PER CHI RESTA IN CITTA' (3) =
ADN1087 7 CRO 0 ADN CRO NAZ CALDO: DA SBALZI TEMPERATURA A INSONNIA, I CONSIGLI PER CHI RESTA IN CITTA' (3) = (AdnKronos Salute) - PUNTURE DI INSETTO - Insetti come zanzare, api, vespe e calabroni possono essere sgradevoli compagni nelle calde giornate estive in città. In caso di puntura, il veleno rilasciato porta alla formazione del pomfo, un rigonfiamento arrossato sulla pelle con conseguente dolore, bruciore o prurito. Contro le zanzare, oltre a evitare ristagni d'acqua, per esempio nei vasi dei balconi, è bene usare prodotti insetto-repellenti e zanzariere in casa, mentre api e vespe tendono a reagire se infastidite o attratte da colori sgargianti e profumazioni forti. Cautela va posta, quindi, se si ama il giardinaggio o in caso di passeggiate nei parchi cittadini. Chi fa sport, dovrebbe ricordare che il sudore richiama gli insetti, aumentando il rischio di punture. Attenzione particolare per chi rischia lo shock anafilattico con le punture di insetti: questa situazione porta a problemi potenzialmente molto gravi ed è bene che i soggetti a rischio abbiano con sé una fiala di adrenalina predosata. In caso di necessità: creme a base di antistaminici o derivati del cortisone (corticosteroidi) per alleviare il prurito o antinfiammatori e anestetici locali. GAMBE GONFIE - Uno dei disturbi più fastidiosi dovuti al caldo è quello delle gambe gonfie, conseguenza di problemi circolatori dovuti all'insufficienza venosa e alla fragilità capillare. Ne sono soggette soprattutto le donne e si manifestano generalmente la sera, al termine di una giornata faticosa o quando si rimane a lungo nella stessa posizione, seduti o in piedi. Per prevenire il fastidio, meglio indossare scarpe comode - né troppo basse né troppo alte - capaci di mantenere la curvatura naturale del piede e vestiti che non costringano l'addome, favorendo il ristagno del sangue nelle gambe. Per alleviare il fastidio, è bene tenere per qualche minuto le gambe alzate e mettere i piedi a bagno in acqua fredda per aiutare la circolazione. Inoltre, se il disturbo è ricorrente, meglio riposare con i piedi più in alto del capo, inclinando il materasso in modo che le estremità inferiori rimangano sollevate di 15-20 centimetri. In caso di necessità: farmaci ad azione capillaro-protettrice, applicati localmente in crema o gel per un sollievo immediato oppure assunti sotto forma di polvere o compresse. (Com-Sal/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 02-LUG-19 16:52 NNNN
CALDO: DA SBALZI TEMPERATURA A INSONNIA, I CONSIGLI PER CHI RESTA IN CITTA' =
ADN1085 7 CRO 0 ADN CRO NAZ CALDO: DA SBALZI TEMPERATURA A INSONNIA, I CONSIGLI PER CHI RESTA IN CITTA' = Roma, 2 lug. (AdnKronos Salute) - Dai malanni causati dall'aria condizionata o dagli sbalzi di temperatura alle notti insonni, fino alle punture di zanzara e ai disturbi quali le gambe gonfie. Sono solo alcune delle conseguenze che il grande caldo e l'afa di questi giorni possono portare con sé, soprattutto per chi resta in città per lavoro, in attesa di partire per le vacanze o perché si è scelto di rinunciare ai viaggi. Tutto questo può influire negativamente non solo sull'umore, ma anche sulla salute perché possono insorgere piccoli disturbi. Assosalute, l'Associazione nazionale farmaci di automedicazione che fa parte di Federchimica, ha per questo stilato una lista di consigli pratici per gestire piccoli fastidi di salute, anche grazie al ricorso responsabile ai farmaci di automedicazione (riconoscibili grazie al bollino rosso che sorride sulla confezione). Questi alcuni dei consigli 'targati' Assosalute: IDRATAZIONE - Primo imperativo per tutti, ma in particolar modo per i bambini e per gli anziani, valido per tutte le stagioni dell'anno ma ancor più per il periodo estivo, è quello di bere molta acqua ed essere sempre idratati. Con il caldo, infatti, si perde una gran quantità di liquidi che va reintegrata bevendo almeno due litri di acqua al giorno. (segue) (Com-Sal/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 02-LUG-19 16:52 NNNN
MARTEDÌ 02 LUGLIO 2019 16.53.46
CALDO: DA SBALZI TEMPERATURA A INSONNIA, I CONSIGLI PER CHI RESTA IN CITTA' (2) =
ADN1086 7 CRO 0 ADN CRO NAZ CALDO: DA SBALZI TEMPERATURA A INSONNIA, I CONSIGLI PER CHI RESTA IN CITTA' (2) = (AdnKronos Salute) - ARIA CONDIZIONATA - Se è utile per 'sopravvivere' al caldo e combattere l'afa, l'aria condizionata può però essere pericolosa soprattutto quando c'è un divario di temperatura eccessivo tra l'esterno e l'interno. Per evitare malanni alle vie respiratorie che possono essere causati dagli sbalzi di temperatura, è bene avere sempre con sé un foulard, una sciarpa leggera o un maglioncino di cotone per riparare spalle e gola. L'ideale sarebbe non superare i 5/6 gradi di differenza tra la temperatura esterna e quella impostata sul condizionatore, altrimenti si rischiano mal di gola, raffreddore e tosse. In caso di necessità, per combatterli è bene fare ricorso a farmaci ad azione balsamica, antisettici del cavo orale, decongestionanti nasali e antinfiammatori non steroidei. Per alleviare la tosse, farmaci ad azione antitussiva: sedativi della tosse ad azione antinfiammatoria delle prime vie aeree se la tosse è secca, espettoranti e mucolitici che fluidificano il catarro e rendono meno vischioso il muco se la tosse è grassa. DISTURBI DEL SONNO - Quando le temperature salgono, dormire serenamente diventa difficile, soprattutto in città dove c'è meno ricircolo di aria e dove le mura domestiche tendono ad assorbire il calore diurno. Per favorire un corretto riposo, evitare, soprattutto la sera e prima di andare a dormire, bevande alcoliche o eccitanti come thè e caffè. Anche i cibi pesanti, affaticando la digestione, possono contribuire a rendere più difficile il riposo. Evitare, inoltre, l'utilizzo di dispositivi elettronici: la luce degli schermi non favorisce il rilassamento. Meglio, quindi, leggere un libro. La temperatura ideale in camera da letto non dovrebbe superare i 22-23 gradi, bene quindi arieggiare per quanto possibile la stanza e utilizzare tessuti in cotone per favorire una corretta traspirazione della pelle. In caso di necessità: farmaci ad azione blandamente sedativa a base di valeriana, da sola o in associazione. (segue) (Com-Sal/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 02-LUG-19 16:52 NNNN
MARTEDÌ 02 LUGLIO 2019 16.53.46
CALDO: DA SBALZI TEMPERATURA A INSONNIA, I CONSIGLI PER CHI RESTA IN CITTA' (3) =
ADN1087 7 CRO 0 ADN CRO NAZ CALDO: DA SBALZI TEMPERATURA A INSONNIA, I CONSIGLI PER CHI RESTA IN CITTA' (3) = (AdnKronos Salute) - PUNTURE DI INSETTO - Insetti come zanzare, api, vespe e calabroni possono essere sgradevoli compagni nelle calde giornate estive in città. In caso di puntura, il veleno rilasciato porta alla formazione del pomfo, un rigonfiamento arrossato sulla pelle con conseguente dolore, bruciore o prurito. Contro le zanzare, oltre a evitare ristagni d'acqua, per esempio nei vasi dei balconi, è bene usare prodotti insetto-repellenti e zanzariere in casa, mentre api e vespe tendono a reagire se infastidite o attratte da colori sgargianti e profumazioni forti. Cautela va posta, quindi, se si ama il giardinaggio o in caso di passeggiate nei parchi cittadini. Chi fa sport, dovrebbe ricordare che il sudore richiama gli insetti, aumentando il rischio di punture. Attenzione particolare per chi rischia lo shock anafilattico con le punture di insetti: questa situazione porta a problemi potenzialmente molto gravi ed è bene che i soggetti a rischio abbiano con sé una fiala di adrenalina predosata. In caso di necessità: creme a base di antistaminici o derivati del cortisone (corticosteroidi) per alleviare il prurito o antinfiammatori e anestetici locali. GAMBE GONFIE - Uno dei disturbi più fastidiosi dovuti al caldo è quello delle gambe gonfie, conseguenza di problemi circolatori dovuti all'insufficienza venosa e alla fragilità capillare. Ne sono soggette soprattutto le donne e si manifestano generalmente la sera, al termine di una giornata faticosa o quando si rimane a lungo nella stessa posizione, seduti o in piedi. Per prevenire il fastidio, meglio indossare scarpe comode - né troppo basse né troppo alte - capaci di mantenere la curvatura naturale del piede e vestiti che non costringano l'addome, favorendo il ristagno del sangue nelle gambe. Per alleviare il fastidio, è bene tenere per qualche minuto le gambe alzate e mettere i piedi a bagno in acqua fredda per aiutare la circolazione. Inoltre, se il disturbo è ricorrente, meglio riposare con i piedi più in alto del capo, inclinando il materasso in modo che le estremità inferiori rimangano sollevate di 15-20 centimetri. In caso di necessità: farmaci ad azione capillaro-protettrice, applicati localmente in crema o gel per un sollievo immediato oppure assunti sotto forma di polvere o compresse. (Com-Sal/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 02-LUG-19 16:52 NNNN
Sprint evolutivo degli scarafaggi, sempre più immuni a pesticidi
MARTEDÌ 02 LUGLIO 2019 16.54.04
Sprint evolutivo degli scarafaggi, sempre più immuni a pesticidi
Sprint evolutivo degli scarafaggi, sempre più immuni a pesticidi Studio Usa: molto più velocemente del previsto Roma, 2 lug. (askanews) - In un futuro non molto lontano per uccidere uno scarafaggio l'unica arma a disposizione dell'umanità sarà la tradizionale ciabatta. Gli scarafaggi infatti si stanno evolvendo più velocemente del previsto, sviluppando un'immunità quasi totale ai pesticidi impiegati per eliminarli: è quanto risulta da uno studio della statunitense Purdue University pubblicato dalla rivista scientifica Scientific Reports. Quando uno scarafaggio sopravvive a un trattamento insetticida infatti sviluppa un'immunità trasmissibile alla prole, tanto da diventare "essenzialmente immune alla sostanza", ma anche ad altri pesticidi simili ai quali non era mai stato esposto in precedenza. (segue) Mgi 20190702T165353Z
Sprint evolutivo degli scarafaggi, sempre più immuni a pesticidi
Sprint evolutivo degli scarafaggi, sempre più immuni a pesticidi Studio Usa: molto più velocemente del previsto Roma, 2 lug. (askanews) - In un futuro non molto lontano per uccidere uno scarafaggio l'unica arma a disposizione dell'umanità sarà la tradizionale ciabatta. Gli scarafaggi infatti si stanno evolvendo più velocemente del previsto, sviluppando un'immunità quasi totale ai pesticidi impiegati per eliminarli: è quanto risulta da uno studio della statunitense Purdue University pubblicato dalla rivista scientifica Scientific Reports. Quando uno scarafaggio sopravvive a un trattamento insetticida infatti sviluppa un'immunità trasmissibile alla prole, tanto da diventare "essenzialmente immune alla sostanza", ma anche ad altri pesticidi simili ai quali non era mai stato esposto in precedenza. (segue) Mgi 20190702T165353Z
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