MARTEDÌ 02 LUGLIO 2019 17.04.03
*Nomine Ue, tutti i candidati in pole position dopo bilaterali
*Nomine Ue, tutti i candidati in pole position dopo bilaterali Mentre riprende la plenaria del Consiglio europeo
Bruxelles, 2 lug. (askanews) - E' finalmente ricominciata, a
Bruxelles, la plenaria del Consiglio europeo dedicata alle nuove
nomine ai vertici istituzionali dell'Ue. "Spero che sia il mio
ultimo aggiornamento, ed è positivo: il pranzo dei leader è
cominciato", ha twittato Preben Aaman, il portavoce del
presidente del Consiglio europeo Donald Tusk.
Dopo tutte le riunioni bilaterali e di gruppi che si sono
succedute finora, il pacchetto di nomine che sta emergendo, e che
ora dovrebbe essere sottoposto al vaglio della plenaria dei capi
di Stato e di governo, prevede i seguenti candidati: per la
presidenza della Commissione l'attuale ministro della Difesa
tedesca Ursula von der Leyen (Cdu-Ppe) ex "delfina" della
cancelliera Angela Merkel; per la presidenza del Consiglio
europeo, il liberale Charles Michel, premier uscente belga; per
il posto di Alto Rappresentante per la Politica estera e di
sicurezza comune, un socialista, probabilmente il ministro degli
Esteri spagnolo Josep Borrell.
Inoltre, i socialisti dovrebbero ottenere anche la presidenza del
Parlamento europeo, che però deve essere confermata dal voto
dell'Assemblea domani a Strasburgo, nella persona dell'attuale
presidente del Partito dei Socialisti europei, Sergej Stanishev.
Il pacchetto dovrebbe prevedere poi, come candidata per la
presidenza della Bce, Christine Lagarde, managing director del
Fmi ed ex ministro delle Finanze francese, di area Ppe.
Del pacchetto, che va considerato comunque con molta cautela,
farebbe parte anche un'intesa per dare a agli
"Spitzenkandidaten", i "candidati capolista" dei partiti europei,
come "consolazione", un posto di vicepresidente della
Commissione. Quest'intesa riguarderebbe la liberale danese
Margrethe Vestager e il socialista olandese Frans Timmermans,
entrambi già membri della Commissione, ma non il tedesco Manfred
Weber, "Spitzenkandidat" del Ppe (e che continua a rivendicare
che gli spetterebbe il ruolo di presidente della Commissione).
Come "premio di consolazione", Weber potrebbe essere candidato
alla presidenza del Parlamento europeo nella seconda metà della
legislatura, fra due anni e mezzo (ma non è detto che la
maggioranza dell'Assemblea di Strasburgo lo voti).
Mentre il "pacchetto" viene sottoposto ai capi di Stato e di
governo, tuttavia, da Strasburgo arrivano dichiarazioni di
diversi eurodeputati socialisti che prefigurano un'opposizione
del loro gruppo a queste nomine.
Loc 20190702T170341Z
Nessun commento:
Posta un commento