DOMENICA 14 LUGLIO 2019 16.04.34
Ricerca scientifica, 500.000 euro a 5 eccellenze italiane
ZCZC2239/SX4
XSP73722_SX4_QBKN
R CRO S04 QBKN
Ricerca scientifica, 500.000 euro a 5 eccellenze italiane
Assegnato oggi il premio Research to Care di Sanofi Genzyme
(ANSA) - ROMA, 11 LUG - Una piattaforma che educa il sistema
immunitario del paziente a riconoscere il tumore del
colon-retto, per studiarne i meccanismi di resistenza e
diventarne 'predatore'. Questo il migliore progetto di ricerca,
tra i 5 vincitori della prima edizione di Research to Care. Il
premio di mezzo milione di euro, promosso da Sanofi Genzyme a
favore della ricerca scientifica indipendente italiana, e' stato
assegnato oggi nella Sala di Santa Maria in Aquiro del Senato.
Accanto a quello di Carmine Carbone, ricercatore del
Comprehensive Cancer Center dell'Irccs Policlinico Gemelli di
Roma, valutato come il miglior progetto in assoluto, a dividere
il premio di 500.000 euro saranno altri 4 progetti tra gli oltre
250 candidati. Nell'area dell'oncologia, il premio e' andato a
Enrica Migliaccio, ricercatrice di oncologia sperimentale
dell'Istituto Europeo di Oncologia di Milano e al suo progetto
che mira a utilizzare i pesci tropicali Zebrafish per testare in
modelli preclinici nuovi farmaci immunoterapici. Per l'area
immunologia, e' stata premiata Francesca Santoni de Sio, oggi
all'Irccs San Raffaele, per uno studio sul ruolo
dell'epigenetica nell'artrite reumatoide. Per le malattie rare,
a ricevere il premio e' stata Alessandra Biffi, che dirige oggi
la Clinica di Oncoematologia Pediatrica dell'Ospedale di Padova:
la sua ricerca utilizza staminali del sangue per una
sperimentazione preclinica nella Gangliosidosi GM1 infantile,
malattia degenerativa, dovuta ad accumulo lisosomiale. Infine,
per l'area neurologia, il premio e' andato a Giovanni Ferrara,
ricercatore dell'Irccs San Martino di Genova, per un progetto
che mira a investigare gli anticorpi anti-NG2 come biomarker per
la progressione della sclerosi multipla. La giuria indipendente,
presieduta da Bruno Dallapiccola, direttore scientifico
dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesu', ha assegnato i premi
sulla base di una serie di criteri, come la possibilita' di
tradurre in pratica i risultati ottenuti. Con Research to Care,
commenta Enrico Piccinini, general manager di Sanofi Genzyme,
"abbiamo voluto premiare la ricerca italiana e indipendente".
Oggi, aggiunge, "viviamo una rivoluzione della ricerca medica,
in cui terapie sempre piu' mirate e personalizzate ci
consentiranno di sfidare malattie considerate
incurabili".(ANSA).
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11-LUG-19 11:40 NNNN
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domenica 14 luglio 2019
Maltempo: codice arancione per temporali in Toscana
DOMENICA 14 LUGLIO 2019 16.07.30
Maltempo: codice arancione per temporali in Toscana
ZCZC1766/SXB OFI11141_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB Maltempo: codice arancione per temporali in Toscana Per 15 luglio, venti scirocco fino 70 km/h (ANSA) - FIRENZE, 14 LUG - Allerta arancione in Toscana dalle 7 fino alle 21 di domani, lunedi' 15 luglio, per forti temporali a carattere diffuso in Arcipelago, a carattere sparso lungo la costa centrale e meridionale in rapida estensione alla costa e alle zone Appenniniche, e successivamente nel corso della mattinata anche alle zone interne del territorio. Dalla mattinata, spiega la Regione, c'e' la possibilita' di isolati temporali anche sulle rimanenti zone della Toscana dovuti ad un rapido e marcato peggioramento delle condizioni meteo. Nel corso della sera tendenza a graduale miglioramento a partire dalle zone settentrionali, con precipitazioni in lenta attenuazione-cessazione. Sempre domani al mattino vento moderato di Scirocco con possibili raffiche fino a 70 km/h in Arcipelago. Dal pomeriggio rotazione dei venti a nord est con possibili raffiche fino a 60-70 km/h in Appennino, lungo la costa e sui crinali dei rilevi collinari centrali, fino a 50 km/h sulle pianure settentrionali.Per i mari da domani moto ondoso in aumento fino a mare molto mosso o temporaneamente agitato al largo. Successivamente e' previsto un miglioramento, con tempo stabile tra martedi' e mercoledi'. (ANSA). CG 14-LUG-19 16:06 NNNN
Maltempo: codice arancione per temporali in Toscana
ZCZC1766/SXB OFI11141_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB Maltempo: codice arancione per temporali in Toscana Per 15 luglio, venti scirocco fino 70 km/h (ANSA) - FIRENZE, 14 LUG - Allerta arancione in Toscana dalle 7 fino alle 21 di domani, lunedi' 15 luglio, per forti temporali a carattere diffuso in Arcipelago, a carattere sparso lungo la costa centrale e meridionale in rapida estensione alla costa e alle zone Appenniniche, e successivamente nel corso della mattinata anche alle zone interne del territorio. Dalla mattinata, spiega la Regione, c'e' la possibilita' di isolati temporali anche sulle rimanenti zone della Toscana dovuti ad un rapido e marcato peggioramento delle condizioni meteo. Nel corso della sera tendenza a graduale miglioramento a partire dalle zone settentrionali, con precipitazioni in lenta attenuazione-cessazione. Sempre domani al mattino vento moderato di Scirocco con possibili raffiche fino a 70 km/h in Arcipelago. Dal pomeriggio rotazione dei venti a nord est con possibili raffiche fino a 60-70 km/h in Appennino, lungo la costa e sui crinali dei rilevi collinari centrali, fino a 50 km/h sulle pianure settentrionali.Per i mari da domani moto ondoso in aumento fino a mare molto mosso o temporaneamente agitato al largo. Successivamente e' previsto un miglioramento, con tempo stabile tra martedi' e mercoledi'. (ANSA). CG 14-LUG-19 16:06 NNNN
= Suv uccide bimbi: Di Maio, rabbia per criminale, non basta carcere =
DOMENICA 14 LUGLIO 2019 16.09.24
= Suv uccide bimbi: Di Maio, rabbia per criminale, non basta carcere =
(AGI) - Roma, 14 lug. - "Oggi se n'e' andato in cielo anche il piccolo Simone, dopo piu' di due giorni di agonia. Ha raggiunto il suo cuginetto, Alessio. Due giovani vite violentemente spezzate da un criminale. E' cosi' grande la rabbia che viene da dire che per uno cosi' non basta nemmeno il carcere". Lo scrive su Facebook il vicepremier, Luigi Di Maio, che aggiunge: "Sei un essere inumano se investi due bambini in quel modo. Poi fuggi e non presti soccorso. Mi viene la pelle d'oca solo a pensarlo. Abbraccio forte le famiglie di Simone e Alessio, per quel che serva, in questo momento di estremo dolore e solitudine, che getta ognuno di noi nello sconforto e nella tristezza", conclude. (AGI) Ser 141609 LUG 19 NNNN
= Suv uccide bimbi: Di Maio, rabbia per criminale, non basta carcere =
(AGI) - Roma, 14 lug. - "Oggi se n'e' andato in cielo anche il piccolo Simone, dopo piu' di due giorni di agonia. Ha raggiunto il suo cuginetto, Alessio. Due giovani vite violentemente spezzate da un criminale. E' cosi' grande la rabbia che viene da dire che per uno cosi' non basta nemmeno il carcere". Lo scrive su Facebook il vicepremier, Luigi Di Maio, che aggiunge: "Sei un essere inumano se investi due bambini in quel modo. Poi fuggi e non presti soccorso. Mi viene la pelle d'oca solo a pensarlo. Abbraccio forte le famiglie di Simone e Alessio, per quel che serva, in questo momento di estremo dolore e solitudine, che getta ognuno di noi nello sconforto e nella tristezza", conclude. (AGI) Ser 141609 LUG 19 NNNN
>>>ANSA/ Sabato tragico, 12 i giovani morti sulle strade
DOMENICA 14 LUGLIO 2019 16.20.29
>>>ANSA/ Sabato tragico, 12 i giovani morti sulle strade
ZCZC1863/SXB XCI10298_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB >>>ANSA/ Sabato tragico, 12 i giovani morti sulle strade A Jesolo auto con 4 ragazzi finisce in canale.A Cesena 4 vittime (ANSA) - ROMA, 14 LUG - Un'auto con quattro ragazzi finita in un canale a Jesolo forse dopo l'urto con un'altra macchina, uno schianto a Cesena e diversi incidenti in altre citta'. Ancora sangue sull'asfalto delle strade italiane nel sabato sera, che stavolta segna numeri pesanti con rari precedenti: il bilancio e' di dodici giovani morti, tra cui due minorenni. A Cesena ci sono state quattro vittime e a Jesolo se ne contano complessivamente cinque a causa di due diversi incidenti stradali. L'episodio piu' grave nella cittadina veneta, dove sono morti quattro giovani, tre ragazzi e una ragazza tra i 22 e i 23 anni, e' ancora da chiarire. La vettura su cui viaggiavano e' finita nel canale Ca' Nani dopo la perdita di controllo del mezzo da parte del conducente, forse caduto in acqua dopo essersi scontrato con una macchina. La polizia municipale ha ascoltato una persona che potrebbe essere coinvolta nell'episodio: la sua auto presenterebbe segni compatibili dell'urto con un'altra vettura. Subito dopo l'incidente i primi soccorsi sono stati dati da alcuni ragazzi stranieri di passaggio, riusciti a portare a riva la giovane ferita, l'unica ad essersi salvata, e altri tre ragazzi che sono morti subito dopo. Quando i vigili del fuoco con l'autogru hanno agganciato l'auto estraendola dall'acqua, e' stato recuperato il corpo dell'ultima persona rimasta all'interno. Oltre ai quattro morti per la caduta dell'auto nel canale, un quinto giovane, di 28 anni, e' deceduto in un altro incidente avvenuto in quelle stesse ore, finendo con la sua vettura contro un platano. Anche l'Emilia Romagna conta le sue vittime: a Cesena quattro giovani, tra cui due minorenni, sono morti sul colpo nella frazione di Sant'Andrea. L'auto su cui viaggiavano avrebbe toccato un muretto laterale, il conducente ha perso il controllo e la vettura si e' schiantata in un fosso rovesciandosi. Le vittime sono quattro ragazzi di origine romena, residenti a Forli', di cui due fratelli entrambi minorenni: alla guida c'era un uomo di 36 anni, gli altri tre a bordo avevano 17, 19 e 14 anni. Il 14enne e' stato l'ultimo a essere estratto da quel che restava della vettura, quasi irriconoscibile dopo il violento scontro. Tra le ipotesi sulle cause ci sarebbero l'eccessiva velocita' o un colpo di sonno. E a Castrocaro Terme, nel Forlivese, una giovane donna di 27 anni e' morta in seguito alle gravi ferite riportate in un incidente stradale accaduto nella scorsa notte. La donna era alla guida di un motorino quando, per cause ancora da chiarire da parte dei carabinieri, ne ha perso il controllo cadendo rovinosamente a terra. Portata in ospedale, e' morta per i gravi traumi alla testa. Un altro centauro, un 35enne, ha perso la vita a Caserta, sulla strada provinciale 336. Era in compagnia di altri motociclisti, tutti amici. E, secondo le loro testimonianze, avrebbe perso il controllo della sua moto schiantandosi sull'asfalto. Sulla dinamica proseguono le indagini, fondamentale sara' anche l'autopsia E' invece di un morto e due feriti gravi il bilancio di un incidente avvenuto la scorsa notte sulla A7, nei pressi di Genova Bolzaneto. Le persone coinvolte sono tutti ventenni.I tre viaggiavano a bordo della stessa auto che, per motivi da accertare, e' andata a sbattere contro il guard rail. L'incidente e' avvenuto poco prima delle 4: non sono stati coinvolti altri mezzi. Tra le cause dello schianto si ipotizza il colpo di sonno o l'alta velocita'. ATN 14-LUG-19 16:20 NNNN
>>>ANSA/ Sabato tragico, 12 i giovani morti sulle strade
ZCZC1863/SXB XCI10298_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB >>>ANSA/ Sabato tragico, 12 i giovani morti sulle strade A Jesolo auto con 4 ragazzi finisce in canale.A Cesena 4 vittime (ANSA) - ROMA, 14 LUG - Un'auto con quattro ragazzi finita in un canale a Jesolo forse dopo l'urto con un'altra macchina, uno schianto a Cesena e diversi incidenti in altre citta'. Ancora sangue sull'asfalto delle strade italiane nel sabato sera, che stavolta segna numeri pesanti con rari precedenti: il bilancio e' di dodici giovani morti, tra cui due minorenni. A Cesena ci sono state quattro vittime e a Jesolo se ne contano complessivamente cinque a causa di due diversi incidenti stradali. L'episodio piu' grave nella cittadina veneta, dove sono morti quattro giovani, tre ragazzi e una ragazza tra i 22 e i 23 anni, e' ancora da chiarire. La vettura su cui viaggiavano e' finita nel canale Ca' Nani dopo la perdita di controllo del mezzo da parte del conducente, forse caduto in acqua dopo essersi scontrato con una macchina. La polizia municipale ha ascoltato una persona che potrebbe essere coinvolta nell'episodio: la sua auto presenterebbe segni compatibili dell'urto con un'altra vettura. Subito dopo l'incidente i primi soccorsi sono stati dati da alcuni ragazzi stranieri di passaggio, riusciti a portare a riva la giovane ferita, l'unica ad essersi salvata, e altri tre ragazzi che sono morti subito dopo. Quando i vigili del fuoco con l'autogru hanno agganciato l'auto estraendola dall'acqua, e' stato recuperato il corpo dell'ultima persona rimasta all'interno. Oltre ai quattro morti per la caduta dell'auto nel canale, un quinto giovane, di 28 anni, e' deceduto in un altro incidente avvenuto in quelle stesse ore, finendo con la sua vettura contro un platano. Anche l'Emilia Romagna conta le sue vittime: a Cesena quattro giovani, tra cui due minorenni, sono morti sul colpo nella frazione di Sant'Andrea. L'auto su cui viaggiavano avrebbe toccato un muretto laterale, il conducente ha perso il controllo e la vettura si e' schiantata in un fosso rovesciandosi. Le vittime sono quattro ragazzi di origine romena, residenti a Forli', di cui due fratelli entrambi minorenni: alla guida c'era un uomo di 36 anni, gli altri tre a bordo avevano 17, 19 e 14 anni. Il 14enne e' stato l'ultimo a essere estratto da quel che restava della vettura, quasi irriconoscibile dopo il violento scontro. Tra le ipotesi sulle cause ci sarebbero l'eccessiva velocita' o un colpo di sonno. E a Castrocaro Terme, nel Forlivese, una giovane donna di 27 anni e' morta in seguito alle gravi ferite riportate in un incidente stradale accaduto nella scorsa notte. La donna era alla guida di un motorino quando, per cause ancora da chiarire da parte dei carabinieri, ne ha perso il controllo cadendo rovinosamente a terra. Portata in ospedale, e' morta per i gravi traumi alla testa. Un altro centauro, un 35enne, ha perso la vita a Caserta, sulla strada provinciale 336. Era in compagnia di altri motociclisti, tutti amici. E, secondo le loro testimonianze, avrebbe perso il controllo della sua moto schiantandosi sull'asfalto. Sulla dinamica proseguono le indagini, fondamentale sara' anche l'autopsia E' invece di un morto e due feriti gravi il bilancio di un incidente avvenuto la scorsa notte sulla A7, nei pressi di Genova Bolzaneto. Le persone coinvolte sono tutti ventenni.I tre viaggiavano a bordo della stessa auto che, per motivi da accertare, e' andata a sbattere contro il guard rail. L'incidente e' avvenuto poco prima delle 4: non sono stati coinvolti altri mezzi. Tra le cause dello schianto si ipotizza il colpo di sonno o l'alta velocita'. ATN 14-LUG-19 16:20 NNNN
== Suv uccide bimbi: per Alessio agenzia funebre senza sospetti =
DOMENICA 14 LUGLIO 2019 15.58.20
== Suv uccide bimbi: per Alessio agenzia funebre senza sospetti =
(AGI) - Ragusa, 14 lug. - In accordo con la Prefettura di Ragusa, il Comune di Vittoria sta individuando una ditta a cui affidare i funerali del piccolo Simone. La decisione dopo le polemiche sollevate dal giornalista Borrometi che aveva messo in evidenza la gestione del funerale di Alessio D'Antonio affidata alla agenzia Cutello. Nell'agenzia che opera regolarmente sul territorio, c'e' anche Maurizio Cutello, che e' attualmente sotto processo assieme ad Angelo Ventura - uno degli occupanti dell'automobile guidata da Rosario Greco che ha travolto i bambini uccidendoli. Si tratta dell'operazione 'Survivors' coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di Catania con il supporto investigativo di polizia, squadra mobile e carabinieri. L'inchiesta riguarda l'associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata alle estorsioni, alla intestazione fittizia di beni nel territorio di Vittoria. Angelo Ventura e Maurizio Cutello erano stati entrambi arrestati e poi scarcerati (assieme ad altri indagati), dal Riesame. Il processo e' iniziato qualche mese fa presso il Tribunale di Ragusa. Il Pm e' Valentina Sincero. (AGI) Rg3/Mot 141558 LUG 19 NNNN
== Suv uccide bimbi: per Alessio agenzia funebre senza sospetti =
(AGI) - Ragusa, 14 lug. - In accordo con la Prefettura di Ragusa, il Comune di Vittoria sta individuando una ditta a cui affidare i funerali del piccolo Simone. La decisione dopo le polemiche sollevate dal giornalista Borrometi che aveva messo in evidenza la gestione del funerale di Alessio D'Antonio affidata alla agenzia Cutello. Nell'agenzia che opera regolarmente sul territorio, c'e' anche Maurizio Cutello, che e' attualmente sotto processo assieme ad Angelo Ventura - uno degli occupanti dell'automobile guidata da Rosario Greco che ha travolto i bambini uccidendoli. Si tratta dell'operazione 'Survivors' coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di Catania con il supporto investigativo di polizia, squadra mobile e carabinieri. L'inchiesta riguarda l'associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata alle estorsioni, alla intestazione fittizia di beni nel territorio di Vittoria. Angelo Ventura e Maurizio Cutello erano stati entrambi arrestati e poi scarcerati (assieme ad altri indagati), dal Riesame. Il processo e' iniziato qualche mese fa presso il Tribunale di Ragusa. Il Pm e' Valentina Sincero. (AGI) Rg3/Mot 141558 LUG 19 NNNN
Travolge bimbi col Suv: padre, chiedo e pretendo giustizia
Travolge bimbi col Suv: padre, chiedo e pretendo giustizia
ZCZC1252/SXB XCI09997_SXB_QBXB U CRO S0B QBXB Travolge bimbi col Suv: padre, chiedo e pretendo giustizia (ANSA) - VITTORIA (RAGUSA), 14 LUG - "Chiedo e pretendo giustizia per mio figlio". o dice Alessandro D'Antonio il padre di Alessio a chiusura delle orazioni funebri per il figlio, travolto e ucciso da un Suv mentre giocava davanti casa con il cuginetto deceduto anche lui stamane. Alla guida del Suv c'era Rosario Greco, 37 anni, accusato di omicidio stradale aggravato, di omissione di soccorso, guida in stato di ebbrezza e sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, che e' stato arrestato. (ANSA). FI-Y8P 14-LUG-19 13:52 NNNN
Suv falcia bimbi: Fnsi, nuove minacce a Borrometi, siamo al suo fianco =
DOMENICA 14 LUGLIO 2019 13.40.40
Suv falcia bimbi: Fnsi, nuove minacce a Borrometi, siamo al suo fianco =
(AGI) - Roma, 14 lug. - "A Vittoria la mafia e' tornata a colpire e non risparmia neppure i bambini, ultima vittima il piccolo Alessio. Si sentono forti ed impuniti e arrivano sino al punto di insultare e aggredire via social il giornalista Paolo Borrometi, presidente di Articolo 21, consigliere nazionale della Federazione della stampa, perche' continua ad 'Illuminare' quel territorio e a reclamare una decisa e risolutiva azione dello Stato". Cosi' Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente Fnsi, in una nota, in cui spiegano: "Parenti e amici del boss Titta Ventura, in carcere, non trovano di meglio che minacciare ed avvertire 'l'infame' Paolo Borrometi. Mandanti ed esecutori vanno messi da subito in condizione di non nuocere e di non inquinare la civile convivenza a Vittoria. Spetta, infine, ai media il compito di illuminare a giorno i covi da dove sono partite le minacce e riprendere le inchieste di chi, a cominciare da Borrometi, non intende piegare la testa di fronte ai mafiosi e alle loro minacce", concludono. (AGI) Red/Ser 141340 LUG 19 NNNN
Suv falcia bimbi: Fnsi, nuove minacce a Borrometi, siamo al suo fianco =
(AGI) - Roma, 14 lug. - "A Vittoria la mafia e' tornata a colpire e non risparmia neppure i bambini, ultima vittima il piccolo Alessio. Si sentono forti ed impuniti e arrivano sino al punto di insultare e aggredire via social il giornalista Paolo Borrometi, presidente di Articolo 21, consigliere nazionale della Federazione della stampa, perche' continua ad 'Illuminare' quel territorio e a reclamare una decisa e risolutiva azione dello Stato". Cosi' Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente Fnsi, in una nota, in cui spiegano: "Parenti e amici del boss Titta Ventura, in carcere, non trovano di meglio che minacciare ed avvertire 'l'infame' Paolo Borrometi. Mandanti ed esecutori vanno messi da subito in condizione di non nuocere e di non inquinare la civile convivenza a Vittoria. Spetta, infine, ai media il compito di illuminare a giorno i covi da dove sono partite le minacce e riprendere le inchieste di chi, a cominciare da Borrometi, non intende piegare la testa di fronte ai mafiosi e alle loro minacce", concludono. (AGI) Red/Ser 141340 LUG 19 NNNN
++ Travolge bimbi col Suv: padre, lascero' Vittoria ++
DOMENICA 14 LUGLIO 2019 13.41.35
++ Travolge bimbi col Suv: padre, lascero' Vittoria ++
ZCZC1212/SXB OPA09952_SXB_QBXB B CRO S0B QBXB ++ Travolge bimbi col Suv: padre, lascero' Vittoria ++ Ai funerali del figlio, 'non riesco piu' a entrare nella mia casa (ANSA) - PALERMO, 14 LUG - "Lascero' Vittoria. Dopo questa tragedia non riesco piu' a vivere in questa citta'". Lo dice Alessandro D'Antonio il padre di Alessio a chiusura delle orazioni funebri per il figlio, travolto e ucciso da un Suv mentre giocava davanti casa con il cuginetto deceduto anche lui stamane. Arriva sull'altare stremato, senza piu' lacrime ma ha la forza di gridare la sua rabbia. "Non riesco piu' ad entrare nella mia casa", dice. (ANSA). FI 14-LUG-19 13:41 NNNN
++ Travolge bimbi col Suv: padre, lascero' Vittoria ++
ZCZC1212/SXB OPA09952_SXB_QBXB B CRO S0B QBXB ++ Travolge bimbi col Suv: padre, lascero' Vittoria ++ Ai funerali del figlio, 'non riesco piu' a entrare nella mia casa (ANSA) - PALERMO, 14 LUG - "Lascero' Vittoria. Dopo questa tragedia non riesco piu' a vivere in questa citta'". Lo dice Alessandro D'Antonio il padre di Alessio a chiusura delle orazioni funebri per il figlio, travolto e ucciso da un Suv mentre giocava davanti casa con il cuginetto deceduto anche lui stamane. Arriva sull'altare stremato, senza piu' lacrime ma ha la forza di gridare la sua rabbia. "Non riesco piu' ad entrare nella mia casa", dice. (ANSA). FI 14-LUG-19 13:41 NNNN
Indonesia, forte terremoto di magnitudo 7,3 nelle isole Molucche
DOMENICA 14 LUGLIO 2019 11.54.30
Indonesia, forte terremoto di magnitudo 7,3 nelle isole Molucche
Indonesia, forte terremoto di magnitudo 7,3 nelle isole Molucche Un'altra scossa di 6,9 ha colpito Sunbawa Roma, 14 lug. (askanews) - Due violente scosse di terremoto hanno colpito l'Indonesia. Il sisma di magnitudo 7,3 ha interessato la città di Ternate, nelle isole Molucche, secondo l'Istituto americano di geofisica USGS. Un'altra scossa, magnitudo 6,9, è stata registrata a Sumbawa, nella provincia occidentale indonesiana di Nusa Tenggara. Dmo 20190714T115414Z
Indonesia, forte terremoto di magnitudo 7,3 nelle isole Molucche
Indonesia, forte terremoto di magnitudo 7,3 nelle isole Molucche Un'altra scossa di 6,9 ha colpito Sunbawa Roma, 14 lug. (askanews) - Due violente scosse di terremoto hanno colpito l'Indonesia. Il sisma di magnitudo 7,3 ha interessato la città di Ternate, nelle isole Molucche, secondo l'Istituto americano di geofisica USGS. Un'altra scossa, magnitudo 6,9, è stata registrata a Sumbawa, nella provincia occidentale indonesiana di Nusa Tenggara. Dmo 20190714T115414Z
Vittoria, è morto anche secondo bambino travolto da un suv
ORA VEDIAMO IL METRO DI GIUDIZIO DELLA GIUSTIZIA ITALIANA
E
LE TESI DIFENSIVE CHE AVANZERANNO GLI AVVOCATI DI FIDUCIA
= Indonesia: forte terremoto 7,3 magnitudo scuote Molucche =
DOMENICA 14 LUGLIO 2019 11.51.00
= Indonesia: forte terremoto 7,3 magnitudo scuote Molucche =
(AGI) - Giacarta, 14 lug. - Un forte terremoto di 7,3 magnitudo sulla scala Richter ha scosso il settore orientale dell'Indonesia, le isole Molucche. In particolare l'epicentro e' stao registrato in un tratto di mare vicino l'isola di Halmahera.(AGI) Bia 141150 LUG 19 NNNN
= Indonesia: forte terremoto 7,3 magnitudo scuote Molucche =
(AGI) - Giacarta, 14 lug. - Un forte terremoto di 7,3 magnitudo sulla scala Richter ha scosso il settore orientale dell'Indonesia, le isole Molucche. In particolare l'epicentro e' stao registrato in un tratto di mare vicino l'isola di Halmahera.(AGI) Bia 141150 LUG 19 NNNN
INCIDENTI: AUTO SI RIBALTA NEL CESENATE, 4 MORTI, 2 MINORI =
DOMENICA 14 LUGLIO 2019 11.25.00
INCIDENTI: AUTO SI RIBALTA NEL CESENATE, 4 MORTI, 2 MINORI =
ADN0106 7 CRO 0 ADN CRO NAZ INCIDENTI: AUTO SI RIBALTA NEL CESENATE, 4 MORTI, 2 MINORI = Cesena, 14 lug. (AdnKronos) - Tragico incidente nel cesenate all'alba di oggi. Un'auto con quattro ragazzi a bordo si è ribaltata in via Dismano all'altezza della località di Sant'Andrea in Bagnolo, causando la morte degli occupanti, tutti romeni residenti a Forlì: un 36enne, un 19enne e due ragazzini uno di 17 e uno di 14 anni. Sul posto i sanitari del 118 e due squadre di vigili del fuoco che hanno estratto con grande difficoltà i corpi dalle lamiere. Secondo una prima ricostruzione, la Seat su cui viaggiavano stava percorrendo la strada in direzione Cesena quando ha sbandato ed è finita nel fossato. (Cro/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 14-LUG-19 11:24 NNNN
INCIDENTI: AUTO SI RIBALTA NEL CESENATE, 4 MORTI, 2 MINORI =
ADN0106 7 CRO 0 ADN CRO NAZ INCIDENTI: AUTO SI RIBALTA NEL CESENATE, 4 MORTI, 2 MINORI = Cesena, 14 lug. (AdnKronos) - Tragico incidente nel cesenate all'alba di oggi. Un'auto con quattro ragazzi a bordo si è ribaltata in via Dismano all'altezza della località di Sant'Andrea in Bagnolo, causando la morte degli occupanti, tutti romeni residenti a Forlì: un 36enne, un 19enne e due ragazzini uno di 17 e uno di 14 anni. Sul posto i sanitari del 118 e due squadre di vigili del fuoco che hanno estratto con grande difficoltà i corpi dalle lamiere. Secondo una prima ricostruzione, la Seat su cui viaggiavano stava percorrendo la strada in direzione Cesena quando ha sbandato ed è finita nel fossato. (Cro/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 14-LUG-19 11:24 NNNN
= LUNA = "Vi andremo entro il decennio", il sogno che JFK non vide =
DOMENICA 14 LUGLIO 2019 11.18.40
= LUNA = "Vi andremo entro il decennio", il sogno che JFK non vide =
(AGI) - New York, 14 lug. - "Scegliamo di andare sulla Luna entro la fine del decennio, e di compiere tutte le altre imprese, non perche' siano facili, ma perche' sono difficili". Quando il presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy pronuncio' queste parole, il 12 settembre 1962, durante un discorso alla Rice University, in Texas, molti restarono incantati. Il mondo era diviso in due blocchi contrapposti, l'America era frustrata dallo strapotere dell'Unione Sovietica nello spazio. Nel '57 i sovietici avevano mandato in orbita il primo satellite artificiale, lo Sputnik, e nel '61 il primo uomo, Jurij Gagarin. A cavallo delle due imprese, gli Stati Uniti erano corsi ai ripari, creando la Nasa, l'ente spaziale americano, ma la sfida sembrava impossibile. Fino a quel giorno. L'esplorazione dello spazio, fu il messaggio di Kennedy, avrebbe rappresentato una delle piu' grandi avventure di tutti i tempi. Il messaggio del giovane presidente arrivo' dritto al cuore degli americani, non solo per la parte finale del discorso, quel "non perche' sono facili, ma perche' sono difficili", ma perche' Kennedy diede alla sfida una scadenza ravvicinata e inattesa: "Entro la fine del decennio". Mancavano sette anni e 111 giorni. Il presidente indico' la sfida verso una "nuova frontiera" nel discorso che, per la storia, segno' l'inizio della missione sulla Luna. In realta', quando Kennedy parlo' all'universita', in occasione della sua nomina a professore onorario, il progetto era gia' partito, ma in quel modo la Casa Bianca volle dare un'accelerazione, fissando una scadenza ufficiale. Non restavano che sette anni per andare sulla Luna. "La sua conquista - disse agli studenti - merita il meglio di tutta l'umanita', l'opportunita' di cooperazione pacifica potrebbe non ripresentarsi". Ma perche' la Luna?, aggiunse il presidente. "Perche' preferire questo come nostro obiettivo?", continuo' davanti a una platea immersa nel silenzio. "Allora perche' scaliamo le montagne piu' alte? Perche' abbiamo trasvolato l'Atlantico? Perche' la Rice University sfida la Texas? Noi scegliamo di andare sulla Luna perche' quell'obiettivo ci servira' come misura delle nostre migliori energie e capacita', perche' e' una sfida che vogliamo accettare e intendiamo vincere". Nel messaggio, Kennedy mise anche in rilievo la ricaduta positiva sull'istruzione universitaria, convinto che una grande impresa avrebbe spinto migliaia di giovani americani a studiare le materie scientifiche, affascinati dall'avventura spaziale. Nonostante i sette anni di tempo sembrassero un limite impossibile, il primo uomo mise piede sulla Luna cinque mesi prima della scadenza, il 20 luglio '69. Ed era americano: Neil Armstrong. Kennedy, pero', non pote' celebrarlo: quattordici mesi dopo il discorso alla Rice, il 22 novembre 1963, il presidente fu assassinato a Dallas. (AGI) Nwy/Bia 141115 LUG 19 NNNN
= LUNA = "Vi andremo entro il decennio", il sogno che JFK non vide =
(AGI) - New York, 14 lug. - "Scegliamo di andare sulla Luna entro la fine del decennio, e di compiere tutte le altre imprese, non perche' siano facili, ma perche' sono difficili". Quando il presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy pronuncio' queste parole, il 12 settembre 1962, durante un discorso alla Rice University, in Texas, molti restarono incantati. Il mondo era diviso in due blocchi contrapposti, l'America era frustrata dallo strapotere dell'Unione Sovietica nello spazio. Nel '57 i sovietici avevano mandato in orbita il primo satellite artificiale, lo Sputnik, e nel '61 il primo uomo, Jurij Gagarin. A cavallo delle due imprese, gli Stati Uniti erano corsi ai ripari, creando la Nasa, l'ente spaziale americano, ma la sfida sembrava impossibile. Fino a quel giorno. L'esplorazione dello spazio, fu il messaggio di Kennedy, avrebbe rappresentato una delle piu' grandi avventure di tutti i tempi. Il messaggio del giovane presidente arrivo' dritto al cuore degli americani, non solo per la parte finale del discorso, quel "non perche' sono facili, ma perche' sono difficili", ma perche' Kennedy diede alla sfida una scadenza ravvicinata e inattesa: "Entro la fine del decennio". Mancavano sette anni e 111 giorni. Il presidente indico' la sfida verso una "nuova frontiera" nel discorso che, per la storia, segno' l'inizio della missione sulla Luna. In realta', quando Kennedy parlo' all'universita', in occasione della sua nomina a professore onorario, il progetto era gia' partito, ma in quel modo la Casa Bianca volle dare un'accelerazione, fissando una scadenza ufficiale. Non restavano che sette anni per andare sulla Luna. "La sua conquista - disse agli studenti - merita il meglio di tutta l'umanita', l'opportunita' di cooperazione pacifica potrebbe non ripresentarsi". Ma perche' la Luna?, aggiunse il presidente. "Perche' preferire questo come nostro obiettivo?", continuo' davanti a una platea immersa nel silenzio. "Allora perche' scaliamo le montagne piu' alte? Perche' abbiamo trasvolato l'Atlantico? Perche' la Rice University sfida la Texas? Noi scegliamo di andare sulla Luna perche' quell'obiettivo ci servira' come misura delle nostre migliori energie e capacita', perche' e' una sfida che vogliamo accettare e intendiamo vincere". Nel messaggio, Kennedy mise anche in rilievo la ricaduta positiva sull'istruzione universitaria, convinto che una grande impresa avrebbe spinto migliaia di giovani americani a studiare le materie scientifiche, affascinati dall'avventura spaziale. Nonostante i sette anni di tempo sembrassero un limite impossibile, il primo uomo mise piede sulla Luna cinque mesi prima della scadenza, il 20 luglio '69. Ed era americano: Neil Armstrong. Kennedy, pero', non pote' celebrarlo: quattordici mesi dopo il discorso alla Rice, il 22 novembre 1963, il presidente fu assassinato a Dallas. (AGI) Nwy/Bia 141115 LUG 19 NNNN
LUNA = Apollo 11, un lavoro corale di 400 mila persone
DOMENICA 14 LUGLIO 2019 11.18.16
= LUNA = Apollo 11, un lavoro corale di 400 mila persone =
(AGI) - Roma, 14 lug. - Fu un lavoro corale quello che porto', nel 1969, missione Apollo 11 sulla Luna: vi lavorarono decine di aziende e 400 mila persone. Un'impresa che duro' 8 giorni, 3 ore e 18 minuti (pari a 195 ore, 18 minuti e 35 secondi). Tra l'agosto 1958 e il luglio 1969, Urss e Stati Uniti eseguirono 73 missioni lunari di cui 41 fallirono. Ma la missione Apollo 11 fu la prima che arrivo' all'ambito traguardo: lanciata il 16 luglio 1969 dal Centro spaziale Kennedy di Cap Canaveral alla presenza di un milione di persone, l'allunaggio avvenne il 20 luglio alle 22:56 (ora di Houston, ore 2:56 Gmt del 21 luglio) e il ritorno sulla Terra il 24 luglio. Il razzo gigante Saturn V - che pesava piu' di 3000 tonnellate, era alto 110,6 metri e con un diametro di 10,1 metri - riusci' a mettere in orbita verso la Luna 45 tonnellate, il peso totale dei moduli di comando e di servizio dell'Apollo. La navicella copri' 393.309 chilometri per arrivare alla Luna. Il Modulo di Comando e di Servizio (CSM, Command and Service Module) Apollo - che pesava piu' di 30 tonnellate - a bordo Neil A. Armstrong, Edwin E. Aldrin e Michael Collins - era costituito dal Modulo di Comando (Command Module, CM) 'Columbia' che pesava 6,5 tonnellate, a forma di cono con doppia parete a nido d'ape imbottito di alluminio che rinchiudeva la zona pressurizzata oltre ad un ampio scudo termico sopra la prima parete, consentendo al modulo di resistere al calore. Lo spazio pressurizzato all'interno del quale i tre astronauti vissero durante la loro missione lunare era di appena 6,5 metri quadri. Il loro contatto radio si chiamava "Odyssey". 'Columbia' era il nome scelto in riferimento al romanzo "Dalla Terra alla Luna" di Jules Verne oltre ad essere una figura mitica negli Stati Uniti e forse anche un omaggio al navigatore Cristoforo Colombo. Nel Modulo di Servizio (Service Module, SM) si trovavano invece tutti gli equipaggiamenti necessari alla sopravvivenza degli astronauti, tra cui il motore di propulsione principale, le fonti di energia, acqua e ossigeno. Lo stemma della missione Apollo 11 era l'aquila reale, con rami d'ulivo nelle sue grinfie, il rapace emblematico negli Stati Uniti. (AGI) Vqv/Bia (Segue) 141115 LUG 19 NNNN
DOMENICA 14 LUGLIO 2019 11.18.28
= LUNA = Apollo 11, un lavoro corale di 400 mila persone (2)=
(AGI) - Roma, 14 lug. - Il Modulo Lunare (Lunar Module, LM) chiamato 'Eagle' fu quello utilizzato da Armstrong e Aldrin nei pressi della Luna per scendere, soggiornare sulla sua superficie, tornare in orbita e poi,nel Modulo di Comando e Servizio, raggiungere l'astronave Apollo 11 a fine soggiorno. La capsula 'Eagle', soprannominata 'la rana', era comandata da un computer di 30 chili con un processore di 2,5 MHz, l'equivalente di una calcolatrice tascabile di oggi. Il piano di discesa - 10 tonnellate - era una scatola ottagonale di 4,12 metri di diametro e 1,65 metri di altezza mentre il piano di risalita di 4,5 tonnellate comprendeva una cabina pressurizzata di 4,5 metri quadri. Il contatto radio era 'Aquarius'. La permanenza nell'atmosfera lunare duro' in tutto 21 ore e 36 minuti mentre l'uscita extraveicolare 2 ore e 31 minuti. Dal sito dell'allunaggio, il Mare della Serenita', Armstrong e Aldrin percorsero un chilometro mentre nel frattempo Michael Collins, il pilota del Modulo di Comando e di Servizio, rimase in orbita lunare. Le tute utilizzate per la prima volta dagli astronauti di Apollo 11 dovevano resistere a temperature estreme, che di notte scendevano a meno 170 gradi. In tutto i due astronauti raccolsero 21,7 chilogrammi di rocce lunari successivamente esaminate da 150 scienziati di diverse nazionalita'. Le pietre lunari di piu' grandi dimensioni erano dei basalti ricchi in ferro e magnesio cristallizzati tra 3,57 e 3,84 miliardi di anni fa. Per il primo allunaggio la Nasa ha fortemente potenziato i suoi strumenti di trasmissione delle immagini della missione con antenne paraboliche di 64 metri collocate a Goldstone in California e a Parks in Australia, di ricezione dei segnali video emessi dalla superficie lunare. L'allunaggio e i passi di Armstrong, il primo uomo a camminare sulla Luna, e Aldrin furono trasmessi in Mondovisione, seguiti in diretta da almeno 600 milioni di telespettatori, circa il 20% della popolazione mondiale. Un tasso di ascolto che sara' superato soltanto nel 2011 in occasione del matrimonio tra il principe William e Katherine Middleton, nozze che si tennero sotto gli occhi del 30% della popolazione globale. In tutto 36 emittenti televisive erano presenti nel centro di controllo di Houston, per un totale di .3497 giornalisti accreditati, dei quali 80 italiani. (AGI) Vqv/Bia 141115 LUG 19 NNNN
= LUNA = Apollo 11, un lavoro corale di 400 mila persone =
(AGI) - Roma, 14 lug. - Fu un lavoro corale quello che porto', nel 1969, missione Apollo 11 sulla Luna: vi lavorarono decine di aziende e 400 mila persone. Un'impresa che duro' 8 giorni, 3 ore e 18 minuti (pari a 195 ore, 18 minuti e 35 secondi). Tra l'agosto 1958 e il luglio 1969, Urss e Stati Uniti eseguirono 73 missioni lunari di cui 41 fallirono. Ma la missione Apollo 11 fu la prima che arrivo' all'ambito traguardo: lanciata il 16 luglio 1969 dal Centro spaziale Kennedy di Cap Canaveral alla presenza di un milione di persone, l'allunaggio avvenne il 20 luglio alle 22:56 (ora di Houston, ore 2:56 Gmt del 21 luglio) e il ritorno sulla Terra il 24 luglio. Il razzo gigante Saturn V - che pesava piu' di 3000 tonnellate, era alto 110,6 metri e con un diametro di 10,1 metri - riusci' a mettere in orbita verso la Luna 45 tonnellate, il peso totale dei moduli di comando e di servizio dell'Apollo. La navicella copri' 393.309 chilometri per arrivare alla Luna. Il Modulo di Comando e di Servizio (CSM, Command and Service Module) Apollo - che pesava piu' di 30 tonnellate - a bordo Neil A. Armstrong, Edwin E. Aldrin e Michael Collins - era costituito dal Modulo di Comando (Command Module, CM) 'Columbia' che pesava 6,5 tonnellate, a forma di cono con doppia parete a nido d'ape imbottito di alluminio che rinchiudeva la zona pressurizzata oltre ad un ampio scudo termico sopra la prima parete, consentendo al modulo di resistere al calore. Lo spazio pressurizzato all'interno del quale i tre astronauti vissero durante la loro missione lunare era di appena 6,5 metri quadri. Il loro contatto radio si chiamava "Odyssey". 'Columbia' era il nome scelto in riferimento al romanzo "Dalla Terra alla Luna" di Jules Verne oltre ad essere una figura mitica negli Stati Uniti e forse anche un omaggio al navigatore Cristoforo Colombo. Nel Modulo di Servizio (Service Module, SM) si trovavano invece tutti gli equipaggiamenti necessari alla sopravvivenza degli astronauti, tra cui il motore di propulsione principale, le fonti di energia, acqua e ossigeno. Lo stemma della missione Apollo 11 era l'aquila reale, con rami d'ulivo nelle sue grinfie, il rapace emblematico negli Stati Uniti. (AGI) Vqv/Bia (Segue) 141115 LUG 19 NNNN
DOMENICA 14 LUGLIO 2019 11.18.28
= LUNA = Apollo 11, un lavoro corale di 400 mila persone (2)=
(AGI) - Roma, 14 lug. - Il Modulo Lunare (Lunar Module, LM) chiamato 'Eagle' fu quello utilizzato da Armstrong e Aldrin nei pressi della Luna per scendere, soggiornare sulla sua superficie, tornare in orbita e poi,nel Modulo di Comando e Servizio, raggiungere l'astronave Apollo 11 a fine soggiorno. La capsula 'Eagle', soprannominata 'la rana', era comandata da un computer di 30 chili con un processore di 2,5 MHz, l'equivalente di una calcolatrice tascabile di oggi. Il piano di discesa - 10 tonnellate - era una scatola ottagonale di 4,12 metri di diametro e 1,65 metri di altezza mentre il piano di risalita di 4,5 tonnellate comprendeva una cabina pressurizzata di 4,5 metri quadri. Il contatto radio era 'Aquarius'. La permanenza nell'atmosfera lunare duro' in tutto 21 ore e 36 minuti mentre l'uscita extraveicolare 2 ore e 31 minuti. Dal sito dell'allunaggio, il Mare della Serenita', Armstrong e Aldrin percorsero un chilometro mentre nel frattempo Michael Collins, il pilota del Modulo di Comando e di Servizio, rimase in orbita lunare. Le tute utilizzate per la prima volta dagli astronauti di Apollo 11 dovevano resistere a temperature estreme, che di notte scendevano a meno 170 gradi. In tutto i due astronauti raccolsero 21,7 chilogrammi di rocce lunari successivamente esaminate da 150 scienziati di diverse nazionalita'. Le pietre lunari di piu' grandi dimensioni erano dei basalti ricchi in ferro e magnesio cristallizzati tra 3,57 e 3,84 miliardi di anni fa. Per il primo allunaggio la Nasa ha fortemente potenziato i suoi strumenti di trasmissione delle immagini della missione con antenne paraboliche di 64 metri collocate a Goldstone in California e a Parks in Australia, di ricezione dei segnali video emessi dalla superficie lunare. L'allunaggio e i passi di Armstrong, il primo uomo a camminare sulla Luna, e Aldrin furono trasmessi in Mondovisione, seguiti in diretta da almeno 600 milioni di telespettatori, circa il 20% della popolazione mondiale. Un tasso di ascolto che sara' superato soltanto nel 2011 in occasione del matrimonio tra il principe William e Katherine Middleton, nozze che si tennero sotto gli occhi del 30% della popolazione globale. In tutto 36 emittenti televisive erano presenti nel centro di controllo di Houston, per un totale di .3497 giornalisti accreditati, dei quali 80 italiani. (AGI) Vqv/Bia 141115 LUG 19 NNNN
LUNA = Successi e fallimenti delle missioni dirette sul satellite
DOMENICA 14 LUGLIO 2019 11.18.10
= LUNA = Successi e fallimenti delle missioni dirette sul satellite =
(AGI) - Roma, 14 lug. - Dal 1958, anno del primo lancio, 135 volte l'uomo ha provato ad avvicinarsi alla Luna: non sempre con l'obiettivo di toccare la superficie, certo, ne' sempre con l'equipaggio a bordo. Anzi, gli uomini che hanno tentato di posare il piede sul satellite terrestre, di lasciare insomma l'impronta del proprio scarpone, sono pochissimi. E finora missioni sulla Luna sono state compiute da un club ristretto di sette paesi: Russia, Usa, Giappone, Cina, Unione Europea, India e Israele. Solo la Russia, gli Stati Uniti e la Cina hanno percorso il viaggio di 384.000 chilometri e sono atterrati 'sani e salvi' sulla Luna. Ma per 12 volte gli astronauti che hanno toccato a superficie lunare erano tutti della Nasa, l'agenzia spaziale statunitense. Il primo tentativo di conquista della Luna fu degli Stati Uniti e risale ad agosto 1958, ma per un anno abbondante, fino a settembre del '59, ogni tentativo fu vano. Seguirono subito dopo i tentativi dell'Unione Sovietica, desiderosa di affermare la propria superiorita': una gara si' tecnologica, ma soprattutto politica tra le due potenze vincitrici della Seconda Guerra mondiale che si sfidavano in quel lungo conflitto senza armi chiamato guerra fredda. Usa e Urss hanno inanellato un incredibile numero di fallimenti durante la corsa alla Luna negli anni '60 prima di impadronirsi di tutte le tecniche di inserimento in orbita ed allunaggio. Gli esperimenti sovietici del 1959, a parte la sonda Luna 1 che manco' l'obiettivo di circa 6 mila chilometri finendo in un'orbita tra Marte e Terra, durarono tutti pochi secondi. Quelli statunitensi non andarono molto meglio: certo, i Pioneer viaggiarono piu' a lungo, ma nessuno arrivo' davvero vicino alla Luna. Fu cosi' Mosca la prima a centrare il bersaglio: merito di Luna 2, lanciata il 12 settembre del 1959. La sonda ando' a impattare la superficie lunare nel Mare della Serenita'. Il 12 aprile 1961 l'astronauta sovietico Yuri Gargarin fu il primo uomo a viaggiare nell'orbita terrestre, motivo di vanto per il suo Paese. Ogni anno, per questo motivo, il 12 aprile si celebra la Giornata Internazionale dei viaggi dell'uomo nello Spazio. L'anno dopo anche Washington avrebbe impattato sulla Luna, anche se involontariamente: Ranger 4, questo il nome della sonda a stelle e strisce, non era stata programmata per schiantarsi al suolo; era partita con l'intenzione di raccogliere dati e trasmettere foto dello Spazio, ma un problema di alimentazione la fece precipitare. L'Urss, insomma, ce l'aveva fatta e gli Stati Uniti ancora no: fino a quel momento, invece di puntare a schiantare le proprie sonde sulla Luna, Washington aveva in verita' cercato di raggiungere l'orbita e raccogliere informazioni. Ranger 4 aveva allunato, si', ma in maniera rocambolesca. Per questo motivo, a meta' degli anni '60, l'esigenza era riuscirci nuovamente. Missione compiuta nel '64, quando la Nasa porto' la sua Ranger 7 a impattare la superficie del satellite. (AGI) vqv/Bia (Segue) 141115 LUG 19 NNNN
DOMENICA 14 LUGLIO 2019 11.18.16
= LUNA = Successi e fallimenti delle missioni dirette sul satellite (2)=
(AGI) - Roma, 14 lug. - A quel punto, pero', Mosca stava gia' cercando di fare passi in avanti: l'obiettivo era diventato quello di allunare dolcemente, non piu' di impattare e basta. Ci vollero una dozzina di tentativi, ma alla fine Luna 9 si accomodo' sulla superficie senza distruggersi: era il 3 febbraio del 1966. Gli Usa corsero ai ripari, replicando l'esito pochi mesi piu' tardi. Ma nel frattempo l'Unione Sovietica era gia' riuscita a far innestare una propria sonda nell'orbita lunare (Luna 10). Poco piu' tardi, dal Cosmodromo di Bajkonur, con la sovietica Zond 5 decollarono anche tartarughe, insetti e piante. Quel lancio, che sembro' rivelare l'imminente sbarco dell'uomo, fu in realta' uno degli ultimi successi sovietici: da quel momento in poi lo Spazio fu terreno di conquista degli Stati Uniti. Dopo Apollo 8 e Apollo 10, Apollo 11 e' stata la terza missione della Nasa con un uomo a bordo ad avvicinarsi alla Luna: il 20 luglio 1969 Neil A. Armstrong e Edwin A. Aldrin riuscirono a passeggiare sulla sua superficie mentre Michael Collins rimase in orbita attorno alla Luna. Successivamente con la missione Apollo 12, dal 19 al 24 novembre 1969, Charles Pete Conrad divenne il terzo uomo a camminare sulla superficie lunare, accompagnato dai piloti Alan L. Bean e Richard F. Gordon. Gli altri allunaggi statunitensi risalgono al 5 febbraio 1971 (con Alan B. Shepard, Edgar D. Mitchell e Stuart A. Roosa della Apollo 14), 30 luglio 1971 (con David R. Scott, James B. Irwin e Alfred M. Worden della Apollo 15), 21 aprile 1972 (con John W. Young, Charles M. Duke e Thomas K. Mattingly della Apollo 16). Infine tra il 7 e il 19 dicembre 1972 la missione Apollo 17 porto' il primo scienziato a bordo, Harrison H. Schmitt, pilota del modulo lunare e geologo, con Eugene A. Cernan e Ronald E. Evans, che allunarono l'11 dicembre. Gli allunaggi umani, alla fine, furono sei: dodici gli uomini a posare piede sulla Luna, mai nessun sovietico. Il duopolio Usa-Urss fini' nel 1990 con le prime missioni giapponesi: Tokyo, che non e' mai riuscita a posare una propria sonda sulla superficie lunare, ha pero' completato il viaggio intorno all'orbita del satellite. Non e' l'unico Paese, insieme ai due rivali storici, a essersi avvicinato cosi' tanto all'obiettivo. C'e' l'Unione europea, che nel 2003 mando' Smart-1 a gravitare attorno alla Luna; c'e' l'India che, oltre all'orbita, ha anche colpito la Luna con la sua sonda (disintegrandola) nel 2008. La Cina e' stato l'unico altro Paese, oltre agli Usa, capace di posare una sonda sulla Luna senza distruggerla. Un successo recente: Chang'e 3, e' approdata nel 2013, seguita da Chang'e 4 che ha raggiunto il lato invisibile dalla Terra nel dicembre 2018. Infine c'e' Israele, con il tentativo recentemente fallito di approdare con delicatezza sulla superficie con la sua sonda Beresheet (che in ebraico significa Genesi) interamente finanziata da privati e a scopi didattici. Se avessero avuto successo non sarebbero stati solo la prima compagine privata ad allunare, ma anche quelli che ci sarebbero riusciti con la loro prima missione lunare. (AGI) vqv/Bia 141115 LUG 19 NNNN
= LUNA = Successi e fallimenti delle missioni dirette sul satellite =
(AGI) - Roma, 14 lug. - Dal 1958, anno del primo lancio, 135 volte l'uomo ha provato ad avvicinarsi alla Luna: non sempre con l'obiettivo di toccare la superficie, certo, ne' sempre con l'equipaggio a bordo. Anzi, gli uomini che hanno tentato di posare il piede sul satellite terrestre, di lasciare insomma l'impronta del proprio scarpone, sono pochissimi. E finora missioni sulla Luna sono state compiute da un club ristretto di sette paesi: Russia, Usa, Giappone, Cina, Unione Europea, India e Israele. Solo la Russia, gli Stati Uniti e la Cina hanno percorso il viaggio di 384.000 chilometri e sono atterrati 'sani e salvi' sulla Luna. Ma per 12 volte gli astronauti che hanno toccato a superficie lunare erano tutti della Nasa, l'agenzia spaziale statunitense. Il primo tentativo di conquista della Luna fu degli Stati Uniti e risale ad agosto 1958, ma per un anno abbondante, fino a settembre del '59, ogni tentativo fu vano. Seguirono subito dopo i tentativi dell'Unione Sovietica, desiderosa di affermare la propria superiorita': una gara si' tecnologica, ma soprattutto politica tra le due potenze vincitrici della Seconda Guerra mondiale che si sfidavano in quel lungo conflitto senza armi chiamato guerra fredda. Usa e Urss hanno inanellato un incredibile numero di fallimenti durante la corsa alla Luna negli anni '60 prima di impadronirsi di tutte le tecniche di inserimento in orbita ed allunaggio. Gli esperimenti sovietici del 1959, a parte la sonda Luna 1 che manco' l'obiettivo di circa 6 mila chilometri finendo in un'orbita tra Marte e Terra, durarono tutti pochi secondi. Quelli statunitensi non andarono molto meglio: certo, i Pioneer viaggiarono piu' a lungo, ma nessuno arrivo' davvero vicino alla Luna. Fu cosi' Mosca la prima a centrare il bersaglio: merito di Luna 2, lanciata il 12 settembre del 1959. La sonda ando' a impattare la superficie lunare nel Mare della Serenita'. Il 12 aprile 1961 l'astronauta sovietico Yuri Gargarin fu il primo uomo a viaggiare nell'orbita terrestre, motivo di vanto per il suo Paese. Ogni anno, per questo motivo, il 12 aprile si celebra la Giornata Internazionale dei viaggi dell'uomo nello Spazio. L'anno dopo anche Washington avrebbe impattato sulla Luna, anche se involontariamente: Ranger 4, questo il nome della sonda a stelle e strisce, non era stata programmata per schiantarsi al suolo; era partita con l'intenzione di raccogliere dati e trasmettere foto dello Spazio, ma un problema di alimentazione la fece precipitare. L'Urss, insomma, ce l'aveva fatta e gli Stati Uniti ancora no: fino a quel momento, invece di puntare a schiantare le proprie sonde sulla Luna, Washington aveva in verita' cercato di raggiungere l'orbita e raccogliere informazioni. Ranger 4 aveva allunato, si', ma in maniera rocambolesca. Per questo motivo, a meta' degli anni '60, l'esigenza era riuscirci nuovamente. Missione compiuta nel '64, quando la Nasa porto' la sua Ranger 7 a impattare la superficie del satellite. (AGI) vqv/Bia (Segue) 141115 LUG 19 NNNN
DOMENICA 14 LUGLIO 2019 11.18.16
= LUNA = Successi e fallimenti delle missioni dirette sul satellite (2)=
(AGI) - Roma, 14 lug. - A quel punto, pero', Mosca stava gia' cercando di fare passi in avanti: l'obiettivo era diventato quello di allunare dolcemente, non piu' di impattare e basta. Ci vollero una dozzina di tentativi, ma alla fine Luna 9 si accomodo' sulla superficie senza distruggersi: era il 3 febbraio del 1966. Gli Usa corsero ai ripari, replicando l'esito pochi mesi piu' tardi. Ma nel frattempo l'Unione Sovietica era gia' riuscita a far innestare una propria sonda nell'orbita lunare (Luna 10). Poco piu' tardi, dal Cosmodromo di Bajkonur, con la sovietica Zond 5 decollarono anche tartarughe, insetti e piante. Quel lancio, che sembro' rivelare l'imminente sbarco dell'uomo, fu in realta' uno degli ultimi successi sovietici: da quel momento in poi lo Spazio fu terreno di conquista degli Stati Uniti. Dopo Apollo 8 e Apollo 10, Apollo 11 e' stata la terza missione della Nasa con un uomo a bordo ad avvicinarsi alla Luna: il 20 luglio 1969 Neil A. Armstrong e Edwin A. Aldrin riuscirono a passeggiare sulla sua superficie mentre Michael Collins rimase in orbita attorno alla Luna. Successivamente con la missione Apollo 12, dal 19 al 24 novembre 1969, Charles Pete Conrad divenne il terzo uomo a camminare sulla superficie lunare, accompagnato dai piloti Alan L. Bean e Richard F. Gordon. Gli altri allunaggi statunitensi risalgono al 5 febbraio 1971 (con Alan B. Shepard, Edgar D. Mitchell e Stuart A. Roosa della Apollo 14), 30 luglio 1971 (con David R. Scott, James B. Irwin e Alfred M. Worden della Apollo 15), 21 aprile 1972 (con John W. Young, Charles M. Duke e Thomas K. Mattingly della Apollo 16). Infine tra il 7 e il 19 dicembre 1972 la missione Apollo 17 porto' il primo scienziato a bordo, Harrison H. Schmitt, pilota del modulo lunare e geologo, con Eugene A. Cernan e Ronald E. Evans, che allunarono l'11 dicembre. Gli allunaggi umani, alla fine, furono sei: dodici gli uomini a posare piede sulla Luna, mai nessun sovietico. Il duopolio Usa-Urss fini' nel 1990 con le prime missioni giapponesi: Tokyo, che non e' mai riuscita a posare una propria sonda sulla superficie lunare, ha pero' completato il viaggio intorno all'orbita del satellite. Non e' l'unico Paese, insieme ai due rivali storici, a essersi avvicinato cosi' tanto all'obiettivo. C'e' l'Unione europea, che nel 2003 mando' Smart-1 a gravitare attorno alla Luna; c'e' l'India che, oltre all'orbita, ha anche colpito la Luna con la sua sonda (disintegrandola) nel 2008. La Cina e' stato l'unico altro Paese, oltre agli Usa, capace di posare una sonda sulla Luna senza distruggerla. Un successo recente: Chang'e 3, e' approdata nel 2013, seguita da Chang'e 4 che ha raggiunto il lato invisibile dalla Terra nel dicembre 2018. Infine c'e' Israele, con il tentativo recentemente fallito di approdare con delicatezza sulla superficie con la sua sonda Beresheet (che in ebraico significa Genesi) interamente finanziata da privati e a scopi didattici. Se avessero avuto successo non sarebbero stati solo la prima compagine privata ad allunare, ma anche quelli che ci sarebbero riusciti con la loro prima missione lunare. (AGI) vqv/Bia 141115 LUG 19 NNNN
LUNA = Il 'finto allunaggio': la teoria negazionista dura a morire
DOMENICA 14 LUGLIO 2019 11.16.15
= LUNA = Il 'finto allunaggio': la teoria negazionista dura a morire =
(AGI) - New York, 14 lug. - La teoria del complotto lunare ha una data precisa di inizio: 3 giugno 1976. Quel giorno usci' negli Stati Uniti un libro scritto dall'americano Bill Kaysing e dal titolo inequivocabile: "We Never Went to the Moon", "Non siamo mai andati sulla Luna". Kaysing era un laureato in inglese finito a lavorare in un'azienda produttrice di motori a razzo. Nonostante avesse lavorato solo come supervisore nella stesura dei manuali tecnici, Kaysing si considerava un grande esperto al punto da convincersi che la tecnologia, negli anni Sessanta, non poteva essere in grado di mandare un equipaggio cosi' lontano. Inoltre era convinto che la Nasa fosse stata in cattive acque per permettersi una missione cosi' costosa. Dunque, secondo l'autore, gl americani si erano inventati tutto e avevano affidato la regia a Stanley Kubrick, diventato famoso un anno prima con "2001 Odissea nello Spazio". Il regista avrebbe accettato, secondo Kaysing, perche' sotto minaccia di rendere pubblico il coinvolgimento del fratello Raul con il Partito comunista ai tempi di guerra fredda. Il fatto che Kubrick non avesse mai avuto un fratello, era un dettaglio insignificante. Secondo i complottisti, la missione Apollo 11 venne "inventata" per togliere il primato dello spazio all'Unione Sovietica, secondo altri doveva servire a distrarre dal fallimento della guerra in Vientnam. Per altri ancora, la messinscena fu necessaria per non perdere i 30 miliardi di dollari di fondi a rischio tagli. C'e' un filone negazionista anche italiano: con il film "American Moon" il regista Massimo Mazzucco ha voluto spiegare come la missione sulla luna sia stata infarcita di trucchi e menzogne, dalle interviste alle foto realizzate su un set fino ad arrivare al mistero della scomparsa dei nastri contenenti i dati di volo. Il fatto che, dopo Apollo 11, gli americani andarono altre cinque volte sulla Luna, non basta a smontare l'idea di complotto. Ad alimentare l'ipotesi negazionista, negli anni Settanta, arrivo' anche un film, Capricorn One, del '78, del regista Peter Hyams: e' la storia di una missione su Marte annullata per la mancanza di fondi, che la Nasa decide di portare avanti lo stesso, inscenando tutto. L'idea del set non era una novita': era gia' apparsa, sette anni prima, in un film di James Bond, "Una cascata di diamanti", quando l'agente segreto piu' famoso della storia del cinema si ritrova nel mezzo di un set con astronauti che si muovono piano come fossero davvero sulla luna. (AGI) Nwy/Bia (Segue) 141115 LUG 19 NNNN
DOMENICA 14 LUGLIO 2019 11.16.21
= LUNA = Il 'finto allunaggio': la teoria negazionista dura a morire (2)=
(AGI) - New York, 10 lug. - Negli ultimi anni, insieme alla narrazione negazionista, e' cresciuta una nuova scuola di pensiero: quella semi-negazionista, secondo cui la missione ci fu, ma venne raccontata in modo artificioso per non svelare ai sovietici troppe informazioni. E' la teoria sostenuta dal fotografo francese, Philippe Lheureux, autore del libro Lumie'res sur la Lune, secondo cui le foto vennero scattate su un set per nascondere ai sovietici i dettagli dell'operazione. Per tutti restano le parole definitive di Umberto Eco, secondo il quale se la missione fosse stata una grande finzione, gli unici ad avere interesse nello sbugiardare gli americani sarebbero stati i sovietici. "Se i russi sono stati zitti significa che lo sbarco sulla Luna era vero. Fine del dibattito". (AGI) Nwy/Bia 141115 LUG 19 NNNN
= LUNA = Il 'finto allunaggio': la teoria negazionista dura a morire =
(AGI) - New York, 14 lug. - La teoria del complotto lunare ha una data precisa di inizio: 3 giugno 1976. Quel giorno usci' negli Stati Uniti un libro scritto dall'americano Bill Kaysing e dal titolo inequivocabile: "We Never Went to the Moon", "Non siamo mai andati sulla Luna". Kaysing era un laureato in inglese finito a lavorare in un'azienda produttrice di motori a razzo. Nonostante avesse lavorato solo come supervisore nella stesura dei manuali tecnici, Kaysing si considerava un grande esperto al punto da convincersi che la tecnologia, negli anni Sessanta, non poteva essere in grado di mandare un equipaggio cosi' lontano. Inoltre era convinto che la Nasa fosse stata in cattive acque per permettersi una missione cosi' costosa. Dunque, secondo l'autore, gl americani si erano inventati tutto e avevano affidato la regia a Stanley Kubrick, diventato famoso un anno prima con "2001 Odissea nello Spazio". Il regista avrebbe accettato, secondo Kaysing, perche' sotto minaccia di rendere pubblico il coinvolgimento del fratello Raul con il Partito comunista ai tempi di guerra fredda. Il fatto che Kubrick non avesse mai avuto un fratello, era un dettaglio insignificante. Secondo i complottisti, la missione Apollo 11 venne "inventata" per togliere il primato dello spazio all'Unione Sovietica, secondo altri doveva servire a distrarre dal fallimento della guerra in Vientnam. Per altri ancora, la messinscena fu necessaria per non perdere i 30 miliardi di dollari di fondi a rischio tagli. C'e' un filone negazionista anche italiano: con il film "American Moon" il regista Massimo Mazzucco ha voluto spiegare come la missione sulla luna sia stata infarcita di trucchi e menzogne, dalle interviste alle foto realizzate su un set fino ad arrivare al mistero della scomparsa dei nastri contenenti i dati di volo. Il fatto che, dopo Apollo 11, gli americani andarono altre cinque volte sulla Luna, non basta a smontare l'idea di complotto. Ad alimentare l'ipotesi negazionista, negli anni Settanta, arrivo' anche un film, Capricorn One, del '78, del regista Peter Hyams: e' la storia di una missione su Marte annullata per la mancanza di fondi, che la Nasa decide di portare avanti lo stesso, inscenando tutto. L'idea del set non era una novita': era gia' apparsa, sette anni prima, in un film di James Bond, "Una cascata di diamanti", quando l'agente segreto piu' famoso della storia del cinema si ritrova nel mezzo di un set con astronauti che si muovono piano come fossero davvero sulla luna. (AGI) Nwy/Bia (Segue) 141115 LUG 19 NNNN
DOMENICA 14 LUGLIO 2019 11.16.21
= LUNA = Il 'finto allunaggio': la teoria negazionista dura a morire (2)=
(AGI) - New York, 10 lug. - Negli ultimi anni, insieme alla narrazione negazionista, e' cresciuta una nuova scuola di pensiero: quella semi-negazionista, secondo cui la missione ci fu, ma venne raccontata in modo artificioso per non svelare ai sovietici troppe informazioni. E' la teoria sostenuta dal fotografo francese, Philippe Lheureux, autore del libro Lumie'res sur la Lune, secondo cui le foto vennero scattate su un set per nascondere ai sovietici i dettagli dell'operazione. Per tutti restano le parole definitive di Umberto Eco, secondo il quale se la missione fosse stata una grande finzione, gli unici ad avere interesse nello sbugiardare gli americani sarebbero stati i sovietici. "Se i russi sono stati zitti significa che lo sbarco sulla Luna era vero. Fine del dibattito". (AGI) Nwy/Bia 141115 LUG 19 NNNN
= LUNA = Apollo 11: il piu' grande progetto non militare della storia
DOMENICA 14 LUGLIO 2019 11.15.27
= LUNA = Apollo 11: il piu' grande progetto non militare della storia =
(AGI) - Roma, 14 lug. - Piu' di 400 mila uomini e donne di 20 mila societa' diverse hanno fornito un contributo a quella che nel 1961 sembrava una "missione impossibile": lo sbarco sulla Luna del 20 luglio 1969. A raccontare i tanti lati e volti nascosti della missione Apollo 11 e' stato un giornalista statunitense Charles Fishman, nel suo ultimo libro 'One Giant Leap'. Storie di persone ordinarie che si mobilitarono nell'ambito del programma Apollo, facendo compiere all'umanita' un passo decisivo: le persone hanno concepito, creato e testato la nave spaziale e tutto l'equipaggiamento degli astronauti, realizzato per lo piu' a mano. "E' stata un'impresa enorme: 10 volte lo sforzo compiuto per costruire il Canale di Panama, tre volte piu' grande rispetto alle proporzioni del Manhattan Project. Apollo e' stato il piu' grande progetto non militare della storia della civilta' umana", secondo Fishman. Uno dei piu' straordinari exploit di Apollo ha riguardato l'aspetto tecnologico della missione: nel 1961, quando il presidente John F. Kennedy annuncio' il traguardo di far atterrare un uomo sulla Luna e farlo tornare sulla Terra sano e salvo prima della fine del decennio, sembrava tutto fuorche' possibile. All'epoca gli Usa non avevano l'astronave in grado di raggiungere la luna, non avevano il razzo, non avevano un computer abbastanza piccolo e potente per la navigazione fino alla Luna e nemmeno il cibo da portare nello spazio. Alcuni temevano addirittura che l'uomo non sarebbe stato in grado di pensare in condizione di gravita' zero. Eppure nessuno si tiro' indietro, a maggior ragione dopo il successo del cosmonauta russo Yuri Gagarin, primo essere umano messo in orbita sulla Terra il 12 aprile 1961. I computer in servizio all'epoca erano molto ingombranti, delle dimensioni circa di due o tre frigoriferi messi insieme, ma non per questo erano veloci e affidabili. In effetti avevano un'autonomia di solo poche ore: persino quello utilizzato durante il primo volo in orbita degli Usa da John Glenn si bloccava tre minuti dopo quattro ore di operativita', non riuscendo a coprire l'intera durata del viaggio. Per la missione Apollo furono ingaggiate sarte che invece di cucire fili intrecciarono minuziosamente uno ad uno tutti i cavi, realizzando al termine di 8 settimane di lavoro la memoria di 73 kilobytes, da utilizzare per un singolo volo, la piu' importante per quegli anni. Per fare un confronto basti pensare che oggi la sola ricezione nella propria mail dei titoli di apertura di un giornale locale occupa piu' spazio di quei 73 kilobytes. I paracaduti destinati agli astronauti della missione furono realizzati da una fabbrica ad alta tecnologia e poi piegati a mano: in tutti gli Stati Uniti solo tre persone erano certificate dalla Nasa per fabbricare e impacchettare i paracaduti delle missioni Apollo. Ogni sei mesi venivano sottoposti ad esami per rinnovare la loro certificazione. E la loro esistenza era cosi' preziosa che la Nasa aveva vietato ai tre di viaggiare insieme a bordo della stessa macchina, temendo di ritrovarsi senza nessuno in grado di confezionare i paracaduti della Apollo in caso di incidente stradale. (AGI) Vqv/Bia (Segue) 141115 LUG 19 NNNN
DOMENICA 14 LUGLIO 2019 11.16.09
= LUNA = Apollo 11: il piu' grande progetto non militare della storia (2)=
(AGI) - Roma, 14 lug. - L'altra singolare curiosita' riguarda la creazione delle tute spaziali, affidata alla nota firma di intimo statunitense, Playtex, in particolare a un certo Sonny Reihm e un paio di colleghi. A missione compiuta hanno raccontato di essere stati "molto in ansia" quando osservarono l'astronauta Buzz Aldrin, dalla statura piu' imponente rispetto a Neil Amstrong e Michael Collins, andare in giro a camminare sulla Luna, temendo che la sua tuta non reggesse, "scoppiasse e lui morisse sotto gli occhi di 600 milioni di telespettatori". Considerato che il modulo di comando penetrava l'atmosfera ad una velocita' di 25 mila miglia all'ora, la Nasa, scienziati ed ingegneri erano in cerca di un nuovo materiale in grado di proteggere dal calore del sole. Riuscirono a trovare la soluzione adatta - uno scudo termico epossidico - ma la sfida fu ricoprire la parte esterna della capsula. E cosi' realizzarono una rete a nido d'ape imbottita centimetro per centimetro con questo materiale termico: in tutto piu' di 370 mila 'cellule' di questa rete furono riempite a mano da singoli lavoratori che utilizzarono una vecchia tecnica, con una apposita pistola per calafataggio. Un'operazione delicata che andava portata avanti in modo perfetto: alcuni lavoratori, soprannominati artiglieri, furono formati per due settimane prima di maneggiare correttamente queste sofisticate pistole. Ancora poche settimane prima dello sbarco sulla Luna la Nasa non aveva pensato al modo in cui avrebbe celebrato il successo (sperato) della missione, una vittoria umana piu' che tecnologica. Fu un certo Jack Kinzler, che lavorava nell'equipaggio del centro spaziale di Houston, a proporre due soluzioni: una targa commemorativa legata alla gamba del modulo lunare e una bandiera da piantare sulla superficie lunare. Per essere sicuri che la bandiera avrebbe sventolato in assenza di atmosfera, Kinzler suggeri' una tecnica utilizzata dalla madre quando era ancora un bambino per cucire le tende e farle scendere perfettamente. Le fotografie della bandiera Usa svolazzante sulla Luna diventarono le immagini iconiche della Apollo 11 e delle successive missioni concluse con successo. Altro motivo di preoccupazione per la Nasa era la polvere di luna: si temeva avrebbe contaminato la tuta degli astronauti e magari provocato un'esplosione a bordo della nave spaziale una volta a contatto con l'ossigeno. Aldrin e Armstrong fecero un piccolo esperimento: sul coperchio del motore di risalita - collocato a meta' del modulo lunare - depositarono un sacchetto contenente 'sporcizia lunare' e poi lentamente pressurizzarono la cabina per essere certi che non prendesse fuoco. Per i due astronauti una delle piacevoli sorprese della loro missione fu quella di scoprire che l'odore della polvere di luna ricordava quella della cenere nel camino. (AGI) Vqv/Bia 141115 LUG 19 NNNN
= LUNA = Apollo 11: il piu' grande progetto non militare della storia =
(AGI) - Roma, 14 lug. - Piu' di 400 mila uomini e donne di 20 mila societa' diverse hanno fornito un contributo a quella che nel 1961 sembrava una "missione impossibile": lo sbarco sulla Luna del 20 luglio 1969. A raccontare i tanti lati e volti nascosti della missione Apollo 11 e' stato un giornalista statunitense Charles Fishman, nel suo ultimo libro 'One Giant Leap'. Storie di persone ordinarie che si mobilitarono nell'ambito del programma Apollo, facendo compiere all'umanita' un passo decisivo: le persone hanno concepito, creato e testato la nave spaziale e tutto l'equipaggiamento degli astronauti, realizzato per lo piu' a mano. "E' stata un'impresa enorme: 10 volte lo sforzo compiuto per costruire il Canale di Panama, tre volte piu' grande rispetto alle proporzioni del Manhattan Project. Apollo e' stato il piu' grande progetto non militare della storia della civilta' umana", secondo Fishman. Uno dei piu' straordinari exploit di Apollo ha riguardato l'aspetto tecnologico della missione: nel 1961, quando il presidente John F. Kennedy annuncio' il traguardo di far atterrare un uomo sulla Luna e farlo tornare sulla Terra sano e salvo prima della fine del decennio, sembrava tutto fuorche' possibile. All'epoca gli Usa non avevano l'astronave in grado di raggiungere la luna, non avevano il razzo, non avevano un computer abbastanza piccolo e potente per la navigazione fino alla Luna e nemmeno il cibo da portare nello spazio. Alcuni temevano addirittura che l'uomo non sarebbe stato in grado di pensare in condizione di gravita' zero. Eppure nessuno si tiro' indietro, a maggior ragione dopo il successo del cosmonauta russo Yuri Gagarin, primo essere umano messo in orbita sulla Terra il 12 aprile 1961. I computer in servizio all'epoca erano molto ingombranti, delle dimensioni circa di due o tre frigoriferi messi insieme, ma non per questo erano veloci e affidabili. In effetti avevano un'autonomia di solo poche ore: persino quello utilizzato durante il primo volo in orbita degli Usa da John Glenn si bloccava tre minuti dopo quattro ore di operativita', non riuscendo a coprire l'intera durata del viaggio. Per la missione Apollo furono ingaggiate sarte che invece di cucire fili intrecciarono minuziosamente uno ad uno tutti i cavi, realizzando al termine di 8 settimane di lavoro la memoria di 73 kilobytes, da utilizzare per un singolo volo, la piu' importante per quegli anni. Per fare un confronto basti pensare che oggi la sola ricezione nella propria mail dei titoli di apertura di un giornale locale occupa piu' spazio di quei 73 kilobytes. I paracaduti destinati agli astronauti della missione furono realizzati da una fabbrica ad alta tecnologia e poi piegati a mano: in tutti gli Stati Uniti solo tre persone erano certificate dalla Nasa per fabbricare e impacchettare i paracaduti delle missioni Apollo. Ogni sei mesi venivano sottoposti ad esami per rinnovare la loro certificazione. E la loro esistenza era cosi' preziosa che la Nasa aveva vietato ai tre di viaggiare insieme a bordo della stessa macchina, temendo di ritrovarsi senza nessuno in grado di confezionare i paracaduti della Apollo in caso di incidente stradale. (AGI) Vqv/Bia (Segue) 141115 LUG 19 NNNN
DOMENICA 14 LUGLIO 2019 11.16.09
= LUNA = Apollo 11: il piu' grande progetto non militare della storia (2)=
(AGI) - Roma, 14 lug. - L'altra singolare curiosita' riguarda la creazione delle tute spaziali, affidata alla nota firma di intimo statunitense, Playtex, in particolare a un certo Sonny Reihm e un paio di colleghi. A missione compiuta hanno raccontato di essere stati "molto in ansia" quando osservarono l'astronauta Buzz Aldrin, dalla statura piu' imponente rispetto a Neil Amstrong e Michael Collins, andare in giro a camminare sulla Luna, temendo che la sua tuta non reggesse, "scoppiasse e lui morisse sotto gli occhi di 600 milioni di telespettatori". Considerato che il modulo di comando penetrava l'atmosfera ad una velocita' di 25 mila miglia all'ora, la Nasa, scienziati ed ingegneri erano in cerca di un nuovo materiale in grado di proteggere dal calore del sole. Riuscirono a trovare la soluzione adatta - uno scudo termico epossidico - ma la sfida fu ricoprire la parte esterna della capsula. E cosi' realizzarono una rete a nido d'ape imbottita centimetro per centimetro con questo materiale termico: in tutto piu' di 370 mila 'cellule' di questa rete furono riempite a mano da singoli lavoratori che utilizzarono una vecchia tecnica, con una apposita pistola per calafataggio. Un'operazione delicata che andava portata avanti in modo perfetto: alcuni lavoratori, soprannominati artiglieri, furono formati per due settimane prima di maneggiare correttamente queste sofisticate pistole. Ancora poche settimane prima dello sbarco sulla Luna la Nasa non aveva pensato al modo in cui avrebbe celebrato il successo (sperato) della missione, una vittoria umana piu' che tecnologica. Fu un certo Jack Kinzler, che lavorava nell'equipaggio del centro spaziale di Houston, a proporre due soluzioni: una targa commemorativa legata alla gamba del modulo lunare e una bandiera da piantare sulla superficie lunare. Per essere sicuri che la bandiera avrebbe sventolato in assenza di atmosfera, Kinzler suggeri' una tecnica utilizzata dalla madre quando era ancora un bambino per cucire le tende e farle scendere perfettamente. Le fotografie della bandiera Usa svolazzante sulla Luna diventarono le immagini iconiche della Apollo 11 e delle successive missioni concluse con successo. Altro motivo di preoccupazione per la Nasa era la polvere di luna: si temeva avrebbe contaminato la tuta degli astronauti e magari provocato un'esplosione a bordo della nave spaziale una volta a contatto con l'ossigeno. Aldrin e Armstrong fecero un piccolo esperimento: sul coperchio del motore di risalita - collocato a meta' del modulo lunare - depositarono un sacchetto contenente 'sporcizia lunare' e poi lentamente pressurizzarono la cabina per essere certi che non prendesse fuoco. Per i due astronauti una delle piacevoli sorprese della loro missione fu quella di scoprire che l'odore della polvere di luna ricordava quella della cenere nel camino. (AGI) Vqv/Bia 141115 LUG 19 NNNN
= LUNA = Piero Angela: un sogno, oggi imbecilli negazionisti =
DOMENICA 14 LUGLIO 2019 11.15.15
= LUNA = Piero Angela: un sogno, oggi imbecilli negazionisti =
(AGI) - Roma, 14 lug. - "Che sciocchezza continuare ancora a negare il primo sbarco dell'uomo sulla Luna. Chi lo fa sfrutta l'ingenuita' delle persone solo per trarne profitto, come scrivere un libro o girare un documentario". Lo ha detto all'AGI Piero Angela, il noto divulgatore scientifico che ha seguito in prima persona da giornalista molte missioni Apollo, tra cui anche quella che ha portato i primi esseri umani sulla Luna. "Quel giorno e' stato molto emozionante: per la prima volta nella storia, l'uomo ha poggiato i piedi sulla Luna", racconta Angela. "Andare sulla Luna e' qualcosa che gli esseri umani hanno sempre immaginato di fare. Quando poi ci si e' riusciti - continua - e' stato come un sogno che si realizzava. Oggi invece sappiamo che sulla Luna potremmo andare e ritornare anche solo in una settimana". Mezzo secolo fa era qualcosa di impensabile. "Poi ogni volta che una missione con equipaggio partiva era sempre una grande emozione perche' tutti eravamo consapevoli del gran rischio che gli astronauti si assumevano", spiega Angela. "E' stato cosi' anche per l'Apollo 11", aggiunge. E' anche per questo che le cosiddette teorie negazioniste, quelle secondo le quali l'allunaggio del 20 luglio del 1969 sarebbe stata solo una montatura, possono fare rabbia. "Purtroppo queste teorie continuano ancora a circolare. Non mi stupisco, visto che c'e' ancora chi sostiene che la Terra e' piatta", dice Angela. Il prossimo grande passo dell'uomo sullo spazio sara' Marte. "Probabilmente sara' qualcosa a cui non assistero'", dice. "Sara' una missione complicatissima e rischiosissima", aggiunge. Ma anche dopo questo traguardo, l'impresa di Armstrong e Aldrin continuera' a essere celebrata lo stesso. "Come si dice? La prima volta non si dimentica mai", scherza Angela. (AGI) Red/Pgi 141115 LUG 19 NNNN
= LUNA = Piero Angela: un sogno, oggi imbecilli negazionisti =
(AGI) - Roma, 14 lug. - "Che sciocchezza continuare ancora a negare il primo sbarco dell'uomo sulla Luna. Chi lo fa sfrutta l'ingenuita' delle persone solo per trarne profitto, come scrivere un libro o girare un documentario". Lo ha detto all'AGI Piero Angela, il noto divulgatore scientifico che ha seguito in prima persona da giornalista molte missioni Apollo, tra cui anche quella che ha portato i primi esseri umani sulla Luna. "Quel giorno e' stato molto emozionante: per la prima volta nella storia, l'uomo ha poggiato i piedi sulla Luna", racconta Angela. "Andare sulla Luna e' qualcosa che gli esseri umani hanno sempre immaginato di fare. Quando poi ci si e' riusciti - continua - e' stato come un sogno che si realizzava. Oggi invece sappiamo che sulla Luna potremmo andare e ritornare anche solo in una settimana". Mezzo secolo fa era qualcosa di impensabile. "Poi ogni volta che una missione con equipaggio partiva era sempre una grande emozione perche' tutti eravamo consapevoli del gran rischio che gli astronauti si assumevano", spiega Angela. "E' stato cosi' anche per l'Apollo 11", aggiunge. E' anche per questo che le cosiddette teorie negazioniste, quelle secondo le quali l'allunaggio del 20 luglio del 1969 sarebbe stata solo una montatura, possono fare rabbia. "Purtroppo queste teorie continuano ancora a circolare. Non mi stupisco, visto che c'e' ancora chi sostiene che la Terra e' piatta", dice Angela. Il prossimo grande passo dell'uomo sullo spazio sara' Marte. "Probabilmente sara' qualcosa a cui non assistero'", dice. "Sara' una missione complicatissima e rischiosissima", aggiunge. Ma anche dopo questo traguardo, l'impresa di Armstrong e Aldrin continuera' a essere celebrata lo stesso. "Come si dice? La prima volta non si dimentica mai", scherza Angela. (AGI) Red/Pgi 141115 LUG 19 NNNN
Francia: parata 14 lug, Macron fischiato sugli Champs-Elyse'es =
DOMENICA 14 LUGLIO 2019 11.14.50
Francia: parata 14 lug, Macron fischiato sugli Champs-Elyse'es =
(AGI) - Parigi, 14 lug. - E' stato fischiato il presidente francese, Emmanuel Macron, sul viale degli Champs-Elysees a Parigi, per la parata militare del 14 luglio, festa nazionale francese che ricorda la Presa della Bastiglia. Il presidente, che e' alla sua terza sfilata dalla sua elezione nel maggio 2017, e' sceso lungo il famoso viale parigino a bordo di un'auto militare, diretto verso il palco presidenziale a Place de la Concorde. In piedi, a bordo del veicolo, i generali seduti accanto a lui, Macron ha passato in rassegna le truppe diretto verso il palco ma e' stato fischiato sonoramente dal pubblico. Al grido di 'dimissioni, dimissioni', il presidente e' stato anche contestato da un gruppo di manifestanti con palloncini gialli. Una volta sulla tribuna ufficiale, Macron ha salutato i numerosi funzionari presenti e con un bacio la cancelliera tedesca, Angela Merkel. (AGI) Bia 141114 LUG 19 NNNN
Francia: parata 14 lug, Macron fischiato sugli Champs-Elyse'es =
(AGI) - Parigi, 14 lug. - E' stato fischiato il presidente francese, Emmanuel Macron, sul viale degli Champs-Elysees a Parigi, per la parata militare del 14 luglio, festa nazionale francese che ricorda la Presa della Bastiglia. Il presidente, che e' alla sua terza sfilata dalla sua elezione nel maggio 2017, e' sceso lungo il famoso viale parigino a bordo di un'auto militare, diretto verso il palco presidenziale a Place de la Concorde. In piedi, a bordo del veicolo, i generali seduti accanto a lui, Macron ha passato in rassegna le truppe diretto verso il palco ma e' stato fischiato sonoramente dal pubblico. Al grido di 'dimissioni, dimissioni', il presidente e' stato anche contestato da un gruppo di manifestanti con palloncini gialli. Una volta sulla tribuna ufficiale, Macron ha salutato i numerosi funzionari presenti e con un bacio la cancelliera tedesca, Angela Merkel. (AGI) Bia 141114 LUG 19 NNNN
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