DOMENICA 14 LUGLIO 2019 11.16.15
= LUNA = Il 'finto allunaggio': la teoria negazionista dura a morire =
(AGI) - New York, 14 lug. - La teoria del complotto lunare ha
una data precisa di inizio: 3 giugno 1976. Quel giorno usci'
negli Stati Uniti un libro scritto dall'americano Bill Kaysing
e dal titolo inequivocabile: "We Never Went to the Moon", "Non
siamo mai andati sulla Luna". Kaysing era un laureato in
inglese finito a lavorare in un'azienda produttrice di motori a
razzo. Nonostante avesse lavorato solo come supervisore nella
stesura dei manuali tecnici, Kaysing si considerava un grande
esperto al punto da convincersi che la tecnologia, negli anni
Sessanta, non poteva essere in grado di mandare un equipaggio
cosi' lontano. Inoltre era convinto che la Nasa fosse stata in
cattive acque per permettersi una missione cosi' costosa.
Dunque, secondo l'autore, gl americani si erano inventati tutto
e avevano affidato la regia a Stanley Kubrick, diventato famoso
un anno prima con "2001 Odissea nello Spazio". Il regista
avrebbe accettato, secondo Kaysing, perche' sotto minaccia di
rendere pubblico il coinvolgimento del fratello Raul con il
Partito comunista ai tempi di guerra fredda. Il fatto che
Kubrick non avesse mai avuto un fratello, era un dettaglio
insignificante.
Secondo i complottisti, la missione Apollo 11 venne
"inventata" per togliere il primato dello spazio all'Unione
Sovietica, secondo altri doveva servire a distrarre dal
fallimento della guerra in Vientnam. Per altri ancora, la
messinscena fu necessaria per non perdere i 30 miliardi di
dollari di fondi a rischio tagli. C'e' un filone negazionista
anche italiano: con il film "American Moon" il regista Massimo
Mazzucco ha voluto spiegare come la missione sulla luna sia
stata infarcita di trucchi e menzogne, dalle interviste alle
foto realizzate su un set fino ad arrivare al mistero della
scomparsa dei nastri contenenti i dati di volo. Il fatto che,
dopo Apollo 11, gli americani andarono altre cinque volte sulla
Luna, non basta a smontare l'idea di complotto. Ad alimentare
l'ipotesi negazionista, negli anni Settanta, arrivo' anche un
film, Capricorn One, del '78, del regista Peter Hyams: e' la
storia di una missione su Marte annullata per la mancanza di
fondi, che la Nasa decide di portare avanti lo stesso,
inscenando tutto. L'idea del set non era una novita': era gia'
apparsa, sette anni prima, in un film di James Bond, "Una
cascata di diamanti", quando l'agente segreto piu' famoso della
storia del cinema si ritrova nel mezzo di un set con astronauti
che si muovono piano come fossero davvero sulla luna. (AGI)
Nwy/Bia (Segue)
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DOMENICA 14 LUGLIO 2019 11.16.21
= LUNA = Il 'finto allunaggio': la teoria negazionista dura a morire (2)=
(AGI) - New York, 10 lug. - Negli ultimi anni, insieme alla
narrazione negazionista, e' cresciuta una nuova scuola di
pensiero: quella semi-negazionista, secondo cui la missione ci
fu, ma venne raccontata in modo artificioso per non svelare ai
sovietici troppe informazioni. E' la teoria sostenuta dal
fotografo francese, Philippe Lheureux, autore del libro
Lumie'res sur la Lune, secondo cui le foto vennero scattate su
un set per nascondere ai sovietici i dettagli dell'operazione.
Per tutti restano le parole definitive di Umberto Eco, secondo
il quale se la missione fosse stata una grande finzione, gli
unici ad avere interesse nello sbugiardare gli americani
sarebbero stati i sovietici. "Se i russi sono stati zitti
significa che lo sbarco sulla Luna era vero. Fine del
dibattito". (AGI)
Nwy/Bia
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