GIOVEDÌ 18 LUGLIO 2019 13.19.42
Salute, farmaci per sistema cardiovascolare i più consumati nel 2018
Salute, farmaci per sistema cardiovascolare i più consumati nel 2018 Rapporto Aifa
Roma, 18 lug. (askanews) - Nel 2018 i medicinali per il sistema
cardiovascolare si confermano la categoria maggiormente consumata
dagli italiani (487,4 dosi/1000 abitanti die), mentre sono al
terzo posto in termini di spesa a carico del SSN (3.240 milioni
di euro; 53,6 euro pro capite).
E' quanto evidenzia il Rapporto Aifa presentato oggi.
La spesa per i farmaci cardiovascolari erogati in regime di
assistenza convenzionata è stata pari a 48,98 euro pro capite,
con una riduzione del -8,7% rispetto all'anno precedente, dovuta
principalmente alla riduzione dei prezzi (-10%), mentre rimangono
pressoché stabili i consumi (+0,6%).
Le statine si confermano al primo posto in termini di spesa
(7,89 euro pro capite, anche se con una riduzione del 25%
rispetto all'anno precedente). Relativamente ai medicinali
cardiovascolari acquistati dalle strutture sanitarie pubbliche,
la spesa ha fatto registrare un decremento del 7% rispetto al
2017, che si associa a una riduzione dei consumi del 3,2%. Gli
altri antipertensivi sono la classe a maggior incidenza sulla
spesa (32,0% dell'intera categoria).
Al secondo posto per consumi e quarti per spesa (2.385 mln di
euro) i farmaci dell'apparato gastrointestinale e metabolismo. La
spesa pro capite SSN è stata pari a 46,9 euro, in aumento del
+3,2% rispetto all'anno precedente.
La spesa derivante dall'assistenza convenzionata per i farmaci
dell'apparato gastrointestinale e metabolismo è stata pari a
33,01 euro pro capite, mentre il contributo derivante
dall'acquisto da parte delle strutture sanitarie pubbliche
risulta di minore entità (13,9 euro pro capite).
I farmaci del sangue e organi emopoietici al terzo posto per
consumi e al quinto in termini di spesa farmaceutica pubblica
(2.082 milioni di euro). La spesa pro capite SSN è stata pari a
34,4 euro.
(Segue)
Cro/Mpd 20190718T131936Z
GIOVEDÌ 18 LUGLIO 2019 13.19.54
Salute, farmaci per sistema cardiovascolare i più consumati nel 2018 -2-
Salute, farmaci per sistema cardiovascolare i più consumati nel 2018 -2-
Roma, 18 lug. (askanews) - Nel 2018 i farmaci del Sistema Nervoso
Centrale si posizionano al quarto posto in termini di consumi e
al sesto in termini di spesa farmaceutica a carico del SSN (1.782
milioni di euro). La spesa pro capite SSN è stata pari a 29,5
euro.
Nello specifico dell'assistenza convenzionata, rispetto al 2017,
si assiste a un moderato incremento dei consumi del +2,6%, in
linea con il trend costruito sulla base dei consumi degli ultimi
3 anni, mentre la spesa risulta stabile (+0,2%).
Tra i farmaci attivi sul sistema nervoso centrale erogati in
regime di assistenza convenzionata si confermano al primo posto
per consumi gli inibitori selettivi della ricaptazione della
serotonina. Gli antiepilettici (4,1 euro pro capite) e gli SSRI
(3,3 euro pro capite) sono le prime categorie in termini di
spesa.
Per quanto riguarda gli acquisti da parte delle strutture
sanitarie pubbliche, si evidenzia un moderato incremento dei
consumi (+5,2%) e un lieve aumento della spesa pro capite
(+1,1%). La categoria degli altri antipsicotici rappresenta la
categoria a maggior spesa con 2,6 euro pro capite.
Quinti per consumi i farmaci dell'apparato respiratorio
al settimo posto in termini di spesa farmaceutica pubblica (1.166
milioni di euro). La spesa pro capite a carico del SSN è stata
pari a 19,28 euro, in aumento del 4,4% rispetto all'anno
precedente.
I farmaci adrenergici e altri antiasmatici rappresentano la
prima categoria terapeutica in termini di consumi e di spesa (7,9
euro pro capite).
Relativamente ai farmaci acquistati dalle strutture sanitarie
pubbliche, rispetto al 2017 è stato registrato un incremento
significativo della spesa (+44,9%), associato a una lieve
incremento dei consumi (+1,8%). Altri preparati per il sistema
respiratorio sono quelli che incidono maggiormente sulla spesa
(45,5%), seguiti dagli altri antiasmatici per uso sistemico
(43,3%).
Cro/Mpd 20190718T131943Z
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giovedì 18 luglio 2019
Assenteismo: Grillo, no tolleranza, licenziamento per questi farabutti =
GIOVEDÌ 18 LUGLIO 2019 12.55.22
Assenteismo: Grillo, no tolleranza, licenziamento per questi farabutti =
(AGI) - Roma, 18 lug. - "Nessuna tolleranza con i farabutti del cartellino che prendono in giro lo Stato, rubano lo stipendio e, soprattutto, vengono meno ai loro doveri nei confronti di chi sta male". Lo scrive su Facebook il ministro della Salute, Giulia Grillo, commentando la notizia degli arresti all'ospedale di Monopoli per assenteismo. "Questi signori - aggiunge - non hanno capito che la musica e' cambiata. Non solo andremo a scovare ogni episodio del genere, io chiedo per questi farabutti il licenziamento immediato. Fuori i disonesti dalla sanita'". (AGI) Blu 181255 LUG 19 NNNN
Assenteismo: Grillo, no tolleranza, licenziamento per questi farabutti =
(AGI) - Roma, 18 lug. - "Nessuna tolleranza con i farabutti del cartellino che prendono in giro lo Stato, rubano lo stipendio e, soprattutto, vengono meno ai loro doveri nei confronti di chi sta male". Lo scrive su Facebook il ministro della Salute, Giulia Grillo, commentando la notizia degli arresti all'ospedale di Monopoli per assenteismo. "Questi signori - aggiunge - non hanno capito che la musica e' cambiata. Non solo andremo a scovare ogni episodio del genere, io chiedo per questi farabutti il licenziamento immediato. Fuori i disonesti dalla sanita'". (AGI) Blu 181255 LUG 19 NNNN
Salute, montagna d'estate è ok anche per chi ha avuto ictus
GIOVEDÌ 18 LUGLIO 2019 16.40.24
Salute, montagna d'estate è ok anche per chi ha avuto ictus
Salute, montagna d'estate è ok anche per chi ha avuto ictus Ma con cautele. I consigli di alice Italia Onlus Roma, 18 lug. (askanews) - La montagna è una meta molto ambita per la villeggiatura anche in estate perché consente di scappare dal caldo della città e dall'affollamento delle spiagge. Intraprendere viaggi lunghi e faticosi per raggiungere una località montuosa, spesso lontana dal luogo in cui si vive è però assolutamente sconsigliato per coloro che sono stati colpiti da ictus cerebrale, soprattutto se sono trascorse soltanto quattro o cinque settimane dall'evento acuto. Il consiglio è di rimanere nelle vicinanze, in un luogo che si possa facilmente raggiungere senza stress. Inoltre, già prima della partenza, si suggerisce di verificare la presenza, nel luogo di destinazione, di un pronto soccorso. Ovviamente è consigliabile portare con sé le medicine in quantità sufficiente e, per chi deve seguire un trattamento anticoagulante orale, anche l'ultimo schema di terapia prescritto. Bisogna però porre molta attenzione ed essere ben informati sui possibili rischi che si possono correre, che A.L.I.Ce. Italia Onlus, l'Associazione per la Lotta all'Ictus Cerebrale, vuole ricordare a tutti coloro che vogliono fare una gita in montagna, in sicurezza e tranquillità: Riduzione di ossigeno dell'aria inspirata: è noto che più si sale in quota, più si riduce l'ossigeno nell'aria. A 3000 metri manca già il 30% di ossigeno, un'altitudine questa che risulta a rischio per gli anziani, spesso affetti da malattie croniche come ipertensione arteriosa, diabete mellito, pregresso ictus o infarto del miocardio in trattamento farmacologico. Freddo: gli anziani sono più sensibili al freddo e sono a rischio di ipotermia. Anche d'estate in montagna è possibile imbattersi in fenomeni atmosferici improvvisi con rapido abbassamento della temperatura anche di dieci e più gradi; è dunque utile equipaggiarsi in modo corretto prima delle gite. Disidratazione: i cambiamenti climatici stanno determinando temperature molte elevate anche a quote prossime ai 3000 m. È quindi necessario approvvigionarsi del giusto quantitativo di acqua per la gita che si vuol fare e valutare bene i punti di rifornimento, fontanelle, rifugi o altro, presenti sul percorso. Una corretta idratazione è necessaria per mantenere l'equilibrio dinamico tra l'apporto e la perdita di acqua, soprattutto durante l'esposizione ai forti raggi del sole di montagna, in mancanza del quale può presentarsi un importante rischio per la Salute, tale da condurre anche ad insolazioni o, nel peggiore dei casi, a colpi di calore. L'acqua, bevuta a piccoli sorsi ad intervalli frequenti senza aspettare di avere sete, è ciò di cui il nostro organismo necessita per mantenere un buono stato di Salute, elemento insostituibile nei processi vitali di idratazione e termoregolazione. (Segue) Mpd 20190718T164016Z
GIOVEDÌ 18 LUGLIO 2019 16.40.30
Salute, montagna d'estate è ok anche per chi ha avuto ictus -2-
Salute, montagna d'estate è ok anche per chi ha avuto ictus -2- Roma, 18 lug. (askanews) - "La disidratazione rappresenta sicuramente uno dei pericoli maggiori in montagna - dichiara il Dottor Guido Giardini, Direttore SC di Neurologia e Stroke Unit e Responsabile del Centro di Medicina e Neurologia di Montagna dell'Ospedale Regionale "U. Parini" - USL della Valle d'Aosta - il sangue, infatti, diventa più spesso e, quindi, fatica a circolare nei piccoli vasi sanguigni del cervello e del cuore. Se a questo si aggiunge la carenza di ossigeno, ecco che aumenta il rischio per coloro che sono già stati colpiti da ictus o che presentano fattori di rischio cardio-cerebrovascolari. Nel dubbio è opportuno rivolgersi a specialisti con esperienza in medicina della montagna per avere consigli adeguati sui comportamenti da adottare o sulle terapie corrette da assumere". Salendo in quota, dunque, la pressione atmosferica diminuisce e, con essa, l'ossigeno a disposizione del nostro organismo. Se esistono gravi ostruzioni coronariche c'è il rischio che le richieste di maggior apporto di ossigeno non possano essere soddisfatte. Per questo è importante che, anche in presenza di una malattia coronarica, questa non sia così grave da compromettere un maggior apporto di sangue al cuore come durante lo sforzo. Sulla base di quanto riportato in letteratura, si può affermare che i pazienti con malattia coronarica, che a livello del mare non presentano sintomi, abbiano una buona capacità lavorativa, una normale frequenza cardiaca e pressione arteriosa durante la prova da sforzo, possono soggiornare in montagna e praticare, nella stagione estiva, l'escursionismo fino ad altitudini che raggiungono, ma non superano i 3000 metri. Saremo sempre e solo noi a prendere le giuste precauzioni affinché ciò avvenga con meno rischi possibili per la nostra Salute. "L'ictus è un evento improvviso, inatteso e traumatico - afferma la Dottoressa Nicoletta Reale, Presidente di A.L.I.Ce. Italia Onlus (Associazione per la Lotta all'Ictus Cerebrale), ma obiettivo della nostra Associazione è, tra gli altri, quello di incoraggiare le persone colpite e i loro familiari a non demoralizzarsi, affrontando con tenacia e coraggio anche la delicata fase del post ictus. Perché grazie alle terapie attualmente disponibili e dopo il necessario percorso di riabilitazione, si può tornare a condurre una vita il più normale possibile, senza dover necessariamente abbandonare le proprie abitudini e passioni". Mpd 20190718T164023Z
Salute, montagna d'estate è ok anche per chi ha avuto ictus
Salute, montagna d'estate è ok anche per chi ha avuto ictus Ma con cautele. I consigli di alice Italia Onlus Roma, 18 lug. (askanews) - La montagna è una meta molto ambita per la villeggiatura anche in estate perché consente di scappare dal caldo della città e dall'affollamento delle spiagge. Intraprendere viaggi lunghi e faticosi per raggiungere una località montuosa, spesso lontana dal luogo in cui si vive è però assolutamente sconsigliato per coloro che sono stati colpiti da ictus cerebrale, soprattutto se sono trascorse soltanto quattro o cinque settimane dall'evento acuto. Il consiglio è di rimanere nelle vicinanze, in un luogo che si possa facilmente raggiungere senza stress. Inoltre, già prima della partenza, si suggerisce di verificare la presenza, nel luogo di destinazione, di un pronto soccorso. Ovviamente è consigliabile portare con sé le medicine in quantità sufficiente e, per chi deve seguire un trattamento anticoagulante orale, anche l'ultimo schema di terapia prescritto. Bisogna però porre molta attenzione ed essere ben informati sui possibili rischi che si possono correre, che A.L.I.Ce. Italia Onlus, l'Associazione per la Lotta all'Ictus Cerebrale, vuole ricordare a tutti coloro che vogliono fare una gita in montagna, in sicurezza e tranquillità: Riduzione di ossigeno dell'aria inspirata: è noto che più si sale in quota, più si riduce l'ossigeno nell'aria. A 3000 metri manca già il 30% di ossigeno, un'altitudine questa che risulta a rischio per gli anziani, spesso affetti da malattie croniche come ipertensione arteriosa, diabete mellito, pregresso ictus o infarto del miocardio in trattamento farmacologico. Freddo: gli anziani sono più sensibili al freddo e sono a rischio di ipotermia. Anche d'estate in montagna è possibile imbattersi in fenomeni atmosferici improvvisi con rapido abbassamento della temperatura anche di dieci e più gradi; è dunque utile equipaggiarsi in modo corretto prima delle gite. Disidratazione: i cambiamenti climatici stanno determinando temperature molte elevate anche a quote prossime ai 3000 m. È quindi necessario approvvigionarsi del giusto quantitativo di acqua per la gita che si vuol fare e valutare bene i punti di rifornimento, fontanelle, rifugi o altro, presenti sul percorso. Una corretta idratazione è necessaria per mantenere l'equilibrio dinamico tra l'apporto e la perdita di acqua, soprattutto durante l'esposizione ai forti raggi del sole di montagna, in mancanza del quale può presentarsi un importante rischio per la Salute, tale da condurre anche ad insolazioni o, nel peggiore dei casi, a colpi di calore. L'acqua, bevuta a piccoli sorsi ad intervalli frequenti senza aspettare di avere sete, è ciò di cui il nostro organismo necessita per mantenere un buono stato di Salute, elemento insostituibile nei processi vitali di idratazione e termoregolazione. (Segue) Mpd 20190718T164016Z
GIOVEDÌ 18 LUGLIO 2019 16.40.30
Salute, montagna d'estate è ok anche per chi ha avuto ictus -2-
Salute, montagna d'estate è ok anche per chi ha avuto ictus -2- Roma, 18 lug. (askanews) - "La disidratazione rappresenta sicuramente uno dei pericoli maggiori in montagna - dichiara il Dottor Guido Giardini, Direttore SC di Neurologia e Stroke Unit e Responsabile del Centro di Medicina e Neurologia di Montagna dell'Ospedale Regionale "U. Parini" - USL della Valle d'Aosta - il sangue, infatti, diventa più spesso e, quindi, fatica a circolare nei piccoli vasi sanguigni del cervello e del cuore. Se a questo si aggiunge la carenza di ossigeno, ecco che aumenta il rischio per coloro che sono già stati colpiti da ictus o che presentano fattori di rischio cardio-cerebrovascolari. Nel dubbio è opportuno rivolgersi a specialisti con esperienza in medicina della montagna per avere consigli adeguati sui comportamenti da adottare o sulle terapie corrette da assumere". Salendo in quota, dunque, la pressione atmosferica diminuisce e, con essa, l'ossigeno a disposizione del nostro organismo. Se esistono gravi ostruzioni coronariche c'è il rischio che le richieste di maggior apporto di ossigeno non possano essere soddisfatte. Per questo è importante che, anche in presenza di una malattia coronarica, questa non sia così grave da compromettere un maggior apporto di sangue al cuore come durante lo sforzo. Sulla base di quanto riportato in letteratura, si può affermare che i pazienti con malattia coronarica, che a livello del mare non presentano sintomi, abbiano una buona capacità lavorativa, una normale frequenza cardiaca e pressione arteriosa durante la prova da sforzo, possono soggiornare in montagna e praticare, nella stagione estiva, l'escursionismo fino ad altitudini che raggiungono, ma non superano i 3000 metri. Saremo sempre e solo noi a prendere le giuste precauzioni affinché ciò avvenga con meno rischi possibili per la nostra Salute. "L'ictus è un evento improvviso, inatteso e traumatico - afferma la Dottoressa Nicoletta Reale, Presidente di A.L.I.Ce. Italia Onlus (Associazione per la Lotta all'Ictus Cerebrale), ma obiettivo della nostra Associazione è, tra gli altri, quello di incoraggiare le persone colpite e i loro familiari a non demoralizzarsi, affrontando con tenacia e coraggio anche la delicata fase del post ictus. Perché grazie alle terapie attualmente disponibili e dopo il necessario percorso di riabilitazione, si può tornare a condurre una vita il più normale possibile, senza dover necessariamente abbandonare le proprie abitudini e passioni". Mpd 20190718T164023Z
ANSA/ Via il bollo auto 'odioso', Di Maio rilancia sul fisco
GIOVEDÌ 18 LUGLIO 2019 17.38.38
>>>ANSA/ Via il bollo auto 'odioso', Di Maio rilancia sul fisco
ZCZC7040/SX4 RX162261_SX4_XQKL R ECO S04 XQKL >>>ANSA/ Via il bollo auto 'odioso', Di Maio rilancia sul fisco 'Risparmi da spread'. Torna la proposta di Berlusconi e Renzi (di Domenico Conti) (ANSA) - ROMA, 18 LUG - La manovra alle porte, lo scampato pericolo della procedura Ue e le possibili elezioni ravvicinate fanno fare un passo avanti alla corsa alle promesse fiscali. E dopo la flat tax della Lega ora e' Luigi Di Maio a ridare vita al progetto dell'abolizione del bollo auto, gia' provvedimento bandiera di Silvio Berlusconi poi ripreso da Matteo Renzi: una "tassa odiosa" - dice il vicepremier del M5s - che verrebbe compensata con lo spread a 190. "Visto che lo spread si e' abbassato, si potrebbe cominciare ad eliminare quella tassa odiosa che e' il bollo auto", ha detto il ministro dello Sviluppo economico e vicepremier a Uno Mattina. "Voglio trovare i soldi per permettere ai cittadini che acquistano un'auto, che mi auguro sempre piu' ecologica, la acquistino meno tassata". L'idea e' di "una consistente riduzione o di abolirlo davvero", e "da qui a fine anno le risorse le dobbiamo mettere insieme". Gia' lo scorso maggio, dopo una sentenza della Corte costituzionale che stabiliva che le Regioni sono libere di introdurre esenzioni fiscali sul bollo, Di Maio aveva anticipato la sua presa di posizione: "una buona notizia perche' il bollo auto e' una tassa ingiusta. Se compri la macchina, la macchina e' tua". Due giorni fa, il vicepremier aveva anticipato novita' per i prossimi giorni: "una proposta per ridurre drasticamente il canone Rai". C'e' il dato politico, che vede il leader del M5s rilanciare nella gara per i consensi con l'alter ego di governo, Matteo Salvini, che punta su un provvedimento come la 'flat tax' che e' la nuova bandiera della Lega e su cui, non a caso, proprio Di Maio ha appena dato un colpo di freno evocando coperture che non ci sono. Piu' complessa la lettura del dato economico. Il bollo auto, che e' un tributo locale su auto e moto immatricolate in Italia, da' un gettito di oltre sei miliardi che va alle Regioni. Non e' chiaro come un abbassamento (o eliminazione) di tali introiti sia compensabile dal calo dello spread (che e' tornato sui livelli del maggio 2018). E che, soprattutto, anche se inferiore ai livelli preventivati dal governo nel Def, impiega tempo a tradursi in un risparmio concreto e dunque difficilmente e' una copertura affidabile a fronte di un mancato gettito che sarebbe invece certo: calano i rendimenti pagati dallo Stato, ma questi si traducono in minor spesa per interessi con un timing graduale connesso al calendario delle aste di titoli pubblici. A dare indicazioni sui risparmi attesi potrebbe essere la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza di fine settembre. Quei sei miliardi, dunque, andrebbero ad aggiungersi ai 23 miliardi da reperire nella legge di bilancio per scongiurare l'aumento dell'Iva. Ai 10-15 miliardi stimati per far decollare la flat tax. E, se Di Maio tirera' dritto sul salario minimo, ai sei miliardi di un taglio di due punti percentuali di cuneo fiscale che compenserebbe l'introduzione di un salario minimo a nove euro. Un 'gap' da colmare pari a cinquanta miliardi. Finora, di certo ci sono l'intenzione (ma senza dettagli) del governo di procedere a tagli di spesa corrente, i risparmi rispetto al preventivato attesi da 'quota 100' e dal reddito di cittadinanza, e un piano di dismissioni di immobili pubblici da 1,2 miliardi da qui al 2021. Ma quei soldi andranno a ridurre il debito, non il deficit. (ANSA). DOC 18-LUG-19 17:38 NNNN
>>>ANSA/ Via il bollo auto 'odioso', Di Maio rilancia sul fisco
ZCZC7040/SX4 RX162261_SX4_XQKL R ECO S04 XQKL >>>ANSA/ Via il bollo auto 'odioso', Di Maio rilancia sul fisco 'Risparmi da spread'. Torna la proposta di Berlusconi e Renzi (di Domenico Conti) (ANSA) - ROMA, 18 LUG - La manovra alle porte, lo scampato pericolo della procedura Ue e le possibili elezioni ravvicinate fanno fare un passo avanti alla corsa alle promesse fiscali. E dopo la flat tax della Lega ora e' Luigi Di Maio a ridare vita al progetto dell'abolizione del bollo auto, gia' provvedimento bandiera di Silvio Berlusconi poi ripreso da Matteo Renzi: una "tassa odiosa" - dice il vicepremier del M5s - che verrebbe compensata con lo spread a 190. "Visto che lo spread si e' abbassato, si potrebbe cominciare ad eliminare quella tassa odiosa che e' il bollo auto", ha detto il ministro dello Sviluppo economico e vicepremier a Uno Mattina. "Voglio trovare i soldi per permettere ai cittadini che acquistano un'auto, che mi auguro sempre piu' ecologica, la acquistino meno tassata". L'idea e' di "una consistente riduzione o di abolirlo davvero", e "da qui a fine anno le risorse le dobbiamo mettere insieme". Gia' lo scorso maggio, dopo una sentenza della Corte costituzionale che stabiliva che le Regioni sono libere di introdurre esenzioni fiscali sul bollo, Di Maio aveva anticipato la sua presa di posizione: "una buona notizia perche' il bollo auto e' una tassa ingiusta. Se compri la macchina, la macchina e' tua". Due giorni fa, il vicepremier aveva anticipato novita' per i prossimi giorni: "una proposta per ridurre drasticamente il canone Rai". C'e' il dato politico, che vede il leader del M5s rilanciare nella gara per i consensi con l'alter ego di governo, Matteo Salvini, che punta su un provvedimento come la 'flat tax' che e' la nuova bandiera della Lega e su cui, non a caso, proprio Di Maio ha appena dato un colpo di freno evocando coperture che non ci sono. Piu' complessa la lettura del dato economico. Il bollo auto, che e' un tributo locale su auto e moto immatricolate in Italia, da' un gettito di oltre sei miliardi che va alle Regioni. Non e' chiaro come un abbassamento (o eliminazione) di tali introiti sia compensabile dal calo dello spread (che e' tornato sui livelli del maggio 2018). E che, soprattutto, anche se inferiore ai livelli preventivati dal governo nel Def, impiega tempo a tradursi in un risparmio concreto e dunque difficilmente e' una copertura affidabile a fronte di un mancato gettito che sarebbe invece certo: calano i rendimenti pagati dallo Stato, ma questi si traducono in minor spesa per interessi con un timing graduale connesso al calendario delle aste di titoli pubblici. A dare indicazioni sui risparmi attesi potrebbe essere la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza di fine settembre. Quei sei miliardi, dunque, andrebbero ad aggiungersi ai 23 miliardi da reperire nella legge di bilancio per scongiurare l'aumento dell'Iva. Ai 10-15 miliardi stimati per far decollare la flat tax. E, se Di Maio tirera' dritto sul salario minimo, ai sei miliardi di un taglio di due punti percentuali di cuneo fiscale che compenserebbe l'introduzione di un salario minimo a nove euro. Un 'gap' da colmare pari a cinquanta miliardi. Finora, di certo ci sono l'intenzione (ma senza dettagli) del governo di procedere a tagli di spesa corrente, i risparmi rispetto al preventivato attesi da 'quota 100' e dal reddito di cittadinanza, e un piano di dismissioni di immobili pubblici da 1,2 miliardi da qui al 2021. Ma quei soldi andranno a ridurre il debito, non il deficit. (ANSA). DOC 18-LUG-19 17:38 NNNN
SICUREZZA: OK EMENDAMENTO M5S SU CONFISCA E RIUTILIZZO NAVI =
GIOVEDÌ 18 LUGLIO 2019 15.38.21
SICUREZZA: OK EMENDAMENTO M5S SU CONFISCA E RIUTILIZZO NAVI =
ADN0928 7 POL 0 ADN POL NAZ SICUREZZA: OK EMENDAMENTO M5S SU CONFISCA E RIUTILIZZO NAVI = Roma, 18 lug. (AdnKronos) - E' appena stato approvato, nelle Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera dove si discute il Decreto Sicurezza Bis, l'emendamento a prima firma Anna Macina del MoVimento 5 Stelle che prevede che le navi sequestrate in via cautelare possano subito essere affidate a Polizia, Capitaneria di porto o Marina militare. E' quanto si apprende da fonti M5S. Se la confisca diventa definitiva, viene evidenziato dalle stesse fonti, "le navi diventano patrimonio dello Stato. Questo emendamento si aggiunge ad un altro sempre a firma Macina, che anticipa la confisca di una imbarcazione alla prima violazione del divieto di entrare in acque italiane (e non in caso di reiterazione, come previsto inizialmente)". (Ant/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 18-LUG-19 15:38 NNNN
SICUREZZA: OK EMENDAMENTO M5S SU CONFISCA E RIUTILIZZO NAVI =
ADN0928 7 POL 0 ADN POL NAZ SICUREZZA: OK EMENDAMENTO M5S SU CONFISCA E RIUTILIZZO NAVI = Roma, 18 lug. (AdnKronos) - E' appena stato approvato, nelle Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera dove si discute il Decreto Sicurezza Bis, l'emendamento a prima firma Anna Macina del MoVimento 5 Stelle che prevede che le navi sequestrate in via cautelare possano subito essere affidate a Polizia, Capitaneria di porto o Marina militare. E' quanto si apprende da fonti M5S. Se la confisca diventa definitiva, viene evidenziato dalle stesse fonti, "le navi diventano patrimonio dello Stato. Questo emendamento si aggiunge ad un altro sempre a firma Macina, che anticipa la confisca di una imbarcazione alla prima violazione del divieto di entrare in acque italiane (e non in caso di reiterazione, come previsto inizialmente)". (Ant/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 18-LUG-19 15:38 NNNN
[XINHUA] Ritrovato con l'hi tech ragazzo sparito 18 anni fa
GIOVEDÌ 18 LUGLIO 2019 16.23.25
[XINHUA] Ritrovato con l'hi tech ragazzo sparito 18 anni fa
ZCZC5918/SXB TAP57682_AMZ_X698_S0B_QBXB R EST S0B QBXB [XINHUA] Ritrovato con l'hi tech ragazzo sparito 18 anni fa Con intelligenza artificiale applicata a riconoscimento facciale (XINHUA) - SHENZHEN, 18 LUG - Una coppia di Shenzhen, in Cina meridionale, ha potuto riabbracciare il figlio rapito 18 anni fa, ritrovato grazie ad un sofisticatissimo modello di riconoscimento facciale supportato da intelligenza artificiale, che ha riconosciuto il volto di un adulto basandosi sui lineamenti di quando era un bambino piccolo. Secondo la polizia locale, il figlio della coppia era scomparso vicino alla sua abitazione nel distretto di Futian di Shenzhen nel 2001, quando aveva solo tre anni. Anche se i genitori avevano fornito campioni del suo sangue, l'indagine della polizia non e' stata in grado di trovare indizi preziosi. La tecnologia dell'intelligenza artificiale e' stata introdotta all'inizio di quest'anno per assistere le operazioni contro la tratta di esseri umani. La tecnologia di visione artificiale e' stata adottata per simulare modelli di trasformazione dei volti umani con la crescita o l'invecchiamento, spiega Li Xin, esperto di Tencent. La coppia ha fornito il maggior numero possibile di immagini del loro bambino per facilitare l'apprendimento automatico, e il sistema ha prodotto quasi 100 possibili indizi. Per indagare e' stato istituito una squadra speciale, che in breve tempo ha individuato un giovane nella citta' di Yunfu il cui volto era compatibile con il modello elaborato dal volto del bambino. Dopo aver predisposto un test del DNA, il gruppo speciale ha riscontrato che corrispondeva al figlio della coppia. Ulteriori indagini sono in corso. (XINHUA) YTP-YJS 18-LUG-19 16:22 NNNN
[XINHUA] Ritrovato con l'hi tech ragazzo sparito 18 anni fa
ZCZC5918/SXB TAP57682_AMZ_X698_S0B_QBXB R EST S0B QBXB [XINHUA] Ritrovato con l'hi tech ragazzo sparito 18 anni fa Con intelligenza artificiale applicata a riconoscimento facciale (XINHUA) - SHENZHEN, 18 LUG - Una coppia di Shenzhen, in Cina meridionale, ha potuto riabbracciare il figlio rapito 18 anni fa, ritrovato grazie ad un sofisticatissimo modello di riconoscimento facciale supportato da intelligenza artificiale, che ha riconosciuto il volto di un adulto basandosi sui lineamenti di quando era un bambino piccolo. Secondo la polizia locale, il figlio della coppia era scomparso vicino alla sua abitazione nel distretto di Futian di Shenzhen nel 2001, quando aveva solo tre anni. Anche se i genitori avevano fornito campioni del suo sangue, l'indagine della polizia non e' stata in grado di trovare indizi preziosi. La tecnologia dell'intelligenza artificiale e' stata introdotta all'inizio di quest'anno per assistere le operazioni contro la tratta di esseri umani. La tecnologia di visione artificiale e' stata adottata per simulare modelli di trasformazione dei volti umani con la crescita o l'invecchiamento, spiega Li Xin, esperto di Tencent. La coppia ha fornito il maggior numero possibile di immagini del loro bambino per facilitare l'apprendimento automatico, e il sistema ha prodotto quasi 100 possibili indizi. Per indagare e' stato istituito una squadra speciale, che in breve tempo ha individuato un giovane nella citta' di Yunfu il cui volto era compatibile con il modello elaborato dal volto del bambino. Dopo aver predisposto un test del DNA, il gruppo speciale ha riscontrato che corrispondeva al figlio della coppia. Ulteriori indagini sono in corso. (XINHUA) YTP-YJS 18-LUG-19 16:22 NNNN
BORSELLINO: SORELLA AGENTE SCORTA, 'MIO FRATELLO TRADITO DA STATO IN CUI CREDEVA' =
GIOVEDÌ 18 LUGLIO 2019 16.55.40
BORSELLINO: SORELLA AGENTE SCORTA, 'MIO FRATELLO TRADITO DA STATO IN CUI CREDEVA' =
ADN1166 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RSI BORSELLINO: SORELLA AGENTE SCORTA, 'MIO FRATELLO TRADITO DA STATO IN CUI CREDEVA' = Parla Sabrina Li Muli, 'Vincenzo, il suo amore per la divisa e le preghiere di notte' Palermo, 18 lug. (AdnKronos) - (di Rossana Lo Castro) Ventidue anni. Quando il tritolo di Cosa nostra smembrò il suo corpo insieme a quelli del giudice Paolo Borsellino e dei colleghi della scorta Agostino Catalano, Eddie Walter Cosina, Claudio Traina ed Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli era poco più che un ragazzo. A Palermo era arrivato dopo il concorso a Foggia e all'appuntamento con la morte in via D'Amelio dopo qualche servizio da piantone e qualche vigilanza. Pensava al matrimonio Vincenzo, un sogno di futuro da costruire con la sua Vittoria a cui occorreva lavorare mettendo qualche risparmio da parte. Quello con la Polizia era stato un amore a prima vista. "Si era innamorato della divisa, aveva un grande senso di giustizia ed era affascinato da questo mondo. Era felice e fiero del suo lavoro", ricorda la sorella, Sabrina Li Muli, con l'Adnkronos. Dopo la strage di Capaci, costata la vita al giudice Giovanni Falcone, alla moglie Francesca Morvillo e agli agenti di scorta, però, qualcosa era cambiato. In quei 57 giorni che lo separavano dalla morte Vincenzo era diventato pensieroso. "Non ci aveva mai detto che faceva la scorta a Borsellino - dice Sabrina -. Ma nell'ultimo periodo non era sereno, passava le notti insonni e a mia sorella, più piccola di lui di due anni, aveva chiesto di pregare insieme la sera. Solo dopo, mettendo insieme tutti questi tasselli, abbiamo compreso quello che stava vivendo". Non si era confidato Vincenzo. Con la paura, forse, aveva imparato con convivere nonostante la sua giovane età. In caserma il servizio di scorta a Borsellino era segnato con una croce. "Tutti sapevano che era il più pericoloso in quel momento", dice la sorella. (segue) (Loc/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 18-LUG-19 16:55 NNNN
BORSELLINO: SORELLA AGENTE SCORTA, 'MIO FRATELLO TRADITO DA STATO IN CUI CREDEVA' =
ADN1166 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RSI BORSELLINO: SORELLA AGENTE SCORTA, 'MIO FRATELLO TRADITO DA STATO IN CUI CREDEVA' = Parla Sabrina Li Muli, 'Vincenzo, il suo amore per la divisa e le preghiere di notte' Palermo, 18 lug. (AdnKronos) - (di Rossana Lo Castro) Ventidue anni. Quando il tritolo di Cosa nostra smembrò il suo corpo insieme a quelli del giudice Paolo Borsellino e dei colleghi della scorta Agostino Catalano, Eddie Walter Cosina, Claudio Traina ed Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli era poco più che un ragazzo. A Palermo era arrivato dopo il concorso a Foggia e all'appuntamento con la morte in via D'Amelio dopo qualche servizio da piantone e qualche vigilanza. Pensava al matrimonio Vincenzo, un sogno di futuro da costruire con la sua Vittoria a cui occorreva lavorare mettendo qualche risparmio da parte. Quello con la Polizia era stato un amore a prima vista. "Si era innamorato della divisa, aveva un grande senso di giustizia ed era affascinato da questo mondo. Era felice e fiero del suo lavoro", ricorda la sorella, Sabrina Li Muli, con l'Adnkronos. Dopo la strage di Capaci, costata la vita al giudice Giovanni Falcone, alla moglie Francesca Morvillo e agli agenti di scorta, però, qualcosa era cambiato. In quei 57 giorni che lo separavano dalla morte Vincenzo era diventato pensieroso. "Non ci aveva mai detto che faceva la scorta a Borsellino - dice Sabrina -. Ma nell'ultimo periodo non era sereno, passava le notti insonni e a mia sorella, più piccola di lui di due anni, aveva chiesto di pregare insieme la sera. Solo dopo, mettendo insieme tutti questi tasselli, abbiamo compreso quello che stava vivendo". Non si era confidato Vincenzo. Con la paura, forse, aveva imparato con convivere nonostante la sua giovane età. In caserma il servizio di scorta a Borsellino era segnato con una croce. "Tutti sapevano che era il più pericoloso in quel momento", dice la sorella. (segue) (Loc/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 18-LUG-19 16:55 NNNN
>ANSA/ Furbetti cartellino al Cardarelli di Napoli,60 indagati
GIOVEDÌ 18 LUGLIO 2019 16.57.12
>>>ANSA/ Furbetti cartellino al Cardarelli di Napoli,60 indagati
ZCZC6417/SXB ONA61538_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB >>>ANSA/ Furbetti cartellino al Cardarelli di Napoli,60 indagati Medici e sindacalista timbravano per colleghi, 13enne per madre (ANSA) - NAPOLI, 18 LUG - Personale medico e paramedico, un sindacalista, centralinisti, un consigliere comunale (all'epoca dei fatti) e anche un ragazzino di 13 anni, figlio di una dipendente, che su ordine della madre ha "timbrato" il badge facendola risultare in servizio: sono una sessantina i dipendenti dell'Azienda Ospedaliera Cardarelli di Napoli, la piu' grande struttura sanitaria pubblica del Sud Italia, a cui la Procura di Napoli ha notificato un avviso di conclusione indagini ipotizzando il reato di truffa continuata in concorso. Gli investigatori della Polizia di Stato del Commissariato Arenella di Napoli hanno sistemato una telecamera nei pressi del dispositivo di rilevazione delle presenze di uno solo dei numerosi ingressi del Cardarelli, immortalando innumerevoli episodi in cui i dipendenti "timbravano" per se e anche per i colleghi. Episodi precedenti all'entrata in vigore, nei mesi scorsi, della rilevazione delle presenze attraverso impronte digitali. "Una misura accolta di buon grado dalla stragrande maggioranza dei nostri dipendenti - commenta il commissario straordinario dell'azienda ospedaliera, Anna Iervolino - proprio perche' consente di eliminare qualsiasi ombra di dubbio sul rigoroso rispetto degli orari di lavoro. Distinguendo chi ci mette l'anima da quanti credono di fare i furbetti". Tra coloro che ora in virtu' della legge Brunetta rischiano il licenziamento in tronco ("La musica e' cambiata, nessuna tolleranza", avverte il ministro Giulia Grillo), figurano anche due medici, un uomo e una donna, rispettivamente in servizio nel reparti di Pneumologia e Oncologia, e numerosi lavoratori di quest'ultimo reparto (e' stato verificato che talvolta ne sparivano anche 7-8 alla volta) il quale ospita pazienti con gravi patologie maggiormente bisognosi di assistenza. Nell'inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Giancarlo Novelli, neo procuratore aggiunto di Catanzaro, e del procuratore capo Giovanni Melillo, sono indagati anche molti centralinisti e un uomo (peraltro risultato tra i piu' avvezzi al modus operandi truffaldino), consigliere comunale all'epoca dei fatti in un popoloso centro del Napoletano: quest'ultimo solo tra il 19 luglio e il 27 settembre 2018, ha timbrato per i colleghi quasi 30 volte. Piu' o meno nello stesso periodo una donna dipendente del Cardarelli ha timbrato il badge del marito, anch'egli dipendente dello stesso ospedale, per ben 24 volte. Per individuare l'esatta posizione degli indagati, che risultavano in servizio anche se in realta' al lavoro non c'erano, i poliziotti coordinati dal primo dirigente Angelo Lamanna, hanno utilizzato il Gps e il Sistema Centralizzato Nazionale per Transiti e Targhe attraverso i quali hanno rilevato la presenza di moto, scooter e auto riconducibili agli indagati in giro per la citta' proprio durante l'orario di lavoro. (ANSA). PIO 18-LUG-19 16:56 NNNN
>>>ANSA/ Furbetti cartellino al Cardarelli di Napoli,60 indagati
ZCZC6417/SXB ONA61538_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB >>>ANSA/ Furbetti cartellino al Cardarelli di Napoli,60 indagati Medici e sindacalista timbravano per colleghi, 13enne per madre (ANSA) - NAPOLI, 18 LUG - Personale medico e paramedico, un sindacalista, centralinisti, un consigliere comunale (all'epoca dei fatti) e anche un ragazzino di 13 anni, figlio di una dipendente, che su ordine della madre ha "timbrato" il badge facendola risultare in servizio: sono una sessantina i dipendenti dell'Azienda Ospedaliera Cardarelli di Napoli, la piu' grande struttura sanitaria pubblica del Sud Italia, a cui la Procura di Napoli ha notificato un avviso di conclusione indagini ipotizzando il reato di truffa continuata in concorso. Gli investigatori della Polizia di Stato del Commissariato Arenella di Napoli hanno sistemato una telecamera nei pressi del dispositivo di rilevazione delle presenze di uno solo dei numerosi ingressi del Cardarelli, immortalando innumerevoli episodi in cui i dipendenti "timbravano" per se e anche per i colleghi. Episodi precedenti all'entrata in vigore, nei mesi scorsi, della rilevazione delle presenze attraverso impronte digitali. "Una misura accolta di buon grado dalla stragrande maggioranza dei nostri dipendenti - commenta il commissario straordinario dell'azienda ospedaliera, Anna Iervolino - proprio perche' consente di eliminare qualsiasi ombra di dubbio sul rigoroso rispetto degli orari di lavoro. Distinguendo chi ci mette l'anima da quanti credono di fare i furbetti". Tra coloro che ora in virtu' della legge Brunetta rischiano il licenziamento in tronco ("La musica e' cambiata, nessuna tolleranza", avverte il ministro Giulia Grillo), figurano anche due medici, un uomo e una donna, rispettivamente in servizio nel reparti di Pneumologia e Oncologia, e numerosi lavoratori di quest'ultimo reparto (e' stato verificato che talvolta ne sparivano anche 7-8 alla volta) il quale ospita pazienti con gravi patologie maggiormente bisognosi di assistenza. Nell'inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Giancarlo Novelli, neo procuratore aggiunto di Catanzaro, e del procuratore capo Giovanni Melillo, sono indagati anche molti centralinisti e un uomo (peraltro risultato tra i piu' avvezzi al modus operandi truffaldino), consigliere comunale all'epoca dei fatti in un popoloso centro del Napoletano: quest'ultimo solo tra il 19 luglio e il 27 settembre 2018, ha timbrato per i colleghi quasi 30 volte. Piu' o meno nello stesso periodo una donna dipendente del Cardarelli ha timbrato il badge del marito, anch'egli dipendente dello stesso ospedale, per ben 24 volte. Per individuare l'esatta posizione degli indagati, che risultavano in servizio anche se in realta' al lavoro non c'erano, i poliziotti coordinati dal primo dirigente Angelo Lamanna, hanno utilizzato il Gps e il Sistema Centralizzato Nazionale per Transiti e Targhe attraverso i quali hanno rilevato la presenza di moto, scooter e auto riconducibili agli indagati in giro per la citta' proprio durante l'orario di lavoro. (ANSA). PIO 18-LUG-19 16:56 NNNN
Parlamento Ue vota risoluzione Hong Kong, Cina furiosa: ignoranza
GIOVEDÌ 18 LUGLIO 2019 17.13.59
Parlamento Ue vota risoluzione Hong Kong, Cina furiosa: ignoranza
Parlamento Ue vota risoluzione Hong Kong, Cina furiosa: ignoranza Nel documento di condanna "interferenza" Pechino su ex colonia Gb Roma, 18 lug. (askanews) - Il Parlamento europeo ha adottato oggi una risoluzione in cui si chiede alle autorità di Hong Kong di ritirare definitivamente la controversa legge sull'estradizione che, secondo l'Europarlamento, darebbe a Pechino un'arma per arrestare i dissidenti ospitati nell'ex colonia britannica. La risoluzione, presentata Da 85 europarlamentari, è stata bollata da Pechino come frutto di "ignoranza e pregiudizio". Anche perché condanna "con forza la costante e crescente interferenza della Cina negli affari interni di Hong Kong". Le manifestazioni contro la legge hanno portato in piazza, nel territorio semi-autonomo, milioni di persone, tanto che la Chief Executive Carrie Lam ha dovuto sospenderne l'iter e ha dichiarato che la legge è morta. Gli europarlamentari chiedono che siano rilasciate le persone arrestate per aver manifestato e che le accuse contro di loro siano fatte cadere. Inoltre chiedono un'indagine indipendente che faccia luce sull'uso della forza da parte della polizia contro i dimostranti. Chiede inoltre alle autorità di Hong Kong e della Cina il rispetto dei diritti umani e civili. Prima che la risoluzione fosse adottata, il ministero degli Esteri cinese aveva emesso una sua dichiarazione nella quale si accusava il documento di "ignorare i fatti e confondere il giusto con lo sbagliato". E continuava: "E' pieno di ignoranza, pregiudizio e ipocrisia da doppio standard. E' puntare il dito e dare ordini al governo della SAR (regione amministrativa speciale) e alle politiche riferite a Hong Kong del governo centrale (cinese). La loro ignoranza e il loro comportamento ha lasciato le persone senza parole per lo stupore e l'orrore". Per questo "la Cina condanna con forza ed esprimo la sua forte insoddisfazione e la sua risoluta opposizione". Mos 20190718T171346Z
Parlamento Ue vota risoluzione Hong Kong, Cina furiosa: ignoranza
Parlamento Ue vota risoluzione Hong Kong, Cina furiosa: ignoranza Nel documento di condanna "interferenza" Pechino su ex colonia Gb Roma, 18 lug. (askanews) - Il Parlamento europeo ha adottato oggi una risoluzione in cui si chiede alle autorità di Hong Kong di ritirare definitivamente la controversa legge sull'estradizione che, secondo l'Europarlamento, darebbe a Pechino un'arma per arrestare i dissidenti ospitati nell'ex colonia britannica. La risoluzione, presentata Da 85 europarlamentari, è stata bollata da Pechino come frutto di "ignoranza e pregiudizio". Anche perché condanna "con forza la costante e crescente interferenza della Cina negli affari interni di Hong Kong". Le manifestazioni contro la legge hanno portato in piazza, nel territorio semi-autonomo, milioni di persone, tanto che la Chief Executive Carrie Lam ha dovuto sospenderne l'iter e ha dichiarato che la legge è morta. Gli europarlamentari chiedono che siano rilasciate le persone arrestate per aver manifestato e che le accuse contro di loro siano fatte cadere. Inoltre chiedono un'indagine indipendente che faccia luce sull'uso della forza da parte della polizia contro i dimostranti. Chiede inoltre alle autorità di Hong Kong e della Cina il rispetto dei diritti umani e civili. Prima che la risoluzione fosse adottata, il ministero degli Esteri cinese aveva emesso una sua dichiarazione nella quale si accusava il documento di "ignorare i fatti e confondere il giusto con lo sbagliato". E continuava: "E' pieno di ignoranza, pregiudizio e ipocrisia da doppio standard. E' puntare il dito e dare ordini al governo della SAR (regione amministrativa speciale) e alle politiche riferite a Hong Kong del governo centrale (cinese). La loro ignoranza e il loro comportamento ha lasciato le persone senza parole per lo stupore e l'orrore". Per questo "la Cina condanna con forza ed esprimo la sua forte insoddisfazione e la sua risoluta opposizione". Mos 20190718T171346Z
SANITA': APPELLO AIC, RIMUOVERE OSTACOLI PER CELIACI NELLE FORZE ARMATE =
GIOVEDÌ 18 LUGLIO 2019 17.14.54
SANITA': APPELLO AIC, RIMUOVERE OSTACOLI PER CELIACI NELLE FORZE ARMATE =
ADN1211 7 CRO 0 ADN CRO NAZ SANITA': APPELLO AIC, RIMUOVERE OSTACOLI PER CELIACI NELLE FORZE ARMATE = Incontro tra Associazione italiana celiachia e presidenza della Commissione Difesa della Camera Roma, 18 lug. (AdnKronos Salute) - L'Associazione italiana celiachia (Aic) chiede di "rimuovere gli ostacoli all'accesso alle forze armate per i celiaci" e "appoggia il disegno di legge 841 presentato in Senato, che mira a eliminare il divieto, ritenuto ormai anacronistico". Nel 2015 c'è stato un primo passo con l'introduzione delle tutele per coloro che ricevono la diagnosi nel corso della carriera. Grazie alle conoscenze scientifiche attuali, "i tempi sono maturi per evitare di precludere l'ammissione nelle forze armate e di polizia a tanti giovani celiaci desiderosi di servire lo Stato", rimarca l'Aic che ha incontrato nei giorni scorsi la presidenza della Commissione Difesa della Camera dei Deputati. (segue) (Com-Frm/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 18-LUG-19 17:13 NNNN
SANITA': APPELLO AIC, RIMUOVERE OSTACOLI PER CELIACI NELLE FORZE ARMATE =
ADN1211 7 CRO 0 ADN CRO NAZ SANITA': APPELLO AIC, RIMUOVERE OSTACOLI PER CELIACI NELLE FORZE ARMATE = Incontro tra Associazione italiana celiachia e presidenza della Commissione Difesa della Camera Roma, 18 lug. (AdnKronos Salute) - L'Associazione italiana celiachia (Aic) chiede di "rimuovere gli ostacoli all'accesso alle forze armate per i celiaci" e "appoggia il disegno di legge 841 presentato in Senato, che mira a eliminare il divieto, ritenuto ormai anacronistico". Nel 2015 c'è stato un primo passo con l'introduzione delle tutele per coloro che ricevono la diagnosi nel corso della carriera. Grazie alle conoscenze scientifiche attuali, "i tempi sono maturi per evitare di precludere l'ammissione nelle forze armate e di polizia a tanti giovani celiaci desiderosi di servire lo Stato", rimarca l'Aic che ha incontrato nei giorni scorsi la presidenza della Commissione Difesa della Camera dei Deputati. (segue) (Com-Frm/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 18-LUG-19 17:13 NNNN
Migranti: Di Maio, serve piu' cooperazione, stop speculazioni
GIOVEDÌ 18 LUGLIO 2019 17.17.01
Migranti: Di Maio, serve piu' cooperazione, stop speculazioni
ZCZC6688/SXA XPP61748_SXA_QBXB U POL S0A QBXB Migranti: Di Maio, serve piu' cooperazione, stop speculazioni Soluzione e' alla radice, serve superamento di Dublino (ANSA) - ROMA, 18 LUG - "La soluzione alle migrazioni e' alla radice: piu' cooperazione; stop export armi ai Paesi in guerra (recentemente un altro provvedimento del MoVimento ha bloccato la vendita di bombe e missili ai sauditi in Yemen); superamento di Dublino e del principio "chi prima accoglie poi gestisce"; sanzioni durissime ai Paesi europei che non accettano le quote. Basta speculazioni sulla pelle dei migranti, basta show, basta campagne pubblicitarie. In una parola: fatti!". Cosi' Luigi Di Maio in un post dopo l'approvazione nelle commissioni alla Camera di un emendamento al dl sicurezza che prevede che le navi sequestrate in via cautelare possano subito essere affidate a polizia, Capitaneria di porto o Marina militare.(ANSA). SCA 18-LUG-19 17:16 NNNN
Migranti: Di Maio, serve piu' cooperazione, stop speculazioni
ZCZC6688/SXA XPP61748_SXA_QBXB U POL S0A QBXB Migranti: Di Maio, serve piu' cooperazione, stop speculazioni Soluzione e' alla radice, serve superamento di Dublino (ANSA) - ROMA, 18 LUG - "La soluzione alle migrazioni e' alla radice: piu' cooperazione; stop export armi ai Paesi in guerra (recentemente un altro provvedimento del MoVimento ha bloccato la vendita di bombe e missili ai sauditi in Yemen); superamento di Dublino e del principio "chi prima accoglie poi gestisce"; sanzioni durissime ai Paesi europei che non accettano le quote. Basta speculazioni sulla pelle dei migranti, basta show, basta campagne pubblicitarie. In una parola: fatti!". Cosi' Luigi Di Maio in un post dopo l'approvazione nelle commissioni alla Camera di un emendamento al dl sicurezza che prevede che le navi sequestrate in via cautelare possano subito essere affidate a polizia, Capitaneria di porto o Marina militare.(ANSA). SCA 18-LUG-19 17:16 NNNN
Giappone: 24 morti per incendio a Kyoto nello studio dei manga =
GIOVEDÌ 18 LUGLIO 2019 10.42.58
= Giappone: 24 morti per incendio a Kyoto nello studio dei manga =
(AGI/AFP) - Tokyo, 18 lug. - Sono almeno 24 le persone morte in Giappone in un un incendio doloso in uno studio di animazione a Kyoto, in Giappone. Lo ha riferito una fonte della polizia all'agenzia locale Kyodo. L'incendio e' scoppiato quando una persona, un uomo non identificato di 41 anni, ha lanciato liquido incendiario nel locali della Kyoto Animation, che produce popolarissimi cartoni animati manga. Non sono chiare le ragioni del gesto. Al momento del rogo, all'interno dei locali c'erano circa 70 persone. Molti i dispersi. Testimoni hanno raccontato a media locali che l'uomo, che e' stato arrestato ed e' piantonato in ospedale in attesa di essere interrogato, nel compiere il folle gesto, ha urlato 'Morite', "L'avete rubato'. (AGI) Bia 181042 LUG 19 NNNN
= Giappone: 24 morti per incendio a Kyoto nello studio dei manga =
(AGI/AFP) - Tokyo, 18 lug. - Sono almeno 24 le persone morte in Giappone in un un incendio doloso in uno studio di animazione a Kyoto, in Giappone. Lo ha riferito una fonte della polizia all'agenzia locale Kyodo. L'incendio e' scoppiato quando una persona, un uomo non identificato di 41 anni, ha lanciato liquido incendiario nel locali della Kyoto Animation, che produce popolarissimi cartoni animati manga. Non sono chiare le ragioni del gesto. Al momento del rogo, all'interno dei locali c'erano circa 70 persone. Molti i dispersi. Testimoni hanno raccontato a media locali che l'uomo, che e' stato arrestato ed e' piantonato in ospedale in attesa di essere interrogato, nel compiere il folle gesto, ha urlato 'Morite', "L'avete rubato'. (AGI) Bia 181042 LUG 19 NNNN
Dl Sicurezza bis: navi Ong sequestrate possono essere vendute o distrutte =
GIOVEDÌ 18 LUGLIO 2019 11.15.12
Dl Sicurezza bis: navi Ong sequestrate possono essere vendute o distrutte =
(AGI) - Roma, 18 lug. - Le navi delle Ong che vengono sequestrate immediatamente dopo la violazione del divieto di ingresso nelle acque territoriali, possono essere vendute (anche per parti separate), se non utilizzate dallo Stato, e infine distrutte dopo due anni. Lo prevede un emendamento M5s al decreto sicurezza bis, riformulato dai relatori. Per la maggioranza, dunque, le navi sequestrate possono essere affidate dal prefetto in custodia agli organi di polizia, alle Capitanerie di porto o alla Marina militare ovvero ad altre amministrazioni dello Stato che ne facciano richiesta per l'impiego in attivita' istituzionali. E "quando il provvedimento che dispone la confisca diviene inoppugnabile, la nave e' acquisita al patrimonio dello Stato e, a richiesta, assegnata all'amministrazione che ne ha avuto l'uso". Tuttavia, "la nave per la quale non sia stata presentata istanza di affidamento o che non sia richiesta in assegnazione dall'amministrazione che ne ha avuto l'uso" puo' essere "venduta, anche per parti separate. Gli oneri relativi alla gestione delle navi sono posti a carico delle amministrazioni assegnatarie. Le navi non utilmente impiegabili e rimaste invendute nei due anni dal primo tentativo di vendita sono destinate alla distruzione".(AGI) Ser 181114 LUG 19 NNNN
Dl Sicurezza bis: navi Ong sequestrate possono essere vendute o distrutte =
(AGI) - Roma, 18 lug. - Le navi delle Ong che vengono sequestrate immediatamente dopo la violazione del divieto di ingresso nelle acque territoriali, possono essere vendute (anche per parti separate), se non utilizzate dallo Stato, e infine distrutte dopo due anni. Lo prevede un emendamento M5s al decreto sicurezza bis, riformulato dai relatori. Per la maggioranza, dunque, le navi sequestrate possono essere affidate dal prefetto in custodia agli organi di polizia, alle Capitanerie di porto o alla Marina militare ovvero ad altre amministrazioni dello Stato che ne facciano richiesta per l'impiego in attivita' istituzionali. E "quando il provvedimento che dispone la confisca diviene inoppugnabile, la nave e' acquisita al patrimonio dello Stato e, a richiesta, assegnata all'amministrazione che ne ha avuto l'uso". Tuttavia, "la nave per la quale non sia stata presentata istanza di affidamento o che non sia richiesta in assegnazione dall'amministrazione che ne ha avuto l'uso" puo' essere "venduta, anche per parti separate. Gli oneri relativi alla gestione delle navi sono posti a carico delle amministrazioni assegnatarie. Le navi non utilmente impiegabili e rimaste invendute nei due anni dal primo tentativo di vendita sono destinate alla distruzione".(AGI) Ser 181114 LUG 19 NNNN
Lega, Di Maio: se sospettassi su Russia non starei al governo
GIOVEDÌ 18 LUGLIO 2019 09.33.56
*Lega, Di Maio: se sospettassi su Russia non starei al governo
*Lega, Di Maio: se sospettassi su Russia non starei al governo Ma se Parlamento chiede audizione è giusto che Salvini vada Milano, 18 lug. (askanews) - "Se avessi avuto un minimo sospetto che la Lega ha preso soldi dalla Russia non sarei al governo con loro". Lo ha detto il vicepremier Luigi di Maio, intervistato a UnoMattina. "Ma se il Parlamento chiede un'audizione è giusto che quella persona (Salvini, ndr) vada in parlamento", ha aggiunto. Rar 20190718T093341Z
*Lega, Di Maio: se sospettassi su Russia non starei al governo
*Lega, Di Maio: se sospettassi su Russia non starei al governo Ma se Parlamento chiede audizione è giusto che Salvini vada Milano, 18 lug. (askanews) - "Se avessi avuto un minimo sospetto che la Lega ha preso soldi dalla Russia non sarei al governo con loro". Lo ha detto il vicepremier Luigi di Maio, intervistato a UnoMattina. "Ma se il Parlamento chiede un'audizione è giusto che quella persona (Salvini, ndr) vada in parlamento", ha aggiunto. Rar 20190718T093341Z
Salvini sulla mafia nigeriana: porti chiusi, galere aperte
GIOVEDÌ 18 LUGLIO 2019 09.32.37
Salvini sulla mafia nigeriana: porti chiusi, galere aperte
Salvini sulla mafia nigeriana: porti chiusi, galere aperte Decine di arresti nelle ultime ore Roma, 18 lug. (askanews) - "Maxioperazione contro la mafia nigeriana, alla faccia di chi ne negava l'esistenza. Grazie a Forze dell'Ordine e inquirenti. Non abbiamo bisogno di questo tipo di immigrazione. Porti chiusi, galere aperte!". Lo dice il ministro dell'Interno Matteo Salvini, commentando le decine di arresti delle ultime ore. Cro/Ska 20190718T093233Z
Salvini sulla mafia nigeriana: porti chiusi, galere aperte
Salvini sulla mafia nigeriana: porti chiusi, galere aperte Decine di arresti nelle ultime ore Roma, 18 lug. (askanews) - "Maxioperazione contro la mafia nigeriana, alla faccia di chi ne negava l'esistenza. Grazie a Forze dell'Ordine e inquirenti. Non abbiamo bisogno di questo tipo di immigrazione. Porti chiusi, galere aperte!". Lo dice il ministro dell'Interno Matteo Salvini, commentando le decine di arresti delle ultime ore. Cro/Ska 20190718T093233Z
BORSELLINO, DI PIETRO: IO CONTROLLATO 24 ORE SU 24, LUI ABBANDONATO
GIOVEDÌ 18 LUGLIO 2019 09.04.29
BORSELLINO, DI PIETRO: IO CONTROLLATO 24 ORE SU 24, LUI ABBANDONATO
9CO983888 4 CRO ITA R01 BORSELLINO, DI PIETRO: IO CONTROLLATO 24 ORE SU 24, LUI ABBANDONATO (9Colonne) Roma, 18 lug - "Io ho vissuto, non solo da magistrato, questa mancanza di mezzi, risorse e strutture. Quando si comincia a dire 'i processi si devono fare subito', nessuno riflette sul fatto che tra i processi che si devono fare e i magistrati che devono farli ci sono mille, millecinquecento fascicoli. Se li devi fare tutti velocemente fai come il notaio, metti una firma e via. Se vuoi farli bene serve tempo. Questo è il primo problema che esiste dai tempi dei primi computer di cui parlava Borsellino. Io ho avuto alcuni incontri di lavoro con Borsellino per quell'insieme d'inchieste sul sistema politica-mafia-affari. Ho avuto la percezione plastica che personaggi scomodi non solo venivano lasciati da parte, ma tutto sommato allo Stato interessava poco. Tutti giustamente adesso stiamo esaltando Borsellino, ma lui, come Falcone e come me abbiamo avuto solo bastoni tra le ruote quando eravamo in attività, poi ora ci fanno i film. Quando c'è scappato il morto fanno il bel funerale di Stato". Così Antonio Di Pietro, a Radio Cusano Campus, parlano degli audio desecretati di del magistrato palermitano. "Ricordo - aggiunge - un fatto concreto riguardo Borsellino. Quando morì Falcone, tutti sapevano che sarebbe toccato a Borsellino. Lo diceva lui stesso. Ci furono anche relazioni dei Ros. Nel mio caso, la mia famiglia fu trasferita all'estero, avevo la mia casa controllata 24 ore su 24. Per Borsellino perché non l'hanno fatto? E' una cosa che non ha senso e non ha logica, se non quella di pensare: speriamo che non succeda, o magari: speriamo che succeda. Fino a che punto si tratta di ignavia e superficialità e fino a che punto invece scatta il pensiero: liberiamocene? Il giorno del funerale di Falcone, io mi recai da Borsellino e lui mi disse: Antò, dobbiamo fare presto perché manca poco". (red) 180904 LUG 19
BORSELLINO, DI PIETRO: IO CONTROLLATO 24 ORE SU 24, LUI ABBANDONATO
9CO983888 4 CRO ITA R01 BORSELLINO, DI PIETRO: IO CONTROLLATO 24 ORE SU 24, LUI ABBANDONATO (9Colonne) Roma, 18 lug - "Io ho vissuto, non solo da magistrato, questa mancanza di mezzi, risorse e strutture. Quando si comincia a dire 'i processi si devono fare subito', nessuno riflette sul fatto che tra i processi che si devono fare e i magistrati che devono farli ci sono mille, millecinquecento fascicoli. Se li devi fare tutti velocemente fai come il notaio, metti una firma e via. Se vuoi farli bene serve tempo. Questo è il primo problema che esiste dai tempi dei primi computer di cui parlava Borsellino. Io ho avuto alcuni incontri di lavoro con Borsellino per quell'insieme d'inchieste sul sistema politica-mafia-affari. Ho avuto la percezione plastica che personaggi scomodi non solo venivano lasciati da parte, ma tutto sommato allo Stato interessava poco. Tutti giustamente adesso stiamo esaltando Borsellino, ma lui, come Falcone e come me abbiamo avuto solo bastoni tra le ruote quando eravamo in attività, poi ora ci fanno i film. Quando c'è scappato il morto fanno il bel funerale di Stato". Così Antonio Di Pietro, a Radio Cusano Campus, parlano degli audio desecretati di del magistrato palermitano. "Ricordo - aggiunge - un fatto concreto riguardo Borsellino. Quando morì Falcone, tutti sapevano che sarebbe toccato a Borsellino. Lo diceva lui stesso. Ci furono anche relazioni dei Ros. Nel mio caso, la mia famiglia fu trasferita all'estero, avevo la mia casa controllata 24 ore su 24. Per Borsellino perché non l'hanno fatto? E' una cosa che non ha senso e non ha logica, se non quella di pensare: speriamo che non succeda, o magari: speriamo che succeda. Fino a che punto si tratta di ignavia e superficialità e fino a che punto invece scatta il pensiero: liberiamocene? Il giorno del funerale di Falcone, io mi recai da Borsellino e lui mi disse: Antò, dobbiamo fare presto perché manca poco". (red) 180904 LUG 19
ROMA. PIETRO ORLANDI: EMANUELA È 'ARMA' IN GUERRA INTERNA VATICANO
GIOVEDÌ 18 LUGLIO 2019 09.13.22
ROMA. PIETRO ORLANDI: EMANUELA È 'ARMA' IN GUERRA INTERNA VATICANO
DIR0172 3 CRO 0 RR1 N/POL / DIR /TXT ROMA. PIETRO ORLANDI: EMANUELA È 'ARMA' IN GUERRA INTERNA VATICANO SABATO APERTURA ALTRI DUE OSSARI (DIRE) Roma, 18 lug. - Altri due ossari da esaminare. Dopo le tombe aperte e risultate vuote a Roma al Cimitero teutonico, sabato Pietro Orlandi e il suo legale, l'avvocato Laura Sgro', assisteranno a un altro capitolo della vicenda della scomparsa dell'allora 15enne Emanuela Orlandi, cittadina vaticana, sparita il 22 giugno 1983. L'argomento e' stato approfondito a 'La Storia Oscura' su Radio Cusano Campus. Al microfono di Fabio Camillacci, il fratello di Emanuela ha dichiarato: "Noi vogliamo arrivare alla verita', e anche se ogni volta e' come buttare del sale su una ferita aperta, andiamo avanti e non ci arrendiamo. La vicenda farsa delle tombe vuote al Cimitero teutonico della Santa Sede, conferma che all'interno del Vaticano c'e' qualcuno che a tutt'oggi dopo 36 anni vuole tenere vivo il caso della scomparsa di mia sorella per ricattare qualcun altro. Una di quelle tombe peraltro sembra quasi una cripta utilizzata in passato per nascondere qualcosa, un 'tesoro' o qualcosa di scottante, di compromettente. Perche' la cosa strana e' che quella stanza sotterranea non ha un ingresso tranne la tomba che sta sopra. Una stanza trovata peraltro ristrutturata con materiali che non sono dell'800. Ancor piu' sconcertante l'altra tomba con tanto di sarcofago vuoto: che fine ha fatto la principessa Carlotta che era sepolta li'?". "Successivamente- ha aggiunto Pietro Orlandi- hanno ipotizzato che le ossa delle due principesse possano essere state spostate in due ossari che proprio sabato prossimo 20 luglio verranno controllati dalle autorita' vaticane alla nostra presenza. Ossa che poi dovranno essere analizzate, per capire a chi appartengano: io come sempre da un lato mi auguro di trovare qualche resto di Emanuela per mettermi finalmente l'anima in pace, dall'altro spero di non trovare nulla perche' voglio continuare a pensare che mia sorella sia viva. Ormai da tempo convivo con questo terribile doppio stato d'animo".(SEGUE) (Acl/ Dire) 09:12 18-07-19 NNNN
GIOVEDÌ 18 LUGLIO 2019 09.13.22
ROMA. PIETRO ORLANDI: EMANUELA È 'ARMA' IN GUERRA INTERNA VATICANO -2-
DIR0173 3 CRO 0 RR1 N/POL / DIR /TXT ROMA. PIETRO ORLANDI: EMANUELA È 'ARMA' IN GUERRA INTERNA VATICANO -2- (DIRE) Roma, 18 lug. - Tornando a quanto accaduto giovedi' 11 luglio, con le tombe delle due principesse risultate vuote, "devo dire che il Vaticano ha fatto davvero una figuraccia davanti al mondo intero. E' chiaro a questo punto- ha detto ancora Pietro Orlandi- che in Vaticano ci sono due anime: una che lavora per arrivare alla verita' su Emanuela e un'altra, piu' oscura, che invece sfrutta il caso per ricattare qualcuno e gettare fango sulla Santa Sede. Una sorta di faida interna: d'altronde, in Vaticano e' cosi' da sempre con gruppi avversi tra loro. Altrimenti non si spiegano le fonti, anonime e non, che ci hanno spinto a far aprire quelle due tombe al Teutonico". "La mia speranza- ha concluso il fratello di Emanuela Orlandi- e' che questa guerra interna al Vaticano ci aiuti ad arrivare alla verita' su Emanuela: perche' molti in Vaticano sanno cosa e' successo a mia sorella e magari un giorno qualcuno tirera' fuori la verita' che va a colpire la parte avversa. E a questo punto, dopo tutto quello che e' successo, l'inchiesta interna al Vaticano non puo' non andare avanti. L'apertura delle due tombe al Teutonico, e ora la vicenda dei due ossari, e' comunque l'ammissione da parte della Santa Sede che possa esserci qualche responsabilita' interna sulla scomparsa di Emanuela. Visto che fino a poco tempo fa non era cosi', ormai la strada e' tracciata e devono andare fino in fondo". (Acl/ Dire) 09:12 18-07-19 NNNN
ROMA. PIETRO ORLANDI: EMANUELA È 'ARMA' IN GUERRA INTERNA VATICANO
DIR0172 3 CRO 0 RR1 N/POL / DIR /TXT ROMA. PIETRO ORLANDI: EMANUELA È 'ARMA' IN GUERRA INTERNA VATICANO SABATO APERTURA ALTRI DUE OSSARI (DIRE) Roma, 18 lug. - Altri due ossari da esaminare. Dopo le tombe aperte e risultate vuote a Roma al Cimitero teutonico, sabato Pietro Orlandi e il suo legale, l'avvocato Laura Sgro', assisteranno a un altro capitolo della vicenda della scomparsa dell'allora 15enne Emanuela Orlandi, cittadina vaticana, sparita il 22 giugno 1983. L'argomento e' stato approfondito a 'La Storia Oscura' su Radio Cusano Campus. Al microfono di Fabio Camillacci, il fratello di Emanuela ha dichiarato: "Noi vogliamo arrivare alla verita', e anche se ogni volta e' come buttare del sale su una ferita aperta, andiamo avanti e non ci arrendiamo. La vicenda farsa delle tombe vuote al Cimitero teutonico della Santa Sede, conferma che all'interno del Vaticano c'e' qualcuno che a tutt'oggi dopo 36 anni vuole tenere vivo il caso della scomparsa di mia sorella per ricattare qualcun altro. Una di quelle tombe peraltro sembra quasi una cripta utilizzata in passato per nascondere qualcosa, un 'tesoro' o qualcosa di scottante, di compromettente. Perche' la cosa strana e' che quella stanza sotterranea non ha un ingresso tranne la tomba che sta sopra. Una stanza trovata peraltro ristrutturata con materiali che non sono dell'800. Ancor piu' sconcertante l'altra tomba con tanto di sarcofago vuoto: che fine ha fatto la principessa Carlotta che era sepolta li'?". "Successivamente- ha aggiunto Pietro Orlandi- hanno ipotizzato che le ossa delle due principesse possano essere state spostate in due ossari che proprio sabato prossimo 20 luglio verranno controllati dalle autorita' vaticane alla nostra presenza. Ossa che poi dovranno essere analizzate, per capire a chi appartengano: io come sempre da un lato mi auguro di trovare qualche resto di Emanuela per mettermi finalmente l'anima in pace, dall'altro spero di non trovare nulla perche' voglio continuare a pensare che mia sorella sia viva. Ormai da tempo convivo con questo terribile doppio stato d'animo".(SEGUE) (Acl/ Dire) 09:12 18-07-19 NNNN
GIOVEDÌ 18 LUGLIO 2019 09.13.22
ROMA. PIETRO ORLANDI: EMANUELA È 'ARMA' IN GUERRA INTERNA VATICANO -2-
DIR0173 3 CRO 0 RR1 N/POL / DIR /TXT ROMA. PIETRO ORLANDI: EMANUELA È 'ARMA' IN GUERRA INTERNA VATICANO -2- (DIRE) Roma, 18 lug. - Tornando a quanto accaduto giovedi' 11 luglio, con le tombe delle due principesse risultate vuote, "devo dire che il Vaticano ha fatto davvero una figuraccia davanti al mondo intero. E' chiaro a questo punto- ha detto ancora Pietro Orlandi- che in Vaticano ci sono due anime: una che lavora per arrivare alla verita' su Emanuela e un'altra, piu' oscura, che invece sfrutta il caso per ricattare qualcuno e gettare fango sulla Santa Sede. Una sorta di faida interna: d'altronde, in Vaticano e' cosi' da sempre con gruppi avversi tra loro. Altrimenti non si spiegano le fonti, anonime e non, che ci hanno spinto a far aprire quelle due tombe al Teutonico". "La mia speranza- ha concluso il fratello di Emanuela Orlandi- e' che questa guerra interna al Vaticano ci aiuti ad arrivare alla verita' su Emanuela: perche' molti in Vaticano sanno cosa e' successo a mia sorella e magari un giorno qualcuno tirera' fuori la verita' che va a colpire la parte avversa. E a questo punto, dopo tutto quello che e' successo, l'inchiesta interna al Vaticano non puo' non andare avanti. L'apertura delle due tombe al Teutonico, e ora la vicenda dei due ossari, e' comunque l'ammissione da parte della Santa Sede che possa esserci qualche responsabilita' interna sulla scomparsa di Emanuela. Visto che fino a poco tempo fa non era cosi', ormai la strada e' tracciata e devono andare fino in fondo". (Acl/ Dire) 09:12 18-07-19 NNNN
-DI MAIO: ENTRO FINE ANNO ELIMINARE BOLLO AUTO, TASSA ODIOSA
GIOVEDÌ 18 LUGLIO 2019 09.13.22
--DI MAIO: ENTRO FINE ANNO ELIMINARE BOLLO AUTO, TASSA ODIOSA
DIR0167 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT --DI MAIO: ENTRO FINE ANNO ELIMINARE BOLLO AUTO, TASSA ODIOSA (DIRE) Roma, 18 lug. - "Entro fine anno, visto che lo spread si e' abbassato e abbiamo recuperato un po' di risorse, si potrebbe eliminare una tassa odiosa come quella del bollo auto". Lo dice Luigi Di Maio, vicepremier e ministro a 'Unomattina' su Raiuno, spiegando che si potrebbe ridurre o addirittura eliminare. (Vid/ Dire) 09:12 18-07-19 NNNN
--DI MAIO: ENTRO FINE ANNO ELIMINARE BOLLO AUTO, TASSA ODIOSA
DIR0167 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT --DI MAIO: ENTRO FINE ANNO ELIMINARE BOLLO AUTO, TASSA ODIOSA (DIRE) Roma, 18 lug. - "Entro fine anno, visto che lo spread si e' abbassato e abbiamo recuperato un po' di risorse, si potrebbe eliminare una tassa odiosa come quella del bollo auto". Lo dice Luigi Di Maio, vicepremier e ministro a 'Unomattina' su Raiuno, spiegando che si potrebbe ridurre o addirittura eliminare. (Vid/ Dire) 09:12 18-07-19 NNNN
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